Fra tutte le decisioni che possiamo prendere nella vita, probabilmente nulla influisce il tuo cammino spirituale, oltre al matrimonio, quanto la tua scelta di chiesa e la condizione di quella chiesa. La chiesa locale a cui appartieni è estremamente importante per la tua crescita, sia in bene che in male.
Fra tutti gli aspetti di una chiesa locale che influiscono il tuo cammino spirituale, nulla è più importante della scelta degli anziani. Se sono veri uomini di Dio, veramente sottomessi alla Bibbia, con un vero impegno di curare le pecore, allora, quella chiesa potrà superare qualsiasi prova, perché sarà curata da Dio.
Invece, se non sono strettamente attaccati alla Parola di Dio, perché sono attaccati alle loro tradizioni spirituali che non insegnano quello che la Bibbia veramente insegna, o, se prendono con poca serietà la vita cristiana, se non hanno i loro cuori fissati su Cristo, o se non hanno un immenso impegno di curare le pecore che Dio ha affidato a loro, allora, la chiesa ne soffrirà molto. Potrà essere una chiesa molto attiva, ma non sarà una chiesa molto benedetta. Avrà l'apparenza anziché la vera potenza di Dio.
Vediamo l'importanza delle guide nella storia di Giuda ed Israele. Quando il re era un uomo timorato di Dio, sotto la sua guida la nazione camminava bene. Quando invece il re era un uomo NON timorato di Dio, la nazione camminava male.
Visto quanto è importante che gli anziani siano uomini di Dio, che curano bene la Chiesa di Dio, la Bibbia contiene molto insegnamento su come dovrebbero essere e come dovrebbero svolgere il ministero. Uno di questo brani è Atti 20, quando l'Apostolo Paolo si incontra con gli anziani della chiesa di Efeso. Oggi, vogliamo considerare la prima parte di questo brano.
Questo insegnamento è fondamentale per chi svolge il ministero di anziano. Aiuta gli anziani a capire come dovrebbero vivere ed essere. Però è anche importante per tutta la chiesa, perché aiuta a riconoscere che cos'è un vero anziano. Inoltre, in realtà, ogni credente dovrebbe avere il cuore e le qualità che Paolo descrive in questo brano. Cioè dovremmo avere cura gli uni degli altri. Certamente, gli anziani hanno un ruolo particolare, ma la Bibbia insegna ripetutamente che dobbiamo curarci gli uni degli altri. Perciò questo brano è utile per tutti noi.
Se ricordate, nell'ultimo sermone su Atti Paolo, insieme ad altri che avevano lasciato la Macedonia, e poi Troas, viaggiando verso Gerusalemme, per non perdere tempo, aveva deciso di non fermarsi ad Efeso. Però, per poter parlare con gli anziani della chiesa di Efeso, mandò qualcuno per chiedere a loro di venire a Mileto, che è sulla costa. Il nostro brano di oggi, Atti 20:17-38, è il discorso che Paolo ebbe con le anziani di Efeso a Mileto. Nella prima parte del brano, i versetti 17-27, Paolo si presenta agli anziani come esempio da imitare. Poi, nella seconda parte, i versetti 28 a 32, Paolo esorta gli anziani, spiegando a loro come dovrebbero vivere e svolgere il loro ministero per curare le pecore. Nei versetti 33 a 35, Paolo descrive ancora se stesso, presentandosi come esempio da seguire. Nei versetti 36 a 38 racconta come si sia concluso il suo tempo con questi anziani. Quindi, vogliamo iniziare considerando i versetti 17-27, in cui Paolo si presenta agli anziani come un esempio da imitare. Dio volendo, completeremo il brano nel prossimo sermone.
Paolo con gli Anziani di Efeso a Mileto
Questo brano descrive l'incontro che Paolo fece con gli anziani di Efeso, in cui esorta loro a curare bene la chiesa. Paolo fa questo presentando se stesso come un esempio da seguire e poi, dando chiare istruzioni a loro. Quello che Paolo racconta a loro di se stesso è un esempio per loro, e per ogni anziano oggi. Ricordate che dice più volte ai credenti di imitarlo. Questo non era orgoglio, piuttosto, questo era perché Paolo, come Apostolo scelto da Cristo, imitava Gesù Cristo. Quindi, quello che vediamo nell'esempio di Paolo rispecchia Cristo. Imitare Paolo è imitare Cristo, come Paolo stesso ci insegna nel 1Corinzi 11:1
“Siate miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo.” (1Corinzi 11:1 LND)
Quindi, osserviamo attentamente come Paolo si è comportato nel suo ministero, come esempio per noi da seguire. Vivere così ci farà rispecchiare di più Cristo.
Descrizione del ministero di Paolo 17-27
Leggo i versetti 17-27, in cui Paolo presenta la sua vita a questi anziani, come esempio di seguire Vi leggo i versetti 17 a 22.
17 Da Mileto mandò ad Efeso a far chiamare gli anziani della chiesa. 18 Quando giunsero da lui, egli disse loro: "Voi sapete dal primo giorno che entrai in Asia come ho vissuto tra di voi per tutto questo tempo, 19 servendo il Signore in tutta umiltà e con molte lacrime e prove che mi sono avvenute per le insidie dei Giudei 20 e come io non mi sono astenuto di annunziarvi e insegnarvi in pubblico e per le case, nessuna di quelle cose che sono giovevoli, 21 dichiarando solennemente ai Giudei e ai Greci la necessità della conversione a Dio e della fede nel Signor nostro Gesù Cristo.
Prima di tutto, notate che Paolo chiama gli anziani della chiesa di Efeso. Più tardi in questo brano, nel versetto 28, Paolo chiama questi anziani vescovi. Nel Nuovo Testamento, ci sono tre titoli che vengono usati per gli anziani; anziani, vescovi e pastori. Sono sempre gli stessi uomini e i tre titoli descrivano tre aspetti del loro ministero. Quindi questi sono gli uomini a cui Dio ha affidato la cura dei credenti della chiesa locale. Sono pastori delle pecore, sotto la guida del grande pastore, Gesù Cristo. Devono pascere e proteggere la chiesa, ovvero devono provvedere insegnamento e cura spirituale.
Quindi Paolo chiama questi anziani, che hanno da Dio la responsabilità di curare i credenti ad Efeso. Quello che dice a loro è valido per tutti gli anziani in tutte le chiese nel mondo. Quindi, è importante per noi di considerare attentamente quello che viene detto qui. Guai a noi come chiesa che accettiamo uomini come anziani che non rispecchiano l'esempio di Paolo che troviamo qua.
Nel versetto 18, Paolo parla di come aveva vissuto tutto il tempo che era con loro. Leggo di nuovo il versetto 18.
18 Quando giunsero da lui, egli disse loro: "Voi sapete dal primo giorno che entrai in Asia come ho vissuto tra di voi per tutto questo tempo,
Nella vita cristiana, è importante che quello che siamo, lo siamo giorno per giorno. Paolo poteva dire a loro che si comportava sempre allo stesso modo. Prego che anche noi possiamo vivere così. Bisogna avere un comportamento costante.
Nel versetto 19, notate il cuore che Paolo aveva nel servire.
"Servendo il Signore in tutta umiltà e con molte lacrime e prove che mi sono avvenute per le insidie dei Giudei".
Paolo non serviva solo come dovere. Piuttosto, il servizio di Paolo era qualcosa che faceva con tutto il suo cuore, e aveva un grande amore per i credenti. Vediamo il suo amore nel fatto che serviva con tutta umiltà, e con molte lacrime. Vedere i credenti soffrire o vacillare nella fede aggravava moltissimo il cuore di Paolo. Questo è il cuore di un vero anziano. Un vero anziano ha la condizione delle pecore molto a cuore. Desidera profondamente il bene spirituale dei credenti, e sa che non può fare nulla da solo. Perciò, serve in tutta umiltà. Inoltre, è legato di cuore ai credenti, e perciò, gioisce quando i credenti gioiscono, e piange quando i credenti piangono.
Quello che si Insegna, e Come
Il versetti 20 e 21 sono estremamente importanti per ogni anziano, perché ci mostra quello che è la responsabilità principale di un anziano, e il modo in cui dovrebbe fare questo. Leggo i versetti 20 e 21.
20 e come io non mi sono astenuto di annunziarvi e insegnarvi in pubblico e per le case, nessuna di quelle cose che sono giovevoli, 21 dichiarando solennemente ai Giudei e ai Greci la necessità della conversione a Dio e della fede nel Signor nostro Gesù Cristo.
Paolo capiva che la sua responsabilità più grande davanti a Dio era di annunciare e insegnare le verità di Dio. Gli anziani devono trasmettere costantemente le verità di Dio ai credenti. Questo è il modo principale di curare le pecore. Notate che Paolo insegnava in pubblico e per le case. In altre parole, insegnava sia a grandi gruppi, sia ad individui e famiglie. Il suo era un ministero concentrato su annunciare ed insegnare le verità di Dio che servivano agli ascoltatori.
E infatti, notate che dice che non si era astenuto da insegnare in nessuna delle cose che sono giovevoli. In altre parole, non solo insegnava certe dottrine sue preferite, non solo insegnava quello che potrebbe essere ben accettato piuttosto, insegnava tutto quello che sarebbe stato utile a loro. Più avanti, dirà che insegnava tutto il consiglio di Dio.
Purtroppo è molto facile per una chiesa, essere debole nella dottrina. Magari c'è molto insegnamento su certi aspetti della dottrina, mentre in altri aspetti c'è poco insegnamento. Oppure, per restare attaccato alla tradizione di quella chiesa, si porta avanti errori dottrinali. Quando la dottrina è sbagliata, o è mancante, porterà sempre dei problemi nelle vita dei credenti. La mia preghiera è che ogni anziano attuale e futuro possa comprendere l'importanza dell'insegnamento.
Prego anche che la chiesa possa capire l'importanza dell'insegnamento. Questo serve affinché ci siano nuovi anziani, che possono prendere la responsabilità di insegnare, e affinché la chiesa possa impegnarsi ad aiutare gli anziani a poter avere il tempo di insegnare. È buono quando la chiesa si organizza per promuovere la preparazione e l'addestramento di uomini che possono prendere la responsabilità di insegnare. La chiesa che non ha un insegnamento buono e che non sia veramente fedele alla Bibbia sarà una chiesa debole e piena di problemi, e facilmente preda agli inganni di Satana.
La Solennità di Paolo
Mi colpisce che nel versetto 21 Paolo dice che dichiarava solennemente ai Giudei e ai greci. Notate bene questa parola, solennemente. Nel suo insegnamento, Paolo parlava solennemente. Oggi, c'è la tendenza di parlare con leggerezza, di fare battute, di far ridere, di essere superficiali. Paolo non si comportava così, piuttosto era solenne, perché comprendeva quanto seria deve essere la vita cristiana. Capiva che gli errori potevano portare i credenti ad inciampare, con risultati eterni.
Visto che Paolo si presenta come esempio da seguire, vorrei esortare ciascuno di parlare sempre con serietà quando si parla delle cose di Dio. Agli anziani dico che è buono aiutare la chiesa di comprendere la serietà della vita cristiana.
Non c'è tempo oggi di parlare molto di questo, ma certamente questo inciderà anche come insegniamo ai bambini della chiesa. Non vogliamo che prendono l'abitudine di cantare in senso leggero le verità che riguardano Dio. Non vogliamo insegnare a loro di cantare di Dio in modo scherzoso. Vogliamo trasmettere a loro che si può avere gioia, ma serve anche serietà. Non si scherza per quanto riguarda le cose di Dio.
Il Messaggio di Paolo
Avendo visto qualcosa del cuore di Paolo, notiamo il contenuto di quello che annunciava. Annunciava la necessità della conversione a Dio e della fede nel Signore nostro Gesù Cristo. La parola che qui viene tradotta come “conversione” viene usata 24 volte nel Nuovo Testamento, e in 22 delle volte è tradotta ravvedimento. Paolo la usava sempre nello stesso modo, e quindi io credo che sia molto chiaro e importante che questa parola venga tradotta come ravvedimento. E allora, Paolo predicava il messaggio di ravvedimento e di fede. Questo è lo stesso messaggio che Gesù Cristo annunciò e anche gli altri apostoli. Questo è il messaggio che anche noi dobbiamo annunciare, cioè, la necessità del ravvedimento, e della fede nel Signore Gesù Cristo.
L'evangelo non è un'offerta da parte di Dio agli uomini di aiutarli ad superare i problemi della vita. Piuttosto, l'evangelo è il comandamento di ravvedersi e di credere in Gesù Cristo come Salvatore. È un comandamento, non un'offerta. Il ravvedimento è centrale nell’evangelo.
E perciò, tutti noi che siamo credenti dovremmo essere fedele ad annunciare l'evangelo, che vuol dire annunciare la necessità degli uomini di ravvedersi e poi di credere nel Signore Gesù Cristo. Non c'è salvezza senza vero ravvedimento.
Questo il messaggio che Gesù predicava, e che Pietro predicava, e che Paolo predicava. Questo è il messaggio che anche noi dobbiamo predicare.
Quindi, in queste versetti Paolo dava se stesso come esempio per questi anziani. È un esempio anche per noi, l'esempio che dovremmo seguire per essere fedele a Dio. Dovremmo avere un cuore simile a quello di Paolo. È fondamentale che ogni uomo che è un anziano abbia un cuore così.
Il Programma di Paolo
Proseguiamo, leggendo i versetti 22 fino a 27. Paolo continua a spiegare com'era il suo cuore, mostrando a loro e a noi il cuore che noi dovremmo avere. Leggo i versetti 22 fino a 27.
22 Ed ora, ecco, spinto nello spirito, vado a Gerusalemme, non sapendo le cose che là mi accadranno, 23 se non ciò che lo Spirito Santo mi attesta in ogni città, dicendo che mi aspettano legami e tribolazioni. 24 Ma io non ne tengo alcun conto e la mia propria vita non mi è cara, pur di terminare con gioia il mio corso e il ministero che ho ricevuto dal Signore Gesù, che è di testimoniare pienamente l’evangelo della grazia di Dio. 25 Ecco, ora so che voi tutti, fra i quali sono andato e venuto predicando il regno di Dio, non vedrete più la mia faccia. 26 Perciò quest'oggi vi dichiaro di essere puro del sangue di tutti; 27 poiché io non mi sono tratto indietro dall’annunziarvi tutto il consiglio di Dio.
Qua, vediamo che Paolo non teneva conto della propria vita. Il suo impegno non era di curare se stesso, non era di essere stimato, non era di avere qualche vantaggio per sé. Piuttosto, il suo impegno era di edificare i credenti. Prego che io e ogni altro anziano possiamo avere questo tipo di cuore per le pecore. Nello stesso modo che Gesù Cristo ha dato la sua vita per le pecore, ogni anziano dovrebbe avere un cuore simile, un cuore che desidera il bene delle pecore, al punto di non tenere conto della propria vita. Certamente questo è un sacrificio, certamente questo è radicale. Però, questo è il cuore di un vero pastore delle pecore di Gesù Cristo.
Quello che importava a Paolo era di terminare con gioia il suo corso, che voleva dire di testimoniare pienamente l'evangelo della grazia di Dio. Quindi, anche qua vediamo quanto era importante per Paolo di annunciare pienamente l'evangelo della grazia di Dio. L'evangelo comprende molto di più di quello che serve per essere salvato, comprende anche come vivere la vita cristiana, tocca ogni aspetto della vita. Paolo voleva insegnare tutto, perché tutto serve. Prego che ogni anziano attuale e futuro possa avere un cuore che arde di poter proclamare tutto l'insegnamento di Dio.
Essere Puro del Sangue di Tutti
Paolo dichiara che non vedrà loro più, e poi nei versetti 26 e 27 fa una dichiarazione estremamente importante, che dovrebbe colpire il cuore di ogni anziano. Paolo dichiara:
“26 Perciò quest'oggi vi dichiaro di essere puro del sangue di tutti; 27 "Poiché io non mi sono tratto indietro dal annunziarvi tutto il consiglio di Dio.”
È estremamente importante che ogni anziano annunci tutto il consiglio di Dio, in modo da non essere colpevole al sangue di coloro con cui parla. Paolo dice di essere puro del sangue di tutti, perché aveva annunciato tutto il consiglio di Dio. In altre parole, Paolo riconosce di essere una sentinella, e che anche gli anziani sono sentinelle. Riconosce che se dovesse mancare nell'annunciare tutto il consiglio di Dio, sarebbe colpevole per il sangue di chi avrebbe potuto sentire da lui.
Paolo si riferisce alla dichiarazione che Dio fa da tramite a Ezechiele, in Ezechiele 33:2-6. Ve lo leggo.
“2 "Figlio d’uomo, parla ai figli del tuo popolo e di’ loro: Quando farò venire la spada contro un paese e il popolo di quel paese prende un uomo dai suoi confini e lo pone come sentinella, 3 se vede la spada venire contro il paese, e suona la tromba e avverte il popolo, 4 chiunque ode il suono della tromba e non fa caso all’avvertimento, se la spada viene e lo porta via, il suo sangue sarà sul suo capo. 5 Egli ha udito il suono della tromba, ma non ha fatto caso all’avvertimento, il suo sangue sarà su di lui. Chi invece ha fatto caso all’avvertimento salverà la sua vita 6 Ma se la sentinella vede la spada venire e non suona la tromba per avvertire il popolo, e la spada viene e porta via qualcuno di loro, questi sarà portato via per la propria iniquità, ma del suo sangue chiederò conto alla sentinella.” (Ezechiele 33:2-6 LND)
Noi che abbiamo la verità, siamo responsabili di diffondere la verità in modo chiaro. Questo è vero per ogni credente, e in modo particolare per gli anziani. Perciò, anche in questo Paolo di presenta come esempio da imitare.
Non mancate di capire l'immensità di questa realtà. Mancare di annunciare le verità di Dio ci rende colpevole davanti a Dio per coloro che avrebbero dovuto sentire da noi. Questo è vero in un certo senso per ogni credente, perché noi tutti siamo la luce del mondo. Però, è vero in un certo senso particolare per gli anziani di una chiesa locale. Vediamo questo chiaramente in Ebrei 13:17, in cui gli anziani vengono chiamati conduttori. Ve lo leggo.
“17 Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano sulle anime vostre, come chi ha da renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando, perché ciò non vi sarebbe di alcun vantaggio.” (Ebrei 13:17 LND)
Notate qua che i conduttori, che sono gli anziani, devono rendere conto a Dio per le anime dei credenti che sono state affidate a loro. Mancare di annunciare qualche consiglio di Dio porterebbe i credenti a mancare in quel campo, e sarebbero gli anziani colpevoli per questo. A quel punto, dovrebbero rendere conto per quelle anime. Oppure, come dice Paolo, il sangue di quelle persone cadrebbero sulla loro testa.
Tornando a Paolo, visto che Paolo aveva annunciato tutto il consiglio di Dio, egli era puro del sangue di tutti. E presentandosi come esempio, questa è una fortissima esortazione ad ogni anziano di non mancare di annunciare tutto il consiglio di Dio. Io per primo vi dico che voglio le vostre preghiere per me in questo campo. Pregate che io posso essere fedele a Dio, e non mancare di annunciarvi tutto il consiglio di Dio. Pregate per ogni anziano, che possa avere questo cuore.
Come abbiamo letto in Ebrei, i credenti della chiesa possono rendere difficile oppure gioioso questo compito degli anziani, in base a come ricevano gli insegnamenti e le esortazioni dagli anziani. I credenti che ubbidiscono a quello che Dio ci insegna in Ebrei 13:17, e quindi ubbidiscano e si sottomettono agli anziani, traggono tutto il beneficio che Dio provvede tramite gli anziani. Coloro che non ubbidiscono ai loro anziani perdono tante benedizioni.
Conclusione
E così, in quello che abbiamo visto finora in questo brano, Paolo si è presentato a questi anziani come un esempio da seguire. Il suo esempio non è solo per loro, ma e per tutti gli uomini che nei secoli vengono affidati alle cure dei credenti da Dio. Prego che possiamo sempre avere questo tipo di anziano in questa chiesa. Vi chiedo di pregare per noi anziani, che possiamo essere sempre più così. Pregate che Dio provvederà altri anziani che possono prendere di cuore questo ministero.
Abbiamo ancora da vedere in questo brano. Infatti, nel prossimo sermone, vedremo l'esortazione che Paolo fa agli anziani. Però, per il momento, ripassiamo quello che abbiamo visto finora. In questo brano, Dio ci sta dando un chiaro esempio di quello che dovrebbe essere il cuore e il ministero di ogni anziano tramite la vita di Paolo. Gli anziani hanno ricevuto da Dio la responsabilità di pascere le pecore, quelle persone che sono state comprate con il sangue di Gesù Cristo. Questa è una responsabilità estremamente importante, e perciò, Dio ci mostra un chiaro modello di quello che dovrebbe essere ogni anziano.
Ricordate che Paolo era sempre costante nel suo modo di vivere. Anche noi dobbiamo essere fedeli, giorno dopo giorno. Ricordate che Paolo aveva un grande amore per i credenti, e serviva con umiltà e con lacrime. Come lezione principale, abbiamo visto che Paolo era attento ad insegnare tutto il consiglio di Dio. È fondamentale che gli anziani siano veramente fedeli alla Parola di Dio.
Abbiamo visto che Paolo parlava con solennità, capendo la serietà della vita cristiana Anche noi dobbiamo parlare con solennità.
Paolo non teneva conto della propria vita. Un vero anziano non tiene conto della propria vita, ma vive per gli altri. Che Dio ci aiuti ad essere così.
Infine, Paolo capiva la serietà del suo ministero, sapendo che avrebbe dovuto rispondere a Dio per le anime a lui affidate. Prego che ogni anziano, e ogni credente, capirà la serietà del ministero che abbiamo ricevuto da Dio.
Queste verità servono per noi che siamo anziani, affinché sappiamo come vivere e come svolgere il nostro ministero. Servono anche alla chiesa, per poter riconoscere chi può essere un anziano, e per poter pregare per i loro anziani.
Ricordate che essere anziano non è un ufficio che la chiesa decide, piuttosto, è Dio che chiama uomini a questo ruolo. Dio mette da parte un uomo per curare le pecore che sono preziosi a Dio. Gli anziani devono avere un cuore per le pecore, un cuore che è pronto a sacrificare e dedicarsi interamente e diligentemente per curare le pecore che sono preziosi a Cristo. La chiesa deve riconoscere gli anziani.
L'esempio che abbiamo visto di Paolo in questo brano è un esempio di quello che è Gesù Cristo.
Fratelli e sorelle, pregate, pregate che Dio ci darà sempre uomini con questo tipo di cuore. Pregate per gli anziani attuali. Pregate che possono essere uomini timorati di Dio, che veramente hanno il cuore che vediamo in questo brano.
Pregate che possiamo essere una chiesa che è fedele a Dio!
Grazie a Dio per la sua cura per la sua chiesa!