Aiuto Biblico

La benedizione di essere una nuova creatura

filename: 47-0517.doc di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org - sermone per 29 dicembre, 2002, per RO >

Nel corso della vita, ogni persona accumula colpe, sbagli, fallimenti, errori. Se una persona è onesta con se stessa, e tante persone NON lo sono, riconosce di avere alle spalle una montagna di sbagli e di colpe e di fallimenti. Queste sono le parole usate nel mondo, ma la parola che Dio usa è peccato. Ogni persona ha alle spalle una montagna di peccati. Ognuno ha ferito altri, ognuno ha agito con stoltezza.

Questa montagna di peccati, di fallimenti e di errori influisce moltissimo su come uno vede se stesso, e come viene visto dagli altri.

Considerando tutti gli sbagli passati, spesso si arriva a provare tanta vergogna davanti agli altri. I fallimenti passati creano una brutta reputazione.

Tante persone fanno molto per cercare di nascondere, o di negare, i loro sbagli e fallimenti, sia da loro stessi che dagli altri. Tante persone mettono molta enfasi sulle cose esteriori, che in effetti diventano una maschera dietro alla quale esse si nascondono.

Però, per quanto si può cercare di ignorare o nascondere il proprio passato, esso resta là, immutato. Non c’è scampo. Infatti, per questo motivo, tante persone soffrono di depressione, o sono molto nervose, o scattano facilmente. Sono così perché hanno accumulato una montagna di cose sbagliate, e non avendo modo di scappare da questa montagna, stanno male dentro, sotto il peso di tutta questa colpa e dei loro fallimenti, e ciò si esterna in tanti modi diversi, tutti negativi.

Peggio ancora

Però, per quanto sia negativo essere visti male dagli altri, e stare male internamente a causa dei peccati accumulati nella vita, questa montagna di peccati porta ad una conseguenza molto, molto peggiore, una conseguenza terribile ma, per il momento, non visibile. L’unico modo per riconoscere il vero male che il peccato produce è tramite la rivelazione che Dio ci dà nella sua parola, la Bibbia.

Nella Parola di Dio, Dio annuncia al mondo che ogni uomo sarà giudicato in base ai propri peccati, e che il salario del peccato è la morte, ovvero, la separazione eterna da Dio, in un luogo di terribile tormento, giorno e notte, nei secoli dei secoli.

Quindi, per quanto i peccati che una persona ha commesso possano produrre problemi e dolori in questa vita, la cosa più terribile sarà la sofferenza eterna per chi muore con i suoi peccati.

Leggiamo del giudizio di Dio, e poi, della sofferenza per coloro che vengono condannati.

“40 Come dunque si raccolgono le zizzania e si bruciano con il fuoco, cosi avverrà alla fine dell’età presente. 41 Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono l’iniquità, 42 e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti.” (Matteo 13:40-42 NRV)
“E il diavolo che le aveva sedotte fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli.” (Apocalisse 20:10 NRV)
“11 Poi vidi un grande trono bianco e colui che vi sedeva sopra. La terra e il cielo fuggirono dalla sua presenza e non ci fu più posto per loro. 12 E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri furono aperti, e fu aperto anche un altro libro che è il libro della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere. 13 Il mare restituì i morti che erano in esso; la morte e il soggiorno dei morti restituirono i loro morti; ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere. 14 Poi la morte e il soggiorno dei morti furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda, cioè lo stagno di fuoco. 15 E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco.” (Apocalisse 20:11-15 NRV)

I peccati che una persona commette vengono tutti scritti nei libri in cielo, e se il nome di una persona non è scritto nel libro della vita, al giudizio finale quella persona sarà condannata ad un eterno tormento a causa dei propri peccati. Subirà l’ira di Dio per tutta l’eternità.

Cari, dobbiamo capire che i problemi che i peccati possono provocare sulla terra non sono nulla in confronto con la sofferenza che ci sarà per tutta l’eternità per chi muore nelle proprie colpe.

la coscienza aggravata

Chiaramente, il tormento eterno è la conseguenza più terribile del peccato. Però, anche in questa vita, i peccati che una persona commette producono un cattivo frutto. L’accumulo di peccato produce una coscienza aggravata che non ha vero riposo.

Nell’Epistola agli Ebrei, ci sono due brani che descrivono una coscienza aggravata dal peccato. In questi brani, l’autore sta spiegando che le opere religiose, che in questo caso erano i sacrifici che Dio aveva stabilito al tempo di Mosè, non possono liberare la coscienza del peso del peccato. Solo il sacrificio di Cristo può liberare la coscienza. Leggiamo.

“9 Questo è una figura per il tempo presente. I doni e i sacrifici offerti secondo quel sistema non possono, quanto alla coscienza, rendere perfetto colui che offre il culto, 10 perché si tratta solo di cibi, di bevande e di varie abluzioni, insomma, di regole carnali imposte fino al tempo di una loro riforma.” (Ebrei 9:9-10 NRV)
“1 La legge, infatti, possiede solo un’ombra dei beni futuri, non la realtà stessa delle cose. Perciò con quei sacrifici, che sono offerti continuamente, anno dopo anno, essa non può rendere perfetti coloro che si avvicinano a Dio. 2 Altrimenti non si sarebbe forse cessato di offrirli, se coloro che rendono il culto, una volta purificati, avessero sentito la loro coscienza sgravata dai peccati? 3 Invece in quei sacrifici viene rinnovato ogni anno il ricordo dei peccati; 4 perché è impossibile che il sangue di tori e di capri tolga i peccati.” (Ebrei 10:1-4 NRV)

Nessun tipo di opera religiosa, né alcun altro tipo di opera, può liberare la coscienza dal peso del peccato. Il peccato diventa un grande fardello che tiene la coscienza dell’uomo legata.

risultati

Quindi, la grande montagna di peccati che uno ha accumulato nella propria vita, lo fanno stare male dentro, o lo fanno impegnare in tante cose per nascondere o per negare i propri peccati, e possono creare una reputazione negativa, che porta ad avere difficoltà con gli altri. Questi problemi spesso producono ansia, depressione, scatti d’ira, e tanti altri problemi. Rovinano veramente la vita.

Però, ci sarà ancora la conseguenza eterna di un tormento eterno, come condanna per tutti questi peccati.

Il mondo cerca di negare l’esistenza del peccato. Ormai, tante cose che Dio dichiara essere peccati, il mondo le definisce di libera scelta per le persone. Però, per quanto il mondo possa negare l’esistenza del peccato, il peccato esiste, e produce il suo frutto amaro, sia in questa vita, sia nell’eternità.

La soluzione da Dio

L’uomo non è capace di risolvere il problema del proprio peccato. Non può cancellare la montagna di peccati e di fallimenti che gli sta adosso. Non può liberarsi dal senso di colpa. Infatti, quando un uomo peccatore sente la sua colpa, sta riconoscendo la realtà della sua situazione. E quando una persona NON sente il peso del suo peccato, sta vivendo una menzogna.

Una persona può cercare di non pensare ai suoi peccati, può negare la sua colpa, può dare la responsabilità agli altri o alle circostanze. Può impegnarsi ad essere più religioso, e può dedicarsi a fare del bene. Però, non può liberare la sua coscienza dalla sua colpa.

La soluzione viene da Dio, tramite il vero perdono.

Per la grazia di Dio, vogliamo passare oltre al problema, per arrivare alla soluzione. Grazie a Dio, esiste una vera soluzione, una soluzione totale e perfetta, una soluzione che è impossibile per noi, ma che è stata provveduta da Dio.

L’unico modo in cui è possibile togliere veramente la colpa del nostro peccato è che il nostro peccato sia punito; solo in quel modo, la colpa non esisterà più.

Però, l’unico modo che il nostro peccato può essere punito è con la morte, la separazione da Dio. Se paghiamo noi la condanna, siamo dunque perduti per sempre. Quindi, è impossibile per l’uomo liberarsi dalla sua colpa.

Dio ha fatto quello che era impossibile per l’uomo. Dio è diventato uomo, Gesù Cristo, e ha vissuto una vita perfetta, senza peccato. Quindi, Gesù non aveva colpa. Poi, è morto sulla croce, lui innocente per noi colpevoli, subendo l’ira di Dio al posto dei peccatori.

Quando Dio salva una persona, battezza quella persona in Cristo, in modo che la persona sia considerata morta realmente con Cristo sulla croce, e così la sua condanna viene pagata, e la persona non è più colpevole. Non esiste più alcuna condanna per quella persona, e così, essa non è più colpevole. Non ha motivo di avere sensi di colpa.

Questa è la meravigliosa buona notizia del Vangelo. Leggiamo alcuni brani che parlano di quest’opera, in cui una persona muore con Cristo, e così, la sua condanna viene pagata.

“1 Che diremo dunque? Rimarremo forse nel peccato affinché la grazia abbondi? 2 No di certo! Noi che siamo morti al peccato, come vivremmo ancora in esso? 3 O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? 4 Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita. 5 Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua. 6 Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato; 7 infatti colui che è morto, è libero dal peccato. 8 Ora, se siamo morti con Cristo, crediamo pure che vivremo con lui, 9 sapendo che Cristo, risuscitato dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui.” (Romani 6:1-9 NRV)

Poi, in Galati 2:20, Paolo descrive la sua condizione, che è anche la condizione di ogni persona che è stata realmente salvata.

“19 Quanto a me, per mezzo della legge, sono morto alla legge affinché io viva per Dio. 20 Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato sé stesso per me.” (Galati 2:19-20 NRV)

Un bellissimo brano nel Salmo 103 ci spiega come il sacrificio di Cristo ci libera veramente dalla condanna dei nostri peccati.

“8 Il SIGNORE è pietoso e clemente, lento all’ira e ricco di bontà. 9 Egli non contesta in eterno, né serba la sua ira per sempre. 10 Egli non ci tratta secondo i nostri peccati, e non ci castiga in proporzione alle nostre colpe. 11 Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così è grande la sua bontà verso quelli che lo temono. 12 Come è lontano l’oriente dall’occidente, così ha egli allontanato da noi le nostre colpe.” (Salmi 103:8-12 NRV)

Voglio notare ancora l’ultimo versetto: Come è lontano l’oriente dall’occidente, così ha egli allontanato da noi le nostre colpe.

Carissimi, fermiamoci a meditare su questa verità. Quando Dio salva una persona, toglie tutta la sua condanna, e la carica su Cristo Gesù, e Cristo paga totalmente quella condanna. Così, la persona è totalmente liberata dalla sua colpa. Il suo peccato è stato allontanato da lui, quanto l’oriente è lontano dall’occidente! Dio non si ricorderà più di quel peccato, perché è stato pagato completamente. Leggiamo alcuni brani che dichiarano questa meravigliosa verità. In questi brani, è Dio stesso che parla.

Isaia 43:25 Io, io sono; per amor di me stesso cancello le tue trasgressioni e non mi ricorderò più dei tuoi peccati.
Ebrei 8:12 Perché avrò misericordia delle loro iniquità e non mi ricorderò più dei loro peccati.
Ebrei 10:17 Non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità.

Quando Dio salva una persona, paga il suo debito totalmente in Cristo, e i suoi peccati vengono dimenticati per sempre. Non esistono più. Quando una persona viene giustificata per la fede in Cristo Gesù, non c’è alcuna condanna rimasta per quella persona.

“1 Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù, 2 perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte. 3 Infatti, ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha fatto; mandando il proprio Figlio in carne simile a carne di peccato e, a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne,” (Romani 8:1-3 NRV)

Non c’è dunque più nessuna condanna! Non c’è più colpa per tutti i peccati passati. Sono stati confessati, e perdonati. Non esistono più.

Questa è la meravigliosa verità del Vangelo. Dobbiamo conoscere e ricordare questa verità.

Una Nuova Creatura

Quando Dio salva una persona, non solo toglie completamente tutta la sua colpa, ma gli dà un cuore nuovo. L’opera della salvezza rende la persona realmente una nuova creatura. Leggiamo questa di verità in 2 Corinzi 5:17.

“Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove.” (2 Corinzi 5:17 NRV)

Cari, voglio considerare questa incredibile realtà. Che cosa vuol dire, essere una nuova creatura?

La parola greca qui tradotta con “nuova” è una parola che vuol dire nuova in qualità, cioè, non è solamente qualcosa che si è trovato di recente pur essendo di qualità vecchia. Questa parola indica una cosa che è veramente nuova, qualcosa che non esisteva prima. Poi, la seconda parola, “creatura”, è una parola per creazione, una cosa creata. Chi è in Cristo è una nuova creazione, è qualcosa che non esisteva prima.

Troviamo lo stesso termine in Galati 6:15:

“Infatti, tanto la circoncisone che l’incirconcisione non sono nulla; quello che importa è l’essere una nuova creatura.” (Galati 6:15 NRV)

Si tratta, quindi, di una nuova creazione. Come Dio aveva creato il mondo nel principio, ora, in Cristo, crea nuove creature, tramite la salvezza in Cristo. Il vecchio uomo muore con Cristo sulla croce, Dio crea una nuova persona.

In 2 Corinzi 5:17, c’è un’altra frase molto importante:

“Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove.” (2 Corinzi 5:17 NRV)

La frase da notare è: “le cose vecchie sono passate”. Carissimi, consideriamo questa verità. Quando Dio salva una persona, le cose vecchie sono passate. Al momento della salvezza, tutti i vecchi peccati di quella persona vengono presi e caricati su Cristo. Tutti i suoi fallimenti, tutti i suoi errori, tutte le cose stolte che ha fatto, vengono presi, e caricati su Cristo, e Cristo paga la condanna per tutte queste cose, e questi peccati vengono allontanati per sempre dalla persona. Sono passate, non esistono più!

Tutte queste cose sono cose vecchie, e dal momento che una persona è in Cristo, sono cose passate, non esistono più. Sono stati allontanati dalla persona, tanto lontano quanto l’oriente lo è dall’occidente.

Carissimi, che cosa vuol dire, a livello pratico, questa realtà? Che cosa cambia, il sapere che le cose vecchie sono passate?

non viene riconosciuto dal mondo

Prima di tutto, dobbiamo capire che il mondo, ovvero, le persone senza Cristo, non capiscono questo cambiamento, e raramente lo accettano. Sappiamo che il mondo NON riconosce il fatto che siamo figli di Dio. Leggiamo questo in 1 Giovanni 3:1,2.

“1 Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio! E tali siamo. Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. 2 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand’egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com’egli è.” (1 Giovanni 3:1-2 NRV)

Il fatto d’essere un figlio di Dio, e quindi il fatto che tutti i nostri vecchi peccati sono stati tolti da noi per sempre, non è visibile né riconosciuto dal mondo, ma è una meravigliosa realtà. Le persone intorno a noi che sono ancora nei loro peccati, solitamente non capiscono e non accettano che le cose vecchie sono passate. Non sanno quello che Dio ha fatto per noi.

Noi dobbiamo credere questa verità

Nonostante il mondo non sia in grado di capire e quindi di credere questa realtà, noi che siamo salvati dobbiamo credere a quello che Dio ci dichiara. Quindi, dobbiamo credere che le cose vecchie sono passate, che non esistono più. Per un credente, questo è molto importante, per come vediamo noi stessi, e per come ci vediamo gli uni gli altri.

Come vediamo noi stessi

Prima di tutto, ogni vero credente deve accettare la verità della propria situazione.

Ho menzionato all’inizio che molto spesso, l’uomo soffre sotto il peso della colpa che ha accumulato nella vita. Non esiste una persona che non ha commesso una montagna di peccati. Abbiamo considerato che il peso di questa colpa crea nelle persone frustrazione, depressione, ansia, e tanto male.

Chi è stato salvato e perdonato dalla propria colpa come dovrebbe vedere se stesso? Quali pensieri dovrebbe avere riguardano i suoi vecchi peccati?

È fondamentale che ogni figlio di Dio accetti di cuore la stupenda verità che egli è stato totalmente perdonato dai suoi peccati. Ogni singolo peccato del suo passato è stato preso e caricato su Cristo sulla croce. Quei peccati sono stati totalmente pagati, non esistono più.

Dio non si ricorda dei nostri vecchi peccati, perché non esistono più. Dio non ci vede come se fossimo ancora colpevoli, perché la nostra colpa è stata pagata e non esiste più. Quando Dio ci guarda, non vede nessuno dei nostri vecchi peccati. Sono stati presi da Cristo, e pagati in pieno.

Allora, dato che Dio non si ricorda più dei nostri vecchi peccati, nemmeno noi dobbiamo pensare ancora ai nostri peccati, se non nel senso di avere gratitudine perché sono stati tutti pagati totalmente.

È totalmente sbagliato essere scoraggiati o abbattuti a causa di peccati che sono stati pagati dalla morte di Cristo Gesù! Come potremmo essere scoraggiati per qualcosa che non esiste più? I nostri vecchi peccati non appartengono più a noi! Quindi, è assurdo essere scoraggiati o abbattuti a causa di qualcosa che non è più nostro.

Però, peggio ancora, se viviamo come se fossimo ancora colpevoli dei nostri vecchi peccati, stiamo disprezzando il sangue di Cristo. Stiamo dichiarando, con il nostro modo di pensare, che il sacrificio di Cristo non bastava per pagare totalmente il prezzo della nostra condanna. O fratelli, non cadiamo in questo grave peccato. Non disprezziamo il sangue di Dio. Il suo sacrificio è stato totalmente efficace. Non torniamo a piangere su peccati che non esistono più. Invece, abbondiamo in ringraziamento, perché i nostri peccati sono stati pagati ed allontanati da noi.

Fratelli, una delle tattiche di Satana è cercare di farci sentire ancora colpevoli per qualche vecchio peccato che non esiste più. Come possiamo riconoscere questo tipo di attacco?

Ti vengono mai in mente vecchi peccati, o vecchi fallimenti? Pensi mai a come la tua vita potrebbe essere molto diversa, se tu tempo fa non avessi commesso certi peccati? Pensi a come altri, che non hanno commesso gli stessi tuoi peccati, stanno molto meglio di te, e hanno meno problemi? Ti viene di pensare ai tuoi vecchi peccati, e poi di vederti come un grande fallimento, o un vero stolto, per aver compiuto certi peccati?

Se questo ti succede, sappi che Satana ti sta mettendo in testa dei pensieri falsi. Hai bisogno di misurare i tuoi pensieri con la parola di Dio, e di rifiutare i pensieri falsi.

Per esempio: se ti vengono in mente vecchi peccati, e ti fanno sentire ancora colpevole o un fallimento, allora stai credendo a una menzogna. Certo, è vero che hai commesso quei peccati, però, è falso sentirtene colpevole, perché quei peccati non appartengono più a te. Quando hai confessato i tuoi peccati, Cristo li ha presi tutti, se ne è caricato Lui, infatti Egli è morto per pagare in pieno la condanna per quei peccati.

Ti prego, ti esorto, non cadere nella trappola di Satana di sentirti ancora colpevole o ancora un fallimento per dei vecchi peccati. Renditi conto della potenza di Dio di perdonare completamente. Renditi conto della potenza di Dio di fare di te una nuova creatura. Renditi conto che quando DIO dichiara che le cose vecchie sono passate, sono veramente e totalmente passate, e non dovresti mai più tirarle fuori come se esistessero ancora. Grazie a Dio, non esistono più.

Anziché sentirti ancora colpevole, anziché sentirti ancora un fallimento, se i tuoi vecchi peccati ti vengono in mente, hai un motivo meraviglioso per ringraziare il Signore. Ricordare i vecchi peccati ci permette di ricordare la grandezza del perdono di Dio, e questo è un motivo per lodarLo e ringraziarLo ancora di più.

Come ci vediamo gli uni gli altri

La verità che Dio ha realmente cancellato i nostri peccati deve trasformare il modo in cui vediamo noi stessi. Allo stesso tempo, deve anche trasformare il mondo in cui ci vediamo gli uni gli altri.

All’inizio di questo sermone, ho menzionato come ogni persona ha una reputazione, cioè il modo in cui viene visto dagli altri, in base a quello che ha fatto nel passato. Se per esempio una persona è stato sorpresa rubando, probabilmente avrà la reputazione di una persona disonesta. Se un ragazzo non studia, arriverà il giorno in cui avrà una reputazione fra i professori di uno che non si impegna.

Quando consideriamo gli altri credenti, non dobbiamo tener conto dei loro vecchi peccati. Ogni credente era un peccatore prima di essere salvato. Però, da quando Dio ha salvato quella persona, non dobbiamo più considerarla in base ai suoi vecchi peccati. Non dobbiamo più tener conto della sua vecchia reputazione. Dobbiamo vederla per quello che è: una nuova creatura. Le cose vecchie sono passate.

Un versetto che si aiuta a capire l’importanza di non considerare i credenti in base a quello che erano prima della salvezza è 2 Corinzi 5:16, che è il versetto che precede quello che abbiamo considerato prima. Leggiamo questi due versetti insieme.

“16 Quindi, da ora in poi, noi non conosciamo più nessuno da un punto di vista umano; e se anche abbiamo conosciuto Cristo da un punto di vista umano, ora però non lo conosciamo più così. 17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove.” (2 Corinzi 5:16-17 NRV)

Oh fratelli: da ora in poi, da quando Cristo ci ha salvati in poi, non consideriamo più nessuno dal punto di vista umano. Il testo greco dice: non consideriamo, o non conosciamo più nessuno “secondo la carne.” In altre parole, ora, usiamo il metro di Dio. Non usiamo più il metro degli uomini.

Che cosa vuol dire questo in pratica?

Vuol dire che non teniamo più conto dei vecchi peccati di una persona. Quando Dio salva qualcuno, toglie tutti i suoi vecchi peccati, ed essi non appartengono più a quella persona.

Quindi, proprio come è sbagliato pensare ai nostri vecchi peccati come se fossero ancora nostri, e come se ne fossimo ancora colpevoli, così non dobbiamo neppure pensare ai vecchi peccati degli altri, come se ne fossero ancora colpevoli. Da quando sono stati perdonati, i loro vecchi peccati non appartengono più a loro.

Infatti, considerare qualcuno secondo la carne, cioè, in base al suo vecchio modo di vivere, è un grave peccato, e significa disprezzare l’opera di Cristo in quella persona. Attribuire ad una persona una reputazione fondata su peccati di cui è stata perdonata, è una grandissima offesa a Cristo, in quanto implica che il sacrificio di Cristo non è stato sufficiente per pagare veramente quei peccati. Questo equivale a calpestare il sangue di Cristo. Non offendiamo Cristo così.

Esempio

Per rendere questo più chiaro, voglio leggervi una storia.

Una volta, in una chiesa, durante un incontro evangelistico, Dio toccò il cuore di una ragazza. Questa ragazza si ravvide, e credette in Cristo Gesù. Il suo passato era stato pieno di peccato, tra cui l’alcol, la droga, e anche la prostituzione. Però, l’opera di Dio nella sua vita fu molto evidente, ed ella fu veramente trasformata.

Diventò un membro molto fedele della chiesa, e dopo qualche anno, insegnava ai bambini. Dopo qualche tempo, il figlio del pastore notò questa ragazza, e cominciò ad amarla.

Il loro rapporto cresceva, e cominciarono a progettare il loro matrimonio. A quel punto, i problemi iniziarono. Cerca metà della chiesa non pensava che una ragazza con una storia così peccaminosa fosse degna di sposare il figlio del pastore.

Ci furono tanti litigi in chiesa a riguardo, e si decise di avere un incontro per risolvere la questione. Durante l’incontro, c’era molto tensione, e le accuse e gli argomenti diventarono duri. Questa ragazza si rattristò molto, sentendo le persone parlare dei suoi vecchi peccati. Cominciò a piangere. Il suo fidanzato, il figlio del pastore, si alzò per parlare. Non poteva sopportare il dolore che questo incontro provocava alla sua futura moglie. Si mise davanti, e fattosi un gran silenzio, egli parlò a tutti. Disse:

Ciò che state giudicando stasera non è il passato della mia fidanzata. Ciò che avete messo in dubbio è se il sangue di Cristo è sufficiente da pagare completamente il peccato. Oggi, state giudicando il sangue di Cristo. Può, o non può, lavarci veramente dai nostri peccati? Dopo che Cristo ha pagato per i nostri peccati, e ci ha lavati, siamo ancora sporchi di quei peccati? Se è così, allora, state dicendo che il sangue di Cristo non può veramente perdonarci!

A questo punto, tutti cominciarono a piangere, riconoscendo che avevano disprezzato il sangue del Signore Gesù Cristo.

Troppo spesso, come credenti, usiamo i peccati passati di altri credenti come un’arma, per criticarli e disprezzarli. Però, se pensiamo che il sangue di Cristo non è stato sufficiente a lavarli veramente dai loro peccati, allora, non è stato sufficiente nemmeno a lavare noi dai nostri peccati, e quindi siamo ancora colpevoli.

Però grazie a Dio, il sangue di Cristo, ovvero, il suo sacrificio sulla croce per il peccato, è totalmente sufficiente, per i nostri peccati e per i peccati di chiunque si ravvede e crede di cuore in Cristo Gesù.

Perciò, fratelli, non cadiamo nel grave peccato di considerare ancora colpevole o ancora macchiato qualcuno a causa di qualche vecchio peccato che ha già confessato e abbandonato, e quindi, dal quale è già stato totalmente perdonato.

Peccati attuali

Prima di concludere, è importante dire una parola riguardo ai peccati che commettiamo ora che siamo salvati. Che cosa succede con la colpa di quei peccati?

La Bibbia ci parla chiaramente di questo in 1 Giovanni 1:8,9:

“8 Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi. 9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.” (1 Giovanni 1:8-9 NRV)

e ancora in 1 Giovanni 2:1:

“1 Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. 2 Egli è il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.” (1 Giovanni 2:1-2 NRV)

Dobbiamo impegnarci con tutto il nostro cuore a non peccare più. Però, Dio ci avverte che ci saranno volte che peccheremo ancora. Quando succede questo, dobbiamo riconoscere il nostro peccato come peccato, e confessarlo a Dio. A quel punto, Dio ci perdona, completamente, e ci purifica. Quindi, da quando confessiamo di cuore un peccato, non siamo più colpevoli per esso. Non dobbiamo lasciarci abbattere per qualsiasi peccato che Cristo ha perdonato.

Conclusione

Oh grazie a Dio per queste verità. Voglio riassumere quello che abbiamo considerato oggi.

Ciascuno di noi ha peccato molto, prima di essere salvato. Più anni abbiamo vissuto, più peccati abbiamo accumulato. Finché questi peccati ci appartenevano, ci davano, giustamente, un senso di colpa. Potevamo sentire il peso dei nostri sbagli, dei nostri fallimenti, e anche il dolore per quanto male avevamo fatto ad altri, con i nostri peccati.

Però, dal momento che siamo stati salvati, Cristo Gesù ha preso i nostri peccati. Non siamo più colpevoli di quei peccati. Non devono più farci stare male, perché non appartengono più a noi.

Quindi, pensare a tutti i nostri vecchi sbagli e fallimenti è un modo per disprezzare l’opera perfetta di Cristo. È un modo di dubitare la veracità di Dio, che ci dichiara che Egli non si ricorderà più dei nostri peccati, perché sono stati realmente perdonati.

Non dobbiamo pensare più ai nostri vecchi peccati, e non dobbiamo pensare più ai peccati degli altri credenti, se questi peccati sono stati confessati e abbandonati a Dio. Quello che Dio ha perdonato, Dio lo ha anche dimenticato, e anche noi dobbiamo perdonare e dimenticare tutto quello che è stato perdonato da Dio.

Viviamo nella gioia del perdono completo che abbiamo per mezzo di Cristo Gesù!!