Aiuto Biblico

Il peccato di non essere riconoscente

filename: ringraz01.odt di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org cmd
un insegnamento per chi non conosce Gesù Cristo ancora. Messaggio Evangelistico

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Una cosa molta brutta

Immagina una situazione con me. Sei molto occupato con i tuoi impegni, e hai poco tempo libero. Sei anche abbastanza stretto con i soldi. Però, scopri che un collega di lavoro, che è non particolarmente amichevole con te, è molto in difficoltà a causa di vari problemi grossi. In realtà, proprio questo collega, varie volte nel passato, non solo è stato scortese nei tuoi confronti, ma ha anche sparlato di te.

Nonostante questo, tu, con grande cuore, ti offri di aiutarlo, senza che le l'abbia neppure chiesto. Cominci a dedicargli tutti i tuoi giorni liberi, per aiutarlo. Inoltre, con grande sacrificio, gli dai una grande somma di denaro per aiutarlo a pagare i suoi debiti.

Grazie al tuo immenso aiuto, che è stato per te un grande sacrificio, egli riesce a superare i suoi problemi, e comincia a stare molto bene.

Ma, dopo tutto quello che tu gli hai fatto, egli non ti dice nemmeno grazie. Non solo, ma poco dopo, ti chiede di fargli un piccolo favore che però, visto che a tuo avviso non ritenevi che gli fosse veramente utile e per il suo bene, rifiuti di farglielo.

E dopo questo tuo rifiuto, anziché ringraziarti comunque di cuore per tutte le grandi cose che gli avevi fatto nel recente passato, egli comincia a parlare male di te perché hai negato di fargli un piccolo favore.

Nonostante tutto il bene che tu gli hai fatto, bene che lui non meritava, quest'uomo non ti è riconoscente.

Che persona ingrata. Egli non merita quello che tu gli hai fatto, eppure, lui ti ha considerato ingiusto e cattivo perché non gli hai fatto quel piccolo favore.

A questo punto immagino che, come me, ritieni che quella persona sia cattiva, e onestamente, potrei dire anche malvagia. Che cuore duro ha quell'uomo, che non è riconoscente per tutto quello che ha ricevuto da te!

Allora, ricordati di quella persona perché, in realtà, credo che quel tipo di cuore sia presente anche vicino a te.

Quanto siamo benedetti?

Ora, cambio un po’ discorso.

Quanto ricco sei? Solitamente, quando consideriamo la nostra ricchezza, usiamo un metro che considera tutte le cose che non abbiamo ma che vorremmo avere. Fissiamo il nostro sguardo su coloro che hanno più di noi, e non su coloro che ne hanno meno.

Però in realtà, se consideriamo bene tutte le situazioni che ci sono nel mondo, qui in Italia abbiamo tante benedizioni. Dubito che qualcuno che vive qui abbia mai conosciuto la vera fame. Non conosciamo neppure che cosa significhi dormire letteralmente per strada, come vivono tanti nel mondo. Diversamente da tantissime persone, noi abbiamo la possibilità di poter usufruire di medicinali in qualsiasi momento ci servano, e di avere una cura sanitaria migliore della grande maggioranza delle persone nel mondo.

Abbiamo la possibilità di godere di tante altre cose: dalla natura stupenda al cibo buonissimo.

Che abbiamo tantissimo è chiaro! Quello che vorrei considerare insieme a te è: da dove provengono tutte le nostre benedizioni?Per quale motivo le abbiamo ricevute e come dovremmo vivere alla luce di queste cose?

Da dove provengono le nostre benedizioni?

Da dove provengono le nostre benedizioni?

Ci può essere chi risponde che abbiamo tanto perché siamo delle brave persone che lavorano tanto. Certamente, è molto importante impegnarci nel nostro lavoro.

Però, ci sono tante persone nel mondo che si impegnano tanto, dalla mattina alla sera, probabilmente molto più di noi, ma che spesso vanno a letto con la fame, perché dove vivono, non hanno possibilità di lavorare. Ci sono genitori che trasportano i loro figli sulle proprie spalle per tanti chilometri, per ricevere una cura medica molta scarsa, e spesso, devono guardare i loro figli mentre soffrono e muoiono, perché non sono state loro somministrate delle semplici medicine, proprio perché nel luogo dove vivono non esistono o sono difficilmente reperibili.

Nessuno di noi ha potuto fare qualcosa prima della nascita per nascere con un cervello sano, anziché nascere ritardato, come non abbiamo fatto nulla per nascere con un corpo sano. Quindi, in questo campo non abbiamo nessun merito. Non abbiamo nessun merito se consideriamo il fatto che siamo nati in un paese benestante, anziché essere nati in un paese di grande povertà. Quindi, in realtà, non abbiamo nulla di cui possiamo giustamente vantarci.

In verità, tutto quello che abbiamo e che siamo di buono e di bello viene da Dio, il nostro Creatore. Egli è la fonte di tutto quello che abbiamo, anche delle nostre capacità.

Se vogliamo capire il vero significato della vita, dobbiamo rivolgerci a Dio. Gli uomini hanno mille opinioni, e credono oggi una cosa e domani un’altra. Ma Dio è Dio, Egli non cambia mai!

Per aiutarci a capire la vita, e per rivelarsi a noi, Dio ci ha lasciato la Sua Parola, le Sacre Scritture. Voglio leggerti alcuni brani dalla Parola di Dio, che ci aiutano a capire meglio la nostra situazione.

Prima di tutto, in un passo nell’Epistola ai Corinzi, l’Apostolo Paolo dichiarò che i Corinzi non avrebbero dovuto gonfiarsi d’orgoglio, l’uno a danno dell’altro. Poi, spiegò loro il perché. Leggiamo:

Infatti, chi ti distingue dagli altri? E che cosa possiedi che tu non abbia ricevuto? E se l’hai ricevuto, perché ti vanti come se tu non l’avessi ricevuto?” (1Corinzi 4:7 NRV)

Tutto ciò che possediamo di qualche valore, compreso tutto ciò che siamo capaci di fare, lo abbiamo ricevuto da Dio. Perciò, è assurdo vantarci, come se avessimo qualche merito nostro.

Un altro passo che ci aiuta a capire la nostra situazione è in Giacomo.

ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c’è variazione né ombra di mutamento.” (Giac 1:17 NRV)

Ogni cosa buona viene da Dio.

Anche l’intelligenza e la sapienza provengono da Dio, come leggiamo in un passo nei Proverbi.

Il SIGNORE infatti dà la saggezza; dalla sua bocca provengono la scienza e l’intelligenza.” (Prov 2:6 NRV)

Qualche altro passo che ci aiuta a capire che tutto quello che siamo e che abbiamo provengono da Dio.

Salmi 24:1 Al SIGNORE appartiene la terra e tutto quel che è in essa, il mondo e i suoi abitanti.

Neemia 9:6 Tu, tu solo sei il SIGNORE! Tu hai fatto i cieli, i cieli dei cieli e tutto il loro esercito, la terra e tutto ciò che è sopra di essa, i mari e tutto ciò che è in essi, e tu fai vivere tutte queste cose, e l’esercito dei cieli ti adora.

Ascoltiamo quello che dichiarò il re Davide, quando il popolo ebreo stava per presentare a Dio delle offerte per costruire il Tempio: 1Cronache 29:14 Poiché chi sono io, e chi è il mio popolo, che siamo in grado di offrirti volenterosamente così tanto? Poiché tutto viene da te; e noi ti abbiamo dato quello che dalla tua mano abbiamo ricevuto.

Tutto quello che abbiamo proviene da Dio. Eppure, siamo più portati a ringraziare altre persone di quanto siamo portati a ringraziare Dio di cuore.

Tutto quello che abbiamo deriva da Dio. Dovremmo avere cuori che abbondano in ringraziamento a Lui, giorno per giorno. Invece, il più delle volte, non viviamo così.

Che cosa meritiamo da Dio?

Quando consideriamo la nostra situazione davanti a Dio, non solo dobbiamo tener conto del fatto che abbiamo ricevuto tutto da Dio, ma dobbiamo anche considerare quello che meritiamo da Lui.

Tutto quello che abbiamo, perfino la nostra stessa vita, provengono da Dio. Ma, meritiamo tutto questo? O meglio dire: che cosa meritiamo da Dio?

Possiamo capire quello che pensiamo di meritare da Dio dal modo in cui Lo critichiamo in certi momenti.

Per esempio, quando succede che una persona che consideriamo buona muore in giovane età, magari una giovane madre o un giovane padre, che cosa dicono le persone?

Spesso, si sentono commenti come: “come mai che Dio ha permesso questo? Non è giusto che Dio ha permesso che una persona così buona abbia avuto un male così!”

Forse anche tu hai detto, o almeno pensato, una cosa del genere.

E poi, quando abbiamo affrontato situazioni difficili o brutte, probabilmente tutti noi abbiamo fatto commenti come: “non è giusto, non dovrei soffrire così!”

Analizziamo insieme questi pensieri. Dire che una situazione brutta non è giusta presume che meritiamo di meglio. Infatti, quando ci lamentiamo di una situazione, significa che alla base, anche se non ce ne rendiamo conto, c'è il pensiero che meritiamo di meglio.

Quindi, sotto sotto crediamo che Dio sia obbligato a farci del bene. Secondo questo modo di pensare, se Dio non ci fa del bene, non è giusto. In altre parole, crediamo di meritare il bene da Dio.

Ma è proprio così? È proprio vero che meritiamo di ricevere del bene da Dio? Che cosa abbiamo fatto per Dio per meritare qualcosa di buono da Lui?

Abbiamo già considerato il fatto che Dio è il nostro Creatore, e tutto quello che abbiamo, compreso la nostra stessa vita, viene da Lui. Dipendiamo da Lui per tutto.

Per capire quello che meritiamo da Dio, dobbiamo capire il motivo per cui Dio ci ha creato. Come nostro Creatore, Egli ha ogni diritto su di noi. Allora, per quale motivo ci ha dato la vita?

Ascolta bene, perché è estremamente importante che comprendiamo il motivo per cui Dio ci ha creato.

Dio ci ha creato per uno scopo ben chiaro: affinché lo onoriamo e Lo ringraziamo per ogni cosa, e Gli ubbidiamo, come frutto del fatto che riconosciamo il nostro bisogno di Lui. Dio ci ha creati affinché viviamo nella sua presenza, godendo LUI come il nostro tesoro più grande, glorificandoLo, ringraziandoLo per ogni cosa, e ubbidendoGli come frutto di una fede vera in Lui. Questo è lo scopo per cui Dio ci ha creato.

La legge di DIO

Ho menzionato che dobbiamo ubbidire a Dio. Per mostrarci come dobbiamo vivere, Dio ci ha dato la sua Legge, e siamo responsabili di ubbidirGli, vivendo secondo la sua legge.

Che cos’è la legge di Dio? Come c’entra con noi?

Come nostro Creatore, Dio ha stabilito due tipi di leggi. La prima è la sua legge dell'universo, che noi chiamiamo la legge naturale, per esempio, la legge della gravità e tutto quello che rende stabile l’universo. Chi disubbidisce alla legge naturale di Dio ne pagherà le conseguenze. Per esempio, se uno si getta da un palazzo alto, sicuramente cadrà a terra.

Oltre a questa legge naturale Dio, essendo un Dio santo, ha anche stabilito la sua Legge morale, per insegnare a noi, che siamo le sue creature, come dovremmo vivere.

Nello stesso modo che ci sono conseguenze per chi disubbidisce alla legge naturale di Dio, così ci sono conseguenze anche per chi disubbidisce alla legge morale di Dio. La differenza sta nel fatto che, mentre le conseguenze per la nostra disubbidienza alla legge naturale le riceviamo in questa vita, la maggioranza delle conseguenze per la nostra disubbidienza spirituale sarà al giudizio del mondo.

Consideriamo molto brevemente la legge morale di Dio. Troviamo la legge morale di Dio nella Parola di Dio, le Sacre Scritture, la Bibbia.

Pur essendo l’Italia considerata un paese “cristiano”, siamo estremamente ignoranti della Parola di Dio, e infatti, di solito, nemmeno i più ferventi nella religione hanno mai letto interamente la Parola di Dio.

Perciò, trascuriamo, e posso dire molto, la Parola di Dio. Non seguiamo, e nemmeno conosciamo, tutti i comandamenti di Dio.

A Gesù fu chiesto quale fosse il più grande comandamento. Ascoltiamo la Sua risposta:

30 Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua” Marco 12.30.

Quello che Dio vuole da noi è il nostro cuore; la cosa più importante per Dio è che Lo amiamo con tutto il nostro cuore. Dio non accetta le nostre briciole. Cosa vuol dire amare Dio?

Gesù Cristo ci dichiara:

Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; Giovanni 14:15

Amare Dio vuol dire ubbidirGli, non come se si trattasse di un pesante dovere, ma perché Lo ami, ed Egli è il tuo tesoro.

Amico/a, se siamo onesti, e consideriamo che riceviamo tutto da Dio, e se consideriamo che Dio merita adorazione e ringraziamento tutti i giorni da noi, e merita anche un’ubbidienza totale a tutti i suoi comandamenti, diventa perciò chiaro che non solo NON meritiamo il bene che riceviamo, ma in realtà, siamo gravemente colpevoli nei suoi confronti.

Qual è la condanna?

Abbiamo ubbidito fedelmente a tutti i comandamenti di Dio? Assolutamente no, anzi, solitamente, nemmeno conosciamo tutti i comandamenti di Dio, visto che diamo a Dio poca importanza.

Abbiamo un cuore che abbonda in ringraziamento a Dio per ogni cosa? Anche qua, la risposta vera è assolutamente no. Troppo spesso, prendiamo tutto per scontato. Altre volte, crediamo che otteniamo certe cose perché le abbiamo meritate. Quindi, anche qua, siamo gravemente colpevoli nei confronti del nostro Creatore.

Adoriamo Dio come Egli si merita? Anche qua, grande è la nostra colpa. Ci vantiamo di tante cose, come se fossero successe per merito nostro. Innalziamo altri uomini. Ma assolutamente non diamo la gloria a Dio che Lui si merita, perché Lui è glorioso, sopra tutta la sua creazione.

Amico/a, ascolta bene. Ognuno di noi ha bisogno di capire questa realtà. Nei confronti di Dio, siamo colpevoli, gravemente colpevoli, anche se non ce ne rendiamo conto. Visto che non seguiamo la legge di Dio, e non ringraziamo Dio come dovremmo, e non Lo glorifichiamo, noi siamo grandemente colpevoli nei suoi riguardi.

All’inizio, ho fatto l'esempio di un collega di lavoro che non era riconoscente per tutto quello che avevi fatto per lui. Era facile riconoscere quanto il suo cuore era malvagio, vista la sua ingratitudine.

Però, se consideriamo che NOI abbiamo ricevuto TUTTO quello che abbiamo da Dio, ogni nostra capacità e anche la nostra stessa vita, e se consideriamo quanto NON Gli siamo riconoscenti, aggiungendo a questa colpa anche il fatto che non ubbidiamo alla Legge di Dio e non Lo glorifichiamo come Dio, allora, possiamo iniziare a capire la grandezza del nostro peccato.

Infatti, Dio dichiara nelle Scritture:

tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio-” (Romani 3:23 NRV)

Tutti sono peccatori, tutti sono colpevoli. Ognuno di noi è nato e cresciuto colpevole davanti al nostro Creatore. Non solo abbiamo peccato, ma siamo peccatori.

Qual è la condanna per i nostri peccati?

Anche in questo caso, è la Parola di Dio che ci fa conoscere la risposta.

perché il salario del peccato è la morte,” (Romani 6:23 NRV)

Il salario, ovvero, quello che sarà la giusta retribuzione per il peccato, è la morte, che nella Parola di Dio, vuol dire la separazione eterna da Dio. Comunemente, denominiamo questa separazione: inferno, e sarà un tormento eterno, lontani da Dio e da ogni sua benedizione.

L’offerta del perdono e della salvezza

Perciò, se consideriamo tutto questo, la giusta domanda da porsi non è: “Perché Dio a volte permette che succeda il male?” ma è “ Perché Dio ci permette così tanto bene, considerando che siamo veramente colpevoli nei suoi confronti?”

Dio anche in questo caso ci dichiara la risposta nelle Scritture, in una lettera scritta dall’Apostolo Pietro. In questo brano, Pietro ha descritto il momento in cui Gesù Cristo ritornerà alla terra per giudicare gli uomini. Quel giorno sarà terribile per tutti coloro che non saranno trovati pronti. Abbiamo appena visto che la domanda giusta da porsi perciò è: “Considerando quanto siamo colpevoli agli occhi di Dio, perché Egli non manda il suo giudizio subito?” Vi leggo la risposta.

9 Il Signore non ritarda l’adempimento della sua promessa, come pretendono alcuni; ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento. 10 Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate.” (2Pietro 3:9-10 NRV)

Il Signore ha promesso di giudicare il mondo, e lo farà.

Però, al momento, Dio è ancora paziente con noi, per darci ancora un po’ di tempo per poterci ravvedere, in modo che possiamo essere salvati, anziché subire la condanna eterna.

Chi non si ravvede, chi non riceve il perdono oggi, mentre c’è ancora tempo, arriverà al giudizio finale senza speranza. A quel punto sarà troppo tardi.

Allora, alla luce di tutto questo, che cosa possiamo dire? Qual è la nostra situazione davanti al nostro Creatore, da cui dipendiamo per tutto: per ogni battito di cuore e ogni respiro, come per anche ogni pasto che mangiamo e per la forza che Lui di dà di alzarci dal letto e compiere quello che compiamo?

La nostra situazione è grave: noi tutti siamo colpevoli. La parola che Dio usa è che noi siamo dei peccatori. Non Gli abbiamo dato quello che Egli merita, nonostante la sua bontà e la sua pazienza verso di noi.

Che cosa dobbiamo fare?

Che cosa dobbiamo fare?

La prima cosa che dobbiamo fare è riconoscere la nostra situazione. Dobbiamo riconoscere che siamo dei peccatori, veramente colpevoli, giustamente sotto condanna.

Il salario del peccato è la morte, e visto che siamo peccatori, siamo colpevoli. È impossibile che noi riusciamo da soli a pagare il nostro debito. È impossibile che riusciamo a salvarci con le nostre forze. Per quanto noi possiamo fare, siamo senza speranza.

Però, incredibilmente, Dio ci offre quello che non potremmo mai meritare per contro nostro. Dio ci offre il perdono. Dio ci offre il perdono completo e il privilegio di diventare suoi figli.

Come è possibile questa soluzione, visto che il nostro peccato contro Dio è una barriera insuperabile?

Dio stesso ha provveduto l’unico modo per poterla superare, mandando suo Figlio, Gesù Cristo, ad offrirsi al posto dell'uomo peccatore, per subire la condanna che spettava all'uomo peccatore.

In parole semplici: siamo tutti peccatori. Non abbiamo dato a Dio la gloria che Egli si merita. Non Lo abbiamo ringraziato per tutta la sua cura per noi, giorno per giorno, anno per anno. E non abbiamo ubbidito ai comandamenti che Egli ci ha dato, visto che è il nostro Creatore.

Noi meritiamo la condanna eterna, la separazione eterna da Dio.

Però, Dio ci offre il perdono, e il privilegio di diventare suoi figli, per goderLo come Padre in questa vita terrena, e per vivere poi con Lui per tutta l’eternità. Questo è un dono che il Signore ci offre gratuitamente, per mezzo di Gesù Cristo.

Amico/a, non so quale siano i tuoi problemi di questi giorni. Non so quali siano i tuoi sogni. Però, posso assicurarti che tutto ciò che riguarda la vita su questa terra passerà. Quello che è importante è ricevere il perdono dal nostro Creatore. Quindi, ti esorto, cerca Dio, con tutto il tuo cuore.

Io, che ho scritto questo opuscolo, e Serena, mia moglie, abbiamo cercato Dio, e Dio ci ha risposto! Egli ci ha dato il dono della salvezza. Ci ha perdonato le nostre colpe e ci ha fatto diventare suoi figli. Ora, noi abbiamo la gioia di sapere che siamo perdonati, la grande gioia di sapere che abbiamo Dio con noi ogni giorno, e la gioia di sapere che abbiamo l’eternità con Lui, anziché un’eternità di tormento, separati per sempre da Lui, dove ci sarà pianto e stridore di denti.

Amico/a, cerca Dio, non con mezzo impegno, ma con tutto il tuo cuore, finché c’è tempo.

Cerca Dio, per mezzo di ciò che il Signore ci ha lasciato: la sua Parola, le Sacre Scritture, che ci fanno conoscere Gesù Cristo. Gesù Cristo è l’unica via per arrivare a conoscere Dio.

Se vorrai, noi avremo un'immensa gioia, nell'aiutarti a trovare le benedizioni in Cristo che abbiamo ricevuto noi. Quindi, se vuoi saperne di più, contattaci tramite una lettera o una email.

Ti offriamo gratuitamente una copia del Vangelo di Giovanni, insieme a delle guide che possono aiutarti a conoscere Dio.

Cerca Dio con tutto il tuo cuore, e Lui si farà trovare. CercaLo oggi! Il tempo è breve!