Stasera, vogliamo guardare insieme alla Parola di Dio, e vogliamo guardare un brano che ci aiuta a capire quanto è preziosa la Parola di Dio. Questo brano è Salmo 119. In questo studio, considereremo i versetti 17 a 24.
Una nota: questo salmo è stato scritto per essere memorizzato. Perciò, ogni unità, composto da otto versetti, inizia con una lettere dall'alfabeto ebraico. Quindi, i primi otto versetti iniziano con Alef, che sarebbe paragonabile al nostro “a”. I prossimi otto versetti iniziano con “Beth”, paragonabile al nostro “B”, e così per tutte le 22 lettere del alfabeto ebraico.
Leggiamo tutto questo brano, e poi, consideriamolo versetto per versetto.
“17 Fa’ del bene al tuo servo, e io vivrò e osserverò la tua Parola. 18 Apri i miei occhi, e contemplerò le meraviglie della tua legge. 19 sono straniero sulla terra; non nascondermi i tuoi comandamenti. 20 L’anima mia si consuma per il desiderio dei tuoi decreti in ogni tempo. 21 Tu sgridi i superbi, che sono maledetti, perché si allontanano dai tuoi comandamenti. 22 Togli via da me la vergogna e il disprezzo, perché ho osservato i tuoi precetti. 23 Anche se i principi si siedono e parlano contro di me, il tuo servo medita sulle tue leggi. 24 I tuoi precetti sono la mia gioia e i miei consiglieri.” (Salmo 119:17-24 LND)
Consideriamo questo brano, che ci aiuta a capire come avere gioia nel cammino della vita, anche in mezzo alle prove e anche le persecuzioni.
“17 Fa’ del bene al tuo servo, e io vivrò e osserverò la tua Parola.” (Salmo 119:17 LND)
Il Salmista chiede a Dio di farlo del bene. La domanda importante è perché chiede questo? Cosa voleva da Dio. Tante persone chiedono aiuto da Dio, ma per qual scopo. La maggioranza chiedono per loro stessi. Questo è il messaggio in Giacomo 4:1-3.
“1 Da dove vengono le guerre e le contese fra voi? Non provengono forse dalle passioni che guerreggiano nelle vostre membra? 2 Voi desiderate e non avete, voi uccidete e portate invidia, e non riuscite ad ottenere; voi litigate e combattete, e non avete, perché non domandate. 3 Voi domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri.” (Giacomo 4:1-3 LND)
Molto spesso, chiediamo benedizioni da Dio perché noi vogliamo stare bene, in realtà, non perché desideriamo la gloria di Dio. Stiamo pensando a noi stessi.
Questo NON è il motivo per cui il salmista chiede benedizione da Dio.
Notiamo il motivo per cui il salmista chiede a Dio di farlo del bene.
“17 Fa’ del bene al tuo servo, e io vivrò e osserverò la tua Parola.” (Salmo 119:17 LND)
Notate le parole: “e io vivrò e osserverò la tua Parola.”
Il salmista vuole vivere alla gloria di Dio, vuole vivere osservando la Parola di Dio. Chiede il bene specificamente in modo che può vivere osservando la Parola di Dio. Questo è il suo scopo. Questo è il suo desiderio.
Questo è lo stesso cuore che troviamo in Salmo 67:1,2. Quando chiede a Dio di risplendere il suo volto su loro, è un modo di chiedere benedizioni da Dio. Notiamo il motivo per cui vuole benedizione per loro.
“1 DIO abbia pietà di noi e ci benedica DIO faccia risplendere il suo volto su di noi, (Sela) 2 affinché si conosca sulla terra la tua via e la tua salvezza, fra tutte le nazioni.” (Salmo 67:1-2 LND)
In quel Salmo, il desiderio del salmista è che la via e la salvezza di Dio fossero conosciute in tutta la terra. Non cercava il bene per se stesso, voleva che Dio fosse conosciuto in tutto il mondo. Voleva che altri trovassero la salvezza, che noi sappiamo di essere in Gesù Cristo.
E così, il nostro brano in Salmo 119:17 ci mostra che il motivo per chiedere benedizione da Dio è affinché possiamo vivere osservando la Parola di Dio.
Se tu vuoi le benedizioni vere di Dio, smetti di pensare a te stesso, e alla tua situazione, e desidera piuttosto la gloria di Dio.
Le meraviglie della legge
“18 Apri i miei occhi, e contemplerò le meraviglie della tua legge.” (Salmo 119:18 LND)
La legge rappresenta tutta la Parola di Dio.
Prima punto: la legge di Dio, ovvero la Parola di Dio, è piena di meraviglie. Infatti, fra tutte le cose della vita, fra tutte le cose meravigliose di questa terra, non c'è nulla paragonabile alle meraviglie nella Parola di Dio. Nella Parola di Dio, conosciamo Dio, vediamo il suo carattere, vediamo la sua potenza, vediamo il suo cuore! Nella Parola di Dio impariamo della nostra salvezza, e quello che era la nostra condizione, e quello che Dio ha fatto per salvarci per mezzo di Gesù Cristo!
La Parola di Dio ci insegna le meravigliose e preziose promesse di Dio. Ci parla del giudizio di Dio, ci parla della presenza di Dio nella vita di chi è un figlio di Dio.
E fra tutte le meraviglie della Parola di Dio, non c'è nulla di più meraviglioso che vedere Gesù Cristo. È nella Parola di Dio che possiamo vedere Gesù Cristo, Cristo come il nostro Signore, Cristo come la nostra giustizia. Possiamo vedere Gesù Cristo come la nostra santificazione, e possiamo vederlo come il nostro avvocato. La Parola ci rivela Gesù Cristo come il nostro sommo sacerdote, colui che intercede per noi. La Parola ci insegna che Gesù è il nostro mediatore, fra noi e Dio. Ci insegna che Gesù ha ogni potestà in cielo e sulla terra, e quindi, possiamo riposarci in lui. La Parola ci insegna com'è il cuore di Gesù, in modo che possiamo avere pace sapendo che Gesù ha un cuore per noi. Infatti, è nella Parola che possiamo conoscere tutte le meravigliose qualità di Gesù, e le sue opere. Sono tutte là nella Parola.
Aprimi gli occhi
E quindi il primo punto da tenere in mente è che la legge di Dio comprende meraviglie, è piena di meraviglie! Però, di natura non vediamo queste meraviglie. E perciò nel versetto 18 il salmista prega a Dio di aprire i suoi occhi. L'uomo naturale non vede le meraviglie delle cose di Dio. E anche dopo la salvezza dobbiamo pregare a Dio di operare in noi per aprirci gli occhi a poter vedere le meraviglie della sua Parola. E perciò, questo versetto è un ricordo che abbiamo bisogno di pregare, chiedendo a Dio di aprirci gli occhi. Se no, possiamo leggere la Bibbia fedelmente ogni giorno, ma il nostro cuore non sarà colpito, i nostri occhi non vedranno le meraviglie che riempiono la Parola di Dio. Quindi, seguiamo l'esempio del salmista, e preghiamo anche noi per Dio di aprirci gli occhi ogni volta che leggiamo la Bibbia.
Il salmista chiede a Dio di aprirgli gli occhi, ma non è passivo. Egli dichiara che con gli occhi aperti, egli contemplerà le meraviglie della legge di Dio. Cercare Dio da una parte è fidarci dell'opera di Dio, ma dall'altra parte è impegnarci attivamente a vedere sempre più di Dio. E perciò, non solo chiede a Dio di aprire i suoi occhi, ma dichiara che egli stesso contemplerà le meraviglie che vedrà. Dobbiamo noi avere un impegno a meditare sulle verità di Dio.
Tu preghi così? Se no, puoi iniziare oggi stesso.
Sono straniero
“19 sono straniero sulla terra; non nascondermi i tuoi comandamenti.” (Salmo 119:19 LND)
Il salmista dichiara che è straniero sulla terra. Questa è la realtà della nostra posizione in Cristo. Grazie a Dio, non apparteniamo più al mondo. Prima della salvezza, appartenevamo al mondo. Ma quando Dio ci salva ci fa diventare parte del regno di Dio, e non apparteniamo più al mondo, anche se per adesso, viviamo ancora qua. E quindi, è importante capire che questo mondo non è casa nostra. Siamo stranieri qua. Un brano che ci ricorda di questo è Filippesi 3:20,21.
“20 La nostra cittadinanza infatti è nei cieli, da dove aspettiamo pure il Salvatore, il Signor Gesù Cristo, 21 il quale trasformerà il nostro umile corpo, affinché sia reso conforme al suo corpo glorioso, secondo la sua potenza che lo mette in grado di sottoporre a sé tutte le cose.” (Filippesi 3:20-21 LND)
Noi siamo stranieri sulla terra, questo mondo non è casa nostra. Quando vediamo questo mondo come casa nostra, allora siamo attirati verso cose che non dovrebbero attirarci. Allora siamo tentati in modi che non serve essere tentati. A quel punto, abbiamo bisogno di riconoscere che non stiamo camminando nella luce. Allora, abbiamo bisogno di confessare il nostro peccato e tornare a vivere come figli di luce, ricordando che questo mondo non è casa nostra.
Quindi, è importante ricordare che questo mondo non è più nostro, noi abbiamo una nuova casa, in cielo con Dio, e qui siamo solo di passaggio.
Il salmista, riconoscendo che è straniero, chiede a Dio di non nascondergli i suoi comandamenti. In altre parole, il salmista vuole camminare secondo le verità del suo Dio. Riconosce che il mondo non segue la via del Signore. Egli vuole seguire Dio. Però, visto che è nato e cresciuto in questo mondo, sa che non comprende, naturalmente, le verità di Dio. Sa che ha bisogno di Dio per aprigli gli occhi. E così, la richiesta di non nascondergli i suoi comandamenti è uguale a chiedere a Dio di aprirgli gli occhi a vedere di più le verità della Parola.
Grande desiderio per i decreti di Dio
“20 L’anima mia si consuma per il desiderio dei tuoi decreti in ogni tempo.” (Salmo 119:20 LND)
Prego che questo diventerà il cuore di ciascuno di noi. Il salmista desidera la Parola di Dio profondamente. Infatti, descrive questo forte desiderio come quello che lo consuma. E non è solamente qualcosa che succede in certi momenti, per esempio in un certo periodo della giornata, o a qualche incontro religioso legato a qualche momento particolare, con musica e una certa atmosfera. No, non è così. Piuttosto, questo profondo desiderio consuma il salmista in ogni tempo. Quindi è qualcosa che ha nel cuore durante tutto il giorno e tutta la notte.
Ricordati che lui aveva già pregato a Dio chiedendoGli di aprire i suoi occhi alle meraviglie della Parola. Questo cuore che è consumato per il desiderio dei decreti di Dio è il risultato di un cuore che vede le meraviglie della Parola. Quindi, se tu mi dici che il tuo cuore non si consuma con un desiderio per i decreti di Dio in ogni tempo, molto probabilmente è perché tu non preghi come pregava il salmista, chiedendo a Dio con costanza di aprire i tuoi occhi alle meraviglie della legge di Dio. Grazie a Dio, se noi preghiamo quello, Dio risponderà, e anche noi possiamo dire che l'anima nostra si consuma per il desiderio dei decreti di Dio in ogni tempo. Beata quella persona, e quella persona avrà un ricco e stretto rapporto con Dio!
Dio è contro i superbi
“21 Tu sgridi i superbi, che sono maledetti, perché si allontanano dai tuoi comandamenti.” (Salmo 119: 21 LND)
Grazie a Dio, Dio è amore! Ma Dio non è solo amore. Dio è anche Santo, e eseguirà il suo giudizio sul mondo, senza misericordia, per tutti coloro che rifiutano di ravvedersi e credere in Gesù Cristo come l'unico che può salvarli.
In questo versetto, il salmista dichiara una verità profonda e terrificante per chi non ha la salvezza. Dio sgriderà i superbi, e sono maledetti. Quando noi parliamo di sgridare qualcuno, descriviamo una rimprovero verbale, che effettivamente non fa tanto male. Invece, quando Dio sgrida qualcuno, visto che la Parola di Dio non tornò mai vuota, senza aver compiuto quello per cui è stato mandato, quando Dio sgrida una persona, quella persona è maledetta. Infatti, questo versetto dichiara proprio quello, che Dio sgrida i superbi, e che sono maledetti.
Non c'è nulla di peggio della vita, e anzi, nell'eternità, che essere maledetto da Dio. Se uno è maledetto da Dio, nessuna cosa bella del mondo importa. È tutto invano. Nulla ha senso. Se uno è maledetto, ha davanti a sé terrore e sofferenza per tutta l'eternità. Quindi, il salmista parla di coloro che sono maledetti da Dio.
Notiamo chi sono queste persone. Sono i superbi, e la loro superbia li portano ad allontanarsi dai comandamenti di Dio. Infatti, la superbia sempre ci porta ad allontanarci dai comandamenti di Dio. È impossibile restare in comunione con Dio se lasciamo superbia nel nostro cuore. Forse più di qualunque altra cosa, la superbia crea un muro fra un uomo e Dio. Quando tu hai superbia nella tua vita, non importa quanto ti impegni a leggere la Bibbia, e a pregare, e ad evangelizzare, e a servire per il bene degli altri, la tua superbia ti porta ad allontanarti dai comandamenti di Dio, e quindi ti allontanerà da Dio. Tutto l'impegno nel mondo non basterebbe per tenerti in comunione con Dio se tu lasci superbia nella tua vita.
Infatti, la superbia è abominevole per Dio, perché vuol dire che ci innalziamo noi, anziché innalzare Dio!
Perciò, per non trovarci fra quelli che Dio sgrida, che sono maledetti, dobbiamo umiliarci, e confessare ogni volta che il grave peccato della superbia si trova nella nostra vita. Ricordiamoci che questo peccato si manifesta in tante forme, e può essere anche subdolo, ma è sempre pericoloso. Grazie a Dio per questo versetto che ci ricorda quanto è terribile il peccato della superbia.
Togli da me la vergogna
“22 Togli via da me la vergogna e il disprezzo, perché ho osservato i tuoi precetti.” (Salmo 119:22 LND)
Qua, il salmista chiede a Dio di togliere via da lui la vergogna e il disprezzo, perché ha osservato i precetti di Dio.
Quando camminiamo per fede in Dio, quando seguiamo Dio di cuore, primo o poi, saremo disprezzati, saremo accusati. Questo è una prova pesante. E qui, il salmista chiede a Dio di togliere questo peso da lui. Riconosce che lui sta camminando nella verità, perché aveva osservato i precetti di Dio. E quindi, chiede a Dio di togliere questo grande peso.
La risposta questo sua richiesta viene da Gesù Cristo, in Matteo 5, dove leggiamo:
“9 Beati coloro che si adoperano per la pace, perché essi saranno chiamati figli di Dio. 10 Beati coloro che sono perseguitati a causa della giustizia, perché di loro è il regno dei cieli. 11 Beati sarete voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. 12 Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli, poiché così hanno perseguitato i profeti che furono prima di voi".” (Matteo 5:9-12 LND)
Quando Gesù parla di coloro che si adoperano per la pace, vuol dire che insegnano la via del Signore, affinché le persone possono essere riconciliate con Dio. Questa è la chiamata di ciascuno di noi. Però quando viviamo così, quindi camminando nella via del Signore e osservando i suoi comandamenti, e insegnando la sua via ad altri, insegnando come avere pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, ci saranno disprezzi, e ci sarà anche persecuzione. E Gesù dichiara che coloro che sono perseguitati per la giustizia, e insultati a causa di Cristo, possono gioire. Questo perché hanno un grande premio nei cieli.
Perciò, la risposta della preghiera del salmista di togliere la vergogna e il disprezzo è che Dio darà la grazia di sopportare questo adesso, ma poi ci riserva una grandissima e meravigliosa ricompensa in cielo. Questa è una verità importante da tenere in mente. Camminare nella via di Dio, per fede, osservando la sua Parola fedelmente, porterà a certe esperienze difficili e brutte sulla terra. Ma porterà anche ad essere benedetti eternamente con Dio.
Non mi importa quello che dicono gli altri
“23 Anche se i principi si siedono e parlano contro di me, il tuo servo medita sulle tue leggi.” (Salmo 119:23 LND)
Continuando su questo discorso, il salmista dichiara che anche se i principi si siedono e parlano contro di lui, continuerà a meditare sulla legge di Dio. In altre parole, lui sta dichiarando che non importa chi è che disprezza lui, lui continua a confidare in Dio, e perciò continua a leggere e a meditare sulla Parola di Dio. A lui non importa l'approvazione degli uomini. Se anche gli uomini più importanti, che è il senso di principi, se anche gli uomini più importanti intorno a lui lo disprezzano, e parlano contro di lui, non gli importa. Lui vuole l'approvazione di Dio, non quella degli uomini. Lui vuole godere comunione con Dio, non gli importa essere visto bene dagli uomini.
Dobbiamo tutti esaminare noi stessi. A noi importa quello che pensano gli uomini di noi? Noi vogliamo l'approvazione degli uomini, oppure ci importa la comunione con Dio? Se noi siamo preoccupati di quello che pensano gli altri, non possiamo tenere gli occhi su Cristo. Infatti, o stiamo guardando verso Gesù Cristo, oppure stiamo guardando verso gli uomini, sperando che ci vedranno bene. Il salmista aveva scelto di guardare solo a Dio. Non gli importava nulla quello che dicevano gli uomini contro di loro. Prego che anche noi guarderemo Cristo così tanto che avremo lo stesso cuore. Questa è vera liberazione, essendo liberi dalla paura degli uomini.
Gioia dai precetti di Dio
“24 I tuoi precetti sono la mia gioia e i miei consiglieri.” (Salmo 119:24 LND)
Il salmista conclude questa parte di questo Salmo dichiarando che i precetti di Dio sono la sua gioia e i suoi consiglieri. Potremmo anche dire che la Parola di Dio, perché “i precetti” vuol dire quello, la Parola di Dio è la nostra gioia è il nostro consigliere.
Allora, questo era la verità per il salmista. La domanda sta se è la verità per noi. Troviamo grande gioia nella Parola di Dio? Cerchiamo la nostra gioia nelle verità che troviamo dalla Parola di Dio? Ricordiamo quanto abbiamo bisogno della Parola, e perciò ci impegniamo giorno per giorno a cercare Dio tramite la sua Parola? Oppure, lasciamo che altre cose ci ostacolino da cercare Dio nella sua Parola?
I precetti di Dio, quello che troviamo nella Bibbia, le promesse, i comandamenti, gli insegnamenti che ci mostrano Cristo, sono la nostra gioia e in nostri consiglieri? Lasciamo che la Parola di Dio veramente sia la guida per la nostra vita? Lasciamo che la Parola di Dio sia la guida per i nostri pensieri, e le nostre decisioni?
Dio ci dà questo Salmo per insegnarci la via che porta alle vere benedizioni. Prego che possiamo imparare dal salmista, e avere il cuore che aveva lui. Spesso, posso scoprire che non ho quel cuore. In quel caso, la soluzione non è di agitarmi o scoraggiarmi. La soluzione sta nel riconoscere il mio peccato, confessarlo a Dio, e poi prendere la via giusta.