Dio ci comanda di cercare per primo il regno di Dio e la sua giustizia. Dio vuole che promuovere il suo regno sia la il fattore centrale in ogni nostra decisione. Dio richiede le primizie della nostra vita, in ogni campo della vita. Abbiamo parlato ultimamente dell'importanza di non vivere per il quotidiano, ma di innalzare gli occhi e vivere per un tesoro celeste, vivere per la gloria di Dio.
Però, spesso, non viviamo così. Non consideriamo il regno di Dio come fattore più importante nelle nostre decisioni e scelte. Perché?
Perché ci è difficile cercare per primo il regno di Dio e la sua giustizia? Uno dei motivi principali è perché crediamo che l'andazzo della nostra vita dipende da noi. Cioè, di natura, a noi sembra che dipende da noi se la vita va bene o no. Vediamo i nostri bisogni, vediamo che abbiamo famiglie per cui provvedere, dobbiamo provvedere cibo e una casa e tutto il resto. Dobbiamo provvedere e poi aiutare i nostri figli ad avere il necessario per la vita. Quindi, dobbiamo metterci da fare, e così è molto difficile vivere per Dio.
Secondo questo nostro ragionamento, se non pensiamo noi a tutto quello che serve fare ed ottenere, non ci penserà nessuno. Se non risolviamo noi i nostri problemi, non saranno risolti. E perciò, ragioniamo, anche se vorremmo vivere di più per il progresso del regno di Dio, non ci è possibile, con tutto quello che dobbiamo compiere. Non è una questione di preferenze, è proprio una questione di quello che assolutamente dobbiamo fare, da come vediamo noi la vita.
Credo che possiamo tutti identificarci con questi pensieri.
Se tu puoi identificarti con questi pensieri, allora questo sermone è per te. I nostri ragionamenti ci dicono che il problema è un problema di mancanza di tempo e che abbiamo cose così importante che devono avere la precedenza.
Ma in realtà, il nostro problema non è un problema di mancanza di tempo, non è che abbiamo troppe cose che dobbiamo fare. Il nostro problema è una mancanza di fede in Dio, e anche una mancanza di desiderare la sua gloria.
Oggi, vorrei incoraggiarci ad avere più fede in Dio. In realtà, l'andazzo della nostra vita non dipende dal nostro impegno, dipende dall'opera di Dio in noi. Dio può provvedere tutto per noi, e lo farà, se noi confidiamo in Lui, e cerchiamo per primo il suo regno e la sua giustizia.
La mia preghiera e che possiamo essere stimolati oggi ad avere più fede in Dio. Prego che possiamo vedere che Dio può fare infinitamente al di sopra di quanto pensiamo o chiediamo. Preghiamo che vedremo più la potenza di Dio oggi, in modo da poter fidarci più di Dio.
Comandamenti o preghiere
Come chiesa, conosciamo bene che la Bibbia è piena di comandamenti e preghiere che possiamo abbondare in frutto per la gloria di Dio. La Bibbia ci parla di essere zelanti nelle buone opere. Ci comanda a dedicarci a questo, ci dichiara che Dio ci ha creato in Gesù Cristo per le buone opere. Ci comanda ad aspirare alle cose di lassù, e non alle cose sulla terra.
Conosciamo che Dio ci insegna così. Eppure, ci vuole poco per riconoscere che spesso manchiamo in questo. Perché? Perché spesso ci è così difficile impegnarci per la gloria di Dio?
Come ho già detto, noi manchiamo fede in Dio. Non crediamo di cuore che impegnandoci per la gloria di Dio, riusciremo a compiere tutto quello che ci sembra necessario compiere. Facciamo calcoli in base a quello che NOI possiamo fare.
Secondo i nostri calcoli, non riusciamo a cercare per primo il regno di Dio e la sua giustizia.
La mia preghiera è che possiamo capire che l'andazzo della nostra vita non dipende dal nostro impegno, ma dall'opera di Dio. Quando noi confidiamo veramente in Dio, egli opererà per curarci, andando molto oltre a quello che sarebbe stato possibile per noi.
Conosciamo tutti il brano di Matteo 6:33. Il contesto è che Gesù sta parlando della nostra tendenza di pensare a tutto quello che dobbiamo compiere per avere il necessario per vivere. Abbiamo bisogno di cibo, abbiamo bisogno di vestiti, e queste due cose rappresentano tutte le cose materiale che ci servono. La Bibbia stesso dichiara che l'uomo mangerà col sudore del suo volto. In altre parole, la vita sarà una vita dura e piena. Visto che è così, riconosciamo che c'è poco tempo, e crediamo di non poter dedicarci più di tanto al regno di Dio.
In Matteo 6, Gesù ci spiega che non dobbiamo preoccuparci del nostro bisogno materiale, perché ci penserà Dio. Non sta dicendo che non dobbiamo lavorare, ma sta dicendo che non dobbiamo preoccuparci, perché Dio avrà cura dei suoi. Dio provvederà per coloro che cercano la gloria e il regno di Dio. Quindi, dopo averci ammonito a non essere in ansietà per i nostri bisogni materiali, Gesù dichiara in Matteo 6:33.
“Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte.” (Matteo 6:33 LND)
Per poter vivere così, dobbiamo avere fede che Dio veramente ci curerà. La fede viene dall'ascolto, e l'ascolto dalla parola di Dio. Quindi, vorremmo guardare insieme alcuni dei tantissimi esempi nella Bibbia in cui vediamo Dio provvedere e curare coloro che avevano fede in lui. Vedremo anche esempi di dove Dio portava problemi nella vita di coloro che non avevano fede in lui. Vogliamo capire che Dio veramente è affidabile, e possiamo confidare in lui.
L'Esempio di Lot
Iniziamo notando la vita di Lot, il nipote di Abramo, che viaggiava con Abramo. Dio benedisse grandemente Abramo, dandogli tantissimi animali e servi. La benedizione di Abramo estendeva anche su Lot, e così anche Lot accumulò tantissimi animali. Ad un certo punto, diventò necessario per Abramo e Lot di separarsi, per avere abbastanza spazio per i loro animali. Notiamo i ragionamenti di Lot quando lui dovevo scegliere dove andare. Tenete in mente che aveva tanti animali, e quindi aveva bisogno di ampi pascoli con erba da mangiare. Doveva scegliere fra valutare dove andare in base al tipo di pascolo, oppure valutare dove andare in base alle influenza spirituale che avrebbe avuto su di lui e la sua famiglia. Leggiamo insieme Genesi 13:1-13.
“1 Abramo dunque risalì dall’Egitto verso il Neghev con sua moglie e con tutto quel che possedeva. E Lot era con lui. 2 Abramo era molto ricco di bestiame, di argento e di oro. 3 Dal Neghev egli continuò il suo viaggio fino a Bethel, al luogo dove da principio era stata la sua tenda, fra Bethel e Ai, 4 al luogo dell’altare che aveva fatto inizialmente; e là Abramo invocò il nome dell’Eterno. 5 Anche Lot, che viaggiava con Abramo aveva greggi, armenti e tende. 6 E il paese non era in grado di sostenerli, se essi abitavano assieme, perché i loro beni erano così grandi che non potevano stare assieme. 7 Sorse perciò una contesa fra i pastori del bestiame di Abramo e i pastori del bestiame di Lot. I Cananei e i Perezei abitavano a quel tempo nel paese. 8 Così Abramo disse a Lot: "Deh, non ci sia contesa fra me e te, né fra i miei pastori e i tuoi pastori, perché siamo fratelli. 9 Non sta forse tutto il paese davanti a te? Separati da me! Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; e se tu vai a destra, io andrò a sinistra". 10 Allora Lot alzò gli occhi e vide l’intera pianura del Giordano. Prima che l’Eterno avesse distrutto Sodoma e Gomorra, essa era tutta quanta irrigata fino a Tsoar, come il giardino dell’Eterno, come il paese d’Egitto. 11 Così Lot scelse per sé tutta la pianura del Giordano e cominciò a spostare le sue tende verso oriente. Così si separarono l’uno dall’altro. 12 Abramo dimorò nel paese di Canaan, e Lot abitò nelle città della pianura e giunse a piantare le sue tende fino a Sodoma. 13 Ora la gente di Sodoma era grandemente depravata e peccatrice contro l’Eterno.” (Genesi 13:1-13 LND)
Sia Abramo che Lot avevano tantissimi animali. Per chi ha tanti animali, avere un terreno fertile è estremamente vantaggioso. Così, quando Lot aveva davanti a sé questa decisione, la sua prima e più importante considerazione era quale era la zona più fertile per i suoi animali. La valutazione di Lot era soprattutto una valutazione economica.
Notate anche la dichiarazione del versetto 13:
“Ora la gente di Sodoma era grandemente depravata e peccatrice contro l’Eterno.” (Genesi 13:13 LND)
È giusto presumere che Abramo e Lot sapevano qualcosa della malvagità della gente di Sodoma.
Tenendo in mente la dichiarazione di Gesù in Matteo 6 a non essere in ansietà per quello che mangeremo, vediamo che Lot non stava cercando primo il regno di Dio e la sua giustizia. Non stava cercando primo quello che sarebbe stato la cosa migliore a livello spirituale. Non stavo pensando alla cura spirituale della sua famiglia. Lot vedeva il suo bisogno di un terreno fertile, vedeva che la terra apparentemente più fertile era vicino Sodoma, e ha preso la sua decisione in base a quello che avrebbe dato la più sicurezza economica alla sua famiglia.
Lot non teneva in conto l'aspetto spirituale. La sua decisione fa fatta in base ai suoi bisogni materiali.
Voglio notare nel versetto 12 che non solo scelse di abitare nella pianura, ma Lot andò a vivere perfino nella città di Sodoma. Certamente, al livello pratico, era più comodo vivere in una città in casa anziché in una tenda. Però, anche qua, vediamo che la considerazione di Lot era materiale, e non spirituale.
In Genesi 18, Dio appare ad Abramo e dichiara che distruggerà Sodoma e Gomorra, per la grande malvagità che si trovava là. In Genesi 19, Dio manda due angeli a Sodoma per portare via Lot e sua famiglia per salvare la loro vita. Avvertito dagli angeli, Lot cercava di convincere i suoi generi, che probabilmente vuol dire gli uomini con cui le figlie erano fidanzate, di uscire con lui. Ma questi uomini non prendevano seriamente i suoi avvertimenti. Non erano uomini che temevano Dio. In questo vediamo che le figlie erano state molto influenzate dalla città, al punto di essere fidanzate con uomini che non temevano Dio.
Quando poi la famiglia lascia la città, nonostante il forte avvertimento degli angeli di non guardare indietro, la moglie guardò indietro, e per quello morì. Da questo vediamo che la famiglia era stato molto influenzato dalla città in cui vivevano. La Bibbia ci insegna che la brutta compagnia corrompe buoni costumi. E quindi, le scelte di Lot aveva creato questa situazione.
Conosciamo la storia della vita di Lot dopo di quello, ed era un disastro, compreso un grave peccato che ha lasciato una macchia sulla sua discendenza per sempre.
La lezione che è importante da capire qua, come in tutta la Bibbia, è che Lot aveva davanti a sé una decisioni da prendere. Anziché cercare quello che sarebbe stato la decisione più saggia per la cura spirituale della sua famiglia, Lot pensava a quello che sembrava più importante a livello materiale, e anche più comodo. Pensava al suo bisogno di trovare pascolo per le sue animali, ed era disposto a scegliere in base a quello, anziché scegliere la cosa migliore spiritualmente, fidandosi di Dio per i suoi bisogni materiali.
Lot mancava fede in Dio, e questa sua scelta portò alla rovina terribile della sua famiglia.
Al contrario, in quella scelta, Abramo confidava in Dio. Nonostante che anche Abramo aveva tantissimi animali, più di Lot, e nonostante che Lot aveva scelto la pianura tutta irrigata, Dio ha provveduto abbondantemente per Abramo.
Quando cerchiamo per primo il regno di Dio, Dio provvederà per i nostri bisogni materiali. Quando invece cerchiamo per primo quello che sembra di essere la scelta migliore al livello materiale, ci mettiamo in pericolo spirituale, e quasi sempre, ci porterà ad allontanarci da Dio. Questo non è solo perché spesso la scelta non è la cosa migliore al livello spirituale, ma soprattutto perché il nostro cuore non sta cercando più di Dio. Quindi, il fatto stesso di scegliere pensando soprattutto alle cose terrene, anziché alle cose di Dio, indebolisce la nostra fede.
La Lezioni in Aggeo
In realtà, vediamo volta dopo volta in tutta la Bibbia che quello che determina se una persona o un popolo va bene o va male materialmente non è quanto si impegnano, ma è che se Dio benedice o no l'opera delle loro mani. Per esempio, nella Bibbia, la grande maggioranza delle persone lavoravano nell'agricoltura. In Israele, l'andazzo del lavoro nei campi dipendeva dalle piogge, e anche dagli insetti. Entrambi sono totalmente sotto il controllo di Dio. E infatti, quello che vediamo ripetutamente nella Bibbia è che quando il popolo cercava prima Dio e il suo regno, Dio mandava le piogge giuste. Quando invece le persone non cercavano la gloria di Dio e il suo regno, Dio tratteneva le piogge. Quindi, non erano i loro impegni che rendeva loro sicuri, era le benedizioni che Dio mandava o non mandava.
Vediamo questo principio ripetutamente in tutta la Bibbia. Guardiamo un esempio di questo in Aggeo, che si trova verso la fine dall'Antico Testamento, appena prima di Zaccaria. In questo libro, Dio parla con il popolo tramite il profeta Aggeo, e riprende loro, perché si preoccupavano delle loro cose, e dei loro bisogni, anziché cercare per primo il regno di Dio e la sua giustizia. In quel caso, avrebbero dovuto completare il lavoro di ricostruire il tempio di Dio. Oggi, dobbiamo impegnarci a edificare la Chiesa, tramite l'evangelizzazione e l'edificazione.
Comunque, in Aggeo, le persone credevano di non aver tempo per dedicarsi ad edificare il tempio di Dio. Avevano molto da fare. Ma Dio non accettava questo ragionamento. E perciò, visto che questi credenti non si impegnavano prima di tutto per la gloria di Dio, Dio aveva fatto sì che la terra non produceva per loro. Si impegnavano tantissimo, ma con pochissimi risultati. Seguite mentre leggo Aggeo 1:2-11.
“2 "Così dice l’Eterno degli eserciti: Questo popolo dice: "Il tempo non è ancora giunto, il tempo in cui la casa dell’Eterno dev’essere ricostruita"". 3 Allora la parola dell’Eterno fu rivolta loro per mezzo del profeta Aggeo, dicendo: 4 "È forse questo il tempo per voi di abitare nelle vostre case ricoperte, mentre questo tempio giace in rovina?". 5 Perciò ora dice l’Eterno degli eserciti: "Considerate bene il vostro comportamento! 6 Avete seminato molto, ma avete raccolto poco; mangiate, ma non fino a saziarvi; bevete, ma non fino a soddisfare la sete, vi vestite, ma nessuno sta al caldo; chi guadagna un salario, lo guadagna per riporlo in una borsa forata". 7 Così dice l’Eterno degli eserciti: "Considerate bene il vostro comportamento! 8 Salite sui monti, portate legname e costruite il tempio, perché possa compiacermi in esso ed essere così glorificato," dice l’Eterno. 9 "Vi aspettavate molto, ma in realtà c’è stato poco; quando poi l’avete portato a casa, io l’ho soffiato via. Perché?" dice l’Eterno degli eserciti, "a motivo del mio tempio che giace in rovina, mentre ognuno di voi corre alla propria casa. 10 Perciò sopra di voi il cielo ha trattenuto la rugiada e la terra ha ritenuto il suo prodotto. 11 E io ho chiamato la siccità sul paese, sui monti, sul grano, sul mosto, sull’olio e su tutto ciò che il suolo produce, sugli uomini, sul bestiame e su tutto il lavoro delle vostre mani".” (Aggeo 1:2-11 LND).
Il messaggio qui è molto chiaro. Tutto il loro grande impegno non aveva prodotto buoni risultati. Avevano seminato molto, ma avevano raccolto poco. Si erano impegnati molto cercando di far si che le cose andavano meglio, ma tutto andava male.
Questo è perché solamente Dio può benedire le opere delle nostre mani. E quindi, quello che serviva non era un impegno ancora più grande, quello che serviva era la benedizione di Dio. Ma Dio non dava la sua benedizione perché quei credenti non cercavano per primo il suo regno.
Dio vuole il primo posto nei nostri cuori. Dio vuole che desideriamo la sua gloria più di ogni altra cosa, e che questo trasforma come viviamo, e come prendiamo le nostre decisione. E quindi, Dio vuole che in ogni decisione, prima di ogni altra considerazione cerchiamo il regno di Dio e la sua giustizia. In ogni decisione, dovremo tenere conto soprattutto dell'aspetto spirituale della decisione. Poi, sarà Dio a provvederci quello che ci serve.
Quando è importante che ricordiamo questa verità meravigliosa. Quando noi cerchiamo per prima la gloria di Dio, e il suo regno, sarà Dio stesso a curarci. E se Dio è per noi, nessuno può essere contro di noi. Se Dio ci sta curando, possiamo dormire tranquilli. Se Dio edifica la casa, la casa è sicura.
Il Cuore di Dio per Noi
Ho citato prima Matteo 6:33, in cui Gesù ci comanda di cercare per primo il regno di Dio e la sua giustizia, e che poi sarà Dio a provvedere per tutti i nostri bisogni.
Ora, vorrei leggere Matteo 6:25-30, in cui Gesù ci aiuta a capire il cuore di Dio nei nostri confronti. Spesso, il motivo che non cerchiamo per primo il regno di Dio è perché effettivamente, manchiamo fede in Dio. Non crediamo che Dio provvederà per noi, e perciò, crediamo che dipende da noi. Quella mancanza di fede ci spinge poi a fare come Lot, e prendere le nostre decisioni in base a quello che secondo il nostro parere potrebbe farci stare meglio materialmente.
Quindi, ascoltate le parole di Gesù in Matteo 6, e considerate il cuore di Dio per noi che siamo i suoi figli. Ve lo leggo.
“25 Perciò io vi dico: Non siate in ansietà per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di che vi vestirete. La vita non vale più del cibo e il corpo più del vestito? 26 Osservate gli uccelli del cielo: essi non seminano non mietono e non raccolgono in granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? 27 E chi di voi, con la sua sollecitudine, può aggiungere alla sua statura un solo cubito? 28 Perché siete in ansietà intorno al vestire? Considerate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; 29 eppure io vi dico, che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro. 30 Ora se Dio riveste in questa maniera l’erba dei campi, che oggi è e domani è gettata nel forno, quanto più vestirà voi o uomini di poca fede?” (Matteo 6:25-30 LND)
Notate che Gesù dichiara che il nostro problema è che abbiamo poca fede in Dio. Questo è il motivo per cui focalizziamo sui nostri bisogni materiali e pratici, anziché cercare per primo il regno e la giustizia di Dio.
Per capire che Dio ci cura perfettamente, Gesù ci ricorda che Dio cura perfino gli uccelli. Quanto di più curerà noi. Dio ha cura di noi, Dio non ci abbandonerà. Dio è pienamente in controllo di tutto. Possiamo confidare in Dio, e così, possiamo cercare la sua gloria in ogni nostra decisione.
In Matteo 10, Gesù sta parlando dei pericoli che possiamo affrontare come figli di Dio. Ci spiega che non dobbiamo temere quello che gli uomini possono farci. Anche se ci mettono alla morte, non dobbiamo temere, perché Dio è pienamente in controllo, e ha cura di noi. Dio cura ogni dettaglio della nostra vita, perfino quanti capelli abbiamo sulla nostra testa. Leggo Matteo 10:28-31. Notate la cura perfetta e dettagliato che Dio ha di noi.
“28 E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima; temete piuttosto colui che può far perire l’anima e il corpo nella Geenna. 29 Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche uno di loro cade a terra senza il volere del Padre vostro. 30 Ma quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31 Non temete dunque; voi valete ben più di molti passeri.” (Matteo 10:28-31 LND)“32 Chiunque perciò mi riconoscerà, davanti agli uomini, io pure lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli. 33 Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, io pure lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli".” (Matteo 10:32-33 LND)
In questo brano, Gesù ci sta dichiarando che Dio è pienamente in controllo della nostra vita. Anche quando cose brutte succedono, perfino si uomini malvagi dovessero ucciderci, non dobbiamo temere, perché non possono farci alcun male che dura eternamente. Noi siamo preziosi a Dio, e perciò, non dobbiamo temere. Piuttosto, dobbiamo vivere per la gloria di Dio, che è il senso di riconoscere Cristo davanti agli uomini, costa quello che costa.
Applichiamo Questo
Allora, alla luce di tutto questo, voglio fermarci qua, e considerare quello che vuol dire per come viviamo.
Noi prendiamo decisioni tutti i giorni. Dobbiamo decidere come investire il nostro tempo. Dobbiamo decidere con cui parlare, e di che cosa parlare. Dobbiamo prendere piccole decisioni ogni giorni, e grande decisioni ogni tanto. Le nostre decisioni determinano chi siamo, determinano il nostro cammino davanti a Dio, determinano se abbiamo sempre più frutto in Cristo, o se la nostra vita è investita bene o è sprecata.
Per fare le decisioni giuste, quello che ci serve è fede in Dio. Non dobbiamo pensare che possiamo noi provvederci una vita sicura o superare i problemi. Piuttosto, dobbiamo ricordare che solo Dio può benedirci. Perciò, non dobbiamo seguire l'esempio di Lot, il nipote di Abramo. Non dobbiamo prendere le nostre decisione in base a quello che sembra la scelta migliore al livello materiale o pratico. Piuttosto, dobbiamo scegliere in base a quello che ci porterà più vicini a Dio, e quello che porterà più gloria a Dio.
Visto che nel mondo in cui viviamo non si vive così, vivere veramente cercando per primo il regno di Dio e la sua gloria è una scelta radicale.
Vivere così cambia drasticamente come viviamo. Cambia l'impegno che abbiamo di leggere e studiare la Parola di Dio. Cambia il nostro impegno di memorizzare Scrittura. Cambia il nostro impegno di prendere tempo di evangelizzare, e anche di prendere tempo a meglio prepararci a evangelizzare. Cambia come spendiamo i nostri soldi, e come pensiamo per quanto riguarda cercare un futuro sicuro.
Quando io so che Dio ha cura di me, allora, posso umiliarmi per chiedere perdono da altre persone. Posso sacrificare i miei sogni che aveva cercando soddisfazione per la mia carne, perché so che Dio ha un tesoro eterno per me, e quella viva speranza vale più dei piaceri terreni.
Quando camminiamo per fede, e cerchiamo l'avanzamento del regno di Dio e la gloria di Dio più di qualsiasi altra cosa, Dio provvederà per ogni nostro bisogno, secondo le ricchezze della sua gloria.
Quindi, a ciascuno dico: fidati di Dio, per la tua vita, per la tua famiglia, e per la tua eternità. Chi confida in Dio non sarà deluso. Prendiamo le nostre decisioni, sapendo che Dio, il Sovrano del universo, ci curerà perfettamente.