Una persona senza cibo muore. In un certo senso, il cibo dà la vita. Nella Bibbia, spesso si descrive il cibo con il pane. Il pane rappresenta il cibo in generale.
Come il pane materiale serve per la vita materiale, serve anche il pane spirituale per poter avere la vita spirituale. Nell'ultimo sermone,abbiamo considerato la conversazione fra Gesù e la folla che lo cercava dopo il miracolo della moltiplicazione dei pesci e dei pani. Abbiamo visto che quelle persone lo cercavano per motivi terreni, volevano cibo gratuito. Gesù li ha rimproverati per questo, parlando del vero cibo, quello spirituale. Poi, in Giovanni 6:32, Gesù ha spiegato che Dio dà il vero pane, che viene dal cielo, e che quel pane è il Figlio di Dio che è disceso dal cielo. Il Figlio, che è il pane spirituale, dà vita al mondo. La vera vita si trova solamente nel Figlio di Dio.
Ricordate che Gesù aveva già dichiarato che Egli era disceso dal cielo. Tenendo questo in mente, leggo Giovanni 6:32-34.
32 Allora Gesù disse loro: "In verità, in verità vi dico che non Mosé vi ha dato il pane che viene dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo. 33 Perché il pane di Dio è quello che discende dal cielo e dà vita al mondo". 34 Essi allora gli dissero: "Signore, dacci sempre questo pane". (Giovanni 6:32-34)
Gesùil pane della vita
Come ho detto nell'ultimo sermone, non sappiamo se quelle persone erano sincere o no. Capivano che il pane di cui Gesù parlava è speciale, e viene da Dio. Non è detto che capivano che Gesù parlava della salvezza e del perdono. Però, avendo capito che era qualcosa di speciale, volevano quello che Gesù stava offrendo. È molto simile alla donna samaritana in Giovanni 4. Lei non capiva bene di cosa parlava Gesù, ma voleva di quell'acqua.
Ma per avere il dono di Dio, è necessario capire di cosa si tratta. E perciò, Gesù continua, spiegando in modo ancora più chiaro, cosa intendeva dire. Per avere il vero pane della vita, che è Gesù Cristo, dobbiamo capire cosa vuol dire avere Gesù Cristo. Perciò, andiamo avanti, iniziando con il versetto 35, per capire quello che Gesù offre anche a noi.
Nei versetti 32 a 34, Gesù aveva dichiarato che Egli è il pane vero che dà vita. Però, lo aveva detto in modo indiretto, dicendo che era Colui che era disceso dal cielo. Se ricordate, Gesù aveva detto a Nicodemo che era disceso dal cielo. Ora, nei versetti che seguono, Gesù rende ancora più chiaro che Egli è il pane che viene dal cielo, che dà la vera vita.
Leggendo questo brano, è molto importante capire che Gesù sta parlando in senso spirituale. Quando dice pane, non sta parlando di un pane materiale che si mangia con la bocca. Il pane che si mangia con la bocca serve per la vita materiale. Il pane spirituale dà vita spirituale. Perciò, per capire tutto quello che stiamo per leggere, ricordiamo che Gesù sta parlando in modo simbolico, come fa spesso.
Tenendo questo in mente, seguite mentre leggo il versetto 35.
35 E Gesù disse loro: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà mai fame e chi crede in me non avrà mai sete.
Prima, Gesù aveva detto che il pane di Dio è Colui che è disceso dal cielo. Quel pane era Lui, ma per renderlo ancora più chiaro, in questo versetto dichiara in modo diretto che Egli è il pane della vita.
Come abbiamo già detto, la vita di cui Gesù parla non è la vita fisica, è la vita spirituale. Gesù è il pane che dà vita spirituale.
Notiamo le condizioni che Gesù dà, e poi, i risultati. Gesù dà due condizioni, che sono simili. Sta parlando della stessa cosa in due modi diversi. Gesù dichiara: “chi viene a me”, e “chi crede in me”. La Bibbia parla moltissimo del fatto di venire a Gesù. Venire a Gesù vuol dire avere vera fede in Lui, vuol dire andare a Lui perché si crede in Lui, credere che Egli è Colui che può salvare. Vuol dire andare a Lui sapendo d'aver bisogno della vera vita, e di cercare quella vera vita in Lui. Quindi, andare a Gesù è credere in Gesù come Colui che può salvare, Colui in cui c'è perdono.
Poi, Gesù spiega quello che succede alla persona che va a Lui con fede. Dichiara che quella persona non avrà mai fame, e non avrà mai sete.
Visto che Gesù sta parlando in senso spirituale, è chiaro che non sta parlando di non avere mai fame e di non avere mai sete in senso materiale. Sta parlando in senso spirituale. Chi viene a Gesù riceve la vera vita, la vita che dura per sempre, e avrà quella vita per sempre. In Giovanni 4, Gesù diceva che l'acqua del mondo non soddisfa. Diceva che, al contrario, chi beve l'acqua che Egli dà non avrà mai sete. Quello che dichiara qua è la stessa cosa. Gesù dà la vera vita, che soddisfa totalmente, e dura per sempre.
Questa vita, questo pane spirituale, è disponibile per chi riconosce di averne bisogno, riconoscendo la propria condizione spirituale, riconoscendo il proprio peccato e il proprio bisogno del perdono, e vede in Gesù Cristo Colui che può perdonare e salvare. Chi viene a Gesù così, chi crede in Gesù così, riceve il perdono e la vera vita.
Gesù li riprende per la loro durezza di cuore
A questo punto, Gesù rimprovera queste persone per il loro rifiuto di credere in Lui. Gesù aveva già mostrato con i suoi miracoli di essere il Cristo, aveva già parlato di chi fosse, ma loro continuavano a rifiutarsi di credere. Avevano già visto molto per poter credere. Ma non volevano umiliarsi. Leggiamo il rimprovero di Gesù nel versetto 36.
36 Ma io ve l’ho detto: voi mi avete visto, ma non credete. (Giovanni 6:36)
Gesù inizia con un forte rimprovero. Gesù si era già manifestato a loro come il Cristo. Ma loro non credevano. Loro non si sono umiliati per ricevere Gesù come il loro Cristo, il loro Salvatore. Avevano visto chiare prove, perciò questo era un rifiuto di cuore.
È importante capire che siamo colpevoli quando non crediamo. Dio si manifesta già nella creazione, poi la Bibbia rende chiaro chi è Gesù. Queste persone avevano sentito l’insegnamento di Gesù, e avevano visto i suoi miracoli, che noi abbiamo nella Bibbia. Perciò, erano colpevoli per il fatto che non credevano in Lui.
Credere in Gesù vuol dire riconoscere, umilmente, il proprio peccato e il bisogno del perdono per mezzo di Cristo. Queste persone rifiutavano di andare a Gesù per la salvezza.
Anche oggi tante persone hanno sentito abbastanza per credere, ma non vogliono credere. Questa è la realtà del mondo che ci circonda.
Gesù non si ferma qua. Spiega chi sono coloro che vanno a Lui per la salvezza. È molto importante comprendere chi è che va a Gesù Cristo per la salvezza. Leggo il versetto 37, che ci spiega chi va a Gesù per la salvezza.
37 Tutto quello che il Padre mi dà verrà a me; e Colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, (Giovanni 6:37)
Se le persone che avevano visto Gesù e visto i suoi miracoli non credevano in Lui, non sono venute a Lui, allora chi verrà a Lui? Tutto quello che il Padre gli dà verrà a Lui. In altre parole, tutte le persone che il Padre dà al Figlio, verranno al Figlio per il perdono e la salvezza.
È importante capire che Dio Padre dà delle persone al Figlio, a Gesù Cristo, da salvare. Coloro che il Padre dà al Figlio, vengono a Gesù. Dio opera nel cuore di alcune persone, e quelle persone vanno a Gesù per la salvezza. Quindi, il primo passo della salvezza è un'opera di Dio! Il primo passo non viene dall'uomo, il primo passo della salvezza di una persona viene dal Padre.
Quando Dio dà una persona a Cristo, quella persona viene a Cristo. Tutti coloro che il Padre dà al Figlio vanno al Figlio! Quando Dio sceglie di salvare una persona, e dà quella persona a Cristo, quella persona andrà sicuramente a Gesù Cristo per la salvezza.
Poi, Gesù dichiara che chi viene a Lui sarà salvato sicuramente. Leggo ancora la seconda parte del versetto:
...Colui che viene a me, io non lo caccerò fuori... (Giovanni 6:37b).
Quando Dio dà una persona a Gesù, quella persona ha un nuovo cuore, vede il suo bisogno della salvezza, vede che quella salvezza esiste solo in Gesù Cristo, e va a Gesù con fede per essere salvato. Colui che va a Gesù così non sarà mai cacciato fuori. Sarà sempre con Dio. Sarà salvato sicuramente ed eternamente.
La vera salvezza dura per sempre. Una persona veramente salvata rimarrà sempre salvata. Attenzione, non tutti quelli che credono in Gesù Cristo sono veramente salvati. Abbiamo letto in Giovanni 2 che molti credevano in Gesù ma non erano salvati. Volta dopo volta vediamo persone che credono in Gesù con una fede umana, ma non sono salvati. La loro fede non è la vera fede che salva. I loro cuori non sono cambiati. Perciò, possono credere con una fede umana, possano comportarsi esternamente come credenti, però, non hanno la vera fede che salva. Perciò, possono anche abbandonare la fede, e dal punto di vista umano sembra che abbiano abbandonato Cristo. Ma in realtà, non avevano mai avuto Cristo.
Invece, quando il Padre dà una persona al Figlio, Gesù Cristo, quella persona va a Cristo con la vera fede, crede in Cristo, diventa una nuova creatura, e continua a credere in Gesù per tutta la vita. Questo perché la sua salvezza ha origine in Dio, non in una sua scelta.
Quanto è importante comprendere questo. Tante persone credono che si può perdere la salvezza, perché vedono qualcuno che apparentemente crede in Gesù ma dopo un certo tempo abbandona la fede. Quello che dobbiamo capire è che quella persona aveva una fede umana, ma il suo cuore non era mai stato trasformato da Dio. Non aveva la fede che salva. Invece, quando il Padre dà una persona al Figlio, a Gesù Cristo, quella persona va a Gesù per la salvezza, Gesù lo salva pienamente, e non sarà mai cacciato fuori.
La salvezza è per sempre
Gesù va avanti, e rende ancora più chiaro che coloro che Egli salva, saranno salvati fino alla fine. Egli non perderà nessuno di coloro che salva. Leggo dal versetto 37 al 39.
37 Tutto quello che il Padre mi dà verrà a me; e Colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, 38 perché io sono disceso dal cielo, non per fare la mia volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato. 39 E questa è la volontà del Padre che mi ha mandato: che io non perda niente di tutto quello che Egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. (Giovanni 6:37-39)
Consideriamo queste verità. Il Padre ha dato al Figlio delle persone da salvare. Il Figlio è disceso dal cielo, è venuto nel mondo dal cielo, per compiere la salvezza per quelle persone. Il Padre ha mandato Gesù per compiere la volontà del Padre. E quella volontà è che Cristo salvi e non perda nessuno di tutti quelli che il Padre gli ha dato. La volontà del Padre è che il Figlio non solo salvi le persone, ma che le custodisca fino all'ultimo giorno!
Gesù Cristo è stato mandato sulla terra per compiere la volontà di Dio, che è quella di salvare le persone che il Padre gli ha dato. E poi, che vengano custodite in modo che nessuna di loro sarà persa, ma tutte saranno risuscitate a vita eterna nell'ultimo giorno.
Questa è la volontà del Padre, ed è quello che Gesù ha fatto e sta facendo. E tutto quello che Cristo fa, lo fa perfettamente, e nulla e nessuno può ostacolarlo.
Anche qua, è molto chiaro che la vera salvezza non può essere persa, perché è un'opera di Dio portata avanti da Gesù Cristo.
È per questo che l'apostolo Paolo dichiara in Filippesi 1:6:
“essendo convinto di questo, che Colui che ha cominciato un’opera buona in voi, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.” (Filippesi 1:6 LND).
Dio, non gli uomini ma Dio stesso, porterà avanti fino a compimento l'opera che Egli ha cominciato, dando delle persone a Gesù Cristo da salvare e poi garantendo che rimangano salvate fino alla fine.
Se comprendiamo correttamente la salvezza, capiamo che la vera salvezza è sicura, perché Dio porterà avanti la sua opera in quella persona.
Ci sono tante persone che dicono di credere in Gesù, ma non sono veramente salvate perché Dio non ha cambiato i loro cuori. La vera salvezza è sicura.
Nel versetto 40, Gesù spiega ancora di più quello che è la vera salvezza. Seguite con attenzione mentre lo leggo.
40 Questa infatti è la volontà di Colui che mi ha mandato: che chiunque vede il Figlio e crede in Lui, abbia vita eterna, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno". (Giovanni 6:40)
Qua, Gesù spiega più a fondo qual'è la volontà del Padre, Colui che ha mandato Cristo nel mondo. La volontà del Padre è che chiunque vede il Figlio e crede in Lui abbia vita eterna, e viene custodito fino alla fine, ovvero che sarà risuscitato nell'ultimo giorno da Cristo.
Il verbo “vedere” nella frase “chiunque vede il Figlio” non significa vedere fisicamente. Piuttosto, è percepire nel cuore, è riconoscere veramente Gesù Cristo come Figlio di Dio, Salvatore. Chi è che vede Cristo così? Coloro che il Padre dà al Figlio. Quando il Padre attira una persona, quella persona vede in Gesù il Salvatore di cui ha bisogno. Viene a Gesù per la salvezza. Crede in Gesù come il proprio Salvatore e Signore. Quella persona avrà vita eterna, la vera salvezza. E quella salvezza è certa, perché la volontà del Padre è che Gesù risusciterà quella persona nell'ultimo giorno.
Quanto è importante comprendere che la vera salvezza inizia con il Padre che dà delle persone al Figlio, quelle persone vedono, percepiscono chi è il Figlio, vanno a Gesù con fede per la salvezza, vengono salvate, e rimangono salvate fino alla fine.
Questa è la volontà del Padre, e Dio sempre porta a compimento la sua volontà! Nulla può ostacolare Dio dal portare a compimento la sua opera. Abbiamo già visto più volte che il Padre ha dato delle persone al Figlio, a Gesù Cristo. Gli ha dato queste persone per salvarle, e per custodirle fino all'ultimo giorno. Questa è l'opera di Dio in Cristo. Questa è l'opera che Dio porterà avanti.
I Giudei mormorano, vv.41,42
A questo punto, Gesù ha reso molto chiaro che Egli è la salvezza. Ha reso chiaro che è il Figlio di Dio, che è disceso dal cielo. Ha reso chiaro che solo in Lui c'è la vera vita. Ha reso chiara la sua divinità.
Ma questi Giudei non lo volevano accettare. Non mancavano le prove, ma mancava un cuore umile. Leggo i versetti 41 e 42.
41 I Giudei dunque mormoravano di Lui, perché aveva detto: "Io sono il pane che è disceso dal cielo", 42 e dicevano: "Non è costui Gesù, il Figlio di Giuseppe, di cui conosciamo il Padre e la madre? Come può Egli dire: "Io sono disceso dal cielo"?". (Giovanni 6:41,42)
I Giudei non volevano accettare che Gesù è il Figlio di Dio. Non mancavano le prove chiare. Ma non volevano umiliarsi per riconoscere il loro peccato e che avevano bisogno di un Salvatore.
Cioè, loro conoscevano Gesù come uomo, sapevano che era il Figlio di Giuseppe e Maria, anche se noi sappiamo che Maria era vergine quando aveva concepito Gesù. Quindi, avevano conosciuto Gesù come uomo. Perciò, nonostante le chiare prove, non volevano credere in Lui come il Cristo, il Figlio di Dio.
Ricordate che avevano visto in Gesù i chiari segni, ovvero i miracoli, che solo Dio poteva compiere. Soltanto il giorno precedente avevano visto Gesù moltiplicare i pani e i pesci. Avevano visto Gesù guarire persone miracolosamente. Avevano sentito l'insegnamento di Gesù. Avevano molte e chiare evidenze che dimostravano che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio!
Ma non volevano riconoscerlo così. Per durezza di cuore, rifiutavano di credere in Lui. Non volevano piegare le ginocchia davanti a Cristo, perché in realtà, non volevano piegare le ginocchia davanti a Dio.
Anche oggi, tante persone arrivano a vedere chiaramente chi è Gesù, ma non vogliono inginocchiarsi davanti a Dio, e perciò, rifiutano di credere in Lui, nel senso di credere in Lui come il loro Signore e Salvatore.
Gesù riprende loro, parla del ruolo di Dio
Andiamo avanti, per vedere come Gesù risponde a loro. Seguite mentre leggo i versetti 43 e 44.
43 Allora Gesù rispose e disse loro: "Non mormorate fra di voi. 44 Nessuno può venire a me, se il Padre che mi ha mandato non lo attira, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. (Giovanni 6:43,44)
Nel versetto 43, Gesù riprende il loro mormorare, perché peccavano non credendo in Lui. Chi rifiuta di credere in Gesù Cristo è colpevole. Il rifiuto di credere è proprio quello: un rifiuto di credere. Questo ci rende ancora più colpevoli davanti a Dio.
Poi, nel versetto 44 Gesù dichiara una verità importantissima. Dichiara che nessuno è capace di venire a Lui, se il Padre, che ha mandato Cristo, non attira quella persona.
In altre parole, di natura l'uomo non ha la capacità di andare a Gesù Cristo per la salvezza. Questo è perché di natura l'uomo è morto nel suo peccato. In Romani 5 leggiamo che eravamo senza forza, ovvero senza la capacità spirituale di andare a Cristo. In Efesini 2 leggiamo che eravamo morti nei nostri peccati. In Romani 3 leggiamo che nessuno cerca Dio. Ascoltate mentre leggo Giovanni 3:18,19.
18 Chi crede in Lui non è condannato, ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. 19 Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie. (Giovanni 3:18,19)
Di natura, nessuno va a Gesù Cristo per la salvezza. Di natura gli uomini vogliono restare nelle tenebre. Questa è la nostra natura. E perciò, non possiamo andare contro natura. Nessuno cerca Dio per conto proprio. Nessuno va a Gesù per la salvezza per conto proprio. Gli uomini preferiscono le tenebre.
Ma Dio attira coloro che ha dato al Figlio. Notate che prima parlava di coloro che aveva dato al Figlio, che il Figlio risusciterà nell'ultimo giorno. Qua, usa il verbo “attirare”, il Padre attira delle persone, e queste verranno risuscitate nell'ultimo giorno. Perciò, da questo è chiaro che Dio attira a sé coloro che dà a Gesù Cristo da salvare. Dio opera nel cuore delle persone che ha dato al Figlio in modo che vogliono Gesù. Dio cambia la loro natura. Mentre prima non volevano Cristo, adesso vogliono Cristo. Mentre prima non volevano venire a Gesù Cristo, adesso vogliono venire a Gesù Cristo. Mentre prima era impossibile per loro andare a Cristo, perché andava contro la loro natura, quando Dio li attira, Dio cambia la loro natura, e vogliono e possono andare a Gesù Cristo per la salvezza.
E di nuovo, Gesù dichiara ancora che chi viene a Lui, sarà risuscitato da Cristo nell'ultimo giorno. Quando Dio salva una persona, porta avanti la salvezza di quella persona fino all'ultimo giorno, fino al giudizio finale. L’opera che Dio inizia in una persona, Dio la porterà sempre a compimento!
Perciò, anche qui vediamo che coloro che Egli salva li custodirà fino alla fine. Questo è perché la salvezza è un'opera fra il Padre e il Figlio. Il Padre dà al Figlio delle persone da salvare, attira quelle persone verso Cristo, poi quelle persone vanno a Cristo, Cristo le salva e le custodisce fino all'ultimo giorno. Quindi, la salvezza, la vera salvezza, non dipende dal fatto che una persona dice di credere, e si comporta meglio. Piuttosto nella vera salvezza, una persona ha la vera fede che viene da Dio. Perciò, la vera salvezza è sicura e non si può perdere.
Come ho già detto, il fatto che una persona sembra essere un credente non vuol dire che sia veramente un credente. Non vuol dire che appartiene veramente alla vera chiesa, l’insieme dei veri credenti. Non vuol dire che è veramente dei nostri, parlando dei veri credenti.
In 1Giovanni 2:18,19, leggiamo proprio di questo.
18 Fanciulli, è l'ultima ora. E, come avete udito, l'anticristo deve venire, e fin da ora sono sorti molti anticristi; da questo conosciamo che è l'ultima ora. 19 Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri perché, se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma ciò è accaduto perché fosse palesato che non tutti sono dei nostri. (1Giovanni 2:18,19)
Qua, leggiamo di persone che erano in mezzo alla chiesa, sembravano credenti, ma in realtà, non erano dei nostri, non erano veramente salvati. Finché erano con noi, sembravano veri credenti. È diventato visibile che non erano veramente salvati quando sono usciti di mezzo a noi, quando hanno abbandonato la fede.
Quindi, noi non vediamo il cuore di una persona. Uno può dire di essere credente, uno può comportarsi bene esternamente, ma non vediamo veramente il cuore. Quando uno abbandona la fede, diventa evidente che non aveva mai avuto la vera fede che Dio dà. Perciò, non è mai appartenuto a Dio per mezzo di Gesù Cristo. Quindi, Gesù non perde quella persona, in quanto quella persona non apparteneva veramente a Gesù.
Invece, coloro che vengono dati a Gesù Cristo dal Padre vengono salvati, e vengono custoditi fino alla fine. Quindi, si potrebbe dire che un fattore importante per riconoscere di essere realmente salvati è la perseveranza nella fede. Certamente, ci sono altri frutti, come un cuore umile che vede e confessa i propri peccati. Ma chi è veramente salvato persevererà nella fede, perché Dio è all’opera in lui.
Gesù dichiara ancora una verità che ci aiuta a capire la vera salvezza nel versetto 45. Seguite mentre lo leggo.
45 Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno ammaestrati da Dio". Ogni uomo, dunque, che ha udito e imparato dal Padre, viene a me.
Qua, Gesù cita una profezia che dichiara che tutti saranno ammaestrati da Dio. Gesù rende chiaro che, questo “tutti” rappresenta tutti quelli che Dio Padre dà al Figlio. In altre parole, quando dice che saranno ammaestrati da Dio, vuole dire che Dio parlerà ai loro cuori. In questo senso, saranno attirati a Cristo, perché Dio aprirà i loro cuori a vedere il loro bisogno di un Salvatore, e poi che Gesù è quel Salvatore.
Quindi, quando Dio ammaestra una persona, vuol dire che quella persona sente e impara dal Padre. Le verità di Dio arrivano al cuore di quella persona. E quella persona, che ha udito e imparato dal Padre, andrà sicuramente a Gesù Cristo per la salvezza.
Visto che è Dio che ha veramente toccato il cuore di quella persona, la salvezza è dovuta all'opera di Dio, e quella salvezza è sicura e durerà fino all'ultimo giorno.
Quando Dio parla al cuore di una persona, e quindi attira quella persona a Cristo, la persona vede il proprio bisogno della salvezza, e va a Gesù Cristo per quella salvezza. Quella salvezza è sicura, perché ha origine in Dio, non nella persona.
Invece, ci sono persone che dicono di credere, esternamente camminano come cristiani, anche per tanti anni. Ma prima o poi, escono di mezzo a noi. Prima o poi, rivelano il loro vero cuore.
Conclusione
Quindi, in questo brano, abbiamo visto che la vera salvezza è in Gesù Cristo. La vera salvezza inizia quando il Padre dà una persona da salvare a Cristo. Dio cambia il cuore di quella persona, e attira quella persona a Cristo. Quindi, non è un’opera umana, è un’opera di Dio nel cuore di quella persona. Attirata da Dio, quella persona va a Cristo e viene salvata. Cristo custodisce quella persona fino all’ultimo giorno.
O che possiamo comprendere sempre di più dell’opera di Dio in noi, per avere cuori pieni di ringraziamento a Dio. O che possiamo confidare nell’opera di Dio, perché è un’opera sicura. O che possiamo camminare nella luce, in ogni campo della vita.
E prego che possiamo proclamare l’Evangelo di Gesù Cristo a tutti, perché non sappiamo mai chi Dio salverà. Dio salva i peccatori. Proclamiamolo a tutti, Dio salverà coloro che ha dato al Figlio, e il Figlio li custodirà fino all’ultimo giorno.
Grazie a Dio. Siamo sicuri in Cristo.
E per chi non è salvato? Guarda a Gesù Cristo. Riconosci il tuo peccato, riconosci di essere sotto condanna. Corri a Gesù Cristo per il perdono. C’è perdono in Gesù Cristo.