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Ravvedetevi, per non perire - Luca 13:1-5

filename: evang-42-13-01.06e.odt di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per RO, 3 maggio, 2006 cmd

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Buona sera. Vi faccio una domanda insolita, ma molto importante. Che cos'è la stoltezza?

Non vi do una definizione, ma piuttosto un esempio, che tristemente è molto comune.

Un esempio di grande stoltezza è qualcuno che sceglie di ignorare un grave pericolo.

Per esempio, ignorare un tumore piccolo non lo farà sparire. Anzi, questa scelta lo peggiorerà. Bisogna riconoscere un tumore per poi riuscire ad eliminarlo!

Se un aereo ha una bomba a bordo, ignorare quella realtà non risolverà nulla. E' assolutamente necessario, prima del decollo, eliminare la valigia che contiene la bomba.

Se hai un problema grave al motore della macchina, ignorarlo non risolverà il problema. Bisogna cambiare il pezzo che è rotto.

Amici, ogni persona in questo mondo è nata con un terribile problema, che però il più delle volte ignoriamo.

Stasera, vorrei presentarvi alcune delle verità più importanti della vita, che riguardano il problema più grande della vita, e che riguardano anche la sua soluzione.

Quello che vi annuncerò non l'ho stabilito io, ma l'ha stabilito il nostro Creatore, Dio, il Signore di tutto. Egli ci ha dato la Sua Parola per conoscere le verità che ci servono. Stasera, ve ne spiegherò alcune.

Gesù Cristo, che è Dio, ci dichiara che esiste un giudizio, ed anche un'eternità dopo questa vita. Alcuni saranno in gioia totale e stupenda per tutta l'eternità, mentre altri saranno in terribile tormento per i secoli dei secoli. Stare nella gioia anziché nel tormento dipende da quella scelta che Dio chiama la salvezza.

Gesù dichiara che se non riceviamo la salvezza, ovvero, se perdiamo l'anima, anche se potessimo guadagnare in questa vita tutto il mondo, sarebbe tutto inutile. Sarebbe stoltezza impegnarci per ottenere qualche tesoro su questa terra, per poi perdere l'anima per sempre.

Vi leggo quello che Gesù dichiara nel Vangelo di Marco.

35 Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor mio e del vangelo, la salverà. 36 E che giova all’uomo se guadagna tutto il mondo e perde l’anima sua? 37 Infatti, che darebbe l’uomo in cambio della sua anima?” (Marco 8:35-37)

Amici, ognuno di noi cerca di guadagnare, ovvero, di ottenere, quello che ci è importante. Per uno potrebbe essere la famiglia, per un altro lavoro o il successo, per un altro potrebbe essere il divertimento e i piaceri, per altri ancora potrebbe essere l'avere tante cose materiali, per un altro stare bene insieme agli amici.

Però, se non si ottiene la salvezza dell'anima, allora, anche se si potesse ottenere tutto quello che si desidera nella vita, sarà tutto invano. Quella persona subirà il tormento eterno.

Quindi, Gesù Cristo ci insegna che la cosa più importante di tutto è di ricevere la salvezza dell'anima. Non cercare questa salvezza è vera stoltezza.

È stabilito che ci sarà un giudizio

Una verità molto importante da sapere e ricordare è che ci sarà un giudizio dopo questa vita. Ognuno di noi sarà giudicato da Dio. Vi leggo dalla Parola di Dio.

...è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio,” (Ebrei 9:27 NRV)

Dio ha stabilito il Giudizio per tutti. Egli è il nostro Creatore, e quindi, quello che stabilisce Lui è una cosa certa.

A ciascuno di voi posso dire con certezza: tu, come me, sarai giudicato!

Come sarà questo giudizio? Saremo tutti salvati? O almeno quasi tutti saremo salvati?

Tanti non saranno salvati

Visto che Gesù Cristo è Dio e sarà Lui a giudicarci, Gesù Cristo stesso ci ha dichiarato come andrà il giudizio. Ascoltate attentamente, perché Gesù sta parlando del TUO giudizio, e del mio.

Vi leggo due passi dal Vangelo di Matteo. È Gesù che parla.

13 Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. 14 Stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano.” (Mat 7:13-14 NRV)

Gesù dichiara che POCHI troveranno la salvezza, e invece, MOLTI arriveranno alla perdizione.

Poi, in un altro passo, Gesù dichiara:

21 «Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti?" 23 Allora dichiarerò loro: "Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!"” (Mat 7:21-23 NRV)

Molti arriveranno al giudizio convinti che gli andrà bene, invece scopriranno che saranno condannati al tormento eterno.

È pericoloso solamente presumere che tutto andrà bene

Quindi, amici, non agite stoltamente, presumendo senza nessuna base che al giudizio vi andrà bene. C'è troppo in gioco!

Se uno non ottiene la salvezza in questa vita, e quindi, dovrà passare tutta l'eternità in tormento, non importa nulla quello che ha guadagnato e goduto mentre era in questa vita, che alla luce dell'eternità è tanto, tanto breve. Questo è il senso delle parole di Gesù che abbiamo appena sentito:

36 E che giova all’uomo se guadagna tutto il mondo e perde l’anima sua? 37 Infatti, che darebbe l’uomo in cambio della sua anima?” (Marco 8:36-37 NRV)

Quindi, non dobbiamo assolutamente solamente presumere o sperare, senza avere una base, che al giudizio ci andrà bene. Bisogna saperlo con certezza!

Un esempio da cui imparare

Stasera, vorrei considerare insieme un avvenimento che può aiutarvi a capire la vostra condizione spirituale, e anche come potete ottenere la salvezza. Le persone di cui leggerò credevano di essere gradite a Dio, ma in realtà, erano sotto condanna, e avevano bisogno della salvezza, perché altrimenti sarebbero state condannate al tormento eterno.

In questo brano, Gesù le aiuta a capire la loro condizione, e spiega loro come ottenere la salvezza. Quello che Gesù dichiara a loro vale anche per noi.

Vi leggo dal Vangelo di Luca.

1 In quello stesso tempo vennero alcuni a riferirgli il fatto dei Galilei il cui sangue Pilato aveva mescolato con i loro sacrifici. 2 Gesù rispose loro: «Pensate che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, perché hanno sofferto quelle cose? 3 No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti allo stesso modo. 4 O quei diciotto sui quali cadde la torre in Siloe e li uccise, pensate che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? 5 No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti come loro».” (Luca 13:1-5 NRV)

Consideriamo questo avvenimento, perché rispecchia molto la mentalità di oggi, e forse anche la tua.

Il pensiero di queste persone

Notiamo che queste persone erano pronte a parlare della morte degli altri, ma non della loro. Anche oggi, è molto più facile parlare della morte di qualcun altro che della nostra morte. Certamente, sappiamo tutti che dobbiamo morire, ma non vogliamo parlarne chiaramente.

Amici, ognuno dovrebbe pensare prima di tutto alla propria morte, non a quella degli altri. Se vieni a conoscenza della morte di qualcuno, dovresti chiederti: se dovesse succedere a me oggi, sono veramente pronto per il giudizio?

Se analizziamo attentamente questo brano, possiamo capire che queste persone credevano di essere pronte per la morte, ma in realtà, non lo erano affatto!

Comprendiamo il loro pensiero tramite la risposta che Gesù diede loro.

Queste persone avevano raccontato a Gesù della morte violenta di alcuni uomini. Al parere di queste persone, evidentemente, quegli uomini che erano stati uccisi erano più malvagi di loro. Infatti, queste persone credevano di essere pronte per affrontare il giudizio, ma in realtà, non lo erano, come comprendiamo dalle parole di Gesù.

Vi leggo le parole di Gesù.

2 Gesù rispose loro: «Pensate che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, perché hanno sofferto quelle cose? 3 No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti allo stesso modo.” (Luca 13:2-3)

Notiamo la domanda che fece Gesù: Pensate che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, perché hanno sofferto quelle cose?

Queste persone credevano di essere persone buone. Infatti, loro immaginavano che le persone che Pilato aveva ucciso, fossero state più malvagie di altre, ed era per questo motivo che Dio aveva permesso a Pilato di ucciderle.

Questi Giudei che parlavano con Gesù credevano di essere migliori di quei Galilei. Presumevano di essere a posto con Dio mentre, secondo loro, quei Galilei erano stati dei malvagi, e per questo Dio aveva permesso loro di essere uccisi in un modo così terribile da Pilato.

Amici, tante volte, anche noi ragioniamo in questo modo!

Anche noi crediamo che siamo abbastanza buoni. Pensiamo che in fin dei conti, ci sono tante persone peggiori di noi. Perciò, senza alcuna base vera, presumiamo che ci andrà bene dopo la morte.

Tantissime volte, parlando del fatto che ci sarà un giudizio dopo la morte, ho sentito persone dirmi che cercano di fare del bene, e non sono malvagie come tanti altri. Sulla base di questo loro ragionamento, sperano che gli andrà bene al giudizio.

Vi chiedo se anche voi, come quelle persone, avete pensato così, considerando tutto il bene che avete fatto, secondo il vostro metro, e presumendo che vi andrà bene al giudizio. Se questo è stato il vostro pensiero allora, come loro, avete bisogno di sentire la risposta che Gesù diede a loro.

La risposta di Gesù a loro

Considerate molto attentamente la risposta che Gesù diede a loro, perché vale anche per voi.

Prima di considerare la sua risposta, voglio dirvi qualcosa di molto importante.

Ho menzionato prima che dopo la vita ci sarà un giudizio nel quale il destino eterno di ogni persona sarà dichiarato. Quindi, l'imminente arrivo di quel giudizio è l'avvertimento più importante della nostra esistenza, perché tutta la nostra eternità dipende dal suo esito.

Quello che è importante sapere è che sarà Gesù Cristo stesso il Giudice! Dio Padre ha affidato tutto il giudizio a Gesù Cristo. Quindi, qualsiasi cosa che Gesù dichiara riguardo al giudizio e alla salvezza è estremamente importante da capire e da credere.

Allora, consideriamo molto attentamente la risposta che Gesù diede a quelle persone, perché visto che anche noi abbiamo la tendenza di credere che ci andrà bene, quella risposta serve anche a noi.

Vi leggo ancora.

1 In quello stesso tempo vennero alcuni a riferirgli il fatto dei Galilei il cui sangue Pilato aveva mescolato con i loro sacrifici. 2 Gesù rispose loro: «Pensate che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, perché hanno sofferto quelle cose? 3 No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti allo stesso modo.” (Luca 13:1-3 NRV)

Gesù dichiara che in realtà, quei Galilei non erano stati peggiori di altri, addirittura, se quelle persone che gli stavano parlando non si fossero ravvedute, anche loro sarebbero perite tutte allo stesso modo.

Che cosa intendeva Gesù con questa dichiarazione? Stava dicendo che anche loro sarebbero stati uccisi da Pilato, e il loro sangue mescolato con i loro sacrifici?

Assolutamente no! Gesù stava dicendo che se quelle persone non si fossero ravvedute, anche loro sarebbero arrivate alla perdizione eterna.

Che cos'è questa perdizione, e che cos'è il ravvedimento di cui parla Gesù, che è l'unico modo per evitare la perdizione?

La perdizione

La perdizione è una parola che Dio usa spesso nella Sua Parola, che descrive la condanna eterna, ovvero, il tormento eterno.

Abbiamo già sentito Gesù menzionare della perdizione nel Vangelo di Matteo:

Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa.” (Mat 7:13 NRV)

Nell'Epistola agli Ebrei, troviamo che esistono due categorie di persone: quelle che vanno in perdizione, e quelle che ottengono la vita, ovvero, vengono salvate e passano l'eternità con Dio. Vi leggo il brano, in cui l'autore parla con delle persone che avevano ottenuto la salvezza.

Ora, noi non siamo di quelli che si tirano indietro a loro perdizione, ma di quelli che hanno fede per ottenere la vita.” (Eb 10:39 NRV)

Anche l'Apostolo Pietro parla del giudizio alla fine del mondo, usando il termine perdizione:

i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della perdizione degli empi.” (2Pietro 3:6-7 NRV)

Quindi, la parola perdizione parla del destino eterno di coloro che non saranno salvati. Sarà un tormento eterno, una rovina eterna. Ricordiamoci che Gesù Cristo, e sarà Lui a giudicare, dichiara che saranno molti coloro che andranno in perdizione, e pochi riceveranno la vita eterna. Quindi, non dobbiamo assolutamente prendere per scontato che ci andrà bene! Infatti, nel brano che stiamo considerando, Gesù spiega la via per non andare in perdizione.

Tutti devono ravvedersi

Infatti, rileggo il passo che stiamo considerando.

2 Gesù rispose loro: «Pensate che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, perché hanno sofferto quelle cose? 3 No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti allo stesso modo.” (Luca 13:1-3 NRV)

Il modo per non andare in perdizione è di ravvedersi. Infatti, Gesù dichiara che TUTTI hanno bisogno del ravvedimento.

Amici, le parole di Gesù sono valide per noi come erano valide per loro. Se non vi ravvedete, anche tutti voi perirete, eternamente! Avete anche voi bisogno di ravvedervi veramente! Il vostro destino eterno dipende da questo!

Perciò, è estremamente importante capire che cos'è il ravvedimento, e poi, è estremamente importante ravvedersi.

Siamo tutti peccatori

Prima di capire il ravvedimento, dobbiamo capire che tutti siamo peccatori davanti un Dio santo.

Il concetto che solitamente abbiamo di noi stessi non rispecchia quello che Dio ha di noi.

Solitamente, noi ci misuriamo confrontandoci con altre persone, e solitamente quelle molto peggiori di noi, in modo che, secondo il nostro giudizio, crediamo di non essere tanto malvagi.

Invece, Dio non ci giudica confrontandoci con altre persone. Dio ci giudicherà in confronto con la Sua santa, perfetta legge, che rispecchia la Sua santità assoluta e perfetta.

Alla luce della santità di Dio, siamo tutti dei terribili peccatori.

È assurdo confrontarci con altri, quando in realtà saremo giudicati solamente in base alla Legge di Dio. Non solo è assurdo, ma questo tipo di ragionamento ci porta alla condanna eterna. Quindi, è una stoltezza da evitare!

Bisogna riconoscere che siamo peccatori. Tutti! Agli occhi di Dio, siamo tutti grandi peccatori! Infatti, nella Parola di Dio, leggiamo:

tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio-” (Rom 3:23)

Siamo tutti peccatori, e quindi, tutti siamo privi della gloria di Dio, che vuol dire, che i nostri peccati ci separano da Dio nella sua gloria. Se arriviamo al giudizio in questa condizione, allora, saremo separati da Dio per tutta l'eternità, nel tormento eterno.

Essendo tutti peccatori, siamo tutti sotto condanna.

Quindi, ci serve il perdono, abbiamo bisogno della salvezza!

Come possiamo ricevere il perdono, come possiamo essere salvati, in modo da superare la condanna eterna?

Ora, arriviamo alle parole di Gesù.

Gesù dichiara che per non essere condannati, per non perire, e quindi per ottenere il perdono e la vita eterna, abbiamo bisogno di ravvederci.

Il vero ravvedimento è quello che ci fa ricevere il dono della salvezza.

Spiegazione del ravvedimento

Che cos'è il vero ravvedimento? La parola stessa significa: inversione di marcia. Cioè, se stai andando andando una certa direzione in macchina, e ti rendi conto che è sbagliata, prima di tutto, fermi la macchina. Poi, fai una manovra per cambiare direzione. A questo punto, anziché essere diretto verso sud, sei diretto verso nord. La macchina è nello stesso punto di prima, però, è indirizzata nella direzione opposta. Questo è il ravvedimento. Da qui perciò si può cominciare ad andare nella nuova direzione.

Il vero ravvedimento che porta alla salvezza eterna è un cambiamento radicale nel cuore che cambia la propria visione di Dio e la visione di se stesso. È molto più che solamente essere triste per il peccato e di conseguenza comportarsi meglio. Tante persone che non hanno Cristo arrivano a migliorare il loro comportamento, senza essere veramente ravvedute. Chi fa così, pur migliorando il proprio comportamento, non supererà il giudizio!

Il vero ravvedimento vuol dire, prendere Dio come il proprio tesoro.

Di natura, ognuno di noi ha come tesoro qualcosa di questo mondo. Per uno è la famiglia, per un altro sono i beni materiali, per un altro è l'essere visto bene dagli altri, che la Bibbia chiama voler la gloria degli uomini, per un altro sono i piaceri della vita. Però, il fatto è che se il nostro tesoro è qualsiasi cosa diversa da Dio, il nostro Creatore, quella cosa è una grande offesa a Lui. Dio ci comanda di avere Dio stesso come tesoro.

Per quanto le cose che Dio ha creato possano essere stupende, dalla musica ai colori del tramonto e ai gusti dei cibi, nulla è minimamente paragonabile a Dio stesso. Perciò, è un terribile peccato non avere Dio come il nostro tesoro.

Quando il nostro cuore preferisce la creazione anziché il Creatore, quando non siamo riconoscenti a Dio, quando non Gli diamo gloria per chi Lui è, siamo grandemente colpevoli agli occhi Suoi.

Il ravvedimento vero è quando abbiamo un radicale cambiamento di cuore, e Dio diventa il nostro tesoro, nella persona di Gesù Cristo.

Nel ravvedimento, riconosciamo il nostro peccato. Riconosciamo che non siamo bravi come pensavamo, anzi, siamo dei peccatori.

E così, riconosciamo che siamo gravemente colpevoli, e che meritiamo la condanna eterna.

Riconosciamo che non potremmo mai arrivare a meritare la salvezza con il nostro impegno, perché il nostro peccato è troppo grande.

E poi, il vero ravvedimento comprende vedere in Gesù Cristo l'unico che può salvarci. Significa arrivare a credere veramente che Gesù è Dio stesso, che diventò anche uomo, che venne nel mondo per pagare la condanna del peccato, affinché chi si rifugia in Lui potesse essere perdonato e salvato.

Chiaramente, per rifugiarti in Cristo, ovvero, per veramente credere in Lui, tu devi veramente capire di essere un peccatore, giustamente condannato.

Quando vedi in Gesù Colui che può salvarti dalla condanna eterna, Gesù diventa il tuo tesoro. Egli ti diventa più prezioso di qualsiasi altra cosa nella tua vita. Questa è una parte del cambiamento di direzione che è il ravvedimento.

Gesù vi comanda di ravvedervi. Egli è venuto sulla terra per provvedere la possibilità di essere salvati. Tocca a ciascuno di voi desiderare questa salvezza con tutto il vostro cuore.

Applicazione

Caro amico o cara amica, se non hai già ricevuto, senza dubbi, il perdono per i tuoi peccati, se Gesù non è veramente il tuo tesoro, allora, sei sotto condanna. Ben poco importa quello che ti succede in questa vita, perché presto passerà, e ti troverai nel tormento eterno. Come dichiara Gesù: che giova all'uomo se guadagna tutto il mondo e perde l'anima sua?

Finora, sei stato terribilmente colpevole davanti a Dio, perché non solo hai peccato continuamente contro la Legge di Dio, ma peggio ancora, hai avuto qualcosa altro come il tuo tesoro, anziché Cristo Gesù.

Perciò, ripeto le parole di Gesù. Ti invito, ti esorto, con tutto il mio cuore, a ravvederti! Cerca Gesù, con tutto il tuo cuore, tramite la Parola di Dio!

In Cristo Gesù, puoi trovare il perdono, puoi diventare un vero figlio di Dio, puoi conoscere l'amore di Dio come Padre, ed avere la gioia di sapere che non solo Dio è con te ogni giorno di questa vita, ma che tu sarai con Dio per tutta l'eternità!

Oppure, puoi scegliere di ignorare la tua condizione spirituale. Puoi scegliere di solamente presumere che ti andrà bene. Però, quando poi arriverai davanti al giudizio eterno, e sentirai la sentenza della tua condanna eterna, ricordati che sei stato tu a scegliere di ignorare l'offerta del perdono e della salvezza da parte di Cristo!

La scelta è tua! Scegli Gesù! Scegli la vita! Scegli il perdono e la salvezza! Ravvediti!