Aiuto Biblico

Ravvedetevi, finché c'è tempo

Salmo 2

Sermone di Marco de Felice, www.AiutoBiblico.org per domenica, 9 settembre 2018, – cmd dp –
Descrizione: per natura, l’uomo è in ribellione contro Dio. Gesù Cristo verrà a giudicare il mondo. Oggi, ci si può ancora ravvedere per essere perdonati.
Parole chiave: giudizio, tradizioni, ravvedimento, salvezza, giudice.

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Introduzione

Nel mondo, in realtà esistono solo due categorie di persone. Alla prima categoria appartengono coloro che credono veramente in Cristo Gesù, che Lo accolgono come Signore della loro vita, che sono sottomesse a Lui e amano la sua legge. Alla seconda categoria appartengono coloro che rifiutano di sottomettersi a Lui. Odiano la sua legge.

Coloro che rifiutano di sottomettersi a Cristo lo dimostrano in modi diversi. Ci sono coloro che disprezzano Dio apertamente, però ci sono anche coloro che dicono di seguire Dio, come facevano i Farisei al tempo di Gesù, che però in realtà non seguono di cuore la Legge di Dio. Non vogliono sottomettersi a Cristo.

Per natura, nasciamo e cresciamo tutti nel secondo gruppo. Per natura, non vogliamo Dio, non vogliamo lasciare il nostro peccato. Per avere la salvezza in Gesù Cristo, una persona deve umiliarsi davanti a Dio, e prendere il giogo di Cristo. Per la vera salvezza, una persona deve veramente avere Cristo come il suo Signore. Deve veramente seguire Gesù Cristo, e ubbidirgli. Infatti, in Luca 6:46 Gesù dichiara:

“Ora, perché mi chiamate, Signore, Signore, e non fate quello che dico?” (Luca 6:46 LND)

Gesù dichiara una cosa simile in Matteo 7:21

“Non chiunque mi dice: "Signore, Signore" entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.” (Matteo 7:21 LND)

Quindi, la vera salvezza è per grazia, però, un frutto della vera salvezza è che, chi è veramente salvato seguirà Gesù Cristo, e camminerà in ubbidienza.

Oggi, consideriamo il Salmo 2, in cui Dio descrive coloro che non si sottomettono a Dio, parla del giudizio, e poi, li esorta ad umiliarsi e sottomettersi a Gesù Cristo. Dio è pronto a giudicare, ma ama perdonare. Iniziamo, leggendo tutto il Salmo 2.

Questo Salmo è diviso in quattro parti, ciascuna di tre versetti. Nella prima parte, le nazioni sono in tumulto contro Dio. Esse rappresentano la ribellione degli uomini in generale contro Dio. Nella seconda parte, Dio si fa beffe di loro. Descrive Dio come sovrano sopra gli uomini. La terza parte descrive come il Figlio di Dio giudicherà il mondo severamente, e l’ultima parte è una forte esortazione per tutti coloro che sono nel peccato a ravvedersi e sottomettersi a Cristo. Seguite mentre leggo.

“1 Perché tumultuano le nazioni, e i popoli tramano cose vane? 2 I re della terra si ritrovano e i principi si consigliano insieme contro l’Eterno e contro il suo Unto, 3 dicendo: "Rompiamo i loro legami e sbarazziamoci delle loro funi". 4 Colui che siede nei cieli riderà, il Signore si farà beffe di loro. 5 Allora parlerà loro nella sua ira, e nel suo grande sdegno li spaventerà, 6 e dirà: "Ho insediato il mio re sopra Sion, il mio santo monte. 7 Dichiarerò il decreto dell’Eterno. Egli mi ha detto: "Tu sei mio figlio, oggi io ti ho generato. 8 Chiedimi, e io ti darò le nazioni come tua eredità e le estremità della terra per tua possessione. 9 Tu le spezzerai con una verga di ferro, le frantumerai come un vaso d’argilla"". 10 Ora dunque, o re, siate savi, accettate la correzione, o giudici della terra. 11 Servite l’Eterno con timore e gioite con tremore. 12 Baciate il Figlio perché non si adiri e non periate per via, perché la sua ira può accendersi in un momento. Beati tutti coloro che si rifugiano in lui.” (Salmo 2:1-12 LND)

Il contesto

Questo Salmo, come tanti altri Salmi, parla del Messia, il Cristo, come giudice del mondo, e parla della ribellione degli uomini contro il piano di Dio.

Le nazioni in tumulto contro Dio

Consideriamo i primi tre versetti, le nazioni che sono in tumulto contro Dio. Sono contro Dio, e contro il suo Unto, Gesù Cristo. Tante persone dicono di essere religiose, a volte, dicono di essere cristiani, ma in realtà, sono contro Dio e contro Cristo. Leggo i versetti 1-3.

“1 Perché tumultuano le nazioni, e i popoli tramano cose vane? 2 I re della terra si ritrovano e i principi si consigliano insieme contro l’Eterno e contro il suo Unto, 3 dicendo: "Rompiamo i loro legami e sbarazziamoci delle loro funi". (Salmi 2:1-3)

In questi versetti, vediamo l’odio che gli uomini nutrono nei confronti di Dio. Li vediamo uniti contro Dio e contro il FIGLIO di Dio, Gesù Cristo. Vogliono essere liberati dai legami della legge di Dio. Gli uomini non vogliono sottomettersi a Cristo. Vediamo questo anche in Atti 4:27,28, dove Pietro prega Dio, parlando dei Giudei e degli altri.

“27 Poiché proprio contro il tuo santo Figlio Gesù, che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato con i gentili e il popolo d’Israele, 28 per fare tutte le cose che la tua mano e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero.” (Atti 4:27-28 LND)

I Romani, le altre nazioni, e i Giudei, erano tutti radunati insieme per congiurare contro Cristo Gesù. I Romani e le altre nazioni non seguivano Dio, mentre i Giudei dicevano di seguire Dio. Però, rifiutavano di sottomettersi all’autorità di Gesù Cristo. Per natura, questa è la realtà del cuore dell’uomo. Non vuole prendere il giogo di Cristo.

Tornando al Salmo 2, nonostante il tumulto contro Dio e contro Cristo sia forte, esso è vano! Le cose che i popoli meditano contro Dio sono cose vane, cioè, non possono mai avere successo. Gli uomini si ribellano, ma Dio vince sempre.

La frase: «Rompiamo i loro legami e sbarazziamoci delle loro funi» si riferisce ai legami della Legge di Dio. Gesù dichiara che il suo giogo è leggero. Nei Salmi, leggiamo che la Legge di Dio è desiderabile, e di grande valore. Invece gli uomini senza Dio odiano la Legge di Dio, non vogliono sottomettersi alla Sua legge perché non vogliono sottomettersi a Dio stesso.

Tante volte nella storia, gli uomini si sono organizzati per andare contro Dio. Per esempio, nel ‘600, la Chiesa Romana organizzò l’Inquisizione, per cercare di distruggere coloro che predicavano la Bibbia. Fu vietato ai laici di possedere la Bibbia, e infatti, tanti furono uccisi per la loro fede in Gesù Cristo e perché leggevano la Bibbia.

Come questo è vero per i popoli, per natura è vero per ogni persona, individualmente.

Un uomo che non vuole sottomettersi a Dio vede la Legge di Dio, ovvero, la Parola di Dio, come un nemico. Non vuole accettare la Parola di Dio, perché non vuole sottomettersi a Dio. Perciò, cerca qualche modo per liberarsi dalla Parola di Dio, che egli vede come un legame da rompere.

I Giudei dicevano di seguire Dio, ma in realtà, rifiutavano di sottomettersi al legame della Parola di Dio. Rifiutavano di sottomettersi a Gesù Cristo.

Oggi, tanti cercano di rompere il legame della Parola di Dio in modo subdolo. Dicono di seguire Dio, ma poi, negano quello che la Bibbia insegna, o dicono che non vuole dire quello che effettivamente dichiara, o che oggi non è più da considerarsi un insegnamento valido, o semplicemente ignorano i comandamenti che non vogliono seguire.

Ci sono persone che dicono di essere credenti, ma rifiutano i comandamenti che a loro non piacono. Questa è ribellione contro Dio.

Un altro modo di non accettare i legami della Parola di Dio è di seguire le tradizioni religiose anziché la Bibbia, come fanno tante religioni. In Marco 7, Gesù condanna questa pratica.

“1 Allora si riunirono intorno a lui i farisei e alcuni scribi venuti da Gerusalemme. 2 E, avendo visto che alcuni dei suoi discepoli mangiavano il cibo con le mani impure, cioè non lavate, li accusarono. 3 Infatti i farisei e tutti i Giudei non mangiano se non si sono prima lavate le mani con gran cura, attenendosi alla tradizione degli anziani; 4 e, quando tornano dalla piazza, non mangiano senza prima essersi purificati. Ci sono molte altre cose, che sono tenuti ad osservare per tradizione: lavatura di coppe, di brocche, di vasi di rame e di letti. 5 Poi i farisei e gli scribi gli domandarono: "Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli anziani, ma prendono il cibo senza lavarsi le mani?". 6 Ma egli, rispondendo, disse loro: "Ben profetizzò Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. 7 Ma invano mi rendono un culto, insegnando dottrine che sono comandamenti di uomini". 8 Avendo tralasciato infatti il comandamento di Dio, vi attenete alla tradizione degli uomini: lavatura di brocche e di coppe; e fate molte altre cose simili". 9 Disse loro ancora: "Voi siete abili nell’annullare il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione.” (Marco 7:1-9 LND)

Quindi, una persona può essere molto religiosa ma allo stesso tempo odiare i legami di Dio, e voler rompere i legami di Dio per mantenere le sue tradizioni religiose. Disubbidisce ai comandamenti per seguire le tradizioni. Questa è ribellione.

Chiaramente, ci sono anche coloro che attaccano la Parola di Dio in modo più diretto. Per esempio, buona parte della scienza moderna cerca di negare le verità bibliche che riguardano la creazione del mondo. È importante capire ciò che sta dietro a questo tentativo. Ammettere che Dio ha creato tutto, vuol dire ammettere il diritto di Dio di essere sovrano sulla sua creazione, noi compresi.

Gli uomini NON vogliono ammettere che esiste un Dio sovrano al quale devono rendere conto. Perciò si impegnano tanto per inventare qualche teoria che possa spiegare l’esistenza di tutto, escludendo Dio. Infatti, la ragione per cui tanti scienziati dicono che il mondo ha miliardi di anni non è dovuta alla reale evidenza, anzi, l’evidenza dimostra il contrario. Piuttosto, propongono dei tempi così antichi perché la teoria dell’evoluzione è talmente improbabile che solamente inventando l'esistenza di tempi lunghissimi, possono proporre questa teoria dell'evoluzione, e così negare la potenza e la sovranità di Dio.

Questi sono alcuni dei modi utilizzati dall’uomo moderno per cercare di rompere i legami con Dio. Un altro modo in cui tanti cercano di rompere i legami della Parola di Dio è semplicemente ignorandoLa. Così, rifiutano di seguire quello che Dio comanda.

Ci sono tante persone che si presentano come veri credenti, però, anziché sottomettersi all’insegnamento di Dio, che è la Bibbia, dicono che certi comandamenti del Nuovo Testamento erano dati solo per quel tempo. Per esempio, nei casi in cui una persona vuole accettare una donna che predica, deve scartare il chiaro comandamento della Bibbia, sostenendo che era valido solo per quell'epoca. Anche questo è ribellarsi contro Dio.

Oggi, gli uomini continuano a ritrovarsi insieme per cercare di rompere i legami di Dio. A volte questo viene fatto in nome della religione, a volte in nome della scienza, a volte è solo una questione di mentalità moderna. Per natura, gli uomini si ribellano contro Dio.

Il Signore si Beffa di loro

Cosa fa Dio quando gli uomini congiurano contro di Lui? Dio si agita e si preoccupa quando gli uomini si riuniscono per ostacolare la sua opera? Leggiamo vv.4-6, che ci aiutano a ricordare chi è Dio.

“4 Colui che siede nei cieli riderà, il Signore si farà beffe di loro. 5 Allora parlerà loro nella sua ira, e nel suo grande sdegno li spaventerà, 6 e dirà: "Ho insediato il mio re sopra Sion, il mio santo monte.” (Salmi 2:4-6)

Gli uomini che si ritrovano insieme contro Dio sono terreni, sono mortali, sono deboli. Invece, Dio è seduto nei cieli. Egli è infinitamente superiore alla loro malvagità e ai loro progetti. Egli vede tutto. La Bibbia dichiara più volte che Dio è in cielo, e questo descrive la sua sovranità assoluta sugli uomini. Dio conosce tutto, nulla è nascosto a Lui. Egli può fare tutto quello che vuole. Nessuno può ostacolare Dio. Gli uomini non possono mai vincere contro Dio.

Cosa fa Dio quando vede gli uomini tramare o organizzarsi su come ribellarsi contro di Lui? Leggo ancora il versetto 4.

4 Colui che siede nei cieli riderà, il Signore si farà beffe di loro. (Salmo 4:2)

Dio ride di quegli uomini. Questa è una risata di disprezzo. Dio si fa beffe di loro.

Dio odia il peccato e la ribellione. Nessuna ribellione avrà mai successo contro Dio. Egli disprezza ogni tentativo dell'uomo di spezzare i legami della Sua Santa Legge. Basta che Dio dica una parola, ed ogni ribellione sarà totalmente e terribilmente distrutta. Che stoltezza quando ci si ribella contro Dio ed i suoi comandamenti.

Quando Dio aprirà la bocca per parlare, sarà terribile per coloro che non si sono sottomessi a Lui. Leggiamo il v.5, che descrive quando Dio manda il suo giudizio contro chi si ribella a Lui.

“5 Allora parlerà loro nella sua ira, e nel suo grande sdegno li spaventerà,” (Salmi 2:5)

Dio parlerà loro nella sua ira. Cari amici, certamente, come leggiamo altrove, Dio è un Dio di Amore. Però, Dio è anche un Dio d’Ira. Sarà un giorno terribile quando Dio parlerà nella sua ira. L’ira di Dio sarà terribile per coloro che dovranno subirla.

Poi il versetto dichiara: “e nel suo grande sdegno li spaventerà,” Quando arriverà il giudizio, e l’ira di Dio sarà rivelata, tutti coloro che vivevano nella ribellione saranno spaventati, terribilmente ed eternamente. Non esisterà più posto per nascondersi dalla presenza di Cristo quando verrà per giudicare senza misericordia.

Questo vale per chiunque mi ascolta, che non aggrappandosi a Gesù Cristo non è veramente sottomesso a Dio.

Leggiamo di quanto sarà terribile in Apocalisse 6, in cui descrive come sarà quando Cristo, l’Agnello, arriverà in un fuoco fiammeggiante per giudicare il mondo. Ve lo leggo. Ascoltate quanto gli uomini saranno atterriti.

“15 E i re della terra e i grandi e i ricchi e i capitani e i potenti e ogni schiavo ed ogni uomo libero si nascosero nelle spelonche e fra le rocce dei monti, 16 e dicevano ai monti e alle rocce: "Cadeteci addosso e nascondeteci dalla faccia di colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello, 17 perché è venuto il gran giorno della sua ira; e chi può resistere?".” (Apocalisse 6:15-17 LND)

Sarà terribile per chiunque rimane in ribellione a Cristo. Sarà terrificante, e sarà l’inizio di un’eternità terribile di tormento. Che stoltezza non arrendersi a Dio!

Nel versetto 6, Dio in cielo dichiara che Gesù Cristo è il giudice della terra. Ve lo leggo.

“6 e dirà: "Ho insediato il mio re sopra Sion, il mio santo monte.” (Salmo 2:6)

Questo versetto parla di come il Messia, Gesù Cristo, da Gerusalemme sarà posto a regnare su tutto il mondo. Apocalisse ed altri libri profetici spiegano tali eventi più dettagliatamente. Sappiamo che ogni ginocchio si piegherà davanti a Cristo, e ogni lingua confesserà che Gesù Cristo è realmente il SIGNORE. Questo è il piano di Dio. Dio Padre ha stabilito Cristo Gesù come RE eterno, sopra tutto. Cristo regnerà su tutti.

Tutta la ribellione degli uomini non può ostacolare il regno di Gesù Cristo. Cristo regnerà, e punirà ogni disubbidienza, in chi non ha ricevuto il perdono in Cristo prima del giorno del giudizio. Dio ha dichiarato di voler stabilire Gesù come Re su tutto, e così sarà.

Quanto è stolto quando ci ribelliamo contro quello che Dio ci comanda!

Il FIGLIO annuncia il decreto

Ora, passiamo ai versetti 7-9, in cui parla Gesù Cristo. Egli dichiara il decreto di Dio, dimostrando la stoltezza di ribellarsi contro Dio, e mostra anche che Gesù Cristo ha ogni potere e autorità. Leggo i vv. 7-9.

“7 Dichiarerò il decreto dell’Eterno. Egli mi ha detto: "Tu sei mio figlio, oggi io ti ho generato. 8 Chiedimi, e io ti darò le nazioni come tua eredità e le estremità della terra per tua possessione. 9 Tu le spezzerai con una verga di ferro, le frantumerai come un vaso d’argilla"".” (Salmi 2:7-9)

Dio Padre ha decretato che tutto il mondo appartiene al Figlio, Gesù Cristo, e che Cristo è Giudice su tutto. Gesù Cristo giudicherà con una verga di ferro, ovvero, il giudizio di Cristo sarà severo. Al giudizio, non ci sarà alcuna misericordia. La misericordia è per oggi, per chi si ravvede. Non ci sarà misericordia al giudizio. Egli frantumerà le nazioni come un vaso di argilla. Una verga di ferro distrugge totalmente un vaso di argilla. Così sarà il giudizio. Sarà terribile. Egli giudicherà tutti, fino all’estremità della terra. E' tutta Sua.

La Bibbia parla moltissimo del giudizio di Dio. Sarà un giorno terribile per ogni persona non salvata. Abbiamo già letto in Apocalisse 6 come gli uomini cercheranno un posto per nascondersi da Cristo e dalla sua ira, ma non ci sarà nessun nascondiglio.

Vi leggo solo pochi versetti che parlano dell’ira di Dio nel Nuovo Testamento. Per esempio, vi leggo Romani 2:5

“Ma tu, per la tua durezza ed il cuore impenitente, ti accumuli un tesoro d’ira, per il giorno dell’ira e della manifestazione del giusto giudizio di Dio,” (Romani 2:5 LND)

Anche in Efesini 5:6, in cui sono elencati vari peccati.

“Nessuno vi seduca con vani ragionamenti, perché per queste cose viene l’ira di Dio sui figli della disubbidienza.” (Efesini 5:6 LND)

In Apocalisse 19, leggiamo del ritorno di Cristo, e come sarà riversata l’ira di Dio, descritta come una spada che esce dalla Sua bocca.

“Dalla sua bocca usciva una spada acuta per colpire con essa le nazioni; egli governerà con uno scettro di ferro ed egli stesso pigerà il tino del vino della furente ira di Dio onnipotente.” (Apocalisse 19:15 LND)

L’ira di Dio è terribile, e la Bibbia ne parla moltissimo. Ogni persona che cammina in disubbidienza, che non si sottomette a Cristo, dovrebbe avere grande timore.

La punizione sarà la distruzione eterna, che vuol dire, tormento eterno nel lago di fuoco. Vi leggo 2Tessalonicesi 1:7-9

“7 e a voi, che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesù Cristo apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, 8 in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono all’evangelo del Signor nostro Gesù Cristo. 9 Questi saranno puniti con la distruzione eterna, lontani dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza,” (2Tessalonicesi 1:7-9 LND)

Gesù ritornerà in un fuoco fiammeggiante, per fare vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al Vangelo del Signore Gesù. La sua vendetta sarà terribile. Sarà veramente una verga di ferro contro un vaso di argilla.

È giusto e buono pensare all’amore di Dio, ma non dobbiamo mai dimenticare l’ira di Dio contro coloro che non si arrendono a Cristo Gesù. Sarà un'ira che non si potrà placare.

Questo Salmo serve per spingere ogni persona al ravvedimento, finché c’è tempo. Oggi, se tu sei nel peccato, puoi ancora ravvederti e umiliarti davanti a Dio, e credere in Gesù Cristo per il perdono. Arriverà il giorno in cui sarà ormai troppo tardi. Oggi è il giorno della salvezza. Questo è il messaggio nell’ultima parte di questo Salmo.

Consiglio agli uomini

Infatti, nell’ultima parte di questo Salmo, Dio esorta chiunque sta vivendo nel peccato a ravvedersi. Qua, vediamo il cuore di Dio, che ama perdonare, ma solo se c’è vero ravvedimento. Leggo i vv.10-12.

“10 Ora dunque, o re, siate savi, accettate la correzione, o giudici della terra. 11 Servite l’Eterno con timore e gioite con tremore. 12 Baciate il Figlio perché non si adiri e non periate per via, perché la sua ira può accendersi in un momento. Beati tutti coloro che si rifugiano in lui.” (Salmo 2:10-12 LND)

Il Signore parla ai re, che rappresentano gli uomini più potenti, ma questo messaggio vale per ogni uomo, piccolo o grande che sia. Dio esorta ogni uomo ad accettare la correzione, ovvero, riconoscere il proprio peccato e ravvedersi. Questa è la vera saggezza. Nel mondo, gli uomini cercano l’approvazione gli uni degli altri. Cercano di essere riconosciuti saggi dagli altri uomini, mentre invece, la vera saggezza è semplicemente umiliarsi davanti a Dio e camminare nelle sue vie. La vera saggezza è credere veramente a quello che Dio dichiara, e quindi, umiliarsi totalmente davanti a Dio, e ravvedersi.

Questo versetto ci comanda anche a servire l’Eterno con timore. Il timore di Dio è il principio della Scienza e della saggezza. Chiama tutti a baciare il Figlio di Dio, cioè, a riconoscerLo come il SOVRANO DIO. Questo “baciare” descrive una persona che dà un bacio di onore, e potrebbe essere tradotto anche come “rendere omaggio”. Il senso è quello di umiliarsi totalmente davanti a Cristo, ed onorarLo come sovrano della propria vita.

Quella persona che vive senza religione dovrebbe umiliarsi e riconoscere il suo peccato, riconoscere la gravità del suo peccato, abbandonare il suo peccato e correre a Cristo.

Quella persona che è molto religiosa, ma che segue le tradizioni degli uomini anziché i comandamenti di Dio, dovrebbe abbandonare ogni tradizione che contraddice la Parola di Dio, e sottomettersi alla Parola di Dio, che vuol dire, in pratica, sottomettersi a Dio stesso. Questo è il senso dell'espressione “baciare il Figlio”.

Quella persona che si considera un vero credente in Gesù Cristo, ma in realtà rifiuta di ubbidire a certi comandamenti, anche quella persona è in ribellione contro Dio. Per poter avere il frutto di essere veramente salvata, deve umiliarsi davanti a Dio, ravvedersi, ed accettare Gesù Cristo come sovrano, che vuol dire accettare tutti i suoi comandamenti.

Baciare il Figlio vuol dire riconoscerLo come il Sovrano Re di tutta la propria vita.

Questo versetto dichiara: accettate la correzione. Per natura, siamo ribelli, per natura siamo peccatori. Per natura odiamo la riprensione. Se rimaniamo così, conosceremo solo il terribile giudizio di Dio.

In Cristo, c’è perdono, SE ci umiliamo di cuore, se ci ravvediamo, e andiamo a Cristo per il perdono.

Notate le parole: Gioite con tremore! Chi veramente segue Dio, chi ha vero timore di Dio, avrà tanta gioia. Nella vera salvezza, si vive con un santo timore di Dio, perché si vuole Dio più di ogni altra cosa, e perciò, si cammina in ubbidienza, per non offendere Dio.

Troppo spesso oggi, prevale l’idea di un Dio amico, al punto che si immagina che con Dio si possa avere un rapporto casuale. Grazie a Dio, nella vera salvezza, c’è un rapporto intimo e personale con Dio. Dio è un Padre per coloro che adotta come figli amati.

Però, Dio è glorioso e maestoso. L’unico rapporto possibile con Dio è un rapporto di riverenza e rispetto. Così, possiamo gioire, ma dobbiamo gioire con tremore.

Chi è Beato

L’ultima frase è un immenso incoraggiamento per ogni vero credente, cioè, per ogni persona che veramente si umilia e si ravvede e cammina per fede, in ubbidienza a Dio. Lo leggo.

“...Beati tutti coloro che si rifugiano in lui.” (Salmo 2:12 LND)

Questo versetto ci spiega come essere veramente beati. Questo è quello che serve ad ogni persona: essere veramente beata. Ecco come:

possiamo essere veramente beati se ci rifugiamo in Cristo.

Rifugiarsi in Cristo vuol dire non confidare, o rifugiarsi, nel proprio intendimento. Vuol dire non temere gli uomini, vuol dire non credere di poter meritare qualcosa da Dio, che significherebbe rifugiarsi nel proprio merito. Piuttosto, rifugiarsi in Cristo vuol dire appoggiarsi pienamente nel merito di Cristo per potersi presentare a Dio.

Rifugiarci in Cristo vuol dire conoscere e credere in quello che Dio dichiara. Quando Dio dichiara che un certo comportamento o una certa azione è sbagliata, chi si rifugia in Cristo ci crede, e non cammina in quella via. Chi confida in Cristo, non confida nel proprio intendimento. Chi confida in Cristo, non confida nella religione, ma nel Signore, informandosi attentamente per mezzo della Bibbia, su cosa Dio comanda e dichiara.

Se tu vuoi essere beato, veramente beato, se vuoi la grande, eterna benedizione dal Signore, la via è molto semplice: devi umiliarti e rifugiarti pienamente in Cristo, in ogni campo della tua vita.

Conclusione

Viviamo in un mondo che si ribella contro Dio. A volte, lo fa in modo diretto e palese, come chi dice di essere ateo, o come chi crede nella falsa scienza dell’evoluzione.

Altre volte, ci si ribella contro Dio in modo subdolo, dichiarando di essere credenti, ma in realtà, rifiutando i comandamenti della Bibbia. Può essere seguire qualche tradizione religiosa, oppure seguire Dio come si vuole. Ma è sempre ribellione, e sarà punita.

Questo Salmo è un avvertimento, ed anche un invito. È un avvertimento che il giorno di giudizio sta per arrivare, e sarà terribile per chi non ha veramente Gesù Cristo come Signore della sua vita. Non basta dire di essere un credente, le parole valgono pochissimo. Bisogna veramente ravvedersi. Se tu hai del peccato nella tua vita che non stai confessando e abbandonando, sappi che Gesù Cristo sta per tornare per giudicare il mondo, e verrà con una verga di ferro. Il giudizio sarà terribile. OGGI è il giorno della salvezza. Corri a Cristo, abbandona il tuo peccato, trova il tuo rifugio in Cristo.

Se ti sta rifugiando in te stesso e nei tuoi ragionamenti, o in qualche tradizione, sei in grave pericolo. L’unico rifugio sicuro è Gesù Cristo. Se tu abbandoni ogni altro rifugio, e ti umili davanti a Dio, se abbandoni il tuo peccato per aggrapparti a Cristo, sarai salvato, e sarai sicuro. Allora, in Cristo, sarai beato, ora, e per l’eternità.

E quindi, a ciascuno dico: Se hai del peccato nella tua vita, ravvediti. Oggi è il giorno della salvezza. Oggi c’è perdono in Gesù Cristo. Abbandona ogni peccato, e aggrappati a Gesù Cristo. Trova il tuo rifugio in Cristo, e allora, sarai veramente beato.

Rallegriamoci. Aspettiamo il ritorno del nostro Signore, Gesù Cristo. Sarà meraviglioso vedere Cristo, per chi cammina umilmente, in santità, con Lui.