Aiuto Biblico

Come avere la gioia

1 Corinzi 2:6-13

Sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per mercoledì, 31 gennaio, 2018, – cmd si –
Descrizione: Perché non abbiamo sempre gioia? Come possiamo avere gioia?
Parole chiavi: gioia, gioire, frutto dello Spirito

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Se stessi cercando qualcosa di grande valore, che senso avrebbe cercarlo dov'è comodo, in posti che già conosci bene, anziché cercarlo dov’è veramente? Che senso avrebbe cercare un oggetto fuori in giardino che è caduto per terra in casa?

Se cerchi nel posto sbagliato, puoi cercare per tutta la vita, ma non la troverai. Anzi, è assurdo cercare con grande impegno, ma nel posto sbagliato! Piuttosto, dobbiamo informarci dov’è il tesoro che vogliamo, e cercare nel posto giusto.

Troppo spesso, è lo stesso discorso con la gioia. Troppo spesso non abbiamo la gioia, perché la cerchiamo nei posti sbagliati.

Prima di tutto, da dove viene la gioia?

Ricordate che la gioia fa parte dei frutti dello Spirito. In Galati 5:22 dice:

“Ma il frutto dello Spirito è: amore gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo.” (Galati 5:22 LND)

La gioia, con il resto dei frutti, viene dallo Spirito Santo.

Puoi tu produrre il frutto dello Spirito?

No. Non possiamo produrre il frutto dello Spirito.

Allora, possiamo vivere in modo da produrre la gioia per conto nostro? Possiamo crearla noi?

Non possiamo creare la gioia, eppure la Bibbia ci esorta ripetutamente a gioire. Infatti, la parola “gioite” è spesso tradotto nella Bibbia come “rallegratevi” o “allegrezza”. Quante volte vediamo queste parole nella Bibbia? Ma la parola “rallegratevi” è quasi sempre la parola “gioite” in greco e “allegrezza” è quasi sempre “gioia” in greco. Quindi, spesso i versetti che usano la parola “allegrezza” intendono “gioia” e i versetti che usano la parola “rallegratevi” intendono “gioite”.

Allora, la gioia è un frutto dello Spirito eppure Dio ci esorta a gioire. È un frutto dello Spirito eppure possiamo fare qualcosa per avere la gioia.

La chiave: 1 Corinzi 2:6-13

Cosa possiamo fare per avere la gioia?

Trovate con me un brano chiave: 1 Corinzi 2:6-13. Questo brano ci aiuterà a capire come avere la gioia.

“6 Or noi parliamo di sapienza fra gli uomini maturi, ma di una sapienza che non è di questo mondo né dei dominatori di questo mondo che sono ridotti al nulla, 7 ma parliamo della sapienza di Dio nascosta nel mistero, che Dio ha preordinato prima del mondo per la nostra gloria, 8 che nessuno dei dominatori di questo mondo ha conosciuta; perché, se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. 9 Ma come sta scritto: "Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d’uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano". 10 Dio però le ha rivelate a noi per mezzo del suo Spirito, perché lo Spirito investiga ogni cosa, anche le profondità di Dio. 11 Chi tra gli uomini, infatti, conosce le cose dell’uomo, se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così pure nessuno conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio. 12 Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio. 13 Di queste anche parliamo, non con parole insegnate dalla sapienza umana ma insegnate dallo Spirito Santo, confrontando cose spirituali con cose spirituali.” (1 Corinzi 2:6-13 LND)

Notate il versetto 9

“Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d’uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano”. (1 Corinzi 2:9)

Notate: qui parla di cose che riguardano il futuro. Cose che Dio ha preparato per i salvati.

“Ascoltate, fratelli miei carissimi, non ha Dio scelto i poveri del mondo, perché siano ricchi in fede ed eredi del regno che egli ha promesso a coloro che lo amano?” (Giacomo 2:5 LND)

Cosa riguarda? Il futuro, l’eredità. L’eredità non è per adesso, è per il futuro. Non quello che abbiamo adesso, non è ancora il nostro possesso, ma l’avremo nel futuro. È sicuro, è meraviglioso, ed è per sempre. Ma dobbiamo ancora aspettare. Però, possiamo trovare grande gioia, pensando alla nostra eredità.

Troviamo gioia quando pensiamo alle cose che Dio ha preparato per noi che siamo salvati. Sono verità che l’uomo non può conoscere, nel senso di capirle veramente, senza l’opera dello Spirito Santo. Quando invece Dio ci apre gli occhi, allora, possiamo scegliere di pensare a quel meraviglioso dono che Dio ha preparato per noi. Possiamo pensare a quelle cose che Dio ha preparato per noi, che saranno nostre per tutta l’eternità.

Un altro uso del termine “quelli che amano Dio” è in Romani 8:28,29. Notate quello che è riservato per loro, quello che è il loro futuro.

“28 Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento. 29 Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del suo Figlio, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli.” (Romani 8:28-29 LND)

In questo brano, il bene è che saranno conformati all’immagine di Suo Figlio. Questo è qualcosa per il futuro, che avrà risultati per tutta l’eternità. Saremo conformati all’immagine di Cristo, e sarà manifestato che siamo figli di Dio, e perciò, fratelli di Cristo. Leggo di questo in 1Giovanni 3:1-3.

“1 Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio. Per questo il mondo non ci conosce, perché non ha conosciuto lui, 2 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è. 3 E chiunque ha questa speranza in lui, purifichi se stesso, come egli è puro.” (1Giovanni 3:1-3 LND)

Questo brano parla di “quando Cristo sarà manifestato”. Non è ora, è nel futuro, al ritorno di Cristo.

Un altro brano che ci aiuta a capire che la nostra gioia è fondata in quello che riceveremo nel futuro è 1 Pietro 1:3-9. Seguite mentre lo leggo.

“3 Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti, 4 per un’eredità incorruttibile, incontaminata e che non appassisce, conservata nei cieli per voi, 5 che dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi. 6 A motivo di questo voi gioite anche se al presente, per un po’ di tempo, se questo è necessario, dovete essere afflitti da varie prove, 7 affinché la prova della vostra fede, che è molto più preziosa dell’oro che perisce anche se vien provato col fuoco, risulti a lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesù Cristo, 8 che, pur non avendolo visto, voi amate e, credendo in lui anche se ora non lo vedete, voi esultate di una gioia ineffabile e gloriosa, 9 ottenendo il fine della vostra fede, la salvezza delle anime.” (1 Pietro 1:3-9 LND)

Notate che, anche qua, si parla molto di gioia, e di esultare di una gioia ineffabile, ovvero, una gioia così immensa che non si può descriverla. Questa gioia possiamo averla in mezzo alle prove che sono come un fuoco, che mette alla prova la nostra fede. Lo scopo di questo è che la nostra fede sia purificata.

Notate quello che produce: versetto 7

“...risulti a lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesù Cristo...” (1 Pietro 1:7)

Notate il QUANDO. Sarà alla rivelazione di Gesù Cristo, cioè, al Suo ritorno.

Notate che è per il fatto di desiderare e pensare a questo incontro con Cristo che esultiamo di gioia. Leggo i versetti 8,9.

“8 che, pur non avendolo visto, voi amate e, credendo in lui anche se ora non lo vedete, voi esultate di una gioia ineffabile e gloriosa, 9 ottenendo il fine della vostra fede, la salvezza delle anime.” (1 Pietro 1:8-9 LND)

La gioia sta nel sapere quello che ci aspetta. Questo ci dà una gioia immensa, una gioia indescrivibile, e gloriosa. Fermatevi a pensare che cosa vuol dire esultare di una gioia gloriosa. Questa gioia è ORA, pensando a quello che avremo nel futuro. La gioia è ora, anche in mezzo alle prove di fuoco.

Un altro brano, in cui la parola “rallegratevi” significa “gioite”. Vi leggo 1 Pietro 4:12,13. Notate che si tratta di avere una profonda gioia, in mezzo alle prove terribili, qua chiamate prove di fuoco. Ve lo leggo.

“12 Carissimi, non lasciatevi disorientare per la prova di fuoco che è in atto in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano. 13 Ma, nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi perché anche nella manifestazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare.” (1Pietro 4:12-13 LND)

La gioia è adesso, anche in mezzo ad una prova di fuoco, perché possiamo pensare alla gioia che avremo alla manifestazione della gloria di Gesù Cristo, ovvero, quando Cristo ritorna, nella Sua gloria, per accoglierci a Sé, se siamo salvati.

Altri Brani

Guardiamo altri brani che parlano di avere gioia adesso. Notate su che cosa è fondata questa gioia.

Notiamo quello che Gesù dichiara in Matteo 5:12, parlando di come dobbiamo rispondere quando siamo perseguitati.

“11 Beati sarete voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. 12 Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli, poiché così hanno perseguitato i profeti che furono prima di voi".” (Matteo 5:11-12 LND)

Notate che il motivo per il quale possiamo gioire è il premio che avremo in cielo. La gioia è legata a quello che ci aspetta.

Notiamo il motivo per cui possiamo avere gioia in Filippesi 2:14-18. Notate che Paolo sta parlando del giorno di Cristo, quel giorno in cui Cristo ritornerà nel mondo. La sua gioia, e la gioia dei lettori, è legata a quel giorno. Vi leggo questo brano:

“14 Fate ogni cosa senza mormorare e senza dispute, 15 affinché siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo ad una generazione ingiusta e perversa, fra la quale risplendete come luminari nel mondo, tenendo alta la parola della vita, 16 affinché nel giorno di Cristo abbia di che gloriarmi, per non aver corso invano né invano faticato. 17 Ma anche se sono versato in sacrificio e servizio della vostra fede, ne gioisco e me ne rallegro con tutti voi. 18 Similmente gioite anche voi e rallegratevi con me.” (Filippesi 2:14-18 LND)

Notate che Paolo dice loro di gloriarsi nel giorno di Cristo, vedendo il frutto della propria fede. Si impegna per quello. Dichiara loro, nel versetto 18:

“18 Similmente gioite anche voi e rallegratevi con me.” (Filippesi 2:18 LND)

Cioè, dovevano trovare gioia anche loro, pensando al ritorno di Cristo, e a quello che ci sarà quel giorno, che durerà per tutta l’eternità.

Notate due brani che conosciamo già bene, Filippesi 3:1 e poi 4:4. Li leggiamo insieme.

“Per il resto, fratelli miei, rallegratevi nel Signore; per me certo non è gravoso scrivervi le stesse cose, e per voi è una sicurezza.” (Filippesi 3:1 LND)
“Rallegratevi del continuo nel Signore; lo ripeto ancora: Rallegratevi.” (Filippesi 4:4 LND)

Paolo si trovava in carcere a Roma quando scrisse quest’epistola. Eppure, aveva una profonda gioia, perché non cercava la sua gioia nelle sue circostanze, ma in Cristo. E in questi versetti, Paolo esorta i credenti, compresi noi, a gioire, non nelle circostanze, ma in Cristo, il Signore. Questa è una sicurezza, ovvero, ci protegge dalle delusioni.

Considerate questo con me:

Se io cerco la mia gioia nelle circostanze, per esempio, che Dio risponderà alla mia preghiera nel modo in cui voglio io, se io cerco la mia gioia in quella risposta che voglio, e se poi, nella Sua saggezza, Dio sceglie di non rispondere come ho chiesto, sarò deluso. La mia fede sarà scossa. Starò male.

Invece, se io cerco la mia gioia in Cristo, il Signore, e non nell'aspettativa che la mia prova vada come vorrei io, non posso perdere quella gioia, perché non posso perdere Cristo.

Quando cerchiamo la nostra gioia nel Signore, e in quello che avremo con Lui per tutta l’eternità, possiamo gioire in ogni situazione, anche quando ci troviamo in una prova di fuoco.

In 1Tessalonicesi 5:16 leggiamo:

“Siate sempre allegri.” (1Tessalonica 5:16 LND)

Questo comandamento non è assurdo. Non è gravoso. Se noi cerchiamo la nostra gioia in Cristo, e nella nostra eredità eterna, allora, possiamo gioire profondamente, e sempre.

Allora

Oh cari fratelli, perché spesso non abbiamo gioia, se è un frutto dello Spirito? Dio manca nel curarci in qualche modo?

No, Dio non manca nei nostri confronti. Egli ci dà tutto quello che serve per abbondare in gioia, ogni giorno, in ogni situazione.

Noi non abbiamo gioia per il semplice fatto che cerchiamo la gioia nei posti sbagliati.

La gioia è il frutto dello Spirito Santo, ma questo è perché Egli ci rivela le cose che Dio ha preparato per noi.

Quindi, a livello pratico:

SCEGLIAMO di pensare alle benedizioni spirituali che abbiamo, più che alle benedizioni terrene.

RINGRAZIAMO Dio profondamente per le benedizioni spirituali che abbiamo.

IMPARIAMO e ricordiamo le PROMESSE di Dio che sono nostre in Gesù Cristo.

PARLIAMO gli uni con gli altri delle benedizioni spirituali, più che delle benedizioni terrene.

Possiamo avere gioia nelle benedizioni

Certamente, possiamo avere gioia per le benedizioni terrene, ma soprattutto per quelle che sono legate all’eternità.

Ma non dev’essere lì che cerchiamo la nostra gioia.

Chiudo con Colossesi 3:1-4

“1 Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio. 2 Abbiate in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra, 3 perché voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. 4 Quando Cristo che è la nostra vita apparirà, allora anche voi apparirete con lui in gloria.” (Colossesi 3:1-4 LND)

Oh che possiamo pensare alle cose in cielo, per avere la piena gioia in Cristo!