Aiuto Biblico

Venite a Me

Matteo 11:28-30 ed altri brani

sermone di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org, per mercoledì, 27 settembre 2023, – cmd dmp –
parole chiave: travgliato, aggravato, venire a Gesù, giogo, peccato, libertà, sottomissione, Gesù il Signore, ubbidienza

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Nell'ultimo sermone, abbiamo meditato sulla prima parte di Matteo 11:25-30. Abbiamo visto che Dio si rivela agli umili. È impossibile per l'uomo riuscire ad arrivare a Dio con le proprie forze. Solo se Dio si rivela a qualcuno, quella persona arriverà a conoscere Dio.

Non solo Dio si rivela agli umili, ma si nasconde dagli uomini che credono di poterci arrivare per conto proprio.

Il v.27 ci dichiara che è Cristo Gesù che rivela il Padre agli uomini, a coloro ai quali Gesù lo vuole rivelare.

Oggi, vogliamo continuare con il discorso di Gesù. Teniamo bene in mente le verità dei vv.25-27, mentre consideriamo i vv.28-30

25 In quel tempo Gesù prese a dire: "Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai savi e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. 26 Sì, o Padre, perché così ti è piaciuto. 27 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio, e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio avrà voluto rivelarlo. 28 Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime. 30 Perché il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero!". (Matteo 11:25-30 LND)

Dopo aver dichiarato nei vv.25-27 che Dio si rivela agli umili, nei vv.28-30, in effetti, Gesù invita gli umili a cercare la salvezza in Lui.

Vogliamo capire prima di tutto a chi è indirizzato l'invito, poi, cosa bisogna fare, ed infine, che cosa si riceve da Cristo.

A chi è indirizzato l'invito

Gesù invita certe persone a venire da Lui. Notiamo che non invita tutti: cioè chiunque può venire, ma deve avere determinate qualifiche. Chi è che può andare a Gesù? Leggo il brano e notiamo:

“Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo.” (Matteo 11:28 LND)

Questo non è un invito per tutti. Non è un invito per chi vuole sapere di più. Non è un invito per chi vuole le benedizioni nella sua vita, per chi cerca aiuto.

È un invito per chi è travagliato ed aggravato. È un invito per chi è travagliato ed aggravato dal proprio peccato. Perciò Gesù invita chi riconosce di essere sotto il duro giogo del peccato.

“Gesù rispose loro: "In verità, in verità vi dico: Chi fa il peccato è schiavo del peccato.” (Giovanni 8:34 LND)
“14 Poiché dunque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anch’egli ebbe in comune le stesse cose, per distruggere, mediante la sua morte colui che ha l’impero della morte, cioè il diavolo, 15 e liberare tutti quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitù per tutta la loro vita.” (Ebrei 2:14-15 LND)
“Nell’amore non c’è paura, anzi l’amore perfetto caccia via la paura, perché la paura ha a che fare con la punizione, e chi ha paura non è perfetto nell’amore.” (1Giovanni 4:18 LND)

Quando lo Spirito Santo apre gli occhi ad una persona, e gli mostra il suo peccato, e il giudizio, e la giustizia di cui ha estremamente bisogno, quella persona comincia a riconoscere il peso del suo peccato.

Riconosce di essere schiavo del peccato.

Riconosce la gravità della sua situazione, di essere sotto giudizio, sotto la condanna di Dio, e senza speranza.

Poi, arriva alla condizione che Gesù descrive in Matteo 5:3-7

“3 "Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli. 4 Beati coloro che fanno cordoglio perché saranno consolati. 5 Beati i mansueti, perché essi erediteranno la terra. 6 Beati coloro che sono affamati e assetati di giustizia, perché essi saranno saziati. 7 Beati i misericordiosi, perché essi otterranno misericordia.” (Matteo 5:3-7 LND)

Uno che è “povero in spirito”: riconosce la gravità della sua condizione spirituale, di non avere alcun merito nei confronti di Dio, ma piuttosto, di essere un debitore, colpevole.

Beato chi “Fa cordoglio”: questa sua condizione gli pesa tantissimo, è travagliato ed aggravato per la sua condizione di peccatore davanti a Dio.

Per questo, diventa estremamente mansueto: non può criticare gli altri, non può lamentarsi, perché sa che egli stesso è colpevole.

Diventa “affamato e assetato di giustizia”: vuole la giustizia più di ogni altra cosa, sa di non meritarla. Ma la desidera profondamente.

Una persona così riconosce la sua condizione davanti a Dio, ed è terribilmente travagliata ed aggravata. Questa è la persona che può andare a Gesù per la salvezza.

Possiamo anche capire che un credente che riconosce la gravità dei suoi peccati può essere travagliato ed aggravato dai suoi peccati. Anzi, dovremmo essere così quando pecchiamo. Dovremmo essere travagliati ed aggravati. Però, non dobbiamo rimanere così.

Cosa dobbiamo fare

Quando siamo travagliati ed aggravati, l’unico vero aiuto è andare a Gesù Cristo.

1) Venite a Me, cioè andare a CRISTO.

La prima cosa è andare A Gesù. Proprio A Gesù.

Ma cosa vuol dire, andare a Gesù? Come si va a Cristo?

Bisogna andare alla persona di Gesù.

NON bisogna andare alla religione.

NON bisogna andare alla dottrina, per quanto le verità di Dio sono importanti. Però, non è tutto. La dottrina non è il traguardo, è la via per conoscere Cristo, per andare a Lui.

Bisogna andare alla persona di Gesù Cristo. Vedere in LUI Colui che può salvarti, o che può offrirti il perdono di cui hai bisogno.

v.29 “Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore;” (Matteo 11:29 LND)

Bisogna andare a Gesù che è mansueto e umile di cuore con tutti coloro che vanno da Lui. Chi NON va a Gesù Lo conoscerà come severo giudice, che verrà in un fuoco fiammeggiante. Chi viene a Lui lo conoscerà come mansueto e umile di cuore, tenero e pieno di amore.

Per andare a Gesù, serve avere fede in Gesù. Per avere fede, bisogna conoscerLo. Perciò, la cosa più importante che una persona può fare nella vita è fissare i suoi occhi su Gesù Cristo.

Andiamo avanti, per considerare altri aspetti dell'andare a Cristo.

Per ANDARE a Gesù, devi LASCIARE quello che era il tuo tesoro.

Per andare A Gesù, occorre lasciare qualcos'altro.

Per andare a Cristo, devi lasciare quello in cui speravi prima. Lasciare quello che è finora il tuo tesoro. Se siamo nel peccato, bisogna ravvedersi e abbandonare il peccato.

Gesù stesso ci aiuta a capire questa verità in Matteo 13:44-46

“44 "Di nuovo, il regno dei cieli è simile ad un tesoro nascosto in un campo, che un uomo, avendolo trovato. nasconde; e, per la gioia che ne ha, va, vende tutto ciò che ha e compera quel campo. 45 Ancora, il regno dei cieli è simile ad un mercante che va in cerca di belle perle. 46 E, trovata una perla di grande valore, va, vende tutto ciò che ha, e la compera.” (Matteo 13:44-46 LND)

Quest'uomo ha lasciato tutto per avere il tesoro. Gesù Cristo è questo tesoro!

Questo è anche il punto di Paolo in Filippesi 3:4-14

4 benché io avessi di che confidare anche nella carne; se qualcun altro pensa di poter confidare nella carne, io ancor di più: 5 sono stato circonciso l’ottavo giorno, sono della nazione d’Israele, della tribù di Beniamino, Ebreo di Ebrei; quanto alla legge, fariseo, 6 quanto allo zelo, persecutore della chiesa; quanto alla giustizia che è nella legge, irreprensibile. 7 Ma le cose che mi erano guadagno, quelle ho ritenute una perdita a causa di Cristo. 8 Anzi, ritengo anche tutte queste cose essere una perdita di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho perso tutte queste cose e le ritengo come tanta spazzatura per guadagnare Cristo, 9 e per essere trovato in lui, avendo non già la mia giustizia che deriva dalla legge, ma quella che deriva dalla fede di Cristo: la giustizia che proviene da Dio mediante la fede, 10 per conoscere lui, Cristo, la potenza della sua risurrezione e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme alla sua morte, 11 se in qualche modo possa giungere alla risurrezione dai morti. 12 Non che io abbia già ottenuto il premio, o sia già arrivato al compimento, ma proseguo per poter afferrare il premio, poiché anch’io sono stato afferrato da Cristo Gesù. 13 Fratelli, non ritengo di avere già ottenuto il premio, ma faccio una cosa: dimenticando le cose chestanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti, 14 proseguo il corso verso la méta, verso il premio della superna vocazione di Dio in Cristo Gesù. (Filippesi 3:4-9 LND)

Quindi, per andare a Gesù, è necessario lasciare quello che è il tuo tesoro. È necessario vedere Cristo come più prezioso di tutto.

Per ANDARE a Gesù, bisogna veramente SEGUIRE Gesù.

Questo richiede FEDE in Gesù. Vuol dire SPERARE in Cristo, anziché in altre cose. Vuol dire abbandonare tutto per seguire Cristo.

“Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno mi vuole seguire, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.” (Matteo 16:24 LND)
“Poi disse a tutti: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua.” (Luca 9:23 LND)

Venire a Gesù non è un semplice esercizio intellettuale, né un rito religioso, che si fa per poi tornare a vivere come prima. Venire a Gesù è fare di Lui il proprio tesoro, e seguirLo con tutto il cuore, che è il risultato di avere fede in Lui.

2) Prendete il mio Giogo

Per avere Gesù Cristo nella tua vita, e per avere la salvezza, e il perdono di cui abbiamo bisogno, oltre ad andare a Gesù, bisogna anche PRENDERE il suo giogo.

“28 Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime. ” (Matteo 11:28-29 LND)

Per avere Cristo, bisogna prendere il suo giogo.

Il giogo è uno strumento di sottomissione totale.

Portare un giogo vuol dire essere sottomesso ad un padrone, ed essergli ubbidiente. Quando qualcuno porta un giogo, è il padrone che dirige il suo cammino, quando è il momento di proseguire e quando conviene fermarsi, ed è il padrone che decide che peso deve portare chi tira il giogo.

Quindi, prendere un giogo significa entrare in un rapporto di sottomissione e ubbidienza a Cristo.

Quindi, questo vuol dire piegare volontariamente il collo e mettere il suo giogo, entrare in un rapporto di sottomissione e ubbidienza a Gesù. Questo è l’unico modo per avere Gesù Cristo, ed il suo perdono.

Vuol dire aggrapparti a Cristo come sovrano Signore della tua vita.

Prendete il mio giogo: è un atto volontario.

La salvezza inizia quando uno vede in Cristo l'unico Salvatore, e volontariamente piega il collo per mettere il giogo di Cristo. Rialzarsi dopo essere caduto nel peccato vuol dire prendere di nuovo il giogo di Cristo.

Camminare da vero credente vuol dire continuare a portare il giogo di Cristo. Questo è un frutto della vera salvezza!

Non esiste la salvezza se non si è sotto il giogo!

“Non chiunque mi dice: "Signore, Signore" entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.” (Matteo 7:21 LND)
“Ora, perché mi chiamate, Signore, Signore, e non fate quello che dico?” (Luca 6:46 LND)

Hai preso il giogo di Cristo? Cammini in ubbidienza a Lui? Non definirti un vero cristiano, se non stai camminando in ubbidienza! Se non stai camminando in ubbidienza, la soluzione è quella di iniziare, di cuore, oggi stesso, a portare il giogo di Cristo! Questo è un aspetto che dimostra di avere vera fede in Cristo.

Cosa vuol dire in pratica portare il giogo di Cristo?

Vuol dire:

--- dire “no” al tuo peccato, di parole, di azioni, e di carattere.

--- dire “no” al lamentarsi, perché hai preso il suo giogo, per portare qualsiasi peso che Egli ti dà.

--- dire “sì” ad accettare tutto quello che Cristo ti dà, sia nel bene che nel male.

--- dire “sì” a fare la SUA volontà giorno per giorno.

--- dire “sì” a vivere i tuoi rapporti secondo i suoi insegnamenti.

Portare il giogo di Cristo riguarda ogni aspetto della vita.

3) Imparate da me

Chi va a Cristo, deve mettere il suo giogo, e poi, deve imparare da Lui.

Nello stesso modo in cui chi porta un giogo lo fa in ogni aspetto della vita, così serve imparare da Cristo in ogni aspetto della vita.

Richiede un cuore umile

Imparare da Gesù richiede un cuore umile. Se hai un cuore orgoglioso, allora, presumerai che i tuoi ragionamenti siano giusti, e non imparerai da Cristo.

Chi invece viene a Cristo con un cuore umile, presume che i suoi ragionamenti non abbiano valore in sé, se non sono ben fondati nella Parola di Dio. Così, imparerà da Cristo, giorno per giorno.

Richiede impegno

Non si può imparare da Cristo senza un vero impegno.

Per imparare da Cristo, bisogna passare molto tempo con Cristo.

Perciò, l'unico modo per imparare da Cristo è quello di avere un cuore umile, di passare tempo con Lui, e di avere un cuore aperto ad imparare.

Questo richiede tempo nella Parola di Dio, tempo per meditare sulle verità, vuol dire nascondere la Parola nel cuore, vuol dire parlare gli uni con gli altri delle cose di Dio. Per imparare da Cristo, occorre che la Parola di Cristo abiti in te abbondantemente.

Imparare da Cristo è un impegno che dura tutta la vita.

4) Darò riposo alle anime vostre

Allora, riassumendo quello che abbiamo visto finora, Gesù invita chi è travagliato ed aggravato ad andare a Lui. Questo vuol dire riconoscersi nel peccato, bisognoso del perdono.

L'invito è di andare a Gesù stesso, non alla religione, né alla dottrina, ma a Cristo stesso.

Andare a Cristo vuol dire mettere il suo giogo, un attrezzo di sottomissione. È impossibile andare a Cristo, se non ci si mette il Suo giogo.

Andare veramente a Cristo vuol dire andare a Lui con un cuore umile, pronti ad imparare da Lui. Infatti, mettere veramente il giogo di Cristo vuol dire sottomettere ogni ragionamento a Lui, per tutta la vita.

Ora, consideriamo: che cosa succede quando uno va a Cristo, nel modo che Gesù ha spiegato? Leggo ancora il brano.

“28 Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime. 30 Perché il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero!".” (Matteo 11:28-30 LND)

Quando uno va a Gesù veramente, come Gesù stesso ci spiega in questo brano, quella persona trova riposo per l'anima, e trova un giogo dolce e un peso leggero.

Che cos'è il riposo per l'anima?

La Bibbia stessa descrive i vari aspetti di questo meraviglioso riposo. Vi elenco alcuni degli aspetti di questo riposo:

Perdono per i peccati. Il riposo per l'anima comprende il pieno perdono per i tuoi peccati.

In Atti, parlando di Gesù leggiamo:

“A lui rendono testimonianza tutti i profeti, che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome".” (Atti 10:43 LND)

Poi leggo dal Salmo 103, e poi da Romani 4.

“Quanto è lontano il levante dal ponente, tanto ha egli allontanato da noi le nostre colpe.” (Salmo 103:12 LND)
“7 "Beati coloro le cui iniquità sono perdonate e i cui peccati sono coperti. 8 Beato l’uomo a cui il Signore non imputerà il peccato".” (Romani 4:7-8 LND)

In Cristo c’è Pace in ogni circostanza, e pace per l'eternità.

“Giustificati dunque per fede abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore,” (Romani 5:1 LND)

Quando siamo in Cristo, abbiamo riposo per l'anima nostra, perché sappiamo che non siamo più destinati all'ira di Dio al ritorno di Cristo, come lo eravamo prima. Piuttosto, siamo destinati alla salvezza eterna, come leggiamo in 1Tessalonicesi 5. Questo ci dà un'immensa pace!

“Poiché Dio non ci ha destinati all’ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo,” (1Tessalonicesi 5:9 LND)

Portare il giogo di Cristo ci dà pace!

“1 O Eterno, il mio cuore non è orgoglioso e i miei occhi non sono altèri; non aspiro a cose troppo grandi e troppo alte per me. 2 In verità l’anima mia è calma e tranquilla. Come un bimbo divezzato sul seno di sua madre, così è tranquilla in me l’anima mia.” (Salmo 131:1-2)

Il riposo dell'anima dà una pace che sorpassa l'intelligenza, come leggiamo in Filippesi 4:7

“6 Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento. 7 E la pace di Dio, che sopravanza ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.” (Filippesi 4:6-8 LND)

Rendere note a Dio le nostre richieste vuol dire andare a Gesù umilmente.

La pace di Dio sopravanza ogni intelligenza. È totalmente indipendente dalle circostanze. Anche nelle tempeste più profonde della vita, chi porta il giogo di Cristo può conoscere la sua pace. Questo è un aspetto del riposo dell'anima. Isaia 26:3 parla di questo.

“Alla mente che riposa in te tu conservi una pace perfetta, perché confida in te.” (Isaia 26:3 LND)

Chi riposa in Cristo, e questa è proprio una descrizione di chi viene a Lui, umilmente, e porta il suo giogo, Dio gli conserverà una pace perfetta.

La pace perfetta è meravigliosa, non è qualcosa di umanamente possibile.

Chi porta il giogo di Cristo, ama Cristo, perché riconosce in Lui il proprio Salvatore e Signore. Allora, può portare il suo giogo con gioia, sapendo che Dio regna su tutto per il bene dei suoi amati, come leggiamo in Romani 8:28-30

“28 Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento. 29 Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del suo Figlio affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli. 30 E quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati, quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati.” (Romani 8:28-30 LND)

Quando portiamo il giogo di Cristo, possiamo avere pace, perché sappiamo che Dio gestisce tutto per il nostro bene.

Com'è il giogo di Cristo?

Prima di lasciare questo brano, consideriamo com'è il giogo di Cristo. Leggo ancora Matteo 11:28-30.

“28 Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime. 30 Perché il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero!".” (Matteo 11:28-30 LND)

Il giogo di Cristo Gesù è un giogo dolce e leggero.

Chi è senza il giogo di Cristo

Per capire quanto è dolce e leggero il giogo di Cristo, dobbiamo capire che ogni persona nel mondo porta un giogo.

Nessuno è libero da un giogo. O si porta il giogo del peccato, o si porta il giogo di Cristo.

Ricordiamo le parole di Gesù Cristo in Giovanni 8:34

“In verità, in verità vi dico: Chi fa il peccato è schiavo del peccato” (Giovanni 8:34 LND)

Chi non è in Cristo, chi non porta il giogo di Cristo, è nel peccato, ed è schiavo del peccato. È sotto il giogo del peccato. Spesso, non sa di portare questo giogo, ma comunque lo porta, ed è un giogo duro.

Il giogo del peccato è pesante, e porta a terribili problemi in questa vita, e poi, alla morte eterna, ovvero, al tormento eterno, respinto dalla presenza di Dio.

Leggo Romani 8:2

“perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte.” (Romani 8:2 LND)

Chi va da Cristo e prende il suo giogo, viene liberato dalla legge del peccato e della morte.

Notiamo Romani 8:6, in cui si dichiara che ognuno è controllato o dal peccato, qua chiamato “la carne”, oppure dallo Spirito, ovvero, lo Spirito Santo, che è il giogo di Cristo.

“Infatti la mente controllata dalla carne produce morte, ma la mente controllata dallo Spirito produce vita e pace.” (Romani 8:6 LND)

Il giogo del peccato produce la morte, ma il giogo di Cristo produce vita e pace!

Il giogo del peccato è duro, anzi, durissimo. Porta tanto male, sia alla persona che pecca, sia alle persone che fanno parte della sua vita.

Finché uno è sotto il giogo del peccato, non può mai godere il frutto dello Spirito. Non può mai avere la pace di Dio. E se rimane sotto il giogo del peccato, sarà separato da Dio per tutta l'eternità.

E quindi

Allora, vorrei concludere ripassando quello che Gesù ci dichiara in questo brano. Questo invito da parte di Gesù è per ogni persona che si umilia e riconosce la gravità dei suoi peccati, ed è aggravato e travagliato dal suo peccato. Gesù invita quella persona a non rimanere così, ma piuttosto ad andare a Lui per il perdono e la salvezza.

Il modo per andare a Gesù è quello di lasciare tutto ciò in cui si riponevano le speranze, e di sperare in Cristo. Per fare questo, uno deve prendere su di sé il giogo di Cristo.

L'unico modo per poter avere Cristo nella tua vita, e per appartenere a Cristo, è avere il suo giogo. Non puoi avere Cristo se non porti il suo giogo. Esso fa parte dell'avere Cristo, perché Gesù Cristo non è solo il Salvatore, ma è anche il Signore.

Quindi, tu sei travagliato e aggravato per il tuo peccato? Se la risposta è no, allora prega Dio di farti capire la gravità della tua condizione.

Se NON hai ancora Cristo come il tuo Salvatore

Non tutti hanno Cristo come Signore e Salvatore. Uno può credere in Cristo, ma comunque non fidarsi pienamente di Lui come Signore della propria vita.

Se tu NON hai Cristo come il tuo Salvatore, accogli l'invito di Gesù. Vai da Lui, e riceverai il perdono e la vita eterna. Ti libererà dal tuo peccato, e al posto del terribile e pesante giogo del tuo peccato, potrai prendere su di te il suo giogo di amore, un giogo dolce e un peso leggero.

Vai a Gesù, non alla religione, non alle buone opere, non ad una conoscenza intellettuale della dottrina! Rivolgiti a Cristo stesso!

Vai da Gesù per il perdono, vai da Gesù per imparare da Lui! Ci vuole tutta la vita per imparare da Cristo!

Troverai vero riposo per l'anima tua.

Se tu sei un credente, ti faccio delle domande.

Se tu sei un credente, ti faccio delle domande importanti.

Stai portando il giogo di Cristo con gioia? Ti stai sottomettendo a Lui in ogni cosa? Stai sottoponendo i tuoi ragionamenti alle verità di Cristo?

Stai ricordando che l'unico modo per stare vicino a Cristo, è quello di essere come un piccolo fanciullo, ovvero, di essere umile, e di camminare per fede, accettando le prove che Dio ti dà?

Stai imparando da Cristo? Imparare richiede impegno e tempo, ma soprattutto, imparare da Cristo richiede un cuore aperto.

Puoi conoscere la Bibbia a memoria, puoi avere un buon insegnamento, e leggere i migliori libri cristiani. Però, se non hai un cuore umile ed aperto, non imparerai da Cristo!

Quanto è importante imparare da Cristo! Solo così, possiamo camminare nella luce!

Ti stai riposando in Cristo, fiducioso della sua cura perfetta, oppure, stai cercando il tuo riposo altrove, dimenticando che non esiste altro riposo?

Oh che voi tutti possiate andare a Cristo, umilmente, portare il suo giogo, e avere il riposo dell'anima, ora, e per l'eternità!

Grazie a Dio per un Salvatore così, pronto ad accogliere, pronto a perdonare!