Aiuto Biblico

Gesù lava i piedi dei discepoli

Giovanni 13:1-17

Sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica, 9 giugno 2024, – cmd dp –

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Per natura, ognuno cerca gloria per se stesso. Ma in realtà, nessuno di noi ha alcun valore in se stesso Tutto il nostro valore ci è stato dato da Dio. Solo Dio ha valore in Sé. Solo Dio è degno di lode.

Eppure Gesù Cristo, Dio incarnato, pieno di vera gloria, si è abbassato per servire. Utilizzando l’esempio di lavare i piedi dei suoi discepoli, Gesù ci insegna a servire gli uni gli altri. Inoltre, tramite questo atto, ci insegna della salvezza.

Andiamo avanti nel nostro studio dell'Evangelo di Giovanni. Siamo arrivati al capitolo 13. Ci troviamo a Gerusalemme, la notte in cui Gesù sarà arrestato e poi nella mattina portato alla croce. Gesù sta cenando solo con i suoi discepoli, in quella che viene chiamata l’ultima cena.

In questo brano, vediamo ancora di più del cuore di Gesù, cuore che ha anche per noi che siamo i suoi figli oggi. Più vediamo del cuore di Cristo per noi, più possiamo avere fede.

Ora, trovate con me Giovanni 13, e seguite mentre leggo il versetto 1.

Or prima della festa di Pasqua, sapendo Gesù che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. (Giovanni 13:1)

Questo è incredibile! Gesù sapeva che davanti a Sé aveva una sofferenza che non possiamo neanche immaginare. Eppure, il suo cuore non era focalizzato su se stesso, ma piuttosto, il suo cuore era pieno d'amore per i suoi, ovvero, per coloro che avevano posto la loro fede in Lui. Gesù, che è Dio incarnato, aveva amato i suoi dall'inizio, ed ha continuato ad amarli fino alla fine.

Tenete in mente che noi, che siamo salvati, siamo compresi fra coloro che appartengono a Gesù Cristo. E perciò, è importante capire che Gesù ama anche noi, e ci amerà fino alla fine. Nulla e nessuno ci separerà dall'amore di Dio per noi in Gesù Cristo. Ogni vero credente è amato perfettamente ed eternamente da Dio.

Gesù lava i piedi dei discepoli

Gesù si trovava a questa cena con i suoi discepoli. Alla fine della cena, Gesù compie un atto di umiltà per insegnarci delle verità fondamentali che riguardano la salvezza. Seguite mentre leggo i versetti 2-5.

2 E, finita la cena, avendo già il diavolo messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, 3 Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani, e che egli era proceduto da Dio e a Dio ritornava, 4 si alzò dalla cena e depose le sue vesti; poi, preso un asciugatoio, se lo cinse. 5 Dopo aver messo dell’acqua in una bacinella, cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui era cinto. (Giovanni 13:2-5)

Consideriamo Giuda Iscariota. Era uno dei discepoli come gli altri. Aveva seguito Gesù giornalmente durante il suo cammino. Era andato come gli altri per scacciare i demoni ed annunciare la venuta del Cristo. Eppure qua, vediamo che lui è deciso a tradire il suo Signore, Gesù. Notate che il versetto dichiara che il diavolo aveva messo in cuore a Giuda di tradire Gesù. Se una persona non ha il cuore per Dio, non avrà difese contro i falsi pensieri che Satana mette nella testa.

Satana mette falsi pensieri nella testa di ogni persona. Però, se uno è in Cristo e tiene gli occhi su Gesù Cristo, può combattere e rifiutare tutti i falsi pensieri che gli arrivano. Abbiamo le armi da Dio per distruggere i falsi pensieri, e per rendere ogni pensiero prigioniero a Cristo.

Ma Giuda non aveva il cuore veramente per Gesù. E perciò, Giuda non combatteva i falsi pensieri. E per questo, è caduto nell'essere uno strumento di Satana contro Gesù.

Però, voglio ricordare una verità estremamente importante. Satana aveva messo in cuore a Giuda di tradire Gesù. E sappiamo che questo pensiero è andato in porto, e infatti, Giuda ha tradito Gesù, portando le guardie ad arrestare Gesù nel giardino. Però, vogliamo ricordare che tutto questo era secondo il piano di Dio. Nessuno può sovvertire il piano di Dio. Anche il male viene gestito da Dio per portare a compimento il suo piano. Quanto è meravigliosa questa verità. Quanta pace può darci quando ricordiamo che Dio è in controllo.

Notiamo anche la verità fondamentale nel versetto 3 che può darci grande pace. Rileggo il versetto 3.

Gesù, sapendo che il padre gli aveva dato tutto nelle mani, e che egli era proceduto da Dio e a Dio ritornava,... (Giovanni 13:3).

Gesù sapeva che aveva davanti a sé la croce, e che avrebbe subito l'ira di Dio. Eppure, sapeva anche che avendo compiuto la sua missione, sarebbe resuscitato e sarebbe tornato a Dio, pieno di gloria. In Ebrei 12 leggiamo che era per la gioia che gli era posta davanti che sopportò la croce. Era sapere che sarebbe tornato in cielo vittorioso che dava a Gesù la pace di affrontare quello che stava davanti a Lui.

Carissimi fratelli e sorelle, se tu sei in Cristo Gesù, se tu appartieni a Cristo, allora, anche tu hai la parola sicura che passerai l'eternità con Dio in cielo, per merito del sacrificio di Gesù Cristo. Se tu sei in Cristo, tu hai davanti a te la certezza della salvezza. Perciò, se tieni questo in mente, se tieni in mente che Dio è pienamente in controllo, tu puoi avere pace in ogni situazione.

Comunque, Gesù sapeva che Dio aveva dato tutto nelle Sue mani. Sapeva che la vittoria era sua. Ma sapeva che per lui era necessario essere crocifisso.

Perciò, dopo la cena, Gesù si è spogliato delle sue vesti, si è cinto come uno servo, e cominciò a lavare i piedi dei discepoli. Erano presenti i 12 apostoli e Gesù, e Gesù assume il ruolo di servo per lavare i loro piedi.

Sarebbe utile capire il significato della pratica di lavare i piedi. In quell'epoca, era normale portare sandali con i piedi nudi. Chiaramente, camminando per strade piene di polvere, era normale che i piedi si sporcavano tanto. Era considerato importante avere i piedi lavati quando si entrava in casa di qualcuno. Perciò, quando andavi ad una cena da qualcuno, se la persona aveva un servo, sarebbe stato il lavoro del servo quello di lavare i piedi degli ospiti. Nel caso in cui non c'era un servo, il padrone di casa, come usanza, per onorare gli ospiti, avrebbe lavato i piedi degli ospiti. Quindi, lavare i piedi era un atto di umiliazione, un atto di umile servizio, un atto per onorare gli altri.

A questa cena c'erano solamente i 12 apostoli e Gesù. Non c'erano servi, e perciò, qualcuno avrebbe dovuto umiliarsi per lavare i piedi degli altri. In realtà, tutti avrebbero dovuto avere quel cuore. Ma nessuno di loro voleva umiliarsi. Al contrario, in Luca 22, leggendo di questa cena, scopriamo che gli apostoli stavano discutendo fra di loro su chi era il più grande. Anziché essere umili, stavano ancora cercando di innalzarsi l'uno sopra l'altro. Vi leggo Luca 22:24-27, che spiega quello che era successo proprio durante questa cena.

24 E tra di loro sorse anche una contesa, intorno a chi di loro doveva essere considerato il maggiore. 25 Ma Gesù disse loro: "I re delle nazioni le signoreggiano, e coloro che esercitano autorità su di esse sono chiamati benefattori. 26 Ma con voi non sia così; anzi il più grande fra di voi sia come il minore e chi governa come colui che serve. (Luca 22:24-27).

Incredibile! Il contesto in cui Gesù lava i piedi ai discepoli, un atto di umiltà, e proprio durante la cena in cui c'era una contesa fra di loro, ed ognuno di loro, cercava di essere visto come il maggiore, il più importante. Gesù, il Signore, che avevano già riconosciuto come il Cristo, Gesù si umilia per fare quello che loro non hanno fatto.

Chiaramente, questo atto di umiltà da parte di Gesù era un fortissimo rimprovero per loro, mettendo in evidenza il loro grande orgoglio. E se riflettiamo su quanto spesso noi cerchiamo di vederci bene, e di essere visti bene dagli altri, questo atto di Gesù è anche un rimprovero per noi.

Gesù e Pietro

Nei versetti 6 ad 8, troviamo quello che succede quando Gesù arriva a Pietro. Come vediamo in altre occasioni, Pietro è molto impulsivo. Seguite mentre leggo da 6 ad 8.

6 Venne dunque a Simon Pietro. Ed egli gli disse: "Signore, tu lavi i piedi a me?". 7 Gesù rispose e gli disse: "Tu non sai ora quello che io faccio, ma lo capirai dopo". 8 Pietro gli disse: "Tu non mi laverai mai i piedi". Gesù gli rispose: "Se non ti lavo, non avrai parte alcuna con me". (Giovanni 13:6-8)

Pietro non capiva quello che Gesù stava facendo. Ma in realtà, molto di quello che Dio fa nella nostra vita non ci è chiaro al momento. Dio è Dio, Dio è infinito, sovrano su tutto. Le sue vie sono infinitamente al di sopra delle nostre vie. Certamente non comprendiamo tutto quello che Dio fa. Abbiamo già visto più volte in questo Evangelo che ci sono situazioni in cui non comprendiamo quello che Dio sta facendo, ma che dobbiamo solo ubbidire per fede.

Invece qua, Pietro, usando la sua logica, non vuole lasciar lavare i suoi piedi a Gesù. Posso immaginare che Pietro si vergognava del fatto che lui, insieme agli altri, si era innalzato mentre Gesù, il Cristo, il Figlio di Dio, stava per lavare i suoi piedi. Che vergogna! Perciò, Pietro non vuole lasciar lavare i suoi piedi a Gesù.

Come dobbiamo agire quando non comprendiamo quello che Dio sta facendo? L'unica risposta, l'unica risposta che ci dà la pace, è di camminare per fede, fidandoci di Dio, anche se non comprendiamo quello che fa. Dio sa quello che sta facendo. Dobbiamo umiliarci e ubbidire a Dio, anche se non comprendiamo tutto.

Pietro NON voleva lasciar lavare i suoi piedi a Gesù. Non voleva solamente fidarsi di Gesù. Pietro si aggrappava al suo intendimento. Chiede a Gesù se stava per lavare anche i suoi piedi.

Gesù risponde dicendo che Pietro non sapeva ora quello che Gesù faceva, ma che avrebbe capito dopo. Molto di quello che Dio manda nelle nostre vite non lo comprendiamo al momento. Spesso non comprendiamo le prove, le circostanze che dobbiamo affrontare, le affezioni, le ingiustizie. Però, al tempo stabilito da Dio, capiremo. A volte sarà in questa vita. A volte non accadrà finché saremo con Dio in cielo. Ma se confidiamo in Dio, non serve capire per avere la piena pace. Se abbiamo fede, possiamo avere pace.

Fino a quel momento, Pietro non aveva abbastanza fede. Perciò, la risposta di Gesù non gli bastava. Nel versetto 8, vediamo che Pietro non accetta questa spiegazione da Gesù. Usando la sua logica anziché fidarsi di Gesù, Pietro rifiuta quello che Gesù stava per fare. E perciò, Pietro dichiara categoricamente a Gesù che non gli lascerà mai lavare i suoi piedi. Effettivamente, Pietro stava peccando gravemente, rifiutando quello che Cristo stava per fare.

Quanto siamo stolti quando ci basiamo sulla nostra logica anziché su quello che Dio dichiara.

Gesù avverte Pietro del suo grave errore, dicendo nel versetto 8:

...se non ti lavo, non avrai parte alcuna con me.(Giovanni 13:8)

Con questa affermazione, Gesù sta dicendo a Pietro, e tramite la Bibbia, anche a noi, che un vero credente non può continuare a rifiutare quello che Dio vuole fare nella sua vita.

Prima di tutto, se uno che si definisce credente rifiuta l'opera di Dio nella sua vita, è un chiaro segno che non appartiene a Dio. Non possiamo avere Cristo però allo stesso tempo rifiutare l'opera di Cristo in noi. In Luca 6:46-49 Gesù dichiara:

“46 Ora, perché mi chiamate, Signore, Signore, e non fate quello che dico? 47 Chiunque viene a me, e ode le mie parole e le mette in pratica, io vi mostrerò a chi è simile. 48 Egli è simile ad un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto il fondamento sopra la roccia, e venuta una piena, il torrente ha investito quella casa, ma non l’ha potuta scrollare perché era stata fondata sulla roccia. 49 Chi invece le ha udite e non le ha messe in pratica, è simile a un uomo che ha edificato una casa sopra la terra senza fondamento; quando il torrente l’ha investita, essa è subito caduta, e la sua rovina è stata grande".” (Luca 6:46-49 LND)

Ascoltare le parole di Cristo, dicendo di appartenere a Lui, ma poi rifiutare di fare quello che dice Cristo, mostra che uno non ha veramente Gesù. Un vero credente ascolta Cristo, tramite la Bibbia, e lo segue, come Gesù dichiara in Giovanni 10:27:

“Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono;” (Giovanni 10:27 LND).

Gesù aveva detto di lavare i piedi di Pietro. Pietro non voleva lasciarglielo fare. Gesù ricorda a Pietro che rifiutare quello che Gesù fa è mostrare di non appartenere a Cristo. L’ubbidienza fa parte della vera fede.

la vera salvezza 9 - 11

Pietro era salvato, perciò, con questa ammonizione, subito accetta che Gesù lavi i suoi piedi. Cioè, un vero credente cade. Pietro era appena caduto. Ma poi, con la riprensione di Cristo, si ravvede, e accetta la volontà di Dio nella sua vita. Accetta che Gesù lavi i suoi piedi, nonostante aveva appena dichiarato che Gesù non avrebbe mai lavato i suoi piedi. Qua, vediamo un chiaro frutto del vero ravvedimento. Un vero credente cade, ma poi, si ravvede e torna ad ubbidire.

Visto che Pietro era molto impulsivo, Pietro va oltre a quello che Gesù aveva detto, e gli chiede di lavare non solo i suoi piedi, ma anche le mani e il capo.

Gesù fa questo discorso per spiegare che cos'è la vera salvezza. Questo brano ci aiuta a capire alcuni aspetti importanti di chi è veramente salvato. Seguite attentamente mentre leggo i versetti 9-11.

9 Simon Pietro gli disse: "Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo". 10 Gesù gli disse: "Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno che di lavarsi i piedi ed è tutto mondo; anche voi siete mondi, ma non tutti". 11 Egli infatti sapeva chi lo avrebbe tradito; perciò disse: "Non tutti siete mondi". (Giovanni 13:9-11)

In greco, c'è una parola per “lavarsi” che vuol dire solitamente lavare solo le mani o i piedi. Qua è tradotto come “lavare”. C'è un altra parola completamente diversa per “lavarsi” che vuol dire lavarsi interamente, quella che qua è stata tradotta, in italiano diremmo “fare il bagno”. Questa seconda parola vuol dire che si lava tutto il corpo. Essere totalmente lavato, totalmente purificato.

Allora, finora in questo capitolo, Gesù ha usato la parola che vuol dire lavare solo i piedi e mani.

Adesso, nel versetto 10, Gesù cambia verbo. Quando dice quello che è tradotto come “chi ha fatto il bagno”, usa la parola che vuol dire lavarsi interamente, o, essere lavato interamente.

In questo versetto, Gesù dichiara che chi è stato lavato interamente, è mondo, ovvero, è puro. Il versetto dice: “è tutto mondo”, ovvero, è pienamente purificato. È spiritualmente purificato completamente.

Rileggo il versetto 10, traducendolo in modo che dà di più il senso dell'originale, perché ci aiuta a capire meglio quello che Gesù sta dicendo. Userò il verbo passivo dove Gesù usava il verbo passivo. Ascoltate attentamente.

Gesù gli disse: chi è stato lavato interamente, non ha bisogno che i piedi siano lavati, ed è tutto purificato. Anche voi siete purificati, ma non tutti.

Notate che, come prima cosa Gesù parla di essere lavato interamente. Usa il verbo al passivo, cioè che la persona viene lavata interamente. Questo è un lavaggio totale, che si fa una volta per sempre. Poi usa l’altro verbo, che vuol dire lavarsi solo i piedi, che è un lavaggio molto più semplice e parziale, che si ripete volta dopo volta.

Allora, con questa base, cerchiamo di capire questo brano importante. Quando Gesù dice: chi è stato lavato interamente, che viene tradotto chi ha fatto il bagno, quella persona non ha più bisogno di essere lavata interamente. Quel lavaggio per intero basta una volta per sempre.

Quella persona ha solo bisogno che i piedi vengano lavati, che è un lavaggio semplice, che si fa volta dopo volta quando i piedi si sporcano nel cammino della vita.

Basta quel semplice lavaggio dei piedi e la persona è completamente purificata.

È importante capire il significato di questo avvenimento.

Prima della salvezza, ogni persona è spiritualmente impura, coperta con lo sporco del proprio peccato. Nella salvezza, la persona viene lavata completamente, tutta la sporcizia del suo peccato viene lavata via.

Un brano che parla di questa sporcizia, e di questo lavaggio completo è 1Corinzi 6:9-11. Il verbo lavato qua è nella forma dello stesso verbo usato nel nostro brano che è tradotto “farsi il bagno”.

“9 Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, 10 né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio. 11 Or tali eravate già alcuni di voi; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù e mediante lo Spirito del nostro Dio.” (1Corinzi 6:9-11 LND)

Questo brano descrive peccatori che erano separati da Dio, ma poi, vengono lavati, usando il verbo che nel nostro brano viene tradotto come “fare il bagno”, lavare interamente, e così, ora, sono giustificati, sono santificati. Sono salvati.

Quindi, nel nostro brano, Gesù sta dichiarando a Pietro, ed a noi, che c’è il lavaggio completo della salvezza. Chi riceve quel lavaggio, non ha mai più bisogno di essere lavato interamente. La salvezza è per sempre. Una persona salvata è salvata. È giustificata con la giustizia di Gesù Cristo.

Quando uno è salvato, cadrà nel peccato giorno per giorno. Ma non perde la salvezza. Non ha più bisogno del lavaggio completo, il lavaggio che nel nostro brano in Giovanni viene tradotto come “fare il bagno”. Ha solamente bisogno che vengano lavati i piedi, ed è di nuovo tutto mondo, tutto pulito. Pietro, non capendo bene, all’inizio rifiuta il lavaggio dei piedi. Ma poi chiede a Gesù di lavare anche le mani e il capo. Gesù spiega che una volta che uno è stato lavato interamente, che rappresenta la salvezza, allora, ha solo bisogno del lavaggio dei piedi.

Ricordate che lavare i piedi rappresenta lavarsi da quei peccati con cui ci sporchiamo nel cammino della vita.

Tutti i discepoli erano stati lavati con il lavaggio completo, tradotto come il bagno, ed erano mondi, erano puri davanti a Dio, tranne uno.

Gesù sapeva che Giuda Iscariota non era puro. Egli era ancora nei suoi peccati. Non si tratta solo di una caduta. Pietro era appena caduto, rifiutando all’inizio che Gesù lavasse i suoi piedi. Ma il cuore di Pietro era già stato lavato. Però, basta il lavaggio dei piedi, ovvero, basta la confessione dei peccati di quel giorno, e uno torna ad essere tutto puro. Giuda, invece, non era mai stato salvato. Non era mai stato veramente lavato interamente.

Quindi, in questo brano, Gesù ci sta insegnando che la vera salvezza è un lavaggio intero, rendendo la persona pura davanti a Dio. Ci saranno le cadute giorno per giorno, ma non tolgono la salvezza, e non serve un nuovo lavaggio per intero. Basta confessare quei peccati, e vengono perdonati, e la persona torna ad essere pienamente pura davanti a Dio.

Il lavaggio che salva è solo una volta per tutta la vita.

Invece il lavaggio dei piedi è qualcosa che si fa ripetutamente, man mano che serve nella propria vita. La persona che è stata lavata interamente è pura. Poi, camminando con i sandali, i piedi si sporcano. Ha bisogno che i piedi siano lavati. Ma non ha bisogno più di essere lavato interamente. Si fa quello una volta per sempre.

Anche in Tito 3:4-6 leggiamo del lavacro, il lavaggio intero, che ci salva. Ve lo leggo.

4 Ma quando apparvero la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore verso gli uomini, 5 egli ci ha salvati non per opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo, 6 che egli ha copiosamente sparso su di noi, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Salvatore, (Tito 3:4-6)

La salvezza viene descritta come il lavacro della rigenerazione. Questo è il “fare il bagno” di cui Gesù parla in Giovanni 13. Questo viene fatto una volta sola nella vita.

POI, una cosa tutta diversa, è il fatto di confessare i peccati che commettiamo nel nostro cammino che viene simbolizzato con il lavaggio dei piedi. Questo lavaggio si ripete ogni volta che pecchiamo, ed è fondamentale. Ma non è il lavacro che Dio usa per salvarci.

Non tutti sono lavati

Allora, spero che questo sia chiaro. Però, questo brano ci insegna un’altra verità molto importante.

Prima di tutto, abbiamo letto nel versetto 8 che Gesù ha detto a Pietro:

...Se non ti lavo, non avrai parte alcuna con me. (Giovanni 13:8)

Il lavare qua è quello riferito al lavaggio dei piedi. Abbiamo visto che se qualcuno si definisce un cristiano, ma non confessa i suoi peccati, affinché siano lavati giorno per giorno, in realtà, rende chiaro che non ha parte con Cristo. In altre parole, non è veramente salvato. Quel lavaggio dei piedi, ovvero, il confessare i peccati giorno per giorno, non è quello che salva, ma, è un chiaro frutto della vera salvezza. Chi rifiuta di confessare il suoi peccati giorno per giorno non ha un cuore trasformato dalla salvezza.

Questo insegnamento di Gesù ci fa capire che non tutti quelli che dicono di essere salvati sono veramente salvati. Dall'esterno sembrava che Giuda fosse salvato. Ma, non era mai stato lavato interamente, non era mai stato salvato. Quindi, non era mondo, non era puro.

Similmente, anche oggi, ci sono tanti che dicono di essere salvati, ma il cammino rende chiaro che non sono veramente salvati, non sono mai stati lavati interamente, perché il loro cammino non comprende il fatto di confessare i loro peccati giorno per giorno.

Esorto qua ciascuno ad esaminarsi. Nella tua vita, è normale confessare i tuoi peccati, per avere il lavaggio dei piedi? Se sì, è un buon frutto. Se no, se tu tendi a rifiutare di confessare i tuoi peccati giorno per giorno, è da valutare se tu sei veramente salvato. Se non confessi i tuoi peccati, è un’evidenza che NON sei salvato. Confessare i peccati fa parte della vita di ogni vero credente.

Se ti riconosci così, la soluzione non è quella di dubitare della salvezza, è quella di umiliarti a confessare i tuoi peccati giorno per giorno.

Quanto è meraviglioso che quando confessiamo i nostri peccati, Dio è fedele e giusto da perdonarci e purificarci da ogni iniquità.

L’esortazione di servire umilmente

A questo punto, avendo finito di lavare i piedi di tutti i discepoli, e avendo finito i discorsi che abbiamo appena considerato, Gesù dà un insegnamento importante ai discepoli, e tramite le Scritture anche a noi. Seguite mentre leggo i versetti 12-17.

12 Così, dopo aver loro lavato i piedi, riprese le sue vesti, si mise di nuovo a tavola e disse loro: "Comprendete quello che vi ho fatto? 13 Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. 14 Se dunque io, il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. 15 Io infatti vi ho dato l’esempio, affinché come vi ho fatto io, facciate anche voi. 16 In verità, in verità vi dico: il servo non è più grande del suo signore, né il messaggero più grande di colui che l’ha mandato. 17 Se sapete queste cose, siete beati se le fate. (Giovanni 13:12-17)

Il fatto di lavare i loro piedi non serviva solo per un insegnamento sulla salvezza, ma è stato anche un esempio per insegnarci come vivere la vita cristiana. Gesù, il Signore, ha fatto un’opera umile, per servire gli altri. Gesù comanda loro, e anche noi, di seguire il suo esempio. Gesù ci comanda di umiliarci per servire gli uni gli altri.

Questa è la stessa verità che troviamo più volte nella Bibbia, come per esempio in Filippesi 2:1-4.

1 Se dunque vi è qualche consolazione in Cristo, se qualche conforto d’amore, se qualche comunione di Spirito, se qualche tenerezza e compassione, 2 rendete perfetta la mia gioia, avendo uno stesso modo di pensare, uno stesso amore, un solo accordo e una sola mente, 3 non facendo nulla per rivalità o vanagloria, ma con umiltà, ciascuno di voi stimando gli altri più di se stesso. 4 Non cerchi ciascuno unicamente il proprio interesse, ma anche quello degli altri. (Filippesi 2:1-4)

Nel mondo, e nella carne, si cerca il primo posto. Si cerca il meglio per sé, si cerca quello che porta vantaggi a sé e alla propria famiglia.

Gesù Cristo ci insegna e ci comanda di vivere per il bene degli altri, ci comanda di umiliarci per essere servi gli uni degli altri. Questa è la vera vita cristiana. Tu, stai vivendo così?

Questa è la vita benedetta. Infatti, Gesù conclude questo brano con il versetto 17:

Se sapete queste cose, siete beati se le fate. (Giovanni 13:17)

Studiare la Bibbia solo per conoscere verità non ci porta benedizioni. Siamo benedetti se FACCIAMO quello che Dio ci comanda.

In questo caso, saremo benedetti se ci mettiamo a servire gli uni gli altri. Beata è la persona che non vive per sé, ma per gli altri. Questo è seguire l’esempio di Gesù Cristo.

Ricordate che un aspetto importante del servire è quello di mettere i nostri doni spirituali al servizio gli uni degli altri, come leggiamo in 1Pietro 4. Poi, possiamo servire in altri modi, secondo i bisogni. Beato il credente che vive con un cuore umile, pronto a servire gli altri. Seguiamo l’esempio di Gesù Cristo.

Conclusione

Quindi, in questo brano, abbiamo visto che Dio ci lava interamente, per renderci puri davanti a Lui. Questo ci porta ad essere salvati, e succede una sola volta nella vita.

Poi, per i veri credenti, c’è il lavaggio dei piedi, cioè, c’è il confessare i peccati ogni volta che si cade nel peccato. Questo fa parte della vera vita cristiana. Se uno DICE di essere credente, ma non ha la pratica di confessare i suoi peccati, rende chiaro che in realtà, non è salvato. La vera salvezza è per sempre, produce una vita di santificazione, e fa confessare i peccati giorno per giorno. Questo ci tiene puri davanti a Dio.

Abbiamo visto tramite Pietro, una grande lezione sull’importanza di ubbidire a Dio, anche quando non ci è tutto chiaro ed a cosa serve. Una volta che abbiamo capito qual è il comandamento, dobbiamo ubbidire, anche se non comprendiamo a cosa serve. Dio vuole la nostra ubbidienza, che rispecchia la fede in LUI, anziché nei nostri ragionamenti. Camminiamo per fede.

Abbiamo visto che Gesù ci chiama ad umiliarci per servire gli uni gli altri. Se Gesù Cristo, il Signore, era disposto a servire, non solo lavando i piedi dei discepoli, ma dando la sua vita, anche noi dobbiamo vivere servendo gli uni gli altri. Seguire Gesù vuol dire camminare in umiltà, servendo gli uni gli altri. O che possiamo essere umili servi. Chi conosce questa verità e la mette in pratica, sarà beato. Io voglio essere beato. E tu?

Grazie a Dio per un Signore e Salvatore come Gesù, che ci lava dai nostri peccati, ed opera per completare la sua opera in noi. Crediamo nella sua opera, camminiamo umilmente davanti a Lui, confessando i nostri peccati, e servendo gli uni gli altri. Viviamo così per essere veramente beati.