Vediamo l'amore di Dio in tanti modi. Uno di questi è che Egli ci insegna come camminare, e come evitare i pericoli. Inoltre, ci mostra sempre di più della sua potenza e del suo cuore, aiutandoci ad avere una fede sempre più forte.
Oggi, vogliamo considerare un altro brano nel libro dei Giudici. Le verità che ci sono qui possono aiutarci nel nostro cammino di ogni giorno.
Nell'ultimo sermone, abbiamo considerato Giudici 13, che racconta di come l'Angelo dell'Eterno era apparso ai genitori di Sansone, annunciando la sua nascita. Ora, iniziamo il nostro studio con Giudici 14. Troviamo che Sansone era già un giovane uomo.
Prima di considerare la vita di Sansone, e di come Dio lo ha usato, ricordate che non tutto quello che gli uomini di cui Dio si è servito hanno fatto, è da imitare. Gli uomini di Dio sono sempre uomini imperfetti. Per esempio, Abrahamo peccò, dicendo a Sara di mentire affermando che era sua sorella, anziché sua moglie.
Davide commise adulterio. Mosè si arrabbiò. Salomone sposò donne pagane, e alla fine si inginocchiò davanti ai loro idoli. Gedeone aveva grande fede, ma poi si fece un Efod d'oro, portando la sua stessa famiglia, e tutto Israele, a peccare.
Quindi, ricordiamoci che non dobbiamo imitare tutto quello che fanno gli uomini di Dio, anche quelli che sono un esempio della fede.
Con questa premessa, iniziamo a considerare la vita di Sansone, il Giudice più conosciuto. La Bibbia dedica molto spazio a Sansone, perché prima di tutto, è stato un chiaro Tipo di Gesù Cristo. Allo stesso tempo, la sua vita dimostra che è stato un uomo impulsivo e che ha seguitola sua carne. Quindi, state attenti, mentre studiamo la vita di Sansone, a imitare il bene e ad evitare il male.
vv.1-4 la scelta di una moglie:
Iniziamo, leggendo Giudici 14:1-4
“1 Sansone scese a Timnah e là vide una donna tra le figlie dei Filistei. 2 Tornato a casa, ne parlò a suo padre e a sua madre, dicendo: "Ho veduto a Timnah una donna tra le figlie dei Filistei; or dunque prendetemela come moglie". 3 Suo padre e sua madre gli dissero: "Non vi è forse alcuna donna tra le figlie dei tuoi fratelli in tutto il nostro popolo perché tu vada a prenderti una moglie tra i Filistei incirconcisi?". Ma Sansone rispose a suo padre: "Prendimi quella, perché mi piace". 4 Or suo padre e sua madre non sapevano che questo veniva dall’Eterno, e che Sansone cercava un’occasione contro i Filistei. In quel tempo, i Filistei dominavano Israele.” (Giudici 14:1-4 LND)
Inizio dicendo che in tanti sensi, Sansone è un personaggio difficile da capire. Egli, forse più di qualsiasi altro giudice, è un chiaro Tipo di Cristo. Ricordate che un Tipo di Cristo è una persona o un avvenimento, nel periodo prima della venuta di Gesù Cristo sulla terra come uomo, che Dio usò per aiutare gli uomini a riconoscere come sarebbe stato il Cristo, e quello che avrebbe fatto.
In questo, Sansone è stato un chiaro Tipo di Cristo. Eppure, come ogni altro Tipo di Cristo, ci sono tanti aspetti della vita di Sansone che NON rispecchiano Cristo. Quindi, dobbiamo tenere sempre in mente che certi aspetti della vita di Sansone ci mostrano Cristo, e certi altri no.
In questi versetti, Sansone andò a Timnah, una cittadina dei Filistei. In genere, un credente non dovrebbe andare in cerca di compagnia fra i non credenti. Questo non vuol dire che bisogna uscire dal mondo, però, riguarda la scelta della compagnia che vogliamo avere.
In questo caso però, Sansone era guidato dall'Eterno.
In questo, possiamo vedere un tipo di Cristo, perché Cristo è andato in mezzo ai non credenti, per compiere la sua opera di salvezza, e per sconfiggere il nemico.
Infatti, anche il fatto che Sansone andò a Timnah serviva per creare un conflitto fra Sansone e i Filistei. Infatti, il v.4 dice esplicitamente:
“Or suo padre e sua madre non sapevano che questo veniva dall’Eterno, e che Sansone cercava un’occasione contro i Filistei. In quel tempo, i Filistei dominavano Israele.” (Giudici 14:4 LND)
Sansone cercava un'occasione contro i Filistei. Cioè, il suo vero scopo non era di avere una moglie fra i Filistei, ma era di cercare il modo per danneggiare i Filistei, il nemico.
Dobbiamo stare in guardia dal credere che noi dovremmo imitare Sansone in questo. Egli fu guidato in modo miracoloso. L'Angelo dell'Eterno era apparso per annunciare la sua nascita, e che sarebbe stato usato da Dio in modo speciale. Noi non dobbiamo pensare che possiamo fare qualcosa che è vietato dal Signore per poi usarlo per la gloria di Dio. Sansone fu guidato in modo speciale da Dio, che aveva annunciato la sua nascita miracolosa.
Sansone era uno strumento scelto da Dio. Infatti, guidato da Dio, scelse come moglie una donna fra i Filistei, con il progetto di poter uccidere dei Filistei.
I genitori non sapevano che gli avvenimenti erano guidati dall'Eterno, e perciò, giustamente, cercavano di convincere Sansone di cambiare idea. Oh che ogni genitore possa essere pronto ad avvertire i figli del pericolo del peccato! Benedetto quel figlio che ha i genitori timorati di Dio, che sono pronti a dargli buoni consigli nelle sue scelte. Chiaramente, per poterlo fare, i genitori devono conoscere la Parola di Dio e come applicarla.
Nonostante che in questo caso Sansone non avesse accettato il consiglio dei suoi genitori, perché in realtà stava seguendo la guida di Dio, egli voleva che essi facessero parte delle sua decisione, e voleva la loro presenza.
Andiamo avanti nel brano per vedere come Dio ha operato tramite questo fidanzamento.
vv. 5-7 Dio rivela a Sansone la potenza di Dio
Leggiamo dal 5-7
“5 Poi Sansone scese con suo padre e con sua madre a Timnah; come furono giunti alle vigne di Timnah, ecco un leoncello venirgli incontro ruggendo. 6 Allora lo Spirito dell’Eterno venne su di lui con potenza ed egli, senza avere niente in mano, squarciò il leone, come uno squarcerebbe un capretto; ma non disse nulla a suo padre né a sua madre di ciò che aveva fatto. 7 Poi scese e parlò alla donna, ed essa piacque a Sansone.” (Giudici 14:5-7 LND)
I genitori, visto che Sansone era determinato a sposare quella donna, lo accompagnarono a Timnah, per concordare il matrimonio con la famiglia di lei, secondo la pratica di allora. Mentre camminavano verso Timnah, Sansone si separò dai suoi genitori, ed entrò nelle vigne di Timnah. Là, un leoncello, ovvero, un giovane leone, dell'età più pericolosa, venne ad attaccarlo.
Chi conosce i leoni sa che hanno una forza molto più grande di un uomo, e che un uomo non armato non avrebbe alcuna speranza di difendersi da un leone.
Però, Sansone era armato, non con spada od arco, ma con lo Spirito dell'Eterno! Quando il leone si presentò, lo Spirito dell'Eterno venne su Sansone con potenza. Nella potenza dello Spirito dell'Eterno, senza niente in mano, Sansone squarciò il leone con grande facilità. Questo era un chiaro miracolo.
Perché Dio ha guidato le cose così? Chiaramente, Dio è pienamente in controllo di tutto, e perciò è stato Dio a guidare il leone di passare proprio in quel momento, e poi è stato Dio a dare la potenza sovrannaturale a Sansone di poter uccidere il leone con le mani nude. Inoltre, Dio ha fatto accadere tutto questo quando Sansone era tutto solo.
In questo, l'Eterno stava mostrando a Sansone che quando era pieno della potenza dell'Eterno, poteva compiere atti che altrimenti sarebbero stati umanamente impossibili. L'opera che l'Eterno aveva stabilito per Sansone di compiere era di uccidere i Filistei da solo, non per mezzo di un esercito. Perciò, l'Eterno provvide questo avvenimento con il leone affinché Sansone capisse la potenza che aveva quando lo Spirito dell'Eterno era sopra di lui.
Quindi, tramite questo avvenimento, l'Eterno stava fortificando la fede di Sansone. Il nostro Dio non solo è potente, ma è tenero, e conosce le nostre debolezze. Sapeva che serviva fortificare la fede di Sansone, prima delle grandi opere.
Quando consideriamo questi versetti, c'è da notare che Sansone non disse niente ai suoi genitori del fatto di aver ucciso il leone con le sue mani. Anche qua, vediamo un Tipo di Cristo, perché Cristo era umile. Inoltre, questo è un Tipo di Gesù Cristo in quanto Gesù non voleva che la sua identità fosse rivelata prima del tempo. Similmente, Sansone non voleva che la notizia della sua forza sovrannaturale fosse diffusa prima del tempo stabilito da Dio.
Anche il fatto che Sansone avesse ucciso un leone da solo, senza un'arma, cosa che nessun uomo potrebbe fare, è un chiaro tipo di Cristo, che ha sconfitto Satana, il leone ruggente di cui leggiamo in 1Pietro 5:8 Ve lo leggo.
“Siate sobri, vegliate, perché il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare.” (1Piet 5:8 LND)
Nello stesso modo in cui Sansone incontrò un leone ruggente, e lo squarciò senza problemi, per mezzo della potenza dello Spirito dell'Eterno, anche Gesù, il nostro Signore, ha sconfitto Satana, il leone ruggente, il nostro grande nemico! Il brano in 1Pietro ci spiega come resistere a Satana, e cioè dimorando in Cristo, restando fermi nella fede. Leggo 1Pietro 5:8,9
“Siate sobri, vegliate, perché il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. Resistetegli, stando fermi nella fede, sapendo che le stesse sofferenze si compiono nella vostra fratellanza sparsa per il mondo.” (1Pietro 5:8,9 LND)
Possiamo resistere a Satana, il leone ruggente, stando fermi nella fede in Gesù Cristo.
Tornando a Sansone, e i genitori, arrivarono a Timnah, e Sansone parlò con la donna, che gli piacque. Così, organizzarono il matrimonio.
La festa del matrimonio
In quella cultura, dopo aver accordato tutto, passava un certo tempo, e poi, lo sposo e la sua famiglia tornavano per la celebrazione del matrimonio stesso.
Leggiamo di questo, nei vv. 8,9, che spiegano quello che Sansone trovò mentre erano in cammino.
“8 Qualche giorno dopo egli tornò per prenderla e uscì di strada per vedere la carcassa del leone; ed ecco, nel corpo del leone c’era uno sciame d’api e del miele. 9 Egli ne prese un po’ in mano e si mise a mangiarlo mentre camminava; quando giunse da suo padre e da sua madre, ne diede loro ed essi ne mangiarono; ma non disse loro che aveva preso il miele dal corpo del leone.
Il v.8 inizia con le parole “qualche giorno dopo”. Nell'Ebraico, questo potrebbe essere tradotto anche come: “dopo qualche tempo”. Infatti, probabilmente era dopo un anno. Sansone e i suoi genitori stavano tornando a Timnah per concludere il matrimonio. Sansone era curioso di vedere il leone che aveva ucciso, che evidentemente aveva messo in un posto nascosto. Nel caldo di quel clima, trovò che era rimasto solo lo scheletro del leone, e che dentro allo scheletro c'era uno sciame di api con il miele. Sansone, che non aveva paura del leone, non ebbe paura nemmeno delle api, e prese del miele da mangiare, e anche da dare ai suoi genitori.
Dio fa arrivare il bene dal male
Anche questo è un bellissimo Tipo che Dio ci dà. Il dolce arriva da quello che voleva distruggerci.
Proprio dal male che Satana cerca di farci, Dio provvede benedizioni, che sono piene della grazia di Dio, che è dolce come il miele.
Ripetutamente nella vita, Satana cerca di farci del male, ma Dio trasforma quel male in benedizioni. Vediamo questo volta dopo volta nella Bibbia. Per la malvagità dei suoi fratelli, Giuseppe fu venduto come schiavo in Egitto, ma Dio portò da questa brutta situazione immense benedizioni a lui e ai suoi parenti. Quando i credenti a Gerusalemme erano perseguitati, e dovevano lasciare Gerusalemme, a causa dell'odio verso di loro da parte dei Giudei, in realtà, Dio si stava servendo di quella persecuzione per spandere la chiesa in tanti nuovi posti.
Chiaramente, se pensiamo a Satana come a un leone ruggente, e al suo ruggito più forte, ovvero, alla cosa più terribile che abbia mai fatto, è stato quando ha spinto gli uomini malvagi a crocifiggere Gesù Cristo. Però, da quell'avvenimento, Cristo ha sconfitto Satana, facendone un spettacolo, come leggiamo in Colossesi 2:15
“avendo quindi spogliato le potestà e i principati, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro in lui.” (Colossesi 2:15 LND)
Dall'opera di Cristo sulla croce, sono venute le dolci benedizioni della grazia di Dio. Il miele della grazia è venuto dalla vittoria sul leone ruggente alla croce.
Grazie a Dio per la verità che questo Tipo di Cristo che Sansone rappresenta, perché noi che siamo salvati per fede in Cristo, godiamo di questo miele tutti i giorni!
La fonte del conflitto
Così, con questa benedizione durante il viaggio, arrivarono al Timnah. Leggiamo dal v.10 Vediamo cosa fece l'Eterno per creare conflitto fra Sansone e i Filistei.
10 Suo padre quindi scese da quella donna, e là Sansone fece un convito, perché così usavano fare i giovani. 11 Quando la gente del posto lo vide, portò trenta compagni perché stessero con lui. 12 Sansone disse loro: "lo vi proporrò un indovinello; se voi riuscite a trovarne la spiegazione e a farmela sapere entro i sette giorni del convito, vi darò trenta tuniche e trenta cambi di vesti; 13 ma se non me lo potete spiegare, darete trenta tuniche e trenta cambi di vesti a me". 14 Essi gli risposero: "Proponi il tuo indovinello, affinché lo udiamo". Egli disse loro: "Dal divoratore è uscito del cibo, e dal forte è uscito del dolce". Per tre giorni quelli non riuscirono a spiegare l’indovinello. 15 Il settimo giorno dissero alla moglie di Sansone: "Persuadi tuo marito a spiegarci l’indovinello; altrimenti daremo fuoco a te e alla casa di tuo padre. Ci avete invitati qui per spogliarci? Non è forse così?". 16 La moglie di Sansone pianse davanti a lui e gli disse: "Tu mi porti solo odio e non mi ami; tu hai proposto un indovinello ai figli del mio popolo, ma non l’hai spiegato a me". Allora egli le disse: "Ecco, non l’ho spiegato neppure a mio padre e a mia madre, perché dovrei spiegarlo a te?". 17 Ella pianse davanti a lui, durante i sette giorni del convito. Così il settimo giorno Sansone glielo spiegò, perché lo importunava; poi essa spiegò l’indovinello ai figli del suo popolo. 18 Gli uomini della città, il settimo giorno, prima che tramontasse il giorno, dissero a Sansone: "Cosa c’è di più dolce del miele? Cosa c’è di più forte del leone?". Ed egli rispose loro: "Se non aveste arato con la mia giovenca, non avreste risolto il mio indovinello".” (Gc 14:8-18 LND)
Arrivati a Timnah, fu organizzato un convito per celebrare il matrimonio. Sarebbe durato sette giorni, alla fine dei quali Sansone avrebbe preso la donna come moglie. I Filistei, probabilmente con motivazioni cattive, invitarono trenta uomini per stare con Sansone come compagni, durante questa festa.
Allora, secondo l'usanza, Sansone fece loro un indovinello, una sorte di scommessa. Se questi trenta Filistei non avessero indovinato la risposta, avrebbero dovuto dare a Sansone trenta tuniche e trenta cambi di veste. Se invece avessero indovinato la risposta, allora Sansone avrebbe dovuto dare loro trenta tuniche e trenta cambi di veste.
Per capire meglio questo avvenimento, ricordate che a quel tempo, non avendo le macchine da cucire che abbiamo noi, tessere la stoffa per poi cucire dei vestiti era un grande lavoro, e perciò, i vestiti avevano un grande valore. Infatti, più volte nella Bibbia, i vestiti sono considerati qualcosa di grande valore.
L'indovinello riguardava lo scheletro del leone che era pieno di miele. Visto che era qualcosa fuori del normale, questi Filistei non erano capaci ad indovinare la risposta.
Quando il v.15 dice “il settimo giorno”, non può essere il settimo giorno della festa, e quindi, come troviamo spesso nella Bibbia, è probabilmente il settimo giorno della settimana, cioè il sabato, che era il quarto giorno della festa. Quel giorno, quegli uomini minacciarono la sposa, che se non avesse scoperto la risposta e gliela avesse detta, avrebbero ucciso lei e la sua famiglia, bruciandoli vivi nella casa.
La sposa, usando lacrime, riuscì a convincere Sansone a dirle la risposta, e la svelò ai Filistei, che all'ultimo momento, diedero la soluzione dell'indovinello a Sansone. Subito, Sansone capì che avevano saputo la risposta dalla sua sposa, che non era una cosa giusta, e in realtà, era una forma di tradimento.
Sansone era pieno d'indignazione, perché avevano agito in modo falso con lui. Perciò, guidato da Dio, punì i Filistei. Ricordiamoci che Sansone era un uomo solo, contro un popolo intero. Però, quando si tratta della potenza di Dio all'opera, non importano i numeri. Quando la volontà di Dio è chiara, oh che possiamo camminare per fede, non facendo i nostri calcoli umani, di quello che ci sembra fattibile! Leggiamo dal v.19
“19 Allora lo Spirito dell’Eterno venne su di lui con potenza, ed egli scese ad Ashkelon, uccise trenta uomini dei loro, prese le loro spoglie e diede i cambi di vesti a quelli che avevano spiegato l’indovinello. Così la sua ira si accese; poi risalì a casa di suo padre. 20 Ma la moglie di Sansone fu data al suo compagno che era stato il suo miglior amico.” (Giudici 14:19-20 LND)
Per procurare i trenta cambi di veste, Sansone andò a Askelon, una città principale dei Filistei, e uccise trenta Filistei, prese poi le loro vestiti e le diede ai trenta compagni della festa.
Prima, quando i Filistei alla festa avevano indovinato l'indovinello, sembrava che avessero vinto loro. Invece, per mezzo dello Spirito dell'Eterno, fu Sansone che vinse su di loro, uccidendo trenta Filistei.
Avete considerato che il fatto che Sansone fu capace di uccidere trenta uomini in una città, di caricarsi dei loro vestiti, e poi, di andare via senza essere preso dagli altri uomini della città, è chiaramente un'opera miracolosa di Dio?
Dopo aver dato questi vestiti ai trenta uomini, Sansone, pieno di ira per la malvagità di questi uomini, tornò a casa sua.
Malvagità contro Sansone
Allora, visto che Sansone non era più presente, il padre della sposa la diede al suo amico migliore, ovvero, all'uomo che era più vicino a Sansone durante la festa del matrimonio.
Questo era un atto di malvagità. Sansone aveva celebrato il matrimonio con questa donna, ed il padre di lei non aveva alcun diritto di darla ad un altro uomo.
Quindi, in realtà, questa era una grande ingiustizia contro Sansone. Però, Dio era pienamente in controllo. E infatti, tutto questo faceva parte della provvidenza di Dio, per creare una situazione in cui Sansone avrebbe potuto infliggere ancora più danno ai Filistei. Oh che possiamo ricordare che Dio rimane in controllo, anche quando le cose brutte ci succedono!
Andiamo avanti da Giudici 15:1, e vediamo come Dio ha guidato Sansone a subire una terribile offesa da parte dei Filistei, che poi lo ha spinto a danneggiarli grandemente.
“1 Dopo un po’ di tempo, durante la stagione della mietitura del grano, Sansone andò a visitare sua moglie, portando con sé un capretto, e disse: "Voglio entrare in camera da mia moglie. Ma il padre di lei non gli permise di entrare, 2 e gli disse: "Pensavo proprio che tu l’odiassi, per cui l’ho data al tuo compagno; sua sorella minore non è ancora più bella di lei? Prendila dunque al suo posto". 3 Sansone rispose loro: "Questa volta, non avrò alcuna colpa verso i Filistei, se farò loro del male".” (Giudici 15:1-3 LND)
Visto che il padre della moglie di Sansone aveva dato sua moglie ad un altro, Sansone riteneva giusto infliggere danno ai Filistei.
Come in tanti altri aspetti della vita di Sansone, non dobbiamo considerare Sansone un esempio da imitare in questo. Egli era stato scelto da Dio per un'opera particolare.
Ricordate che in quel periodo, i nemici dei figli d'Israele erano nemici di carne e sangue contro i quali bisognava combattere. Oggi, il Nuovo Testamento dichiara chiaramente che il nostro combattimento NON è contro carne e sangue, ma contro la nostra stessa carne, e contro le fortezze dei falsi ragionamenti e pensieri. Leggo da 2Corinzi 10:3-5
“3 Infatti anche se camminiamo nella carne, non guerreggiamo secondo la carne, 4 perché le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti in Dio a distruggere le fortezze, 5 affinché distruggiamo le argomentazioni ed ogni altezza che si eleva contro la conoscenza di Dio e rendiamo sottomesso ogni pensiero all’ubbidienza di Cristo,” (2Corinzi 10:3-5 LND)
Quindi, dobbiamo vedere il combattimento di Sansone contro i suoi nemici umani come un simbolo del nostro combattimento contro il nostro nemico, che sono i pensieri falsi, che Satana promuove, e a cui spesso noi crediamo se non sappiamo combatterli.
La vendetta Giudici 15:1-5
Dio aveva organizzato tutto, in modo che Sansone potesse infliggere un grande danno ai Filistei. Leggiamo Giudici 15:1-5, che spiega come riuscì a farlo.
“1 Dopo un po’ di tempo, durante la stagione della mietitura del grano, Sansone andò a visitare sua moglie, portando con sé un capretto, e disse: "Voglio entrare in camera da mia moglie. Ma il padre di lei non gli permise di entrare, 2 e gli disse: "Pensavo proprio che tu l’odiassi, per cui l’ho data al tuo compagno; sua sorella minore non è ancora più bella di lei? Prendila dunque al suo posto". 3 Sansone rispose loro: "Questa volta, non avrò alcuna colpa verso i Filistei, se farò loro del male". 4 Così Sansone se ne andò e catturò trecento volpi; prese quindi delle fiaccole, volse le volpi coda contro coda e mise una fiaccola tra le due code. 5 Poi accese le fiaccole e lasciò andare le volpi per i campi di grano dei Filistei, e bruciò i covoni ammucchiati e il grano ancora in piedi e persino le vigne e gli uliveti.” (Giudici 15:1-5 LND)
Come il fatto di uccidere quei trenta uomini ad Askelon era stato un miracolo, perché lo Spirito dell'Eterno era all'opera in Sansone, anche il fatto di poter catturare trecento volpi era un miracolo!
Poi, per capire meglio quanto questo atto procurò un immenso danno ai Filistei, pensate al carattere delle volpi, e a quanto lontano possono correre soprattutto quando sono spaventate, con la coda legata una all'altra. Ricordatevi anche che questo avvenimento accadde proprio durante la stagione della mietitura. In Israele, dove fa molto caldo nell'estate, spesso più di 40 gradi, ed è anche secco, i covoni di frumento e di orzo sicuramente erano molto secchi. Quindi, questo atto da parte di Sansone fece grande strage ai Filistei, bruciando tanti campi, e distruggendo così il grano che era stato ammucchiato nei campi.
I Filistei dominavano sopra Israele, come parte della disciplina di Dio su Israele. In altre occasioni, per liberare Israele dalla sua disciplina, Dio aveva dato vittoria all'esercito di Israele sui suoi nemici. Ma in questo caso, Dio stava dando una vittoria tramite un uomo solo.
Che lezione per noi, che Dio può compiere qualsiasi opera che vuole, con i mezzi che vuole Lui! Non è limitato minimamente dagli strumenti che Egli usa. Dio può fare ogni cosa con tanto, come può fare con poco.
I Filistei vogliono vendetta
Dopo che i loro campi pieni di grani appena raccolti erano stati bruciati, I Filistei erano furiosi! Volevano sapere chi era stato a farlo. Leggiamo il v.6
“Allora i Filistei chiesero: "Chi ha fatto questo?". Fu risposto: "Sansone, il genero dell’uomo di Timnah, perché questi gli ha preso la moglie, e l’ha data in sposa al suo compagno". Così i Filistei salirono e diedero alle fiamme lei e suo padre.” (Giudici 15:6 LND)
Ovviamente, ormai i Filistei sapevano qualcosa della forza di Sansone, perché, quando scoprirono che era stato lui, anziché cercare Sansone per punirlo, andarono ad uccidere sua moglie, che era stata data all'altro uomo, e anche il padre di lei, che aveva fatto quell'affronto contro Sansone.
Cioè, i Filistei capirono che quello che il padre della donna aveva fatto era un'offesa grande contro Sansone. Avevano paura di attaccare Sansone, e così, decisero di uccidere la donna e suo padre.
Si raccoglie quello che si semina
Tenete ben in mente che questa donna e suo padre furono uccisi con il fuoco, furono dati alle fiamme.
Vi ricordate il motivo che aveva spinto questa donna a tradire la fiducia di Sansone? Per quale motivo aveva insistito con Sansone di spiegarle l'indovinello, per poi svelarlo ai trenta amici Filistei? Rileggo Giudici 14:15
“Il settimo giorno dissero alla moglie di Sansone: "Persuadi tuo marito a spiegarci l’indovinello; altrimenti daremo fuoco a te e alla casa di tuo padre. Ci avete invitati qui per spogliarci? Non è forse così?".” (Giudici 14:15 LND)
Quella donna aveva tradito Sansone, per paura di essere uccisa per mezzo del fuoco. Credeva che facendo del male, cioè, tradendo il suo sposo, avrebbe evitato una brutta fine. Invece, è stata uccisa proprio dalle fiamme che voleva evitare!
Che lezione per noi! Quando noi ci rivolgiamo al peccato per evitare il male, il peccato stesso che usiamo può portarci lo stesso male che cercavamo di evitare,o anche peggio.
Questo è un principio che troviamo ripetutamente nella Bibbia, come per esempio in Galati 6:
“7 Non v’ingannate, Dio non si può beffare, perché ciò che l’uomo semina quello pure raccoglierà. 8 Perché colui che semina per la sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione, ma chi semina per lo Spirito. dallo Spirito raccoglierà vita eterna.” (Galati 6:7-8 LND)
Questo principio è vero per tutti, credenti e non credenti. Quello che uno semina, quello raccoglierà. Chiaramente, i non credenti seminano solamente per la carne. E così, primo a poi, raccolgono corruzione, e disastro. Delle volte, raccogliono già prima della morte, e delle volte, dopo la morte. Però, nel caso di questa donna e suo padre, la loro raccolta arrivò molto presto. Oh che possiamo imparare a seminare bene! Raccoglieremo in base a quello che seminiamo.
Conclusione
La storia non finisce là. Però, per oggi dobbiamo lasciare il nostro brano. Dio volendo, riprenderemo la storia nel prossimo sermone.
Per ora, vogliamo riflettere sulle verità che abbiamo visto in questo brano.
Per trarre profitto dalla Parola di Dio, quando la leggiamo, dobbiamo capire quali sono le verità, e poi, dobbiamo applicarle alla nostra vita.
Fra le verità che abbiamo visto in questo brano, una che mi dà molto conforto è il sovrano controllo di Dio sui dettagli della vita. Il nostro Padre celeste è in controllo di tutto per portare avanti la sua opera in noi e nel mondo. Non sempre possiamo capire perché Dio fa quello che fa. Però, è per il nostro bene.
Ricordiamoci che anche quando Dio permette che un leone ci attacchi, è per fortificare la nostra fede. Poi, per quanto sembra terribile che un leone ci attacchi, non solo Dio provvede la forza per superare la prova, ma dal leone provvede una dolce benedizione.
Dio non ci chiama a combattere contro sangue e carne, ma dobbiamo combattere. Ricordati che se tu sei in Cristo, hai la potenza dello Spirito dell'Eterno nella tua vita. Tu puoi vincere i tuoi peccati!
Abbiamo visto che Dio ha permesso che arrivasse del male a Sansone, per esempio, l'ingiustizia che subì dalla sua sposa e dal padre di lei. Però, era tutto gestito da Dio. Oh che possiamo avere sempre più fede, sapendo che Dio è in controllo!
Ricordiamoci anche che l'uomo raccoglie quello che ha seminato. La sposa di Sansone ha peccato, per evitare di essere data alle fiamme. Invece, il suo peccato ha portato proprio il male che voleva evitare.
Il peccato non è mai la via giusta. Per quanto potrebbe sembrare di portare qualche beneficio a corta durata, a lunga scadenza porterà sempre del male. Quindi, seminiamo bene, per lo Spirito, e dallo Spirito raccoglieremo vita eterna.
Grazie a Dio per come Egli ci mostra sempre di più di Se stesso, e della via per la quale dobbiamo camminare per essere benedetti. Dio è pieno di bontà, e ama benedire. Camminiamo con gli occhi fissi su Cristo, per godere le benedizione del Sovrano Signore di tutto.