Introduzione
La vita comprende stagioni di grande afflizione. Ci sono periodi con pochi problemi, ma ci sono anche delle situazioni che portano grande afflizione al cuore.
Quando siamo afflitti, quando il nostro cuore è spezzato, abbiamo bisogno di essere consolati. Abbiamo bisogno della vera consolazione. Abbiamo bisogno del Consolatore.
Chi può consolarci? Chi può capire la nostra situazione, e il nostro dolore, per poterci consolare?
Quando ci troviamo nelle afflizioni, è importante ricordare che Gesù Cristo, mentre viveva in terra, è stato tentato in ogni cosa, senza però peccare. Vi leggo Ebrei 4:14-16. Notate che in questo brano, la parola “tentato” può essere tradotta anche come “provato”:
“14 Avendo dunque un gran sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, riteniamo fermamente la nostra confessione di fede. 15 Infatti, noi non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con le nostre infermità, ma uno che è stato tentato in ogni cosa come noi, senza però commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia per ricevere aiuto al tempo opportuno.” (Ebrei 4:14-16 LND)
Gesù conosce ogni nostra prova e dolore. Alla luce di questo, possiamo sapere che in qualsiasi prova ci troviamo, la prima cosa da ricordare è che Gesù Cristo è stato tentato, o provato, anche Lui, e così, egli può simpatizzare pienamente con noi. Egli capisce pienamente la tua situazione e il tuo dolore.
E infatti, visto che Gesù Cristo comprende pienamente, e può simpatizzare con noi, Egli, essendo Dio, è anche il Dio di ogni consolazione.
Dio Padre ci dà lo Spirito Santo come Consolatore, che è un Suo nome, come leggiamo in Giovanni 14 e 16. Leggo Giovanni 14:16, poi 15:26 e infine 16:7,8. Gesù parla.
“Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre,” (Giovanni 14:16 LND)
“Ma quando verrà il Consolatore, che vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre mio, egli testimonierà di me.” (Giovanni 15:26 LND)
“7 Tuttavia io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò. 8 E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio.” (Giovanni 16:7-8)
Oggi, abbiamo lo Spirito Santo come Consolatore. Dio non ci lascia mai soli nelle nostre afflizioni.
Esempi di Sofferenze
Consideriamo alcune delle sofferenze e afflizioni che abbiamo in questa vita. Possono essere estremamente difficili e dolorose. Ci sono tanti modi in cui possiamo soffrire.
Probabilmente nessuno di noi è stato afflitto con tutte queste afflizioni, però basta una qualsiasi di queste o altre situazioni dolorose per capire la vera afflizione, e il nostro bisogno di una profonda consolazione.
Essere Traditi
Una situazione che produce profondo dolore è quando qualcuno ti tradisce. Il tradimento può venire solamente da qualcuno in cui hai fiducia. Cioè, un nemico non può tradirti, perché non ti fidi di lui. Nemmeno uno sconosciuto può tradirti. Il vero tradimento arriva quando una persona di cui ti fidi, qualcuno da cui ti aspetti lealtà, qualcuno da cui ti aspetti il bene, cambia cuore nei tuoi confronti e, anziché farti del bene, il bene che ti aspettavi da quel rapporto, ti fa del male.
Quanto è profondo il dolore del tradimento, molto peggio di solo il male che ti hanno fatto non chiaro (di qualunque male ti abbiano mai fatto). Il dolore viene proprio dal fatto di essere stato tradito, cioè, di ricevere il male da chi ti aspettavi il bene.
Il tradimento può arrivare da qualsiasi persona da cui ci si aspetta il bene. Per esempio, purtroppo, a causa del peccato, spesso il tradimento arriva proprio nel matrimonio. Nel matrimonio, si stabilisce un rapporto che dovrebbe essere il rapporto più profondo e più duratura della vita. È un rapporto in cui i due coniugi dovrebbero impegnarsi con tutto il cuore a fare del bene l'uno all'altro. Uno dovrebbe sentirsi totalmente sicuro con il suo coniuge. Perciò, quando un coniuge fa del male anziché del bene, e non lo fa per caso, ma lo fa proprio per fare del male, il dolore è profondissimo e terribile.
A volte, il tradimento può essere fra genitori e figli. Il più delle volte è un figlio che tradisce l'amore del genitore. Un genitore si impegna per il bene del figlio, sacrificandosi per anni per aiutare il figlio. Poi, a volte succede che, anziché ricambiare l'amore con amore, il figlio si rivolge contro il genitore, e fa del male al genitore anziché del bene. Quanto è profondo il dolore di un genitore che subisce quel tipo di tradimento.
E poi, a volte il tradimento arriva da un amico, purtroppo a volte perfino da uno fra gli amici migliori. Quanto è grande il dolore quando un amico, uno da cui ti aspettavi il bene, ti fa del male. Quello che lo rende così doloroso è il fatto che viene da uno che era un vero amico.
Quindi, forse tu hai conosciuto il terribile dolore dell'essere tradito. Forse non hai ancora conosciuto quel dolore, ma lo conoscerai un domani.
Quando ci arriva il dolore del tradimento, come possiamo trovare consolazione? Prima di tutto, è importante capire che Gesù Cristo capisce chiaramente il tradimento. Conosciamo tutti come Giuda, uno dei 12 apostoli, scelse di tradire Gesù per 30 pezzi d'argento. Giuda, che aveva convissuto con Gesù e con gli altri per circa tre anni, Giuda, che aveva ricevuto i benefici degli insegnamenti di Gesù, ed era stato testimone di tantissimi miracoli di Gesù, Giuda, che aveva conosciuto l'amore di Gesù per i suoi discepoli, quel Giuda, che aveva ricevuto così tanto da Gesù, scelse di tradire il suo maestro.
Tenete in mente che, al contrario di noi, Gesù non aveva mai peccato in alcun modo nei confronti di Giuda. Piuttosto, nel suo rapporto con Giuda, come con gli altri, aveva sempre agito in modo giusto e con amore. Non aveva mai preteso troppo, non avevo mai mancato di mantenere la sua parola. In ogni cosa, Gesù aveva sempre agito in modo perfetto con Giuda. Nessuno di noi ha mai agito sempre perfettamente con gli altri durante la nostra vita, ma Gesù aveva sempre agito perfettamente con Giuda, e con gli altri.
Eppure, Gesù fu tradito da Giuda. E non era solo un piccolo tradimento. Per mezzo di Giuda Gesù fu consegnato al sinedrio, per essere messo a morte. Quindi, effettivamente, Giuda Lo stava consegnando alla morte di croce.
Quindi, quando tu pensi al fatto di essere stato tradito, riconosci che Gesù Cristo è stato tradito nel peggiore dei modi.
Tornando a quello che abbiamo letto prima in Ebrei 4, Gesù è stato tentato, ovvero, provato, in ogni cosa, compreso il tradimento, e quindi, Gesù Cristo può simpatizzare pienamente con te se vieni tradito. Lui può consolarti, perché conosce a fondo il dolore del tradimento.
Negato e Abbandonato
Parliamo di un altro tipo di dolore che arriva a volte. Questo è il dolore di essere abbandonati da quelli vicini a noi. Anche se non è terribile quanto i tradimento, comunque è un profondo dolore quando le persone da cui dipendiamo ci abbandonano, o peggio ancora, per evitare problemi, negano perfino di conoscerci.
Dio ci ha creati per avere rapporti stretti e sinceri. È un immenso incoraggiamento in momenti di difficoltà, dolore, e tristezza avere qualcuno vicino a noi che ci sostiene e porta il nostro peso con noi. Però, così come è un immenso aiuto, è anche un profondo dolore se la persona o le persone in cui avevamo riposto la nostra speranza ci abbandonano, o peggio ancora negano perfino di conoscerci.
Se questo ti è successo, tu sai quanto è profondo il dolore, e quanto è terribile la delusione quando la persona di cui ti fidavi scappa, pensando solo a sé stesso. Essere abbandonati è doloroso.
È ancora peggio se la persona non solo ti abbandona, ma nega di conoscerti. Se tu sei presente, e senti la persona negare perfino di conoscerti, è un dolore che ti spezza il cuore.
Anche in questo caso, Gesù conosce a fondo questa prova. Quando è stato arrestato, tutti gli apostoli sono scappati. Vi leggo di questo in Marco 14:50.
“50 Allora i discepoli, abbandonatolo, se ne fuggirono tutti.” (Marco 14:50 LND)
Poi, Pietro, uno dei discepoli più vicini a Gesù Cristo, non solo abbandonò Gesù, ma negò con giuramento di conoscere Gesù Cristo. Pietro era nel cortile alla casa dove Gesù fu interrogato. Gesù era proprio là, e sentiva Pietro negare di conoscere Gesù per tre volte. Leggo i versettii che parlano dell'ultimo rinnegamento in Luca 22:59-61.
“59 Passata circa un’ora, un altro affermava con insistenza, dicendo: "In verità anche costui era con lui, perché è Galileo". 60 Ma Pietro disse: "O uomo, non so quello che dici". E subito, mentre ancora parlava, il gallo cantò. 61 E il Signore, voltatosi, guardò Pietro. E Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: "Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte".” (Luca 22:59-61 LND)
Quindi, se tu sei stato abbandonato, o peggio ancora, se qualcuno vicino a te ha perfino negato di conoscerti, sappi che Gesù Cristo è stato abbandonato nel momento più difficile della Sua vita, ed è stato rinnegato da unoche gli era fra i più vicini. Gesù comprende il tuo dolore, e può consolarti.
Disprezzato dalla famiglia
Un altro dolore profondo nella vita è se la tua famiglia perde fiducia in te. Cioè, si penserebbe che i propri familiari siano quelli più leali, coloro che credono in te quando tutti gli altri non ci credono. Ma, a volte, arriva il grande dolore di vedere che la tua famiglia ti gira le spalle. Anche in questo caso, Gesù conosce questo dolore. In Marco 3, leggiamo che la famiglia di Gesù credeva che fosse fuori di sé. Cioè, anziché riconoscere che Gesù era da Dio, credevano che fosse fuori di testa. Questo era un profondo dolore per Gesù. Leggo di questo in Marco 3:20-21.
“20 Poi entrarono in una casa. E la folla si radunò di nuovo, tanto che non potevano neppure prendere cibo. 21 E quando i suoi parenti udirono ciò, uscirono per prenderlo, perché dicevano: "Egli è fuori di sé"” (Marco 3:20-21 LND)
In Giovanni 7, leggiamo che i fratelli di Gesù Lo disprezzavano, perché non credevano in Lui. Leggo Giovanni 7:1-5.
“1Dopo queste cose, Gesù andava in giro per la Galilea, perché non voleva andare per la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. 2 Ora la festa dei Giudei, quella dei Tabernacoli, era vicina. 3 Per cui i suoi fratelli gli dissero: "Parti di qui e va’ in Giudea, affinché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai. 4 Nessuno infatti fa alcuna cosa in segreto, quando cerca di essere riconosciuto pubblicamente, se tu fai tali cose, palesati al mondo". 5 Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui.” (Giovanni 7:1-5)
Quindi, sei stato abbandonato dalla tua famiglia? La tua famiglia non ha più fiducia in te, e ti considera perfino fuori di testa? Qualunque sia il tuo dolore in questo campo, sappi che Gesù Cristo conosce a fondo il tuo dolore, e può consolarti.
I dolori di Gesù che abbiamo considerato finora sono stati profondi, ma il dolore peggiore in assoluto è il fatto che Gesù Cristo è stato abbandonato da suo Padre. Cioè, gli uomini vacillano, e perciò, purtroppo ci si può aspettare di essere abbandonati da un'altra persona. Invece, il rapporto fra Cristo e Suo Padre era un rapporto che esisteva da tutta l'eternità. Era un rapporto perfetto, un rapporto infinito, un rapporto di pieno amore e piena intesa. Non c'era mai stato il minimo scontro, o disaccordo. Il Figlio e il Padre erano assolutamente e totalmente una mente un cuore solo da sempre.
Questo rende quello che è successo quando Gesù era sulla croce ancora più doloroso. Mentre Gesù era appeso alla croce, a causa del fatto che si era caricato dei nostri peccati, il Padre ha lasciato Cristo. Gesù Cristo è stato abbandonato dal Padre.
Anziché l’amore che Gesù aveva sempre conosciuto, conobbe l’ira di Dio, la punizione per i peccati nostri che Gesù stava portando. Dopo tre ore terribili, Gesù gridò quello che leggiamo in Matteo 27:46.
“Verso l’ora nona, Gesù gridò con gran voce dicendo: "Elì, Elì, lammà sabactanì?". Cioè: "Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?".” (Matteo 27:46 LND)
Nessuno di noi proverà il dolore che provò Gesù, essendo stato abbandonato dal Padre con il quale aveva avuto un rapporto perfetto da tutta l'eternità. Possiamo sapere con assoluta certezza che Gesù può simpatizzare con noi in qualunque dolore che abbiamo, perché Lui ha sofferto molto di più.
Accusato Falsamente
Parlando delle sofferenze di Gesù, c'è molto altro che potremmo dire. Gesù conosce il dolore di essere accusato falsamente. Gesù non ha mai peccato. Eppure, fu accusato con tanto odio dai Giudei che Lo portarono da Pilato dicendo che meritava la morte. Gesù non meritava alcuna punizione, perché era totalmente innocente. Eppure, fu condannato falsamente.
Gesù fu condannato per aver bestemmiato, quando in realtà tutto quello che Gesù aveva mai detto, dava gloria a Dio.
Perciò, se il tuo dolore è quello di essere accusato falsamente, sappi che Gesù Cristo è stato accusato falsamente molto di più. Il suo dolore per questo è molto più profondo di quello che tu potrai mai avere. Perciò, Gesù può simpatizzare con te anche in questo caso.
Dolori Fisici
Parliamo di malattie e dolori fisici. Anche qui, Gesù è stato terribilmente provato, prima di tutto, quando fu tentato nel deserto. Dopo il suo battesimo, Gesù passò 40 giorni nel deserto senza mangiare. Una persona normale sarebbe morta in quel tempo. Gesù è sopravvissuto, ma quanto terribile era la sua sofferenza. E poi, chiaramente, Gesù conosce i dolori fisici per quello che ha subito quando fu arrestato e poi sulla croce. Tu puoi essere sicuro che qualsiasi dolore fisico hai, qualunque sofferenza nel tuo corpo, Gesù lo comprende fino in fondo, e può simpatizzare con te pienamente. Possiamo trovare consolazione in Gesù Cristo nelle nostre sofferenze, perché Gesù è uomo di dolore.
Ci sono tanti altri tipi di dolori.
Per esempio, c’è il terribile dolore di perdere una persona cara a noi. Il modo più frequente in cui perdiamo persone care a noi è tramite la morte. La morte arriva a tutti. Perciò, le persone care a noi saranno strappate a noi, oppure noi a loro, con la morte. È inevitabile. La morte dei nostri cari è uno dei dolori più profondi della vita.
A volte le persone care a noi ci vengono strappate in altri modi. Per esempio, ho già parlato del divorzio. Spesso, uno dei due coniugi non vuole il divorzio. Ho dato consulenza a varie coppie negli anni dove uno voleva disperatamente salvare il matrimonio, ma l'altro non ne voleva sapere. Anche qua, Dio comprende pienamente questo dolore, perché il suo popolo ha scelto di abbandonare Dio, che è una forma di divorzio spirituale.
A volte un può perdere i figli. Per esempio, quando c’è una separazione o un divorzio, uno dei genitori vedrà i figli molto meno di prima. Non vivrà più in casa con loro, forse li vedrà il fine settimana, ma non è la stessa cosa. A volte, i figli vengono proprio strappati. Che profondo dolore nel cuore di un genitore è l’essere separato da suo figlio. Dio comprende questo dolore pienamente, e perciò, anche qua, possiamo ricevere consolazione da Dio.
Un altro grande dolore, che io conosco molto bene, come anche tanti di voi, è quando ami qualcuno, e tu vedi quella persona influenzata dal peccato di altri. Per esempio, succede che i figli, raggiunta una certa età, possano frequentare cattive compagnie, e vengano trascinati nel peccato. Che immenso dolore è per i genitori vedere i figli influenzati dal male, e non riuscire a cambiare le cose.
So cosa vuol dire non dormire quando il mio cuore è aggravato, vedendo qualcuno influenzato dal male. Quanto è importante che ricordiamo che Dio ha il controllo, e che accettiamo la Sua consolazione.
la Consolazione
Ci sarebbero tanti altri esempio di sofferenze, ma sappiamo tutti che la vita comprende sofferenze. Quello che vorrei fare è considerare insieme nella Parola di Dio la preziosa e potente consolazione che possiamo avere da Dio.
Abbiamo iniziato notando in Ebrei 4 che Gesù è stato tentato, ovvero provato, in ogni cosa come noi, e così può simpatizzare con noi in ogni situazione e dolore. Cristo può consolarci.
Abbiamo visto che Gesù ci ha mandato lo Spirito Santo come Consolatore. Cristo ha detto che lo Spirito Santo sarebbe rimasto con noi per sempre. Quindi, oggi, in qualunque situazione ti trovi, se tu sei un figlio di Dio, lo Spirito Santo è con te per consolarti. Non sarai mai solo.
In qualunque situazione ti trovi, con qualunque dolore, è importante ricordare che Dio è il Dio di ogni consolazione. Voglio leggere attentamente quello che Dio ci dichiara tramite l'apostolo Paolo in 2Corinzi 1:3-7.
“3 Benedetto sia Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre delle misericordie e il Dio di ogni consolazione, 4 il quale ci consola in ogni nostra afflizione affinché, per mezzo della consolazione con cui noi stessi siamo da Dio consolati, possiamo consolare coloro che si trovano in qualsiasi afflizione. 5 Poiché, come abbondano in noi le sofferenze di Cristo, così per mezzo di Cristo abbonda pure la nostra consolazione. 6 Ora se siamo afflitti, ciò è per la vostra consolazione e salvezza; se siamo consolati, ciò è per la vostra consolazione e salvezza, che operano efficacemente nel sostenere le medesime sofferenze che patiamo anche noi. 7 La nostra speranza a vostro riguardo è salda, sapendo che, come siete partecipi delle sofferenze, così sarete anche partecipi della consolazione.” (2 Corinzi 1:3-7)
Che meravigliose e preziose verità in questo brano! Dio è il Dio delle misericordie, e il Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra afflizione. Fermiamoci a considerare questo. Dio non ci lascia mai soli nelle nostre sofferenze. Prima di tutto, sappiamo che Dio gestisce tutte le cose, affinché tutte le cose che ci succedono, comprese tutte quelle cose che portano dolore, cooperano al nostro vero bene. Quindi, prima di arrivare a doverci consolare, Dio è già all'opera per il nostro bene, non permettendo che siamo tentati oltre le nostre forze, e non permettendo una tentazione sbagliata.
Però poi, in quelle prove che servono per il nostro vero bene e che però portano dolore, Dio è il Dio delle misericordie. Dio ci ama e ha grande misericordia nei nostri confronti. Il cuore di Dio non Gli permette di stare fermo mentre soffriamo. La sua misericordia Lo spinge ad essere il Dio di ogni consolazione. Dio ci consola, sempre nel modo perfetto, in ogni nostra sofferenza.
Prima di tutto, Dio ci consola con lo Spirito Santo che abbiamo, il Consolatore. Infatti, quando abbiamo la pace che sorpassa l'intelligenza, essa viene dallo Spirito Santo. Leggiamo di questa pace in Filippesi 4:7.
“E la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.” (Filippesi 4:7 LND)
In Giovanni 14:26,27, Gesù dice che ci avrebbe mandato lo Spirito Santo, e poi parla della pace che ci darà. Notate che è una pace diversa dalla pace del mondo. Vi leggo quel brano.
“26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto. 27 Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi.” (Giovanni 14:26-27 LND)
Lo Spirito Santo vi dà una pace che è tanto diversa dalla pace del mondo. È una pace che supera l'intelligenza. È una pace profonda, che non dipende dalle circostanze. Questa è la pace che possiamo avere avendo lo Spirito Santo.
Però, come abbiamo visto nel nostro brano di 2Corinzi 1, la consolazione che Dio ci dà arriva anche da altri credenti. Leggo i vv. 3, 4.
“3 Benedetto sia Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre delle misericordie e il Dio di ogni consolazione, 4 il quale ci consola in ogni nostra afflizione affinché, per mezzo della consolazione con cui noi stessi siamo da Dio consolati, possiamo consolare coloro che si trovano in qualsiasi afflizione.” (2Corinzi 1:3-4 LND)
Che meraviglia! Spesso, Dio si serve di noi per consolare gli altri, e a volte noi possiamo ricevere consolazione da altri. La consolazione da parte di Dio stesso arriva tramite altri credenti.
A volte la consolazione è solo la presenza. In momenti di grande e profondo dolore, spesso la consolazione non sono tante parole, ma solo la presenza della persona accanto a noi. Quando Gesù Cristo era nel giardino di Getsemani, voleva che Pietro, Giovanni, e Giacomo rimanessero svegli con Lui. Solo il fatto di sapere che erano là con lui sarebbe stata una grande consolazione. Tristemente, non riuscirono a restare svegli con Gesù, e Gesù rimase solo nel suo dolore.
Ma noi non dobbiamo mai vivere soli, perché abbiamo lo Spirito Santo. Inoltre, è il piano di Dio che ci consoliamo gli uni gli altri.
Spesso, la consolazione arriverà tramite le verità di Dio che possiamo condividere con gli altri. È importante annunciare la Parola di Dio gli uni agli altri.
Forse non hai nessuno nella tua vita che può consolarti. Grazie a Dio, anche se siamo soli, lo Spirito Santo può consolarci tramite le meravigliose e preziose verità della Parola di Dio.
Per esempio, le preziose e potenti promesse di Dio sono una grande consolazione. Potremmo impiegare ore elencando le promesse di Dio, senza arrivare in fondo. Ci sono promesse come in Ebrei 13, dove leggiamo "non ti lascerò e non ti abbandonerò".
Credo che conosciamo tutti 1Corinzi 10:13.
“Nessuna tentazione vi ha finora colti se non umana, or Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscita, affinché la possiate sostenere.” (1Corinzi 10:13 LND)
C'è Romani 8:28.
“Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento.” (Romani 8:28 LND)
C'è tutta l'ultima parte di Romani 8, dove leggiamo che nulla ci separerà dall'amore di Dio per noi in Gesù Cristo. Questa è solo una piccolissima parte dell'elenco delle meravigliose promesse di Dio.
Quando il nostro cuore è afflitto, quando il dolore è pesante, quando non vediamo via d'uscita, sono le promesse di Dio che possono darci grande sollievo e permetterci di godere della pace di Dio che sorpassa l'intelligenza.
Visto che le promesse di Dio e le verità di Dio sono una grande parte della consolazione che ci serve, e che possiamo usare per consolare gli altri, è importantissimo che ci impegniamo a conoscere sempre di più la Parola di Dio, e le promesse che Dio ci fa. Non conoscere le promesse di Dio è come avere un conto pieno di soldi che è stato messo là dal padre, ma non portare con noi la tessera che si usa per prelevare quando ci servono soldi. E così, uno soffre inutilmente. Impegniamoci a conoscere sempre di più le verità di Dio e le promesse di Dio.
Conclusione
Quindi, oggi abbiamo visto che la vita è piena di sofferenze, a volte una sofferenza profonda, che ci ruba il sonno, e rende pesante il nostro cuore.
Grazie a Dio, Dio non è lontano da noi in questi momenti. Piuttosto, Egli è il Dio di ogni misericordia e ogni consolazione. Gesù Cristo è stato tentato in ogni cosa. Gesù Cristo comprende pienamente ogni nostra sofferenza e afflizione, e così, può simpatizzare con noi.
Non portare i tuoi pesi da solo. Non restare sveglio la notte. Piuttosto, getta ogni peso sulle spalle di Dio, perché Egli ha cura di noi.
Impegniamoci a consolarci gli uni gli altri. Come dice in Galati 6:2:
“Portate i pesi gli uni degli altri, e così adempirete la legge di Cristo.” (Galati 6:2 LND)
Aggrappiamoci alle meravigliose promesse di Dio, e alle verità di chi è il nostro Dio.
Grazie a Dio che non siamo mai soli. Ringraziamo Dio che è il Dio delle misericordie e di ogni consolazione. Ringraziamo Dio che sta per arrivare il giorno in cui Egli asciugherà ogni lacrima, e non ci sarà più sofferenza, per quelli che sono in Cristo.