La vita è fatta di tante, tante scelte, ognuna delle quali determina qualcosa nell'andamento della nostra vita. Si scelgono gli amici, si sceglie la scuola da frequentare, si sceglie il lavoro da fare, si sceglie chi sposare, si sceglie come passare il tempo libero, si sceglie dove vivere e molto altro ancora.
Però, in realtà, esiste una scelta che è più importante di tutte le altre messe insieme. Ogni persona sceglie attraverso quale porta entrare e quella scelta determina la sua eternità.
Gesù Cristo ci esorta a scegliere la porta giusta. In questo studio, vogliamo considerare l'esortazione di Gesù riguardo alla scelta più importante della vita e dell'eternità.
Le due porte
Iniziamo, leggendo Matteo 7:13,14, che troviamo alla fine del sermone sul monte.
“13 Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa. 14 Quanto stretta è invece la porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono coloro che la trovano!” (Mat 7:13-14 LND)
La risposta di ogni persona a questo insegnamento di Gesù determinerà l'eternità di quella persona. Perciò, consideriamo attentamente questo insegnamento.
Notate che ci sono solamente DUE porte. Esistono solo due porte e due DESTINI. Non esiste una via di mezzo. Non esiste alcun altro destino. Esiste la porta della salvezza, che include la via della santità e la porta della ribellione, che comprende la via del peccato; la porta della salvezza conduce al paradiso, mentre la porta larga e la via spaziosa conducono all’inferno.
Ogni persona passerà o per la prima o per la seconda porta in base a come risponde a Gesù Cristo. ad ogni essere umano spetta l'uno o l’altro destino. Non esistono altre possibilità.
Perciò, considera attentamente la scelta che hai davanti a te e la scelta che è davanti ad ogni persona intorno a te. Solo questo è ciò che importa davvero.
La porta larga
Gesù inizia con un comandamento: Entrate. Non è un suggerimento, è un comandamento. Gesù comanda ad ogni persona di entrare nella salvezza, che equivale alla porta stretta. Il Vangelo non è un semplice invito, è un comandamento. Per questo, nel Nuovo Testamento leggiamo che quando Gesù Cristo ritornerà sulla terra, punirà coloro che non ubbidiscono al Vangelo.
Gesù ci comanda di ENTRARE per la porta stretta. Ci sono due porte, perciò, ogni persona DEVE scegliere per quale porta entrare. Non scegliere consiste in una scelta, perché nasciamo già nella via larga e spaziosa, fuori dalla porta stretta.
Prima di descrivere la porta stretta, Gesù descrive la porta larga, perché è la porta che, per natura, prendiamo tutti.
Leggo ancora le parole di Gesù.
“Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa.” (Mat 7:13 LND)
Larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa.
La prima porta è la porta larga. È una porta LARGA, il che vuol dire che è facile entrarvi. Non ci sono condizioni per entrarvi. Uno può entrare e portare con sé tutti i suoi peccati e tutte le sue cattiverie. Vi si può entrare e continuare a fare tutto ciò che si vuole. Tutti sono i benvenuti, senza condizioni. Ogni modo di pensare e ogni tipo di scelta è benvenuto. Quindi, questa è la porta che, per natura, tutti prendono.
Poi, notiamo che quella via è SPAZIOSA. Non esistono regole, uno può camminare dove vuole. La via è così larga che ognuno può scegliere di camminare nel modo e nel posto che vuole. In questa via spaziosa, nessuno può giudicare l'altro, perché tutto vi è permesso. Se uno vuole avere una vita con tante regole, va bene. Se un altro vuole una vita senza regole, anche questo va bene. Se uno vuole un po’ di religione, tanta religione, o nessuna religione, va bene tutto, è tutto uguale.
Vediamo molti esempi di questa porta larga intorno a noi. Se pensate al mondo in cui viviamo oggi, quando si parla di religione, il più delle volte si sente dire: “secondo me, sarà così”. Quando invece si parla di morale, prevale la mentalità secondo cui ognuno è libero di vivere come vuole. Oggi si afferma che ciascuno può credere quello che vuole, come se esistessero tante verità diverse. Quanto è evidente, oggi, che la via spaziosa è una via che accetta tutti e tutto! Ognuno può agire come vuole, può credere ciò che vuole. Quindi, chi vuole soddisfare la sua carne, ovvero, chi vuole fare quello che vuole, quello che gli dà piacere, sceglie la via larga.
Gesù dichiara che questa porta è larga, e la sua via spaziosa, e ci dice anche che sono MOLTI ad entrare per quella porta e e a camminare in quella via. Chi sceglie la porta larga avrà tanta compagnia nel cammino della vita.
Se si sceglie di seguire la maggioranza, allora si cammina nella via spaziosa, la via del peccato, perché questa è la via dei molti.
Chi vuole andare seguendo la corrente, sceglie per forza la via larga, perché gran parte delle persone cammina in questo modo. Chi vuole l’approvazione degli altri, sceglie questa via. Nel mondo, la grande maggioranza delle persone entra per la porta larga. In questa via, ci sono tanti tipi diversi. Nella via spaziosa si trovano tante persone molto religiose così come altre senza alcuna religione. Ci sono uomini che il mondo chiama “buoni”, e altri che il mondo reputa cattivi. È una via molto spaziosa.
Dove porta la via spaziosa
Abbiamo visto che questa porta è larga, e la via è spaziosa. Abbiamo visto che molti la prendono e, di conseguenza, è la via più facile.
Tuttavia, non abbiamo ancora parlato di qualcosa di estremamente importante. Non abbiamo esaminato dove porta la via larga.
Ricordate che una VIA esiste per farci arrivare ad un TRAGUARDO. La via è un cammino, che dura solo per un certo tempo. Il TRAGUARDO è quello che dura molto, ma molto più a lungo.
Allora, dove porta la via spaziosa, a cui si accede entrando per la porta larga?
Gesù ci spiega anche questo. La via spaziosa porta alla perdizione! Porta alla morte eterna. Che cos’è la morte eterna? È la condizione in cui una persona è respinta per sempre dalla presenza di Dio.
In 2Tessalonicesi 1:7-10, leggiamo ciò che succederà alla fine della via larga, quando Gesù Cristo ritornerà sulla terra per giudicare tutti. Coloro che hanno preso la porta larga sono quelli che non conoscono Dio e non ubbidiscono al Vangelo. Leggo questo brano importante.
“7 e a voi, che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesù Cristo apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, 8 in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono all’evangelo del Signor nostro Gesù Cristo. 9 Questi saranno puniti con la distruzione eterna, lontani dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza, 10 quando egli verrà, in quel giorno, per essere glorificato nei suoi santi, per essere ammirato in mezzo a quelli che hanno creduto, poiché la nostra testimonianza presso di voi è stata creduta.” (2Tess 1:7-10 LND)
Chi prende la porta larga si troverà respinto per sempre dalla presenza di Dio, e quindi, separato da Dio per l'eternità. Sappiamo da altri brani che la separazione eterna da Dio vuol dire essere gettati nel lago di fuoco e di zolfo, per essere tormentati giorno e notte per tutta l’eternità.
“7 E quando quei mille anni saranno compiuti, Satana sarà sciolto dalla sua prigione 8 e uscirà per sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog, per radunarle per la guerra; il loro numero sarà come la sabbia del mare. 9 Esse si muoveranno su tutta la superficie della terra e circonderanno il campo dei santi e la diletta città. Ma dal cielo scenderà fuoco, mandato da Dio, e le divorerà. 10 Allora il diavolo, che le ha sedotte sarà gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli.” (Ap 20:7-10 LND)
“11 Poi vidi un gran trono bianco e colui che vi sedeva sopra, dalla cui presenza fuggirono il cielo e la terra, e non fu più trovato posto per loro. 12 E vidi i morti, grandi e piccoli, che stavano ritti davanti a Dio, e i libri furono aperti; e fu aperto un altro libro, che è il libro della vita; e i morti furono giudicati in base alle cose scritte nei libri secondo le loro opere. 13 E il mare restituì i morti che erano in esso, la morte e l’Ades restituirono i morti che erano in loro, ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere. 14 Poi la morte e l’Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda. 15 E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco.” (Ap 20:11-15 LND)
Questa è la perdizione, ossia la fine per chiunque entra per la porta larga.: il tormento eterno, giorno e notte, senza alcuna speranza che finisca.
La porta larga è appunto larga, e la via è spaziosa. In questa via, si incontra chi è in aperta ribellione contro Dio, così come chi è molto religioso e molto morale. Non importa come sia quella persona, chiunque prende questa via finirà nella perdizione eterna, respinto dalla presenza di Dio.
La porta stretta
Però, ricordate che esiste anche un'altra porta, la porta stretta, e che Gesù ci comanda di prendere questa porta stretta. Consideriamo ora questa porta.
Gesù ci comanda di entrare per la porta stretta. Notate che Gesù Cristo non nasconde le difficoltà che si possono presentare. Egli ci chiama a valutare bene il costo di questa scelta. Non perché il costo sia troppo alto, ma perché è importante capire il costo prima di iniziare per non tornare poi indietro. Leggo Matteo 7:14:
“Quanto stretta è invece la porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono coloro che la trovano!” (Mat 7:14 LND)
La prima cosa da notare è che la porta è STRETTA.
Questa porta è la porta del ravvedimento e della fede in Gesù, la conversione dagli idoli a Dio. Non esiste altro modo per entrarvi. Entrare per la porta stretta vuol dire LASCIARE la via spaziosa, la via del peccato, per mezzo del ravvedimento e della NUOVA NASCITA. Senza un nuovo cuore, che Dio dà, non si può entrare per la porta stretta.
La porta è stretta e, potremmo dire, anche bassa. Per attraversarla bisogna inginocchiarsi, ovvero, umiliarsi.
“perché l’Eterno si compiace nel suo popolo; egli corona di salvezza gli umili.” (Sal 149:4 LND)
Per entrare nella porta stretta, bisogna assolutamente umiliarsi.
Dobbiamo diventare come piccoli bambini, nel senso di umiliarci e riconoscere il nostro bisogno totale della salvezza. La porta è stretta, e non possiamo portare nulla con noi mentre l'attraversiamo. Non possiamo passare se ci stiamo ancora aggrappando al nostro peccato. Dobbiamo abbandonare tutto per passare per la porta stretta. Dio è un Dio santo, e entrare per la porta stretta vuol dire desiderare Dio più di qualsiasi altra cosa.
Grazie a Dio, la porta è stretta, ma è anche spalancata. È aperta a chiunque è pronto ad abbandonare tutto ed entrare. Anche i più grandi peccatori possono entrare, se veramente si umiliano e credono, mentre le persone più morali e più buone vengono lasciate fuori se non abbandonano la fede in ogni altra porta e se non credono con tutto il cuore in Cristo Gesù come unico Salvatore.
Quindi, la porta è stretta. Si entra nella salvezza in un modo solo, il modo stabilito da Dio, ossia per mezzo del ravvedimento e della fede in Gesù Cristo.
Poi, Gesù ci dichiara che la via è ANGUSTA. Non si passa subito dalla porta al paradiso. In mezzo c’è una lunga strada, una strada angusta. Dopo aver attraversato il Mar Rosso, il popolo d'Israele non si ritrovò subito nella terra promessa. Doveva prima passare per il deserto. Similmente, quando Dio salva una persona, di solito, non la fa entrare subito in cielo. Questa deve prima percorrere questa vita, con tutte le sue prove e difficoltà. La vita è una via stretta, perché la Legge di Dio, chiamata anche legge di Cristo, ci indica precisamente come camminare. La via angusta è una via in cui occorre rinnegare se stessi, e prendere la propria croce. Gesù parla di questo fatto in Marco 8.
“34 Poi chiamata a sé la folla con i suoi discepoli, disse loro: "Chiunque vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua 35 perché chiunque vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor mio e dell’evangelo, la salverà. 36 Che gioverà infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l’anima sua?” (Mar 8:34-36 LND)
Anche in Colossesi 3, leggiamo di quanto questa via è angusta.
“5 Fate dunque morire le vostre membra che sono sulla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e avidità, che è idolatria; 6 per queste cose l’ira di Dio viene sui figli della disubbidienza, 7 fra cui un tempo camminaste anche voi, quando vivevate in esse. 8 Ma ora deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, cattiveria; e non esca dalla vostra bocca maldicenza e alcun parlare disonesto.” (Col 3:5-8 LND)
Non è facile rinunziare a se stessi! Non è facile far morire ciò che in noi è terreno. In altre parole, la via angusta è una via in cui dobbiamo combattere contro la carne che è ancora in noi.
La via angusta è una via di tante prove e anche tante sofferenze. Però, non c’è da rimanere sorpresi, perché Dio ci ha preannunciato queste cose, come leggiamo in 1Pietro 4:12:
“12 Carissimi, non lasciatevi disorientare per la prova di fuoco che è in atto in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano. 13 Ma, nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi perché anche nella manifestazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare.” (1Pietro 4:12-13 LND)
Quindi, la via della salvezza è una via angusta, con tante sofferenze.
Inoltre, Gesù ci dichiara che la via della salvezza, a cui si accede tramite la porta stretta, è una via trovata da POCHI. Tanti non la cercano nemmeno. Altri trovano la porta, ma non sono disposti ad abbandonare questo o quel peccato, e perciò, non entrano. A tanti non piace questa via, perché sembra troppo angusta per loro. Preferiscono la valle spaziosa, anziché il sentiero stretto sulla montagna.
Prima che Dio distruggesse il mondo con il diluvio, Noè aveva predicato per 120 anni, annunciando quel diluvio, affinché le persone si ravvedessero. Tuttavia, solamente otto persone, ossia Noè, i suoi tre figli e le loro mogli, accettarono la salvezza che Dio offriva tramite l’arca. Pochi furono i salvati. Pochi vollero accettare la salvezza.
Dopo la morte di Gesù sulla crocee la sua resurrezione dopo che egli aveva predicato a migliaia e migliaia di persone, c'erano solamente 120 seguaci suoi riuniti insieme a Gerusalemme, nel giorno di Pentecoste.
Similmente, oggi, tante persone sentono il messaggio di Dio, sentono parlare della porta stretta che conduce alla salvezza eterna, ma pochissime vogliono entrarvi. Preferiscono la loro religione, i loro peccati, o qualcos’altro.
Quindi, non ci sono tanti ad entrare per questa porta. Pochi la prendono.
Dove porta questa via?
Questa porta è stretta, questa via è angusta, e pochi la prendono, ma dove conduce?
Questa porta stretta che fa entrare nella via angusta conduce alla vita eterna! La porta larga conduce alla perdizione eterna, mentre la porta stretta conduce alla vera vita, alla vita con Dio, per tutta l’eternità.
Se guardassimo solo al fatto che la porta è stretta e a quanto la via può essere angusta, sarebbe facile essere scoraggiati. Invece, è importante, per chiunque prende questa strada, guardare oltre, guardare all’eternità. Quando facciamo un paragone fra la durata della vita terrena e quella dell’eternità, vediamo che questa vita dura ben poco.
Se confrontiamo le difficoltà della vita con le benedizioni dell’eternità, vediamo che le difficoltà sono poche leggere.
Inoltre, nella via stretta, non ci sono solo problemi, c’è anche moltissima gioia, mentre nella via spaziosa, non c’è mai vera gioia. Anche quando succedono cose belle, si sa che finiranno. Invece, nella via della salvezza, le cose belle che accadono sono solo un piccolo assaggio dell'immensa gioia che ci sarà per tutta l’eternità.
Vi leggo due brani bellissimi che parlano di questa verità. Prima, leggo 2Corinzi 4:16-18. Notate il confronto fra le afflizioni di questa vita e il peso eterno di gloria che ci aspetta, se siamo sulla via stretta.
“16 Perciò noi non ci perdiamo d’animo; ma, anche se il nostro uomo esteriore va in rovina, pure quello interiore si rinnova di giorno in giorno. 17 Infatti la nostra leggera afflizione, che è solo per un momento, produce per noi uno smisurato, eccellente peso eterno di gloria; 18 mentre abbiamo lo sguardo fisso non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono, poiché le cose che si vedono sono solo per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.” (2Cor 4:16-18 LND)
Non c'è paragone!
Poi, leggo Romani 8:15-18, in cui Paolo, guidato da Dio, ci ricorda che non c'è paragone fra le sofferenza che si hanno nella via agusta, e le gioie eterne che ci saranno dopo..
“15 Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitù per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: "Abba, Padre" 16 Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio. 17 E se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pure soffriamo con lui per essere anche con lui glorificati. 18 Io ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non sono affatto da eguagliarsi alla gloria che sarà manifestata in noi.” (Rom 8:15-18 LND)
Tutte le sofferenze di questa vita, per chi sta sulla via stretta ed angusta, non sono nulla rispetto all’eterna gioia che aspetta quella persona. Al contrario, tutti piaceri, per chi sta sulla via larga e spaziosa, non sono nulla in confronto alla sofferenza eterna che egli sperimenterà perché sarà respinto per sempre dalla presenza di Dio, nel tormento eterno.
Di conseguenza:
Ogni persona ha davanti a sé la sua eternità. Ogni essere umano nasce essendo già nella via larga e spaziosa. Non bisogna far nulla per accedere a questa via. Invece, per arrivare alla salvezza, bisogna entrare per la porta stretta e percorrere la via angusta.
E' molto importante, a questo punto, sottolineare che la via è angusta, ma solamente secondo il metro della natura peccaminosa dell’uomo.
La via larga e spaziosa è la via senza Dio. In questa via, non c’è vera gioia. Non c’è vera pace. Non c’è vera speranza.
Invece, nella via stretta che porta alla salvezza eterna, c’è la vera gioia, la vera pace, e la vera speranza. Soprattutto, c’è Cristo Gesù, che è Dio stesso. Chi è nella via stretta, ha Gesù con sé.
Leggo la stupenda verità di Ebrei 13:5,6, che descrive coloro che sono entrati per la porta stretta, e che stanno camminando nella via stretta.
“5 Nel vostro comportamento non siate amanti del denaro e accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: "Io non ti lascerò e non ti abbandonerò". 6 Così possiamo dire con fiducia: "Il Signore è il mio aiuto, e io non temerò. Che cosa mi potrà fare l’uomo?".” (Ebrei 13:5-6 LND)
Che meravigliosa promessa!
Un dei brani che parlano della gioia che hanno coloro che aspettano Cristo è 1Pietro 1:3-9. Leggiamo questo passo, notando che parla di una gioia immensa, in mezzo a sofferenze.
“3 Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti, 4 per un’eredità incorruttibile, incontaminata e immarcescibile, conservata nei cieli per voi 5 che dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi. 6 A motivo di questo voi gioite anche se al presente, per un podi tempo, dovete essere afflitti da varie prove, 7 affinché la prova della vostra fede, che è molto più preziosa dell’oro che perisce anche se vien provato col fuoco, risulti a lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesù Cristo, 8 che, pur non avendolo visto, voi amate e, credendo in lui anche se ora non lo vedete, voi esultate di una gioia ineffabile e gloriosa, 9 ottenendo il compimento della vostra fede, la salvezza delle anime.” (1Pietro 1:3-9 LND)
In questo brano, leggiamo che guardando a Cristo possiamo esultare di gioia, in mezzo alle afflizioni di questa vita, e godere di una gioia ineffabile, ossia di una gioia troppo grande per essere descritta, oltre ad essere gloriosa. Questa gioia è simile alla gioia di una donna sterile che desidera tanto avere un figlio, e che riesce a rimanere incinta quando Dio opera miracolosamente. Insieme al marito, lei aspetta dunque il miracolo della nascita. Quando finalmente arriva il giorno del parto, nonostante i dolori, lei esulta di una grande gioia. Quanto più grande può essere la gioia di chi sa di stare insieme a Cristo Gesù per tutta l’eternità! Non esiste nulla di paragonabile in questo mondo!
Conclusione
Quindi, prima di tutto, invito ciascuno di voi a capire bene quale via ha preso. Non esiste una via di mezzo. Sei entrato per la porta stretta? Non possiamo sapere di avere un domani! Entra oggi. Gesù ti comanda di entrare per la porta stretta. Non rifiutare, e non rimandare.
Poi, per voi che siete già entrati, per grazia, nella porta stretta, non scoraggiatevi quando la via è angusta. Ricordate che le sofferenze del tempo presente non sono paragonabili alla gloria che ci aspetta quando vedremo Gesù Cristo nella sua gloria! Manteniamo lo sguardo in avanti!