Aiuto Biblico

Degni di essere imitati

sermone di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per domenica, 26 luglio, 2009 ---- cmd na -----
parole chiave: imitare, chi dobbiamo imitare, essere d'esempio, come crescere, genitori e figli.

Audio:

Se due gemelli fossero separati appena dopo la nascita ed uno dato ad una famiglia nel Veneto e l'altro ad una famiglia in Sicilia, crescendo, quali accenti avrebbero? Chiaramente avrebbero due accenti diversi, ognuno di loro avrebbe quello della sua zona, della propria famiglia adottiva. Perché?

Perché, quasi sempre, i bambini parlano con lo stesso accento dei loro genitori e, poi, se hanno amici che parlano con un altro accento, imparano anche quello?

Lo fanno perché, di natura, imitiamo coloro che ci stanno vicini. Imitiamo gli altri molto più di quanto di solito ci rendiamo conto di farlo.

È facile vedere questo nei bambini in quanto essi palesemente imparano quasi tutto imitando quello che vedono e osservano nelle persone intorno a loro. Vediamo facilmente le caratteristiche dei genitori nei loro figli, sia nel modo di parlare, che di pensare, che di agire, sia in bene che in male.

Man mano che un figlio cresce, comincia ad imitare poi gli altri bambini. Una grande e spesso brutta sorpresa per tanti genitori è constatare quante cose negative i loro figli imparino, quando iniziano a frequentare l’asilo o la scuola, imitando gli altri bambini. Sembra che il più delle volte essi imitino le cose peggiori.

Quando si arriva all'età delle medie e delle superiori, c'è un forte desiderio di imitare gli altri. Per tanti ragazzi e ragazze, non poter essere come gli altri è visto come un tormento!

Pure come adulti abbiamo la tendenza ad imitare gli altri, anche se in un modo più subdolo. Vediamo questo facilmente in cose esteriori come la moda e nella maniera di portare i capelli. Basta guardare le foto di persone di 10, 20, 30 e 40 anni fa per vedere chiaramente che, in ogni periodo, la società stabilisce certi parametri di bellezza. Nello stesso periodo ci possono essere diversi stili, per esempio, in base alle varie età nella società. Però, in un dato periodo, la stragrande maggioranza delle persone segue quello che è lo stile di quel periodo, al punto che, se si guardano delle vecchie foto, si può individuare abbastanza precisamente il periodo in cui una foto è stata scattata, vedendo lo stile dei vestiti e il modo di portare capelli. L'uomo imita gli altri uomini.

Però si imitano gli altri in cose molto più importanti che solo la moda e i capelli. Molti genitori prendono tante decisioni nel modo di allevare i figli imitando “la maggioranza” degli altri genitori. Per esempio, a che età si lascia un figlio andare in giro da solo? A che età si permette ad una ragazza di stare sola con un ragazzo? A che età si consente ad un figlio di avere un cellulare? Molto spesso i genitori decidono imitando altri genitori, anziché valutando veramente la decisione in base ai principi biblici.

Pensando a quanto un marito aiuta in casa, è ovvio che, spesso, un marito imita quello che ha visto in altri mariti. Similmente, se si tratta del modo in cui una moglie vive la sottomissione al marito, spesso la moglie imita quello che ha visto in altre mogli.

Tante volte una Chiesa decide il modo secondo il quale svolgerà il ministero in base a quello che stanno facendo altre Chiese.

Imitare fa parte della vita. Ho letto di un missionario che era andato a lavorare in mezzo ad una tribù di pagani. Dopo vari anni, Dio ha benedetto l’opera ed è nata una Chiesa. Un giorno, durante una preghiera in Chiesa, per la prima volta il missionario alzò lo sguardo e lo rivolse intorno a lui. Vide che il fratello che stava pregando aveva un piede su una sedia, con il braccio che riposava sul ginocchio e la fronte appoggiata sulla mano. Il missionario si rendeva conto che egli stesso era solito pregare esattamente così e che, a sua insaputa, i giovani credenti lo avevano osservato e avevano imitato esattamente la posizione che egli prendeva quando pregava.

Quindi, tenete in a mente che imitare fa parte della vita. Siamo un popolo che imita gli altri.

È giusto imitare?

Come credenti dobbiamo chiederci: secondo la Bibbia, è giusto imitare gli altri?

Imitare fa parte della vita e la Bibbia non ci dice mai che imitare in sé sia sbagliato. Piuttosto, nella Bibbia, Dio ci insegna chi dovremmo imitare.

Esempi da non seguire

Probabilmente conosciamo tutti quei brani in cui Dio ci esorta ad evitare brutti esempi per la nostra vita. Forse uno dei brani più chiari a riguardo è 1Corinzi 15:33, il quale ci insegna che, se una persona ha una brutta compagnia, ovvero se si mette vicino a brutti esempi, alla fine sarà inevitabile che imiterà quegli esempi. Vi leggo 1Corinzi 15:33:

“Non vi ingannate; le cattive compagnie corrompono i buoni costumi.” (1Corinzi 15:33 LND)

Questo versetto è fondato sulla verità che imitiamo quello che ci circonda, ovvero imiteremo quelli che scegliamo come compagnia. Se scegliamo una cattiva compagnia, prima o poi imiteremo i suoi cattivi costumi. È un principio ed è stoltezza credere che non succederà a noi.

Ecco perché, volta dopo volta nel Antico Testamento, Dio comandava ai Giudei di non stabilire stretti rapporti con i pagani intorno a loro. Vi leggo un esempio di questi brani da Esodo 34:15,16:

“15 Non fare alcuna alleanza con gli abitanti del paese perché, quando essi si prostituiscono ai loro dèi ed offrono sacrifici ai loro dèi, qualcuno di essi ti inviti e tu mangi dei loro sacrifici, 16 e prenda delle loro figlie per i tuoi figli, e le loro figlie si prostituiscano ai loro dèi e inducano i tuoi figli a prostituirsi ai loro dèi.” (Esodo 34:15-16 LND)

Il messaggio qui è chiaro: se i Giudei dovessero stabilire una stretta compagnia con i pagani intorno a loro, sarebbe certo che ne verrebbero influenzati, imitando le pratiche pagane di quei popoli. Perciò dovevano evitare di avere dei pagani come loro compagnia. Tristemente, come spiega il brano, è successo proprio questo e, per tale ragione, Israele si è molto allontanato da Dio, pagando terribili conseguenze.

In 2Corinzi 6, Dio ci comanda in modo categorico di non avere stretti legami con i non credenti, qui descritti come un giogo. Vi leggo:

“14 Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo diverso, perché quale relazione c’è tra la giustizia e l’iniquità? E quale comunione c’è tra la luce e le tenebre? 15 E quale armonia c’è fra Cristo e Belial? O che parte ha il fedele con l’infedele? 16 E quale accordo c’è tra il tempio di Dio e gli idoli? Poiché voi siete il tempio del Dio vivente, come Dio disse: "Io abiterò in mezzo a loro, e camminerò fra loro; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo". 17 Perciò "uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’immondo, ed io vi accoglierò, 18 e sarò come un padre per voi, e voi sarete per me come figli e figlie, dice il Signore Onnipotente". 7:1 Avendo dunque queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio.” (2Corinzi 6:14-7:1 LND)

Questo comandamento è molto categorico. Dobbiamo evitare gioghi con i non credenti per non essere influenzati da loro.

Dobbiamo evitare di imitare il male.

Imitare il bene

Come la Bibbia insegna a non imitare il male, così ci insegna ad imitare il bene. Per esempio, guardiamo brevemente a Filippesi 3:17 e ai versetti seguenti che ci aiutano a capire la volontà di Dio per noi riguardo a chi dovremmo imitare e a chi, invece, non dovremmo imitare.

Leggiamo Filippesi 3:17 – 4:1; questo brano parla prima, al v.17, di chi dovremmo imitare, poi, ai vv.18 e19, parla di chi NON dovremmo imitare, in seguito, ai vv.20 e 21, parla della nostra cittadinanza e in conclusione, Paolo riassume tutto con un’esortazione finale al v. 4:1:

17 Siate miei imitatori, fratelli, e guardate quelli che camminano secondo l’esempio che avete in noi. 18 Perché molti camminano da nemici della croce di Cristo (ve l’ho detto spesso e ve lo dico anche ora piangendo), 19 la fine dei quali è la perdizione; il loro dio è il ventre e la loro gloria è in ciò che torna a loro vergogna; gente che ha l’animo alle cose della terra. 20 Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore, 21 che trasformerà il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua gloria, mediante il potere che egli ha di sottomettere a sé ogni cosa. 1 Perciò, fratelli miei cari e desideratissimi, allegrezza e corona mia, state in questa maniera saldi nel Signore, o diletti! (Filippesi 3:17-4:1)

Paolo comanda a questi credenti di imitare lui e di osservare coloro che camminavano come lui, in modo di poter imitare anche loro. Leggo ancora il v.17:

Siate miei imitatori, fratelli, e guardate quelli che camminano secondo l’esempio che avete in noi. (Filippesi 3:17)

Il comandamento di imitare lui e coloro che vivono come lui è un principio che vale tuttora. Dobbiamo imitare coloro che camminano come camminava Paolo e altri credenti fedeli.

Poi, nel v.18, Paolo descrive persone che camminavano male. NON bisogna imitare quel tipo di persone. Infine, nel v.4:1, egli dichiara: “state in questa maniera saldi nel Signore”. In altre parole, imitando coloro che camminano bene, staremo saldi nel Signore! Quindi, imitare le persone giuste è estremamente importante e utile.

Come imitare

Per poter imitare qualcuno, dovete prima di tutto osservare quella persona per riconoscere come vive, come si comporta, come parla. Imitare qualcuno poi va molto oltre il seguire il suo insegnamento. Notate quello che Paolo scrive a Timoteo in 1Timoteo 4:12, riguardo a come doveva essere un esempio che gli altri potevano imitare:

“Nessuno disprezzi la tua giovinezza, ma divieni esempio ai fedeli nella parola, nella condotta, nell’amore, nello Spirito, nella fede e nella castità.” (1Timoteo 4:12 LND)

Timoteo doveva essere d'esempio in tutti quei campi della vita, in modo che i credenti potessero imitarlo a riguardo. Perciò anche noi dovremmo cercare le persone giuste da imitare perché questa è una parte importante della crescita spirituale.

In Filippesi 3:17, abbiamo letto:

“Siate miei imitatori, fratelli, e considerate coloro che camminano così, secondo l’esempio che avete in noi.” (Filippesi 3:17 LND)

Notate la parola “considerate”. È una parola che viene tradotta altrove come “stare attento”, “tenere d’occhio qualcuno”, “avere lo sguardo intento alle cose che non si vedono” e anche come “badare bene a qualcosa”. Cioè, il suo senso va molto oltre il semplice guardare qualcuno. Piuttosto esso vuol dire osservare veramente e considerare attentamente quello che hai osservato. Vediamo questo in modo chiaro nel Salmo 37:37:

“Sta’ attento all’uomo integro e osserva l’uomo retto, perché il futuro di tale uomo sarà pace.” (Salmo 37:37 LND)

Dio vuole che osserviamo attentamente coloro che cammino bene nella via del Signore, affinché, imitandoli, possiamo sapere meglio come camminare.

Quindi, per poter imitare le persone giuste, dobbiamo osservare attentamente le loro vite. Questo richiede un vero impegno e passare più tempo possibile con quella persona, ovvero farla diventare una vostra compagnia.

Ci sono vari altri brani che parlano dell'importanza di imitare le persone giuste. In Filippesi 4:9, Paolo comanda ai credenti di imitarlo:

“Quelle cose che avete imparato, ricevuto e udito da me e veduto in me, fatele, e il Dio della pace sarà con voi.” (Filippesi 4:9 LND)

Anche qua vediamo che dobbiamo imitare non solo l'insegnamento, ma la vita stessa di chi pratica quello che insegna, camminando in modo giusto e integro davanti a Dio.

A questo punto, chiedo a voi che siete genitori: chi è che insegna ai vostri figli più di tutti gli altri? Chiaramente siete voi. Un genitore insegna moltissimo a suo figlio e non insegna solo fatti, ma valori, il come comportarsi, il come parlare e il come agire. Allora, voi genitori potete veramente dire ai vostri figli di imitare non solo quello che dite loro, ma il vostro esempio che vivete davanti a loro? In altri termini, vivete quello che insegnate? Siete un esempio chiaro di come dovrebbero loro essere? Prego che sarà sempre di più così in casa di ognuno di voi.

Passando ad altri versetti che parlano di imitare le persone giuste, visto che Paolo non poteva essere ovunque, mandava persone che vivevano come lui, cioè che avevano anche loro una vita esemplare, a stare con i credenti in varie città, affinché tali credenti avessero un esempio da imitare da vicino. Vi leggo 1Corinzi 4:16-17:

“16 Vi esorto dunque a divenire miei imitatori. 17 Per questa ragione vi ho mandato Timoteo, che è mio figlio diletto e fedele nel Signore, che vi ricorderà quali sono le mie vie in Cristo e come insegno dappertutto in ogni chiesa.” (1Corinzi 4:16-17 LND)

Quanto è importante avere le persone giuste da imitare!

In Ebrei 13:7, troviamo il comandamento di imitare i nostri conduttori. La parola “ricordatevi” vuol dire tenere bene in mente il loro esempio in modo da poterlo seguire. Leggo Ebrei 13:7:

“Ricordatevi dei vostri conduttori, che vi hanno annunziato la parola di Dio e, considerando il risultato della loro condotta, imitate la loro fede.” (Ebrei 13:7 LND)

Quando mettiamo insieme tutti questi brani, è molto chiaro che Dio vuole che i credenti maturi si impegnino ad essere un buon esempio e che quelli più giovani osservino e seguano il loro buon esempio.

Essere un esempio da seguire

Alla luce di tutto quello che abbiamo letto finora, è chiaro che Dio intende che un aspetto importante della crescita di ogni credente è quello di imitare coloro che camminano bene. Però, affinché questo possa essere una realtà, servono coloro che camminano bene. Servono credenti maturi che si impegnino a vivere in modo degno di essere imitati, per grazia.

In 2Tessalonicesi, Paolo, guidata dallo Spirito di Dio, parla ancora dell'importanza di imitare lui e gli altri che erano con lui. Leggo 2Tessalonicesi 3:7-9. Notiamo che Paolo e i suoi collaboratori si impegnavano specificamente ad essere un esempio da imitare. Leggo:

“7 Voi stessi infatti sapete in qual modo dovete imitarci, perché non ci siamo comportati disordinatamente fra di voi, 8 e non abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato con fatica e travaglio giorno e notte, per non essere di peso ad alcuno di voi. 9 Non già che non ne avessimo il diritto, ma per darvi noi stessi un esempio affinché ci imitaste.” (2Tessalonicesi 3:7-9 LND)

Voglio qui farvi notare che Paolo e gli altri con lui si impegnavano specificamente per essere un buon esempio da imitare per gli altri. Cioè, riconoscendo l'importanza per i credenti di avere dei buoni esempi da seguire, Paolo e gli altri si impegnavano ad essere quell' esempio. In questo caso, avendo riconosciuto che nella Chiesa serviva l'esempio di lavorare con fatica, Paolo rinunciava al sussidio per essere di esempio di cosa voglia dire lavorare sodo.

A tal proposito voglio chiedere a ciascuno di voi che è credente: tu stai davvero vivendo tenendo a mente l'importanza, in ogni tua decisione e azione, di essere un buon esempio da imitare? Cioè, in ogni tua decisione, tieni ben presente nella tua mente che sei di esempio e cerchi di vivere in maniera tale da aiutare gli altri a sapere cosa vuol dire camminare in Cristo in modo integro? Un credente veramente maturo vive così. O che possiamo noi vivere così, rinunciando alle nostre preferenze e perfino ai nostri diritti per essere di esempio!

L'importanza di essere buoni esempi

Quando consideriamo poi le qualifiche delle guide della Chiesa locale, è chiaro che devono essere attribuite a uomini degni di essere imitati, non perfetti, ma che abbiano un cammino tale che, imitando loro, è possibile somigliare di più a Gesù Cristo. Anche le loro mogli devono avere una simile vita.

Leggo la prima parte delle qualifiche per chi diventa un anziano, ovvero un vescovo, della Chiesa così come sono scritte in 1Timoteo 3:1-4:

“1 Questa parola è sicura: Se uno desidera l’ufficio di vescovo, desidera un buon lavoro. 2 Bisogna dunque che il vescovo, sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, assennato, prudente, ospitale, atto ad insegnare, 3 non dedito al vino, non violento, non avaro, ma sia mite, non litigioso, non amante del denaro; 4 uno che governi bene la propria famiglia e tenga i figli in sottomissione con ogni decoro;” (1Timoteo 3:1-4 LND)

E' chiaro da tali versi che questi uomini devono essere un esempio da imitare. Questo è altrettanto chiaro nell'esortazione che l' Apostolo Pietro rivolge agli anziani in 1Pietro 5:

“1 Esorto gli anziani che sono fra voi io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sono anche partecipe della gloria che dev’essere rivelata: 2 pascete il gregge di Dio che è fra voi, sorvegliandolo non per forza, ma volentieri, non per avidità di guadagno ma di buona volontà, 3 e non come signoreggiando su coloro che vi sono affidati, ma essendo i modelli del gregge.” (1Pietro 5:1-3 LND)

Tramite Pietro, Dio comanda agli anziani di essere modelli del gregge, ovvero di vivere in modo tale da essere un esempio da imitare.

Quindi, volta dopo volta, vediamo l'importanza di imitare credenti più maturi come aspetto di una buona crescita e vediamo che i credenti maturi devono vivere in modo da essere un buon esempio.

Chiesa

Come questo è vero per gli individui, è anche vero per l'intera Chiesa. Un chiesa matura dovrebbe essere un esempio per altre chiese. Certamente nessuna chiesa arriverà mai a camminare in modo perfetto, come nessun individuo arriva mai alla perfezione in questa vita. Però, come un individuo può camminare in modo integro per essere un buon esempio, così anche una Chiesa che cammina in santità davanti a Dio può essere un esempio da imitare. O che possiamo crescere in questo campo!

Applicazione:

A questo punto, mettendo insieme tutto quello che abbiamo considerato oggi, vediamo quanto è importante imitare coloro che camminano bene, come è anche importante non imitare, e nemmeno avere come compagnia, coloro che camminano male.

Affinché sia possibile imitare coloro che camminano bene, servono credenti che camminano bene. Se non ci sono questi credenti, la crescita non avverrà come dovrebbe.

Ed è su questo che voglio soffermarmi per considerare la nostra situazione. Ognuno di noi è un esempio per altri, o in bene o in male. Che esempio sei tu? O che possiamo considerare che esempio siamo!

Come esempio di questo fatto, fra i bambini e i ragazzi della Chiesa, i più grandi vengono imitati da quelli più giovani. Questa è una cosa da aspettarsi e non rappresenta niente di strano né di sbagliato in sé. La domanda importante per i più grandi è: siete un esempio degno di essere imitato? Prego affinché voi, che siete l'esempio per gli altri, prendiate molto seriamente questa grande responsabilità davanti a Dio. Prego che vi impegniate ad essere un buon esempio in ogni aspetto della vita.

Fra voi credenti adulti, voi che siete nella fede da più anni, siete un esempio per quelli più giovani nella fede? Anche qua la domanda importante è: che tipo di esempio siete? Siete un esempio degno di essere imitato? Imitando voi, i giovani credenti diventeranno più simili a Cristo?

Mariti, siete un buon esempio per altri mariti che Dio salverà? Dimostrate con la vostra vita cosa vuol dire, in pratica, amare la moglie come Cristo ama la Chiesa? Siete di esempio di che cosa vuol dire sacrificarsi per curare la moglie? Siete di esempio di come bisogna curare la moglie teneramente? O che possiamo essere uomini così! O che i nostri figli maschi possano capire cosa vuol dire essere un marito che rispecchia Cristo, guardando il nostro esempio!

E voi mogli, siete un esempio degno da imitare per quanto riguarda l' essere donne pie, caste, guardiane delle vostre case e pienamente sottomesse e rispettose verso i vostri mariti? Prego che ogni nuova donna che Dio salva possa avere ottimi esempi da imitare per essere una vera donna di Dio. Prego che ogni figlia nella Chiesa possa sapere molto bene cosa vuol dire essere una donna di Dio dall'esempio che vede in voi sorelle.

Voi giovani adulti non sposati, siete un esempio per quelli più giovani? Vivete questa stagione della vita con sobrietà e serietà, con purezza e con grande zelo per il regno di Dio?

Applicazione per i genitori

Quando parliamo di imitare, fra tutti i rapporti della vita, il rapporto in cui l'uno imita l'altro più che in qualsiasi altro rapporto è il rapporto fra genitori e figli.

I genitori hanno una immensa influenza sui loro figli, in bene e in male, in base a come vivono. Solitamente nessuno influisce su di un figlio quanto i suoi genitori.

Un brano che ci aiuta a capire questo in senso negativo è in Esodo 20, nella prima parte dei 10 comandamenti. Vi leggo Esodo 20:3-5:

“3 Non avrai altri dei davanti a me. 4 Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrerai davanti a loro e non le servirai, perché io, l’Eterno, il tuo DIO, sono un Dio geloso che punisce l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano” (Esodo 20:3-5 LND)

Ti sei mai chiesto come mai Dio punisce certi peccati dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione? Come può essere questo quando leggiamo in altri brani che Dio non punisce un figlio per quello che ha fatto suo padre?

Almeno una parte della risposta sta nel fatto che, solitamente, i figli imitano l'esempio dei loro genitori e, quindi, essi imitano i peccati dei padri. Vediamo questo ripetutamente nel libro dei Giudici. Il popolo di Dio peccava e spesso il peccato durava due o tre generazioni, finché Dio non mandava la disciplina per spezzare quella brutta catena. Quindi, un motivo per cui Dio punisce i figli e anche i nipoti per i peccati dei padri è perché quelle successive generazioni imitano i loro padri, commettendo gli stessi peccati.

Se uno osserva con attenzione, è incredibile quanto i figli rispecchino i loro genitori. Sembra però che questo sia più vero per quanto riguarda i peccati dei genitori che per quanto riguarda le loro qualità buone. Cioè, un figlio imita più frequentemente i peccati che vede nei genitori.

Per esempio, i figli che crescono in una casa in cui i genitori mentiscono, sono molto più portati a mentire. Lo stesso per i figli che crescono in una famiglia in cui i genitori tendono a criticare e sparlare di altri. Nella maggioranza dei casi, i figli diventano così, pronti a criticare e a sparlare di altri a loro volta.

Ti sei mai chiesto perché certi bambini sono molto portati a scattare d'ira, mentre altre sono calmi? Nella grande maggioranza dei casi, quando un figlio dimostra scatti d'ira, avrà subìto ira da uno o entrambi i genitori.

Ricordate che, spesso, i peccati dei figli piccoli sono molto più palesi di quanto lo siano i peccati dei genitori. I figli piccoli non cercano di nascondere i loro peccati come facciamo noi adulti. Perciò, anche se un genitore è meno palese nel suo modo di peccare, un figlio riconosce i peccati dei genitori e, di solito, imita quei peccati.

Alla luce di questo, parlo a voi genitori. Ricordatevi che noi adulti possiamo scegliere la nostra compagnia mentre i vostri figli non possono scegliere i loro genitori. Voi siete la loro compagnia. Quindi è grande la vostra responsabilità davanti a Dio.

Considerate che esempio siete per i vostri figli. Siete un esempio degno di essere imitato oppure li state portando su una via sbagliata?

Per esempio, voi genitori siete orgogliosi nel vostro modo di parlare? Se sì, sappiate per sicuro che i vostri figli riconoscono tale cosa e siete di brutto esempio a loro in questo.

Siete egoisti? Prendete tempo per voi stessi anche quando il vostro coniuge non ha tempo per se stesso? Vi impegnate ad avere le cose come le volete voi più di quanto vi impegnate ad avere le cose come possano piacere al vostro coniuge?

Genitori, avete la tendenza ad alzare la voce con frustrazione e così dimostrate che non è importante essere mansueto accettando quello che Dio permette? I vostri figli vi sentono spesso parlare con un tono fastidioso anziché con calma, come per esempio se dite: Pierino, perché non hai messo via le tue cose? Non sto parlando del contenuto di quello che dite, piuttosto del tono con il quale lo dite. Che esempio siete?

Quando parlate delle cose di Dio, parlate con zelo ed entusiasmo oppure parlate in modo indifferente, come solo per adempiere ad un dovere? Sappiate che siete un esempio per i vostri figli. Imitandovi, avranno zelo per il Signore?

Quando vostro figlio sbaglia o disubbidisce, con quale tono gli parlate? Parlate in modo da dimostrare fastidio per non avervi ascoltato oppure parlate con serietà per quello che ha fatto ma non come se vi avesse offesi personalmente? Vi importano i vostri diritti o il suo bene? Sappiate che i figli comprenderanno il vostro atteggiamento e vi imiteranno.

Quando c'è un problema, dimostrate ansia e, quindi, dimostrate che non ci si può fidare della cura di Dio oppure rimanete calmi, essendo un esempio di cosa vuol dire avere fede in Dio?

Quando qualcuno vi tratta in modo ingiusto o vi causa problemi, come reagite? Con mansuetudine, come insegna Dio, oppure agitandovi? Che esempio siete per i vostri figli?

Per quanto riguarda la perseveranza e l'autocontrollo, che esempio siete? Che esempio siete dell' amore fraterno e di altruismo?

Potrei andare avanti, ma credo che abbiate capito.

Chiaramente queste domande valgono per tutti, perché siamo tutti un esempio. Siamo un buon esempio o un brutto esempio?

Conclusione

Per concludere, ricordiamo la verità principale che abbiamo visto oggi: ogni persona imita le altre. La Bibbia ci comanda di imitare coloro che camminano bene. Perciò dobbiamo riconoscere chi sono essi e dobbiamo prendere nota di come vivono, di come parlano, di come si comportano, in modo che possiamo imitarli.

State cercando queste persone? State osservando il loro esempio e il frutto che il Signore produce in loro?

Un punto importante da menzionare è il seguente: imitare coloro che camminano bene è un combattimento contro la carne. Tenete questo in mente! Però, la nostra crescita è molto legata ad imitare le persone giuste.

E questo ci porta ad una verità molto importante: voi state cercando di essere l'esempio che serve agli altri? Valutate ogni vostra decisione, ogni vostro comportamento e ogni vostra azione alla luce del vostro esempio per gli altri?

Ricordate che questo non riguarda solamente quello che fate davanti agli altri, ma riguarda anche le decisioni che prendete in privato, perché le nostre scelte determinano il nostro carattere e il nostro carattere sarà un buon esempio o un cattivo esempio.

O che possiamo avere un cuore che prende molto seriamente la responsabilità di essere esempi degni da essere imitati!

E, infine, una parola importantissima a voi che siete genitori. Vi esorto a valutare molto attentamente ogni aspetto del vostro comportamento e il vostro modo di fare, pensare e parlare. Prendete tutto quello che non è un buon esempio e presentatelo al Signore. Cambiate strada in qualsiasi campo in cui non siete un buon esempio per non trascinare i vostri figli verso il male. Di solito nessuno può danneggiare i vostri figli spiritualmente quanto voi. Siate un buon esempio per loro!

Personalmente riconosco l'immenso beneficio che ho avuto da tanti anni dai buoni esempi che Dio mi ha dato da imitare. Tuttora, ho varie persone nella mia vita che imito, riconoscendo che più divento come loro, più sarò come Cristo. O che possiamo noi essere quel tipo di esempio per altri!