Immagina che lavori in una mensa che prepara cibo per un grande fabbrica. Se dovessi scoprire, in modo certo, che il cibo è stato contaminato con una batteria molto pericolosa, e che mangiandolo porta ad una grave malattia e anche alla morte, quanto sarebbe giusto per te spargere questa notizia? E se non dovessero crederti? Quanto sarebbe giusto per te insistere con gli altri, cercando di non far mangiare loro quel cibo?
Chiaramente, sarebbe estremamente importante far saper questa notizia agli altri. Anche se non volessero crederti, sarebbe importante fare del tuo meglio a convincerli di non mangiare quel cibo.
Noi che abbiamo Cristo abbiamo una notizia certa che è molto più importante rispetto a un cibo contaminato. Noi abbiamo imparato da Dio che ogni uomo è un peccatore, e che davanti a noi c'è il giudizio.
Noi abbiamo il mandato di annunciare il peccato, il giudizio, e la possibilità di perdono in Gesù Cristo.
Oggi, vogliamo continuare a considerare gli avvenimenti descritti in Atti. Siamo arrivati ad Atti 2. Finora, abbiamo visto l'arrivo dello Spirito Santo, confermato dal miracolo che i discepoli hanno parlato in tante lingue diverse, proclamando Dio. Poi, abbiamo seguito Pietro, mentre spiegava alla folla che quel miracolo era l'inizio dell'adempimento della profezia di Gioele, e che quindi, era arrivata la salvezza per chi avrebbe invocato il nome del Signore.
A quel punto, usando diverse profezie, Pietro mostra alla folla che il Cristo doveva risuscitare, e che Gesù il Nazareno è risuscitato. Inoltre, tramite una profezia, mostra che il Cristo è anche il Signore, ovvero, Dio incarnato. Pietro mette molto in evidenza il peccato degli ascoltatori. Poi, dichiara chiaramente che Gesù è il Cristo e il Signore.
Convinti dallo Spirito Santo
Abbiamo visto che lo Spirito Santo ha operato, colpendo il cuore di circa tremila persone. Mostrava loro il loro peccato davanti a Dio. Riprendiamo il brano con Atti 2:37
37 Or essi, udite queste cose, furono compunti nel cuore e chiesero a Pietro e agli apostoli: "Fratelli, che dobbiamo fare?".
Solo lo Spirito Santo può colpire il cuore di una persona. Egli usa la predicazione, quindi, si serve di uomini che proclamano il Vangelo. Però, solo Lui può colpire il cuore. E quel giorno, colpì il cuore di queste persone. Vedevano la loro colpa, vedevano il loro peccato, e volevano sapere cosa fare.
La soluzione per essere liberati dal loro peccato non era cercare di vivere meglio o di fare più buone opere. Le buone opere non basterebbero mai a togliere la colpa del peccato. L'unica soluzione è che l'opera di Gesù Cristo sulla croce, l' unico Salvatore, viene applicata per conto di una persona. Solo così quella persona può essere perdonata.
Ascoltate quello che Pietro disse loro, spiegando come solo in Gesù Cristo c'era il perdono di cui avevano bisogno. Leggo il v.38.
38 Allora Pietro disse loro: "Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.
Come abbiamo visto nell’ultimo sermone, sono il ravvedimento e la fede in Gesù Cristo che ci fanno ricevere il perdono per i nostri peccati. Per questi giudei il fatto di essere battezzati nel nome di Gesù Cristo, mentre fino a quel momento, lo avevano visto solo come Gesù il Nazareno, era una dimostrazione pubblica della loro fede in Gesù come il Cristo che poteva salvarli tramite il suo sacrificio. Tramite Gesù Cristo potevano essere perdonati dai loro peccati.
Inoltre, quando uno si ravvede, e crede di cuore in Gesù come Cristo e Signore, quella persona, oltre al perdono, riceve lo Spirito Santo.
Lo Spirito Santo è Colui che rigenera, Egli è il sigillo della salvezza, Egli è la caparra della piena redenzione, Egli opera potentemente dentro un vero credente in modo che possa camminare in santità e vincere il suo peccato. Lo Spirito Santo produce il suo frutto in un credente.
Abbiamo letto, nel versetto 39, che l'offerta del perdono e dello Spirito Santo era per quei Giudei, nonostante la gravità della loro colpa. Era anche per i loro figli, ovvero, i loro discendenti. Però era anche per tutti coloro che sono lontani, specificamente per quanti Dio ne chiamerà. L'offerta del perdono tramite il messaggio dell'Evangelo è per tutti. Per natura, tutti rifiutano l'Evangelo. Quelli che Dio chiamerà crederanno. Leggo il v.39.
39 Poiché la promessa è per voi e per i vostri figli e per tutti coloro che sono lontani, per quanti il Signore Dio nostro ne chiamerà".
Grazie a Dio il messaggio del perdono è arrivato anche a noi. Non smettiamo di proclamare il perdono a tutti intorno a noi.
Scongiura loro con molte parole
Ora, vogliamo riprendere il brano, e continuare a considerare il resto di quello che Pietro disse a queste persone, e come le persone risposero. Leggo il v.40.
40 E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: "Salvatevi da questa perversa generazione".
Pietro non si fermava solo a dire le cose che riguardavano la salvezza. Era troppo importante. Andava oltre al solo dire, egli scongiurava e esortava con molte parole.
Prima di tutto, leggiamo che Pietro li scongiurava e li esortava con molte altre parole.
Non c'è nulla nella vita di importante quanto il perdono dei peccati e la salvezza. Perciò, quando parliamo con altre persone di questo messaggio, è giusto parlare con forza, con una certa insistenza. A volte, servono molte parole, alla luce del fatto che il nostro messaggio è il messaggio più importante della vita, e dell'eternità. Visto che le persone hanno un concetto molto distorto di Dio, spesso ci vogliono molte parole per spazzare via dalla loro mente le loro idee sbagliate e trasmettere le verità di Dio. Naturalmente, non capiscono il pericolo in cui si trovano. Quindi, a volte, servono molte parole, non solo per spiegare, ma anche per esortare.
Infatti, le parole “scongiurare” e “esortare” sono parole forti. Pietro capiva l'immensa importanza del perdono, capiva che i suoi ascoltatori avevano davanti a sé un'eternità di tormento, e che solo tramite il messaggio che stava predicando potevano essere perdonati e salvati. Perciò, Pietro non poteva tacere. Non poteva solo presentare la possibilità della salvezza come una cosa da valutare.
Piuttosto, con tutto il suo cuore, e con tante parole, li scongiurava e esortava. Il suo cuore ardeva, desiderando la salvezza di queste persone.
Salvatevi da questa perversa generazione
Egli scongiurava loro, dicendo: salvatevi da questa perversa generazione.
Consideriamo il contenuto di questa dichiarazione. Dicendo “salvatevi da questa perversa generazione”, Pietro li identificava con quella generazione. Cioè, era la loro generazione, quello che diceva della generazione si applicava a loro. Pietro dichiara che era una generazione perversa. La parola perversa vuol dire storta. Dio insegna la via giusta e diritta, ma l'uomo cammina in modo molto distorto, malvagio, e lontano da Dio. Questa era la generazione di allora, e questa è la generazione in cui viviamo noi. Essi facevano parte di quella generazione, e per natura, ogni uomo oggi fa parte della nostra generazione storta.
Quando parliamo con altri di Dio, è necessario dichiarare in modo chiaro che sono parte di una generazione malvagia. Il messaggio dell'Evangelo è un messaggio in cui si proclama il peccato per poter proclamare anche il perdono in Gesù Cristo. Dobbiamo proclamare il peccato in modo chiaro.
Infatti, solo chi riconosce che la sua vita è una vita di peccato davanti a Dio può essere salvato. Solo chi riconosce che la propria vita è lontana da Dio e che il suo cammino è storto può essere salvato.
La Salvezza porta ad una vita nuova
Notate le parole di Pietro. Egli dichiara “Salvatevi da questa perversa generazione”. Questo vuol dire anche una separazione dalla vita di peccato. Cioè, fino a questo punto, la vita normale per ogni persona è il peccato. La salvezza ci salva DA quella vita.
Quanto è importante che comprendiamo questo. La salvezza non è solo il perdono dei peccati, ma la salvezza DA una vita di peccato AD una vita di santità. È una separazione dalla vecchia vita in cui il peccato regnava. La salvezza vera produce una vita di santità.
Romani 6:11-19
Un brano che spiega questo è Romani 6:11-19. Considerate quello che Paolo dichiara a coloro che Dio aveva salvato dai loro peccati. Notate che non è solo il perdono che l'apostolo mette in evidenza, ma anche una vita in cui il peccato non regna più. la vita della persona salvata.
“11 Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi a Dio, in Gesù Cristo, nostro Signore. 12 Non regni quindi il peccato nel vostro corpo mortale, per ubbidirgli nelle sue concupiscenze. 13 Non prestate le vostre membra al peccato come strumenti d’iniquità, ma presentate voi stessi a Dio, come dei morti fatti viventi, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia. 14 Infatti il peccato non avrà più potere su di voi, poiché non siete sotto la legge, ma sotto la grazia. 15 Che dunque? Peccheremo noi, perché non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia? Così non sia. 16 Non sapete voi che a chiunque vi offrite come servi per ubbidirgli, siete servi di colui al quale ubbidite, o del peccato per la morte, o dell’ubbidienza per la giustizia? 17 Ora sia ringraziato Dio, perché eravate servi del peccato, ma avete ubbidito di cuore a quell’insegnamento che vi è stato trasmesso. 18 E, essendo stati liberati dal peccato, siete stati fatti servi della giustizia. 19 Io parlo in termini umani per la debolezza della vostra carne. Perché, come un tempo prestaste le vostre membra per essere serve dell’impurità e dell’iniquità per commettere l’iniquità, così ora prestate le vostre membra per essere serve della giustizia, per la santificazione.” (Romani 6:11-19)
La vera salvezza provvede il perdono dei peccati, e produce una vita in cui la persona non è più schiava del peccato, come prima, ma è schiava della giustizia.
Perciò, l'offerta della salvezza è l'offerta di essere perdonato e liberato del peccato, per essere un servo di Dio, camminando in santità, nella via della giustizia. La vera salvezza produce una vita di santità.
Questo è il messaggio che Pietro predicava, e più che predicare, con molte parole scongiurava e esortava queste persone a ricevere la salvezza.
E anche noi dobbiamo proclamare, scongiurare e esortare le persone che Dio mette nella nostra vita.
La salvezza non è solo il perdono dei nostri peccati, è la salvezza da una vita di peccato.
Notate che Pietro non aspettò la loro conversione per spiegare a queste persone la vita di santità. Piuttosto, questo faceva parte della sua predicazione, cioè invitare le persone alla salvezza.
Anche noi, quando proclamiamo l'Evangelo, dobbiamo proclamare il fatto che tutti sono veramente peccatori, sotto il giudizio, ma che possono essere perdonati dai loro peccati, e da una vita di peccato, per vivere in santità.
La gioia della Salvezza (v.41)
Questo è quello che Pietro predicava. Notate i risultati, che furono un'opera meravigliosa dello Spirito Santo nella vita di queste persone nel v.41.
41 Quelli dunque che ricevettero la sua parola lietamente furono battezzati; in quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.
Tramite la predicazione di Pietro, lo Spirito Santo aveva colpito queste persone in merito alla gravità del loro peccato e alla loro condizione davanti a Dio. Poi, lo Spirito ha fatto capire loro che Gesù è il Cristo, l'Unico che poteva salvarli. Si sono ravveduti, e hanno creduto pienamente in Gesù come il loro Cristo, Salvatore e Signore.
Hanno ricevuto la Parola con GIOIA, lietamente. Il Vangelo è BUONA NOTIZIA per coloro che lo ricevono La più bella notizia possibile.
Ricordate come Gesù descriveva un uomo che trova il regno dei cieli, ovvero,un uomo che trova la salvezza, in Matteo 13:44
“"di nuovo, il regno dei cieli è simile ad un tesoro nascosto in un campo, che un uomo, avendolo trovato. nasconde; e, per la gioia che ne ha, va, vende tutto ciò che ha e compera quel campo.” (Matteo 13:44 LND)
Trovare la salvezza è trovare il tesoro più grande della vita. Vuol dire essere liberato e perdonato dal peso del peccato. Vuol dire essere riconciliato con Dio. Vuol dire ricevere il dono dello Spirito Santo, e tutte le benedizioni che ciò che comporta.
Tornando in Atti 2, notate che il versetto 41 dichiara: quelli dunque che ricevettero la sua parola.
La salvezza avviene quando uno riceve, con cuore, le verità dell'Evangelo. Non basta credere intellettualmente che queste verità siano vere. Ricevere è accogliere con tutto il cuore queste verità nella proprio vita.
Quindi, quando il versetto parla di coloro che hanno ricevuto le parole di Pietro, parla di coloro che si sono riconosciuti colpevoli davanti a Dio, sotto condanna. In più hanno riconosciuto che Gesù è il Cristo, Colui che giudicherà il mondo, ma che oggi, è il Salvatore per coloro che si ravvedono e credono in Lui. E perciò, queste persone si sono ravvedute, e hanno creduto in Gesù come il Cristo e il Signore.
Quindi, ricevere la parola predicata da Pietro vuol dire riconoscersi un peccatore sotto condanna, e aggrapparsi a Gesù Cristo come Colui che può salvare.
Furono Battezzati
Notate che coloro che ricevettero il messaggio predicato da Pietro furono battezzati quello stesso giorno.
Ubbidirono al comandamento di essere battezzati.
La vera fede produce sempre vera ubbidienza. Pietro aveva dichiarato che serviva il battesimo, e subito, quel giorno stesso, tutti coloro che credettero furono battezzati.
Il battesimo è il primo passo per uno che si ravvede e crede in Cristo. Se ricordate, appena prima di salire in cielo, Gesù Cristo aveva comandato agli Apostoli di predicare l'Evangelo, e di battezzare coloro che avrebbero creduto. Leggo quel brano, che troviamo in Matteo 28. Notate l'ordine: predicare l'Evangelo, battezzare chi crede, e poi, insegnare ad osservare tutto.
“18 poi Gesù si avvicinò e parlò loro dicendo: "ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. 19 Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. amen".” (Matteo 28:18-20 LND)
Notate che il battesimo seguiva subito il fatto di aver fatto discepoli. Dopo il battesimo veniva l'insegnamento, che non era solo un insegnamento intellettuale, ma un insegnamento di osservare, ovvero, ubbidire, a tutto quello che Gesù aveva comandato.
Quindi, la salvezza porta ad una vita di ubbidienza a Cristo, e il primo comandamento, che viene dichiarato come parte del messaggio dell'Evangelo, è il comandamento di essere battezzati.
Se leggiamo in Atti 8, quando Filippo spiegò l'Evangelo all'eunuco dell'Etiopia, si intuisce dal testo che aveva parlato con lui del battesimo. Leggo Atti 8:35-38.
“35 Allora Filippo prese la parola e, cominciando da questa scrittura, gli annunziò Gesù. 36 E, mentre proseguivano il loro cammino, giunsero ad un luogo con dell’acqua. E l’eunuco disse: "ecco dell’acqua, cosa mi impedisce di essere battezzato?". 37 E Filippo disse: "se tu credi con tutto il cuore, lo puoi". Ed egli rispose, dicendo: "io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio". 38 Allora comandò al carro di fermarsi; ed ambedue, Filippo e l’eunuco, discesero nell’acqua, ed egli lo battezzò.” (Atti 8:35-38 LND)
Sia dall'insegnamento di Gesù, sia dall'esempio di come l'Evangelo fu annunciato, sembra molto chiaro che normalmente, il battesimo viene proclamato come parte dell'Evangelo.
In un certo senso, questo aiuta chi crede a capire il costo della salvezza. Cioè, la salvezza è un dono. Però, è un dono di così immenso valore che uno deve desiderarlo più della vita stessa. Nell'esempio di Matteo 13, quell' uomo che aveva trovato il tesoro nascosto nel campo, per la gioia che aveva, è andato a vendere tutto quello che aveva. La salvezza arriva solo per chi la desidera con tutto il suo cuore. In un certo senso, può essere molto costoso. Gesù diceva che chi voleva venire dietro a Lui doveva rinnegare se stesso, prendere la sua croce e seguirlo.
Il battesimo può essere molto costoso. Per questi Giudei a Gerusalemme, essere battezzati nel nome di Gesù come Cristo era estremamente pericoloso e costoso. Era molto rischioso. Questo perché Gesù era stato crocifisso da poco. I Giudei, che controllavano la società, avevano mostrato grande opposizione contro Gesù e i suoi discepoli. Quindi, essere battezzato nel nome di Gesù, che era un modo per identificarsi pubblicamente Gesù come Cristo, era estremamente rischioso e costoso. Poteva creare grandi problemi per una persona.
Oltre ai problemi con lo stato e con la religione organizzata, era molto probabile che essere battezzati nel nome di Gesù Cristo portava rischi in casa di tante di queste persone. Ricordate le parole di Gesù in Matteo 10:34-36, quando avvertiva che seguirLo avrebbe portato divisione in casa.
“34 "non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a mettervi la pace, ma la spada. 35 Perché io sono venuto a mettere disaccordo tra figlio e padre tra figlia e madre, tra nuora e suocera, 36 e i nemici dell’uomo saranno quelli di casa sua.” (Matteo 10:34-36 LND)
Molto probabilmente, per molti di questi Giudei, il fatto che sono stati battezzati nel nome di Cristo, identificandosi pubblicamente come suoi discepoli, creava questo disaccordo in casa.
Però, nonostante il costo, sia con la società e con lo stato, sia in casa, quel giorno, circa tremila persone furono aggiunte alla nuova Chiesa. Volevano Cristo più del fatto di evitate problemi.
Tremila persone aggiunte
Tremila persone in un solo giorno è un numero incredibile. Questa è l'opera di Dio. Solo Dio potrebbe fare una cosa così.
Prego che possiamo comprendere sempre di più che Dio può fare qualsiasi cosa. Se consideriamo il livello di opposizione che c'era in quella società a Gesù Cristo, e quindi quanto era costoso credere in Lui come il Cristo, e essere battezzati pubblicamente, allora, possiamo comprendere di più che la salvezza di tremila persone era un miracolo immenso.
Dio salva, salvò quel giorno, e continua a salvare. A volte salva tante persone, a volte salva poche persone. Però, Dio salva tutti coloro che chiama, come aveva chiamato circa tremila persone quel giorno.
Era il piano di Dio di fondare la Chiesa quel giorno, e di iniziare a spanderla in tutto il mondo. Perciò, iniziò con potenza, salvando circa tremila persone in un solo giorno.
Notate che furono aggiunti alla Chiesa. La Chiesa universale appartiene a Dio, ed è Egli che fa entrare le persone in Essa, tramite la salvezza.
Grazie a Dio che ha fatto entrare tanti di noi nella stessa Chiesa. Non dovremmo mai smettere di ringraziare Dio per la nostra salvezza.
Conclusione
Chiaramente, c'è ancora molto da vedere in questo brano. Dio volendo, andremo avanti nel prossimo sermone.
Ora, vorrei considerare le verità che abbiamo visto finora.
Oggi, abbiamo visto un brano che ci insegna molto per quanto riguarda come evangelizzare, e ci ricorda della potenza di Dio nell' operare nel cuore delle persone.
Abbiamo visto che quando Pietro predicava l'Evangelo, il suo non era una predicazione calma e intellettuale. Egli predicava con forza. Abbiamo già visto che parlava in modo molto schietto dei peccati dei suoi ascoltatori. Qua, vediamo che egli scongiurava e esortava loro con molte parole. Quanto è importante esortare i nostri ascoltatori quando parliamo dell'Evangelo. Hanno davanti a loro la condanna che manda al tormento eterno. Nell'Evangelo, stiamo proclamando l'offerta di Dio di perdonare i loro peccati.
È colui che predica l'Evangelo che capisce la serietà della situazione, non chi ascolta. E per questo, chi annuncia l'Evangelo deve farlo con forza, deve scongiurare e esortare gli ascoltatori a correre a Cristo per scampare dal giudizio, e per essere riconciliati con Dio per mezzo di Gesù Cristo.
Ricordiamo che annunciare l'Evangelo comprende annunciare il battesimo,cioè identificarsi totalmente con Gesù Cristo. Inoltre, quando parliamo dell'Evangelo, è importante parlare del fatto che esso è la salvezza da una vita di peccato. In altre parole, non esiste una salvezza che toglie solo la condanna, senza creare una vita di santità. Il messaggio della salvezza comprende il messaggio di una vita di santità.
Quindi, dobbiamo parlare in modo chiaro del loro peccato, dobbiamo presentare Gesù come il Cristo e Signore, e dobbiamo scongiurare le persone a correre a Dio per la salvezza.
Infine, vogliamo ricordare che la nostra responsabilità è di proclamare l'Evangelo. Sarà Dio a salvare.
Non dobbiamo preoccuparci, Dio può salvare. Quel giorno, ha scelto di salvare circa tremila persone. In altre occasioni, come quando Paolo ha predicato a Corinto, ha salvato pochi. Non dobbiamo scoraggiarci se non salva, dobbiamo continuare a predicare l'Evangelo. Dio salverà tutti coloro che chiamerà.
Grazie a Dio che qualcuno ha predicato l'Evangelo a noi, e grazie a Dio che ci ha aperto gli occhi per vedere il nostro peccato, e Gesù Cristo come Signore e Salvatore.
Viviamo per portare gli altri alla salvezza. Questo è ciò che vale più di qualsiasi altra cosa che possiamo fare nella vita.