Che cos'è una vita bella e benedetta? Per il mondo in cui viviamo, e per tanti credenti, una bella vita è una vita in cui possiamo fare quello che vogliamo noi e in cui abbiamo pochi problemi. Per tante persone, una bella vita è una vita con meno difficoltà ed afflizioni possibili.
Infatti, tante persone si impegnano proprio per evitare le difficoltà. Si crede che una vita piena di difficoltà è una vita brutta, non una vita bella.
Fratelli e sorelle, la parola di Dio ci insegna che una bella vita non è una vita con poche difficoltà e tante cose belle! Dio non ci insegna di cercare di evitare le difficoltà. Piuttosto, la parola di Dio ci insegna che la vita è piena di difficoltà e che quelle difficoltà fanno parte del piano di Dio per noi, ragion per cui la loro esistenza non dovrebbe sorprenderci. I problemi e le difficoltà della vita fanno parte del piano perfetto del nostro Padre celeste, che gestisce la nostra esistenza con amore e saggezza. Egli sa quello che sta facendo quando permette che problemi, afflizioni e difficoltà giungano nella nostra vita. Pertanto, non dobbiamo essere sorpresi quando queste cose arrivano, né dobbiamo scoraggiarci quando la nostra vita è afflitta da problemi. Infatti, Dio usa le difficoltà per conformarci all'immagine di Cristo!
Perciò, quando siamo colpiti da afflizioni, problemi e difficoltà, ciò che ci serve è di sapere come perseverare nelle spesso sgradevoli situazioni che stiamo e dobbiamo affrontare.
Per perseverare nelle difficoltà, dobbiamo ricordare che esse fanno parte della vita. Tutti gli uomini di Dio hanno avuto problemi, dal tempo di Adamo in avanti. Per esempio, ricordate il Salmo 73, in cui l'autore, Asaf, è molto abbattuto a causa delle sue difficoltà, soprattutto alla luce di quanto bene stanno gli uomini malvagi intorno a lui. Ascoltate mentre leggo i primi versetti. Quest'uomo era molto afflitto perché non capiva il motivo delle sue sofferenze:
“1 «Salmo di Asaf.» Certamente DIO è buono verso Israele, verso quelli che sono puri di cuore. 2 Ma quanto a me, quasi inciampavano i miei piedi, e poco mancò che i miei passi sdrucciolassero. 3 Poiché portavo invidia ai vanagloriosi, vedendo la prosperità dei malvagi.” (Salmo 73:1-3 LND)
Egli dimostra di stare molto male e continua a manifestare questo sua stato parlando di quanto la vita è facile per i malvagi, mentre la sua vita è difficile. Ciò lo porta inevitabilmente a chiedersi e a dubitare del fatto che camminare per fede valga la pena o meno. Leggo dal versetto 12:
“12 Ecco, costoro sono empi, eppure essi sono sempre tranquilli ed accrescono le loro ricchezze. 13 Invano dunque ho purificato il mio cuore e ho lavato le mie mani nell’innocenza. 14 Poiché sono colpito tutto il giorno e castigato ogni mattina. 15 Se avessi detto: "Parlerò anch’io così," ecco, avrei rinnegato la generazione dei tuoi figli. 16 Allora ho cercato di comprendere questo, ma la cosa mi è parsa molto difficile. 17 Finché sono entrato nel santuario di DIO e ho considerato la fine di costoro.” (Salmo 73:12-17)
Là, nell'ultimo versetto che ho letto, troviamo la chiave per come rispondere alle afflizioni. Dobbiamo guardare oltre agli avvenimenti di oggi e fissare il nostro sguardo su quello che Dio sta facendo eternamente in noi. Se guardiamo solo alle circostanze intorno a noi, possiamo restarne molto abbattuti, proprio come Asaf. Possiamo trovare pace quando troviamo il nostro rifugio in Cristo Gesù e teniamo gli occhi sulla nostra eredità eterna.
Perciò è importante ricordare e tenere in mente che la vita è piena di difficoltà ed afflizioni, almeno per ora. Il cammino di fede spesso porta a quello che il mondo direbbe essere una vita brutta, perché il mondo ha un metro diverso da quello di Dio.
La Bibbia ci insegna, spesso servendosi di svariati esempi, che le prove e le difficoltà fanno parte del perfetto e buon piano di Dio per il Suo popolo. Ascoltate mentre leggo 1Pietro 1:6-8, un brano che conosciamo bene. Questo brano descrive la vita cristiana normale. Notate che non è una vita facile, in quanto profonde prove fanno parte del piano di Dio per noi. Ascoltate bene mentre leggo:
“3 Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti, 4 per un’eredità incorruttibile, incontaminata e immarcescibile, conservata nei cieli per voi 5 che dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi. 6 A motivo di questo voi gioite anche se al presente, per un po' di tempo, dovete essere afflitti da varie prove, 7 affinché la prova della vostra fede, che è molto più preziosa dell’oro che perisce anche se vien provato col fuoco, risulti a lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesù Cristo, 8 che, pur non avendolo visto, voi amate e, credendo in lui anche se ora non lo vedete, voi esultate di una gioia ineffabile e gloriosa,” (1Pietro 1:3-8 LND)
Nel piano perfetto di Dio, è necessario per noi di essere afflitti con svariate prove. Lo scopo di questa afflizione è quello di raffinare la nostra fede, in preparazione di quel giorno meraviglioso in cui vedremo il nostro Signore e Salvatore faccia a faccia nella pienezza della Sua gloria!
Ascoltate anche quello che Pietro scrive nel capitolo 4 di questa epistola. Vi leggo 1Pietro 4:12:
“Carissimi, non lasciatevi disorientare per la prova di fuoco che è in atto in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano.” (1Pietro 4:12)
Fratelli e sorelle, avere prove di fuoco non è qualcosa di strano nel buon piano di Dio per noi! Piuttosto, le prove sono uno degli strumenti principali che Dio usa per conformarci all'immagine di Gesù Cristo!
In 2Timoteo 3:12, l'apostolo Paolo parla della persecuzione:
“Infatti tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati,” (2Timoteo 3:12 LND)
Notate che, nel piano di Dio, tutti coloro che vogliono vivere piamente in Cristo saranno perseguitati. Non è possibile essere un vero cristiano senza voler vivere piamente. Perciò, la vera vita cristiana comprende necessariamente la persecuzione. Questo è il piano di Dio! Infatti, nel piano perfetto di Dio, la vita è difficile ed è piena di avversità ed afflizioni.
Come perseverare nelle prove
Torniamo ora alla nostra domanda: come possiamo perseverare nelle prove e nelle afflizioni? Come possiamo non vacillare nella nostra fede quando passiamo in mezzo alle grandi difficoltà?
La prima chiave per poter perseverare nelle prove è di riconoscere che le prove e le difficoltà fanno parte del piano perfetto di Dio per noi. Dio non si è dimenticato di noi quando ci troviamo nelle prove. Non stiamo mancando di vivere la vita più bella quando siamo afflitti. Non manchiamo le benedizioni di Dio quando il nostro cuore è afflitto.
Dobbiamo capire che una vita benedetta non è una vita con pochi problemi e tanti dei piaceri del mondo. Una vita veramente benedetta è una vita in cui dimori in Cristo Gesù e hai stretta comunione con Lui.
Se dimoriamo in Cristo, possiamo avere gioia anche nelle prove più profonde.
Perciò, per vivere bene, dobbiamo ricordare che lo scopo della vita non è di avere una vita piacevole con pochi problemi, ma è di glorificare Dio e di essere trasformati sempre di più nell'immagine di Cristo. Dio usa le difficoltà ed i problemi per trasformarci nell'immagine di Cristo. Perciò non dobbiamo essere sorpresi o sconvolti quando, nella nostra vita, giungono sofferenze e prove, piuttosto dobbiamo ricordare che sono parte del piano di Dio per noi, ovvero strumenti che Egli usa per completare la Sua buona opera in noi.
Altri passi per superare le prove
Oltre a ricordare che le difficoltà fanno parte del piano di Dio per noi, ci sono anche altre cose che possiamo fare per aiutarci a sopportare bene e superare le prove. Per superare le difficoltà, dobbiamo avere una vita in cui abbondiamo nel ringraziamento a Dio. Abbiamo sempre tanto per cui ringraziare Dio, soprattutto per le benedizioni spirituali. A volte, abbiamo la tendenza a ringraziare Dio di più per le benedizioni materiali che abbiamo, come la salute, la nostra situazione economica ed ogni genere di bene materiale che il Signore ci dà grazia di possedere. Certamente, è giusto ringraziare Dio per queste cose, ma è altresì opportuno tener presente che esse non sono le benedizione principali e che, fra l'altro, possono venire meno. Soprattutto, dobbiamo ringraziare Dio per le benedizioni spirituali che abbiamo in Gesù Cristo. Sarebbe buono, giusto e doveroso abbondare nel ringraziamento per queste benedizioni, giorno dopo giorno.
Possiamo anche ringraziare Dio per le tante meravigliose promesse che ci dà. Per esempio, possiamo ringraziare Dio che Egli è sempre in pieno controllo di ogni cosa quando dobbiamo affrontare delle prove e non permetterà che siamo tentati oltre le nostre forze. Leggo 1Corinzi 10:13:
“Nessuna tentazione vi ha finora colti se non umana; or Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscita, affinché la possiate sostenere.” (1Corinzi 10:13 LND)
Avremo le prove e le difficoltà, ma Dio ci darà sempre la forza di passare oltre, di superarle. Dio è fedele e possiamo abbondare nel ringraziamento per questa promessa.
Un'altra promessa meravigliosa è quella che troviamo in Ebrei 13:5 e che vi leggo:
“Nel vostro comportamento non siate amanti del denaro e accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: "Io non ti lascerò e non ti abbandonerò".” (Ebrei 13:5 LND)
Dio è sempre con te, o credente! Non ti lascerà mai! Ringrazia Dio e fallo spesso per questa meravigliosa promessa e sperimenterai di più della pace di Dio nelle difficoltà.
Reazioni sbagliate
Quando consideriamo come rispondiamo alle prove ed alle difficoltà, è importante riconoscere i modi sbagliati con cui spesso reagiamo. Quando rispondiamo in modo sbagliato, se confessiamo il nostro peccato, questo ci porta di nuovo a rispondere correttamente alla situazione in cui ci troviamo, ossia con la fede che produce quella pace che ci serve in mezzo alle prove. Perciò ascoltate mentre elenco alcuni dei modi sbagliati in cui affrontiamo le prove e le difficoltà.
Fidarci di noi stessi
Il primo sbaglio che tanti di noi facciamo quando ci troviamo in difficoltà è di porre la nostra fede in noi stessi. Crediamo che riusciremo a superare le nostre difficoltà con la nostra sola forza. Anziché guardare a Dio, quando arrivano le difficoltà, guardiamo più a noi stessi. Questa è una manifestazione chiara del nostro orgoglio perché presuppone che vogliamo farcela noi, che vogliamo vincere noi senza l'aiuto di Dio che è poi l'unico necessario e sufficiente in ogni circostanza. Essendo questa una forma di orgoglio, tale modo di rispondere è peccaminoso.
Quando reagiamo ad una prova o ad una difficoltà così, perdiamo i benefici spirituali di quella difficoltà. La soluzione è di ravvederci, umiliarci e di porre la nostra fede in Dio. Questo non vuol dire che dobbiamo rimanere passivi ed immobili di fronte alla prova, ma è necessario che riconosciamo di essere poveri ed incapaci a farcela da soli e pertanto riguardiamo a Dio per avere la forza necessaria di fare qualunque cosa che facciamo. Il frutto dell'aver capito correttamente come superare la prova consiste nel fatto che, anziché credere che ce l'abbiamo fatta noi, quando usciamo dalla prova, diamo gloria a Dio per avercela fatta con le Sue forze ed il Suo indispensabile aiuto.
La Rabbia
Un altro modo peccaminoso con cui rispondiamo alle prove ed alle difficoltà è con la rabbia. È facile irritarci quando delle cose brutte succedono nella nostra vita. Questa irritazione, o rabbia, può rimanere nascosta nel nostro cuore o può esternarsi anche con le nostre parole e le nostre azioni.
Anche l'irritazione e la rabbia sono manifestazioni del nostro orgoglio. Quando siamo mansueti, accettiamo quello che la provvidenza di Dio ci manda con spirito calmo. Quando invece rispondiamo con irritazione o con rabbia, dobbiamo riconoscere questo come peccato, umiliarci e confessarlo. Quando siamo mansueti e vogliamo davvero che la gloria di Dio sia manifestata, possiamo avere pace anche nelle difficoltà.
Lo Scoraggiamento
Un'altra reazione sbagliata che spesso abbiamo quando affrontiamo difficoltà e prove è lo scoraggiamento. Troviamo tanti esempi di questo nella Bibbia. Per esempio, in tanti dei Salmi, il salmista era scoraggiato per come stavano andando le cose della sua vita. Vediamo grande scoraggiamento, potremmo anche dire depressione, nel profeta Elia, subito dopo la sua grande vittoria contro i 450 sacerdoti di Baal. Dopo quella vittoria, quando egli aveva fatto uccidere quei falsi sacerdoti e poi aveva pregato in modo che giungesse la pioggia, al sentire della minaccia da parte di Iezabel di ucciderlo, è subito scappato lontano nel deserto, dove è caduto in una grande depressione che lo aveva condotto a desiderare di morire.
Come Elia, a volte anche noi rispondiamo alle difficoltà con scoraggiamento o anche deprimendoci. Quando reagiamo così, stiamo guardando a noi stessi ed ai problemi e non a Dio.
Se ricordate la storia di Elia quando si trovava depresso in una caverna nel deserto, prima di tutto Dio gli ha provveduto nutrimento e l'ha fatto dormire. Solo dopo che era ben riposato ed aveva mangiato, Dio gli ha parlato sussurrandogli dolcemente le Sue parole.
A quel punto, Dio ha aiutato Elia ad avere pensieri e ragionamenti giusti. Infatti, quando siamo scoraggiati o depressi, abbiamo anzitutto la necessità di mettere a fuoco le verità di Dio per superare i nostri pensieri distorti ed errati.
Quando siamo scoraggiati, è importante cercare di fermarci da ogni cosa, riposarci e stare in silenzio davanti a Dio. Anziché cercare di risolvere i problemi per conto nostro, dobbiamo guardare a Cristo e riposarci in Lui, accettando i problemi finché Dio li lascia nella nostra vita. Poi è importante riuscire ad evitare di restare nello scoraggiamento e caderci di continuo. Piuttosto, dobbiamo rivolgerle i nostri pensieri ed i nostri cuori a Dio. Anziché focalizzarci sui problemi, dobbiamo ringraziare Dio per la Sua fedeltà, la Sua presenza ed il Suo controllo su tutti gli avvenimenti della nostra vita. Poi possiamo aspettare con fede e pazienza i Suoi tempi.
La Paura
Un altro modo sbagliato con il quale rispondiamo alle afflizioni ed alle difficoltà è con la paura. Spesso abbiamo paura, paura degli uomini, paura del fallimento, paura di essere sconfitti.
Fratelli, non dobbiamo avere paura perché Dio ha promesso di non lasciarci mai. Non dobbiamo avere paura degli uomini, quando consideriamo le parole che Gesù ci dice in Matteo 10:28:
“E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima; temete piuttosto colui che può far perire l’anima e il corpo nella Geenna.” (Matteo 10:28 LND)
Non dobbiamo temere gli uomini! Non dobbiamo temere il fallimento perché Dio porterà a compimento la Sua opera in noi. Anzi, non dobbiamo temere nulla, se non solo avere un santo timore di Dio perché Dio è in controllo di tutto e di tutti! Non esistono circostanze fuori del controllo di Dio! Quindi, qualunque cosa succede nelle tue afflizioni o difficoltà, tu puoi avere la certezza che Dio è in controllo e quindi che non devi aver paura. Ricordate le parole di Gesù Cristo in Giovanni 14:1:
“Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me.” (Giovanni 14:1 LND)
Non dobbiamo aver timore, perché siamo curati da Dio stesso che è onnipotente e sa sempre qual è la cosa migliore da fare!
Come perseverare nelle difficoltà
Ora che ho parlato di alcuni modi sbagliati di reagire alle difficoltà, voglio menzionare alcuni punti chiave per poter perseverare nelle difficoltà.
Qual è il segreto per poter superare bene le prove? Cari fratelli, la chiave per superare le prove e le difficoltà con pace e gioia è molto semplice. In una parola, è di tenere i nostri occhi su Cristo, dimorare in Cristo, sperare in Cristo!
Voglio ripetere questo concetto perché è così semplice ma, nel contempo, così importante! Il modo di superare le difficoltà vittoriosamente è di tenere i nostri occhi su Cristo. Questo non è solo un detto, questo è l'unico modo di vivere la vita cristiana vittoriosamente. Il giusto vivrà per fede e, quindi, vivrà ogni esperienza, comprese le prove e le afflizione, per fede. Vivere per fede non riguarda principalmente il nostro cammino. Piuttosto, vivere per fede riguarda dove guardiamo e vuol dire guardare a Cristo.
Allora, tenendo presente come punto fondamentale quello di tenere i nostri occhi su Cristo, vorrei elencare alcuni passi basilari per superare le prove e le afflizioni vittoriosamente guardando a Lui.
Amare Cristo ed odiare il proprio peccato
Il primo passo fondamentale per superare le difficoltà è di amare Cristo ed odiare il proprio peccato. Il nostro amore per Cristo dipende da quanto noi vediamo l'amore di Dio per noi in Cristo, come leggiamo in 1Giovanni 4:
“Noi lo amiamo, perché egli ci ha amati per primo.” (1Giovanni 4:19 LND)
Per poter amare Cristo, dobbiamo pensare all'amore di Cristo per noi. Credente, tu mediti sulla grandezza dell'amore di Dio per te in Gesù Cristo? Tu mediti sul fatto che nulla è paragonabile all'amore di Dio? Pensi al fatto che nessuna benedizione di Dio è paragonabile al Suo amore per te? Vedere più del Suo amore ti spingerà ad amarLo di più. Afferrare di più la grandezza dell'amore di Dio, per poi amarLo di più, diventa un grande aiuto per superare le prove.
Odiare il proprio peccato
Poi dobbiamo odiare il nostro peccato. Il nostro peccato ci allontana da Cristo e ci allontana dalla pace nelle prove. Dobbiamo combattere strenuamente contro la nostra carne ed il nostro peccato. È un combattimento che durerà tutta la vita, finché siamo su questa terra. Ci sono tanti brani che parlano della necessità di combattere contro la nostra carne, di lottare del continuo contro il nostro peccato. Per esempio, in Colossesi 3:5 leggiamo:
“Fate dunque morire le vostre membra che sono sulla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e avidità, che è idolatria;” (Colossesi 3:5 LND)
In Romani 6:13 leggiamo:
“Non prestate le vostre membra al peccato come strumenti d’iniquità, ma presentate voi stessi a Dio, come dei morti fatti viventi, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia.” (Romani 6:13 LND)
In 1Corinzi 9:24-27, l'apostolo Paolo descrive il suo combattimento contro la sua carne:
“24 Non sapete voi che quelli che corrono nello stadio, corrono bensì tutti, ma uno solo ne conquista il premio? Correte in modo da conquistarlo. 25 Ora, chiunque compete nelle gare si auto-controlla in ogni cosa; e quei tali fanno ciò per ricevere una corona corruttibile, ma noi dobbiamo farlo per riceverne una incorruttibile. 26 Io dunque corro, ma non in modo incerto; così combatto, ma non come battendo l’aria; 27 anzi disciplino il mio corpo e lo riduco in servitù perché, dopo aver predicato agli altri, non sia io stesso riprovato.” (1Corinzi 9:24-27 LND)
Per superare le difficoltà, dobbiamo odiare e combattere il nostro peccato. Solo così possiamo dimorare in Cristo per trovare l'aiuto necessario per superare le difficoltà.
Amando l'apparizione di Gesù Cristo
C'è una terza cosa che serve per poter superare le prove ed è di amare l'apparizione di Gesù Cristo. In altre parole, dobbiamo desiderare ardentemente l'arrivo di Gesù Cristo. Questo dovrebbe essere il nostro desiderio ogni giorno. Questa è la vita di fede. Il giusto vivrà per fede, il giusto vivrà guardando a quello che non si vede, ma che si spera. Solamente desiderando ardentemente il ritorno di Gesù Cristo possiamo vedere le nostre difficoltà nella prospettiva giusta.
Quando Gesù Cristo arriverà, ci sarà una corona di giustizia per tutti coloro che avranno amato la Sua apparizione, proprio come leggiamo in 2Timoteo 4:8:
“Per il resto, mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno, e non solo a me, ma anche a tutti quelli che hanno amato la sua apparizione.” (2Timeteo 4:8 LND)
Ogni piacere passerà, ogni dolore finirà. Chi è in Cristo Gesù avrà la gioia eterna di stare nella presenza di Cristo, dove non ci sarà più sofferenza, non ci sarà più dolore, non ci sarà più tristezza. È importante che guardiamo in avanti, soprattutto quando siamo nelle prove, e desideriamo vedere Cristo, il nostro Signore, nella Sua gloria.
Aiutiamoci gli uni gli altri
C'è un'altra cosa che è molto importante per perseverare nelle difficoltà ed è di aiutarci gli uni gli altri a vedere di più Gesù Cristo. In mezzo alle difficoltà, è facile togliere gli occhi da Cristo. Abbiamo tutti momenti di debolezza. Come Chiesa, siamo un corpo ed abbiamo bisogno gli uni degli altri. In mezzo alle difficoltà, spesso arriviamo ad essere scoraggiati o deboli. Ascoltate le parole che Dio ci dà in 1Tessalonicesi 5:14:
“Ora, fratelli, vi esortiamo ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli e ad essere pazienti verso tutti.” (1Tessalonicesi 5:14 LND)
In questo passaggio della Scrittura, Dio ci comanda di confortare gli scoraggiati e di sostenere i deboli. Dobbiamo avere un vero e proprio impegno nella vita gli uni degli altri. Allora voglio chiederti: “Tu, che sei credente, sei coinvolto nella vita degli altri? Sei attento alla condizione degli altri, in modo da notare quando sono scoraggiati o deboli?”. Impegniamoci a sostenere e a confortare questi fratelli per fortificare il corpo di cui Cristo ci ha fatto parte, in modo che anche noi saremo incoraggiati e fortificati quando ne abbiamo bisogno.
Spesso, in un momento di difficoltà, una parola di conforto può aiutare a rivedere tutto con una nuova prospettiva, quella giusta. Siate pronti a dare questa parola. Non aspettate che la persona ve la chieda perché, a volte, tendiamo a chiuderci in un guscio e a non cercare questo aiuto, benché ne abbiamo davvero bisogno. Perciò incoraggio ciascuno ad essere sensibile, a dare questo tipo di aiuto e ad essere pure pronto a ricevere aiuto.
Fede in Dio
Chiaramente, sopra ogni altra cosa, per perseverare nelle prove e nelle difficoltà, dobbiamo camminare per fede. Guardiamo dunque a Cristo!
Eppure, per quanto è importante avere fede, in fin dei conti, non sarà la nostra fedeltà che ci farà arrivare nella presenza di Dio, ma sarà la fedeltà di Dio che completerà la Sua buona opera in noi. Ascoltate Filippesi 1:6:
“essendo convinto di questo, che colui che ha cominciato un’opera buona in voi, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.” (Filippesi 1:6 LND)
Sarà Dio a portare a compimento la Sua opera in noi. Perciò non fidatevi del vostro impegno ma, piuttosto, fidatevi della fedeltà di Dio. Anche comportandoci al nostro meglio, non siamo capaci di farcela da soli. Noi supereremo le prove perché Dio è all'opera in noi. Così, quando arriveremo alla Sua presenza, tutta la gloria andrà a Dio!
Chiudo leggendo insieme un Salmo che parla di come affrontare le difficoltà della vita, il Salmo 37:
1 Non affliggerti a motivo dei malvagi; non portare invidia a quelli che operano perversamente, 2 perché saranno presto falciati come il fieno e appassiranno come l’erba verde. 3 Confida nell’Eterno e fa’ il bene, abita il paese e coltiva la fedeltà. 4 Prendi il tuo diletto nell’Eterno ed egli ti darà i desideri del tuo cuore. 5 Rimetti la tua sorte nell’Eterno, confida in lui, ed egli opererà. 6 Egli farà risplendere la tua giustizia come la luce e la tua rettitudine come il mezzodì. 7 Sta’ in silenzio davanti all’Eterno e aspettalo; non affliggerti per colui che prospera nelle sue imprese, per l’uomo che segue i suoi malvagi disegni. 8 Cessa dall’ira e lascia lo sdegno; non affliggerti; ciò porterebbe anche te a far del male. 9 Poiché i malvagi saranno sterminati, ma coloro che sperano nell’Eterno possederanno la terra.” (Salmo 37:1-9 LND)
Fratelli e sorelle, perseveriamo nelle difficoltà sperando nell'Eterno, guardando a Cristo, ricordando la fedeltà di Dio nelle difficoltà passate. Guardiamo a Cristo, perché sarà Cristo a completare la Sua opera in noi, portandoci nella presenza di Dio per sempre. A LUI tutta la gloria!