Aiuto Biblico

Salmo 63: Un cuore fissato sul Dio

Sermoni di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per domenica, 22 maggio, 2011 -- cmd rm ---
Parole chiave: pace nelle prove, difficoltà, pensieri giusti, cercare Dio.

Ci sono molti aspetti importanti nella vita cristiana. Per esempio, è importantissimo avere una dottrina corretta, perché una dottrina sbagliata, prima o poi produce sempre dei problemi spirituali nella vita o nella chiesa. La dottrina è fondamentale.

Anche una vita di santità è fondamentale. Dio è santo, e solo con una vita di santità si può avere comunione con Dio.

È anche importante una vita impegnata nel servire il Signore. Cristo Gesù ci ha salvati affinché fossimo zelanti nelle buone opere.

Però, c'è qualcosa che è ancora più fondamentale. Oggi, voglio parlare dell’importanza di avere un cuore che desidera Dio, un cuore che vuole avvicinarsi a Dio sempre di più, e godere la comunione con Dio. Questo tipo di cuore non è soddisfatto se non con Dio stesso.

In realtà, una dottrina corretta, una vita di santità, con una vita impegnata nelle buone opere, servono per potersi avvicinare sempre di più a Dio. Il nocciolo della vita cristiana è un stretto rapporto con Dio stesso attraverso Gesù Cristo. Oggi, consideriamo il Salmo 63, che ci aiuta a capire come avere un cuore concentrato su Dio.

il contesto

Studiando attentamente questo Salmo, sembra probabile che fu scritto da Davide mentre fuggiva da suo figlio Absalom.

Se ricordate la storia di Davide, il risultato del suo peccato con Batsceba, fu quello che Dio gli aveva dichiarato, e cioè che la spada non avrebbe lasciato la sua casa. In seguito, uno dei figli di Davide stuprò la sorellastra, e poi quel figlio stesso fu ucciso da Absalom, un altro figlio di Davide, che a sua volta, poi fuggì dal suo padre Davide. Dopo molto tempo, gli fu permesso di ritornare a Gerusalemme. Là, man mano, con furbizia conquistò il cuore del popolo. Ad un certo punto, con l’esercito dalla sua parte , si proclamò re, e Davide dovette fuggire nel deserto per salvare la sua vita.

Quando Davide scrisse questo Salmo, si trovava nel deserto, in grande pericolo, lontano dal palazzo e lontano dal tempio di Dio. La nazione sulla quale aveva regnato da tanti anni lo aveva abbandonato, e l'esercito, sotto la guida di Absalom, cercava di ucciderlo. Perciò, questo Salmo fu scritto in un momento in cui Davide stava attraversando gravi problemi.

Quindi, questo Salmo ci aiuta a capire il cuore che possiamo avere anche quando ci troviamo nelle grandi difficoltà della vita.

la divisione del Salmo

Questo Salmo si presta ad essere diviso in due parti. Nella prima parte, dal versetto 1-8, Davide parla del suo desiderio per Dio. È importante notare che non cerca una soluzione per i suoi problemi. La seconda parte, dal v.9-11, è la profezia della distruzione dei suoi nemici.

Davide cerca Dio

Iniziamo, leggendo Salmo 63:1-8.

“1 «Salmo di Davide, quando era nel deserto di Giuda.» O DIO tu sei il mio DIO, io ti cerco al mattino; l’anima mia è assetata di te a te anela la mia carne in terra arida e riarsa, senz’acqua. 2 Così ti ho ammirato nel santuario, contemplando la tua forza e la tua gloria. 3 Poiché la tua benignità vale più della vita, le mie labbra ti loderanno. 4 Così ti benedirò finché io vivo e nel tuo nome alzerò le mie mani. 5 L’anima mia sarà saziata come di midollo e di grasso, e la mia bocca ti loderà con labbra giubilanti. 6 Mi ricordo di te sul mio letto, penso a te nelle veglie della notte. 7 Poiché tu sei stato il mio aiuto, io canto di gioia all’ombra delle tue ali. 8 L’anima mia si tiene stretta a te; la tua destra mi sostiene.” (Salmo 63:1-8 LND)

Nel deserto

Davide si trovava nel deserto di Giuda. Stava fuggendo per salvarela sua vita con pochi seguaci. Davide descrive il deserto in cui si trovava come un’arida terra. Era un luogo molto inospitale. Probabilmente, questo era il periodo più terribile e più triste della vita di Davide.

Anche nella nostra vita, Dio permette periodi in cui ci troviamo in un deserto, in un luogo arido, ovvero, momenti molto difficili. Grazie a Dio, ci sono tanti periodi molto belli nella vita, pieni di benedizioni e di gioia. Però, ogni credente avrà anche delle stagioni aride, in cui le difficoltà sono tante. Davide si trovava in un periodo così, forse il peggiore della sua vita.

Vogliamo notare quale è il cuore di Davide in questo momento e come reagiva, nel trovarsi in una situazione tale. Prego che Dio aiuterà ciascuno di noi ad imparare dall’esempio di Davide.

Tu sei il mio Dio

Davide inizia questo Salmo con una dichiarazione profonda, che è verace solamente per un vero credente. Vi leggo

“O DIO tu sei il mio DIO...” (Sal 63:1 LND)

Nulla è più meraviglioso che avere Dio stesso come il TUO Dio, non solo il Dio dell'universo, quale Egli è, ma il tuo Dio, che ha cura di te. Davide poteva dire: O Dio, tu sei il mio Dio! In mezzo ai suoi problemi terribili, in mezzo ad una sofferenza tremenda, Davide meditava sul fatto che DIO, il sovrano Creatore dell'universo, era il SUO Dio.

Tante religioni e persone dicono che Dio è il loro Dio, ma non è vero. Questo è perché per natura, siamo separati da Dio a causa dei nostri peccati. In Efesini 2, leggiamo che per natura, siamo tutti “figli d'ira”, sotto condanna. Fra noi e Dio c'è una barriera, che è il nostro peccato. Né la religione né le buone opere possono togliere questa barriera.

Però, chi accoglie Gesù Cristo come Signore e Salvatore viene riconciliato con Dio. In Romani 5, Paolo scrive ai credenti veri, coloro che avevano accolto Cristo nella loro vita. Notate che egli dichiara che sono stati riconciliati con Dio per mezzo della morte di Gesù Cristo. Parla a chi aveva già ricevuto Cristo.

“Infatti, se mentre eravamo nemici siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del suo Figlio, molto più ora, che siamo stati riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.” (Romani 5:10)

Quando una persona viene riconciliata con Dio, allora, Dio diventa il suo Dio, perché inizia un rapporto personale, un legame stretto che durerà per tutta l'eternità. Chi si aggrappa a Gesù Cristo diventa un figlio di Dio; per lui, Dio diventa veramente Padre. Leggo Romani 8:15.

“15 Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitù per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: "Abba, Padre" 16 Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio.” (Romani 8:15-16 LND)

Chi ha Cristo, è diventato un vero figlio di Dio, e Dio è il suo Dio. Non c’è dichiarazione più meravigliosa che poter dire con verità: Dio è il MIO Dio.

Quindi, in mezzo a questa prova terribile, Davide meditava sulla verità che Dio è il SUO Dio. Nessuna prova o sofferenza o difficoltà può togliere la realtà di un rapporto personale con Dio per mezzo di Gesù Cristo. Se tu hai Cristo come Signore e Salvatore, puoi trovare gioia in qualsiasi difficoltà, ricordando che Dio è il tuo Dio. Se Dio non è il tuo Dio, ravvediti e aggrappati a Cristo.

Ti cerco all’alba

Andiamo avanti, perché non basta sapere che Dio il nostro Dio. Vi rileggo il versetto 1.

“O DIO tu sei il mio DIO, io ti cerco al mattino; l’anima mia è assetata di te a te anela la mia carne in terra arida e riarsa, senz’acqua.” (Salmo 63:1 LND)

Davide sapeva già di appartenere a Dio, però continuava a cercare Dio con grande impegno.

Se Davide già aveva Dio come il suo Dio, perché Lo doveva cercare ancora? Per capire questo, consideriamo il matrimonio. Serena è già mia moglie. Posso dirle, in verità, tu sei mia moglie. Però, per godere la comunione con lei, devo cercarla. Devo impegnarmi a prendere tempo con lei. Il fatto che è già veramente mia moglie, pur essendo una cosa meravigliosa in sé, non toglie il fatto che per godere la comunione con lei, devo cercarla.

Nello stesso modo, per godere le benedizioni di Dio, dobbiamo cercarLo. Davide sapeva questo, e cercava Dio.

Notate poi quando Davide cercava Dio. “Io ti cerco al mattino.” Prima di qualsiasi cosa della giornata, Davide cercava Dio.

Dio era così prezioso per Davide che non poteva aspettare per cercare Dio. Lo cercava già dal mattino, che indica l'alba. Però, c’è anche da dire che Dio era così speciale per Davide proprio perché Davide Lo cercava, già dall’alba. In realtà, quello che cerchiamo con più impegno diventerà la cosa più preziosa per noi. Perciò, se cerchiamo Dio prima di ogni altra cosa, prima in importanza, prima in come usiamo il nostro tempo, , ponendolo al primo posto nel nostro cuore, Dio sarà veramente la cosa più preziosa per noi, non solo con le parole, ma con i fatti.

La parola “cercare” indica un vero impegno. Ripetutamente nella Bibbia Dio comanda agli uomini di cercarLo, dicendo che chi Lo cerca con tutto suo cuore Lo troverà. Bisogna cercare Dio per ottenere la salvezza, e poi si deve continuare a cercare Dio, per approfondire il rapporto con Lui, proprio come un marito deve cercare la moglie per approfondire il rapporto con lei.

Veramente cercare richiede concentrazione, richiede impegno, richiede tutto il tuo essere. Chi cerca un tesoro terreno, deve cercare con tutto il suo cuore per trovarlo. Eppure, ogni tesoro terreno sarà perso. Similmente, chi cerca Dio deve cercarLo con tutto il suo cuore, però chi trova Dio, Lo godrà per tutta l’eternità.

Tu, cerchi Dio con tutto il tuo cuore? Lo cerchi con un vero impegno, che supera l’impegno che hai per ogni altra cosa? Solo così puoi veramente godere la benedizione della comunione con Dio.

l’anima assetata

Questo versetto descrive il cuore che Davide usava nel cercare Dio.

“O DIO tu sei il mio DIO, io ti cerco al mattino; l’anima mia è assetata di te a te anela la mia carne in terra arida e riarsa, senz’acqua.” (Salmo 63:1 LND)

L’anima di Davide era assetata per Dio. Davide, che si trovava nel deserto, ed aveva passato molto tempo nel deserto da giovane, conosceva la vera sete. Conosceva cosa significasse essere veramente assettato. In questa condizione, si vuole acqua più di qualsiasi altra cosa. Così Davide voleva Dio. Sapeva che solo Dio poteva soddisfare il suo cuore.

Quando qualcuno è veramente assettato, nulla lo soddisferà se non solo l'acqua. Quando uno è assettato di Dio, sa che nulla lo soddisferà, se non Dio solo. Tutte le belle cose del mondo, i rapporti, le esperienze, non possono soddisfare il cuore. Solo Dio.

Solo Dio può veramente soddisfare l’anima. Uno può cercare qua e là nel mondo, può cercare nei piaceri, può cercare nelle cose materiale, può cercare nei rapporti, ma l’anima sua non sarà mai soddisfatta tranne in Dio solo.

Davide sapeva che solo Dio poteva soddisfare l’anima sua. Perfino il corpo di Davide languiva pensando a Dio, tanto grande era il suo desiderio per Dio. Davide si trovava in un deserto, in arida terra, senz’acqua. La sua situazione fisica rispecchiava la situazione della sua anima, e Davide voleva esse rinfrescato alla presenza di Dio.

C’è una verità molto importante da notare a questo punto. Davide si trovava in pericolo di vita, si trovava in un arido deserto, si trovava in fuga, dove era difficile riposarsi. Però, in questo Salmo, avete notato che Davide non cercava la salvezza fisica, né riposo fisico, né una soluzione per i suoi problemi? Piuttosto, Davide cercava più comunione con Dio.

Il credente più benedetto è il credente che vuole Dio più di qualsiasi altra cosa. Quando quello che vogliamo di più è la soluzione dei nostri problemi, non avremo la benedizione più grande. Impariamo dall’esempio di Davide. Fissiamo i nostri cuori su Dio.

Contemplare Dio

Forse, stai pensando che per quanto vorresti avere il cuore di Davide, per essere onesto, non hai quel fortissimo desiderio per Dio sopra ogni altra cosa. Infatti, questo desiderio non arriva naturalmente. Però, la prossima dichiarazione di Davide ci aiuta a capire il motivo per cui Davide aveva questo cuore, e come possiamo averlo anche noi.

“Così ti ho ammirato nel santuario, contemplando la tua forza e la tua gloria.” (Salmo 63:2 LND)

Finché Davide era a Gerusalemme, andava sempre al Tempio, cioè nel santuario, dove si adorava Dio. Là, Davide poteva contemplare Dio. Davide ammirava Dio, contemplava la forza di Dio e la sua gloria.

Dio ci insegna chiaramente nel Nuovo Testamento che Egli non dimora in alcuno edificio. Non esiste alcun santuario in cui si può trovare Dio. Piuttosto, Dio dimora nell'adorazione del suo popolo.

Come Davide, il modo di avere un cuore per Dio è di ammirare Dio, e contemplare la sua forza e la sua gloria.

Questo lo facciamo leggendo la Bibbia e meditando sulle verità che troviamo, pregando e parlando di Dio con altri che Lo conoscono. È importante anche l'adorazione insieme ad altri.

Il punto fondamentale in questo passo è l'importanza di contemplare Dio, meditare sulla sua persona e i suoi attributi e le sue opere. Contemplando Dio, il nostro cuore sarà attirato verso di Lui, e poi, soddisfatto in Lui. Quanto è importante meditare su Dio, ovvero, riempire i nostri pensieri di Lui.

Alla luce di questo, chiedo a ciascuno di voi: tu, di che cosa riempi i tuoi pensieri? Su che cosa mediti?

Mediti suoi problemi della vita, ripassi i problemi volta dopo volta nella tua mente? Oppure, riempi i tuoi pensieri con i tuoi progetti, con quello che vuoi compiere e che hai da fare? Forse pensi molto a qualcosa che vuoi ottenere o comprare? Finché pensi alle cose di questa terra, non stai contemplando Dio.

Bisogna riempire i tuoi pensieri di Dio, meditare su di Lui, e come diceva Davide, sulla forza e sulla gloria di Dio.

Ci sono tanti modi di vedere la forza di Dio. Per esempio, quando ci umiliamo vediamo la potenza di Dio che opera in noi. Vediamo più della forza di Dio quando conosciamo sempre di più la parola di Dio, e anche quando passiamo più tempo con altri credenti che parlano dell’opera di Dio nelle loro vite.

O cari amici, uno dei motivi per cui non abbiamo un cuore assetato di Dio è perché non meditiamo abbastanza su Dio. Piuttosto, riempiamo la nostra mente con tutt’altro che il Signore. Allora, cambiamo i nostri pensieri, e il nostro cuore cambierà.

La bontà di Dio vale più della vita

Passiamo ora al v. 3, per capire di più del cuore di Davide.

“Poiché la tua benignità vale più della vita, le mie labbra ti loderanno.” (Salmo 63:3 LND)

Nonostante che Davide si trovasse in pericolo di vita, preferiva la benignità di Dio che la vita stessa. Davide sapeva che, il meglio che la vita potesse offrirgli non era minimamente paragonabile alla bontà di Dio, che possiamo trovare pienamente, non nelle cose che Dio ci dà, ma solo nella comunione con Dio stesso.

Visto che Davide meditava su Dio, e contemplava la forza e la gloria di Dio, egli capiva il grande valore della benignità di Dio.

E perciò, Davide poteva dire: le mie labbra ti loderanno. Se ci pensiamo, è impossibile amare qualcosa o qualcuno senza voler parlare di quella persona o quella cosa. È naturale voler elencare le qualità di quello che ci è più prezioso. Allora Davide voleva lodare Dio.

Teniamo in mente anche che non c’è spazio nel nostro cuore sia per lodare Dio, sia per mormorare, brontolare, criticare, ed essere negativi. Se mormoriamo e siamo negativi non ci sarà spazio nel nostro cuore per lodare Dio veramente. Al contrario, se meditiamo su Dio e poi Lo lodiamo di cuore, non avremmo spazio per lamentarci e per essere negativi.

Davide aveva scelto la via di lodare Dio anziché lamentarsi, nonostante che si trovavasse in una situazione terribile, pericolosa, e dolorosa. E tu, cosa fai?

Questo ci porta al v.4:

“Così ti benedirò finché io vivo e nel tuo nome alzerò le mie mani.” (Salmo 63:4 LND)

Per Davide, lodare Dio non era qualcosa da fare saltuariamente. Invece, Davide benediceva Dio sempre, e lo fece finché visse.

La vita di un vero credente dev’essere una vita di lode, non solo la domenica, ma giorno per giorno, finché siamo su questa terra. Poi, quando arriveremo alla presenza di Dio in cielo, avremo il privilegio di adorarlo e lodarlo per tutta l’eternità.

l’anima saziata

Finora abbiamo visto che Davide riempiva i suoi pensieri pensando di Dio. Anziché meditare sui suoi problemi, meditava sulla forza e sulla gloria di Dio. Lodava Dio con le sue labbra.

Qual è stato il risultato di tutto questo? Che risultato avrai tu, se vivi così? Vi leggo il v.5, che ci spiega quello che avrà chi medita su Dio.

“L’anima mia sarà saziata come di midollo e di grasso, e la mia bocca ti loderà con labbra giubilanti.” (Salmo 63:5 LND)

Scegliendo di meditare su Dio, e di contemplare la persona e la forza e la gloria di Dio, l'anima di Davide era pienamente saziata, come uno si sazia con midollo e grasso. Questo lo portò a lodare Dio con labbra giubilante, ovvero, con grande gioia.

In quel tempo, i cibi più ricchi e più prediletti erano il grasso e il midollo. Chi mangiava grasso e midollo rimaneva totalmente soddisfatto, sia di gusto, sia di sazietà. Chi fissa gli occhi e il cuore sul Dio rimane saziato totalmente da Dio. L'anima più assetata può essere pienamente soddisfatta contemplando e lodando Dio.

Solo Dio può saziare il tuo cuore e la tua anima, Dio, tramite Gesù Cristo. È in Gesù Cristo che vediamo il Padre. Saremo saziati in Cristo Gesù quando abbiamo strette comunione con Lui.

Troviamo questo tema ripetutamente nella Bibbia. Per esempio, leggiamo Apocalisse 3:20, in cui Gesù parla ai credenti:

“Ecco, io sto alla porta e busso, se qualcuno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me.” (Apocalisse 3:20 LND)

Cenare con Gesù Cristo rappresenta avere strette comunione con Lui. È la comunione con Cristo che sazia l'anima. Troviamo questo stesso pensiero in Cantico dei cantici 2.4

“Mi ha condotto nella casa del banchetto, e il suo vessillo su di me è amore.” (Cantico 2:4 LND)

Quando Gesù Cristo è il nostro tesoro, egli ci porta nella casa del banchetto, dove mangiamo insieme a Lui, ovvero dove abbiamo intima comunione con Lui. E così, la nostra anima è saziata.

Quando Dio è il nostro tesoro, saremo saziati anche dello Spirito Santo, che Gesù dà senza misura. Vi leggo la dichiarazione di Gesù in Giovanni 7:38,39

“38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, da dentro di lui sgorgheranno fiumi d’acqua viva". 39 Or egli disse questo dello Spirito, che avrebbero ricevuto coloro che avrebbero creduto in lui; lo Spirito Santo infatti non era ancora stato dato, perché Gesù non era stato ancora glorificato.” (Giov 7:38-39 LND)

Quando uno contempla Dio in Cristo, lo Spirito Santo riempirà la sua vita in modo abbondante. La sua anima sarà saziata in Dio.

Quando non sei saziato

Quello che Dio ci offre in Cristo Gesù è meraviglioso. Però, in realtà, spesso, non siamo saziati. Spesso non abbiamo l’anima soddisfatta. Delle volte, abbiamo poca gioia, quando invece potremmo averne tanta.

Che cosa devi fare se ti senti vuoto anziché saziato? Semplicemente, devi cercare Dio. Devi scegliere di meditare e contemplare su Dio anziché sui tuoi problemi, anziché su tutto quello che il mondo offre. Poi, vedendo la forza e la gloria di Dio, devi prorompere in lode a Lui. E allora, anche la tua anima sarà saziata.

O amici, quante volte non siamo saziati perché non cerchiamo Dio giorno dopo giorno. O che ognuno di noi possa imparare dall’esempio di Davide.

Ricordando di Dio

Delle volte, vogliamo cercare Dio di più, ma con tutti i nostri impegni, ci è difficile concentrare per poter contemplare Dio abbastanza. Posso immaginare che in questi momenti della vita di Davide c’era grande confusione. Egli doveva dirigere quelle persone che erano venute con lui. Dovevano essere pronti in ogni momento a fuggire. Là nel deserto dovevano pensare alla sopravvivenza. Durante il giorno, non era facile per Davide di meditare tranquillamente sul Dio. Però, per Davide, non era concepibile di non meditare sul Dio. Perciò, notiamo quello che Davide dichiara nel v.6

“Mi ricordo di te sul mio letto, penso a te nelle veglie della notte.” (Salmo 63:6 LND)

Per quanto la giornata può portare confusione e interruzione, a letto, ognuno sta nel suo piccolo mondo privato. A letto, uno può scegliere a che cosa pensare. Davide ricordava Dio mentre era a letto.

Tu, a che cosa pensi quando stai a letto? A che cosa pensi nei momenti tranquilli della giornata, quando nessuno e nulla ti costringe a pensare ad altro? Se vuoi un’anima saziata, pensa a Dio.

il pensiero che fortifica la nostra fede

Quando ricordiamo di Dio, ci sono certi pensieri che possono aiutarci più di altri. Leggiamo quello che Davide dichiara nel v. 7

“Poiché tu sei stato il mio aiuto, io canto di gioia all’ombra delle tue ali.” (Salmo 63:7 LND)

Prima, Davide aveva parlato di meditare sulla gloria e sulla forza di Dio. Per poter fare questo in mezzo ad una situazione molto difficile, Davide ricorda l’aiuto di Dio nella sua vita passata. Davide dice: di te mi ricordo, poiché tu sei stato il mio aiuto. Davide meditava sull’aiuto di Dio che aveva ricevuto nel passato.

Questa è una chiave della vita cristiana. Quando ti trovi in mezzo ad una prova difficile, anziché meditare sulla prova, pensa all'aiuto di Dio nel passato. Pensa alla cura di Dio che hai già conosciuto. Ricordando come Dio ti è stato un aiuto nel passato, ti permetterà di avere la fede nel suo intervento perfetto anche nella prova attuale.

Esultare in Dio

Quando riempiamo i nostri pensieri con ricordi di come Dio ci ha aiutato nel passato, quale sarà il risultato? Avremo lo stesso risultato in noi che c'è stato in Davide. Vi leggo di nuovo il v.7.

“Poiché tu sei stato il mio aiuto, io canto di gioia all’ombra delle tue ali.” (Salmo 63:7 LND)

Quando ricordiamo l’aiuto passato di Dio, canteremo di gioia, esulteremo in Dio. Ci troveremo sotto le ali di Dio, che descrive la protezione perfetta di Dio. Quando meditiamo su Dio, e ricordiamo il suo aiuto passato per noi, la nostra anima sarà saziata, e avremo grande gioia in Lui, essendo sicuri, anche nelle tempeste più profonde della vita.

Se tuoi vuoi, gioia, ecco come averla. Contemplare Dio!

Tenersi stretto a Dio

Trovando gioia in mezzo alle difficoltà, Davide rimane stretto con Dio, come leggiamo nel versetto 8.

“L’anima mia si tiene stretta a te; la tua destra mi sostiene.” (Salmo 63:8 LND)

In mezzo ai suoi grandi problemi, Davide aveva scelto di meditare su Dio, e di ricordare il suo aiuto passato. Come risultato, l’anima di Davide era saziata, ed egli era pieno di gioia. Allora, Davide capiva l'importanza di tenere la sua anima stretta a Dio per seguirlo in tutto.

Ci teniamo stretti a ciò che ci è più preziosa. Capendo l 'infinito valore di Cristo, ci teniamo stretti a Lui, e così, avremo la gioia di Davide.

Tenersi stretti a Dio vuol dire metterLo al posto delle altre cose, perché non possiamo essere stretti sia a Dio che alle cose di questo mondo.

Però, quando stiamo stretti a Dio, troviamo che la sua potenza, o come dice qua, la sua destra, ci sostiene in tutto.

Ti rendi conto che solamente Dio può soddisfare la tua anima? Se cerchi altrove, vuol dire che stai cercando là dove non troverai soddisfazione, e mancherai la vera benedizione che solo Dio può darti.

Davide continuava con la dichiarazione: “la tua destra mi sostiene.” Davide sapeva che per quanto doveva impegnarsi, la sua forza veniva da Dio. Davide sapeva che la potente mano di Dio lo sosteneva. Beato l’uomo che confida nel Signore, e non confida in sé stesso.

Qual è la tua difficoltà oggi? Qual è la tua paura? Qual è la prova in cui ti trovi? Confida nel Signore, riconosci che è Lui che ti sostiene con la sua destra, che è la sua potenza infinita, se tu confidi in Lui. Tieniti stretto a Lui, e conoscerai la sua cura perfetta.

Profezia di giudizio

Arrivando agli ultimi versetti di questo Salmo, è da capire che è una profezia. Come tante profezie, ha un adempimento a breve termine, e poi, è anche un tipo del giudizio finale. Vi leggo i vv. 9-11.

“9 Ma quelli che cercano la mia vita per distruggerla, scenderanno nelle parti più basse della terra. 10 Essi saranno dati in potere della spada e diverranno preda degli sciacalli. 11 Ma il re si rallegrerà in DIO; chiunque giura per lui si glorierà, perché la bocca dei bugiardi verrà costretta al silenzio.” (Salmo 63:9-11)

In questi versetti, Davide prevedeva il giudizio finale. I giudizi di Dio nell’Antico Testamento erano tipi del Giudizio finale, che sarà un giorno terribile per coloro che non hanno accolto Gesù Cristo per fede.

Dio tiene conto di ogni ingiustizia in questo mondo. Quando Gesù Cristo verrà, verrà per giudicare il mondo, e punirà ogni ingiustizia di tutti coloro che non avranno già accolto Gesù Cristo come Salvatore e Signore della propria vita.

Il giorno di giudizio, coloro che appartengono a Dio per mezzo della fede si rallegreranno. Chiunque giura per Lui, ovvero, chi vive per fede in Dio, si glorierà. Ai malvagi, qua descritti come dei bugiardi, verrà chiusa la bocca. In altre parole, saranno condannati eternamente.

Conclusione

Questo Salmo ci mostra come viver con la gioia di Dio anche nei momenti più difficili. Davide si trovava in una situazione disperata, in grande pericolo, in grande difficoltà. Eppure, trovava grande gioia nel Signore. Nonostante tutti i suoi problemi, Davide cercava Dio già al mattino. Davide riempiva i suoi pensieri contemplando la gloria e la forza di Dio. Ricordava l’aiuto passato di Dio. Sapeva che Dio era il SUO Dio. E perciò, Davide era pieno di lode per Dio. Non solo, ma Davide era pieno di grande gioia, nonostante la sua situazione.

Per avere la gioia di Davide, devi avere Dio come il TUO Dio, per mezzo di Gesù Cristo. Poi, devi seguire l’esempio di Davide. Devi contemplare Dio, ricordare i suoi aiuti, e cercarLo con tutto il tuo cuore. Allora, anche tu avrai la gioia e la pace che aveva Davide!