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Una Fede Genuina: parte 2

filename: fede-genuina02.06h.odt 30 luglio, 2006 di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org, 4250 parole cmd
parole chiave: fede, prove, santificazione, disciplina, salvezza, cammino cristiano

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Nella prima parte di questo sermone, che ho predicato la settimana scorsa, abbiamo considerato vari esempi di una fede che non salva. Abbiamo visto che si può credere in Gesù senza avere la salvezza se, per esempio, si cerca in Gesù un Salvatore, ma non un Signore. Chi cerca la salvezza dall'inferno, ma non cerca la santificazione, non ha una vera fede. Chi crede in Gesù cercando in Lui un aiuto nei problemi della vita, ma non crede in un Gesù che regna nella sua vita, non ha una vera fede.

Oggi, vorrei iniziare a parlare della vera fede, la fede che salva, e vorrei descrivere alcuni aspetti di una vita di fede.

La vera salvezza arriva quando uno cerca in Gesù, per fede, salvezza dal peccato, e confida in Gesù come Signore della propria vita.

La vera fede non è una decisione intellettuale. Quindi, non è una decisione che si prende ad un certo punto della vita, con la quale si crede di aver ottenuto la salvezza ma si continua poi a vivere come prima, perché la vera fede controlla la vita, per tutta la vita. Chi ha vera fede, vive per fede. Infatti, la Bibbia dichiara, in Romani 1:17

“Perché la giustizia di Dio è rivelata in esso di fede in fede, come sta scritto: "Il giusto vivrà per fede".” (Romani 1:17 LND)

Consideriamo insieme alcuni aspetti di cosa significa vivere per fede.

La Vera FEDE che salva

Chi ha vera fede considera Cristo più importante di qualsiasi altra cosa. Cristo diventa il suo tesoro, e prende il posto di tutto quello che prima era stato il suo tesoro. Rinunzia a tutto per Cristo.

È impossibile che hai Cristo come il tuo Salvatore, se non è il tuo tesoro, cioè se non sei pronto a rinunziare a tutto per avere Cristo. Ascoltate le parole di Cristo:

“Così dunque, ognuno di voi che non rinunzia a tutto ciò che ha, non può essere mio discepolo.” (Luca 14:33 LND)

Ricordate che il termine “essere un discepolo di Cristo” è un modo biblico di dire di avere Cristo come proprio Signore e Salvatore. Quindi, Gesù insegna che l'unico modo per essere salvato è di rinunziare a tutto quello che si ha. Si fa questa rinuncia solamente se si ha una vera fede in Cristo Gesù.

In un altro brano, Gesù parla del regno dei cieli, che è un modo per descrivere la salvezza. Notiamo che Gesù dichiara che questi uomini hanno venduto tutto per poter ottenere quel tesoro. In altre parole, la salvezza arriva a chi considera Gesù come il tesoro più prezioso di ogni altra cosa. Vi leggo le parole di Gesù in Matteo 13.

“44 Di nuovo, il regno dei cieli è simile ad un tesoro nascosto in un campo, che un uomo, avendolo trovato. nasconde; e, per la gioia che ne ha, va, vende tutto ciò che ha e compera quel campo. 45 Ancora, il regno dei cieli è simile ad un mercante che va in cerca di belle perle. 46 E, trovata una perla di grande valore, va, vende tutto ciò che ha, e la compera.” (Mat 13:44-46 LND)

La salvezza arriva ad una persona quando Dio le apre gli occhi a considerare Gesù come il suo tesoro, e quella persona così considera il suo peccato come ciò che lo ostacola dall'avere Gesù. Perciò, si ravvede dei suoi peccati, per potersi così aggrappare di tutto cuore a Gesù Cristo. Questa è la fede che salva! Questa fede è un'opera di Dio!

Gesù come Signore

La vera fede in Cristo comprende l'avere Gesù come tuo sovrano Signore. È impossibile avere la salvezza in Gesù, quindi, avere Gesù come tuo Signore, se non sei sottomesso a Lui, come Egli dichiara in Luca 6

“Ora, perché mi chiamate, Signore, Signore, e non fate quello che dico?” (Luca 6:46 LND)

Chi rifiuta di camminare in ubbidienza dimostra di non avere la vera fede. Ascoltiamo le parole di Gesù in Matteo 7

“Non chiunque mi dice: "Signore, Signore" entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.” (Mat 7:21 LND)

La vera fede produce una vita di ubbidienza a Cristo.

Crescita nella santità

Un altro aspetto della vera fede è che produce una crescita nella vera santificazione. È impossibile avere la salvezza, se non c'è anche la santificazione. Un brano che ci dichiara questa verità è Ebrei 12:14.

“Impegnatevi a cercare la pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore;” (Ebrei 12:14 NRV)

Solo chi si impegna a cercare la santificazione vedrà Dio. Non esiste la vera salvezza dove non c'è anche una crescita nella santificazione.

Leggiamo di questo in 1Giovanni

“Chi dice: "Io l’ho conosciuto," e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui.” (1Gv 2:4 LND)
“Chiunque rimane in lui non persiste nel peccare; chiunque persiste nel peccare non l’ha visto, né conosciuto.” (1Gv 3:6 NRV)

La vera fede è credere che Cristo può salvarti dal peccato, e non solo dalla condanna. Quindi, chi ha la vera salvezza vuole vincere i suoi peccati, ed è pronto a presentare ogni peccato a Cristo. Chi dice di essere salvato, ma non abbandona i suoi peccati e non cresce nella santificazione, non è salvato, e non ha una vera fede. Perciò, una crescente santificazione è un frutto che si avrà quando si ha la vera fede.

La vera fede e il cammino cristiano

Consideriamo ora cosa significa in pratica, una vita di fede giorno per giorno.

È estremamente importante capire questo principio, perché se abbiamo un concetto sbagliato di cosa significa avere fede in Dio, saremo facilmente delusi, quando invece avremmo potuto essere incoraggiati. Inoltre, un concetto sbagliato di cosa significa avere fede in Dio ci spinge a criticare Dio.

Un semplice esempio per capire questo. Supponiamo che un padre promette al figlio che gli darà un premio se studia bene e se sarà promosso con un buon voto. Il figlio interpreta questa promessa pensando che se sarà promosso il padre gli comprerà uno scooter nuovo, nonostante che suo padre non avesse detto niente del genere.

Il figlio supera bene l'esame, e il padre gli regala un bel computer portatile che potrà usare all'università. Il figlio, anziché avere gioia vedendo l'amore del padre, anziché avere un cuore pieno di ringraziamento, sarà molto deluso, e facilmente comincerà a criticare il padre.

Ma il problema non è da ricercare nel padre. Il padre ha mantenuto pienamente la sua parola. Il problema è che il figlio ha inventato un concetto suo di cosa il padre gli avrebbe regalato.

Quindi, è estremamente importante avere un concetto giusto di che cos'è la fede. Solo così non resteremo delusi.

Ciò che la vera fede NON è

Per capire ciò che la fede vera è, è utile capire ciò che NON è.

La vera fede è fede nella salvezza dal peccato, e non dai problemi.

Voglio ripetere questo, perché è molto importante capire questo concetto correttamente. La vera fede NON è fede che Dio ti salverà dai tuoi problemi, nel senso che Dio ti farà avere meno problemi nella vita.

Chi pensa che la vera fede non è altro che avere fiducia di ottenere l'esito che più si desidera, quel tale sarà terribilmente deluso volta dopo volta, perché quella non è la vera fede.

Non è un peccato, in sé, preferire che le cose vadano in una certa direzione piuttosto che in un'altra.

Per esempio, uno potrebbe desiderare che ci sia bel tempo il giorno in cui ha programmato un picnic. Uno studente vorrebbe poter riuscire a superare un esame, anche se non è riuscito a studiare bene. Un negoziante potrebbe desiderare un mese con tante vendite. Uno che ha problemi con parenti potrebbe desiderare che si comportino bene e non diano fastidio.

Come dicevo, non è sbagliato avere una preferenza, un desiderio. Quello che è sbagliato è pensare che Dio deve fare quello che vogliamo noi, come se bastasse avere fede che Dio farà quella cosa in un certo modo, per pretendere da Dio che si avveri quel desiderio.

È molto sbagliato credere che Dio farà come vorremmo noi. Per esempio, usando gli esempi di prima, sarebbe sbagliato credere con certezza che Dio darà bel tempo per fare un picnic, che Dio farà superare l'esame, che Dio darà tante vendite al negoziante, e che i problemi con i parenti si risolveranno senza difficoltà.

In tutti questi esempi, e in tantissimi altri che potremmo fare, questo tipo di fede, che è una fede sbagliata, non considera Cristo come Colui che Salva dal peccato, ma considera Cristo come Colui che dà quello che la persona desidera.

Con questo tipo di fede, la persona crede, sotto sotto, che Dio sia un servo celeste. Una fede così è una forma di talismano, e chi ha una fede così immagina che la sua fede può controllare quello che Dio farà.

Chi ha questo tipo di fede falsa immagina che Dio esiste per dargli quello che vuole. Con questo modo di pensare, quella persona immagina che basterà avere abbastanza fede, e la cosa che desidera succederà.

Questo modo di pensare è totalmente contrario all'insegnamento biblico. Dio non è il servo dei credenti. Dio non esiste per compiere la NOSTRA volontà. Dio fa la SUA volontà!

*** *** La vera fede NON è credere che Dio farà tutto quello che vuoi tu. La vera fede vuol dire avere fede che Dio ti curerà nel modo migliore, secondo il suo piano perfetto, NON secondo le tue preferenze. Ti curerà in modo da santificarti, affinché tu possa passare l'eternità nella sua presenza. *** ***

Non come voglio io, ma come vuoi tu

La vera fede non chiede a Dio di adattare la Sua volontà alla nostra. Per esempio, Gesù ci comanda che quando preghiamo, dobbiamo chiedere che sia fatta la volontà di Dio. Vi leggo l'inizio del Padre Nostro, che è un modello di come dobbiamo pregare.

“9 Voi dunque pregate in questa maniera: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. 10 Venga il tuo regno. Sia fatta la tua volontà in terra come in cielo.” (Mat 6:9-10 LND)

In questo modello, Gesù ci insegna che dobbiamo pregare che la volontà di Dio sia fatta. Quindi, NON dobbiamo avere fede che la nostra volontà sarà fatta.

Vediamo questo stesso concetto in 1Giovanni 5. Notate come la certezza di avere la risposta alle nostre preghiere è legata al pregare secondo la sua volontà.

“14 Questa è la sicurezza che abbiamo davanti a lui: se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. 15 E se sappiamo che egli ci esaudisce in qualunque cosa gli chiediamo, noi sappiamo di avere le cose che gli abbiamo chiesto.” (1Gv 5:14-15 LND)

Avete notato che Dio ci risponderà, ci esaudirà, se chiediamo o domandiamo secondo la sua volontà? Quando preghiamo, dobbiamo chiedere che sia fatta la volontà di Dio, non la nostra!

Gesù stesso ci è di esempio in questo. Quando stava per affrontare la croce, sapendo pienamente quello che Gli stava davanti, avrebbe voluto, umanamente, evitarlo. Ma notiamo come pregò, nel Giardino del Getsemani. Leggo da Matteo 26.

“E andato un poco in avanti, si gettò con la faccia a terra e pregava dicendo: "Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice; tuttavia, non come io voglio, ma come vuoi tu".” (Mat 26:39 LND)

Gesù fece conoscere al Padre quella che sarebbe stata la sua volontà, ma poi conclude chiedendo che fosse fatta non la sua volontà, ma quella di Dio.

Noi possiamo esprimere quella che sarebbe la nostra volontà, però, la vera fede, la fede che salva, confida nei risultati che Dio vuole portare, e dopo aver chiesto quello che vorrebbe, chiede che sia fatta la volontà di Dio.

Giacomo 4:13-16

Anche in Giacomo, vediamo che dobbiamo sottoporre tutta la nostra vita alla volontà di Dio, fiduciosi che Dio sa quello che sta facendo.

“13 E ora a voi che dite: "Oggi o domani andremo nella tale città, e vi dimoreremo un anno, commerceremo e guadagneremo," 14 mentre non sapete ciò che accadrà l’indomani. Cos’è infatti la vostra vita? In verità essa è un vapore che appare per un po’ di tempo, e poi svanisce. 15 Dovreste invece dire: "Se piace al Signore e se saremo in vita, noi faremo questo o quello". 16 Voi invece vi vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere è cattivo.” (Giacomo 4:13-16 LND)

La vera fede confida in Dio, qualsiasi cosa Egli faccia. La fede non è che Dio farà una certa cosa, la fede è nella persona di Dio. Quella persona che è convinta che Dio farà come vuole lei, non sta veramente credendo in Dio, e resterà molto delusa. Quindi, abbiate fede in Dio, non nei vostri progetti e nelle vostre preferenze!

Applicazione

Ci sono tanti esempi di come questo principio si può applicare giorno per giorno. Per esempio, nel caso di una malattia, o del credente stesso o di una persona a lui cara, la vera fede non sarà convinta che Dio guarirà. Invece, il credente con vera fede sarà convinto che Dio non lo abbandonerà, e sarà convinto che Dio farà cooperare tutte le cose al suo bene. Avrà fede che Dio farà la cosa giusta e la cosa migliore. Avrà fede nei tempi di Dio e nelle scelte di Dio.

Nel caso di un pericolo, chi ha la vera fede non è convinto che Dio lo salverà dal pericolo. Nel caso di un problema economico, la vera fede non consiste nel credere che Dio necessariamente risolverà il tuo problema, e provvederà abbastanza da permetterti di continuare a vivere allo stesso tenore di vita.

La vera fede non è avere fiducia che Dio ti darà la soluzione che desideri tu. La vera fede è fede IN DIO, non che Lui ti darà una determinata soluzione.

La vera fede è fede in Cristo Gesù come Colui che paga la tua condanna, e che ti salva dai tuoi peccati. È aggrapparti a Lui, come Signore e Sovrano della tua vita.

Se hai vera fede, crederai che Dio si servirà di ogni situazione per il tuo bene eterno, non per darti una vita comoda ora.

In Giovanni 14, Gesù dichiara:

“Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me.” (Giov 14:1 LND)

Gesù non dice che dobbiamo credere in una determinata soluzione, ma in LUI. La vera fede è fede in Dio, fiducia che Egli opererà secondo il SUO piano perfetto. Quindi, un credente che ha vera fede aggiungerà, di cuore, ad ogni richiesta che fa a Dio, la dichiarazione: non come voglio io, ma come vuoi TU. Non deve essere solamente una frase, ma deve essere il vero desiderio di cuore di chi ha vera fede in Dio.

La vera fede NON è fede che Dio ti darà una vita sulla terra come vorresti tu, piuttosto, è fede che Cristo ha pagato per i tuoi peccati, e che Dio ti sta conformando all'immagine di Cristo, per permetterti di passare tutta l'eternità nella Sua presenza. Perciò, la vera fede non presume certe benedizioni terrene, ma piuttosto, gioisce nelle benedizioni spirituali che ogni vero credente ha in Cristo.

Sapendo che Dio ci sta preparando per l'eternità, chi ha la vera fede ha pace anche quando le cose vanno male su questa terra, perché la sua speranza non è nelle cose sulla terra, ma nell'eredità riservata in cielo.

Chi ha la vera fede ha il suo tesoro in cielo, non sulla terra. Perciò, la sua gioia non è legata all'andazzo della vita terrena.

A. Sofferenze che erano a causa di disciplina

Un tipo di situazione in cui Dio non fa quello che uno vorrebbe, almeno nella carne, è quando Dio manda la disciplina.

Dio manda la disciplina quando uno continua a persistere in un peccato. La disciplina fa parte della vita di ogni vero credente. Vi leggo le parole di Gesù Cristo, nel suo messaggio alla chiesa di Laodicea.

“lo riprendo e castigo tutti quelli che amo; abbi dunque zelo e ravvediti.” (Apo 3:19 LND)

La disciplina fa parte dell'opera di Dio in ogni vero credente, ovvero, in tutti coloro che Cristo ama.

La Bibbia è molto chiara sul fatto che la disciplina può essere molto dolorosa.

Perciò, è inutile pregare che la disciplina non arrivi. Piuttosto, bisogna pregare di imparare il più possibile dalla disciplina.

Quindi, una parte della volontà di Dio per ogni credente è disciplinare quando serve. In questi casi, ........... NON si deve pregare che la disciplina venga tolta, ma piuttosto, che il peccato sia confessato e che si possa riprendere un cammino di santità! Se ti trovi sotto la disciplina di Dio, prega di imparare tutto quello che Dio ha da insegnarti!

B. Sofferenze che NON erano disciplina

Quando parliamo di disciplina, è molto importante ricordare che non ogni sofferenza è disciplina, anzi, la Bibbia ci insegna che i giusti avranno tante afflizioni.

Il Salmo 34:19 dichiara

“Molte sono le afflizioni del giusto, ma l’Eterno lo libera da tutte.” (Sal 34:19 LND)

Il SIGNORE libera i giusti da ogni afflizione, però, la liberazione NON consiste nel riuscire ad evitare le afflizioni, e a volte, si potrà anche non sopravvivere all'afflizione. La liberazione che Dio offre al credente che cammina in santità è la vittoria in Cristo anche se dovesse morire.

Filippesi 1:29 ci fa capire che le sofferenze fanno parte della vita di ogni vero credente.

“Poiché a voi è stata data la grazia per amore di Cristo, non solo di credere in lui, ma anche di soffrire per lui,” (Fil 1:29 LND)

Ogni vero credente dovrà soffrire in qualche modo per la sua fede. Vediamo questa stessa verità anche in 2Timoteo.

“Infatti tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati,” (2Tim 3:12 LND)

Solo chi vuole vivere piamente in Cristo è un vero credente. Perciò, ogni vero credente sarà perseguitato.

Cristo ci insegna in Giovanni 15 che ogni vero credente sarà odiato dal mondo.

“18 Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi. 19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; ma poiché non siete del mondo, ma io vi ho scelto dal mondo, perciò il mondo vi odia.” (Giov 15:18-19 LND)

Questo odio causerà sofferenze, ingiustizie, e difficoltà. Però, non dobbiamo scoraggiarci! Cristo ci ha preavvisato di questo!

A volte, le sofferenze per la nostra fede potranno arrivare perfino alla morte fisica.

Per esempio, in Atti 7, vediamo che Stefano fu lapidato per la sua fede. Dio lo liberò, ma non dalle mani dei suoi nemici! Stefano poté entrare vittorioso nella presenza di Cristo. Questa è stata la sua liberazione!

Anche in Apocalisse 9, nella lettera alla chiesa di Smirne, Gesù dice:

“9 Io conosco le tue opere, la tua tribolazione, la tua povertà (tuttavia tu sei ricco) e la calunnia di coloro che si dicono Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana. 10 Non temere ciò che dovrai soffrire ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in prigione per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita.” (Apo 2:9-10 LND)

Questi credenti avrebbero voluto essere liberati da questi nemici, ma invece, la volontà di Dio era che morissero, NON per disciplina, ma perché questa prova avrebbe portato gloria a Dio, e ricompensa a loro. La loro liberazione fu di ricevere la corona della vita nella presenza di Cristo in cielo!

Allora, come può un credente vivere per fede in mezzo alle sofferenze e alle persecuzioni?

Visto che le sofferenze fanno parte del piano di Dio per il credente, e come leggiamo in 1Pietro 1, vengono usate per purificare la fede di ogni credente, vivere per fede non vuol dire credere che si riusciranno ad evitare le sofferenze, ma piuttosto, vuol dire credere che Dio è pienamente in controllo, e non permetterà alcuna sofferenza sbagliata, e userà ogni sofferenza per compiere la Sua buona opera in noi, per conformarci all'immagine di Cristo.

Ci sono tanti esempi di questo principio nella Bibbia. La cura di Dio per Giuseppe, il figlio di Giacobbe, NON fu di liberarlo dalla cisterna, né fu di liberarlo subito dalla prigione in Egitto. Oppure: Dio si curò di Giuseppe, il figlio di Giacobbe, ma non liberandolo dalla cisterna, e nemmeno liberandolo subito dalla prigione in Egitto.

Non fu la volontà di Dio liberare Davide subito da Saul.

Non fu neanche la volontà di Dio liberare Paolo dal carcere.

Quando la chiesa a Gerusalemme fu perseguitata, la cura di Dio non fu di togliere la persecuzione. Piuttosto, Dio si servì della persecuzione per poter spargere il Vangelo in più luoghi. Vi leggo da Atti 8.

“1 Or Saulo approvava la sua uccisione. In quel tempo ci fu grande persecuzione contro la chiesa che era in Gerusalemme; e furono tutti dispersi per le contrade della Giudea e della Samaria, ad eccezione degli apostoli. 2 E alcuni uomini pii portarono a seppellire Stefano e fecero grande cordoglio per lui. 3 Ma Saulo devastava la chiesa entrando di casa in casa, trascinava via uomini e donne e li metteva in prigione. 4 Coloro dunque che furono dispersi andavano attorno, annunziando la parola” (Atti 8:1-4 LND)

Notate che fu la persecuzione a disperdere questi credenti, e questo servì per spargere la predicazione del Vangelo.

La vera fede confida che Dio sa quello che sta facendo! La vera fede non crede che Dio ci darà una vita facile, ma crede in Dio per la salvezza dai peccati. Crede in Dio per la santificazione, e perciò, accetta la disciplina. Crede in Dio che Dio è in controllo in ogni prova, e porterà l'esito giusto in ogni caso, anche se non ci è chiaro quello che sta facendo. Crede in DIO, non in un certo risultato.

Esempi biblici di una vita per fede

Nella Bibbia, troviamo tantissimi esempi che chi ha vera fede non presume che Dio agirà sicuramente come quella persona desidera.

Per esempio, nel libro di Abacuc leggiamo:

“...il giusto vivrà per la sua fede.” (Hab 2:4 LND)

Ma ricordiamo gli avvenimenti di quel libro. Abacuc era un credente Giudeo. Dio gli aveva rivelato che stava per punire Giuda tramite l'esercito dei Babilonesi, chiamati anche Caldei. Abacuc non lo voleva. Però, quella era la volontà di Dio. Perciò, Abacuc aveva fede in Dio, NON che Dio avrebbe fatto come voleva Abacuc, ma che Dio avrebbe fatto la cosa giusta, anche se questo significava che tanti del popolo che Abacuc amava sarebbero stati uccisi, e che tanti altri sarebbero stati deportati come prigionieri. Abacuc viveva per fede in Dio. Infatti, conclude il suo libro dicendo:

“16 Ho udito e le mie viscere fremettero a quella voce le mie labbra tremarono un tarlo entrò nelle mie ossa, e fui preso da gran paura dentro di me. Tuttavia rimarrò tranquillo nel giorno dell’avversità, che verrà contro il popolo che lo invade. 17 Anche se il fico non fiorirà e non ci sarà alcun frutto sulle viti, anche se il lavoro dell’ulivo sarà deludente e i campi non daranno più cibo, anche se le greggi scompariranno dagli ovili e non ci saranno più buoi nelle stalle, 18 esulterò nell’Eterno e mi rallegrerò nel DIO della mia salvezza. 19 L’Eterno, il Signore, è la mia forza; egli renderà i miei piedi come quelli delle cerve e mi farà camminare sulle mie alture". Al maestro del coro. Per strumenti a corda.” (Abacucu 3:16-19 LND)

Tu hai vera fede?

Avendo capito meglio che cos'è una vita di fede, chiedo a ciascuno di voi: tu hai una fede vera?

Vuoi evitare l'inferno, però cercando di avere il controllo della tua vita, oppure, vuoi essere liberato da ogni tuo peccato, e vuoi seguire Gesù in ogni cosa?

Vuoi sottometterti a Cristo in ogni aspetto della tua vita? Questo è un frutto della vera fede.

Per quanto riguarda le prove e le afflizioni, come reagisci, quando ti trovi in una prova? Poni le tue speranze, ovvero, la tua fede, in DIO, oppure, in una certa soluzione che vorresti tu?

Ma attenzione! Se non riesci ad avere fede in Dio nella piccole prove della vita, come puoi sperare di avere fede nelle prove più difficili?

Dio sa esattamente quello che sta facendo nella nostra vita. Ricordiamoci che le prove sono necessarie. A volte, servono come disciplina, per staccarci da certi peccati.

Più spesso, le prove sono usate come un crogiolo nel quale Dio raffina la nostra fede.

Le prove servono per conformarci di più all'immagine di Cristo. Servono per portare avanti l'opera di Dio.

Le prove, le tribolazioni, le persecuzioni, fanno tutte parte della vita di fede.

Quindi, carissimi, guardate a CRISTO! Abbiate fede in Lui, NON come un Servo Celeste che risolve i vostri problemi come voi vorreste, ma piuttosto abbiate fede che il Signore vi salva dai vostri peccati!

Camminate per fede, e così, il vostro cuore non sarà turbato, e avrete la gioia di Dio in ogni situazione. Camminate per fede, e non sarete delusi mai!

Preghiamo gli uni per gli altri, che possiamo avere vera fede, e vivere per fede, in ogni prova, piccola o grande che sia. Viviamo per fede in Cristo Gesù, il nostro Signore e Salvatore!