Lo dico spesso, perché è troppo importante: la cosa più importante nella vita, in senso assoluto, è essere salvati. Senza la salvezza, tutto quello che potremmo ottenere in questa vita è inutile, perché sarà tutto perso. Invece, con la salvezza, c'è la promessa sicura della vita eterna con Dio, in una gioia ineffabile. E la salvezza arriva solamente per mezzo della fede in Gesù Cristo. In altre parole, una persona deve essere consapevole del proprio peccato e del bisogno della salvezza, del perdono, e poi, deve riconoscere che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e deve credere nel sacrificio che Gesù Cristo ha compiuto sulla croce per pagare la condanna del peccato.
Stiamo studiando l'Evangelo di Giovanni, in cui Giovanni ci mostra che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, in modo che possiamo credere in Lui per avere la salvezza.
Abbiamo già considerato i capitoli uno e due. Se ricordate, Giovanni Battista, che era molto conosciuto, ed era riconosciuto da tutti che veniva da Dio, aveva dichiarato che Gesù è il Figlio di Dio, e poi, che Gesù è l'agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo. Quindi, questa voce autorevole dichiarava che Gesù è il Cristo. Poi, quando Giovanni Battista battezzò Gesù, venne la voce del Padre dal cielo, affermando che Gesù è suo Figlio.
Nella seconda parte del capitolo due, abbiamo visto che Gesù andò a Gerusalemme, al tempo della Pasqua, e scacciò i mercanti dal tempio. Quell'atto mostrava l’autorità divina di Gesù. Inoltre, facendo così, Gesù mostrava che il sistema stabilito dai capi religiosi non era da Dio. Per questo, i capi religiosi cominciavano ad odiare Gesù.
Abbiamo anche visto che mentre Gesù era a Gerusalemme in quei giorni, faceva tanti segni, ovvero miracoli, pubblicamente. In quel modo, rendeva ancora più chiaro che veniva da Dio.
Ricordando queste verità, andiamo avanti, iniziando con Giovanni 3, e troviamo un capo dei Giudei, di nome Nicodemo, che va da Gesù per capire di più del suo messaggio. Gesù spiega a Nicodemo, quest'uomo religioso molto importante, come ottenere la salvezza. Il fatto che Gesù gli spiega come ottenere la salvezza era un modo per mezzo del quale Gesù gli mostrava, e tramite la Bibbia lo mostra anche a noi, di aver bisogno della salvezza, come anche noi abbiamo bisogno della salvezza.
È utile sapere e ricordare che Israele fu guidato da quello che viene chiamato il sinedrio, un gruppo di 70 uomini. Mentre Roma aveva il potere politico e civile, i Romani lasciavano buona parte della guida della nazione ai Giudei, ed era il sinedrio che aveva questo potere. Quindi, questi 70 uomini erano molto importanti nella società, e avevano grandi poteri. Erano le autorità religiose più importanti. C’era tutta una classe di uomini religiosi che aveva il potere, ma il sinedrio era il gruppo più importante. Nicodemo faceva parte del sinedrio.
Quindi, nel brano che stiamo per leggere oggi, Gesù sta parlando con Nicodemo, uno dei capi dei Giudei, un membro del sinedrio. Questa non è l'unica volta che incontriamo Nicodemo in questo Evangelo. Lo troviamo ancora in Giovanni 7:50, quando lui riprende il sinedrio per aver accusato Gesù senza le prove. Poi, lo troviamo di nuovo in Giovanni 19:39, quando egli va con Giuseppe di Arimatea per prendere e seppellire il corpo di Gesù dopo la crocifissione. Quindi, Nicodemo è un personaggio importante. Consideriamo questo brano, iniziando a leggere Giovanni 3:1,2.
1 Or c’era fra i farisei un uomo di nome Nicodemo, un capo dei Giudei. 2 Questi venne da Gesù di notte e gli disse: "Maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio, perché nessuno può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui". (Giovanni 3:1,2)
Il fatto che Nicodemo faceva parte del sinedrio, che era situato a Gerusalemme, e che Gesù aveva appena fatto i suoi primi miracoli pubblici là, a Gerusalemme, possiamo capire che probabilmente questo avvenimento è avvenuto a Gerusalemme. Possiamo anche capire che Nicodemo è andato con cuore sincero, cercando di capire di più della volontà di Dio.
Il fatto che è andato di notte non è in sé una cosa negativa. Sappiamo che di giorno, Gesù era molto impegnato, ed era circondato da grandi folle. Sappiamo che gli altri capi dei Giudei erano molto avversi a Gesù. Quindi, Nicodemo per poter parlare con calma con Gesù, per avere risposte alle sue domande di cuore, era naturale che andasse da Gesù di notte. Non abbiamo alcun motivo di presumere una motivazione negativa. Giovanni, l'autore, non ci dice nulla di negativo qui di Nicodemo per farci credere che ci fosse un motivo non buono che lo abbia spinto ad andare da Gesù di notte. Il fatto poi che Giovanni parla in termini molto positivi di Nicodemo più avanti ci aiuta a capire meglio il cuore di Nicodemo.
E quindi, Nicodemo va a Gesù. Lo chiama maestro, che viene dall'ebraico rabbi. Questo era un termine di grande onore. Il fatto che Nicodemo, che era uno dei capi dei Giudei, chiama Gesù rabbi, mostra che Lo stava onorando molto. Quindi, Nicodemo andò a Gesù con umiltà, parlando con Gesù con grande rispetto.
Nicodemo aveva riconosciuto chiaramente che Gesù era da Dio. Dichiara: “noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio”. Anche in questo, vediamo in Nicodemo una grande fede. Riconosce che Gesù è da Dio. Inoltre, riconosce che i segni, ovvero i miracoli, che Gesù aveva fatto dimostravano chiaramente che Dio era con Gesù.
Quindi, Nicodemo parla con Gesù con grande rispetto, con onore, e con una fede notevole. Non capiva tutto, ma capiva abbastanza per andare a Gesù volendo capire di più le verità di Dio, sapendo che Gesù era da Dio.
Un buon esempio
In questo, Nicodemo è un buon esempio per noi. Chi cerca Dio, deve cercare Dio con umiltà, deve credere a quello che ha già capito, e deve voler capire di più. Deve andare umilmente a Dio, per noi vuol dire tramite le scritture, per capire di più. Quindi, Nicodemo, avendo capito che Gesù era da Dio, andò a Gesù per capire più di Dio.
Gesù risponde a Nicodemo
Chi va a Gesù con questo tipo di cuore viene accolto da Gesù. Infatti, adesso, scopriamo che Gesù accolse Nicodemo dandogli il grande dono di spiegargli come ricevere la salvezza. Leggo i versetti 3 a 8.
3 Gesù gli rispose e disse: "In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio". 4 Nicodemo gli disse: "Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?". 5 Gesù rispose: "In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Ciò che è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito. 7 Non meravigliarti se ti ho detto: "Dovete nascere di nuovo". 8 Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il suono, ma non sai da dove viene né dove va; così è chiunque è nato dallo Spirito". (Giovanni 3:3-8)
La prima cosa da notare qua, è che Gesù menziona la nuova nascita ben cinque volte, spiegando che è necessaria per poter entrare in cielo. Questo è il suo messaggio principale per Nicodemo, e anche per noi. La salvezza, descritta anche come vedere o entrare nel regno di Dio, avviene solamente a chi nasce di nuovo. Leggo di nuovo il versetto 3.
3 Gesù gli rispose e disse: "In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio". (Giovanni 3:3)
Gesù, vedendo il cuore di Nicodemo, subito gli parla della cosa più importante di tutte. Gli parla della salvezza. Questo è il vero bisogno di ogni persona nel mondo. Spesso, le persone non capiscono il loro bisogno della salvezza. Magari vogliono l'aiuto di Dio per vari problemi della vita. Ma il vero bisogno più grande di ogni uomo è quello di ricevere la salvezza. E perciò, Gesù subito spiega a Nicodemo come essere salvati.
Gesù inizia dichiarando: “in verità, in verità”. Tutto quello che Gesù Cristo dichiara è verità, ma quando Gesù inizia una dichiarazione in questo modo, mette grande enfasi su quello che sta per dire. Infatti, dicendo così, Gesù fa capire a Nicodemo l'estrema importanza di quello che dichiara.
Quello che Gesù dichiara è la verità più importante della vita. Gesù dichiara che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio. Sarà eternamente perduto, lontano da Dio.
Le parole tradotte “nato di nuovo” potrebbero anche essere tradotte: “nato da sopra”. La parola tradotta: “di nuovo” ha un doppio significato. Vuole dire anche “da sopra, dal cielo”. Per ricevere la salvezza, occorre una nascita, una nuova nascita, una nascita che viene da sopra, che non è terrena.
Quello che è estremamente importante notare è che vedere il regno di Dio, che poi Gesù descrive come entrare nel regno di Dio, quindi, la salvezza, non arriva per mezzo delle buone opere. Non arriva dal fatto che uno è un capo religioso. Non arriva perché uno è buono e molto morale. La salvezza arriva solo a chi nasce di nuovo.
Questo era in grande contrasto con quello che era la mentalità dei Giudei che seguivano ormai le loro tradizioni anziché quello che Dio aveva insegnato nell’Antico Testamento, ed è un contrasto con la mentalità di ogni religione del mondo. Le religioni credono che la salvezza arriva a chi merita la salvezza. Le religioni insegnano che bisogna meritare la salvezza, che ci si arriva con le opere, o perché uno è buono. Ma qua, Gesù Cristo dichiara che la salvezza arriva per mezzo di una nuova nascita, che poi spiegherà più a fondo. Quindi, Gesù stava dicendo a questo capo dei Giudei, quest'uomo molto religioso, che anche egli aveva bisogno di questa nuova nascita per poter entrare nel regno di Dio. Gesù parlava di una nascita spirituale. Ma all'inizio, Nicodemo non capiva il senso di quello che Gesù diceva. Notiamo la sua confusione nel versetto 4:
4 Nicodemo gli disse: "Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?". (Giovanni 3:4)
La dichiarazione di Gesù è stata così diversa da quello che i Giudei credevano, tanto da confondere Nicodemo. Non capiva cosa intendeva Gesù con una nuova nascita. Non capiva che era una nascita da sopra. Lui pensava alla nascita solo in senso fisico, come la nascita di un bimbo. E per questo, interpretando così le parole di Gesù, non riusciva a capirne il senso. Pensava solo in senso fisico. E certamente, fisicamente sarebbe impossibile per un uomo ritornare nel grembo di sua madre.
La nostra tendenza
In questo, troviamo quella che è spesso una nostra tendenza. Leggiamo e comprendiamo le verità di Dio attraverso il filtro di quello che è normale per noi. Facilmente interpretiamo quello che la Bibbia dice attraverso un nostro filtro, e perciò, in questi casi ci è difficile capire. Quindi, prima di criticare Nicodemo, riconosciamo che anche noi abbiamo questa tendenza. Per capire la Bibbia, dobbiamo umiliarci e considerare quello che dichiara, senza adattarla alle nostre esperienze.
Gesù continua ad aiutare Nicodemo
Vediamo il cuore di Gesù nel modo in cui continua ad aiutare Nicodemo a capire. E perciò, di nuovo, Gesù ripete la verità di prima, questa volta aggiungendo un aspetto estremamente importante per rendere più chiaro quello che intendeva con nascere di nuovo, ovvero, nascere da sopra. Spiega che quella nascita viene da Dio, viene dallo Spirito, cioè, lo Spirito Santo. Leggo i versetti 5 e 6.
5 Gesù rispose: "In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Ciò che è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito. (Giovanni 3:5,6)
Prima, Gesù aveva usato il termine nascere di nuovo. Qua, dice nascere d'acqua e di Spirito. Nel versetto 6, menziona solo “nato dallo Spirito”. Cosa intende Gesù quando dice: nato d’acqua e di Spirito?
Ricordate che molto spesso nella Bibbia, si ripete la stessa cosa con sinonimi. Nell'Antico Testamento e anche nel Nuovo Testamento, lo Spirito Santo viene descritto come acqua. L'acqua è un simbolo dello Spirito Santo. Per esempio, vi leggo Isaia 44:3, in cui Dio parla al suo popolo.
“Poiché io spanderò acqua sull’assetato e ruscelli sulla terra arida; spanderò il mio Spirito sulla tua progenie, e la mia benedizione sui tuoi discendenti.” (Isaia 44:3 LND)
In questo versetto, chiaramente l’acqua rappresenta lo Spirito Santo. Leggo Luca 3:16. Qua, è Giovanni Battista che parla alle folle.
“Giovanni rispose, dicendo a tutti: "lo vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, al quale io non sono neppure degno di sciogliere il legaccio dei sandali; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e col fuoco.” (Luca 3:16 LND)
Qua, Giovanni parla di Gesù Cristo, dichiarando che battezzerà con lo Spirito Santo. Il battesimo come atto fisico è fatto con l'acqua. Battezzare nello Spirito è un atto spirituale. Quindi, nascere d'acqua e di Spirito non sono due cose separate, bensì è un modo biblico di parlare di un unico atto, compiuto dallo Spirito Santo.
Gesù stesso descrive lo Spirito Santo come acqua in Giovanni 7:37-39. In quel brano, Gesù si trova di nuovo a Gerusalemme in un tempo successivo al nostro brano di oggi. Leggo le parole di Gesù.
“37 Or nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù si alzò in piedi ed esclamò dicendo: "Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. 38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, da dentro di lui sgorgheranno fiumi d’acqua viva". 39 Or egli disse questo dello Spirito, che avrebbero ricevuto coloro che avrebbero creduto in lui; lo Spirito Santo infatti non era ancora stato dato, perché Gesù non era stato ancora glorificato.” (Giovanni 7:37-39 LND)
Qua, Gesù dichiara che chi crede in Lui avrà un fiume di acqua dentro di sé, e poi, il brano spiega che quest’acqua è lo Spirito Santo. Quindi, vediamo che Gesù usava il termine acqua per descrivere lo Spirito Santo.
Capire questo ci aiuta a capire il nostro brano, Giovanni 3:5. Gesù sta aiutando Nicodemo a capire che la nascita di cui parla è una nascita spirituale. Nicodemo, conoscendo bene le Scritture, capiva che l'acqua era un simbolo dello Spirito Santo. Perciò, questa descrizione poteva aiutarlo. Poi, subito dopo nel versetto 6, Gesù fa una chiara distinzione fra nascere dalla carne, e nascere dallo Spirito. Là, parla di due tipi di nascite distinte. Ciò che nasce dalla carne è carne, e rimane carne. La nascita umana ti dà la vita fisica, ma non ti dà la vita spirituale. Invece, ciò che nasce dallo Spirito è spirito. E perciò, quello che è nato d'acqua nel versetto 5 non è una descrizione di una nascita fisica. Piuttosto, nel versetto 5 sta parlando della nascita spirituale, usando due termini. Il versetto 6 fa la distinzione fra la nascita fisica, quella dalla carne, e la nascita spirituale, quella dallo Spirito.
Quindi, Gesù chiarisce che per entrare nel regno di Dio, ovvero per essere salvato, uno deve nascere di nuovo, deve nascere dallo Spirito.
Questa nuova nascita è un'opera di Dio, non è un'opera degli uomini. E perciò, nei versetti 7 e 8, Gesù rende ancora più chiaro che questa nascita non arriva per le opere dell'uomo. Vieni solo da un'opera dello Spirito Santo. Leggiamo di nuovo i versetti 7 e 8.
7 Non meravigliarti se ti ho detto: "Dovete nascere di nuovo". 8 Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il suono, ma non sai da dove viene né dove va; così è chiunque è nato dallo Spirito". (Giovanni 3: 7,8)
Gesù dichiara a Nicodemo che non deve essere meravigliato. La dichiarazione di Gesù che uno deve nascere di nuovo per entrare in cielo, e quindi, che non si entra nel regno perché si è un bravo giudeo, come i Giudei tendevano a credere, era drasticamente diversa da quello che Nicodemo aveva creduto. Però, Nicodemo non doveva essere meravigliato. Non doveva credere che non fosse possibile. Doveva capire che l'opera di Dio è qualcosa che non dipende dall'uomo, come il vento non dipende dall’uomo.
Gesù usa l'esempio del vento, che è qualcosa di naturale. Tutti sanno che c'è il vento. Tutti possono sentire il vento, e vederne l'effetto quando soffia. Però, non si vede l'origine del vento. Non si vede dove va. Non si sa quando arriverà, né quando smetterà. È come se avesse una volontà sua. Gli uomini non possono controllare il vento.
Similmente, l'opera dello Spirito Santo di far nascere di nuovo una persona è un'opera che non dipende dall'uomo. Non arriva tramite qualche rito religioso che gli uomini possono fare. Non arriva tramite qualche sacramento. Non arriva in base alle buone opere che una persona ha compiuto. È un'opera dello Spirito Santo.
Due commenti qua. Primo: in greco, la parola “vento” è la stessa parola della parola “spirito”. Il contesto ci fa capire il senso giusto. Secondo, anche qua Gesù ripete la necessità di nascere di nuovo. L'unico modo per entrare in cielo, ovvero, di essere salvati, è per mezzo della nuova nascita, che compie lo Spirito Santo.
In Giovanni 1, abbiamo già letto che diventare figli di Dio viene dalla nascita che viene da Dio. Leggo di nuovo Giovanni 1:12,13.
12 ma a tutti coloro che l’hanno ricevuto, egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, 13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma sono nati da Dio. (Giovanni 1:12,13)
In questo brano, si parla della nascita da Dio. Nel nostro brano di oggi, si parla della nascita da sopra, dalla nascita dallo Spirito, che è Dio. Quindi, la salvezza, che significa diventare un figlio di Dio, non arriva tramite buone opere, o qualche sacramento, o perché uno è una persona buona, né da qualsiasi altra cosa. Piuttosto, la salvezza avviene tramite una nascita spirituale per opera dello Spirito Santo. Questo è il punto di Gesù a Nicodemo, e questo è il punto di Dio anche per noi.
Gesù spiega ancora
In realtà, quello che Gesù sta dichiarando è molto chiaro. Però, era così diverso da quello che Nicodemo aveva sempre creduto che era difficile da comprendere per Nicodemo. Questo è un punto importante da notare. Il fatto che una verità è chiara non vuol dire che sarà sempre compresa. Se abbiamo preconcetti, allora quando sentiamo qualcosa diversa da quella che crediamo, se il nostro cuore non è aperto, sarà difficile per noi comprenderla. Perciò, è importante ascoltare attentamente quello che viene dichiarato da Dio. Non dobbiamo ascoltare attraverso un nostro filtro.
Nicodemo valutava quello che Gesù diceva attraverso un suo filtro, e perciò, non riusciva a capire il senso delle parole di Gesù. Leggiamo i versetti 9-11.
9 Nicodemo, rispondendo, gli disse: "Come possono accadere queste cose?". 10 Gesù rispose e gli disse: "Tu sei il dottore d’Israele e non sai queste cose? 11 In verità, in verità ti dico che noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo visto, ma voi non accettate la nostra testimonianza. (Giovanni 3:9-11)
Nicodemo non sta dubitando di quello che dice Gesù. Quando dice: “come possono accadere queste cose?”, non dubita di quello che Gesù dice, è solo che non lo riesce a capire. Quindi, non mostra un cuore incredulo. Piuttosto, vediamo un uomo che crede a quello che Gesù dichiara, ma che sta avendo difficoltà a comprendere. Notate che Gesù lo riprende in un certo senso, aiutandolo a capire che i capi religiosi dei Giudei erano convinti di avere grande conoscenza, ma in realtà non capivano le cose basilari.
Il fatto che Gesù usa il plurale, dicendo “noi parliamo” potrebbe essere solo un modo di parlare di se stesso. Oppure, si riferisce anche a quello che i profeti avevano detto, oppure anche a Giovanni Battista. Comunque, Gesù parlava di quello che sapeva e che aveva visto. Il problema era che i Giudei, non Nicodemo personalmente, ma i Giudei come categoria di uomini, non accettavano quello che Gesù dichiarava. Infatti, in tutti e quattro gli Evangeli, vediamo molto chiaramente che i Giudei, ovvero i capi dei Giudei, non accettavano la testimonianza di Gesù Cristo.
Come dottore d'Israele, come grande conoscitore della Bibbia, Nicodemo avrebbe dovuto capire le profezie che parlavano della nuova nascita, la necessità di avere un nuovo cuore da Dio. Per esempio, vi leggo Geremia 31:33.
“"Ma questo è il patto che stabilirò con la casa d’Israele dopo quei giorni" dice l’Eterno: "Metterò la mia legge nella loro mente e la scriverò sul loro cuore, e io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.” (Geremia 31:33 LND)
Qua, Dio parla di un'opera che non aveva mai fatto nell'Antico Testamento. Parla di operare nel cuore delle persone. Questo è quello che succede nella nuova nascita.
Poi, leggo Ezechiele 11:19, e poi Ezechiele 36:25-27.
“E io darò loro un altro cuore e metterò dentro di loro un nuovo spirito toglierò via dalla loro carne il cuore di pietra e darò loro un cuore di carne,” (Ezechiele 11:19 LND)
“25 Spanderò quindi su di voi acqua pura e sarete puri; vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli. 26 Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dalla vostra carne il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. 27 Metterò dentro di voi il mio Spirito e vi farò camminare nei miei statuti, e voi osserverete e metterete in pratica i miei decreti.” (Ezechiele 36:25-27 LND)
Anche qua, per mezzo dello Spirito, Dio parla di dare un nuovo cuore. Questa è una nuova vita, è qualcosa che non fa l'uomo, ma che viene da Dio. Allora, le profezie, che Nicodemo conosceva bene, parlavano di questa opera grande che veniva da Dio. Ma Nicodemo non aveva capito. In base a queste ed altre profezie, avrebbe dovuto comprendere quello che Gesù dichiarava.
Il problema era che i Giudei avevano un concetto loro, e perciò, non capivano le chiare verità di Dio. Infatti, in linea generale, i capi dei Giudei non accettavano la testimonianza di Gesù Cristo. Non perché non era chiara, ma perché non volevano accettare quella verità.
Infatti, quello che ostacola le persone oggi ad accettare le verità di Dio non è che le verità sono così difficili, è che le verità di Dio richiedono l'umiliazione e la fede. Ma l'orgoglio umano non vuole umiliarsi. E per questo, tante persone non credono a quello che Dio dichiara.
Dobbiamo sempre chiedere a noi stessi se siamo umili da accettare tutto quello che Dio dichiara. Per esempio, ci sono insegnamenti che sono difficili da accettare, perché vanno contro quello che la nostra carne vorrebbe. Possiamo scusarci dicendo che non capiamo. Ma la realtà è che spesso non vogliamo accettarli. Prego che possiamo capire questo, per umiliarci, ed accettare tutto quello che Dio ci dichiara.
La lezione principale
La grande domanda, a cui Gesù ci dà la risposta in questo brano è: come può un uomo essere salvato.
Tante persone credono di essere salvate perché non si vedono tanto male. Credono che non fanno tanto male, e credono di essere persone buone. Oppure, credono che praticando la religione, Dio li salverà.
Se ci fosse un uomo che potrebbe essere salvato perché era un uomo buono, sarebbe stato Nicodemo. Era un capo religioso, era un uomo sincero ed umile. Onorava Gesù. Quando in Giovanni 7 il sinedrio accusava Gesù falsamente, Nicodemo, nonostante l’opposizione riprendeva tutti. Cioè, in tanti sensi, se fosse possibile essere salvati per mezzo delle opere, per il fatto di essere una persona buona, allora, Nicodemo sarebbe stato salvato.
Ma il chiaro messaggio di Gesù a Nicodemo è che era impossibile essere salvati per mezzo delle opere, o perché uno è buono. Piuttosto, l’unico modo di essere salvati è per mezzo della nuova nascita, la nascita che dà lo Spirito Santo.
Nessuno sarà salvato per le buone opere. Dobbiamo capire questo, e dobbiamo proclamare questo. È solo tramite la nuova nascita, in Gesù Cristo, che possiamo essere salvati. Questo è il messaggio di Gesù, a Nicodemo, e anche a noi Questo è il messaggio che dobbiamo proclamare a tutti gli uomini. Questa è l’unica via per arrivare in cielo.
Ricordiamo anche che non dobbiamo filtrare la Parola di Dio. Quello che Dio ci dichiara, dobbiamo credere. A volte, può scombussolare quello che abbiamo sempre creduto. Però, possiamo e dobbiamo credere a quello che Dio ci dichiara nella Bibbia.