La salvezza arriva quando abbiamo fede in Gesù Cristo, come Colui che può salvarci. Ma per avere questa fede, dobbiamo riconoscere che abbiamo bisogno della salvezza, e dobbiamo vedere Gesù Cristo come Colui che può salvarci. La Bibbia ci rivela Dio, ci mostra il nostro peccato, e ci mostra Gesù Cristo come unico Salvatore.
Quindi, quando leggiamo la Bibbia dobbiamo avere occhi per vedere chi è Dio, dobbiamo avere occhi per vedere la nostra condizione davanti a Dio, e poi, dobbiamo vedere sempre di più Gesù Cristo.
Ricordando questo, guardiamo insieme un avvenimento nella vita di Gesù mentre stava andando a Gerusalemme, alla croce. Trovate con me Luca 19. Ormai, Gesù era molto conosciuto, avendo girato Israele per circa tre anni, insegnando, predicando l'Evangelo e compiendo miracoli che mostravano che Lui è il Cristo. Ormai, al Suo appuntamento con la croce, mancava pochissimo tempo. Gesù era in viaggio per Gerusalemme, perché doveva morire durante la Pasqua, che era la festa che Dio aveva stabilito al tempo di Mosé, per preparare il mondo per la morte di Gesù Cristo come sacrificio per il peccato.
Nonostante Gesù stesse andando alla croce, ancora stava salvando peccatori. Infatti, Gesù aveva un appuntamento a Gerico per salvare un pubblicano, che era considerato dalla società uno dei peggiori peccatori. I pubblicani erano Giudei che lavoravano per i romani, raccogliendo le tasse che dovevano essere pagate a Roma. Molto spesso, i pubblicani raccoglievano più di quello che era giusto, tenendo per sé la parte in più. Perciò, erano grandemente odiati dai Giudei, prima perché lavoravano insieme ai romani, gli oppressori, e secondo perché usavano il loro ruolo per arricchirsi.
In Luca 3:12,13, Giovanni Battista sta predicando alle persone, esortandole a ravvedersi. Notate quello che dice ai pubblicani.
“12 Or vennero anche dei pubblicani per essere battezzati e gli chiesero: "Maestro, che dobbiamo fare.". 13 Ed egli disse loro: "Non riscuotete nulla di più di quanto vi è stato ordinato".” (Luca 3:12-13 LND)
Quindi, per loro, riscuotere più del giusto era la norma.
In Matteo 5, Gesù sta ordinando alle persone di camminare in santità. Come esempio, dice loro di fare le cose diversamente da quello che fanno i pubblicani. Dicendo questo, sta usando i pubblicani come esempio di grandi peccatori. Leggo le parole di Gesù in Matteo 5:46,47.
“46 Perché, se amate coloro che vi amano, che premio ne avrete? Non fanno altrettanto anche i pubblicani? 47 E se salutate soltanto i vostri fratelli, che fate di straordinario? Non fanno altrettanto anche i pubblicani?” (Matteo 5:46-47 LND)
Il Marco 2, Gesù mangia con i pubblicani e i peccatori, e viene criticato per questo. Leggo Marco 2:15,16.
“15 Or avvenne che mentre egli era a tavola in casa di Levi, molti pubblicani e peccatori si misero a tavola con Gesù e con i suoi discepoli; infatti erano molti quelli che lo seguivano. 16 Allora gli scribi e i farisei, vedendolo mangiare con i pubblicani e con i peccatori, dissero ai suoi discepoli: "Come mai mangia e beve egli in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?".” (Marco 2:15-16 LND)
Allora, è importante per noi avere chiaro in mente che i pubblicani erano grandi peccatori, erano visti così dalla società, perché effettivamente, per poter sfruttare i loro connazionali, erano scesi profondamente nel peccato. È per questo che Gesù stesso usava i pubblicani come esempio di peccatori.
Tenete questo a mente mentre leggiamo questo brano. Gesù quindi era in viaggio per Gerusalemme per andare alla croce. Doveva oltrepassare Gerico, e da lì salire la strada verso Gerusalemme. Ricordate che questo pubblicano era un grande peccatore, e che Gesù era molto conosciuto come da Dio, così come era conosciuto il Suo messaggio di perdono e salvezza. Leggo Luca 19:1-4.
“1 Poi Gesù, entrato in Gerico, l’attraversava; 2 ed ecco un uomo, chiamato Zaccheo, il quale era il capo dei pubblicani ed era ricco. 3 Ed egli cercava di vedere chi fosse Gesù, ma non poteva a motivo della folla, perché era piccolo di statura. 4 Allora corse avanti e salì su un sicomoro per vederlo, perché egli doveva passare di là. (Luca 19:1-4)
Gesù stava passando da Gerico, e questo pubblicano, Zaccheo, sapendo di Lui, desiderava grandemente vederLo. È molto evidente che avesse sentito parlare di Gesù. Avrà sentito dei miracoli che Gesù aveva compiuto, mostrando che era da Dio, e avrà anche sentito dell'Evangelo che Gesù predicava. Quindi, desiderava vedere Gesù.
Però, essendo piccolo di statura, non poteva vedere Gesù a motivo della folla. Dobbiamo capire che nel piano di Dio, per arrivare a Gesù Cristo, ci sono sempre ostacoli. Questo è perché per avere Gesù, uno deve desiderare Gesù con tutto il suo cuore, e deve sforzarsi per arrivare a Gesù. In Luca 13, a Gesù viene chiesto se saranno pochi i salvati. Notate che nella Sua risposta, dichiara che bisogna sforzarsi per entrare in cielo. Leggo Luca 13:23,24:
“23 Or un tale gli chiese: "Signore, sono pochi coloro che si salvano?". Egli disse loro: 24 "Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché vi dico che molti cercheranno di entrare e non potranno.” (Luca 13:23-24 LND)
Non si può entrare nel regno dei cieli, ovvero, non si può avere Gesù Cristo come proprio Signore e Salvatore, se non è il desiderio più grande del cuore, quello per cui ci si sforza. Quando uno veramente è attirato da Dio, e vuole Gesù Cristo e la salvezza che è in Cristo solo, quella persona non si lascia fermare da nessun ostacolo.
E perciò, questo uomo ricco, Zaccheo, che voleva vedere Gesù ma era ostacolato dalla folla, era disposto a fare tutto il necessario per vedere Gesù.
Perciò, nonostante fosse un uomo ricco e un uomo distinto, si mise a correre. Normalmente, un uomo ricco non correrebbe così. Ma lui voleva vedere Gesù. E non solo corse avanti verso la strada che Gesù percorreva, ma salì anche su un albero. Questa è la cosa incredibile. Un uomo ricco non sarebbe mai salito su un albero. Quello non era il comportamento di un uomo ricco. Ma Zaccheo aveva un profondo desiderio nel suo cuore di vedere quel Gesù che predicava il perdono e la salvezza. E perciò, Zaccheo fece quello che serviva per poter vedere Gesù. Corse avanti e salì su un sicomoro.
Se tu vuoi Gesù devi sforzarti. Se non hai Gesù come Signore e Salvatore, devi sforzarti, devi riconoscere in Gesù quello che vale più di tutto il resto. Devi desiderare Gesù con tutto il tuo cuore.
Ma se tu sei già salvato, tu devi continuare a sforzarti per avere più di Gesù come credente. Cioè, non è che una volta che sei salvato, non devi sforzarti più. La crescita in Cristo è un combattimento, un combattimento soprattutto contro la nostra carne. Dobbiamo combattere la carne, dobbiamo combattere il nostro orgoglio, ed è un duro combattimento. Perciò, come ci si deve sforzare per arrivare alla salvezza, dobbiamo sforzarci per crescere in Gesù Cristo.
Zaccheo è un ottimo esempio di uno che voleva Cristo, e perciò era pronto a sforzarsi. Prego che ognuno di noi seguirà il suo esempio.
v.5 Gesù cerca chi salvare
Abbiamo visto il cuore di Zaccheo, un cuore che desiderava Gesù Cristo, al punto da essere disposto a fare qualunque cosa pur di arrivare a Gesù. Adesso, voglio vedere qualcosa del cuore di Gesù. Gesù aveva un appuntamento divino per salvare Zaccheo quel giorno. Perciò, si fermò sotto l'albero su cui c'era Zaccheo. Seguite mentre leggo il versetto 5.
5 E, quando Gesù arrivò in quel luogo alzò gli occhi, lo vide e gli disse: "Zaccheo, scendi giù subito, perché oggi devo fermarmi in casa tua". (Luca 19:5)
Qua, vediamo il cuore di Gesù come grande pastore, che è venuto per salvare i peccatori. Gesù ordinò a Zaccheo di scendere, dicendo che doveva fermarsi a casa sua quel giorno. Gesù doveva fermarsi a casa sua. La parola doveva è la stessa parola che Gesù usa quando dice ai Suoi apostoli che doveva andare alla croce. Era una necessità, era il piano di Dio, non era per caso, non era una decisione del momento, era la volontà di Dio da tutta l'eternità. Faceva parte della missione di Gesù sulla terra. Non solo doveva andare alla croce, ma doveva salvare Zaccheo quel giorno. E ci sono ancora persone che Gesù deve salvare. Dio Padre ha dato a Gesù Cristo, il Figlio, delle persone da salvare. Gesù completerà quell'opera, salvando tutti coloro che il Padre Gli ha dato. Leggo le parole di Gesù in Giovanni 6:37.
“Tutto quello che il Padre mi dà verrà a me; e colui che viene a me, io non lo caccerò fuori,” (Giovanni 6:37 LND)
Gesù doveva fermarsi in casa di Zaccheo, perché Gesù aveva un appuntamento per salvarlo.
La parola “fermarsi” è la stessa parola greca che troviamo in Giovanni 15, dove viene tradotta come “dimorare” in Cristo. Quindi, Gesù è andato a casa di Zaccheo per essere ospitato, ma in realtà, in quel giorno Gesù è entrato per dimorare nel cuore di Zaccheo per sempre. Gesù dimora in tutti coloro che salva.
Grazie a Dio per questo. La vera salvezza non è seguire una religione. Non è credere in certe dottrine, no, la vera salvezza è avere Gesù Cristo come propria giustizia, avere il perdono in Lui, e dimorare in Gesù Cristo, e Gesù in se stessi. Quel giorno, Gesù è entrato a dimorare nella vita di Zaccheo.
La gioia di Zaccheo v.6
Che reazione ebbe Zaccheo, quando capì che Gesù era venuto per lui? Seguite mentre leggo il versetto 6.
“6 Ed egli scese in fretta e lo ricevette con gioia.” (Luca 19:6)
Poche parole, ma dicono tanto. Zaccheo, capendo che Gesù era venuto per lui, ubbidì immediatamente, e ne ebbe grande gioia. Ricevette Gesù con gioia.
Notate per prima cosa che Zaccheo ubbidì immediatamente. Scese in fretta. Uno dei frutti di un cuore veramente trasformato è che si ubbidisce di cuore e immediatamente. Quando il cuore è veramente cambiato, l'ubbidienza non è qualcosa che si valuta man mano, non è che ci si prende del tempo, con calma. La vera ubbidienza di chi ha un nuovo cuore è immediata. Per esempio, Dio ci comanda di confessare i nostri peccati. Non bisogna prendere tempo per valutare il modo migliore per dire le cose. Non si aspetta un buon momento, non si aspetta di avere del tempo libero. La vera confessione viene fatta con urgenza, è qualcosa che non può aspettare. Quando uno è veramente convinto del peccato, vuole il perdono appena possibile. Quindi, Dio ci comanda di confessare i nostri peccati. È da fare immediatamente, il più presto possibile. Questo è un frutto del vero ravvedimento.
Similmente, ogni tipo di ubbidienza deve essere immediata. Non è che diciamo che dobbiamo valutare la situazione per decidere cosa fare e quando. Quando Dio ci mostra un peccato, è da abbandonare immediatamente, costi quel che costi.
Se tu ti stai comportando in modo impuro, devi abbandonare immediatamente quel comportamento. Se tu stai facendo qualche lavoro in nero, è da smettere immediatamente. Qualunque sia il tuo peccato, quando lo vedi, è da abbandonare immediatamente. Qualsiasi cosa Dio ci comanda, è da fare immediatamente. Zaccheo è sceso in fretta. Viviamo anche noi così.
Notate anche che Zaccheo riceve Gesù con gioia. La vera salvezza produce gioia, perché nella vera salvezza, una persona vede il proprio peccato, e poi, vede il perdono dei peccati in Gesù Cristo! Vedere il peccato, il terribile peso del peccato, la condanna dovuta al peccato, la schiavitù del peccato, e poi, vedere il perdono del peccato in Gesù Cristo produce grande gioia. La vera salvezza produce gioia.
In Matteo 13:44, Gesù descrive uno che trova la salvezza e ne ha grande gioia, al punto che è ben disposto a vendere tutto quello che ha. Leggo le parole di Gesù in Matteo 13:44.
“"Di nuovo, il regno dei cieli è simile ad un tesoro nascosto in un campo, che un uomo, avendolo trovato. nasconde; e, per la gioia che ne ha, va, vende tutto ciò che ha e compera quel campo.” (Matteo 13:44 LND)
Trovare la salvezza in Gesù Cristo produce immensa gioia. Camminare con Gesù Cristo continua a dare gioia. La gioia fa parte dei frutti dello Spirito Santo. Quindi, dovremmo avere immensa gioia se abbiamo Gesù Cristo. Zaccheo aveva sentito parlare di quel Gesù che annunciava come entrare nel regno di Dio, quel Gesù che perdonava i peccati, quel Gesù che amava i peccatori. Quel Gesù dichiara di dimorare in casa di Zaccheo, e in realtà, in Zaccheo. Zaccheo, riconoscendo il suo peccato e il suo bisogno della salvezza, ne ebbe grande gioia.
Gli altri mormorano
Zaccheo aveva grande gioia. Ma le persone intorno, che non erano ravvedute e perciò non avevano la salvezza da Gesù Cristo, non avevano gioia. Piuttosto, vedevano male il cuore che Gesù aveva per Zaccheo. Leggiamo della loro reazione nel versetto 7.
“7 E vedendo ciò, tutti mormoravano, dicendo: "Egli è andato ad alloggiare in casa di un uomo peccatore".” (Luca 19:7)
Queste persone mormoravano dal fatto che Gesù fosse andato ad alloggiare in casa di un peccatore. Da questo, è chiaro che essi si consideravano migliori di Zaccheo. Si consideravano degni di avere Cristo in casa, si consideravano degni nei confronti di Dio. Non vedevano la vera condizione del loro cuore, non vedevano la gravità del loro peccato. Non vedevano che avevano bisogno della stessa salvezza e dello stesso perdono di cui aveva bisogno Zaccheo. Erano accecati dal loro peccato.
Quanto il nostro orgoglio può accecarci! Non dobbiamo confrontarci con gli altri. Piuttosto, dobbiamo confrontarci con la santità di Dio. Quando ci confrontiamo con Dio, allora vedremo che siamo tutti peccatori. Allora, vedremo che siamo tutti bisognosi del Salvatore, Gesù Cristo. Allora, confrontandoci con la santità di Dio, non possiamo disprezzare nessuno, perché siamo tutti bisognosi della grazia di Dio.
Ripetutamente nella Bibbia vediamo che le persone mormoravano perché Gesù accoglieva peccatori. Ma facendo questo, non riconoscevano il proprio peccato.
Queste persone si vedevano pure davanti a Dio, mentre in realtà erano contaminate dai loro peccati. Siamo tutti peccatori nei confronti di Dio, siamo tutti contaminanti. Quindi, il fatto che loro criticassero Gesù perché era andato ad alloggiare in casa di un uomo peccatore vuol dire che non riconoscevano la gravità del loro proprio peccato.
Più avanti, nei versetti 9 e 10, Gesù spiega che era venuto per i peccatori. Siamo tutti peccatori, ma non tutti riconosciamo la gravità dei nostri peccati. È chiaro che queste persone non si riconoscevano come peccatori. Disprezzavano Zaccheo, perché si consideravano superiori a lui.
Queste persone erano come il fariseo che era entrato nel tempio a pregare, insieme ad un pubblicano, nella parabola di Gesù in Luca 18. In quella parabola, Gesù insegnava che in realtà, coloro che si consideravano giusti erano perduti, e sotto condanna. Leggo Luca 18:9-14. In questa parabola, Gesù parla di un fariseo e di un pubblicano. Quindi, ci sono chiari paralleli con la situazione di Zaccheo. Seguite mentre leggo.
“9 Disse ancora questa parabola per certuni che presumevano di essere giusti e disprezzavano gli altri. 10 "Due uomini salirono al tempio per pregare; uno era fariseo e l’altro pubblicano 11 Il fariseo, stando in piedi, dentro di sé pregava così: "O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri, e neppure come quel pubblicano. 12 Io digiuno due volte la settimana e pago la decima di tutto ciò che possiedo". 13 Il pubblicano invece, stando lontano, non ardiva neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: "O Dio, sii placato verso me peccatore," 14 Io vi dico che questi, e non l’altro, ritornò a casa sua giustificato, perché chiunque si innalza sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato,"” (Luca 18:9-14 LND)
È un grave peccato vederci giusti per merito nostro. Non siamo giusti, piuttosto di natura siamo tutti peccatori, e per conto nostro abbiamo peccato contro Dio tutta la vita. Nessuno è buono, se non solo Dio.
Zaccheo vedeva il suo peccato, e per questo provò grande gioia quando Gesù scelse di entrare nella sua casa e nella sua vita. Invece queste persone non riconoscevano il proprio peccato, e per questo non avevano gioia per l'arrivo di Gesù. Gesù non entrò nelle loro case, e con il loro orgoglio, non entrò nelle loro vite. Disprezzavano Zaccheo, innalzando così se stessi nella loro mente. Ma così, restavano lontani da Gesù, e lontani dal perdono in Gesù Cristo.
Tu: Come vedi te stesso? Ti vedi bisognoso di Cristo? Non è che una volta salvati non abbiamo bisogno di Gesù. Gesù è la nostra giustizia, non solo per diventare salvati, ma per tutta la vita. Se noi vediamo il nostro bisogno costante di Gesù, allora saremo umili.
Vero ravvedimento
Abbiamo già visto la gioia di Zaccheo. Leggendo il versetto 8, vediamo un chiaro frutto del vero ravvedimento in Lui. Vediamo un cuore cambiato da Dio. Quello che leggiamo nel versetto 8 è un esempio di quello che Dio fa ogni volta che salva una persona. Trasforma il cuore di quella persona. Seguite mentre leggo il versetto 8.
“8 Ma Zaccheo, presentatosi al Signore, gli disse: "Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri e, se ho defraudato qualcuno di qualcosa, gli restituirò quattro volte tanto".” (Luca 19:8)
Questo versetto dimostra chiaramente che il cuore di Zaccheo era trasformato. Ricordate che Zaccheo era pubblicano, ed era ricco. Quindi, aveva vissuto una vita attaccato ai soldi, e vissuto anche in modo disonesto. Adesso, avendo la gioia del perdono, non era più attaccato ai soldi. Inoltre, aveva completamente rinunciato al suo peccato. Non solo aveva deciso di non frodare più nessuno, ma era pronto a ricompensare tutti coloro che aveva frodato. Consideriamo questo.
Prima di tutto, Zaccheo dichiarò a Gesù che avrebbe dato metà dei suoi beni ai poveri. Non era più attaccato minimamente ai soldi. Non solo faceva un'offerta, non solo dava qualcosa, ma dava metà dei suoi beni ai poveri. Questo è immenso, ed è stato possibile perché lui aveva un cuore nuovo. I suoi soldi non erano più la sua ricchezza, infatti, non erano più importanti per lui.
Ma non solo: della metà che rimaneva, dichiarò che avrebbe restituito quattro volte a coloro che aveva frodato. Evidentemente, lui aveva in qualche modo tenuto il conto e sapeva chi aveva frodato. E lui dichiarò pubblicamente che lui avrebbe restituito quattro volte quello che aveva frodato. Si può immaginare che nella folla c'erano persone che lui aveva frodato. E perciò, questa dichiarazione lo rendeva obbligato a fare ciò che aveva detto. Ma non aveva problemi a dirlo pubblicamente, perché era il suo nuovo cuore. Zaccheo voleva camminare nella luce, essendo stato perdonato. E perciò, non voleva solo fare il minimo, voleva fare tutto il possibile per camminare in santità.
Il vero ravvedimento produce chiaro frutto. Nessuno poteva dubitare che Gesù avesse cambiato il cuore di Zaccheo. Il frutto era chiarissimo. La sua salvezza era evidente a tutti. E perciò, è giusto che chiediamo a noi stessi se noi abbiamo il frutto della salvezza. Non è solo quando Dio ci salva che dovremmo avere un chiaro frutto della salvezza. Avere la vera salvezza produce frutto per tutta la vita. E perciò, a ciascuno chiedo: c'è chiaro frutto della tua vita? La tua salvezza è veramente evidente agli altri? Se tu sei veramente salvato dovrebbe essere molto evidente agli altri.
In 2Timoteo 2:19, leggiamo due verità fondamentali che riguardano la salvezza. Seguite mentre leggo.
“Tuttavia il saldo fondamento di Dio rimane fermo, avendo questo sigillo: "Il Signore conosce quelli che sono suoi," e: "Si ritragga dall’iniquità chiunque nomina il nome di Cristo".” (2Timoteo 2:19 LND)
Dio conosce coloro che sono Suoi. Noi possiamo avere incertezze sulla salvezza di qualcuno. Ma Dio conosce coloro che sono Suoi, perché è Dio che salva i Suoi. Egli sa chi ha salvato.
Ma allo stesso tempo, l’unico modo per noi di sapere se siamo salvati, o se qualcun altro è salvato, è se c’è chiaro frutto. Il frutto fondamentale è quando si confessa e abbandona il peccato. E perciò, la seconda parte di questo versetto dichiara:
“...si ritragga dall'iniquità chiunque nomina il nome di Cristo.” (2Timoteo 2:19)
Se uno dice di essere salvato, deve ritirarsi dall'iniquità. Deve abbandonare il peccato. Deve lasciare la vecchia vita. Deve avere frutti degni del ravvedimento. Se non ci sono questi frutti, se non si abbandona il peccato, non è evidente che quella persona è salvata, per quanto potrebbe insistere di esserlo.
È molto importante capire che non serve insistere di essere salvati. Serve piuttosto avere chiaro frutto. Se uno non ha chiaro frutto, non dovrebbe nemmeno insistere di essere salvato. Piuttosto, dovrebbe umiliarsi davanti a Dio, ravvedersi dei suoi peccati, e camminare in santità. Allora, ci sarà frutto che è veramente salvato.
Perciò, state in guardia da chi insiste di essere salvato, ma non ha una vita che rispecchia la salvezza. Incoraggia quella persona a vivere in modo che ci sia frutto evidente della salvezza.
E quel frutto è molto visibile in Zaccheo. Lui abbandona il peccato, dà via metà dei suoi beni, e poi, restituisce quattro volte tutto quello che aveva frodato. Il frutto della sua salvezza era chiaro. Prego che ognuno di noi avrà chiaro frutto della propria salvezza.
Salvezza: Gesù cerca
Arriviamo adesso agli ultimi versetti di questo avvenimento. Qui, vediamo il cuore di Gesù Cristo, vediamo che è Gesù che va in cerca di coloro che salva, e vediamo chi è che Gesù salva. Leggo i versetti 9 e 10.
“9 E Gesù gli disse: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anche costui è figlio d’Abrahamo. 10 Perché il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto".” (Luca 19:9-10 LND)
Gesù dichiara che Zaccheo era stato salvato quel giorno. Gesù è venuto per salvare, e con gioia dichiara che Zaccheo è salvato. Il fatto che fosse un pubblicano, e perciò, un grande peccatore, non ostacola Gesù dal salvare. Gesù può salvare i peggiori peccatori.
Infatti, il versetto 10 dichiara quello che è il messaggio principale di questo brano. Leggo di il versetto 10.
“10 Perché il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto".” (Luca 19:10 LND)
Gesù Cristo è il Figlio dell'uomo. Gesù è sempre stato il Figlio di Dio. È diventato il Figlio dell'uomo, per poter salvare uomini peccatori. Quindi, questo titolo riguarda il fatto che Gesù è il Salvatore. Notate il motivo per cui Gesù è venuto. Gesù è venuto per cercare e per salvare ciò che era perduto.
Gesù è venuto a Gerico per cercare Zaccheo. Zaccheo era stato scelto da Dio, ed era perduto. Gesù doveva cercarlo. Poi, Gesù doveva salvarlo. E perciò, quando Gesù comanda a Zaccheo di scendere dall’albero, perché doveva fermarsi a casa sua oggi, si capisce che Zaccheo era uno di coloro che Dio Padre aveva dato a Cristo da salvare. E perciò, Gesù doveva fermarsi a casa di Zaccheo. Gesù doveva parlare con Zaccheo, per annunciare l'Evangelo a lui. Gesù è venuto a cercare ciò che era perduto.
Non solo Gesù è venuto a cercare, ma è venuto a salvare. Gesù è venuto a salvare. Non c'è altro Salvatore, e in Gesù c'è la piena salvezza.
Le persone mormoravano che Gesù mangiava a casa di un pubblicano, che era un grande peccatore. Ma Gesù è venuto per peccatori. E in Marco 2 Gesù dichiara:
“E Gesù, udito ciò, disse loro: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a ravvedimento".” (Marco 2:17 LND)
Le persone che mormoravano dal fatto che Gesù fosse andato a casa di Zaccheo si consideravano giusti, e consideravano Zaccheo un peccatori. Gesù non era venuto per loro. Gesù non è venuto per chi si considera giusto. Gesù è venuto per peccatori, coloro che riconoscono la loro condizione davanti a Dio.
Quando riconosciamo che di natura, nessuno cerca Dio, il fatto che Gesù è venuto per cercare i peccatori è una bellissima notizia.
Di natura, nessuno cerca Dio, siamo morti nei nostri peccati. Come Lazzaro era morto, ed è stato Gesù a chiamarlo fuori dalla tomba, così noi eravamo morti nei nostri peccati quando Gesù ci ha chiamati fuori, alla vita.
Quanto è importante riconoscere che la vera salvezza è un'opera da Dio! La salvezza ha origine in Dio, e quando Dio opera in una persona, quella persona cerca la salvezza in Gesù Cristo.
Lezioni
Ringraziamo Dio per il nostro grande Salvatore, Gesù Cristo. Zaccheo era un grande peccatore. Però, in Gesù Cristo, Zaccheo è stato totalmente perdonato, il suo cuore è stato trasformato, ed egli è diventato una nuova creatura in Gesù Cristo. Come Gesù ha salvato Zaccheo, Gesù può salvare chiunque. Non dobbiamo mai credere che qualcuno sia troppo peccatore per essere salvato. La morte e la risurrezione di Gesù sono sufficienti per salvare qualsiasi peccatore nel mondo. Se un peccatore riconosce il suo peccato, si ravvede e confida in Gesù Cristo, sarà salvato.
Ricordate che per trovare Gesù Cristo, per avere la salvezza, uno deve desiderare la salvezza con tutto il suo cuore, e questo vuol dire superare quello che ci ostacola da Cristo. Zaccheo corse avanti e salì su un sicomoro. Oggi, dobbiamo fare qualunque cosa serva per avere la salvezza. Chiunque cerca Dio con tutto il suo cuore in Gesù Cristo troverà Dio.
Abbiamo visto la gioia in Zaccheo quando è stato salvato. Quando uno veramente si ravvede, e riceve il perdono, avrà grande gioia. Se tu non hai gioia, non stai guardando a Gesù Cristo. I problemi non possono togliere la nostra gioia, perché la vera gioia è in Cristo Gesù, non nelle circostanze.
Abbiamo visto che tante persone mormoravano dal fatto che Gesù è andato a casa di Zaccheo. Questo è perché non vedevano il loro peccato, e che anche loro avevano bisogno di Gesù Cristo. Prego che possiamo camminare umilmente davanti a Dio, per essere un appoggio per chi cerca Cristo, anziché un ostacolo. A volte, essere un appoggio vuol dire aiutare qualcuno a riconoscere il proprio peccato. La salvezza è solo per chi sa di essere un peccatori. O che possiamo gioire quando qualcuno vede il proprio peccato, vede Cristo, ed è perdonato.
Infine, ricordiamo che la vera salvezza produce un cuore trasformato, che si vede in un cammino di santità e in nuovi desideri. Vediamo questo è Zaccheo, e questo è un frutto fondamentale della vera salvezza in ogni vero credente. Se tu non hai questo frutto, vi esorto a valutare la tua vita.
Se riconosci di essere senza Cristo, corri a Cristo. Gesù Cristo accoglie tutti coloro che vanno a Lui di cuore.
Ringraziamo Dio per il nostro grande Salvatore, Gesù Cristo. Grazie a Dio che Cristo è venuto per cercarci quando eravamo perduti. Grazie a Dio che Cristo salverà il pieno numero di coloro che il Padre Gli ha dato.