Aiuto Biblico

Com'è il vero amore?

1 Corinzi 13:1-7

Sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per domenica, 6 novembre 2022, – cmd dmp –
Descrizione: Cosa vuol dire amare? Ecco la descrizione che Dio ci dà.
parole chiavi: amore, amare veramente, (revisione da 2017 amatevi intensamente2)

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La cosa più bella del mondo è l’amore. Il vero amore vale più delle ricchezze, vale più della gloria degli uomini, vale più della buona salute.

Come possiamo comprendere e conoscere il vero amore? Dio è amore. Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna. Dio ci comanda di amare Dio, e di amare gli uni gli altri. Leggo Marco 12:28-31, in cui troviamo la risposta di Gesù quando Gli fu chiesto qual è il più grande comandamento.

28 Allora uno degli scribi che aveva udita la loro discussione, riconoscendo che egli aveva loro risposto bene, si accostò e gli domandò: «Qual è il primo comandamento di tutti?». 29 E Gesù gli rispose: «Il primo di tutti i comandamenti è: "Ascolta, Israele: Il Signore Dio nostro è l’unico Signore", 30 e: "ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Questo è il primo comandamento. 31 E il secondo è simile a questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non vi è alcun altro comandamento maggiore di questi». (Marco 12:28-31)

Ogni vero credente DEVE amare gli altri, come ama se stesso. Questo è un frutto fondamentale della vera salvezza, questo è centrale per farci crescere e diventare sempre di più come Gesù Cristo.

Amare veramente gli altri è una prova della vera salvezza. Questo comprende coloro che sono facili da amare, e coloro che sono difficili da amare. Se siamo veramente in Cristo, dobbiamo amare.

Però, cos’è il vero amore? Cosa vuol dire, in pratica, amare veramente qualcuno? Ricordiamo che il vero amore è impegnarsi, fino al sacrificio, per il vero bene di qualcuno. Quindi, il vero amore è molto più di un sentimento. Il vero amore è un impegno, un impegno a promuovere il vero bene di un altro. A volte quel bene non sarà quello che la persona vuole. Per esempio, Dio ci ama perfettamente, ma non sempre ci dà quello che Gli chiediamo, perché Dio sta compiendo un lavoro eterno in noi che va molto oltre al toglierci i problemi. I buoni genitori non fanno tutto quello che un figlio gli chiede, fanno quello che sanno essere per il suo bene. In realtà, fanno molto più di quello che un figlio chiede. Si sacrificano per il vero bene del figlio, così come Dio ci dà molto più delle benedizioni che spesso chiediamo.

Quindi, se siamo veramente salvati, dobbiamo amare gli altri, come amiamo noi stessi.

Ma, com’è il vero amore? Dio ci aiuta a capire com’è il vero amore affinché possiamo amare di più, in 1 Corinzi 13, dove troviamo una descrizione del vero amore. Trovate 1 Corinzi 13.

Prima di tutto, leggo i versetti 1-3. In questi versetti, Paolo presenta alcuni esempi per spiegare che, nonostante quello che una persona possa fare e perfino sembrare essere un buon credente, se non ha vero amore, non gli giova a nulla. Notate che Paolo non sta dicendo che ha tutte queste cose, ma dice se dovesse averle. Parla facendo un'iperbole. Leggo.

“1 Quand’anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, diventerei un bronzo risonante o uno squillante cembalo. 2 E se anche avessi il dono di profezia, intendessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede da trasportare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla. 3 E se spendessi tutte le mie facoltà per nutrire i poveri e dessi il mio corpo per essere arso, ma non avessi amore, tutto questo niente mi gioverebbe.” (1Corinzi 13:1-3)

Il punto qui è che anche se facessimo tantissimo, senza vero amore, tutto il nostro impegno e capacità non valgono nulla. Il vero amore è fondamentale.

Avere tanti doni spirituali, tanta fede, molta conoscenza di dottrina ed essere zelante nelle opere buone, tutto questo non vale nulla se non abbiamo vero amore. Una persona che non ha vero amore, per quanto potrebbe impegnarsi per l’opera di Dio, resterebbe lontano da Dio. Tu hai vero amore? Consideriamo cos’è il vero amore.

Come riconoscere l'amore

Allora: che cos’è il vero amore? Nei prossimi versetti, Paolo descrive com’è il vero amore. Consideriamo attentamente questa descrizione, per riconoscere come dobbiamo crescere nell'amore. Leggiamo dal v.4 al 7.

“4 L’amore è paziente, è benigno; l’amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, 5 non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non si irrita, non tiene conto del male; 6 non si rallegra dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità, 7 tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.” (1Corinzi 13:1-7).

Notiamo che queste caratteristiche riguardano il nostro amore gli uni per gli altri. Non possiamo amare Dio se non amiamo gli uni gli altri. In 1 Giovanni 4:20 leggiamo:

“Se uno dice: "Io amo Dio," e odia il proprio fratello, è bugiardo; chi non ama infatti il proprio fratello che vede, come può amare Dio che non vede?” (1 Giovanni 4:20 LND)

Allora, consideriamo questi aspetti del vero amore, per vedere se ed in quali campi dobbiamo crescere. Iniziamo con il primo aspetto del vero amore.

L'amore è paziente

L'amore è paziente. La parola usata qui descrive un credente che continua ad amare ed a fare il bene nonostante il male che subisce dall’altra persona. Essere paziente vuol dire continuare ad amare chi pecca contro di te.

Per capire la pazienza, consideriamo come Dio continua ad amarci, nonostante le nostre cadute. O che possiamo crescere nell'avere pazienza, come ce l'ha Dio, continuando a fare del bene a chi ci fa del male. Questo è vero amore.

L'amore è benigno

Poi, leggiamo che l'amore è benigno. Essere benigno descrive chi ha un profondo desiderio di fare del bene. Questo è il suo cuore. È gentile, non si irrita. Non vuole fare del male, vuole fare del bene, e così, si impegna a fare del bene. È attento a notare dove può fare del bene. L’amore è benigno. Si impegna a fare del bene per gli altri.

L'amore non invidia

Poi, Paolo dichiara che l’amore non invidia. Il vero amore non invidia. La parola “invidiare” vuol dire letteralmente un forte desiderio. In 1Corinzi 12:31 leggiamo la stessa parola utilizzata in senso positivo, dove è tradotta “cercate ardentemente”. Vi leggo quel versetto.

“Ora voi cercate ardentemente i doni maggiori; e vi mostrerò una via ancora più alta.” (1Corinzi 12:31 LND)

In questo versetto la stessa parola è tradotta come “cercate ardentemente”, desiderate ardentemente. Nel nostro brano, significa desiderare quello che ha un altro, e perciò, stare male perché quella persona ha quello che tu non hai.

L’invidia è il contrario dell’amore. Il vero amore gioisce quando gli altri stanno bene. Invece, invidiare è desiderare quello che hanno gli altri e stare male per il bene che loro hanno. L'invidia è un peccato terribile, anche se a volte è tenuto nascosto nel cuore.

Possiamo invidiare chi ha qualcosa di materiale che noi non abbiamo. Possiamo invidiare chi ha un lavoro migliore del nostro, o chi ha una salute migliore della nostra, o chi riceve più approvazione dagli uomini rispetto a noi. Possiamo invidiare per tanti motivi. Ma se c'è invidia, non c'è vero amore.

Il vero amore non invidia, piuttosto, l'amore gioisce quando l'altra persona sta bene. Infatti, nel vero amore, più gli altri sono benedetti, più gioia si ha. Perciò, chi ama veramente, si impegna con grande fatica a promuovere il bene degli altri.

L'amore non si mette in mostra

Poi, leggiamo che il vero amore non si mette in mostra. Non vuole attenzione per sé, non cerca l'attenzione o la gloria dagli altri. Piuttosto, si impegna per gli altri.

Chiaramente, viviamo in un'epoca in cui è considerato giusto mettersi in mostra. La nostra società fa di tutto per incoraggiare tutti a mettersi in mostra. Dai vestiti, dall'abbellirsi, dal modo di ospitare per fare bella figura, dal modo di parlare e dalle cose materiali. Il mondo ci insegna a metterci in mostra, per cercare approvazione e gloria per noi stessi.

In realtà, possiamo anche fare buone opere per Dio per metterci in mostra.

Ma questo è il contrario del vero amore. Il vero amore non cerca per se stesso, non vuole essere notato, piuttosto è concentrato nell'innalzare gli altri e fare del bene agli altri, sempre per glorificare Dio, non per cercare di essere notati.

Non si gonfia

Un altro aspetto del vero amore è simile al precedente: il vero amore non si gonfia. Il “mettersi in mostra” descrive ciò che uno compie per essere visto dagli altri, il “gonfiarsi” invece descrive quello che uno pensa di sé. Entrambi sono aspetti dell'orgoglio. Il vero amore non si gonfia, non concentra i pensieri su se stesso, non innalza se stesso nella propria mente. Piuttosto, il vero amore riempie i pensieri con quello che porterà del bene agli altri e la gloria a Cristo.

Non si comporta in modo indecoroso

Poi leggiamo che il vero amore non si comporta in modo indecoroso. Questa parola descrive quello che è inappropriato o vergognoso, quello che non è conforme alla dignità. Troviamo la stessa parola in 1 Corinzi 7:36, dove viene tradotta con “sconveniente”.

“Ma, se alcuno pensa di fare cosa sconveniente verso la propria figlia vergine se essa oltrepassa il fiore dell’età, e che così bisogna fare, faccia ciò che vuole; egli non pecca; la dia a marito.” (1Corinzi 7:36 LND)

Il vero amore evita tutto quello che è inappropriato o vergognoso. Attenzione: il metro non è quello che utilizza la società. Ormai nella società quasi niente è considerato vergognoso. Il metro è quello che DIO dichiara essere vergognoso o inappropriato. Il vero amore evita tutto questo.

Quindi, chi ha vero amore si comporta correttamente, con purezza e giustamente in ogni rapporto: nel modo in cui tratta gli altri, nel modo di parlare e come agisce. Questo riguarda tutto quello che si fa e si dice sia in casa, che fuori nel mondo.

Il vero amore non si comporta in modo indecoroso, ma si comporta in modo corretto in tutto e con tutti.

Non cerca le cose proprie

Inoltre, il vero amore non cerca le cose proprie. Questo è totalmente il contrario di quella che è la nostra tendenza naturale, e di quello che ormai è l'andazzo della società. Nella società, ognuno vive per se stesso, e per la propria famiglia. Invece, il vero amore non cerca le cose proprie. Piuttosto è vivere per il bene degli altri.

Leggiamo una cosa simile in Filippesi 2, in cui Dio ci comanda come vivere. Ve lo leggo.

2 rendete perfetta la mia gioia, avendo uno stesso modo di pensare, uno stesso amore, un solo accordo e una sola mente, 3 non facendo nulla per rivalità o vanagloria, ma con umiltà, ciascuno di voi stimando gli altri più di se stesso. 4 Non cerchi ciascuno unicamente il proprio interesse, ma anche quello degli altri. (Filippesi 2:2-4)

Certo, una persona deve provvedere il cibo ed una casa per la propria famiglia, ma il vero amore non vive per se stesso, piuttosto si impegna per il bene degli altri.

Non si irrita: non si inasprisce

Andando avanti, leggiamo che il vero amore non si irrita, non si inasprisce.

Questo è forte. Nel vero amore, non ci si irrita quando si subisce qualche peccato oppure offese da qualcun altro. Se si ama veramente, non ci si irrita. Se una persona pecca contro chi ha vero amore, quest'ultima può essere triste per come quel peccato danneggia chi lo commette, può essere triste perché il rapporto sarà danneggiato. Ma non si irrita. Irritarsi è una reazione carnale, ed è il contrario del vero amore.

Se tu hai la tendenza ad irritarti, sappi che questo vuol dire che stai peccando, e manchi di vero amore. Hai bisogno di confessare il tuo peccato e crescere nel vero amore.

Non tiene conto del male

Arriviamo ora ad un aspetto estremamente importante del vero amore. Questo è un campo dove tanti credenti lasciano il peccato nelle loro vite.

La frase “non tenere conto del male” significa che non metti, il male che ricevi da una persona sul suo conto. Potremmo anche dire: non si imputa un male a qualcuno. La parola qua usata potrebbe anche significare che non ci pensi più, lo dimentichi. Lasci a Dio quel male, e tu scegli di non pensarci più.

Questo è il contrario di pensare e ripensare nella mente al male che qualcuno ti ha fatto. Il vero amore porta il male a Dio, e lo lascia là. Fa la scelta cosciente di non pensarci più.

La parola qua tradotta come “tener conto”, in Romani 4:5, è tradotta come “imputare” in riferimento alla fede di chi crede in Dio. Leggo quel brano.

“invece colui che non opera, ma crede in colui che giustifica l’empio, la sua fede gli è imputata come giustizia.” (Romani 4:5 LND)

Quando una persona ha vera fede, la sua fede viene imputata, o contata, come giustizia. Viene messa sul suo conto.

Troviamo un uso di questo termine che ci dà grande gioia in 2 Corinzi 5:19, dove impariamo che Dio non imputa i nostri falli sul nostro conto, quando siamo in Cristo. Vi leggo questa meravigliosa verità.

“poiché Dio ha riconciliato il mondo con sé in Cristo, non imputando agli uomini i loro falli....” (2Corinzi 5:19 LND)

Quando siamo riconciliati in Cristo, Dio non imputa più i nostri falli sul nostro conto.

Le parole “non imputa” sono le stesse parole che nel nostro brano vengono tradotte “non tiene conto”.

Il vero amore è quando noi non teniamo conto del male che gli altri ci fanno. Lasciamo tutto a Dio.

Questo vuol dire che se tu tieni in mente il male che un altro ti ha fatto, tu non hai vero amore.

Se invece vivi come Dio insegna, e non tieni conto del male, questo trasformerà i tuoi rapporti.

Quando qualcuno pecca contro di te, Dio ti dà due scelte. Se è un peccato abbastanza grave che danneggia il vostro rapporto, per salvare il rapporto, puoi andare dalla persona, come leggiamo in Matteo 18:15.

“"Ora, se il tuo fratello ha peccato contro di te, va’ e riprendilo fra te e lui solo; se ti ascolta, tu hai guadagnato il tuo fratello;” (Matteo 18:15 LND)

Ci sono casi in cui è necessario chiarire un peccato. È molto importante che il tuo scopo sia quello di guadagnare tuo fratello, e non quello di avere ragione. Lo scopo per cui si va al fratello è per guadagnare quel fratello ed è anche importante capire che serve andare subito da lui. Più tempo passa e più difficile diventa per entrambi ricordare correttamente gli avvenimenti. Se tu aspetti una settimana, diventa molto difficile ricordare correttamente quello che era successo. Quindi, normalmente, se è il caso di andare da un fratello, sarebbe meglio andare entro qualche giorno.

Però, nella maggior parte dei casi, non serve andare perché, l’amore non tiene conto del male, ovvero, non imputa quel male sul conto di quella persona. Riconosciamo che anche noi pecchiamo spesso, e perciò, siamo pronti a non tenere conto dei tanti peccati degli altri. Certamente, vogliamo aiutare gli altri a crescere nella santità, ma non teniamo conto di quel peccato nei nostri confronti.

Il vero amore non tiene contro del male, sceglie di non pensarci più. Così ci si può concentrare nell'amare di più.

Esempi di questo:

Se Dio dovesse tener conto delle nostre colpe, saremmo senza speranza. Leggo Salmo 130:2-4.

“2 O Signore, ascolta il mio grido; siano le tue orecchie attente alla voce delle mie suppliche. 3 Se tu dovessi tener conto delle colpe, o Eterno, chi potrebbe resistere, o Signore? 4 Ma presso di te vi è perdono, affinché tu sia temuto.” (Salmo 130:2-4 LND)

In Cristo, c’è perdono. Dio perdona, e non tiene più conto di quei peccati, altrimenti non avremmo speranza.

Il vero amore cerca di risolvere i problemi, e poi, non tiene conto del male. Non tiene un elenco. Lascia tutto a Dio.

Certamente, gli altri peccano contro di noi, ma anche noi pecchiamo contro gli altri. Lasciamo a Dio il male che gli altri ci fanno. Questo è l’amore.

Non si rallegra dell'ingiustizia (non gioisce)

Continuando con il nostro brano, il vero amore non si rallegra dell'ingiustizia. Non trova alcun piacere quando gli altri sbagliano o peccano. Non trova alcuna gioia nel male.

Una persona che non ama, trova una cerca soddisfazione quando chi gli ha fatto del male fallisce o subisce un male.

Il vero amore non si rallegra mai dell'ingiustizia, perché vuole il bene di tutti, anche di chi gli ha fatto del male.

Gioisce con la verità

Non solo il vero amore non si rallegra dell’ingiustizia, ma piuttosto gioisce con la verità. La parola “verità” qui non indica solo la verità in contrasto con la menzogna, ma indica tutte quelle verità che riguardano Dio, le virtù e la moralità, quindi, tutto quello che è puro, vero e degno di lode. Il vero amore gioisce in queste cose, e trova gioia quando vede la verità negli altri. Quindi, non vive per se stesso, vive per Dio, e trova gioia quando vede la verità negli altri. Tu hai questa gioia?

Tollera ogni cosa

Un altra qualità del vero amore è che tollera ogni cosa. La parola greca usata qui può essere tradotta con “tollera”, ma anche con “copre”.

Il vero amore tollera le cose, non si agita. “Tollerare” non significa stringere i denti e non dire niente, ma piuttosto vuol dire avere tanta tenerezza e bontà nei confronti della persona che sbaglia o che ti fa del male, al punto che si cerca di aiutarla, senza metterla in una brutta luce. Chiaramente, ci sono situazioni in cui è necessario testimoniare di un peccato. A volte la chiesa deve disciplinare qualcuno per un grave peccato. Quindi, non si chiudono gli occhi al peccato.

Però, soprattutto nei rapporti fra le persone, il vero amore tollera ogni cosa, che vuol dire cerca di non mettere l'altra persona in una brutta luce, ma cerca piuttosto di aiutarla a crescere. Quindi, se uno pecca contro di te, non parlarne con altri per mettere quella persona in una brutta luce, o per cercare di dimostrare che hai ragione. Il vero amore tollera, copre il peccato.

Crede ogni cosa

Poi leggiamo che il vero amore crede ogni cosa. Il senso qua non è che crede ciecamente a qualsiasi cosa. Vuol dire che crede nel bene. Prima di tutto, crede tutte le verità di Dio. Non dubita nulla di quello che Dio dichiara. Crede alle promesse di Dio.

Per quanto riguarda i rapporti con gli altri, l’amore crede il bene finché è possibile. Quando in una situazione non è tutto chiaro, l’amore presume, o crede, il bene, finché non c’è la chiara evidenza del male. Per esempio, nella Bibbia, Dio comanda che prima di credere ad un’accusa, servono due o tre testimoni. Testimoni possono essere persone, possono essere prove diverse. Ma finché non ci sono i testimoni, si crede il bene.

Tanti credenti peccano, mancano del vero amore, perché quando una situazione non è chiara, quando quello che una persona ha detto non è chiaro, anziché credere il bene, presumono il male. Fare così è mancare il vero amore. Il vero amore crede ogni cosa, ovvero, crede il bene.

Spera ogni cosa

Similmente, l'amore spera ogni cosa. Quando vede quello che sembra un male, comunque spera che ci sarà qualche spiegazione per chiarire la cosa.

Il vero amore spera che coloro che peccano vedranno i loro peccati. Chi NON ama presume che gli altri rimarranno nei loro peccati. Invece il vero amore spera, confidando in Dio, che le persone cambieranno. Certo, riconosce il male che è chiaro, ma spera nel ravvedimento, spera che Dio opererà nel cuore dell’altro. Quante volte Dio ha operato in noi per grazia. Dobbiamo sperare che opererà anche negli altri.

Sopporta ogni cosa

Infine, il vero amore sopporta ogni cosa. Quanto siamo benedetti che Dio sopporta noi. Quanto è importante che noi sopportiamo gli uni gli altri. Sopportare ogni cosa vuol dire portare con pazienza i pesi degli altri. Non ci si stanca di loro, non si smette di amare.

Ognuno di noi ha nella propria vita persone che sono difficili da sopportare. Anche le persone più vicine a noi possono essere difficili da sopportare in certi momenti. La nostra reazione nella carne è di stancarci dei loro peccati, e di indurirci nei loro confronti. Invece, il vero amore sopporta quelle persone. Continua ad amarle, non si indurisce nei loro confronti.

Un modo per poter sopportare le persone difficili nella nostra vita è quello di ricordare che anche NOI pecchiamo. Anche noi, a volte, siamo difficili da sopportare. E, davanti alla santità assoluta di Dio, ognuno di noi ha grande bisogno di essere sopportato.

Quindi, come Dio sopporta noi, e continua ad amarci, Dio ci comanda di sopportare gli uni gli altri. Questo fa parte del vero amore. Tu, ami così? Hai il vero amore? Hai grande pazienza con gli altri?

Allora

Allora, che cos’è il vero amore? Questo brano ci ha dato una descrizione del vero amore. Ma in termini molto semplici: il vero amore è l’amore che Dio ha per noi in Gesù Cristo. Il vero amore è l’amore che noi dobbiamo avere per essere più come Cristo.

Dio ci comanda di amare come Egli ama noi. Dio ci comanda di amare il nostro prossimo come noi stessi. Dio sa che il nostro prossimo pecca contro di noi, come anche noi pecchiamo contro il nostro prossimo, e soprattutto contro Dio. Dio continua ad amarci. Perciò, anche noi dobbiamo amare, veramente, gli uni gli altri.

Considerando quello che è il vero amore, a ciascuno chiedo: in quali di questi campi hai bisogno di crescere nell’amore? Quali sono i campi in cui hai bisogno di chiedere perdono perché non stai amando?

Sicuramente, ognuno di noi è mancante in diversi aspetti del vero amore. Quindi, ognuno di noi ha bisogno di riconoscere il proprio peccato e confessarlo, a Dio, e alle persone che non stiamo amando.

O che possiamo riconoscere dove il nostro amore è mancante e confessare quei peccati. Grazie a Dio, a causa del suo amore per noi, per mezzo di Gesù Cristo, quando confessiamo i nostri peccati, Dio ci perdona.

Ricordate che quando siamo mancanti nel vero amore, non è perché la situazione è difficile. Non è perché l’altra persona ci ha provocato. La nostra mancanza di amore è dovuta al fatto che c’è ancora peccato nel nostro cuore.

Quindi, non dobbiamo mai giustificare il nostro peccato, dicendo che l’altra persona è difficile da sopportare. Non dobbiamo giustificarci perché eravamo stanchi o era una giornata difficile. Quando pecchiamo, riconosciamo e confessiamo i nostri peccati. I nostri peccati vengono dal nostro cuore.

Quando confessiamo di cuore i nostri peccati, Dio ci perdona in Gesù Cristo. E Dio opererà in noi, affinché possiamo crescere veramente nell'amare gli altri.

Quando manchiamo nell’amore, non avremo mai la piena gioia e la pace da Dio. Invece, quando confessiamo i nostri peccati, e amiamo veramente, allora, avremo il frutto dello Spirito. Avremo piena gioia, e le nostre vite porteranno frutto che durerà per l’eternità.

Tutto questo è chiaro. Eppure, la verità è che spesso, è molto difficile amare come dovremmo. Perché?

È difficile amare come dovremmo quando NON guardiamo alla gravità dei nostri peccati contro Dio, ed alla grandezza del perdono in Gesù Cristo.

Chi considera in modo giusto i propri peccati, e poi, l’immensità dell’amore di Dio nel perdono che c’è in Gesù Cristo, non avrà difficoltà ad amare gli altri come Dio comanda.

Quindi, quando ti è difficile amare, è molto probabile che non stai riconoscendo la gravità dei tuoi peccati.

O che possiamo vedere sempre di più i nostri peccati, e trovare il perdono in Cristo, per poter amare gli altri come Dio ama noi. Questo è il frutto della vera salvezza.

Quando amiamo, come Dio ci comanda, allora, altri vedranno Cristo in noi. In Giovanni 13:35, Gesù dichiara:

“Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri".” (Giovanni 13:35 LND)

O che possiamo crescere nel vero amore, in modo che le persone vedranno che siamo veri discepoli di Gesù Cristo. Grazie a Dio per il suo amore per noi.