Riassunto della parte precedente
Incredibile! Se pensate veramente a chi siamo, e a chi è Dio, è incredibile che abbiamo il privilegio di parlare con Dio stesso nella preghiera. Eppure, per mezzo di Cristo Gesù, abbiamo questo privilegio!
Stiamo studiando ciò che Gesù ci insegna sulla preghiera tramite lo studio del “Padre Nostro”. Abbiamo visto che non è una preghiera da ripetere meccanicamente, ma piuttosto è un modello che ci insegna come pregare. Abbiamo visto che ci ricorda il privilegio di avere Dio come Padre, per mezzo del ravvedimento e della fede in Gesù Cristo.
Avere Dio come Padre ci parla del tipo di amore che Dio ha per noi, ci parla della libertà che abbiamo di entrare nella sua presenza, ci parla della sua bontà verso di noi, e ci parla della necessità di ravvederci perché Egli sa tutto di noi.
Le parole “che sei nei cieli” ci ricordano della maestà e della potenza di Dio, come Creatore di tutto. Egli è infinito, e onnipotente, e sovrano su tutto. Egli è spirituale, non materiale.
Sia Santificato il tuo nome
Oggi, vogliamo considerare le parole “sia santificato il tuo nome”. Questa è la prima richiesta che troviamo in questa preghiera.
Leggo la prima parte della preghiera:
“Voi dunque pregate in questa maniera: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome.” (Mat 6:9 LND)
La parola “santificare” vuol dire “onorare come santo e perfetto”. Quindi, santificare il nome di Dio vuol dire riconoscere nel nostro cuore che il nome di Dio è santo e perfetto, e quindi implica il dovere di onorarlo per questi suoi attributi.
È utile capire che nella Bibbia, il “nome” di Dio rappresenta Dio stesso, e quindi, quando la Bibbia parla del nome di Dio, sta indicando Dio stesso, e tutti i suoi attributi divini. Perciò, “santificare il nome di Dio” vuol dire onorare Dio stesso, per chi è e per i suoi attributi.
Quando consideriamo gli attributi di Dio, dobbiamo ricordare che ogni attributo di Dio è totalmente perfetto. Inoltre, tutti gli attributi di Dio sono perfettamente coordinati fra di loro, ovvero, sono perfettamente in armonia. Nessun attributo di Dio mai si contrasta con un altro attributo, al contrario di noi.
Pregare che il nome di Dio sia santificato vuol dire, perciò, fermarci a riconoscere e riflettere sulla assoluta santità di Dio e sulla sua perfezione in ognuno dei suoi attributi. Questo è un atto di adorazione. Quindi, pregare “sia santificato il Tuo nome” vuol dire, prima di tutto, onorare e adorare Dio per i suoi attributi. Questa è una parte importante della preghiera!
Inoltre, questa frase è fatta in forma di preghiera, quindi, vuol dire che chi prega così desidera e chiede che Dio sia sempre di più onorato da sempre più persone.
Non manchiamo di notare che questa è la prima richiesta nella preghiera. Prima di pensare agli avvenimenti o alle circostanze della vita, quando preghiamo, è importante concentrarci sulla persona stessa di Dio, e sulla sua gloria. Questo ci permetterà di considerare tutto il resto della vita nella prospettiva giusta.
Pregare così risolve il nostro problema
Pregare in questo modo ci aiuta a risolvere un grande problema che abbiamo. Questo problema è che non abbiamo abbastanza riverenza per Dio.
Nonostante che siamo delle nuove creature, siamo ancora nella carne. Perciò, abbiamo la tendenza di non avere riverenza per Dio.
Cioè, il fatto stesso che abbiamo libero accesso a Dio ci fa molto facilmente dimenticare quanto sia necessario avere riverenza per Dio. Non solo abbiamo libero accesso a Dio, ma l’accesso che abbiamo è disponibile in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Possiamo arrivare a Dio tramite la preghiera nel nostro letto, mentre guidiamo la macchina, al lavoro, in mezzo ad una folla, da soli in una foresta.
Non solo possiamo arrivare a Dio in qualsiasi momento, ma non ci serve mai un appuntamento, e possiamo parlare con Dio quanto vogliamo, senza limiti. Questo incredibile privilegio può portarci a dimenticare di avere la riverenza dovuta al suo nome.
Quando è molto facile raggiungere qualcuno di importante, questo privilegio può portarci a mancargli di rispetto.
Quanto era diverso per i credenti dell'Antico Testamento! A quel tempo, Dio aveva stabilito un sistema di adorazione che Lo teneva separato ed elevato sopra il popolo. Per esempio, non si poteva entrare nella cortina che era attorno al tabernacolo senza un sacrificio. Solamente i sacerdoti potevano entrare nel tabernacolo, però per entrarci dovevano seguire una serie di riti, compresi lavaggi e sacrifici. Di giorno in giorno, i sacerdoti potevano entrare solo nella prima parte del tabernacolo, e solo al momento stabilito da Dio. Per quanto riguarda la parte più sacra del tabernacolo, il luogo santo, solamente il sommo sacerdote ci poteva entrare, e lo poteva fare solamente una volta all’anno, portando vestiti speciali, e avendo fatto un sacrificio speciale. Nessuno poteva entrare liberalmente nella presenza del Dio santo e maestoso. Dio dimorava in mezzo al suo popolo Israele, ma allo stesso tempo, si presentava a loro nella sua santità, e perciò, era impossibile per loro di avere un libero accesso a Lui. Così, era molto più facile per loro di capire la necessità di avere un grande rispetto e riverenza per Dio.
Oggi, come risultato dell’opera di Cristo sulla croce, la separazione fra Dio e gli uomini è stata superata. Oggi, possiamo avvicinarci liberamente a Dio come Padre. Questa è una benedizione immensa! Però, insieme a questa benedizione c’è il pericolo di mancare di rispetto e riverenza per Dio.
In realtà, è più facile per un credente entrare nella presenza di Dio che entrare nella presenza del suo capo di lavoro o di un pezzo grosso nella banca. Questo potrebbe indurci ad immaginare che non sia importante avere riverenza nei riguardi di Dio. Questo è totalmente falso! Il privilegio di avere libero accesso a Dio non cambia la necessità di entrare con assoluta riverenza!
Allora, quando preghiamo, è importante iniziare prendendo del tempo per riconoscere la santità di Dio e i suoi attributi. Questo ci aiuta a non cadere nel peccato di considerare Dio in modo troppo informale o mancandoGli di riverenza.
C’è un altro motivo per cui abbiamo bisogno di fermarci a riconoscere gli attributi di Dio all’inizio delle nostre preghiere. Il fatto che possiamo entrare liberalmente nella presenza di Dio, insieme al fatto che possiamo portare ogni peso a Lui, anche i più piccoli, possono facilmente spingerci, nella nostra stoltezza, a considerare l'accesso a Dio come qualcosa di poco valore.
Infatti, spesso, quando qualcosa viene offerto gratuitamente, le persone che lo ricevano lo considerano come un qualcosa di poco valore.
Il nostro accesso a Dio è gratuito per noi, però, è costato caro a Dio. Per darci questo libero accesso, Gesù Cristo dovette offrirsi come sacrificio per pagare la condanna dei nostri peccati, che ci tenevano assolutamente separati da Dio.
Come non cadere......
Quindi, per non cadere nel grave errore di considerare il nostro accesso a Dio come un qualcosa di poco valore, è importante iniziare le nostre preghiere con un tempo dedicato a riconoscere la grandezza e la maestà di Dio, e ad onorarLo per questo. Questo è un altro motivo per iniziare le nostre preghiere così.
Mancanza di rispetto
Un'altra cosa che potrebbe farci perdere il senso della grandezza di Dio è il fatto che oltre ad avere libero accesso a Dio in qualsiasi momento, abbiamo anche la libertà di portarGli qualsiasi richiesta, non solo richieste grandi, ma anche richieste piccole. Infatti, non esiste situazione o problema troppo piccolo per Dio. Possiamo portare ai suoi piedi una cosa grande, come una grave malattia o una grande decisione, ma possiamo anche portare la cosa più piccola. Per esempio, anche quando stiamo facendo il più semplice dei lavori, possiamo chiedere a Dio aiuto e guida, ed Egli ci aiuterà, secondo la sua perfetta volontà e la sua potenza infinita.
Il fatto che possiamo portare anche i pesi più piccoli a Dio può indurci a non apprezzare la sua maestà e i suoi attributi perfetti.
C'è anche un altro motivo per cui ci è difficile avere il rispetto dovuto per Dio, ed è che Dio non si fa vedere da noi. Se Dio dovesse mostrarci la sua gloria e potenza anche solamente per un attimo, saremmo terrorizzati. Se dovesse farci sentire la sua voce, più forte di tante acque, saremmo pieni di timore.
Vi leggo un brano in Esodo in cui Dio fece sentire la sua voce al popolo. Notiamo quanto fu una cosa terrificante.
“18 Ora tutto il popolo udiva i tuoni, il suono della tromba e vedeva i lampi é il monte fumante. A tale vista, il popolo tremava e si teneva a distanza. 19 Perciò essi dissero a Mosè: "Parla tu con noi e noi ti ascolteremo, ma non ci parli DIO perché non abbiamo a morire". 20 Mosè disse al popolo: "Non temete, perché DIO è venuto per provarvi, e affinché il timore di lui vi sia sempre davanti, e così non pecchiate". 21 Il popolo si teneva dunque a distanza, ma Mosè si avvicinò alla densa oscurità dov’era DIO.” (Eso 20:18-21 LND)
Dio non si presenta così a noi oggi. Oggi, il nostro accesso è per mezzo di Gesù Cristo, e così, è un accesso libero.
Possiamo anche avvicinarci liberalmente a Dio quando abbiamo peccato, per confessare il nostro peccato.
Per tutti questi motivi, a causa di questi privilegi, è tanto facile mancare di avere la riverenza dovuta nei confronti di Dio.
Per aiutarci a non mancare la riverenza che è necessario avere, Gesù ci insegna di iniziare le nostre preghiere santificando il nome di Dio. Questo ci aiuta a tenere in mente chi è Dio, per avere la riverenza e l'onore dovuti a Dio.
Perciò, è estremamente importante, anzi, è essenziale, che iniziamo le nostre preghiere con un tempo dedicato ad elencare e santificare gli attributi di Dio. Chiaramente, per fare questo, dobbiamo conoscere almeno alcuni degli attributi di Dio. Se non conosco almeno alcuni degli attributi di Dio, come potrei pregare così?
Cosa vuol dire “sia santificato il tuo nome”?
Voglio parlare alcuni minuti degli attributi di Dio, ma prima, vorrei dire qualcosa per quanto riguarda il significato delle parole “sia santificato il tuo nome”.
È importante capire che “santificare il nome di Dio”, ovvero, santificare Dio, non vuol dire rendere Dio santo e glorioso e maestoso, perché Dio è già santo e glorioso e maestoso. Non si può aggiungere nulla agli attributi di Dio, perché Dio è già perfetto in tutto.
Invece, santificare Dio vuol dire riconoscere e dichiarare la sua gloria e la sua maestà e i suoi attributi. Dio ci comanda di santificare il Suo nome. Inoltre, il senso di pregare “sia santificato il tuo nome” è anche una preghiera a Dio chiedendoGli che i suoi attributi siano riconosciuti e adorati da tanti altri. Poi, è una dichiarazione che Dio mostrerà la sua gloria a tutto il mondo, cosa che sappiamo succederà con certezza quando Cristo ritornerà per giudicare il mondo. Quindi, pregare che il nome di Dio sia santificato vuol dire avere la sua gloria come il nostro desiderio più profondo.
Alcuni attributi di Dio
Visto che santificare il nome di Dio vuol dire riconoscere e onorare Dio per i suoi attributi, a questo punto, vorrei menzionare alcuni degli attributi di Dio.
Chiaramente, avendo poco tempo posso solamente menzionarne brevemente alcuni. Ci vorrà l'eternità per conoscere Dio e per adorarLo, e non ci stancheremo mai di conoscerLo di più.
Per ora, vorrei menzionare brevemente alcuni suoi attributi, per aiutarci a meditare di più su Dio.
Quando parliamo con Dio in preghiera, è importante renderci conto che stiamo parlando con l’unico Creatore, l’unico che ha vita in Sé. Ogni altra creatura, sia fisica che spirituale, riceve la sua vita da Dio. Invece, Dio solo ha vita in Sé. Quando preghiamo Dio, è importante renderci conto con Chi stiamo parlando. Perciò, sarebbe buono dire qualcosa come: “O Signore, tu che Sei l’unico Essere Eterno, Tu che sei la fonte di vita per tutti, a Te prego.”
La Bibbia è piena di elenchi degli attributi di Dio. Solo come esempio, leggo Geremia 10:6,7 e 10
“6 Nessuno è simile a te, o Eterno, tu sei grande e il tuo nome è grande in potenza. 7 Chi non ti temerebbe, o re delle nazioni? Sì questo ti è dovuto, perché fra tutti i savi delle nazioni, in tutti i loro regni non c’è nessuno simile a te.” (Ger 10:6-7 LND)
“Ma l’Eterno è il vero DIO egli è il DIO vivente e il re eterno. Davanti alla sua ira trema la terra e le nazioni non possono reggere davanti al suo sdegno.” (Ger 10:10 LND)
Sarebbe utile memorizzare questi attributi, in modo da poterli ricordare nelle nostre preghiere, per santificare il nome di Dio.
Un altro brano che parla degli attributi di Dio è il salmo 71. Trovatelo nelle vostre bibbie. Mentre ve lo leggo, notate quante volte il Salmista menziona il fatto di parlare o dichiarare le lodi di Dio.
“1 Io mi rifugio in te, o Eterno, fa che non sia mai confuso. 2 Per la tua giustizia, liberami e scampami; tendi verso di me il tuo orecchio e salvami. 3 Sii per me una rocca di scampo, alla quale possa sempre venire; tu hai ordinato la mia salvezza, perché sei la mia rupe e la mia fortezza. 4 DIO mio, liberami dalla mano dell’empio, dalla mano del perverso e del violento. 5 Poiché tu sei la mia speranza, o Signore, o Eterno, la mia fiducia fin dalla mia fanciullezza. 6 Tu sei stato il mio sostegno fin dal grembo di mia madre; sei tu che mi hai tratto dal grembo di mia madre; a te andrà sempre la mia lode. 7 Sono diventato per molti come un prodigio, ma tu sei il mio forte rifugio. 8 La mia bocca è ripiena della tua lode, e proclama la tua gloria tutto il giorno. 9 Non rigettarmi nel tempo della vecchiaia; non abbandonarmi quando il mio vigore viene meno. 10 Perché i miei nemici parlano contro di me, e quelli che sono in agguato alla mia vita complottano insieme, 11 dicendo: "DIO l’ha abbandonato; inseguitelo e prendetelo, perché non c’è alcuno che lo liberi". 12 O DIO, non allontanarti da me DIO mio, affrettati a soccorrermi. 13 Siano confusi e vengano annientati gli avversari della mia vita; siano coperti d’infamia e di disonore quelli che desiderano farmi del male. 14 Ma io spererò del continuo e ti loderò sempre di più. 15 La mia bocca racconterà tutto il giorno la tua giustizia e le tue liberazioni, perché non ne conosco il numero. 16 Mi addentrerò nelle potenti opere del Signore, dell’Eterno, e ricorderò la tua giustizia, la tua soltanto. 17 O DIO, tu mi hai ammaestrato fin dalla mia fanciullezza; e fino ad oggi io ho annunziato le tue meraviglie. 18 E anche ora che son diventato vecchio e canuto, o DIO, non abbandonarmi fino a che abbia raccontato la tua potenza a questa generazione e i tuoi prodigi a tutti quelli che verranno. 19 Anche la tua giustizia, o DIO, giunge fino alle sommità dei cieli, tu hai fatto grandi cose, O DIO, chi è simile a te? 20 Tu che mi hai fatto provare molte e gravi avversità, mi darai di nuovo la vita e mi farai risalire dagli abissi della terra. 21 Tu accrescerai la mia grandezza e ritornerai a consolarmi. 22 E io ti loderò con l’arpa per la tua fedeltà o DIO mio, e canterò le tue lodi con la cetra, o Santo d’Israele. 23 Le mie labbra esulteranno quando canterò le tue lodi assieme alla mia anima, che tu hai riscattato. 24 Anche la mia lingua parlerà tutto il giorno della tua giustizia, perché sono stati svergognati e sono stati confusi quelli che cercavano di farmi del male.” (Sal 71:1-24 LND)
Avete notato quante volte il Salmista parla di dichiarare gli attributi di Dio? Anche noi dobbiamo dichiarare e proclamare gli attributi di Dio.
Alcuni aspetti di Santificare Dio
Quando preghiamo, prima di ringraziare Dio per quello che ha fatto per noi, e prima di portare a Dio le nostre richieste, dobbiamo santificare il nome di Dio.
Cioè, certamente dobbiamo ringraziare Dio per tutto quello che fa per noi. Però, molto di più, Dio merita la nostra lode per chi è, indipendentemente da quello che fa per noi.
È importante pensare a Dio nella sua gloria, e non solo in relazione a quello che fa per noi. Poi, possiamo anche ringraziarLo per tutto quello che fa per noi. È buono lodare Dio per la sua gloria, e maestà, e potenza, e santità, e sapienza.
Man mano che cresciamo nella nostra fede, abbiamo più conoscenza di Dio e della sua Parola. Perciò, le nostre preghiere dovrebbero diventare sempre più ricche di adorazione e lode a Dio.
Però, nel Padre Nostro, Gesù ci sta insegnando che già all'inizio delle nostre preghiere, prima di arrivare alle nostre richieste, dovremmo fermarci per adorare Dio per i suoi attributi e per la sua gloria. Questo è il senso delle parole “sia santificato il tuo nome”.
Solo fermandoci riconoscendo chi è il Dio a cui stiamo pregando, possiamo essere preparati per continuare nelle nostre preghiere con l'onore e la riverenza dovuti a Dio!
Una lezione per Mosè
La Bibbia è piena di esempi di come bisogna riconoscere gli attributi di Dio all’inizio delle nostre preghiere. Leggiamo ora insieme Esodo 34:5-7, dove troviamo un insegnamento importante sulla preghiera. In questo brano, troviamo Mosè che era salito sul monte Sinai, per presentarsi davanti al SIGNORE sulla vetta della montagna. Notiamo quello che Dio dichiara di Sè a Mosè.
“5 Allora l’Eterno discese nella nuvola e si fermò là vicino a lui, e proclamò il nome dell’Eterno. 6 E l’Eterno passò davanti a lui e gridò: "L’Eterno, l’Eterno Dio, misericordioso e pietoso, lento all’ira, ricco in benignità e fedeltà, 7 che usa misericordia a migliaia, che perdona l’iniquità, la trasgressione e il peccato ma non lascia il colpevole impunito, e che visita l’iniquità dei padri sui figli e sui figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione".” (Eso 34:5-7 LND)
Qua, è Dio stesso che sta proclamando questi suoi attributi a Mosè. Visto che Dio stesso dichiara i suoi attributi ci fa capire quanto è importante che anche noi proclamiamo gli attributi di Dio, per santificare il suo nome. Proclamiamo la gloria di Dio, e la misericordia di Dio, e la pazienza di Dio, e la benignità di Dio, e la sua fedeltà, che mantiene sempre la sua parola! Proclamiamo la sua immensa misericordia nel perdonare la nostra iniquità! Proclamiamo la giustizia di Dio che non lascerà il colpevole impunito! Proclamare queste cose è un esempio di come possiamo santificare il nome di Dio.
L’armonia fra gli attributi
Se ricordate, all'inizio del messaggio, ho detto che gli attributi di Dio sono perfetti, anche nel modo in cui collaborano insieme. Cioè, nessun attributo di Dio si contrasta mai con un altro suo attributo. Sono tutti perfettamente legati fra di loro.
Vediamo questo in tutta la Bibbia, ma troviamo l’esempio più chiaro di questo nella croce di Gesù Cristo.
Nella croce, troviamo la giustizia e la santità di Dio. Essendo Dio santo e giusto, Egli deve punire il peccato.
Però, allo stesso tempo, Dio è misericordioso, pieno di bontà, pieno di grazia e di benignità. La giustizia di Dio e la misericordia di Dio, attributi che solitamente sarebbero opposti, si trovano insieme in modo perfetto nella croce di Cristo Gesù.
Nella croce di Cristo Gesù, troviamo la giustizia insieme alla misericordia. Nella croce troviamo l'ira di Dio e l'amore di Dio. Nella croce troviamo la perfetta armonia nei diversi attributi di Dio.
Quando preghiamo “sia santificato il tuo nome”, stiamo facendo una richiesta che gli attributi di Dio che vediamo manifestati sulla croce, siano riconosciuti e amati da tante altre persone.
Applicazione: con i figli
Quindi, è estremamente importante che nelle nostre preghiere iniziamo adorando Dio per i suoi attributi.
Vorrei menzionare qualcosa a voi genitori. È estremamente importante che insegniate ai vostri figli l'importanza di santificare il nome di Dio quando pregano. È fondamentale che insegniate loro ad avere rispetto e riverenza per Dio anche quando pregano.
Qual è il modo più efficace per insegnare ad un figlio ad avere rispetto e riverenza per Dio quando prega?
Il modo più efficace per insegnare ad un figlio ad avere rispetto quando parla con Dio è di insegnargli ad avere rispetto quando parla con voi genitori. Se un figlio non può avere rispetto per suo padre terreno che vede, come può avere rispetto per un Dio in cielo che non vede?
Quindi, è fondamentale che un genitore esiga rispetto dai suoi figli.
Poi, insegnando a vostro figlio a pregare, è essenziale che gli parliate dell'importanza di avere rispetto per Dio e grande riverenza. Inoltre, vostro figlio dovrebbe vedere, nel vostro esempio, una grande riverenza per Dio.
Quindi, mentre insegnate ai vostri figli a pregare, non mancate di insegnare loro l'importanza di santificare il nome di Dio.
Ostacoli a santificare il nome di Dio
Non si può santificare il nome di Dio nella preghiera se la vita non rispecchia quello che si prega.
Non tutti possono veramente pregare “sia santificare il tuo nome”, perché non tutti vivono in modo da santificare il nome di Dio.
Per esempio, come possiamo innalzare Dio nelle nostre preghiere, se stiamo innalzando noi stessi giorno per giorno? Se abbiamo orgoglio non confessato, è impossibile santificare il nome di Dio.
La vera preghiera che glorifica Dio è una preghiera in cui diciamo:
“O SIGNORE, tutto quello che sono e che possiedo viene da Te. Tutte le mie capacità non valgono nulla se Tu non sei con me. Se Tu non operi in me, allora il mio lavoro, i miei rapporti, il mio impegno per te, non valgono nulla.”.
Chi ha orgoglio nel cuore non può fare questa preghiera. Per poter essere in condizione di poter santificare il nome di Dio, dobbiamo confessare il nostro orgoglio a Lui. Solo allora potremo riconoscere ed apprezzare gli attributi di Dio!
Oh che possiamo noi santificare Dio nelle nostre preghiere, prima di arrivare a fare le nostre richieste! Oh che possiamo vivere in modo da santificare Dio giorno per giorno! La nostra vita, il nostro comportamento, le nostre priorità, dovrebbero glorificare Dio. Oh che le nostre parole, non solo quando preghiamo, ma in ogni conversazione, possano santificare il nome di Dio! Oh che possiamo utilizzare il nostro tempo e i nostri soldi e tutto quello che siamo, per santificare il nome di Dio!
Quando preghiamo, da oggi in poi, prego che possiamo iniziare santificando il nome del Signore, prendendo del tempo per veramente elencare alcuni degli attributi di Dio, e glorificando Dio per essi. Oh che possiamo prima pensare a chi è Dio, e adorarlo per chi è, e poi portare le nostre richieste al nostro Padre nei cieli!
Questa è una parte importante di ciò che Gesù ci insegna con il Padre Nostro.
Preghiamo, adorando Dio, e ringraziandoLo per la guida di questo brano.