Aiuto Biblico

Ruth: un cuore da imitare

Ruth 2

sermone di Leonardo Bevilacqua, www.aiutobiblico.org, per domenica 12/06/2022
Descrizione: Boaz è un tipo di Cristo, il suo cuore pieno di grazia e amore per Ruth ci aiuta a capire il cuore di Cristo per noi. Ruth aveva un cuore umile, ed era profondamente colpita dal cuore di Boaz verso di lei. Anche noi dobbiamo avere lo stesso cuore verso Dio, vedendo tutta la grazia che ci ha donato.
parole chiave: Ruth, Boaz, tipo di Cristo, umiltà, riscatto

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Introduzione

Nell’ultimo sermone abbiamo iniziato a studiare il libro di Ruth. Se ricordate, nel primo capitolo di Ruth, abbiamo trovato due esempi per noi: Naomi e Ruth.

Naomi è un esempio da Dio per noi, da non seguire, infatti, Naomi ha reagito molto male a quello che Dio ha mandato nella sua vita. Naomi si è arrabbiata con Dio, credeva che Dio fosse contro di lei, che l’avesse abbandonata, perché aveva permesso grandi sofferenze nella sua vita e le aveva tolto marito e figli. E se ricordate, abbiamo visto anche che c’era un peccato di fondo nel cuore di Naomi, che era il peccato di essere troppo attaccata alle benedizioni di questa vita, cioè alla sua famiglia.

L’altro esempio che abbiamo visto è Ruth, che è un ottimo esempio da Dio per noi, da seguire. Ruth aveva fede nel Dio d’Israele, che è l’unico vero Dio. E per questa sua fede, quando suo marito è morto, invece di tornare dalla sua famiglia e restare in Moab, ha scelto di tornare con sua suocera in Giuda, andando ad abitare con il popolo di Dio. La decisione di Ruth era a grande costo, infatti, doveva lasciare la sua famiglia, il suo popolo, le sue abitudini, e doveva andare in un paese che non conosceva lasciando ogni sicurezza terrena, perché sua suocera non aveva mezzi di sostenimento. Ma, nonostante il costo altissimo, è andata comunque, per fede, per avere più di Dio.

Oggi, con l’aiuto di Dio, andremo avanti nella storia di Ruth, e prego che il Signore parlerà ai nostri cuori tramite la sua Parola.

Naomi e Ruth tornano a Betlemme

Nello scorso sermone ci siamo fermati nel momento della storia in cui Naomi e Ruth sono arrivate a Betlemme.

Oggi, con l’aiuto di Dio, andremo avanti con il capitolo 2 e vedremo come Dio ha operato grandemente nella vita di Ruth e di Naomi. Seguite mentre leggo Ruth 2:1-7.

“1 Or Naomi aveva un parente di suo marito, uomo potente e ricco della famiglia di Elimelek, che si chiamava Boaz. 2 Ruth, la Moabita, disse a Naomi: "Lasciami andare nei campi a spigolare dietro a colui agli occhi del quale troverò grazia". Ella le rispose: "Va’, figlia mia". 3 Così Ruth andò e si mise a spigolare in un campo dietro ai mietitori; e le capitò per caso di trovarsi nella parte del campo appartenente a Boaz, che era della famiglia di Elimelek. 4 Or ecco che Boaz venne da Betlemme e disse ai mietitori: "L’Eterno sia con voi!". Essi gli risposero: "L’Eterno ti benedica!". 5 Poi Boaz disse al suo servo incaricato di sorvegliare i mietitori: "Di chi è questa fanciulla?". 6 Il servo incaricato di sorvegliare i mietitori rispose: "E una fanciulla moabita che è tornata con Naomi dal paese di Moab. 7 Ella ci ha detto: "Vi prego, lasciatemi spigolare e raccogliere le spighe tra i covoni dietro ai mietitori". Così essa è venuta ed è rimasta da questa mattina fino ad ora; si è riposata in casa solo un momento".” (Ruth 2:1-7 LND)

Mi fermo qua perché ci sono alcune verità che voglio notare.

Nell’epoca in cui vivevano Ruth e Naomi non esisteva provvidenza sociale, non esistevano sussidi che lo Stato dava alle vedove. Quindi, per poter avere cibo da mangiare, Naomi e Ruth dovevano mettersi da fare per lavorare e guadagnare.

Più avanti, nel capitolo 4, capiamo che Naomi, quando è ritornata a Betlemme, per avere di che vivere, ha venduto le terre che appartenevano a Elimelek suo marito. Da questo capiamo che Naomi e Ruth non erano messe bene economicamente, piuttosto, si trovavano nel bisogno.

Però, dobbiamo tenere in mente che il fatto che si trovavano nel bisogno non è quello che intendiamo noi, oggi, nella nostra società. Nella nostra società, essere nel bisogno significa non poter avere un’auto, o non poter avere un abbonamento per lo smartphone, tutte cose di cui si può benissimo fare a meno. All’epoca, invece, trovarsi nel bisogno voleva dire non avere da mangiare.

Mentre si trovavano in questa condizione di bisogno, vediamo cosa decide di fare Ruth, e in questo vediamo il suo cuore. Ruth, vedendo la condizione in cui si trovavano, e visto che era il tempo della mietitura dell’orzo, si mette da fare e decide di andare a spigolare dietro ai mietitori. Spigolare era un’attività faticosa, voleva dire stare sotto il sole tutto il giorno a raccogliere il poco orzo che i mietitori perdevano mentre mietevano. Non era un lavoro facile, per niente. Si lavorava tanto per avere poco.

Ruth si è messa da fare, non è rimasta in casa, piuttosto, è andata fuori a faticare e sudare per provvedere per la sua famiglia, che a quel punto era Naomi. E in questo vediamo anche che aveva un grande senso di voler onorare sua suocera. Naomi era più vecchia di Ruth, e Ruth le portava grandissimo onore e rispetto, e per questo è andata lei a faticare per la suocera.

Che cuore! Ruth era pronta a mettersi da fare, e onorava veramente sua suocera. Oh che possiamo anche noi avere lo stesso cuore, un cuore che ama al punto di volersi sacrificare, e lo fa di cuore, volentieri, per il bene degli altri! Ruth è un esempio da imitare in tutto.

Boaz: un tipo di Cristo

La seconda cosa che voglio notare da questi versetti è il cuore di Boaz. Rileggo i versetti 3-5.

“3 Così Ruth andò e si mise a spigolare in un campo dietro ai mietitori; e le capitò per caso di trovarsi nella parte del campo appartenente a Boaz, che era della famiglia di Elimelek. 4 Or ecco che Boaz venne da Betlemme e disse ai mietitori: "L’Eterno sia con voi!". Essi gli risposero: "L’Eterno ti benedica!". 5 Poi Boaz disse al suo servo incaricato di sorvegliare i mietitori: "Di chi è questa fanciulla?".” (Ruth 2:3-5 LND)

Ruth uscì a spigolare per provvedere cibo per la sua famiglia, e Dio l’ha guidata ad arrivare al campo di Boaz, questo uomo che era parente stretto di Elimelek, il marito di Naomi.

In questi versetti vediamo il cuore di Boaz. Avete visto come si rivolgeva ai suoi servi? E poi, avete notato il suo cuore quando voleva interessarsi di Ruth? Boaz amava il suo prossimo, le persone avevano valore ai suoi occhi, anche i suoi servi. E vediamo che era un uomo di Dio.

Boaz e Ruth

Nei prossimi versetti vediamo ancora di più il cuore di Boaz, nel discorso che ebbe con Ruth. Seguite mentre leggo dal versetto 8 e notate il cuore di Boaz per Ruth, e notate anche con che cuore Ruth risponde a Boaz. Boaz aveva sentito di Ruth, che aveva lasciato il suo paese per tornare con Naomi. Aveva capito che l’aveva fatto anche perché credeva nel Dio d’Israele, il vero Dio. Quindi, nonostante che lei fosse una straniera, lui aveva premura per lei. Leggo dal v.8.

“8 Allora Boaz disse a Ruth: "Ascolta figlia mia, non andare a spigolare in un altro campo, e non allontanarti da qui, ma rimani con le mie serve. 9 Tieni gli occhi sul campo che mietono e va’ dietro a loro. Non ho forse ordinato ai miei servi di non molestarti? Quando hai sete va’ dove sono i vasi, a bere l’acqua attinta dai servi". 10 Allora Ruth si gettò sulla sua faccia, prostrandosi fino a terra, e gli disse: "Per quale ragione ho io trovato grazia ai tuoi occhi al punto che tu presti attenzione a me che sono una straniera?". 11 Boaz le rispose e le disse: "Mi è stato interamente riferito tutto ciò che hai fatto per tua suocera dopo la morte di tuo marito, e come hai lasciato tuo padre, tua madre e il tuo paese natio, per venire a vivere con un popolo che prima non conoscevi. 12 L’Eterno ti ripaghi di quanto hai fatto, e la tua ricompensa sia piena da parte dell’Eterno, il DIO d’Israele, sotto le cui ali sei venuta a rifugiarti!". 13 Ella gli disse: "Possa io trovare grazia ai tuoi occhi, o mio signore, poiché tu mi hai consolata e hai parlato al cuore della tua serva, sebbene io non sia neppure come una delle tue serve". 14 Al momento del pasto, Boaz le disse: "Vieni qui, mangia il pane e intingi il tuo boccone nell’aceto". Così ella si pose a sedere accanto ai mietitori. Boaz le porse del grano arrostito, ed ella mangiò a sazietà e mise da parte gli avanzi. 15 Poi si levò per tornare a spigolare, e Boaz diede quest’ordine ai suoi servi, dicendo: "Lasciatela spigolare anche fra i covoni e non rimproveratela; 16 inoltre lasciate cadere per lei delle spighe dai manipoli e abbandonatele, perché essa le raccolga, e non sgridatela". 17 Così ella spigolò nel campo fino alla sera, poi batté quello che aveva raccolto, e ne venne fuori circa un’efa di orzo.” (Ruth 2:8-17 LND)

Avete notato il cuore di Boaz verso Ruth?

Ricordate chi era Ruth. Ruth era una donna moabita, non era Giudea, piuttosto, veniva da una nazione pagana estranea a Israele. Ruth non faceva parte del popolo di Dio. Ruth era nessuno per Boaz, non aveva alcun diritto nei confronti di Boaz. Dobbiamo capire questo per riconoscere quanto grande era la bontà di Boaz verso di Ruth. Però, Boaz capiva che Ruth aveva posto la sua fede in Dio.

Tutto quello che Boaz ha dato a Ruth: possibilità di lavorare, cibo, acqua, riposo, era tutto assolutamente per grazia, perché Ruth non aveva meriti.

Eppure, anche se Ruth non aveva meriti, notate il cuore di Boaz, che voleva benedire grandemente Ruth, al massimo delle sue capacità. Boaz aveva un cuore pieno di amore, di grazia e di compassione verso Ruth.

Boaz: tipo di Cristo

Fratelli e sorelle, Boaz è un tipo di Cristo. Un “tipo di Cristo”, nella Bibbia, è un personaggio biblico che ha qualche aspetto del suo carattere o del suo cuore che rispecchiano molto il carattere o il cuore di Cristo, e perciò, ci aiuta a capire di più com’è il nostro Signore Gesù Cristo. Nella Bibbia ci sono vari “tipi” di Cristo, e Boaz è uno. Salomone è un tipo di Cristo come pieno di saggezza. Davide è un tipo di Cristo come pastore delle pecore. Sansone è un tipo di Cristo come potente.

Notare il cuore di Boaz ci aiuta a capire di più il cuore di Cristo verso di noi.

Pensate a questo. Ruth non aveva meriti davanti a Boaz, non meritava di ricevere nulla da lui. E noi? Quali meriti abbiamo davanti a Dio? Cosa meritiamo di ricevere da Dio? In realtà, meritiamo qualcosa da Dio, ma è solo ira e giudizio a causa dei nostri peccati, questo meritiamo. Boaz ha scelto di benedire Ruth, e di avere amore e compassione di lei, al di là di quello che lei meritava o non meritava. E Dio ha fatto lo stesso con noi, e ancora continua a farlo. Dio ci ricolma di benedizioni, ha amore verso di noi, e compassione, che non meritiamo. Vedete il parallelo?

Il cuore di Cristo per chiunque viene a Lui umilmente per fede, è come il cuore di Boaz per Ruth, ma molto di più, infinitamente di più! Boaz era umano e perciò molto limitato in quanto poteva amare e essere una benedizione per Ruth. Ma Cristo non è limitato! L’amore, la cura e la compassione di Cristo verso di noi suoi figli sono infinite! Se tu sei un figlio di Dio, salvato per grazia per mezzo di Cristo, tu sei amato e curato da Dio, nonostante che tu non lo meriti. Quanto GRANDE e MERAVIGLIOSO è il cuore di Cristo verso di noi!

Il cuore di Ruth

Quindi, abbiamo visto com’era il cuore di Boaz verso Ruth. Ma, com’era il cuore di Ruth? Come ha reagito alla bontà che Boaz le aveva mostrato?

Rileggo il versetto 10.

“10 Allora Ruth si gettò sulla sua faccia, prostrandosi fino a terra, e gli disse: "Per quale ragione ho io trovato grazia ai tuoi occhi al punto che tu presti attenzione a me che sono una straniera?".” (Ruth 2:10 LND)

Ruth era umile, sapeva di non meritare niente da Boaz, e perciò, quando Boaz le ha mostrato tutta questa bontà e amore e compassione, Ruth non poteva fare altro che prostrarsi fino a terra in un segno di onore e umiltà. Perché Boaz aveva avuto tutta quella bontà verso di lei? Perché ha scelto di avere misericordia verso di lei, e per dire di più, perché ha scelto anche di farle del bene?

Ruth sapeva che non meritava tutto il bene che Boaz le stava facendo e la sua reazione dimostra che aveva grande umiltà.

Fratelli e sorelle, anche qua, come prima, vediamo un parallelo con il rapporto tra noi e Dio. Dio ci ricolma di benedizioni ciascuno di noi, chi è un figlio di Dio in modo particolare, ma anche chi non è un figlio di Dio. Se ciascuno di noi si ferma a pensare a tutte le benedizioni che Dio ci ha dato, e dovremmo farlo, l’elenco sarebbe lunghissimo. SIAMO grandemente benedetti, tutti quanti, e non lo meritiamo.

Davanti a Dio, fratelli, cos’è che meritiamo? Meritiamo solo ira e punizione, meritiamo la condanna per i nostri peccati. Questo meritiamo! Eppure, Dio sceglie di benedirci e di avere misericordia e compassione verso di noi. Dio ha avuto misericordia e compassione verso di noi quando ci ha salvati, e Dio continua ad avere misericordia e compassione anche adesso che siamo suoi figli, giorno per giorno.

Allora, di fronte a tutta questa bontà che abbiamo ricevuto da Dio, per grazia, come dobbiamo reagire? Che cuore dobbiamo avere?

Dobbiamo avere il cuore di Ruth: un cuore UMILE. Ruth ha ricevuto una grazia terrena da Boaz, ha ricevuto un aiuto terreno. Noi abbiamo ricevuto da Dio il dono più grande in assoluto: la salvezza, il perdono per i nostri tantissimi peccati. Se Ruth aveva un cuore umile e si prostrava fino a terra per quanto era colpita dalla grazia terrena che aveva ricevuto, quanto di più noi dobbiamo avere lo stesso cuore umile e prostrarci fino a terra, cioè umiliarci e riconoscere la grandezza della grazia spirituale e eterna che abbiamo ricevuto, e ringraziare Dio per la sua grazia per noi!

Fratelli e sorelle, a volte, nel nostro orgoglio, non vogliamo riconoscere che abbiamo ricevuto grazia da Dio. A volte, anche in modo subdolo, vogliamo credere di avere qualche merito davanti a Dio. Non lo diremmo mai, ma a volte, sotto sotto, ci vediamo come buoni credenti, o come bravi genitori, o come bravi figli… A volte ci auto-inganniamo e vogliamo credere di avere qualche merito davanti a Dio. Fratelli, questo è falso! Questo è il nostro orgoglio che ci inganna e ci acceca! Non viviamo così, fratelli!

Possiamo avere vera gioia e pace nel cuore solo se abbiamo un cuore umile, che è pronto a riconoscere che tutto quello che abbiamo ricevuto da Dio è per grazia. E, oltre ad avere un cuore umile, è fondamentale anche che abbondiamo nel ringraziamento per la grazia che abbiamo ricevuto.

Ruth aveva questo cuore. Ruth si rendeva conto di non meritare nulla, e perciò, quando ha visto la grazia e la bontà che le è stata data, era profondamente colpita. Che cuore hai tu?

Il cuore di Dio per Ruth

Voglio notare anche un’altra cosa. Ruth aveva lasciato tutto a Moab per andare in Israele. Aveva lasciato la sua famiglia, le persone che conosceva, la sua casa, le sue abitudini, ogni sicurezza terrena. E aveva lasciato tutto, senza avere alcuna certezza di avere il minimo necessario. Perché aveva lasciato tutto? O potremmo dire, perché aveva considerato come tanta spazzatura tutto quello che prima era importante? Perché? Per avere più di Dio. E Dio ha benedetto grandemente la sua scelta, mostrando la sua cura per lei provvedendo per lei anche nelle cose pratiche necessarie, come il cibo. Il fatto che Boaz avesse permesso a Ruth di spigolare, e che le avesse dato una cura così attenta, in realtà dimostrava che DIO si stava prendendo cura di questa sua figlia preziosa. Quanto grande è il cuore di Dio per i suoi figli! E Dio ha questo cuore anche per me e per te, quando scegliamo di camminare nelle sue vie.

Ruth torna da Naomi

Quindi, tornando alla storia, Ruth ha spigolato tutto il giorno, e a sera torna a casa da Naomi. Seguite mentre leggo dal versetto 17.

“17 Così ella spigolò nel campo fino alla sera, poi batté quello che aveva raccolto, e ne venne fuori circa un’efa di orzo. 18 Ed ella se lo caricò addosso, entrò in città e sua suocera vide ciò che essa aveva spigolato. Ruth tirò quindi fuori ciò che le era rimasto del cibo dopo essersi saziata e glielo diede. 19 La suocera le disse: "Dove hai spigolato oggi? Dove hai lavorato? Benedetto colui che ti ha prestato attenzione!". Così Ruth riferì alla suocera presso chi aveva lavorato e aggiunse: "L’uomo presso il quale ho lavorato oggi si chiama Boaz". 20 Naomi disse alla nuora: "Sia egli benedetto dall’Eterno, che non ha ritirato la sua benignità ai vivi e ai morti". Poi Naomi le disse: "Quest’uomo è nostro parente stretto, uno che ha il diritto di riscattarci". 21 Allora Ruth, la Moabita, disse: "Mi ha anche detto: "Rimani con i miei servi, finché abbiano finito tutta la mia mietitura"". 22 Naomi disse a Ruth sua nuora: "È bene, figlia mia, che tu vada con le sue serve e non ti trovino in un altro campo". 23 Ella rimase perciò a spigolare con le serve di Boaz sino alla fine della mietitura dell’orzo e del frumento. Ed abitava con sua suocera.” (Ruth 2:17-23 LND)

Anche in questi versetti voglio notare alcuni punti che sono molto importanti per noi.

Naomi riconosce la cura di Dio

Avete notato la reazione di Naomi a quello che Ruth le ha raccontato? Leggo di nuovo il versetto 20.

“20 Naomi disse alla nuora: "Sia egli benedetto dall’Eterno, che non ha ritirato la sua benignità ai vivi e ai morti". Poi Naomi le disse: "Quest’uomo è nostro parente stretto, uno che ha il diritto di riscattarci".” (Ruth 2:20 LND)

Naomi ha riconosciuto la benignità di Dio nel fare sì che Ruth incontrasse Boaz. Naomi ha visto che la mano di Dio era su di loro per benedirle ed era gioiosa per questo. Ma, vi ricordate qual era stata la reazione di Naomi alla provvidenza di Dio solo poco prima? Nel capitolo 1 di Ruth abbiamo visto che Naomi era amareggiata e arrabbiata con Dio perché aveva permesso che suo marito e i suoi figli morissero. Adesso, però, lei stava riconoscendo la mano di Dio all’opera e che stava portando del bene nella loro vita, ed era gioiosa per questo.

Fratelli e sorelle, fermiamoci un attimo a pensare a questo, perché questa è una forte lezione per noi. Tu come reagisci a quello che Dio manda nella tua vita, sia in bene che in male? Sei pronto ad accettare con gioia tutto quello che Dio manda nella tua vita, sia in bene che in male?

TUTTO quello che Dio manda nella tua e nella mia vita è per il nostro vero bene. Il problema è che noi spesso non capiamo cos’è il nostro vero bene e vogliamo quello che, in realtà, non è per il nostro bene.

Naomi, quando suo marito e i suoi figli sono morti, credeva che Dio fosse contro di lei, ed era arrabbiata con Dio. Ma poi, in questa situazione in cui era visibile e palese che la mano di Dio era su di loro per benedirle, Naomi era gioiosa. Oh prego che noi saremo sempre gioiosi per quello che Dio manda nella nostra vita, non perché capiremo tutto, ma perché terremo sempre in mente il cuore di Dio per noi. Fratelli e sorelle, possiamo SEMPRE lodare Dio per quello che manda nelle nostre vite, perché è SEMPRE per il nostro vero eterno bene, anche se noi non lo capiamo.

Boaz e il diritto di riscatto

Il secondo punto che voglio notare in questi versetti è come Dio ha orchestrato ogni cosa per fare sì che Ruth incontrasse Boaz.

Dio ha fatto sì che, fra tutti i campi in cui Ruth poteva andare a spigolare, scegliesse proprio il campo di Boaz. Perché era così importante?

Boaz era un parente stretto di Elimelek, il marito di Naomi, e perciò aveva il diritto di riscatto.

Vi do una piccola spiegazione di cos’è il diritto di riscatto che è fondamentale per poter capire a fondo il significato di questo libro, perché è un punto principale del libro.

Prima di tutto, ricordate che quando Dio ha portato il suo popolo nella terra promessa, ha diviso la terra tra le varie tribù e famiglie. E nel piano di Dio, era importante che ogni tribù e famiglia tenesse la sua terra.

A volte, però, poteva capitare che qualcuno, trovandosi povero, vendesse la propria terra per avere di che vivere. A quel punto, la terra non era più di proprietà della sua famiglia, ma poteva passare ad un’altra famiglia. Per questo motivo, Dio ha stabilito nella sua legge il diritto di riscatto. Il diritto di riscatto prevedeva che, quando un Giudeo diventava povero e perciò vendeva la sua terra, il suo parente più stretto poteva riscattare quella terra e farla tornare all’interno della famiglia. Cioè, chi godeva del diritto di riscatto poteva annullare una vendita e riportare la proprietà della terra alla famiglia che l’aveva in origine.

Nel capitolo 4 di Ruth capiamo che Naomi, quando era ritornata a Betlemme con Ruth, aveva venduto le terre che erano di suo marito per poter avere di che vivere. Ricordate che non c’era provvidenza sociale, e quindi Naomi e Ruth dovevano procurarsi cibo in qualche modo. Avendo venduto le terre della loro famiglia, quelle terre erano passate in proprietà a qualcun altro.

Però, Dio ha orchestrato tutto in modo che Ruth incontrasse Boaz. Boaz era un parente stretto di Elimelek, e quindi poteva riscattare le terre che Naomi aveva venduto. Ma non solo. Visto che Ruth era rimasta vedova e non aveva avuto figli con suo marito, Boaz poteva sposare Ruth e suscitare una discendenza al marito di Ruth. Questo era considerato un grande onore al defunto nella società di quell’epoca. Potremmo dire che, se Boaz avesse accettato di far valere il suo diritto di riscatto, avrebbe voluto dire che Ruth avrebbe avuto una nuova vita, e il nome di suo marito non si sarebbe estinto. Potremmo dire che l’incontro con Boaz significava che c’era ancora speranza per Ruth. Ecco perché l’incontro tra Ruth e Boaz era così importante, ed ecco perché Naomi era così gioiosa di questo incontro.

Fratelli e sorelle, Dio gestisce ogni cosa, niente sfugge al suo controllo. Anche quando sembra che tutto vada male, anche quando sembra che il male vinca, Dio è sovrano e regna con potenza. TUTTO è sotto il controllo di Dio e TUTTO fa parte del suo piano perfetto, un piano che va oltre alle cose terrene. Possiamo fidarci completamente di Dio, di come Lui gestisce ogni cosa. Ruth si fidava di Dio, senza fare i suoi calcoli umani, e Dio l’ha benedetta facendola incontrare l’uomo che poteva riscattarla, amarla e con cui poteva avere una nuova vita.

Restare con Boaz

L’ultimo punto che voglio notare in questa ultima parte del capitolo è il buon consiglio che Naomi ha dato a Ruth. Seguite mentre rileggo i versetti 21-23.

“21 Allora Ruth, la Moabita, disse: "Mi ha anche detto: "Rimani con i miei servi, finché abbiano finito tutta la mia mietitura"". 22 Naomi disse a Ruth sua nuora: "È bene, figlia mia, che tu vada con le sue serve e non ti trovino in un altro campo". 23 Ella rimase perciò a spigolare con le serve di Boaz sino alla fine della mietitura dell’orzo e del frumento. Ed abitava con sua suocera.” (Ruth 2:21-23 LND)

Boaz aveva detto a Ruth di restare con le sue serve. E anche Naomi ribadisce la stessa cosa dicendo a Ruth di rimanere con le serve di Boaz. Anche qui c’è una lezione importantissima per noi.

Pensate con me. Ruth aveva trovato grazia da Boaz. Boaz aveva mostrato grande amore, compassione e grazia per Ruth. E per dire di più, non erano solo parole. Ruth aveva toccato con mano la bontà di Boaz, prima lasciandola spigolare, poi permettendole di mangiare e riposarsi con i suoi servi.

A quel punto, dopo che Ruth aveva visto e sperimentato la bontà di Boaz, e dopo aver ricevuto grazia da Boaz, come sarebbe stato se il giorno dopo fosse andata a spigolare in un altro campo? Sarebbe stato come se fosse andata a cercare grazia da qualcun altro. Sarebbe stata una terribile offesa contro Boaz e un terribile disprezzo verso la grazia che aveva ricevuto da lui.

Quindi, il consiglio di Naomi di rimanere con le serve di Boaz e di non andare in un altro campo era un ottimo consiglio.

Allora, applichiamo questo a noi. Ciascuno di noi che è un figlio di Dio ha ricevuto un’immensa grazia da Dio. Abbiamo ricevuto la salvezza, il vero perdono completo per i nostri peccati, abbiamo ricevuto vera pace nel nostro cuore e un cuore pienamente soddisfatto. Fratelli e sorelle, se sarebbe stata una terribile offesa per Ruth andare in un altro campo, quanto infinitamente di più è una terribile offesa contro Dio quando cerchiamo grazia in altri posti, al di fuori di Dio! Se, dopo aver trovato la grazia in Dio, per mezzo di Cristo, ci allontaniamo e andiamo a cercare la grazia in altri posti, oppure andiamo a cercare la soddisfazione in altri posti, questa è una terribile offesa contro Dio.

Se Ruth fosse andata a spigolare nel campo di qualcun altro, questo sarebbe stata un’offesa contro Boaz, ma sarebbe anche stato un disprezzo verso tutto il bene che lui le aveva dato. E lo stesso vale per noi con Dio. Se, dopo aver ricevuto innumerevoli benedizioni da Dio, sopratutto benedizioni spirituali, e poi, la cura materiale giusta, se dopo aver ricevuto tutto questo corriamo a cercare benedizioni in altri posti che non sono Dio, questo non solo disprezza Dio, ma disprezza anche il sacrificio di Cristo che ci ha comprato tutte le benedizioni che abbiamo ricevuto.

Fratelli e sorelle, non viviamo così! Facciamo come Ruth: restiamo con Dio, restiamo vicini, attaccati al nostro Buon Padre, e non saremo mai delusi! Confidiamo in quello che Egli ci darà.

Conclusione

In questo capitolo abbiamo visto varie lezioni. La lezione più importante qua è di vedere il cuore di Boaz e il cuore di Ruth, che rispecchiano il cuore di Cristo e il cuore che noi dobbiamo avere verso Cristo.

Boaz aveva amore, grazia e compassione verso Ruth. E Gesù Cristo ha lo stesso cuore verso di noi, ma infinitamente di più, perché Gesù Cristo è Dio ed è perfetto.

Ruth aveva un cuore umile, riconosceva di non meritare niente da Boaz, e perciò era profondamente colpita vedendo tutto il bene che Boaz aveva scelto di farle. Questo è il cuore che noi dobbiamo avere verso Dio. Dio ha avuto IMMENSA grazia verso ciascuno di noi, e ha scelto, per grazia, di ricolmarci di benedizioni, prima fra tutte la salvezza e tutto quello che questa comporta. Perciò, oh che possiamo crescere nell’avere un cuore umile, profondamente grato per tutto quello che Dio ha dato a noi, che da Lui non meritiamo nulla di buono, solo ira per i nostri peccati.

Fratelli e sorelle, prego che vivremo così, vedendo sempre di più il cuore di Cristo per noi, e assomigliando a Ruth nel nostro cuore verso Dio.