Chi è che non sa, nei momenti difficili, di aver bisogno dell'aiuto di Dio? Per quanto vogliamo credere che siamo forti, ci sono tante situazioni che arrivano nella vita che ci mostrano che la nostra forza non basta. Siamo deboli, e abbiamo bisogno dell'aiuto di Dio.
Per questo, abbiamo bisogno di pregare. Infatti, quasi tutti pregano, chi costantemente, chi solo nei momenti più difficili.
Preghiamo tutti. Però spesso, non perseveriamo nella preghiera. È facile pregare quando il bisogno è preoccupante e angoscioso. Però quando i problemi sono meno gravi, è facile trascurare la preghiera. Quindi, per perseverare nella preghiera, dobbiamo ricordare quanto siamo bisognosi, e non lasciarci essere presi con altre cose meno importanti.
Però, c'è un altro motivo per cui è difficile perseverare nella preghiera, anche quando riconosciamo il nostro bisogno dell'aiuto di Dio. A volte, è difficile avere perseveranza nella preghiera perché ci è difficile credere che Dio veramente ci ascolterà e risponderà. Se io sono convinto che Dio ascolterà la mia preghiera e mi esaudirà, sono molto più stimolato a pregare con perseveranza di quanto lo sarei se non sono sicuro che Dio mi ascolti. Perciò, ciò che ci serve per poter essere più costanti nella preghiera è capire che Dio veramente ascolta ed esaudisce la preghiera fatta secondo la sua volontà.
Oggi, vogliamo considerare un insegnamento di Gesù che serve proprio per aiutarci a comprendere meglio il cuore di Dio per quanto riguarda le nostre preghiere. Il brano che vogliamo considerare è Luca 11:5-13. In questo brano, Gesù ci aiuta a capire il cuore di Dio verso di noi, facendo un parallelo con ciò che fanno gli uomini riguardo a delle richieste fatte con insistenza da parte di amici, e questo per farci capire quanto di più Dio risponderà quando preghiamo con perseveranza. Poi, nei versetti 9 e 10, Gesù ci comanda di pregare con perseveranza, assicurandoci che Dio risponderà a quelle preghiere. Infine, nei versetti da 11 a 13 Gesù fa un confronto tra un padre terreno, che pur essendo malvagio desidera fare buon doni a suo figlio, e il nostro Padre celeste, che certamente farà del bene ai suoi figli. Tutto questo serve per aumentare la nostra fede in Dio, aiutandoci a comprendere meglio il suo cuore verso di noi. Infine, Gesù ci mostra ciò per cui dovremmo pregare.
Quindi, consideriamo questo insegnamento di Gesù, pregando di capire di più il cuore di Dio nei nostri confronti. Iniziamo leggendo Luca 11:5-13.
“5 Poi disse loro: "chi è fra voi colui che ha un amico, che va da lui a mezzanotte, dicendogli: "amico, prestami tre pani, 6 perché un mio amico in viaggio è arrivato da me, e io non ho cosa mettergli davanti" 7 e quello di dentro, rispondendo, gli dice: "non darmi fastidio, la porta è già chiusa e i miei bambini sono a letto con me; non posso alzarmi per darteli"? 8 Io vi dico che anche se non si alzasse a darglieli perché gli è amico, nondimeno per la sua insistenza si alzerà e gli darà tutti i pani di cui ha bisogno. 9 Perciò vi dico: chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. 10 Poiché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa. 11 E chi è tra voi quel padre che, se il figlio gli chiede del pane, gli dà una pietra? O se gli chiede un pesce gli dà al posto del pesce una serpe? 12 O se gli chiede un uovo, gli dà uno scorpione? 13 Se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono".” (Luca 11:5-13)
Consideriamo ora le tre divisioni di questo brano.
Chiedere con perseveranza (5-8)
Nei versetti 5-8, Gesù, per dimostrarci che Dio risponderà alle preghiere fatte con perseveranza, inizia facendo un esempio umano, parlando di una situazione in cui un uomo chiede aiuto ad un suo amico, ma quell'amico non vuol rispondere perché non vuole essere disturbato. Leggiamo ancora i versetti dal 5 ad 8.
“5 Poi disse loro: "chi è fra voi colui che ha un amico, che va da lui a mezzanotte, dicendogli: "amico, prestami tre pani, 6 perché un mio amico in viaggio è arrivato da me, e io non ho cosa mettergli davanti" 7 e quello di dentro, rispondendo, gli dice: "non darmi fastidio, la porta è già chiusa e i miei bambini sono a letto con me; non posso alzarmi per darteli"? 8 Io vi dico che anche se non si alzasse a darglieli perché gli è amico, nondimeno per la sua insistenza si alzerà e gli darà tutti i pani di cui ha bisogno.” (Luca 11:5-8)
In questi versetti, Gesù ci sta insegnando un principio che troviamo messo in pratica dagli uomini, e che quindi si applica infinitamente di più a Dio. Questo amico non vuole essere disturbato, però, esaudisce la richiesta dell'uomo comunque, per la sua insistenza.
Il nocciolo del discorso qui è che perfino uno che non vuole essere disturbato risponderà quando la richiesta viene fatta con perseveranza. Se questo è vero per uno che non vuole essere disturbato, quanto di più è vero con Dio, che ha un cuore pronto a rispondere.
Gesù insegna la perseveranza nella preghiera anche in Luca 18:1-8, con la parabola della vedova e del giudice ingiusto. Ve la leggo.
“1 Poi propose loro ancora una parabola, per mostrare che bisogna continuamente pregare senza stancarsi, 2 dicendo: "C’era in una città un giudice che non temeva dio e non aveva rispetto per alcun uomo. 3 Or in quella stessa città c’era una vedova che andava da lui, dicendo: "fammi giustizia del mio avversario". 4 Per un certo tempo egli si rifiutò di farlo, ma poi disse fra sé: "anche se non temo Dio e non ho rispetto per alcun uomo, 5 tuttavia, poiché questa vedova continua a infastidirmi, le farò giustizia perché a forza di venire, alla fine non mi esaurisca"". 6 E il Signore disse: "ascoltate ciò che dice il giudice iniquo. 7 non vendicherà Dio i suoi eletti che gridano a lui giorno e notte. tarderà egli forse a intervenire a loro favore? 8 Sì, io vi dico che li vendicherà prontamente. ma quando il figlio dell’uomo verrà, troverà la fede sulla terra?".” (Luca 18:1-8 LND)
In questa parabola, il giudice iniquo non era per nulla amico di quella donna. Non solo non voleva essere disturbato, ma non gli importava nulla di lei. Nonostante questo, visto che lei perseverava nel chiedere, alla fine il giudice ha esaudito la sua richiesta. Quanto di più Dio, che ha un grande cuore per i suoi, risponderà ai suoi eletti che gridano a Lui giorno e notte! Il cuore di Dio non è come il cuore di quel giudice ingiusto. Quindi, se quel giudice era disposto ad esaudire la donna per la sua insistenza, quanto di più Dio sarà pronto a rispondere a chi persevera nella preghiera!
Tornando al nostro brano in Luca 11, questo è lo stesso principio che Gesù vuole insegnarci. Quando preghiamo, dobbiamo pregare con insistenza, con perseveranza. Gesù vuole farci capire che Dio risponderà. Vuole farci comprendere il cuore di Dio, che Egli è pronto a rispondere alle nostre preghiere.
Capire il cuore di Dio diventa uno stimolo per pregare con perseveranza.
Dio risponderà a chi prega con perseveranza (9-10)
Quindi, nei versetti da 5 ad 8, usando l'esempio dell'amico che esaudisce una richiesta perché l'altro insiste, Gesù ci prepara a capire che anche Dio ci risponderà quando preghiamo con perseveranza. Ora, nei versetti 9-10, Gesù passa all'applicazione di questo principio, assicurandoci che Dio risponderà quando chiediamo con cuore e perseveranza. Leggiamo i versetti 9-10, riconoscendo la grande verità che Gesù dichiara qui, e come dovrebbe stimolarci a pregare con perseveranza.
9 perciò vi dico: chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. 10 poiché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa.
Qui, Gesù ci sta esortando a pregare con perseveranza, ma molto di più, Gesù sta edificando la nostra fede, incoraggiandoci a capire che Dio risponderà quando preghiamo con perseveranza. Possiamo esserne certi! Cristo ci mostra sia il dovere che il risultato.
Il fatto che Gesù usi tre modi diversi per descrivere la preghiera, tutti che implicano la perseveranza, e considerando poi l'esempio che aveva appena dato, dell'amico che chiedeva con insistenza, ci rende chiaro che Gesù Gesù ci sta esortando a chiedere con perseveranza, a cercare, e a bussare proprio perché è quando chiediamo con perseveranza che ci sarà dato, è quando cerchiamo con costanza che troveremo, ed è quando bussiamo con costanza che ci sarà aperto. Sapendo che Dio risponderà, questa certezza ci stimola a pregare costantemente e con perseveranza.
È importantissimo tener conto del fatto che l'insegnamento di Gesù non finisce con questi versetti. Dobbiamo capire ciò che dirà nel v.13 che riguarda il contenuto delle nostre preghiere. È facile cadere nell'errore quando prendiamo solo una parte di un insegnamento, anziché il tutto.
È così in questo brano, Gesù ci insegna che dobbiamo pregare con perseveranza, e che se saremo perseveranti, Dio ci risponderà. Però è solo alla fine del brano che Gesù ci dichiara cosa dobbiamo chiedere e cercare. Quindi, a questo punto è importante capire che bisogna pregare con perseveranza, ed è fondamentale capire che Dio risponderà alla preghiera giusta. Gesù non sta dicendo che possiamo chiedere qualsiasi cosa, infatti, Gesù stesso ci mostrerà le cose che dovremmo pregare nel v.13.
Un altro confronto con gli uomini (11-13)
Per ora, continuiamo con i versetti da 11 a 13, che ci mostrano ancora di più il cuore che ha Dio per i suoi figli.
Gesù vuole che comprendiamo quanto Dio è pronto a curarci e a darci quello che è necessario e di cui abbiamo bisogno. Dio non risponde alle nostre preghiere meccanicamente, né come se fosse un dovere. Piuttosto, Dio risponde alle nostre preghiere con grande amore e bontà, perché rispecchia il suo cuore di volerci curare.
Per farci capire questo, Gesù ci fa pensare al cuore di un padre umano nei confronti del suo figlio. È naturale che un padre ami suo figlio e che voglia curarlo bene. Anche un uomo malvagio, che è cattivo con altri, di natura ha grande premura verso suo figlio. Gesù ci fa riconoscere questa realtà facendo una domanda, la cui risposta è ovvia, e precisamente chiedendo quale padre darebbe al figlio una pietra se quel figlio gli chiedesse del pane? O quale padre darebbe un serpente al posto di un pesce? Il chiaro punto di Gesù è che un padre umano, per quanto possa essere malvagio, risponde alle richieste di suo figlio con bontà.
Ora se questo è vero per dei padri che sono malvagi, se questi uomini sanno dare buoni doni ai loro figli, quanto di più il Padre celeste di ogni vero figlio di Dio donerà il dono migliore a coloro che glielo chiedono.
Il punto centrale di Gesù è quello di farci comprendere di più il cuore di Dio verso i suoi figli, e verso coloro che Lo cercano di cuore. Anche un padre malvagio ha al cuore il bene del figlio, e risponderà alle sue richieste. Quanto di più il nostro Padre celeste ha un cuore pronto e desideroso di curarci e di rispondere alle nostre richieste.
Tenendo questo in mente, leggiamo Luca 11:11-13
11 E chi è tra voi quel padre che, se il figlio gli chiede del pane, gli dà una pietra? O se gli chiede un pesce gli dà al posto del pesce una serpe? 12 O se gli chiede un uovo, gli dà uno scorpione? 13 Se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono".” (Luca 11:5-13 LND)
Un padre umano ascolta quando suo figlio gli parla di un bisogno. Entro le sue capacità, non rifiuta una richiesta del figlio. Questo è il cuore di un padre, questo è naturale. Gesù vuole farci riconoscere che un padre vuole fare del bene al figlio. E questo è vero perfino per un padre malvagio, cioè un uomo peccatore.
Allora, se un uomo peccatore ha un cuore così desideroso di fare del bene a suo figlio, quanto di più Dio avrà al cuore di curare e provvedere per i suoi figli.
E quindi, a te che sei credente dico: quando tu preghi, ricordati del cuore di Dio nei tuoi confronti. Dio vuole curarti: questa è già la sua volontà, prima che tu preghi. La preghiera non serve a convincere Dio. Non devi implorare, come se tu potessi far cambiare idea a Dio. Prima che tu preghi, Dio già ha un grande cuore per te, e vuole curarti. Quindi, puoi pregare con pace e fidarti che Dio ti ascolterà.
E questo vale anche per quella persona che ancora non ha Cristo, ma vuole la salvezza. Quando una persona cerca Dio, per mezzo di Cristo, Dio si farà trovare. Quindi, anche chi cerca la salvezza può pregare con fede, se cerca la salvezza di cuore.
In ogni caso, possiamo pregare con fede, sapendo che non dobbiamo cercare di convincere Dio, perché il cuore di Dio è già pronto a curarci nel modo migliore.
Infatti, quando preghiamo, dobbiamo ricordare il cuore che Dio ha per noi, e cioè che Egli è pronto a curarci. Questo ci dà pace sapendo che Egli risponderà con amore e con bontà, anche se non risponderà sempre come Gli abbiamo chiesto, perché essendo un buon Padre, Padre onnipotente e Padre perfettamente saggio, Egli saprà sempre rispondere nel modo migliore, per il nostro bene. Noi possiamo pregare con fede, sapendo che Dio risponderà nel modo perfetto, al momento giusto.
Pregare per lo Spirito Santo
Finora in questo brano, Gesù ci ha insegnato l'importanza di perseverare nella preghiera, e ci ha anche aiutato a capire meglio il tenero cuore di Dio Padre verso di noi. Dobbiamo ricordare sia l'uno che l'altro per poter pregare con la certezza che Dio ci risponderà, e per avere perseveranza.
Però, c'è un terzo insegnamento molto importante in questo brano. Infatti, se dovessimo mancare di capire questo ultimo insegnamento ci porterebbe a credere una dottrina molto sbagliata e pericolosa.
Nel versetto 13, Gesù ci aiuta a capire ciò che deve essere il contenuto delle nostre preghiere. Certamente Dio risponde alle preghiere fatte con perseveranza. Però, è anche essenziale che quelle preghiere siano conformi alla Sua volontà. Gesù spiega in questo versetto quali preghiere vengono esaudite.
Leggo ancora il versetto 13.
3 se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono".
Gesù ci insegna che certamente Dio risponderà alle nostre preghiere, dando lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono. In altre parole, la preghiera che sarà sempre adempiuta quando è fatta di cuore è la preghiera per lo Spirito Santo!
Consideriamo alcuni dei significati di “pregare per lo Spirito Santo”, ognuno dei quali è un dono meraviglioso da Dio.
Per esempio, “ricevere lo Spirito Santo” è ciò che succede al momento della salvezza, e quindi, può rappresentare la salvezza. Nella Bibbia, impariamo che quando uno viene salvato per la fede in Gesù Cristo, riceve lo Spirito Santo, viene cioè sigillato con lo Spirito. Inoltre, riceve lo Spirito Santo come caparra, ovvero come garanzia della piena redenzione. Vi leggo due versetti in Efesini che parlano di questo, e anche uno in 2Corinzi 1.
“13 in lui anche voi, dopo aver udita la parola della verità, l’evangelo della vostra salvezza, e aver creduto, siete stati sigillati con lo Spirito Santo della promessa; 14 il quale è la garanzia della nostra eredità, in vista della piena redenzione dell’acquistata proprietà a lode della sua gloria.” (Efesini 1:13-14)
“E non contristate lo Spirito Santo di Dio, col quale siete stati sigillati per il giorno della redenzione.” (Efesini 4:30 LND)
“il quale ci ha anche sigillati e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.” (2Corinzi 1:22 LND)
Quando una persona prega col cuore a Dio chiedendo la salvezza, credendo in Gesù Cristo, quella persona riceve lo Spirito Santo, in quanto viene sigillata con lo Spirito Santo e riceve lo Spirito Santo come caparra o garanzia della piena redenzione.
Allora, la prima applicazione diretta di quello che dichiara Gesù in questo brano è che quando uno desidera veramente la salvezza, e la chiede a Dio di cuore con perseveranza, sarà salvato da Dio! Riceverà lo Spirito Santo! Diventerà un vero figlio di Dio, riconciliato con Dio per mezzo di Gesù Cristo! Uno chiede la salvezza, o come dichiara Gesù qua, chiede lo Spirito, quando arriva a comprendere che la salvezza vale più di qualsiasi altra cosa.
Però, non è solo chi sta cercando la salvezza che può chiedere a Dio lo Spirito Santo. Ci sono anche vari modi in cui chi è già salvato può chiedere al Padre di dargli lo Spirito.
Per esempio, in un vero credente, c'è il frutto dello Spirito, che è un dono di immenso valore. Troviamo un elenco di questo frutto in Galati 5:22.
“ma il frutto dello Spirito è: amore gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo.” (Galati 5:22 LND)
Lo Spirito dà questo frutto ad ogni credente che cammina in santità e dimora in Cristo. Quindi, possiamo chiedere al Padre di aiutarci a camminare in santità, affinché questo frutto abbondi in noi.
Inoltre, è lo Spirito Santo che ci illumina, per aiutarci a comprendere la Parola di Dio. Anche qua, è importante che chiediamo al Padre di far abbondare in noi lo Spirito, per darci intendimento quando ci impegniamo a capire la Parola di Dio. Chiediamo anche che lo Spirito ci faccia vedere dove i nostri pensieri e ragionamenti non sono conformi alla verità di Dio. Possiamo anche chiedere a Dio di riempire e di guidare con lo Spirito Santo coloro che ci insegnano.
Poi ci sono anche tutti i doni spirituali, che sono manifestazioni dell'opera dello Spirito Santo in noi. In 1Corinzi 14:1, leggiamo che dobbiamo desiderare ardentemente i doni spirituali. Vi leggo 1Corinzi 14:1.
“desiderate l’amore e cercate ardentemente i doni spirituali, ma soprattutto che possiate profetizzare,” (1Corinzi 14:1 LND)
Le parole “cercare ardentemente” vuol dire cercare con grande forza. È giusto pregare per doni spirituali, però, dobbiamo lasciare allo Spirito Santo di distribuirli come vuole Lui. Lo scopo per cui dovremmo desiderare i doni NON dev'essere per essere visti dagli altri, ma per poter edificare gli altri. Se preghiamo a Dio di operare in noi per farci avere i doni che servono per il bene della Chiesa, Egli ci risponderà, dandoci più dello Spirito Santo, Colui che distribuisce i doni.
Un altro modo importante in cui Dio ci dà dello Spirito Santo è quando ci convince di peccato. Quindi, quando preghiamo di cuore a Dio di farci vedere i nostri peccati, affinché possiamo confessarli ed esserne purificati, Dio Padre ci darà lo Spirito Santo per farci vedere il nostro peccato. Questa è la preghiera di Davide nel Salmo 139:23,24
“23 Investigami, O DIO, e conosci il mio cuore; provami e conosci i miei pensieri; 24 e vedi se vi è in me alcuna via iniqua, e guidami per la via eterna.” (Salmo 139:23-24 LND)
Vediamo quest'opera dello Spirito Santo in Zaccaria 12, in cui leggiamo che nel futuro, Dio darà lo Spirito ai Giudei, ed essi riconosceranno la profondità del loro peccato di aver crocifisso il Cristo. Leggo Zaccaria 12:10.
“"riverserò sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo Spirito di grazia e di supplicazione; ed essi guarderanno a me, a colui che hanno trafitto faranno quindi cordoglio per lui, come si fa cordoglio per un figlio unico, e saranno grandemente addolorati per lui, come si è grandemente addolorati per un primogenito” (Zaccaria 12:10 LND)
Perciò, un credente, desiderando di camminare in santità, dovrebbe chiedere spesso a Dio di dargli lo Spirito, in questo senso.
Riassumendo quello che chiediamo
Se pensate, tutte queste cose che dovremmo chiedere a Dio riguardano la nostra salvezza e la nostra santificazione. Confrontiamo queste verità con la preghiera “il Padre Nostro”. In essa, si prega, chiedendo a Dio che la Sua volontà sia fatta e il Suo nome sia santificato. Chiaramente, è proprio quando Dio ci salva e ci santifica che il Suo nome è santificato, e che la Sua volontà viene fatta in noi.
Perciò, quando preghiamo, il contenuto delle nostre preghiere non dovrebbe essere focalizzato su vantaggi terreni, ma sulla salvezza, e poi sulla santificazione.
Alla luce di questo, comprendiamo che quando Gesù spiega che a chi chiede, gli sarà dato, e chi cerca troverà, Gesù non sta dicendo che si può pregare qualsiasi cosa e Dio la farà. Certamente Dio risponde alla preghiera, però, risponde quando la preghiera è secondo la Sua volontà, quando è per la Sua gloria e per il nostro vero bene.
Grazie a Dio che Egli non esiste per darci una vita più facile. Un buon padre umano non fa tutto quello che il figlio gli chiede, piuttosto fa quello che porta il vero bene al figlio. Se un figlio chiede qualcosa per piacere, ma il padre sa che non è per il bene del figlio, quel padre non gli darà quello che il figlio gli ha chiesto. In realtà, il fatto che il padre dia al figlio quello che è per il bene del figlio, anziché quello che il figlio chiede, è un'immensa benedizione per il figlio.
Similmente, quando preghiamo, possiamo avere la certezza che Dio risponderà nel modo giusto. Possiamo perseverare, sapendo che Dio ascolta. Possiamo perseverare, sapendo che Dio ci ama, ed è il suo cuore di curarci.
Voglio aggiungere un punto importante. Per avere proprio quello che chiediamo, è importante crescere nel conoscere la volontà di Dio, perché la chiave per ricevere quello che chiediamo è chiederlo secondo la Sua volontà, come leggiamo in 1Giovanni 5.
“14 questa è la sicurezza che abbiamo davanti a lui: se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. 15 E se sappiamo che egli ci esaudisce in qualunque cosa gli chiediamo, noi sappiamo di avere le cose che gli abbiamo chiesto.” (1Giovanni 5:14-15 LND)
Quando noi preghiamo secondo la volontà di Dio, possiamo sapere di avere la cosa che abbiamo chiesto!
La mia preghiera, e prego che anche voi preghiate questo, è che possiamo crescere nel desiderare la volontà di Dio in ogni campo della nostra vita, in modo che le nostre preghiere siano sempre conformi alla Sua volontà.
Quando preghiamo così, possiamo avere pace che Dio ci ascolterà e ci esaudirà. Quanto è meraviglioso pregare così, sapendo che Dio ci ascolta e ci risponde! Egli è un buon Padre, e ci ama. Egli ama farci del bene, ama curarci. Questo è il cuore del nostro Padre celeste!
Quando preghiamo secondo la volontà di Dio, quando chiediamo lo Spirito Santo, Dio ci risponderà.
Allora, preghiamo per la gloria di Dio e per il bene del popolo di Dio. Questo è il senso di Gesù quando comanda di cercare per primo il regno di Dio e la sua giustizia. Quando noi preghiamo così, sarà Dio a curarci con tutte le cose pratiche che servono. Certamente, possiamo e dobbiamo pregare chiedendo per il nostro pane quotidiano. Però, preghiamo di desiderare la gloria di Dio più di ogni altra cosa. Allora conosceremo la gioia di avere le nostre preghiere esaudite, e conosceremo la cura di Dio.
Ricordate che quando preghiamo secondo la volontà di Dio, chiedendo lo Spirito Santo, come abbiamo visto, avremo il frutto dello Spirito, cresceremo in santità, avremo vittoria sui nostri peccati, e avremo doni spirituali da usare per il bene del popolo di Dio.
Vivere così è una vita che vale, è una vita di gioia. Questa è la vita che Dio vuole per i suoi figli.
Quindi, come va la tua vita di preghiera?
Preghiamo con perseveranza, preghiamo con fede, fiduciosi che il nostro buon Padre celeste ci ascolta e ci risponderà. ChiediamoGli grandi cose, chiediamoGli l'opera dello Spirito Santo in noi. ChiediamoGli quello che porterà gloria a Dio.
Preghiera: grazie che Tu, o Padre, ci ami e ami curarci, grazie che ascolti e rispondi perfettamente alle nostre preghiere.