Aiuto Biblico

Atti 9 - Cristo Salva il suo Nemico

sermone di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per domenica, 25 agosto, 2013 –- cmd ap –-
parole chiavi: Saulo, Paolo, salvezza, potenza di Dio.

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Il mondo è pieno di malvagità, nella tua vita ci possono essere persone malvagie che ti creano tanti problemi. Però, Dio ha tutto sotto controllo, e quando è la sua volontà, Dio salva perfino coloro che lo odiano di più e si impegnano a combattere contro l'opera di Dio. Dio può prendere un nemico e farlo diventare un uomo di Dio.

Oggi, vorrei continuare il nostro studio su Atti, e in questo studio vederemo la potenza di Dio quando prende il più grande nemico di Gesù Cristo e lo trasforma nel più grande servo di Gesù Cristo. Infatti, oggi vogliamo considerare la conversione di Saulo, che dopo cambiò nome e fu chiamato Paolo. Mentre consideriamo gli avvenimenti di questo brano, è importante tenere in mente quanto Saulo odiava la chiesa di Gesù Cristo, e si impegnava con grande zelo per distruggerla. Non c'era alcun nome che incuteva paura nei credenti quanto il nome di Saulo. Perciò, quello che Dio fa nella vita di Saulo è veramente un miracolo, un miracolo che ci aiuta a capire di più la potenza di Dio, e il fatto che Dio non ha alcun limite in quello che può fare.

Oggi consideriamo Atti 9, ma per ricordare chi era Saulo, iniziamo leggendo Atti 8:1-3. Se ricordate, in Atti 6 e 7, il credente Stefano fu trascinato davanti al sinedrio, a cui spiegò che Gesù è il Cristo, e che loro erano colpevoli della morte di Cristo. Gli uomini del sinedrio, con grande furore, uccisero Stefano. Saulo era là presente, mentre uccidevano Stefano. Leggo Atti 8:1-3.

“1 Or Saulo approvava la sua uccisione. In quel tempo ci fu grande persecuzione contro la chiesa che era in Gerusalemme; e furono tutti dispersi per le contrade della Giudea e della Samaria, ad eccezione degli apostoli. 2 E alcuni uomini pii portarono a seppellire Stefano e fecero grande cordoglio per lui. 3 Ma Saulo devastava la chiesa entrando di casa in casa, trascinava via uomini e donne e li metteva in prigione.” (At 8:1-3 LND)

Saulo devastava la Chiesa, ovvero, la danneggiava terribilmente. Portava tanti credenti in prigione. A causa sua, i credenti dovevano fuggire da Gerusalemme. Ricordate che Dio ha usato la dispersione dei credenti per spargere la notizia della salvezza in Giudea e in Samaria. Comunque, Saulo era il nemico peggiore della Chiesa in quel periodo.

Nel capitolo 8 di Atti si racconta della salvezza di tante persone in Samaria. Ora, nel capitolo 9 Luca riprende la storia di Saulo. Anche qua leggiamo che Saulo continuava con tanto impegno a danneggiare la Chiesa il più possibile. Avendo devastato la Chiesa a Gerusalemme, Saulo voleva andare altrove, per continuare la sua opera di distruggere la Chiesa di Gesù Cristo. Proseguiamo, leggendo Atti 9:1-2.

“1 Saulo intanto, spirando ancora minacce e strage contro i discepoli del Signore, si recò dal sommo sacerdote, 2 e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco affinché, se avesse trovato alcun seguace della via, uomini o donne, li potesse condurre legati a Gerusalemme.

Saulo era totalmente dedicato a distruggere la Chiesa di Gesù Cristo. Ricordiamo che Satana opera tramite gli uomini. Non sempre questi uomini sanno che sono schiavi di Satana. Infatti, coloro che si oppongono a Cristo possono credere di seguire Dio. Infatti, anni più tardi Paolo scrisse di questo in 2Timoteo 2:24-26. Ve lo leggo.

“24 Ora un servo del Signore non deve contendere, ma deve essere mite verso tutti, atto ad insegnare e paziente, 25 ammaestrando con mansuetudine gli oppositori, nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi perché giungano a riconoscere la verità, 26 e ritornino in sé, sottraendosi dal laccio del diavolo, che li aveva fatti prigionieri, perché facessero la sua volontà.” (2Timoteo 2:24-26 LND)

Notate in questi versetti che gli oppositori, coloro che si oppongono a Gesù Cristo, sono stati presi dal laccio del diavolo, e sono suoi prigionieri, senza saperlo. Paolo spiega a Tito che il servo del Signore deve ammaestrare con mansuetudine questi oppositori. Qua in Atti 9, troviamo che Paolo stesso, allora chiamato Saulo, era un grande oppositore di Gesù Cristo.

Prego che possiamo restare meravigliati del fatto che Dio salva anche persone che si oppongono attivamente al messaggio di Gesù Cristo. Dio si glorifica facendo quello che sarebbe umanamente impossibile!

Cristo Appare a Saulo

E quindi, Saulo sta andando a Damasco per arrestare uomini e donne che erano credenti in Gesù Cristo. Andiamo avanti, per vedere come Cristo stesso interviene per trasformare il cuore di Saulo. Leggiamo i versetti 3 e 4.

3 Or avvenne che, mentre era in cammino e si avvicinava a Damasco, all’improvviso una luce dal cielo gli folgorò d’intorno. 4 E, caduto a terra, udì una voce che gli diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?".

Dio gestì le cose in modo che Saulo era quasi arrivato a Damasco. Dio gestisce perfino i più piccoli dettagli della nostra vita per portare avanti la sua opera in noi.

Notate che dice che all'improvviso una luce dal cielo gli sfolgorò d'intorno. Era all'improvviso per Saulo, però, non era all'improvviso per Dio. Era tutto programmato da Dio, perché Egli aveva già scelto Saulo come servo di Dio, e questo era il momento in cui stava per salvarlo.

Notate che una luce dal cielo gli sfolgorò d'intorno. Più volte nella Bibbia quando Dio appare, appare in una luce grandissima. Questo è una manifestazione divina di Dio stesso, nella persona di Gesù Cristo, come vedremo. Da altri brani in cui Paolo descrive questo avvenimento, sappiamo che Saulo vide Cristo. Per esempio, in Atti 26:16, Paolo, raccontando di questo avvenimento, cita Gesù Cristo che gli dichiara:

“Ma alzati e stà in piedi, perché per questo ti sono apparso: per costituirti ministro e testimone delle cose che tu hai visto e di quelle per le quali io ti apparirò,” (Atti 26:16 LND)

Gesù Cristo apparve a Saulo lì sulla strada. Anche in 1Corinzi 15:8 Paolo dichiara, parlando di questo avvenimento, che Gesù Cristo apparve anche a lui, come era apparso anche agli altri apostoli:

“Infine, ultimo di tutti, apparve anche a me come all’aborto.” (1Corinzi 15:8 LND)

Quindi, Gesù Cristo apparve a Saulo, che Lo vide nella sua gloria, e poi cadde a terra. Sente una voce divina che gli dice:

Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?

Saulo cade a terra, terrorizzato. Nonostante Saulo credesse di servire Dio, in realtà egli era in ribellione contro Dio. Senza rendersi conto, Saulo si opponeva a Dio. E perciò, il Signore, Gesù stesso, appare a lui per rimproverarlo per il suo peccato, e per chiamarlo ad essere uno schiavo e servitore di Gesù Cristo.

Come mai Gesù chiede a Saulo perché lo perseguitasse, visto che Egli era in cielo? Saulo perseguitava i credenti.

La risposta sta nel fatto che quello che facciamo ad un credente, lo facciamo a Cristo. Gesù dichiara questo in Matteo 25:45, in cui parla di come nel giorno del giudizio ogni persona sarà giudicata fra l'altro per quello che avrà fatto o non fatto per i figli di Dio. In quel brano, Gesù parla dei minimi credenti. Ve lo leggo.

“Allora egli risponderà loro dicendo: "in verità vi dico: tutte le volte che non l’avete fatto a uno di questi minimi, non l’avete fatto neppure a me” (Matteo 25:45)

Gesù Cristo si identifica così tanto con coloro che credono in lui che quello che viene fatto a loro, o la cura che non viene data, conta come se fosse fatto o non fatto a Gesù stesso. Perciò, il fatto che Saulo stava perseguitando i seguaci di Gesù voleva dire che Saulo stava perseguitando Gesù stesso. Che grave, terribile peccato, quello di perseguitare Cristo stesso. E quindi, presentandosi a Saulo, Cristo Gesù si rivela come il Signore, e interroga Saulo, e gli mostra che sta peccando contro il Signore stesso. Andiamo avanti, e leggiamo i versetti 5 e 6, per vedere come prosegue questo incontro tra il Signore e Saulo.

5 Ed egli disse: "chi sei, Signore?". E il Signore disse. "io sono Gesù, che tu perseguiti; ti è duro recalcitrare contro i pungoli". 6 Allora egli, tutto tremante e spaventato, disse: "Signore, che vuoi ch’io faccia?". E il Signore: "alzati ed entra nella città, e ti sarà detto ciò che devi fare".

Dicendo: "chi sei, Signore?", Saulo riconosce che colui che gli parlava era Dio, il Signore. Gesù Cristo gli risponde subito, e sicuramente la risposta ha sconvolto Saulo. Colui che Saulo capiva di essere il Signore, ovvero Dio, dichiara:

"io sono Gesù, che tu perseguiti!"

Gesù Cristo rivela a Saulo che egli si stava opponendo a Cristo stesso, il Signore, Dio incarnato! Non solo, ma prosegue e dichiara:

"ti è duro recalcitrare contro i pungoli".

Il grande impegno di Saulo di distruggere la Chiesa faceva male a lui stesso. I pungoli erano pezzi di legno appuntiti che venivano attaccati al carro, all'altezza delle gambe del bue che tirava il carro. Se un bue testardo avrebbe voluto recalcitrare contro il carro, ciò gli avrebbe fatto molto male alla propria zampa andando contro il pungolo.

Perciò, Cristo stava dicendo che quello che Saulo faceva per danneggiare la Chiesa di Gesù Cristo in realtà danneggiava lui stesso. Molto probabilmente, la coscienza di Saulo lo stava già rimproverando. Tenete conto che Cristo dice a Saulo: ti è duro recalcitrare contro i pungoli. Ti è duro, cioè è difficile per te, fai male a te stesso. Possiamo comprendere da questo che Saulo stava male nonostante il suo zelo di arrestare questi credenti. Il peccato fa sempre male alla persona che pecca.

Notate che Saulo è totalmente ravveduto e umile, sottomesso a Gesù. Il fatto che Saulo era tremante e spaventato mostra che capiva la profondità del suo terribile peccato, e si era ravveduto. Il fatto che egli chiede a Gesù “Che vuoi che io faccia?”, dimostra che aveva capito e afferrato la realtà che Gesù è il Cristo, il Signore, Dio incarnato! Un frutto dal vero ravvedimento è una disponibilità totale di sottomettersi a Dio, e fare qualsiasi cosa che egli comanda. Saulo era così.

A quel punto, Gesù spiega poco a Saulo, ma si rivela essere il suo sovrano, dicendogli di alzarsi e di entrare nella città. Spiega che là, in città gli sarà detto ciò che dovrà fare. In altre parole, Cristo si rivela come il sovrano Signore a cui Saulo deve essere completamente sottomesso.

Non è solo Saulo che deve essere sottomesso a Cristo. Ogni vero credente deve sottomettersi a Cristo. Se una persona non accoglie Gesù veramente come il suo Signore, non appartiene a Gesù Cristo. Gesù lo dichiara nell' Evangelo di Luca 6:46:

“Ora, perché mi chiamate, Signore, Signore, e non fate quello che dico?” (Luca 6:46 LND)

La vera salvezza è una vita di ubbidienza a Cristo. Non esiste alcun altro tipo di salvezza. Saulo, veramente ravveduto, e credendo veramente in Cristo, era pronto ad ubbidire a qualunque cosa che Gesù gli avrebbe detto.

Proseguiamo il brano, leggendo i versetti 7-9.

7 Or gli uomini che viaggiavano con lui si fermarono attoniti, perché udivano il suono della voce, ma non vedevano alcuno. 8 Poi Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva alcuno; allora prendendolo per mano, lo condussero in Damasco. 9 E rimase tre giorni senza vedere, nei quali né mangiò né bevve.

Gli uomini che erano con Saulo non capivano tutto, ma capivano che c'era qualcosa di glorioso là, e perciò erano attoniti e spaventati. Condussero Saulo a Damasco. Notate che Saulo è rimasto accecato dall'aver visto Cristo nella sua gloria, e doveva essere guidato per la mano. Entrato a Damasco, andò in una casa, e rimase tre giorni senza vedere, e in quei giorni né mangiò né bevve. Sicuramente il suo cuore era molto abbattuto mentre rifletteva sulla gravità del suo peccato di essersi opposto al Signore stesso. Era veramente ravveduto, e credeva veramente con tutto il cuore che Gesù è il Cristo, il Signore.

E quando Dio salva qualcuno oggi, quella persona dovrebbe riconoscere che fino a quel punto è stata in ribellione contro il Signore stesso. La vera salvezza vuol dire riconoscere il proprio peccato e che Gesù è il Signore e Salvatore.

Cristo ha reso Saulo umile, perché solamente così sarebbe stato uno strumento utile al servizio del Signore. Cristo non solo stava salvando un grande nemico della Chiesa, ma stava scegliendo un nuovo apostolo. Cristo scelse gli apostoli come strumenti per fondare la Chiesa. La Bibbia insegna che per essere un apostolo una persona doveva aver visto Gesù dopo la sua risurrezione. Quindi, non ci sono più apostoli oggi.

Anania mandato da Saulo

Ora Saulo si trovava a Damasco, cieco e in digiuno. Leggo i versetti 10 a 12.

10 Or a Damasco vi era un discepolo di nome Anania, al quale il Signore disse in visione: "Anania!". Ed egli rispose: "eccomi, Signore!". 11 E il Signore a lui: "alzati e recati nella strada detta diritta, e cerca in casa di Giuda un uomo di Tarso di nome Saulo, che sta pregando; 12 egli ha visto in visione un uomo, di nome Anania, entrare e imporgli le mani perché ricuperi la vista".

Abbiamo visto in Atti 9 che Dio aveva operato in modo che i credenti di Samaria erano legati alla Chiesa. Qua, vediamo che nonostante che Gesù Cristo apparve direttamente a Saulo, era importante per Saulo di essere legato agli altri credenti. Perciò, il Signore ordina a questo discepolo di nome Anania di andare e imporre le mani a Saulo. Spiega ad Anania che aveva dato una visione a Saulo in modo che egli aspettava il suo arrivo. In quel modo, Saulo avrebbe saputo con certezza che tutto veniva da Dio.

Anania era sottomesso a Cristo, e non rifiutò quest'ordine, però espresse la sua grande paura al Signore. Leggo i versetti 13 e 14.

13 Allora Anania rispose: "Signore, io ho sentito molti parlare di quest’uomo di quanto male ha fatto ai tuoi santi in Gerusalemme. 14 E Qui ha l’autorizzazione dai capi dei sacerdoti, di imprigionare tutti coloro che invocano il tuo nome".

Notate il cuore di Cristo nei confronti di Anania, in quanto aiutò Anania a non avere paura, spiegandogli che Saulo era uno strumento scelto da lui, per portare il nome di Cristo davanti a tanti. Spiegò inoltre che aveva scelto Saulo per soffrire molto per il nome di Cristo. Leggo i versetti 15 e 16.

15 Ma il Signore gli disse: "va perché costui è uno strumento da me scelto per portare il mio nome davanti alle genti, ai re e ai figli d’Israele. 16 Poiché io gli mostrerò quante cose egli deve soffrire per il mio nome".

Faccio un commento importante qua. Nel piano di Dio, non sono gli uomini che scelgono di servire Dio, è Dio che sceglie gli uomini. Ricordate le parole di Gesù Cristo ai suoi apostoli in Giovanni 15:16

“Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi; e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto sia duraturo...” (Giovanni 15:16 LND)

Qua, vediamo che Cristo sceglie come apostolo colui che era in realtà il suo nemico peggiore fra gli uomini, e gli dà una grande missione che supera quella degli altri apostoli. La sua missione avrebbe compreso grandi sofferenze. Le sofferenze di Paolo, venivano dalle mani di uomini malvagi. Però, qua impariamo che facevano parte del piano di Dio. Ricordiamo che Dio è pienamente in controllo degli avvenimenti che ci arrivano.

Anania ubbidisce subito, e va da Saulo, che recupera la vista e viene battezzato, rendendo chiaro che faceva parte dell'unica Chiesa di Gesù Cristo. Leggo i versetti 17 a 19.

17 Anania dunque andò ed entrò in quella casa; e, imponendogli le mani, disse: "fratello Saulo, il Signore Gesù, che ti è apparso sulla via per la quale venivi, mi ha mandato perché tu ricuperi la vista e sii ripieno di Spirito Santo". 18 In quell’istante gli caddero dagli occhi come delle scaglie, e riacquistò la vista; poi si alzò e fu battezzato. 19 E, dopo aver preso cibo, egli ricuperò le forze. poi Saulo rimase alcuni giorni con i discepoli che erano a Damasco.

Notate che subito Saulo inizia ad avere comunione con i credenti che erano a Damasco. La comunione è una parte centrale della vita cristiana. Tenete in mente che Saulo era venuto a Damasco per arrestare i credenti, cercando di devastare la Chiesa qua come aveva fatto a Gerusalemme. Invece ora è un credente in Gesù Cristo, un credente che è stato chiamato a proclamare Cristo. E nello stesso modo in cui prima si impegnava di cuore a distruggere la Chiesa, ora subito si dà da fare per proclamare il nome di Gesù Cristo. Leggo i versetti 20 a 22.

20 E subito si mise a predicare il Cristo nelle sinagoghe, proclamando che egli è il Figlio di Dio. 21 E tutti quelli che lo udivano stupivano e dicevano: "non è costui quel tale che a Gerusalemme perseguitava tutti coloro che invocavano questo nome, ed è venuto qui col preciso scopo di condurli prigionieri dai capi dei sacerdoti?". 22 Ma Saulo confondeva i Giudei che abitavano a Damasco, dimostrando che Gesù è il Cristo.

Saulo subito inizia a predicare Cristo, proprio nella sinagoga, proclamando che Gesù è il Figlio di Dio. Chiaramente, i Giudei non ci credevano. Era difficile credere che colui che era ben conosciuto come il giudeo più zelante contro i seguaci di Gesù, ora stava là in mezzo a loro per proclamare Gesù Cristo! Questi Giudei cercavano di opporsi al messaggio di Saulo. Ma non ci riuscivano, perché egli mostrava chiaramente attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo. Ricordate che la predicazione di Pietro e degli altri apostoli a Gerusalemme aveva dimostrato chiaramente con le Scritture che Gesù è il Cristo. È importante anche per noi dimostrare che Gesù Cristo è l'adempimento delle profezie dell'Antico Testamento.

Avendo cuori duri che rifiutavano la chiara evidenza delle Scritture, questi Giudei decisero di uccidere Saulo. Ma non era il momento stabilito da Dio per la sua morte. Leggo i versetti 23 a 25.

23 Molti giorni dopo, i Giudei si consultarono assieme per ucciderlo. 24 Ma il loro complotto venne a conoscenza di Saulo. or essi facevano la guardia alle porte, giorno e notte, per poterlo uccidere; 25 allora i discepoli lo presero di notte e lo calarono giù dalle mura dentro una cesta.

Questa è la prima volta che i Giudei cercano di uccidere Saulo, ma non sarà l'ultima. Però, la vita di ogni persona sta nelle mani di Dio. Finché non è il momento stabilito da Dio, la morte non arriverà. Saulo fu liberato dalle loro mani tramite l'aiuto dei credenti di Damasco.

Saulo a Gerusalemme

Lasciata Damasco, Saulo andò a Gerusalemme. Ma non fu accolto dai credenti subito, perché essi avevano grande paura di lui. Leggo il versetto 26.

26 Giunto a Gerusalemme, Saulo cercava di unirsi ai discepoli, ma avevano tutti paura di lui, non potendo credere che egli fosse un discepolo.

Saulo si trovava in un grande problema. Era tornato a Gerusalemme, non più come Giudeo impegnato a distruggere la Chiesa di Gesù Cristo, ma come discepolo di Gesù Cristo. Però, i credenti non riuscivano a credere ch'egli fosse veramente un discepolo, e rifiutarono di accoglierlo. La loro paura è comprensibile, visto che poco tempo prima egli aveva devastato la Chiesa di Gerusalemme.

Barnaba Interviene

A questo punto, vediamo l'intervento di Barnaba. Prima di leggere i versetti 27 e 28, voglio leggere quello che abbiamo letto di Barnaba in Atti 4:36,37

“36 Or Iose, soprannominato dagli apostoli Barnaba (che significa: "figlio di consolazione"), levita, originario di Cipro. 37 avendo un campo lo vendette e portò il ricavato e lo depose ai piedi degli apostoli.” (Atti 4:36-37 LND)

Gli apostoli avevano dato a Iose il soprannome Barnaba, che vuol dire figlio di consolazione, perché era conosciuto per questa qualità. E così mentre tutti gli altri discepoli a Gerusalemme rifiutavano di avere a che fare con Saulo, Barnaba credette alla sua testimonianza, lo prese e lo condusse dagli apostoli. Leggo i versetti 27 e 28.

27 Allora Barnaba lo prese e lo condusse dagli apostoli, e raccontò loro come egli, lungo la strada, aveva visto il Signore che gli aveva parlato, e come a Damasco aveva parlato con franchezza nel nome di Gesù. 28 Così egli rimase con loro a Gerusalemme, andando e venendo, e parlava con franchezza nel nome del Signore Gesù.

Il fatto che Barnaba portò Saulo agli apostoli, e parlò in suo favore è un adempimento dell'insegnamento che troviamo in Proverbi 27:2. Ve lo leggo.

“Ti lodi un altro e non la tua bocca, un estraneo e non le tue labbra.” (Proverbi 27:2 LND)

È importante che non promuoviamo noi stessi. Non dobbiamo noi dire quanto siamo bravi, o quanto il Signore ha fatto attraverso noi. È molto meglio che siano gli altri a testimoniare di noi. Inoltre, quando chi parla di noi è qualcuno come Barnaba che aveva già una buona reputazione, la sua raccomandazione vale tanto. Nella Bibbia vediamo più volte l'importanza di una raccomandazione, che avviene quando una persona viene raccomandato da qualcun altro in cui gli altri hanno fiducia.

E perciò, tramite l'intervento di Barnaba, Saulo viene accettato dai credenti di Gerusalemme. Anche a Gerusalemme Saulo parlava con franchezza del nome del Signore Gesù, proclamando Gesù Cristo.

Saulo deve lasciare Gerusalemme

Però, come a Damasco, i Giudei si oppongono duramente a Saulo. Anche qui i Giudei cercano di ucciderlo. Quindi, anche qui i credenti devono mandarlo via per salvare la sua vita. Leggiamo da 29 a 30.

29 Egli parlava anche e discuteva con gli ellenisti; ma essi cercavano di ucciderlo. 30 I fratelli però, venuti a conoscenza di questo, lo condussero a Cesarea e di là lo mandarono a Tarso.

Saulo fu mandato via, ed andò a Tarso. Ricordate che lui proveniva da Tarso.

Di nuovo, andando avanti, vedremo che quello che sembrava il male era il modo in cui Dio adempiva il suo piano per Saulo. In piano di Dio per lui non era che restasse a Gerusalemme, ma che fosse l'apostolo dei gentili. Quindi, il fatto che lasciasse Gerusalemme era il piano di Dio.

La verità che abbiamo visto

E così Gesù Cristo ha salvato il più grande nemico della Chiesa. Non solo ha salvato Saulo, ma gli ha dato l'incarico di essere un apostolo, per portare l'Evangelo ai gentili, ai re, e anche ai Giudei. Dio è potente! Quanto sono profonde le sue vie. Dio fa quello che sembra impossibile. Dio prende situazioni terribili, e le converte in situazioni che portano gloria a Lui! Dio può cambiare il cuore dell'uomo più duro.

Prima abbiamo letto di Saulo, che era il più grande nemico della Chiesa. Da Atti 13 in poi, Atti è la storia di come Dio si è servito di Saulo, che ben presto cambierà il suo nome in Paolo, per proclamare l'evangelo dappertutto, e per fondare chiese in una vasta zona. Lodiamo Dio che è capace di fare anche questo! Dio può trasformare tutto.

Dio dà Pace alla Chiesa

Ora che i credenti che erano stati a Gerusalemme erano sparsi, non serviva più la persecuzione. Perciò, Dio gestì le cose in modo che di nuovo le chiese in tutta la Giudea, la Galilea, e la Samaria avessero pace e fossero edificate. Leggo il versetto 31.

31 Così le chiese in tutta la giudea, la Galilea e la Samaria avevano pace ed erano edificate. E, camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, moltiplicavano.

Solo qualche breve parola qui.

Le chiese avevano pace. Nel piano di Dio, non serviva più la persecuzione, e perciò Dio dava pace alle chiese. Dio è sempre in controllo degli avvenimenti della nostra vita. Possiamo confidare in Dio, qualsiasi siano le nostre circostanze.

Notate che le chiese erano edificate. In altre parole, i credenti continuavano a crescere, e a conoscere Dio sempre di più, portando frutto alla gloria di Dio.

I credenti camminavano nel timore del Signore, e nella consolazione dello Spirito Santo. Camminare nel timore del Signore vuol dire avere timore di offendere Dio, e perciò avere un cammino in cui si tiene conto della volontà di Dio in ogni decisione. Quindi, vuol dire camminare in santità.

La consolazione dello Spirito Santo è la sua presenza con noi che ci dà pace e gioia nelle prove e nelle afflizioni. La sua consolazione ci incoraggia in ogni tipo di situazione.

Notate anche che le chiese si moltiplicavano. Quando i credenti camminano nel timore del Signore, e vengono edificate, allora, Dio si serve di loro per portare nuove persone alla salvezza. E così le chiese si moltiplicano, non solo crescendo di numero, ma fanno nascere anche nuove chiese.

Conclusione

Ringraziamo Dio per le verità che ci ha mostrato in questo brano. Soprattutto, ricordiamo che Dio è sovrano sugli uomini, anche sui nemici più terribili della Chiesa. Quando è volontà di Dio, Egli può convertire il cuore dell'uomo più terribile. Infatti, nella storia ci sono tantissimi esempi di uomini che odiavano Cristo e che Dio ha fatto diventare grandi servitori di Dio.

E perciò, qualunque sia la tua situazione, ricordati che Dio è in controllo. Se c'è qualcuno che ti causa grandi problemi, sappi che è perché Dio nella sua perfetta saggezza sta permettendo questa prova per te. Dio è in controllo, e ti curerà nel modo perfetto. Prego che la nostra fede in Dio possa crescere a causa di quello che abbiamo visto di Dio in questo brano.

Gesù Cristo sta edificando la sua Chiesa, e nulla può fermarLo. Gioite di questo!