Aiuto Biblico

Gedeone - parte 1: Il cuore di Dio

Giudici 6:1-32

sermone di Leonardo Bevilacqua, www.Aiutobiblico.org per domenica, 16 febbraio 2025
Descrizione: Israele si trovava nel peccato, sotto la dura disciplina di Dio. Ma Dio ha avuto misericordia di Dio ed ha suscitato Gedeone per liberarli dalle mani dei Madianiti.
parole chiave: Giudici, Gedeone, Madian, disciplina, amore di Dio

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Introduzione

Ti sei mai trovato a dover affrontare un compito che Dio ti ha dato, ma che ti sembrava troppo grande per te? E magari esitavi a fare quello che Dio ti stava mettendo davanti, perché ti vedevi inadeguato, incapace, o troppo debole?

È successo a ciascuno di noi, più volte.

Oggi, con l’aiuto di Dio oggi vogliamo iniziare a studiare la vita di un uomo che si è trovato proprio in questa stessa situazione. Dio gli ha messo davanti un compito che a lui sembrava troppo grande. Ma Dio era con Lui e il suo piano era perfetto.

Trovate con me Giudici 6, e iniziamo a studiare insieme la vita di Gedeone.

Contesto

Prima di iniziare a studiare la storia di Gedeone abbiamo bisogno di fare un passo indietro per considerare il contesto storico in cui ci troviamo. Questo è molto importante perché ci aiuterà a capire meglio gli avvenimenti della vita di Gedeone.

Nella storia di Israele ci troviamo nel periodo dei Giudici. Ricordate che Israele, il popolo di Dio, era stato schiavo in Egitto per tanto tempo. Ma poi, al momento giusto, Dio li aveva liberati, facendoli uscire dall’Egitto. Li ha condotti per 40 anni in un lungo viaggio nel deserto, verso la terra promessa, che Dio aveva promesso loro, e dopo i 40 anni, Dio li ha fatti arrivare. Quando sono arrivati, Dio ha dato loro un chiaro comandamento: dovevano conquistare la terra promessa, non dovevano mescolarsi con i popoli che già abitavano lì, ma dovevano distruggere i loro altari, che voleva dire rigettare la loro idolatria.

Tristemente, Israele non ha ubbidito a Dio e questo peccato ha portato gravi conseguenze. Il popolo ha cominciato a cadere nell’idolatria, e a ribellarsi contro Dio.

Perciò, per farli ritornare a sé, Dio mandava la sua disciplina, tramite popoli che li soggiogavano. Poi, quando schiacciati dalla disciplina, si umiliavano, si ravvedevano e gridavano a Dio, Dio suscitava un giudice che li liberasse dalle mani dei loro nemici. E così tornavano a Dio per un po’ di tempo. Ma non durava molto, perché appena il giudice moriva, il popolo ritornava all’idolatria.

Era un periodo molto triste e buio nella storia di Israele.

La storia di Gedeone è la storia di un giudice, un liberatore, che Dio ha suscitato per liberare il suo popolo. Ma non è semplicemente una bella storia. La storia di Gedeone ci mostra il cuore di Dio, e in Gedeone stesso troviamo un forte esempio per noi.

La disciplina di Dio su Israele

Giudici 6 inizia dandoci una panoramica della situazione di Israele a quel tempo. Il popolo di Dio si trovava sotto la disciplina di Dio, e si trovava in condizioni tragiche. Ma tenete in mente che era a causa del loro peccato. Si erano ribellati contro Dio, e per questo Dio li stava disciplinando. Seguite mentre leggo dal v1.

“1 Ora i figli d’Israele fecero ciò che è male agli occhi dell’Eterno, e l’Eterno li diede nelle mani di Madian per sette anni. 2 La mano di Madian si fece forte contro Israele; per paura dei Madianiti, i figli d’Israele si fecero le caverne che sono nei monti, e le spelonche e i forti.” (Giudici 6:1-2 LND)

Israele si era ribellato contro Dio. Hanno scelto di peccare contro Dio, e non si stavano ravvedendo. E per questo, Dio ha mandato loro la sua disciplina.

La disciplina di Dio è dura, e pesante, e dolorosa. In sé, la disciplina è bruttissima, è un male che Dio ci manda, ma ce la manda per un motivo meraviglioso. Dio manda la sua disciplina per spingerci a ravvederci, a lasciare il nostro peccato, e a ritornare a Lui. Dio ci manda la sua disciplina per amore, perché vuole che non restiamo lontani da Lui, ma che abbandoniamo il peccato per tornare a Lui. Questo è un aspetto dell’amore di Dio per noi.

Dio aveva mandato la sua disciplina su Israele. Ma invece di umiliarsi e ravvedersi, Israele si è indurito, e cercava soluzioni umane. Invece di umiliarsi e ravvedersi dal loro peccato, cercavano nascondigli, cercavano protezione dai Madianiti. Che triste! Ma quante volte facciamo anche noi la stessa cosa!

Dio disciplina ciascuno che è veramente suo figlio. In Ebrei 12:4-7 leggiamo:

“4 Voi non avete ancora resistito fino al sangue, combattendo contro il peccato, 5 e avete dimenticato l’esortazione che si rivolge a voi come a figli: "Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non perderti d’animo quando sei da lui ripreso, 6 perché il Signore corregge chi ama e flagella ogni figlio che gradisce". 7 Se voi sostenete la correzione, Dio vi tratta come figli; qual è infatti il figlio che il padre non corregga?” (Ebrei 12:4-7 LND)

Quando pecchiamo Dio ci mostra il nostro peccato e ci chiama a ravvederci. Ma se ci induriamo e restiamo nel peccato, dopo averci avvertiti, Dio ci disciplina. La disciplina non è piacevole, ma è un atto di grande amore da parte di Dio, perché se non ci disciplinasse rimarremmo nel nostro peccato.

Allora, visto che Dio ci manda la disciplina con lo scopo di farci ritornare a sé, per tornare in comunione con Lui, quanto è stolto quando non ci ravvediamo subito ma ci induriamo nel nostro peccato, e magari cerchiamo soluzioni terrene per trovare sollievo dalla disciplina!

La disciplina è dura

La disciplina di Dio è dura. Dal v3 vediamo più dettagli di com’era per il popolo di Israele. Notate che la mano di Dio pesava su di loro. Leggo dal v3.

“3 Quando Israele aveva seminato, i Madianiti con gli Amalekiti e con i figli dell’oriente salivano contro di lui, 4 si accampavano contro gli Israeliti, distruggevano tutti i prodotti del paese fin verso Gaza e non lasciavano in Israele né mezzi di sussistenza, né pecore, né buoi, né asini. 5 Poiché salivano con il loro bestiame e con le loro tende, e arrivavano numerosi come locuste; essi e i loro cammelli erano innumerevoli, e venivano nel paese per devastarlo. 6 Israele fu perciò ridotto in grande povertà a motivo di Madian, e i figli d’Israele gridarono all’Eterno.” (Giudici 6:3-6 LND)

La disciplina era durissima. Pensiamo un attimo alla situazione di Israele. I Madianiti venivano regolarmente e distruggevano tutti i prodotti del paese. Non lasciavano in Israele né bestiame né mezzi di sussistenza. Questo vuol dire che il popolo di Dio era ridotto in grande povertà, perché i Madianiti li lasciavano senza quello che serviva loro per sopravvivere. Era una situazione estremamente grave. I Madianiti soggiogavano e danneggiavano il popolo di Dio. Ma era la mano di Dio che opprimeva il suo popolo, perché erano nel peccato.

Così, il popolo, ridotto in grande povertà e schiacciato dalla durezza della disciplina, finalmente, ha gridato all’Eterno.

Dio vuole proprio questo: che ci fermiamo e gridiamo a Lui, guardando a Lui, con un cuore umile e ravveduto. Dio è pronto ad ascoltare chi va da lui. Ma non chiunque.

In Isaia 55:6-7 leggiamo:

“6 Cercate l’Eterno mentre lo si può trovare, invocatelo mentre è vicino. 7 Lasci l’empio la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri, e ritorni all’Eterno che avrà compassione di lui, e al nostro DIO che perdona largamente.” (Isaia 55:6-7 LND)

Dio è pronto ad ascoltare chi va a Lui, ma Dio ascolta e accoglie solo chi va da lui con un cuore umile, avendo lasciato la propria via, che vuol dire, con un cuore ravveduto, avendo lasciato il suo peccato.

Israele grida a Dio, la risposta di Dio

Il popolo ha gridato a Dio. Ma con quale cuore ha gridato a Dio? Lo capiamo dalla risposta di Dio, dal v7. Notate cosa dice Dio.

“7 Or, quando i figli d’Israele gridarono all’Eterno a motivo di Madian, 8 l’Eterno mandò ai figli d’Israele un profeta che disse loro: "Così dice l’Eterno, il DIO d’Israele: Io vi feci salire dall’Egitto e vi ho fatto uscire dalla casa di schiavitù; 9 vi liberai dalla mano degli Egiziani e dalla mano di tutti coloro che vi opprimevano; li scacciai davanti a voi e vi diedi il loro paese, 10 e vi dissi: “Io sono l’Eterno, il vostro DIO; non temete gli dèi degli Amorei nel paese dei quali abitate”; ma voi non avete dato ascolto alla mia voce".” (Giudici 6:7-10 LND)

Dio ha risposto al loro grido mandando loro un profeta. E quello che Dio ha dichiarato ad Israele tramite questo profeta dovrebbe colpirci.

Qua vediamo che, in risposta al grido di Israele, Dio rinfaccia ad Israele il loro peccato. Infatti, Dio ricorda ad Israele quello che Lui aveva fatto per loro e il fatto che, nonostante questo, avevano comunque scelto di ribellarsi a Lui. Dio ha risposto al suo popolo, ma non come loro avrebbero voluto. Non erano veramente ravveduti, come vedremo più avanti nella storia. Erano solo aggravati per la durezza delle circostanze, per il fatto che la disciplina di Dio li stava schiacciando. Ma non erano aggravati per il loro peccato contro Dio. Perciò, quando hanno gridato a Dio chiedendo aiuto e liberazione, Dio non ha risposto loro come volevano.

Qui vediamo il cuore di Dio. Se Dio avesse risposto come loro volevano, togliendo la disciplina, il popolo si sarebbe subito allontanato da Dio di nuovo, perché non erano veramente ravveduti. Erano appesantiti dalle circostanze.

Quando non c’è vero ravvedimento di cuore, appena spariscono le circostanze pesanti, sparisce anche il cuore che cerca Dio. Dio voleva che tornassero a Lui di cuore, essendo veramente ravveduti, e non solo per essere liberati dalle circostanze pesanti. Dio voleva che guardassero di nuovo a Lui per tornare in comunione con Lui, non solo per ottenere aiuto.

Perciò, il fatto che Dio abbia rinfacciato al suo popolo quello che Lui aveva fatto per loro, e anche la loro ribellione, in realtà, è una dimostrazione di amore da parte di Dio. Ogni peccato, ogni NOSTRO peccato, è grave davanti a Dio. Più capiamo la grandezza di quello che Dio ha fatto per noi, e più conosciamo il cuore di Dio per noi, più vedremo la reale gravità del nostro peccato. Perciò, quello che Dio stava facendo qua era di spingerli a considerare tutto quello che Lui aveva fatto per loro, in modo che vedessero la gravità della loro ribellione, e tornassero a Lui con un cuore rotto e ravveduto.

Non erano a quel punto, e perciò Dio non ha tolto subito la disciplina.

Dio appare a Gedeone

La condizione di Israele era gravissima. Ma Dio non ha smesso di avere misericordia verso di loro. Infatti, ancora una volta, Dio ha suscitato un giudice sul suo popolo, per liberarlo dalle mani dei nemici. Leggo dal v11.

“11 Poi venne l’angelo dell’Eterno e si sedette sotto la quercia di Ofrah, che apparteneva a Joash, Abiezerita, mentre suo figlio Gedeone batteva il grano nello strettoio, per sottrarlo ai Madianiti. 12 L’angelo dell’Eterno gli apparve e gli disse: "L’Eterno è con te, o guerriero valoroso!".” (Giudici 6:11-12 LND)

L’Angelo dell’Eterno è apparso a Gedeone. “L’Angelo dell’Eterno” è un modo in cui viene descritto Dio stesso nella Bibbia. Quindi, Dio stesso è apparso a Gedeone, in forma umana, per dargli il compito di liberare Israele dalle mani dei Madianiti.

Notate la prima cosa che Dio dichiara a Gedeone:”L’Eterno è con te…”. Che dichiarazione meravigliosa! Dio stesso era con Gedeone. Il favore di Dio era su di lui, e la mano benigna di Dio era sulla sua vita per benedirlo. Dio era con Gedeone per guidarlo e usarlo come strumento per compiere il suo piano perfetto.

Cosa poteva volere di più Gedeone? Cosa possiamo NOI volere di più? Cosa vale di più di avere l’Eterno con te? Ma questa benedizione gigantesca non era solo per Gedeone. La stessa benedizione meravigliosa è disponibile anche per noi, se ci umiliamo e camminiamo vicini a Dio.

Dio aveva scelto Gedeone per liberare il suo popolo dai Madianiti. Era un ruolo molto importante.

Gedeone non capiva

Ma notate la risposta di Gedeone. Leggo dal v13.

“13 Gedeone gli rispose: "Signore mio, se l’Eterno è con noi, perché mai ci è avvenuto tutto questo? Dove sono tutti i suoi prodigi che i nostri padri ci hanno narrato dicendo: “Non ci fece l’Eterno uscire dall’Egitto?”. Ma ora l’Eterno ci ha abbandonato e ci ha dato nelle mani di Madian".” (Giudici 6:13 LND)

Gedeone credeva che tutto quel male che era arrivato sul popolo di Dio era perché Dio non era più con loro, ma li aveva abbandonati. Gedeone sapeva che Dio aveva protetto il suo popolo nel passato, ma adesso non li aveva protetti dalle mani di Madian, e non capiva. Gedeone non capiva che tutto quel male che era arrivato loro era a causa dei loro peccati contro Dio, ed era la disciplina di Dio. Dio non aveva abbandonato il suo popolo. Piuttosto, Dio stava disciplinando il suo popolo per portarli al ravvedimento.

Che buona lezione anche per noi! Quanto facciamo anche noi la stessa cosa! A volte pecchiamo e perciò ci arrivano le conseguenze del nostro peccato, e a volte la disciplina, quando non ci ravvediamo. E a volte, nonostante che quello che ci arriva è per colpa nostra, ci arrabbiamo con Dio. E così crediamo che il male che ci è arrivato sia a causa di Dio, e che non c’entriamo noi. Ti è mai successo? Ti è mai successo che ti sei chiesto “Perché mi arriva questo? Dio mi ha abbandonato!”, ma non capivi che era a causa del tuo peccato?

Una chiave per avere pace in questi momenti, invece di essere agitati, è di riconoscere la nostra colpa, e la grazia di Dio che non ci ha completamente distrutti. E così, avendo confessato il peccato ed essendoci aggrappati a Cristo per il perdono, possiamo sopportare le conseguenze con pace. E se il male che ci arriva è la disciplina di Dio, umiliandoci e confessando il nostro peccato di cuore, possiamo essere perdonati e liberati dalla disciplina. Dio ci manda la sua disciplina non per farci del male, ma per riportarci a sé.

Dio manda Gedeone

Nonostante che Gedeone non capiva, Dio dà il suo mandato a Gedeone. Leggo il v14.

“14 Allora l’Eterno si volse a lui e gli disse: "Va’ con questa tua forza e salva Israele dalla mano di Madian. Non sono io che ti mando?".” (Giudici 6:14 LND)

Dio sapeva che Gedeone non era forte. Perché allora ha detto “Va’ con questa tua forza…”?

Dio voleva che Gedeone riconoscesse quanto era inadeguato e debole per quel compito, in modo che poi potesse vedere la grandezza di Dio che gli avrebbe dato la vittoria. Dio ha stabilito Gedeone per essere un liberatore per Israele, ma in un modo che avrebbe dato tutta la gloria a Dio solo.

La risposta di Gedeone

Gedeone sapeva bene di essere inadeguato per quel compito. Infatti, dalla sua risposta capiamo dove stava guardando. Leggo dal v15.

“15 Egli gli rispose: "O mio Signore, come salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più debole di Manasse, e io sono il più piccolo nella casa di mio padre".” (Giudici 6:15 LND)

Dove guardava Gedeone? A chi guardava? Guardava a sé stesso, ai mezzi umani per affrontare quel compito. E riconosceva che i mezzi umani erano insufficienti. Gedeone si vedeva in modo onesto. Il compito che Dio gli aveva affidato era un compito umanamente troppo grande per lui.

Però, nel v16 vediamo che Dio gli alza lo sguardo e lo spinge a guardare a Lui. Leggo il v16.

“16 L’Eterno gli disse: "Ma io sarò con te e tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo".” (Giudici 6:16 LND)

Dio stesso sarebbe stato con Gedeone e gli avrebbe dato grande vittoria.

Quante volte facciamo anche noi i nostri calcoli umani, come Gedeone, ed escludiamo Dio e la sua potenza. Fidiamoci di Dio, affrontiamo quello che Lui ci mette davanti, e lasciamo che sia Lui ad operare!

Gedeone chiede un segno

Gedeone voleva essere sicuro che fosse veramente da Dio quello che l’Angelo gli aveva dichiarato. Voleva essere sicuro che fosse vero. Allora chiede un segno. Leggo dal v17.

“17 Gli disse allora Gedeone: "Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, dammi un segno che sei tu che parli con me. 18 Deh, non te ne andare di qui prima che io torni da te, ti porti la mia oblazione di cibo e te la metta davanti". L’Eterno disse: "Aspetterò finché tu ritorni". 19 Allora Gedeone entrò in casa e preparò un capretto e delle focacce azzime con un’efa di farina; mise la carne in un canestro e il brodo in una pentola, li portò a lui sotto la quercia e glieli offrì. 20 L’angelo di DIO gli disse: "Prendi la carne e le focacce azzime, mettile su questa roccia e versavi sopra il brodo". Ed egli fece così. 21 Allora l’angelo dell’Eterno stese la punta del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; e dalla roccia salì un fuoco che consumò la carne e le focacce azzime; poi l’angelo dell’Eterno scomparve dai suoi occhi. 22 Così Gedeone si rese conto che era l’angelo dell’Eterno e disse: "Ahimè, o Signore, o Eterno! Poiché ho visto l’angelo dell’Eterno faccia a faccia!".” (Giudici 6:17-22 LND)

Ricordiamoci che Gedeone non aveva molto della Bibbia. Quindi, non dobbiamo vedere il modo in cui Dio ha agito con Gedeone come la norma anche per noi, oggi. Adesso abbiamo tutta la Bibbia, abbiamo la piena rivelazione di Dio.

Gedeone ha chiesto un segno, e Dio ha fatto un grande miracolo sotto gli occhi di Gedeone, per fortificare la sua fede. Era fisicamente impossibile che l’offerta, cospersa di brodo, potesse essere bruciata. Ma per Dio nulla è impossibile. Dio è al di sopra anche delle leggi della natura. Così, con questo miracolo, Dio ha confermato a Gedeone che era proprio Lui che gli stava parlando.

Quando Gedeone si è reso conto che quell’uomo era Dio stesso in forma umana era terrorizzato. Nessuno che vede Dio può solo stare bene, tranquillo, come se niente fosse. Dio è troppo santo. Dio è un fuoco consumante. Quanto è importante che abbiamo vera riverenza per Dio, che cambia il nostro modo di vivere.

Gedeone aveva grande paura, ma Dio ha calmato la sua paura. Leggo il v23.

“23 L’Eterno gli disse: "La pace sia con te; non temere, non morirai!".” (Giudici 6:23 LND)

Anche qua vediamo il cuore di Dio. Non ha lasciato Gedeone nel timore. Piuttosto, l’ha rassicurato con parole di pace. Dio ha dichiarato “La pace sia con te” perché Dio vuole che abbiamo grande pace, che viene solo da Lui.

Il cuore di Gedeone

Allora, a questo punto, cosa fa Gedeone? Leggo il v24.

“24 Allora Gedeone costruì in quel luogo un altare all’Eterno e lo chiamò "Jehovah Shalom". Esso si trova anche oggi a Ofrah degli Abiezeriti.” (Giudici 6:24 LND)

Gedeone, per onorare Dio, costruisce un altare a Dio. Tenete conto che era un periodo in cui Israele non seguiva Dio ma altri falsi dèi. Quindi, il fatto che Gedeone ha costruito questo altare all’Eterno ci mostra che aveva un cuore per Dio, e aveva fede in Dio. Perciò, avendo capito che era Dio che gli era apparso, voleva onorarlo.

Il nome “Jehovah Shalom” vuol dire “Dio della pace”, perché anziché essere distrutto, Dio aveva dato a Gedeone la sua pace. Vedete il cuore di Dio?

Il primo compito di Gedeone

Gedeone voleva seguire Dio e mettersi al suo servizio. A volte questo vuol dire avere un prezzo alto da pagare, e dura opposizione da affrontare. Infatti, il primo compito che Dio gli dà poteva comportare un prezzo molto alto da pagare. Seguite mentre leggo dal v25.

“25 In quella stessa notte l’Eterno gli disse: "Prendi il toro di tuo padre e il secondo toro di sette anni, demolisci l’altare di Baal che appartiene a tuo padre e abbatti l’Ascerah che gli sta vicino; 26 poi costruisci un altare all’Eterno, il tuo DIO, in cima a questa roccia nell’ordine dovuto; prendi quindi il secondo toro e offrilo in olocausto sulla legna dell’Ascerah che avrai abbattuto".” (Giudici 6:25-26 LND)

Dio ha dato a Gedeone un compito molto difficile. Suo padre e i suoi parenti adoravano un falso dio, l’Ascerah, e anche Baal. Gedeone doveva distruggere l’altare a Baal, e bruciare l’Ascerah. Era un atto molto forte. Poteva essere odiato per questo. Scegliendo di ubbidire a Dio, Gedeone avrebbe rischiato tanto. Sarebbe stato visto male, e avrebbe perfino rischiato la vita facendo una cosa così. Gedeone doveva andare contro agli uomini della sua città, ma anche ai suoi parenti più stretti.

Dio ha affidato a Gedeone un compito molto difficile, e con un grande costo, ma Gedeone è un esempio per noi nel modo in cui ha reagito. Notate la sua reazione nel v27.

“27 Allora Gedeone prese dieci uomini fra i suoi servi e fece come l’Eterno gli aveva detto; ma poiché aveva paura della casa di suo padre e della gente della città, invece di farlo di giorno, lo fece di notte.” (Giudici 6:27 LND)

Gedeone aveva timore. Ma comunque si è buttato a fare quello che Dio gli aveva comandato. Ha ubbidito a Dio, di cuore. Che esempio per noi!

Tu, ti metti a fare quello che Dio ti mostra, anche quando ti costa tanto? Quando ti costa l’approvazione degli uomini? Quando ti costa sacrificio? Quando ti costa tempo, o soldi, che vorresti usare diversamente? Quando ti costa di andare contro la tua stessa carne?

Prego che seguiremo l’esempio di Gedeone. Il suo passo di ubbidienza a Dio, fidandosi di Dio, gli ha portato frutti buoni. Il più grande frutto è che la sua fede è stata fortificata.

La reazione della gente

Gedeone correva un grande rischio demolendo l’altare. Ma come è andata? Come hanno reagito le altre persone? Leggo dal v28.

“28 Quando il mattino seguente la gente della città si alzò, vide che l’altare di Baal era stato demolito, che l’Ascerah postovi accanto era abbattuto e che il secondo toro era offerto in olocausto sull’altare che era stato costruito. 29 E si dissero l’un l’altro: "Chi ha fatto questo?". Quando poi si informarono e chiesero, fu loro detto: "Gedeone, figlio di Joash ha fatto questo". 30 Allora la gente della città disse a Joash: "Conduci fuori tuo figlio e sia messo a morte, perché ha demolito l’altare di Baal e ha abbattuto l’Ascerah che gli stava vicino".” (Giudici 6:28-30 LND)

Quando la gente ha scoperto quello che Gedeone aveva fatto, erano furiosi con lui. Volevano perfino ucciderlo. Parliamo di un costo alto per seguire Dio!

Però, pensate. Che triste vedere quanto il popolo si è adirato quando l’altare del loro falso dio è stato demolito. Cosa ci mostra questo? Pensate, prima avevano gridato a Dio, perché la disciplina era dura e pesante. Ma dov’era il loro cuore? Erano andati a Dio chiedendo aiuto, ma avevano il cuore rivolto ad un falso idolo, che stavano ancora adorando e non volevano abbandonare.

Fratelli e sorelle, che triste! E che triste che anche noi, a volte, facciamo la stessa cosa! Che offesa a Dio quando vogliamo le benedizioni di Dio, ma non vogliamo un rapporto con Dio stesso. Vogliamo che ci tolga i problemi, le difficoltà, le prove, ma non ci interessa avere un rapporto con Lui. Questa è una gravissima offesa a Dio. È un disprezzo contro Dio, contando le benedizioni di Dio di più grande valore che avere un rapporto con Lui.

Questo è come un marito che vuole che sua moglie lo curi bene, che gli provveda sempre buoni pasti, e vestiti puliti, e una casa pulita, e vuole anche che lei sia sempre pronta ad ascoltarlo quando ha pesi sul cuore. Ma non vuole un rapporto con lei. Non vuole essere fedele. Non vuole impegnarsi per essere un vero marito che ama, cura e protegge la propria moglie. Come sarebbe? Sarebbe una terribile offesa contro la moglie e contro il matrimonio. Lo stesso vale nel nostro rapporto con Dio, ma infinitamente di più.

Oh prego che vedremo sempre di più il valore di avere un rapporto con Dio, che è di valore infinitamente superiore ad avere le sue benedizioni, per quanto sono buone e meravigliose.

Dio tocca il cuore di Joash

Gedeone ha demolito l’idolo che apparteneva a suo padre e la gente della città voleva ucciderlo per questo. Ma notate cosa risponde suo padre quando questi uomini volevano prendere suo figlio. Dio ha toccato il cuore di Joash, il padre di Gedeone. Leggo dal v31.

“31 Joash rispose a tutti quelli che si levavano contro di lui: "Volete voi difendere la causa di Baal o venirgli in aiuto? Chi vorrà difendere la sua causa sarà messo a morte prima di domani mattina. Se egli è dio, difenda da sé la sua causa, poiché hanno demolito il suo altare". 32 Perciò quel giorno Gedeone fu chiamato Jerubbaal, perché si disse: "Sia Baal a combattere contro di lui, poiché egli ha demolito il suo altare".” (Giudici 6:31-32 LND)

La situazione era gravissima. Volevano uccidere Gedeone. Ma Dio aveva tutto sotto controllo. Dio ha toccato il cuore del padre di Gedeone riportandolo a sé. Joash avrebbe potuto facilmente essere lui stesso arrabbiato con Gedeone, visto che aveva demolito il suo idolo. E così poteva essere ben pronto a consegnarlo nelle mani di chi l’avrebbe ucciso. Ma vediamo che qualcosa era cambiato. Piuttosto di consegnare Gedeone, Joash l’ha difeso, disprezzando Baal, mettendosi dalla parte di Dio.

Infatti, è come quando il profeta Eliseo fece il confronto con i profeti di Baal su monte Karmel, mostrando che Baal era un falso, che non aveva potere, ed era un modo di disprezzare Baal pubblicamente. Joash qua stava facendo la stessa cosa, però in un modo che nessuno poteva contraddire senza ammettere che Baal non aveva potere.

Dio stava iniziando a cambiare le cose in Israele. Sembrava tutto perduto e senza speranza. Ma Dio è il Dio dell’impossibile.

Anche in questo vediamo il cuore di Dio, perché Lui non ha abbandonato il suo popolo. Dio non aveva abbandonato il suo popolo, piuttosto, gli ha mandato un liberatore, Gedeone, per liberarli dalla mano dei Madianiti, nonostante quanto avevano peccato contro di Lui.

Conclusione

Quindi, fratelli, cosa possiamo prendere per noi da questa storia?

Prego che ciascuno di noi sia stato toccato vedendo il cuore di Dio, pieno di misericordia e di amore per il suo popolo, al punto che ha mandato anche durissima disciplina, per spingerli a ravvedersi e a tornare a Lui. Dio ha questo stesso cuore di amore anche per ciascuno di noi qua che è un suo figlio.

Abbiamo visto l’esempio forte del popolo di Dio, che ha gridato a Dio, ma che non era veramente ravveduto. Tu gridi a Dio volendo l’aiuto di Dio, ma volendo restare nel tuo peccato? Non possiamo prendere in giro Dio! Umiliamo e ravvediamoci da ogni peccato, per tornare in comunione con Lui.

E abbiamo visto anche l’esempio di Gedeone, che era pronto a mettersi al servizio di Dio, nonostante che poteva comportare un costo molto alto. Ma Dio era con Lui e Gedeone ha avuto fede. Seguiamo il suo esempio, fidiamoci di Dio e affrontiamo quello che ci mette davanti, anche quando il costo è alto, sapendo che Dio sarà con noi, passo per passo, come lo è stato con Gedeone.

Che Dio ci aiuti a riflettere su questi esempi.