Aiuto Biblico

Maria unge i piedi di Gesù

Giovanni 12:1-11

Sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica, 5 maggio 2024, -- cmd dp –
Descrizione: In capitolo 12, Gesù si avvicina a Gerusalemme e la croce. Troviamo un convito in cui Maria, la sorella di Marta e di Lazzaro, unge i piedi di Gesù con olio profumato. È tramite l'umiliazione che Dio ci innalza. E quando ci umiliamo che Dio ci copre con la sua gloria, e siamo il profumo di Cristo.
parole chiave: Maria, olio profumato, ungere, umiltà

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Stiamo seguendo la vita di Gesù nell'Evangelo di Giovanni. Giovanni fu guidato dallo Spirito di Dio a scrivere quello che serve per aiutarci a comprendere e credere che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, l’Unico che può salvarci dalla condanna per i nostri peccati, in modo che credendo, avremo vita in Lui.

Questo lo sappiamo, ma fermiamoci a considerare questa verità. La vita fisica, qua sulla terra, è solo temporanea. Invece, abbiamo tutti l’anima, che è la vera “persona”. Potremmo dire che noi siamo creature spirituali, che viviamo dentro un corpo fisico.

Dopo la morte fisica, l’anima continua a vivere. Dopo la morte, c’è il giudizio. Visto che abbiamo tutti peccato, siamo tutti colpevoli, e al giudizio, nessuno lo potrà superare per merito proprio. Per merito proprio, tutti saranno condannati. Ci serve la salvezza.

Essere salvati vuol dire essere perdonati, perdonati dai nostri peccati, che sono gravissimi davanti a Dio. Essere perdonati vuol dire che tutta quanta la nostra colpa viene tolta e messa su Gesù Cristo. Vuol dire che la barriera del nostro peccato viene tolta, e siamo riconciliati con Dio, come figli amati.

Quindi, stiamo studiando Giovanni per conoscere meglio Gesù, il Cristo, il Figlio di Dio, l'unico in cui c'è salvezza. Più conosciamo Gesù, più fede possiamo avere in Lui.

Negli ultimi sermoni, abbiamo considerato Giovanni 11. In quel capitolo, le sorelle Maria e Marta hanno mandato un messaggio a Gesù per dirgli che il loro fratello Lazzaro era ammalato. Gesù scelse di non andare subito, perché nel suo piano era necessario che Lazzaro morisse affinché Gesù potesse mostrare la sua divinità, risuscitando Lazzaro. Certamente, le sorelle non sapevano quello che Gesù stava per fare. Molto spesso nemmeno noi sappiamo quello che Dio sta facendo, anche se il suo piano è sempre perfetto. Ci serve la fede. La Bibbia ci aiuta a conoscere Dio di più, per avere più fede.

Nel capitolo 11, Gesù ha spiegato a Marta che egli è la risurrezione e la vita. In Lui, e solo in Lui, c'è la vera vita. Dopo aver spiegato questo a Marta, e confortato Maria, Gesù risuscitò Lazzaro, mostrando a tutti i presenti la sua divinità, che Egli è il Cristo. Anche noi, leggendo di questo miracolo, possiamo riconoscere la divinità di Gesù.

Tante delle persone che hanno visto Gesù compiere questo grande miracolo hanno creduto in lui. Ma altri, avendo un cuore duro, sono andati subito dai capi dei Giudei per raccontare quello che Gesù aveva fatto. I capi dei Giudei decisero che ormai era necessario uccidere Gesù, perché stava diventando troppo evidente al popolo che Gesù è il Cristo. I capi non volevano che le persone sapessero questo, perché le avrebbe spinte a credere in Gesù, essendo egli il Cristo, anziché in loro, che erano guide false. Perciò, arrivando al capitolo 12, troviamo questi capi dei Giudei che avevano deciso di uccidere Gesù. Il centro del potere di questi capi era Gerusalemme.

Gesù è venuto nel mondo per morire, per provvedere la salvezza. Era stabilito che Egli doveva morire a Gerusalemme, a Pasqua, perché questa festa era stata stabilita al tempo di Mosè per simbolizzare quello che avrebbe più avanti compiuto il Cristo con la sua morte. Quindi, a questo punto, stiamo quasi là.

Maria unge Gesù (Betania)

Tenendo tutto questo in mente, iniziamo oggi a considerare il capitolo 12. Seguite mentre leggo i versetti 1 e 2.

1 Gesù dunque, sei giorni prima della Pasqua, si recò a Betania dove abitava Lazzaro, colui che era morto e che egli aveva risuscitato dai morti. 2 E qui gli fecero un convito; Marta serviva e Lazzaro era uno di quelli che erano a tavola con lui. (Giovanni 12:1,2)

Prima di considerare questo avvenimento, sorge la domanda se questo è lo stesso avvenimento di cui leggiamo in Matteo 26 e Marco 14. Da tutti i dettagli, sembra molto chiaro che è lo stesso avvenimento. Ci sono dettagli diversi, ma non è un problema. Se due di noi osserviamo la stessa scena, possiamo raccontare dettagli diversi di quella scena. Il fatto che i nostri dettagli sono diversi non vuol dire assolutamente che sono una contraddizione. Il fatto che ci sono alcuni dettagli che sono difficili per noi da mettere insieme non dovrebbe essere un problema. Si tratta di avvenimenti di 2000 anni fa. Lo scopo di raccontarci tutto non è quello di farci capire ogni singolo dettaglio, ma piuttosto, di aiutarci a comprendere che Gesù è il Cristo. Perciò, non dobbiamo avere problemi se non riusciamo ad inquadrare tutto. Concentriamoci su quello che è chiaro, perché così, la nostra fede in Gesù Cristo sarà fortificata.

In Matteo 26, impariamo che questo convito, questo banchetto, fu in casa di Simone il lebbroso, l'uomo che Gesù aveva guarito dalla lebbra, che abitava anch'egli a Betania, come Lazzaro. Quindi, questo convito era un grande ringraziamento da parte sia Lazzaro che di Simone. Gesù aveva compiuto due grandi miracoli, proprio là vicino a Gerusalemme, affinché questo rendesse molto evidente anche ai Giudei di Gerusalemme che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio.

Notiamo che Marta serviva a questo convito. Maria e Marta avevano compreso che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio. E perciò, con grande gratitudine, e anche per onorare Gesù, il Cristo, Marta serviva a questo banchetto. Ma anche Maria ha agito in modo da onorare Gesù, con un atto di grande adorazione. Leggiamo il versetto 3, che ci racconta quello che Maria ha fatto durante la cena.

3 Maria allora prese una libbra di olio profumato di nardo autentico di gran prezzo, ne unse i piedi di Gesù e li asciugo con i suoi capelli; e la casa fu ripiena del profumo di quest’olio. (Giovanni 12:3)

Qua, vediamo uno degli esempi più grandi della Bibbia di come qualcuno adora Gesù come il Cristo. È buono ricordare chi è questa Maria. Molto prima di questo, Gesù era stato a casa di Maria, Marta, e Lazzaro, e Marta serviva. Ma in quell'occasione, di cui leggiamo in Luca 10, Maria era talmente focalizzata su Gesù che, anziché servire si era seduta ai suoi piedi, per accogliere con il suo cuore tutto quello che Gesù diceva. Leggo di quell'avvenimento in Luca 10.

38 Ora, mentre essi erano in cammino, avvenne che egli entrò in un villaggio; e una certa donna, di nome Marta, lo ricevette in casa sua. 39 Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria, la quale si pose a sedere ai piedi di Gesù, e ascoltava la sua parola. 40 Ma Marta, tutta presa dalle molte faccende, si avvicinò e disse: "Signore, non t’importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti". 41 Ma Gesù, rispondendo, le disse: "Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti inquieti per molte cose; 42 ma una sola cosa è necessaria, e Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta".” (Luca 10:38-42 LND)

Notate qua che Maria era seduta ai piedi di Gesù ascoltando ogni sua parola. Non pensava alla cena, pensava solo a stare vicino a Gesù. E quando Marta si lamenta di questo con Gesù, Gesù spiega a Marta che Maria aveva scelto la parte buona, che non le sarebbe mai stata tolta. La parte più grande, la cosa più buona che possiamo fare, è scegliere di stare seduti ai piedi di Gesù. Maria vedeva la gloria di Gesù, e voleva stare vicino a lui, voleva onorarlo.

E così, nel nostro brano in Giovanni 12, durante questa cena per onorare Gesù, Maria arriva con un vaso costoso di un olio profumato di nardo di gran prezzo, e con questo unge i piedi di Gesù. In Matteo impariamo che ha unto anche la testa. Evidentemente c'era così tanto olio che passava dalla testa ai piedi. Come atto di grande reverenza e onore, asciugava i piedi di Gesù con i suoi capelli. Maria si umiliava totalmente, innalzando totalmente Gesù.

Giovanni dichiara che l'olio era di gran prezzo. Nel versetto 5 impariamo che aveva un valore di 300 denari. 300 denari era la paga di un operaio per quasi un anno. Era una cifra grandissima. E anche il vaso aveva un grande valore. Ed in Marco 14, leggendo di questo avvenimento, impariamo che Maria ha rotto il vaso. Questo era un sacrificio immenso. Questo perché lei voleva onorare Gesù con tutto quello che aveva. Questo era un atto di adorazione senza limiti. Maria aveva un solo traguardo, quello di adorare e onorare Gesù.

Vediamo in questo atto di adorazione una grande umiltà, in quanto lei asciugava i piedi di Gesù con i suoi capelli. Lei stava innalzando Gesù il più possibile, e per farlo abbassava se stessa. Nella vera adorazione, per poter innalzare Dio, bisogna necessariamente umiliare se stessi. E vediamo in questo atto la vera adorazione da parte di Maria.

Oh che possiamo noi essere allo stesso modo pronti ad onorare ed adorare Gesù. O che possiamo comprendere di più la gloria di Gesù ed il valore di Gesù in modo che noi possiamo avere sempre di più un cuore come il cuore di Maria. O che possiamo essere pronti ad umiliare noi stessi per innalzare Gesù Cristo.

Maria è criticata

Nei prossimi versetti, vediamo una realtà che dobbiamo aspettarci anche nella nostra vita. Vediamo la realtà che quando noi viviamo veramente per la gloria di Gesù Cristo, senza preoccuparci di quello che pensano gli uomini, ci saranno coloro che ci criticheranno. Questo grande atto di adorazione da parte di Maria fu duramente criticato da Giuda ed anche gli altri apostoli sono stati trascinati da lui, e l'hanno criticata. Leggo i versetti da 4 a 6. Vediamo la critica di Giuda, e poi, Giovanni ci spiega la motivazione per cui Giuda aveva questo cuore. Seguite mentre leggo queste versetti.

4 Allora uno dei suoi discepoli, Giuda Iscariota, figlio di Simone, quello che stava per tradirlo, disse: 5 "Perché non si è venduto quest’olio per trecento denari e non si è dato il ricavato ai poveri?". 6 Or egli disse questo, non perché si curasse dei poveri, ma perché era ladro e, tenendo la borsa, ne sottraeva ciò che si metteva dentro. (Giovanni 12:4-6)

Questo brano menziona solo Giuda che ha criticato questo atto di Maria. Però, leggendo Matteo 26:8-10, impariamo che non era stato solo Giuda, ma anche gli altri discepoli. Leggo Matteo 26:8-10.

8 Visto ciò, i suoi discepoli s’indignarono e dissero: "Perché mai questo spreco? 9 Quest’olio, infatti, si poteva vendere a gran prezzo e darne il ricavato ai poveri". 10 Ma Gesù, conosciuto ciò, disse loro: "Perché mai infastidite questa donna? Ella infatti ha compiuto una buona azione verso di me. (Matteo 26:8-10).

Leggendo sia Giovanni che Matteo, comprendiamo che era principalmente Giuda colui che portava avanti questa critica. Giuda faceva questa critica a Maria non perché gli importava dei poveri, ma perché voleva i soldi per sé. Invece, gli altri discepoli non erano attaccati ai soldi. Però, non avendo discernimento, furono trascinati dal falso ragionamento di Giuda.

Ci sono varie lezioni qua per noi. Nella prima, vediamo quanto amare le ricchezze ci porta lontano da Dio. Giuda era attaccato ai soldi, e per questo, stava per tradire Gesù per 30 sicli d'argento. Giuda amava le ricchezze, e per questo criticava il grande sacrificio di Maria per onorare Gesù.

O che possiamo tutti riconoscere quanto è pericoloso un cuore che desidera le cose materiali, la concupiscenza degli occhi. Viviamo in un mondo che ci mette sempre davanti le cose materiali come vero tesoro. Ma le cose materiali non sono mai un vero tesoro. Possono essere utili, sono necessarie, ma non sono mai un vero tesoro. Quello che è un vero tesoro sono le benedizioni spirituali in Gesù Cristo. Prego che possiamo stare in guardia dal desiderare le cose materiali, come faceva Giuda.

Un'altra lezione è quella del pericolo di essere influenzati dagli altri in modo sbagliato. È chiaro dalla Bibbia che gli altri apostoli non erano attaccati ai soldi. Allora, perché anche loro criticavano Maria?

Qua, vediamo un grande pericolo nella vita cristiana. Quando non valutiamo attentamente una posizione, quando sentiamo solo quello che viene detto e non ragioniamo a fondo, quella posizione a noi può sembrare giusta. Però, non dobbiamo mai accettare velocemente una posizione così. Dobbiamo valutare attentamente ogni posizione, per vedere se corrisponde ai principi biblici.

In questo caso, i discepoli non hanno valutato la posizione negativa di Giuda. E perciò, anche loro criticavano questa buona opera da parte di Maria.

Prego che noi possiamo riconoscere quanto facilmente possiamo arrivare a criticare quella che è la volontà di Dio, se non valutiamo attentamente con discernimento e umiltà.

Da quello che dichiara Guida, comprendiamo che il valore di quell'olio era di 300 denari, che corrispondeva alla paga di un operaio per quasi un anno di lavoro. Si tratta di una cifra grandissima, e certamente, una cifra così sarebbe stata un aiuto per tanti poveri.

Allora in questo, nelle accuse di Giuda, che anche gli altri apostoli hanno assecondato, c'è una verità che nasconde una menzogna. Molto spesso, Satana ci nasconde una menzogna dentro una verità. In questo caso, era vero che si sarebbe potuto vendere quell'olio per 300 denari per aiutare i poveri. È vero che quella sarebbe stata una buona opera. È una buona cosa aiutare i poveri. Allora, qual è la menzogna? La menzogna era che in quell'occasione, era più importante aiutare i poveri che onorare Gesù in quel modo, proprio quando Gesù stava per andare alla croce per essere sacrificato.

Infatti, nei versetti 7,8, Gesù spiega che quello che ha fatto Maria era la scelta eccellente. Seguite mentre leggo questi versetti.

7 Gesù dunque disse: "Lasciala; ella l’aveva conservato per il giorno della mia sepoltura. 8 I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me". (Giovanni 12:7,8)

Qua, Gesù mostra che il ragionamento di Giuda era sbagliato. Se uno vuole aiutare i poveri, in sé è una buona cosa. Infatti, in un altro brano quando Gesù spiega il giudizio, spiega che coloro che non avevano aiutato i poveri saranno condannati, perché avevano mancato di curare Cristo. Quindi, Dio ci insegna ad aiutare i poveri.

Però, aiutare i poveri non è la più alta priorità. Ci sono altre cose che Dio ci comanda di fare. In questo caso, era giusto per Maria onorare Gesù in preparazione per la sua sepoltura. Non si poteva preparare il corpo di Gesù dopo. E perciò, in quel momento, la priorità più alta era di onorare Gesù. Ci saranno sempre i poveri da aiutare.

È importante capire che non dobbiamo innalzare un comandamento al di sopra di altri, in modo che non vengano adempiuti. In questa occasione, la cosa importante da fare era onorare Gesù, quello che Maria ha fatto. Quindi il ragionamento che lei non avrebbe dovuto farlo era del tutto sbagliato.

Infatti, l'atto di Maria era così importante che in Matteo, Gesù dichiara una verità molto grande al riguardo. Leggo Matteo 26:12,13.

12 Poiché, versando questo olio profumato sul mio corpo, ella lo ha fatto in vista della mia sepoltura. 13 In verità vi dico: in tutto il mondo, dovunque sarà predicato questo evangelo, si racconterà anche ciò che costei ha fatto, in memoria di lei". (Matteo 26:12,13)

Quell'atto di adorazione di Gesù da parte di Maria era molto importante nel piano di Dio. Infatti, era così importante che Dio guidò i vari autori a menzionarlo nella Bibbia per ricordarlo per sempre.

Io prego che noi possiamo considerare a fondo l'esempio di Maria, ed anche noi vivere per adorare e onorare Gesù Cristo, il Signore, il nostro Signore e Salvatore. Prego che anche noi possiamo umiliarci, come faceva Maria, per innalzare Gesù. Prego che anche noi possiamo essere completamente focalizzati su Gesù Cristo, e non su noi stessi.

I capi deliberarono di far morire Gesù e Lazzaro

Andando avanti nel brano, se ricordate da Giovanni 11, Betania era molto vicina a Gerusalemme. E perciò, il fatto che Gesù era a Betania, a casa di Simone, il lebbroso che Gesù aveva guarito, cosa incredibile, e che c'era non solo Simone ma anche Lazzaro, che Gesù aveva risuscitato dalla morte, ha fatto sì che una grande folla, una volta saputo del miracolo, venisse a vedere Gesù, ma anche a vedere Lazzaro che Gesù aveva risuscitato dai morti. Gesù è la luce del mondo, e la sua luce brillava in modo così brillante che non era possibile tenerla nascosta. Ma il fatto che la presenza di Gesù venne scoperta dalla folla, voleva dire che la Sua presenza venne scoperta anche dai capi dei sacerdoti. Leggiamo di questo avvenimento in Giovanni 12:9-11.

9 Intanto una grande folla di Giudei seppe che egli era là, e venne non solo a motivo di Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. 10 Or i capi dei sacerdoti deliberarono di far morire anche Lazzaro, 11 perché a motivo di lui molti Giudei se ne andavano e credevano in Gesù. (Giovanni 12:9-11)

Ormai, la fama di Gesù continuava a crescere grandemente. Sempre più persone stavano riconoscendo che Gesù è il Cristo, venuto dal cielo. I suoi miracoli rivelavano chiaramente la sua divinità.

Più si vede la luce, più si riconosce che le tenebre sono tenebre. E perciò, più le persone riconoscevano la divinità di Gesù, che Egli è il Cristo, il Figlio di Dio, più riconoscevano che i capi dei Giudei non erano veramente da Dio. La luce di Gesù Cristo metteva in evidenza che in realtà quegli uomini non camminavano nella luce, bensì nelle tenebre.

Perciò, quegli uomini malvagi, che si nascondevano dietro una maschera di religiosità, odiavano Gesù, e a tutti i costi volevano farlo morire. Ma a questo punto, vedendo che tante persone credevano in Gesù a causa del miracolo di aver risuscitato Lazzaro, e visto che Lazzaro era una testimonianza vivente della potenza di Gesù, questi uomini decisero di far morire anche Lazzaro.

Non potevano in alcun modo negare la chiara evidenza che Gesù è il Cristo, che i suoi miracoli sono una chiara dimostrazione della sua divinità. Perciò, non potendo negare l'evidenza, volevano distruggere l'evidenza, in modo che le persone non potevano più vedere la chiara evidenza della divinità di Cristo.

Certamente, questo è terribile. Ma voglio pensare a quante volte anche noi non vogliamo vedere la realtà della nostra condizione. A volte, anche noi vogliamo nascondere la verità, perché non vogliamo perdere qualche vantaggio terreno che il nostro peccato ci dà. Quanto è terribile quando non vogliamo che la verità sia vista. Magari vogliamo farci vedere come in realtà non siamo. Vogliamo presentarci come bravi credenti, o che abbiamo qualche merito che in realtà non abbiamo. Vogliamo nascondere il nostro peccato agli altri.

In realtà, uno dei motivi per cui non vogliamo essere trasparenti è perché non vogliamo che la luce metta in evidenza chi siamo veramente. Vogliamo presentare un'immagine falsa di noi stessi, e per questo evitiamo la luce, evitiamo la vera trasparenza.

Questo non fa altro che portarci lontano da Dio. L'unica vita che porta vera benedizione è quando camminiamo nella luce. Perciò, quando ci troviamo ad evitare la luce, confessiamo il nostro peccato, e torniamo a camminare nella luce. Cresciamo nell’essere veramente trasparenti gli uni con gli altri. Non nascondiamo i nostri peccati, piuttosto, mettiamoli davanti a Dio.

Applichiamo tutto a noi

Seguiamo l’esempio di Maria, e umiliamoci, totalmente, per innalzare Gesù Cristo. Sacrifichiamo tutto, per Colui che ha dato Se stesso per pagare i nostri peccati. Riconosciamo che tutto quello che abbiamo, la nostra stessa vita, vengono da Dio. Viviamo per il Signore, per la sua gloria. Questa è la vera ricchezza. Questa è la vera vita. Non aggrappiamoci a tesori terreni che saranno persi. Aggrappiamoci a Gesù Cristo, e così non perderemo mai il nostro tesoro.

Nell'esempio di Giuda, abbiamo visto quanto il desiderio di ricchezze, quanto l’attaccamento alle cose materiali, può allontanarci da Dio. O che possiamo stare in guardia, e riconoscere l’inganno di questo peccato che è così diffuso intorno a noi. Non è una questione di valore. Possiamo essere attaccati alle piccole cose, come alle grandi cose. O che possiamo vedere l’inganno delle cose materiali. Queste non possono mai soddisfare i nostri cuori, ma piuttosto, ci fanno togliere gli occhi da Cristo.

Una grande ed importante lezione di oggi è che, mentre Giuda criticava l’azione di Maria perché amava i soldi, gli altri apostoli la criticavano perché non avevano discernimento, e si sono lasciati trascinare dai falsi ragionamenti di Giuda.

Se non stiamo in guardia, è facile che ci lasciamo trascinare da falsi ragionamenti. Pensate: questi apostoli, che tranne Giuda avevano cuori buoni, e amavano Gesù, sono arrivati a criticare questo atto di adorazione da parte di Maria, perché si sono lasciati influenzare da Giuda.

In Galati 5 leggiamo che un po’ di lievito fa fermentare tutto l’impasto. Se non usiamo discernimento, possiamo seguire brutti esempi, come gli apostoli hanno seguito il ragionamento falso di Giuda. O che possiamo stare in guardia, per valutare tutto bene.

Infine, abbiamo visto che i capi dei giudei non volevano che la luce di Cristo fosse vista dagli altri, perché volevano conservare i vantaggi dei loro peccati. O che possiamo riconoscere quanto il peccato è ingannevole, e che possiamo essere pronti a mettere tutto alla luce. O che possiamo desiderare che Cristo sia innalzato e visto da tutti, e che noi invece ci abbassiamo. Così, possiamo avere più di Cristo, come Maria, che aveva scelto la parte buona.

Ricordiamo che Maria aveva unto Gesù con l’olio profumato, come preparazione per il sepoltura di Gesù. Gesù Cristo è andato alla croce, ed è stato sepolto, per pagare la nostra condanna. Però, Gesù Cristo non è rimasto nella tomba. È risorto, e oggi, vive e ritornerà, per coloro che Lo aspettano. Viviamo in attesa del ritorno di Cristo. Viviamo per onorare Gesù Cristo.