Domanda: se avessi la scelta di stare bene o di stare male, di avere un cuore molto turbato o di avere pace, di avere gioia o di avere amarezza, cosa sceglieresti?
In realtà, abbiamo quella scelta, e spesso, scegliamo le cose nella vita che ci fanno stare male. Incredibilmente, per quanto vorremmo stare bene, molto spesso noi scegliamo di stare male. Allora, cerco di chiarirmi. Non è che in modo cosciente diciamo che vogliamo stare male. Però, in realtà, noi scegliamo troppo spesso quello che ci fa male. Perché facciamo questo? Come possiamo vivere scegliendo il bene, ovvero, scegliendo la via che ci porterà al bene? Dio volendo, in questo studio vogliamo vedere la risposta a questa domanda. Il mio desiderio è che possiamo utilizzare quello che Dio ha provveduto per noi per poter avere pace in ogni situazione.
Iniziamo riconoscendo che la vita sulla terra è una vita piena di problemi. Infatti, sperare in una vita con meno problemi significa prepararci ad essere delusi e abbattuti. Certamente è giusto vivere in modo da evitare problemi inutili, ma è anche vero che lo scopo della vita non deve essere quello di evitare problemi. Chi ha come scopo quello di evitare più problemi possibile mancherà molto delle ricchezze e delle benedizioni della vita.
È anche importante capire che per quanto possiamo essere bravi e forti, spesso i problemi sono più forti di noi. Infatti, ogni persona si trova con problemi e difficoltà che sono troppo grandi da affrontare da soli. Questa è la vita che abbiamo. Non c'è modo di scappare dai problemi. Certamente, certe scelte porteranno più problemi, ma essendo esseri umani sulla terra, che è sotto la condanna a causa del peccato, è nostra sorte avere problemi e difficoltà nella vita. La domanda sta in come risponderemo ai problemi. Quale sarà il nostro modo di reagire quando ci troveremo davanti a grandi problemi?
Infatti, è proprio questa la chiave che determina come staremo. Noi staremo bene, avremo pace, avremo gioia, non perché la vita è priva di problemi, ma se e quando rispondiamo in modo giusto ai problemi. Similmente, avremo un cuore turbato, non avremo pace, saremo amareggiati, se rispondiamo male ai problemi. Quindi, in un certo senso, quello che determina come stiamo nella vita dipende da come rispondiamo ai nostri problemi.
Grazie a Dio, egli non ci lascia soli, non ci lascia ad affrontare le difficoltà e i problemi da soli. Dio è con noi, e Dio è sovrano. E Dio ci insegna come guardare a lui in ogni situazione. Grazie a Dio, non solo Dio è con noi, ma nella Parola di Dio, Dio ci insegna come guardare a lui!
Dobbiamo capire che se noi affrontiamo i problemi senza tenere gli occhi su Dio, saremo scoraggiati, saremo frustrati, saremo abbattuti, possiamo arrivare alla rabbia, o alla depressione. In un modo o nell’altro, se noi affrontiamo i nostri problemi senza tenere gli occhi su Dio, vivremo male, molto male.
Invece, guardando a Dio, possiamo affrontare gli stessi problemi con pace, anche in mezzo alle sofferenze e alle difficoltà e alle ingiustizie.
Vogliamo leggere Salmo 31, un Salmo scritto da Davide in mezzo a profonde prove. Davide riconosceva profonde prove e difficoltà e sofferenze e ingiustizie. Per dire il vero, è molto probabile che nessuno di noi arriverà mai a soffrire quanto Davide soffriva. Quindi quello che Davide scrive in questo salmo, come in tanti altri, non è scritto da un studioso chiuso nel suo studio pensando a livello teorico. Piuttosto, è scritto da uno che conosceva da vicino le sofferenze, e le ingiustizie.
“1 «Al maestro del coro. Salmo di Davide» In te, o Eterno, mi sono rifugiato; fa’ che io non sia mai confuso; liberami per la tua giustizia. 2 Porgi a me il tuo orecchio, affrettati a liberarmi; sii per me una forte rocca e un luogo fortificato per salvarmi.
3 Poiché tu sei la mia rocca e la mia fortezza; per amor del tuo nome guidami e conducimi. 4 Trammi fuori dalla rete che mi han teso di nascosto, perché tu sei la mia roccaforte.
5 Nelle tue mani io rimetto il mio spirito; tu mi hai riscattato, o Eterno, Dio di verità. 6 Io detesto quelli che si attaccano a vanità ingannatrici, ma confido nell’Eterno.
7 Esulterò e mi rallegrerò per la tua benignità, perché tu hai visto la mia afflizione e hai compreso le angosce della mia anima, 8 e non mi hai dato in mano del nemico, ma hai messo i miei piedi in un luogo spazioso.
9 Abbi pietà di me, o Eterno, perché sono angosciato; il mio occhio, la mia anima e le mie viscere sono consumati dal dolore, 10 perché la mia vita vien meno per l’afflizione e i miei anni per il pianto; la mia forza viene meno a causa del mio peccato e le mie ossa si consumano.
11 Sono diventato un obbrobrio per tutti i miei nemici, soprattutto per i miei vicini e uno spavento per i miei conoscenti, quelli che mi vedono in strada fuggono lontano da me.
12 Sono dimenticato dal cuore loro come un uomo morto; sono simile a un vaso rotto. 13 Poiché odo le calunnie di molti, tutt’intorno è spavento, mentre essi si consigliano assieme contro di me e complottano di togliermi la vita.
14 Ma io, o Eterno, confido in te; ho detto: "Tu sei il mio DIO". 15 I miei giorni sono nelle tue mani; liberami dalla mano dei miei nemici e da quelli che mi perseguitano. 16 Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo; salvami per la tua benignità.
17 O Eterno, fa che io non resti confuso, perché ti ho invocato siano confusi gli empi, e siano ridotti ai silenzio nello Sceol. 18 Ammutoliscano le labbra bugiarde, che parlano sfacciatamente contro il giusto, con alterigia e con disprezzo. 19 Quanto è grande la tua bontà che riservi per quelli che ti temono, e che usi in presenza dei figli degli uomini verso quelli che si rifugiano in te!
20 Tu li nascondi nel segreto rifugio della tua presenza, dalle insidie degli uomini, tu li custodisci in una tenda al sicuro dalle contese verbali. 21 Sia benedetto l’Eterno, perché mi ha usato grande benignità, mettendomi come in un luogo fortificato.
22 Quanto a me, nel mio smarrimento dicevo: "Io sono stato allontanato dalla tua presenza"; ma tu hai udito la voce delle mie suppliche quando ho gridato a te.
23 Amate l’Eterno, voi tutti suoi santi! L’Eterno custodisce i fedeli e retribuisce largamente quelli che agiscono con alterigia. 24 Siate forti, o voi tutti che sperate nell’Eterno ed egli renderà saldo il vostro cuore.” (Salmo 31:1-24 LND)
Consideriamo questo Salmo. Teniamo in mente che si tratta di un periodo nella vita di Davide in cui egli si trova in profonda difficoltà, con grandi sofferenze. Aveva persone contro di lui, che cercavano di fargli del male.
“1 «Al maestro del coro. Salmo di Davide» In te, o Eterno, mi sono rifugiato; fa’ che io non sia mai confuso; liberami per la tua giustizia. 2 Porgi a me il tuo orecchio, affrettati a liberarmi; sii per me una forte rocca e un luogo fortificato per salvarmi.” (Salmo 31:1-2 LND)
La prima cosa da notare è che Davide è focalizzato su Dio. Notate le sue parole: “in te, o Eterno, mi sono rifugiato”. Davide cercava il suo rifugio in Dio. A Dio chiede di far si che non sia confuso. A Dio chiede di liberarlo per la sua giustizia. Notate in questo che Davide si basa sulla giustizia di Dio.
Davide chiede a Dio di porgere a lui il suo orecchio, in altre parole Davide sapeva che in Dio, e in Dio solo, c'era rifugio. Non cercava altrove, focalizzava i suoi pensieri su Dio. Chiede a Dio di liberarlo, che vuol dire che non cercava liberazione altrove. Davide cercava l'aiuto in Dio e Dio solo. Poi Davide chiede a Dio di essere per lui una forte rocca e un luogo fortificato per salvarlo. In altre parole, Davide non cercava aiuto in alcun posto se non in Dio solo. Questo è fondamentale per avere pace nelle prove. Dobbiamo confidare in Dio, e fissare il nostro cuore su di lui, e aspettare il suo intervento.
Leggo i versetti 3 e 4.
“3 Poiché tu sei la mia rocca e la mia fortezza; per amor del tuo nome guidami e conducimi. 4 Trammi fuori dalla rete che mi han teso di nascosto, perché tu sei la mia roccaforte.” (Salmo 31:3-4 LND)
Notate che qua Davide dichiara che Dio è la sua rocca e la sua fortezza. Non solo una vaga speranza in Dio, ma riconosce che Dio è la sua rocca e fortezza. Si aggrappa solitamente a Dio. Davide confida in Dio, non confida in una certa soluzione, confida in Dio.
Davide vuole la gloria di Dio. Quando dichiara: “per amore del tuo nome guidami e conducimi”, ripete quello che Dio stesso dichiara tante volte. Quello che Dio fa, lo fa per amore del proprio nome, lo fa per portare gloria a se stesso. Anche Davide desidera la gloria di Dio e perciò, chiede a Dio di aiutarlo per amore del suo nome, ovvero, affinché Dio sia glorificato. Questo è simile a quello che Gesù ci insegna nella preghiera del Padre Nostro, in cui prega che il nome di Dio sia santificato.
E perciò, già qui c'è una lezione molto importante per noi. Quando ci troviamo in mezzo a difficoltà e prove, stiamo pregando per la gloria di Dio? Il nostro desiderio è che Dio sia glorificato? Questo fa parte di come avere gioia e pace in mezzo alle prove.
Davide prega chiedendo a Dio di trarlo fuori dalla rete che i suoi nemici gli avevano teso, ripetendo di nuovo che Dio è la sua roccaforte. Davide basa tutto su chi è Dio per lui. Non è focalizzato sui problemi, è focalizzato piuttosto su chi è Dio per lui. Leggo adesso i versetti 5 e 6.
“5 Nelle tue mani io rimetto il mio spirito; tu mi hai riscattato, o Eterno, Dio di verità. 6 Io detesto quelli che si attaccano a vanità ingannatrici, ma confido nell’Eterno.” (Salmo 31:5-6 LND)
Qua, troviamo parole che abbiamo sentito altre volte nella Bibbia. Per esempio, alla fine di Atti 7, i Giudei stavano lapidando Stefano. Mentre moriva, Stefano gridò: "Signore Gesù, ricevi il mio spirito."
Qua, Davide dichiara: "nelle tue mani io rimetto il mio spirito.". In altre parole, Davide confidava in Dio, e in quello che Dio avrebbe fatto. Dichiarare che rimetteva il suo spirito, mostra che Davide era pronto anche a morire, se questa fosse stata la volontà di Dio. Confidava in Dio, che Dio avrebbe fatto la cosa giusta, nel modo giusto.
E qua, troviamo un'importantissima verità che riguarda come superare le nostre prove con gioia e pace. L'unico modo di avere gioia e pace è di confidare in Dio, e rimettere il nostro spirito e la nostra vita nelle mani di Dio, fidandoci che Dio farà la cosa giusta, al momento giusto, nel modo giusto. Finché ci aggrappiamo ad un certo esito, non avremo pace. La pace arriva quando confidiamo in Dio, in qualunque modo egli deciderà di agire.
Poi Davide parla del fatto che Dio lo aveva riscattato. Davide sapeva che la sua salvezza era dovuta all'opera di Dio che aveva provveduto per i suoi peccati. Il messaggio della salvezza per grazia è stato sempre il messaggio di Dio, anche se i Giudei non lo avevano sempre capito.
Se tu sei un figlio di Dio, allora Dio ha riscattato anche i tuoi peccati. Questo è motivo di gioire in mezzo a qualunque prova in cui ti trovi. Non dobbiamo dimenticare l'immensità della nostra salvezza per mezzo del sacrificio di Gesù Cristo che ci ha riscattato.
Dio è il Dio di verità, e Davide si ricorda di questo, e anche noi dobbiamo ricordare chi è Dio.
Nel versetto 6, Davide dichiara che odia coloro che si attaccano a vanità ingannatrici, ma confida nell'Eterno. Davide odiava le menzogne del peccato, le false promesse che il peccato ci offre. Quando noi ci troviamo in mezzo alle prove, dobbiamo veramente esaminarci per vedere se stiamo camminando in santità. Stiamo veramente odiando il peccato nella nostra vita, e anche nel mondo intorno a noi? Non possiamo avere Dio come rifugio, se non odiamo il peccato. Dobbiamo odiare il peccato, e confidare nell'Eterno. Leggo adesso i versetti 7 e 8.
“7 Esulterò e mi rallegrerò per la tua benignità, perché tu hai visto la mia afflizione e hai compreso le angosce della mia anima, 8 e non mi hai dato in mano del nemico, ma hai messo i miei piedi in un luogo spazioso.” (Salmo 31:7-8 LND)
Qua, Davide prega con fede dichiarando quello che farà quando Dio lo salverà dalla prova. Cioè, Davide è ancora in mezzo alla prova, la soluzione non è ancora visibile. Però, Davide confida in Dio, e sa che Dio lo tirerà fuori dalla prova nel modo giusto al momento giusto. E perciò, Davide dichiara che esulterà e si rallegrerà nella benignità dell'Eterno. Riconoscere la bontà di Dio, che Dio nota la nostra afflizione e comprende le angosce delle nostre anime. Questo ci ricorda che Gesù Cristo è stato tentato in ogni cosa per poter essere per noi un Sommo Sacerdote che ci è vicino. Davide sapeva che, nonostante fosse in pericolo, Dio lo avrebbe salvato in qualche modo, e perciò dichiara che Dio non lo aveva dato in mano del nemico.
La lezione per noi qua è che anche quando siamo in mezzo alla prova e non c'è una soluzione visibile, è giusto ringraziare Dio che ci farà uscire dalla prova al momento giusto. Non è detto che sarà come abbiamo immaginato ma sarà nel modo giusto stabilito dal nostro buon Padre celeste. Passo ora a leggere i versetti 9-10.
“9 Abbi pietà di me, o Eterno, perché sono angosciato; il mio occhio, la mia anima e le mie viscere sono consumati dal dolore, 10 perché la mia vita vien meno per l’afflizione e i miei anni per il pianto; la mia forza viene meno a causa del mio peccato e le mie ossa si consumano.” (Salmo 31:9-10 LND)
Per non pensare che la prova di Davide non era pesante, Dio ci ha dato questi versetti. La sua prova era pesantissima, e dolorosa. Davide dichiara di essere angosciato, era consumato dal dolore. La sua vita veniva meno per l’afflizione, e addirittura i suoi anni venivano meno per il pianto.
Però, è importantissimo che notiamo che lui dichiara che era a causa del suo peccato che la sua forza veniva meno e la sua afflizione arrivava. Cioè, fra tutte le prove che Davide aveva, fra tutte le difficoltà, fra tutto il dolore che i suoi nemici gli procuravano, il dolore più terribile di Davide, la lezione più grande per Davide era quella causata dal suo peccato. Più di ogni altra cosa, Davide era aggravato per il suo peccato.
Questa è una verità importantissima per noi. Se vogliamo avere pace nelle prove, se vogliamo avere la forza di Dio per superare le prove, se vogliamo la gioia che solo Dio può darci in mezzo alle prove, dobbiamo capire che il nostro problema più grande, non è quello che gli altri fanno contro di noi, non sono le circostanze difficili. Quello che dovrebbe aggravarci più di ogni altra cosa è il nostro peccato. Per essere vicini a Dio dobbiamo odiare il nostro peccato. Questo è quello che ci serve. Chi odia il proprio peccato, troverà un immenso appoggio da Dio in mezzo alle prove più profonde.
Leggo ora i versetti 11, 12 e 13
“11 Sono diventato un obbrobrio per tutti i miei nemici, soprattutto per i miei vicini e uno spavento per i miei conoscenti, quelli che mi vedono in strada fuggono lontano da me. 12 Sono dimenticato dal cuore loro come un uomo morto; sono simile a un vaso rotto. 13 Poiché odo le calunnie di molti, tutt’intorno è spavento, mentre essi si consigliano assieme contro di me e complottano di togliermi la vita.” (Salmo 31:11-13 LND)
Davide era visto male da quasi tutti. Era abbandonato da quasi tutti. Perciò, se nella tua prova ti senti solo, se non hai nessuno che ti appoggia, ricordati che non sei solo. Altri hanno avuto quel tipo di prova, e Dio è stato il loro rifugio. Ricordatevi che Davide scrive queste parole, ma aveva già scritto che Dio è il suo rifugio, la sua rocca, e la sua fortezza. Perciò, nonostante le difficoltà, Davide guardava a Dio, e trovava in Dio la sua forza.
Leggo i versetti 14-16.
“14 Ma io, o Eterno, confido in te; ho detto: "Tu sei il mio DIO". 15 I miei giorni sono nelle tue mani; liberami dalla mano dei miei nemici e da quelli che mi perseguitano. 16 Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo; salvami per la tua benignità.” (Salmo 31:14-16 LND)
C'è tantissimo che potremo dire per quanto riguarda queste verità. Ma di nuovo, notiamo che Davide confida in Dio. In mezzo alle difficoltà tremende che Davide aveva, confidava pienamente in Dio. E ognuno di noi deve chiedersi: dove guardo quando sono in mezzo alle prove?
C'è una verità meravigliosa all'inizio del versetto 15. Davide dichiara una verità che è vera anche per noi, e se noi ricordiamo questa verità, ci darà grande gioia nelle prove. Davide dichiara:
"i miei giorni sono nelle tue mani"!
Con questa dichiarazione, Davide dichiara che sa che Dio è sovranamente in controllo di quello che succede nella sua vita. Davide aveva una grande fede che ogni cosa è stabilita da Dio, ed è sotto il controllo di Dio. E cari amici, questa è la verità, ed è un grande rifugio per tutti coloro che hanno la salvezza in Gesù Cristo.
Nulla che succede è fuori dal controllo di Dio. Confidiamo in Dio, e allora non saremo delusi.
Che verità meravigliosa. Meditandoci su, ogni preoccupazione sparisce, per il presente e per il futuro.
Bisogna avere una semplice fede in Dio. Filippesi 4:6 “non siate in ansietà per cosa alcuna”.
Impariamo ad essere contenti con quello che la provvidenza ci ha dato oggi, la cura perfetta di Dio, come Egli ordina gli avvenimenti della nostra vita.
Tu sei esattamente nella situazione che Dio ha stabilito per te. Dio nella sua perfetta saggezza, anche se è imperscrutabile per noi, ti ha messo dove sei.
Forse la tua situazione è dolorosa, forse è ingiusta, forse è frustrante, forse è stancante, ma è la situazione giusta per te in questo momento.
Non dubitare, la tua situazione è giusta, perché Dio è in controllo, ed Egli sta gestendo tutto per il tuo bene.
Quello che è importante per te nella tua situazione, nella tua prova, è di glorificare Dio. Dio ti ha messo in quella situazione per un motivo. Egli ha un incarico per te nella tua situazione. Egli vuole compiere qualcosa in te in quella situazione.
Romani 5:1-5
“1 Giustificati dunque per fede abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, 2 per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio. 3 E non soltanto questo, ma ci vantiamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce perseveranza, 4 la perseveranza esperienza e l’esperienza speranza. 5 Or la speranza non confonde, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.” (Romani 5:1-5 LND)
Giacomo 1:2-4
“2 Considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate in prove di vario genere, 3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. 4 E la costanza compia in voi un’opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti.” (Giacomo 1:2-4 LND)
Quello che Dio sta facendo serve per portare gloria a Dio, e per fare del vero bene a te.
Quando avrai imparato le lezioni che l'amore di Dio ha per te in questa situazione, Egli ti porterà fuori dalla tua situazione attuale. Ti porterà ad una nuova situazione, probabilmente una responsabilità più grande, per continuare la sua opera in te. Molto probabilmente, la tua prova e situazione attuale servono per prepararti per la prossima prova che il Signore ha per te.
Quindi, la cosa importante è che desideri, ardentemente, di vivere dipendendo da Dio ogni giorno. Questa è una vita dolce e santa, una vita ricca. Vivere confidando in Dio ogni giorno ti salva da tanti momenti di scoraggiamento, da tante ore di ansietà, dalla tentazione di avere rancore, da tante lacrime, e da tante notti senza dormire, e da tanti peccati, come per esempio cercare la vendetta.
Quando cerchi rifugio nella verità che Dio ha stabilito ogni cosa per il tuo bene, allora, tu puoi riposarti, confidando in Dio per te stesso, e anche per i tuoi cari, per il tuo lavoro, per il tuo tutto. Tu puoi riposarti, sapendo che i tuoi tempi, e i tempi dei tuoi cari, sono nelle mani di Dio. Tu sei nella mano di Dio, e nessuno può rapirti dalla sua mano.
“17 O Eterno, fa che io non resti confuso, perché ti ho invocato siano confusi gli empi, e siano ridotti ai silenzio nello Sceol. 18 Ammutoliscano le labbra bugiarde, che parlano sfacciatamente contro il giusto, con alterigia e con disprezzo. 19 Quanto è grande la tua bontà che riservi per quelli che ti temono, e che usi in presenza dei figli degli uomini verso quelli che si rifugiano in te!” (Salmo 31:17-19 LND)
Immensa bontà da parte di Dio. Non per tutti, ma per coloro che temono Dio, coloro che si rifugiano in Lui.
“20 Tu li nascondi nel segreto rifugio della tua presenza, dalle insidie degli uomini, tu li custodisci in una tenda al sicuro dalle contese verbali. 21 Sia benedetto l’Eterno, perché mi ha usato grande benignità, mettendomi come in un luogo fortificato.” (Salmo 31:20-21 LND)
La cura di Dio, nelle prove. Una cura potente, una cura potente, e tenera.
“22 Quanto a me, nel mio smarrimento dicevo: "Io sono stato allontanato dalla tua presenza"; ma tu hai udito la voce delle mie suppliche quando ho gridato a te.” (Salmo 31:22 LND)
Cosa voleva Davide? Restare in comunione con Dio. Cosa chiedi tu nella tua prova? Preghiamo di continuare a restare vicini a Dio.
“23 Amate l’Eterno, voi tutti suoi santi! L’Eterno custodisce i fedeli e retribuisce largamente quelli che agiscono con alterigia. 24 Siate forti, o voi tutti che sperate nell’Eterno ed egli renderà saldo il vostro cuore.” (Salmo 31:23-24 LND)
L'orgoglio allontana da Dio.
Dio custodisce i suoi santi.
Esortazione finale:
“24 Siate forti, o voi tutti che sperate nell’Eterno ed egli renderà saldo il vostro cuore.” (Salmo 31:23-24 LND)
Che meravigliosa promessa. Confidiamo in Dio.