Aiuto Biblico

Abrahamo, un uomo di vera fede

Ebrei 11, Galati 3, Genesi 22 ed altri brani

sermone di Leonardo Bevilacqua, www.Aiutobiblico.org per domenica 7 aprile 2024
Descrizione: Abrahamo ha avuto fede in Dio, la fede vera che salva, e che produce opere.
parole chiave: Abrahamo, fede, salvezza, opere, giustificazione, Evangelo

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Introduzione

Cosa vuole Dio da noi? Cosa vuole Dio da te? Vuole grandi opere? NO! Dio da noi vuole fede.

La fede è centrale e fondamentale nella vita cristiana. La vita cristiana è una vita di fede. Siamo salvati per la fede, e viviamo avendo fede in Dio.

Dio vuole che abbiamo fede in Lui, ed è fondamentale che abbiamo fede in Lui, perché senza la fede non possiamo piacere a Dio.

Leggiamo di questo in Ebrei 11:6. Ve lo leggo.

“6 Ora senza fede è impossibile piacergli, perché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che egli è il rimuneratore di quelli che lo cercano.” (Ebrei 11:6 LND)

La fede è fondamentale. Senza la fede non possiamo piacere a Dio. In Ebrei 11 Dio ci spiega cos’è la fede, e qui, nel v6, ci mostra due aspetti che la fede comprende.

Chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che egli è il rimuneratore di quelli che lo cercano. Cioè, chi si accosta a Dio deve credere che Dio esiste, e che Egli è il rimuneratore, cioè colui che dà la ricompensa, a quelli che lo cercano. In altre parole, avere fede in Dio comprende credere in Lui, nella sua esistenza, ma non solo. Avere fede in Dio comprende anche credere che Egli è colui che veramente ricompensa coloro che lo cercano.

Quindi, la fede è centrale e fondamentale nella vita cristiana.

Negli ultimi sermoni abbiamo studiato vari avvenimenti nella vita di Abrahamo, che è stato un grande uomo di fede. Abbiamo visto quanto Abrahamo ha vissuto una vita di fede, avendo vera fede in Dio. La fede di Abrahamo era una costante nella sua vita.

Certamente, Abrahamo ha avuto anche varie cadute. Più volte non si è fidato di Dio, e ha peccato. Ma abbiamo visto come, volta dopo volta, non è rimasto lì, ma è tornato a fidarsi di Dio. La sua fede in Dio era una costante nella sua vita.

Si può dire lo stesso della tua vita?

E certamente, se da un lato la fede di Abrahamo era una costante nella sua vita, dall’altro lato c’era anche un’altra costante nella sua vita: la fedeltà di Dio. Dio è stato sempre fedele con Abrahamo, l’ha sostenuto e curato, fino alla fine, anche quando lui ha peccato e non ha avuto fede in Dio. Dio è stato fedele con Abrahamo, e ha adempiuto le promesse che gli aveva fatto.

Oggi, per chiudere questa serie su Abrahamo, vogliamo considerare questo aspetto centrale della vita di Abrahamo, in cui Abrahamo è un grandissimo esempio per noi. Oggi vogliamo considerare un po’ più a fondo la fede di Abrahamo.

Abrahamo ha avuto fede: esempi

Abrahamo aveva un rapporto particolare con Dio. Dio stesso ha scelto Abrahamo, e l’ha chiamato per fare di lui una grandissima nazione, da cui, poi, Dio avrebbe formato il suo popolo.

Abrahamo era molto apprezzato da Dio. Dio ha scelto di benedirlo, grandemente e in modo particolare.

Ma perché Abrahamo era così apprezzato da Dio, al punto di essere chiamato “amico di Dio”?

Abrahamo è un esempio di fede. Viene elencato, in Ebrei 11, come un esempio di fede per noi. Ma in Ebrei 11 non troviamo solo il suo nome elencato, piuttosto, troviamo una spiegazione estesa della fede di Abrahamo.

Trovate con me Ebrei 11:8-19, e consideriamo la fede di Abrahamo. Seguite mentre leggo.

“8 Per fede Abrahamo, quando fu chiamato, ubbidì per andarsene al luogo che doveva ricevere in eredità; e partì non sapendo dove andava. 9 Per fede Abrahamo soggiornò nella terra promessa, come in paese straniero, abitando in tende con Isacco e Giacobbe, eredi con lui della stessa promessa, 10 perché aspettava la città che ha i fondamenti, il cui architetto e costruttore è Dio. 11 Per fede anche Sara stessa, benché avesse oltrepassato l’età, ricevette forza per concepire il seme e partorì, perché ritenne fedele colui che aveva fatto la promessa. 12 Perciò da un sol uomo, e questi come fosse morto, sono nati discendenti numerosi come le stelle del cielo e come la sabbia lungo la riva del mare, che non si può contare. 13 Tutti costoro sono morti nella fede, senza aver ricevuto le cose promesse ma, vedutele da lontano, essi ne furono persuasi e le accolsero con gioia, confessando di essere forestieri e pellegrini sulla terra. 14 Coloro infatti che dicono tali cose dimostrano che cercano una patria. 15 E se avessero veramente avuto in mente quella da cui erano usciti, avrebbero avuto il tempo per ritornarvi. 16 Ma ora ne desiderano una migliore, cioè quella celeste; perciò Dio non si vergogna di essere chiamato il loro Dio, perché ha preparato loro una città. 17 Per fede Abrahamo, messo alla prova, offrì Isacco; e colui che aveva ricevuto le promesse offrì il suo unigenito, 18 anche se Dio gli aveva detto: "In Isacco ti sarà nominata una progenie", 19 perché Abrahamo riteneva che Dio era potente da risuscitarlo anche dai morti; per cui lo riebbe come per una specie di risurrezione.” (Ebrei 11:8-19 LND)

Abrahamo aveva grande fede in Dio, questo è chiaro. E in questo brano vengono citati vari esempi della fede di Abrahamo.

Per esempio, Abrahamo ha avuto fede quando è partito, ubbidendo al comandamento di Dio, e ha lasciato il suo paese, il suo parentado e la casa di suo padre, pur non sapendo dove andava. È partito, fidandosi di Dio.

Abrahamo ha avuto fede rimanendo nella terra promessa. Si fidava di Dio, che gli aveva promesso di dare quella terra alla sua discendenza. Aveva fede che Dio avrebbe mantenuto la sua promessa.

Abrahamo e Sara hanno avuto fede aspettando l’adempimento della promessa di Dio, che aveva promesso di dare loro un figlio. E Dio ha mantenuto la sua promessa di dare ad Abrahamo una discendenza, e una discendenza così numerosa che non si sarebbe potuta contare.

Abrahamo ha avuto fede quando ha ubbidito prontamente quando Dio gli ha detto di andare ad offrire Isacco come olocausto. Ha avuto fede in Dio, ed è andato avanti, fino alla fine, anche se il comandamento di Dio sembrava andare contro la sua stessa promessa di dargli una discendenza tramite Isacco.

Abrahamo ha avuto fede in Dio, una grande fede, volta dopo volta, in situazioni grandi e difficili.

La fede di Abrahamo: Vera Fede

Ma, che tipo di fede aveva Abrahamo?

La fede di Abrahamo era la fede vera, che produce sempre opere.

La fede, in sé, non è qualcosa che possiamo vedere o toccare con mano. Il modo in cui possiamo “vedere” e “toccare” la fede è attraverso le opere che uno fa, le decisioni che prende, il modo in cui vive. Tutte queste cose, tutte queste opere, dimostrano se veramente una persona ha fede in Dio, oppure no.

La vera fede produce sempre opere che rendono visibile la fede. Abrahamo aveva la vera fede.

Fede, non opere

Avendo la vera fede, Abrahamo è stato giustificato per la sua FEDE. Leggiamo di questo in Romani 4:1-5. Notate che Abrahamo è stato giustificato SOLO per la fede. Leggo.

“1 Cosa diremo, dunque, che il nostro padre Abrahamo abbia ottenuto secondo la carne? 2 Perché se Abrahamo è stato giustificato per le opere, egli ha di che gloriarsi, ma non davanti a Dio. 3 Infatti, che dice la Scrittura? "Or Abrahamo credette a Dio e ciò gli fu imputato a giustizia". 4 Ora a colui che opera, la ricompensa non è considerata come grazia, ma come debito; 5 invece colui che non opera, ma crede in colui che giustifica l’empio, la sua fede gli è imputata come giustizia.” (Romani 4:1-5 LND)

Abrahamo è stato giustificato per la sua FEDE. Non ha “guadagnato” la sua giustificazione attraverso le sue opere. Piuttosto, Abrahamo ha creduto a Dio, che glielo ha messo in conto di giustizia.

La fede di Abrahamo era in Dio, ed era totale. Si fidava totalmente di Dio, e questo è il motivo per cui ha fatto tutto quello che abbiamo letto in Ebrei 11. La sua fede spingeva Abrahamo a vivere come ha vissuto, o in altre parole, lo spingeva a fare le opere che ha fatto.

Certamente, Abrahamo ha avuto le sue cadute. Più volte ha peccato e non si è fidato di Dio, e perciò ha agito in modo peccaminoso, e questo gli ha portato brutte conseguenze. Abrahamo era proprio come noi. Anche noi, tristemente, pecchiamo allo stesso modo.

Hai mai peccato non fidandoti di Dio? Io sì, e ciascuno di noi.

Abrahamo, però, nonostante le sue cadute, tornava sempre a fidarsi di Dio e delle sue promesse. Nonostante le sue cadute, tornava ad alzare lo sguardo a Dio e a fidarsi di Dio. Che esempio per noi!

Oh prego che anche noi, ogni volta che cadiamo nel peccato di non fidarci di Dio, saremo pronti e veloci a ravvederci e a tornare a fidarci di Dio, proprio come Abrahamo.

La Vera Fede produce sempre Opere

Abrahamo è stato giustificato per la sua fede, e non per le sue opere. Questo è chiaro. Altrimenti, non sarebbe stato giustificato, perché anche lui, come noi, ha peccato nella sua vita e non ha vissuto una vita totalmente irreprensibile.

Ma visto che la fede di Abrahamo era vera fede, quella fede produceva opere. Le opere, in sé stesse, non salvano. Ma le opere rendono chiaro che la fede è vera e non finta.

Esistono due tipi di fede: la fede vera, viva, e la fede morta. La fede vera, o viva, è la fede che produce anche opere. La fede morta, invece, è una fede finta, una fede a parole, ma che non è di cuore. La fede morta non produce opere. La fede vera, la fede viva, al contrario, produce sempre opere, che dimostrano che quella fede è viva e vera. Vediamo proprio questo nella vita di Abrahamo.

Leggiamo di questo confronto, fra la fede viva e la fede morta, in Giacomo 2. Vi leggo Giacomo 2:17-24.

“17 Così è pure della fede; se non ha le opere, per se stessa è morta. 18 Ma qualcuno dirà: "Tu hai la fede, e io ho le opere"; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io ti mostrerò la mia fede dalle mie opere. 19 Tu credi che c’è un solo Dio. Fai bene; anche i demoni credono e tremano. 20 Ma vuoi renderti conto, o insensato, che la fede senza le opere è morta? 21 Abrahamo, nostro padre, non fu forse giustificato per mezzo delle opere, quando offrì il proprio figlio Isacco sull’altare? 22 Tu vedi che la fede operava insieme alle opere di lui, e che per mezzo delle opere la fede fu resa perfetta. 23 Così si adempì la Scrittura, che dice: "Or Abrahamo credette a Dio, e ciò gli fu imputato a giustizia"; e fu chiamato amico di Dio. 24 Perciò vedete che l’uomo è giustificato per le opere e non per fede soltanto.” (Giacomo 2:17-24 LND)

Ci sono due lati di una stessa medaglia. Da un lato, come abbiamo letto in Romani 4, Abrahamo è stato giustificato per la fede soltanto, e non per le sue opere. Questo è chiaro. Ma, dall’altro lato, la sua fede era vera fede, una fede genuina, e perciò produceva le opere.

In altre parole, la fede di Abrahamo portava chiari frutti, che dimostravano la sua fede.

Attenzione, però, questo brano, in Giacomo 2, non contraddice minimamente i tanti brani che dichiarano che siamo salvati per la fede, e non per le opere. Infatti, questo brano sta solo rendendo chiaro che la vera fede, in contrasto con la fede morta, produce sempre opere. E per questo dichiara che Abrahamo fu giustificato per mezzo delle opere. Cioè, non erano le opere di Abrahamo che lo hanno fatto essere giustificato, ma quelle sue opere dimostravano che la sua fede era vera fede, una fede vivente, che salva.

Il v22 è molto forte su questo. Rileggo i vv 22-23.

“22 Tu vedi che la fede operava insieme alle opere di lui, e che per mezzo delle opere la fede fu resa perfetta. 23 Così si adempì la Scrittura, che dice: "Or Abrahamo credette a Dio, e ciò gli fu imputato a giustizia"; e fu chiamato amico di Dio.” (Giacomo 2:22-23 LND)

La fede di Abrahamo operava insieme alle opere di lui, perché la sua fede produceva opere, e le opere dimostravano la fede. In questo senso la fede di Abrahamo operava insieme alle sue opere.

Esempi delle opere di Abrahamo

Pensiamo ad alcuni esempi di situazioni in cui la fede e le opere di Abrahamo operavano insieme.

Per esempio, Abrahamo ha avuto fede quando è partito dal suo paese, ubbidendo alla chiamata di Dio, senza sapere dove andava. In quella situazione, Abrahamo ha avuto vera fede in Dio, e la sua fede ha prodotto l’opera di mettersi in viaggio. La sua fede non era intellettuale, piuttosto, si è materializzata nel fatto che ha raccolto le sue cose ed è partito.

Un altro esempio è quando Dio ha comandato ad Abrahamo di andare ad offrire Isacco, il suo unico figlio, come olocausto all’Eterno. Anche li, Abrahamo ha avuto vera fede in Dio, e la sua fede ha prodotto l’opera di prendere Isacco e tutto quello che serviva per l’olocausto, e mettersi in cammino per andare ad offrire Isacco.

Un altro esempio ancora è quando Abrahamo ha mandato il suo servo a cercare una moglie per Isacco, e voleva per suo figlio una donna che conoscesse l’Eterno. Anche in questo caso, la fede di Abrahamo, essendo vera fede, ha prodotto opere, e cioè l’opera di mandare il suo servo dai parenti di Abrahamo per cercare là una moglie, piuttosto di mandarlo fra i pagani che abitavano nella terra promessa.

Questi sono solo alcuni esempi, ma vedete come in ciascuna di queste situazioni, la fede di Abrahamo non era una fede a parole, ma era visibile nei fatti, perché era accompagnata dalle opere. E tutte queste opere sono chiare prove che Abrahamo aveva la vera fede, una fede vivente. Quello che Abrahamo faceva, il modo in cui viveva, le decisioni che prendeva, confermavano che aveva vera fede in Dio, una fede vivente. Solo questa fede, la vera fede, è la fede che salva.

Quale fede hai tu? Hai la vera fede, che produce opere visibili? Oppure hai una fede morta, finta, che è solo a parole, ma che non si vede nei fatti?

Abrahamo aveva vera fede in Dio, e Abrahamo ha ottenuto quello che Dio gli aveva promesso. Dio ha mantenuto le sue promesse. Dio è stato sempre fedele con Abrahamo, come è anche sempre fedele con noi.

In te saranno benedette tutte le nazioni

Nel suo patto con Abrahamo, Dio gli aveva dato tre promesse. Fra queste promesse, Dio ha promesso ad Abrahamo che gli avrebbe dato una discendenza, che sarebbe stata così numerosa da non poterla contare, e gli ha promesso che nella sua discendenza sarebbero state benedette tutte le nazioni della terra. Vi leggo la promessa in Genesi 22:15-18. Notate la promessa nel v18.

“15 L’Angelo dell’Eterno chiamò dal cielo Abrahamo una seconda volta e disse: 16 "Io giuro per me stesso, dice l’Eterno, poiché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, l’unico tuo figlio, 17 io certo ti benedirò grandemente e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; e la tua discendenza possederà la porta dei suoi nemici. 18 E tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce".” (Genesi 22:15-18 LND)

Che promessa meravigliosa! Grazie a Dio, anche noi abbiamo una parte nell'adempimento di questa promessa!

Dio ha promesso ad Abrahamo che tramite la sua discendenza sarebbero state benedette tutte le nazioni della terra. E Dio ha veramente adempiuto questa promessa. Infatti, Dio ha veramente benedetto tutte le nazioni della terra tramite la discendenza di Abrahamo. Come l’ha fatto?

Tramite la discendenza di Abrahamo Dio ha mandato nel mondo Gesù Cristo, il nostro Salvatore. Gesù veniva dalla linea genealogica di Abrahamo. Ma in che modo Dio ha benedetto tutte le nazioni della terra tramite Gesù Cristo?

Gesù Cristo è venuto nel mondo e, tramite il suo sacrificio, ha comprato il perdono dei peccati per chiunque si umilia e si aggrappa a Lui per la salvezza. Anche noi, che siamo salvati, siamo benedetti in Cristo, e perciò siamo anche noi beneficiari dell’adempimento della promessa di Dio ad Abrahamo.

Perciò, in Cristo, che è venuto tramite la discendenza di Abrahamo, chiunque si umilia e si aggrappa al sacrificio di Cristo per il perdono sarà benedetto con il perdono. Quale benedizione è più grande di questa?

Il perdono per i nostri peccati, e la riconciliazione con Dio, sono le benedizioni più grandi, in assoluto. E per mezzo di Cristo, che è venuto tramite la discendenza di Abrahamo, abbiamo ricevuto anche noi queste benedizioni. Grazie a Dio!

Notate anche un altro particolare. Notate che già nella promessa di Dio ad Abrahamo, anche i gentili erano già compresi nell’adempimento della promessa. Infatti, Dio dichiara che “tutte le nazioni della terra” sarebbero state benedette nella discendenza di Abrahamo. Non solo il popolo di Dio, ma “tutte le nazioni della terra”, che vuol dire, persone di tutte le nazioni, di tutti i popoli. Fratelli e sorelle, che verità meravigliosa per noi, che siamo gentili e non facevamo parte del popolo di Dio!

Dio ha esteso il perdono e la salvezza anche a noi! Grazie a Dio!

Il messaggio dell’Evangelo

Le benedizioni di Abrahamo arrivano alla discendenza di Abrahamo, ovvero ai figli di Abrahamo. Ma chi sono i figli di Abrahamo?

In Galati 3 Paolo parla chiaramente del fatto che anche noi, che abbiamo vera fede in Cristo, siamo anche noi figli di Abrahamo, e perciò, siamo giustificati per fede come Abrahamo.

Nella sua lettera ai Galati, Paolo sta riprendendo i Galati perché erano caduti nel credere ad una forma di salvezza per opere. Cioè, avevano creduto in Gesù Cristo per la salvezza, ma poi, dopo essere stati influenzati da falsi insegnanti, cominciarono a cercare la giustificazione per mezzo delle opere. Non capivano che è impossibile essere giustificati, o rimanere giustificati, per le opere. La giustificazione è SOLO, e sempre SOLO per mezzo di Gesù Cristo.

Leggo di come Paolo riprende loro per questo loro grave errore. Leggo Galati 3:6-14.

“6 Così Abrahamo "credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto di giustizia"; 7 sappiate pure che coloro che sono dalla fede sono figli di Abrahamo. 8 E la Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato le nazioni per fede, diede prima ad Abrahamo una buona notizia: "Tutte le nazioni saranno benedette in te". 9 Perciò coloro che si fondano sulla fede sono benedetti col fedele Abrahamo. 10 Infatti tutti coloro che si fondano sulle opere della legge sono sotto la maledizione, perché sta scritto: "Maledetto chiunque non persevera in tutte le cose scritte nel libro della legge per praticarle". 11 Ora è manifesto che nessuno è giustificato mediante la legge davanti a Dio, perché: "Il giusto vivrà per fede". 12 Ora la legge non proviene dalla fede, ma "l’uomo che farà queste cose vivrà per mezzo di esse". 13 Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo diventato maledizione per noi (poiché sta scritto: "Maledetto chiunque è appeso al legno"), 14 affinché la benedizione di Abrahamo pervenisse ai gentili in Cristo Gesù, perché noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede.” (Galati 3:6-14 LND)

Che brano chiaro e potente!

Nel v6 leggiamo chiaramente che Abrahamo è stato giustificato perché ha creduto a Dio, e cioè, aveva fede in Dio. Abrahamo non è stato giustificato per le sue opere, ma per la sua fede.

Anche noi, che abbiamo vera fede in Cristo, e ci fondiamo sulla fede, siamo giustificati per la fede, come Abrahamo, e siamo benedetti col fedele Abrahamo.

Chi si fonda sulle opere della legge per ottenere la salvezza è sotto maledizione. Infatti, per ottenere la salvezza per mezzo delle opere è necessario perseverare in tutte le cose scritte nella legge di Dio. Non basta solo riuscire a ubbidire a tutta la legge di Dio, bisogna anche perseverare in questo. L’ubbidienza alla legge deve essere totale e continuativa. Nessun uomo vive così, e nessun uomo può vivere così, che vuol dire, nessuno può ottenere la salvezza per le opere della legge. Perciò, chi cerca di ottenere la salvezza per mezzo delle opere della legge, è sotto maledizione, perché non può mai ottenere la salvezza.

Leggiamo di questo nei vv 11-12.

“11 Ora è manifesto che nessuno è giustificato mediante la legge davanti a Dio, perché: "Il giusto vivrà per fede". 12 Ora la legge non proviene dalla fede, ma "l’uomo che farà queste cose vivrà per mezzo di esse".” (Galati 3:11-12 LND)

Nessuno è giustificato davanti a Dio mediante le opere della legge, perché il giusto, colui che è giustificato, vivrà per FEDE. Chi cerca di ottenere la salvezza per mezzo delle opere della legge “vivrà per mezzo di esse”. Ma poiché nessuno può vivere per mezzo di esse, morirà.

Questa è la realtà per chi cerca di ottenere la salvezza mediante le buone opere. Chi vive così non è salvato, è sotto la maledizione della legge, e sta andando al tormento eterno.

Ma nei vv 13-14 c’è una notizia meravigliosa. Ve li leggo:

“13 Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo diventato maledizione per noi (poiché sta scritto: "Maledetto chiunque è appeso al legno"), 14 affinché la benedizione di Abrahamo pervenisse ai gentili in Cristo Gesù, perché noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede.” (Galati 3:13-14 LND)

Che notizia meravigliosa! Ecco la buona notizia, l’Evangelo!

Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge. Cristo stesso è diventato maledizione per noi, prendendo su di sé tutti i nostri peccati, e subendo Lui, sulla croce, l’ira di Dio per tutti i nostri peccati. È stato appeso alla croce per noi, affinché chiunque ripone la sua fede in Lui per essere salvato, sia salvato. La salvezza è per la fede in Cristo, nella sua opera, e non per le nostre opere.

Per mezzo di Cristo, essendo stati riscattati dalla maledizione della legge, abbiamo ricevuto la benedizione di Abrahamo, anche noi che siamo gentili, e come Abrahamo siamo giustificati per la fede.

Non solo, ma questa giustificazione per fede, questa salvezza, è disponibile per chiunque pone la sua fede in Cristo per la salvezza.

Conclusione

Che potente esempio abbiamo in Abrahamo!

Abrahamo aveva fede in Dio, una grande fede in Dio, ed è stato giustificato per la sua fede. Ma la fede di Abrahamo non era una fede finta, una fede a parole ma non di cuore. Piuttosto, la fede di Abrahamo era la fede vera e vivente, che produce opere. Infatti, osservando la vita di Abrahamo, in vari avvenimenti, abbiamo visto come la sua fede è stata dimostrata dalle sue opere, dalle sue azioni e dalle sue decisioni.

Abrahamo aveva la vera fede, la fede che salva, ed è stato giustificato per la sua fede. Anche noi che abbiamo fede in Cristo siamo figli di Abrahamo e siamo giustificati per la fede in Cristo. Ed essendo figli di Abrahamo, abbiamo anche ereditato la benedizione di Abrahamo.

Fratelli e sorelle, abbiamo visto l’esempio di Abrahamo. Camminiamo nelle orme di Abrahamo. Fidiamoci di Dio, giorno per giorno! E quando cadiamo nel non fidarci di Dio, lasciamo subito il nostro peccato, e torniamo a fidarci di Dio.

Viviamo come Abrahamo, e così anche noi saremo eternamente benedetti, in Colui che era in Abrahamo, in Gesù Cristo.

Abrahamo ha avuto fede in Dio. Ma più di tutto, Dio è stato fedele con Abrahamo. E Dio sarà fedele anche con noi, come lo è stato con Abrahamo. Camminiamo nelle sue vie, e fidiamoci di Lui.