Cadiamo continuamente.
La vita cristiana è bella, però, ci sono alcuni aspetti che sono brutti, e molto dolorosi. La cosa più terribile della vita cristiana, quello che è più difficile, quello che ci porta più dolore, è il nostro peccato. Nulla di quello che gli altri fanno contro di noi può crearci il dolore profondo che ci può creare il nostro proprio peccato, se uno è un vero credente.
Infatti, un vero credente desidera ardentemente camminare vicino a Cristo. Eppure, ogni vero credente cade nel peccato. In 1Giovanni 1:8 leggiamo:
“Se diciamo di essere senza peccato inganniamo noi stessi e la verità non è in noi.” (1Giovanni 1:8 LND)
Quando il nostro cuore è sincero, e la nostra coscienza funziona, non c'è nulla che ci affligge di più del nostro proprio peccato. Tutto quello che gli altri possono fare contro di noi non può macchiare la nostra anima. Non può allontanarci dal nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. Non può interrompere la preziosa comunione che abbiamo con Dio Padre.
Invece, è il nostro peccato che macchia la nostra anima. Il nostro peccato ci allontana dal nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. Il nostro peccato ci ostacola dalla preziosa comunione con il nostro Padre celeste.
Il nostro peccato perciò è il nostro nemico peggiore. La salvezza è la salvezza dal nostro peccato, è il perdono dei nostri peccati, ed è la vittoria sui nostri peccati. Il più grande beneficio della salvezza che viene annunciato ripetutamente nella Bibbia quando si predica il Vangelo è il perdono dei peccati.
Però, ogni vero credente conosce la battaglia contro il proprio peccato. Conosce quanto sia difficile avere vittoria, quanto facilmente ricadiamo negli stessi peccati che abbiamo già confessato più volte.
Come superare il proprio peccato
Conosciamo la battaglia, conosciamo le cadute, ma grazie a Dio, c'è speranza! Infatti, in Cristo Gesù abbiamo la forza di Dio per poter superare i nostri peccati.
Quello che vorrei fare in questo studio è parlare specificatamente di come possiamo avere vittoria sui nostri peccati. Una vittoria teorica non basta, abbiamo bisogno di saper mettere in atto i passi che Dio ci insegna per avere la vera vittoria che Gesù Cristo ci ha comprato con il suo sacrificio sulla croce.
Perciò, ascoltate attentamente, e poi, chiedo a ciascuno di esaminarsi, per riconoscere se ci sono cose in cui non stai mettendo in opera i mezzi che Dio ci ha dato.
Voglio aspettare fino alla fine per parlare della cosa più importante di tutto nella battaglia contro il peccato.
Non possiamo riuscirci nella nostra forza.
Il primo passo necessario per poter superare i nostri peccati è di riconoscere che noi non possiamo superare i nostri peccati, nella nostra forza.
Per quanto questo sia palese, spesso, nel nostro orgoglio, vorremmo tentare di superare il nostro peccato nella nostra forza. Nel nostro orgoglio, vorremmo credere che impegnandoci tanto potremo farcela da soli. Non vogliamo fare come Dio ci insegna, vogliamo fare di testa nostra.
Quindi, il primo passo per poter avere vera vittoria è di superare il nostro orgoglio, riconoscendo la realtà che noi non riusciamo da soli a superare i nostri peccati.
Chiaramente, la buona notizia legata a questa verità è che non siamo soli, se siamo in Cristo. Infatti, è proprio il fatto di essere in Gesù Cristo che ci dà una viva speranza di poter superare i nostri peccati. Proprio perché non siamo soli, proprio perché abbiamo la potenza di Dio che opera in noi, possiamo affrontare i nostri peccati con la pace che in Cristo possiamo superarli.
Chiaramente, se io oggi riconosco che solo in Cristo posso superare i miei peccati, non vuol dire che domani il mio orgoglio non tornerà a farmi credere, anche in modo subdolo, che posso farcela nella mia forza. Quindi, devo continuare a combattere contro il mio orgoglio finché sono in questo corpo di carne. Infatti, spesso, quando cadiamo ripetutamente in un peccato, e sembra impossibile uscirne, sotto sotto stiamo cercando di vincerlo nella nostra forza. Il nostro orgoglio non si arrende facilmente. Quindi, se tu riconosci che dentro di te c'è dell'orgoglio e che stai cercando per conto tuo di superare un peccato, ravvediti da questo orgoglio, umiliandoti davanti a Dio, e così pure riprendi la vera battaglia per superare i tuoi peccati, nella forza di Dio, e seguendo la via che Dio ha stabilito.
---- il piano di Dio (l'unico che funziona)
Avendo veramente accettato che non possiamo farcela con la nostra forza, a quel punto, bisogna seguire i passi che Dio ci dà per riuscire a superare i nostri peccati. La vittoria sta in Cristo, non in noi stessi, e perciò, dobbiamo seguire quello che Dio ha stabilito.
Pregare
Chiaramente, la preghiera è fondamentale. Dobbiamo chiedere a Dio aiuto. Questo è un aspetto di riconoscere che non possiamo farcela da soli. Però, solitamente, la preghiera è la prima cosa che uno fa, anche quando manca gli altri passi. Quindi, non dico tanto su questo primo passo, tranne il fatto che la preghiera è importante. Passo ora agli altri, che sono altrettanto fondamentali per poter superare il peccato.
Confessare il peccato.
Il primo passo per superare i nostri peccati è di veramente confessare il tuo peccato. Credo che conosciamo tutti il famoso brano in 1Giovanni 1:9. Leggo i vv.8.9
“8 Se diciamo di essere senza peccato inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. 9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto, da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.” (1Giovanni 1:8-9)
Dio ci comanda di confessare i nostri peccati. Confessare un peccato non è solamente ammettere di averlo fatto. Quanto è facile, con il nostro orgoglio, solamente ammettere di aver peccato, aggiungendo qualche scusa che nella nostra mente ci rende meno colpevoli! Per esempio, uno potrebbe dire: “Perdonami, ho parlato male, perché non capivo quello che intendevi.” Dicendo così, quel tale chiede perdono per un peccato, ma nella stessa frase spiega che non era un peccato uscito dal cuore, ma solamente una confusione mentale. Fare così non è confessare il peccato.
Similmente, uno potrebbe dire: “Perdonami, ho agito con cattiveria. Ero nervoso e avrei dovuto non parlare così.” Anche questo non è veramente confessare il peccato. Questa persona chiede perdono, ma poi giustifica il suo comportamento, con il fatto che era nervosa. Aggiungendo questa motivazione, implica che non è colpevole come se uno avesse agito in quel modo non essendo nervoso. Anche questo non è veramente confessare il peccato.
Confessare un peccato vuol dire semplicemente prendersi la piena responsabilità di quel peccato. Vuol dire riconoscere che il peccato non arriva a causa delle circostanze, ma piuttosto le circostanze mettono in evidenza il peccato che era già nel cuore.
Un esempio di veramente confessare un peccato, e chiaramente è una questione di cuore più che di parole, sarebbe qualcosa del tipo: “O Signore, perdonami, ho peccato in tale modo, perché quel peccato era nel mio cuore. Grazie per le circostanze che hai mandato nella mia vita che mi hanno mostrato quello che avevo nel cuore. Perdonami, o Padre, per questo mio peccato.”
Un brano molto conosciuto che ci aiuta a capire come è il cuore di uno che è veramente ravveduto è il Salmo 51. Notate il cuore di Davide quando confessa il suo peccato.
Leggiamo il Salmo 51:1-12
“1 Abbi pietà di me, o DIO, secondo la tua benignità; per la tua grande compassione cancella i miei misfatti. 2 Lavami completamente dalla mia iniquità e purificami dal mio peccato. 3 Poiché riconosco i miei misfatti e il mio peccato mi sta sempre davanti. 4 Ho peccato contro di te, contro te solo, e ho fatto ciò che è male agli occhi tuoi, affinché tu sia riconosciuto giusto quando parli e retto quando giudichi. 5 Ecco, io sono stato formato nell’iniquità e mia madre mi ha concepito nel, peccato. 6 Ma a te piace la verità che risiede nell’intimo, e m’insegni la sapienza nel segreto del cuore. 7 Purificami con issopo, e sarò mondo; lavami, e sarò più bianco della neve. 8 Fammi sentire gioia e allegrezza, fa’ che le ossa che hai spezzato festeggino. 9 Nascondi la tua faccia dai miei peccati e cancella tutte le mie iniquità. 10 O DIO crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito saldo. 11 Non rigettarmi dalla tua presenza e non togliermi il tuo santo Spirito. 12 Rendimi la gioia della tua salvezza, e sostienimi con uno spirito volenteroso.” (Salmo 51:1-12 LND)
Questo è il cuore di uno che è veramente ravveduto! Pregate di avere un cuore così.
- confessare anche agli uomini
Finora, ho parlato della necessità di confessare i nostri peccati a Dio. Ogni peccato è contro Dio, e perciò, dobbiamo confessare ogni peccato a Dio. Però, tanti dei nostri peccati sono anche contro le persone, ed è importante confessarli anche alle persone contro le quali abbiamo peccato, soprattutto in ogni caso in cui il nostro peccato è stato visibile a loro.
Troviamo questo insegnamento per esempio in Giacomo 5.
“Confessate i vostri falli gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri, affinché siate guariti; molto può la preghiera del giusto, fatta con efficacia.” (Giacomo 5:16 LND)
Anche in Luca 17, comprendiamo che bisogna chiedere perdono gli uni agli altri, quando pecchiamo gli uni contro gli altri. Leggo Luca 17:3,4
“3 State attenti a voi stessi! Se tuo fratello pecca contro di te, riprendilo; e se si pente, perdonagli. 4 E se anche peccasse sette volte al giorno contro di te, e sette volte al giorno ritorna a te, dicendo: "Mi pento," perdonagli".” (Luca 17:3-4 LND)
Allora, il punto è che non basta solo confessare un peccato a Dio. Quando quel peccato è contro un altro, dobbiamo anche chiedere perdono a quella persona. Dobbiamo anche confessare a quella persona il nostro peccato.
Anche in questo caso, importa moltissimo il modo in cui confessiamo il peccato. Se nel confessare un peccato in realtà ci stiamo giustificando, o ci stiamo scusando per averlo commesso, non siamo veramente ravveduti, e se non siamo veramente ravveduti, non avremo vittoria su quel peccato.
Quindi, se tu non stai avendo vittoria sui tuoi peccati, forse è perché non stai confessando qualche peccato. Qua, è importante menzionare che non sempre la nostra difficoltà di superare un peccato ha come base quello stesso peccato che non abbiamo confessato. Cioè, a volte, il fatto che non confessiamo un certo peccato potrebbe portarci a cadere in un altro peccato. Se tu hai difficoltà a superare un peccato, dovresti valutare non solo quel peccato, ma anche se ci sono altri peccati che non hai confessato, o a Dio, o a qualche persona.
Se tu hai difficoltà a confessare un peccato, prega Dio di farti capire la gravità del pericolo di non confessare i tuoi peccati. Non confessare un peccato, anche ad un'altra persona, ci tiene schiavi di quel peccato, e questo ci ostacola da tutti i benefici che abbiamo quando camminiamo umilmente in santità davanti a Dio.
Perciò, prego che ciascuno di noi possa veramente capire che confessare i nostri peccati non è facoltativo, non è solamente un buon consiglio, è l'unico modo di vivere in Cristo Gesù!
Perciò, costi quello che costi, umiliati davanti a Dio e davanti agli uomini, e chiedi perdono per i tuoi peccati! Non importa come reagiranno, non importa se loro interpreteranno questa tua confessione come una tua debolezza per farti ancora più male. Ciò che è importante è camminare in santità davanti a Dio per poter godere la comunione con Lui. Confessiamo i nostri peccati, a Dio e agli uomini!
Umiliarsi
La verità che sto per dirvi è già stata compresa nel discorso di confessare i nostri peccati, ma è così importante che vale la pena dirla separatamente. Per superare i nostri peccati, dobbiamo umiliarci e camminare umilmente. Dobbiamo camminare in umiltà davanti a Dio e davanti agli uomini.
Non è difficile capire perché questo sia necessario. Il nostro orgoglio è un terribile peccato. Noi non possiamo avere vittoria in un campo della vita, se restiamo attaccati al peccato in un altro campo della vita. Se noi continuiamo ad aggrapparci al nostro orgoglio, è inutile sperare di avere vittoria su altri peccati. L'unico modo di camminare in santità ed avere vittoria sui nostri peccati è di combattere il nostro orgoglio.
- davanti a Dio
Perciò, dobbiamo umiliarci davanti a Dio, riconoscendo la nostra condizione spirituale, e la nostra debolezza, e la nostra tendenza a peccare, e soprattutto, il nostro orgoglio.
- davanti agli uomini
Però, non basta umiliarci solo davanti a Dio. Se siamo veramente umili, saremo umili anche davanti agli uomini. Quello che siamo, siamo. Un uomo orgoglioso è orgoglioso. Non è possibile essere umile davanti a Dio e allo stesso tempo essere orgoglioso nei confronti degli uomini. Chi dimostra di avere orgoglio, è orgoglioso, anche se in certi casi quell'orgoglio non è visibile.
Perciò, per avere vittoria sui nostri peccati, dobbiamo camminare in umiltà, davanti a Dio e davanti agli uomini. A volte, se qualcuno ci tratta con molta gentilezza, è facile sembrare di essere umili. Invece, riconosciamo la realtà della condizione del nostro cuore quando qualcuno ci parla male, quando qualcuno ci accusa falsamente, quando qualcuno ci disprezza. Sono in questi momenti che riconosciamo la vera condizione del nostro cuore.
Mezzi pratici:
Finora, ho parlato della condizione del nostro cuore, del fatto di umiliarci, e del fatto di veramente confessare i nostri peccati. Però, questi due passi, pur essendo essenziali, non bastano in sé. Per superare i peccati, spesso sono necessari altri passi, in base al peccato.
Sostituire il bene al posto del male
In quasi ogni caso, per superare veramente un peccato, dobbiamo sostituire il male con il bene. Non si può lasciare un vuoto nel cuore. Se si toglie un male, ma non si riempie quello spazio con il bene, alla fine, sarà quasi certamente un altro male che riempirà quello spazio nel cuore.
Gesù dichiara questa verità in Matteo 12, in cui parla di un uomo che aveva uno spirito cattivo che dimorava in lui.
“43 Ora, quando lo spirito immondo è uscito da un uomo, vaga per luoghi aridi, cercando riposo e non lo trova. 44 Allora dice: "Ritornerò nella mia casa da dove sono uscito ma quando giunge, la trova vuota, spazzata e adorna; 45 va allora a prendere con sé altri sette spiriti peggiori di lui, i quali entrano e vi prendono dimora; e l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima, Così avverrà anche a questa generazione malvagia".” (Mt 12:43-45 LND)
Quando lo spirito torna e trova la casa vuota, ritorna a viverci anche con altri spiriti. Perciò, è importante non solo ravvedersi da un peccato, ma bisogna anche sostituire quel peccato con un bene, con qualcosa di buono. Vediamo questo ripetutamente negli insegnamenti delle epistole, quando leggiamo di togliere un peccato e sostituirlo con una buona azione nello stesso campo di vita. Per esempio, il comandamento di non rubare è legato al comandamento di lavorare per avere da dare a chi è nel bisogno. Non basta smettere di rubare, bisogna cercare anche di arrivare a dare a chi ne ha bisogno.
Perciò, dobbiamo ricordare che per superare dei peccati, dobbiamo sostituire quei peccati con azioni o comportamenti buoni, se è possibile, negli stessi campi di vita di quei peccati. Quindi, per farvi un esempio, uno che tende a lamentarsi, dovrebbe prendere l'abitudine di abbondare nel ringraziamento e nella lode per le cose di cui si lamentava prima.
Uno che peccava essendo attaccato alle cose materiali deve diventare molto generoso con le cose materiali. Vediamo un esempio di questo in quello che Gesù ha detto al giovane ricco, quando egli chiese a Gesù come poteva essere salvato. Visto che il suo peccato era di essere attaccato alle ricchezze, Gesù gli disse che doveva vendere tutto quello che aveva e dare il ricavato ai poveri. In altre parole, doveva sostituire il suo peccato con un'azione buona contraria ad esso, proprio nel campo in cui prima peccava.
Questo riguarda non solamente le azioni, ma anche i nostri modi di pensare e i modi in cui trascorriamo il tempo. Per esempio, il lamentarsi non è altro che dichiarare, in modo subdolo, che si crede di meritare di più di quello che si ha avuto. Chi pensa di meritare di più, non può ringraziare Dio per quello che ha. Quindi, non solo deve togliere il lamentarsi dalla sua vita, ma deve anche impegnarsi a riempire la sua vita con adorazione e ringraziamento, pensando specificatamente al fatto che non merita assolutamente il bene che riceve, ma che è tutto per grazia.
Una persona che spesso è pigra, non può solo chiedere perdono per la sua pigrizia, ma deve anche impegnarsi a servire gli altri. Parlerò di più di questo principio fra alcuni minuti.
Una persona che è attaccata ai soldi, o ai beni materiali, non può solo cercare di non esserci più attaccato, ma deve anche impegnarsi a dare in base a quello che possiede per aiutare gli altri.
Cambiare compagnia, amicizie, programmi in tivù, musica, Internet.
Passiamo ora ad un altro principio biblico fondamentale per poter superare i nostri peccati. È quello di cambiare compagnia. Molto spesso, abbiamo una brutta compagnia, e nonostante che confessiamo un peccato, avendo quella compagnia ben presto ricadiamo di nuovo nello stesso peccato. Chiaramente, è importante capire che la compagnia non comprende solamente gli amici con cui parliamo o con cui trascorriamo il nostro tempo divertendoci, ma comprende anche le persone con cui trascorriamo tempo anche in altri modi. Per esempio, se io trascorro molto tempo ascoltando la musica, i cantanti che ascolto sono la mia compagnia. Le parole che essi dicono nei loro canti riempiono la mia mente. Se io guardo la tv, o navigo in Internet, i programmi che guardo e i siti che visito diventano la mia compagnia in quelle ore.
Molto spesso, i nostri peccati sono legati alla compagnia che scegliamo di avere, sono legati al modo in cui trascorriamo il nostro tempo. In casi così, non basta confessare un peccato. Dobbiamo anche ubbidire al comandamento di Dio di cambiare compagnia. Se prima trascorrevamo il tempo con un certo tipo di persona, ora che abbiamo riconosciuto un peccato, dobbiamo trovare, se è possibile, delle persone che hanno le qualità che noi manchiamo, e dobbiamo impegnarci a passare il tempo con loro.
Se prima ascoltavamo una musica che riempiva la nostra testa con pensieri sbagliati, dobbiamo non solo togliere quella musica, ma scegliere come compagnia una musica che riempie la mente con parole che lodano Dio, e che ci ricordano le verità di Dio.
Se prima guardavamo programmi in tivù o visitavamo siti che innalzavano il peccato, e lo rendevano divertente, non basta smettere di visitare quei siti o smettere di guardare quei programmi. Dobbiamo piuttosto cercare una compagnia che condanna categoricamente il peccato per quello che è.
Nel senso pratico, se tendiamo a peccare essendo pigri, non basta farci tante prediche di come dobbiamo non essere pigri. Piuttosto, dobbiamo cambiare il nostro programma, dobbiamo organizzare dei modi specifici di impegnarci per il bene, perché senza organizzazione, ben presto cadremo di nuovo nel peccato di pigrizia. Se trascorrevamo il tempo con degli amici che erano pigri, non basta cercare di non essere pigri, dobbiamo anche cambiare compagnia.
Se tendiamo a guardare le cose sbagliate, non basta cercare di non guardarle più. Piuttosto, dobbiamo scegliere modi di usare quel tempo per il bene. Se stiamo lì non facendo nulla, cercando solamente di non cadere di nuovo nel peccato, prima o poi vi cadremo ancora. Perciò, dobbiamo impegnarci a fare il bene, usando quel tempo in modo da essere molto meno tentati.
Se un figlio che è credente tende a lamentarsi quando i genitori gli chiedono di aiutare, anziché cercare solamente di non lamentarsi, quel figlio dovrebbe andare sull'offensiva contro il suo peccato, impegnandosi a offrirsi di sua spontanea volontà ad aiutare i genitori prima che essi siano costretti a chiederglielo.
Spero che stiate capendo il mio punto. Non basta cercare di non peccare, dobbiamo piuttosto riconoscere in quali circostanze siamo tentati, e cercare di evitare quelle circostanze per quanto sia possibile. Certamente, ci saranno ancora tentazioni, ma vivendo così, possiamo evitarne tante, permettendoci di concentrare di più su quei peccati che rimangono.
Abbondare nel ringraziamento
Un altro aspetto di una vita in cui c'è vittoria sul peccato è quello di abbondare nel ringraziamento, sia a Dio che alle persone nella vita. La Bibbia parla molto del ringraziamento. Per esempio, leggiamo in 1Tessalonicesi 5:18
“In ogni cosa rendete grazie, perché tale è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.” (1Tessalonicesi 5:18 LND)
In Efesini 5:20 leggiamo che dovremmo vivere:
“rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio e Padre nel nome del Signor nostro Gesù Cristo;” (Efesini 5:20 LND)
Filippesi 4:6 ci insegna a ringraziare anche nei momenti difficili:
“Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento.” (Filippesi 4:6 LND)
Anche in Colossesi 3:17 impariamo che il ringraziamento dovrebbe far parte di ogni situazione della vita. Ve lo leggo:
“E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui.” (Colossesi 3:17)
Potrei andare avanti, ma credo che il principio sia chiaro. Dio ci comanda di abbondare nel ringraziamento. Uno che ha questo tipo di cuore ringrazia soprattutto Dio, ma ringrazia anche le persone nella sua vita tramite le quali Dio gli dona le sue benedizioni. Una persona così è riconoscente, sa che non merita il bene che riceve.
Quando manca il ringraziamento, inevitabilmente quel spazio nel cuore si riempirà con qualche peccato. Infatti, non abbondare nel ringraziamento è già un peccato in sé. Però, non ringraziare ci porta sempre a peccare in altri modi.
La bella notizia di questa realtà è che anche il contrario è vero. Quando veramente abbondiamo nel ringraziamento di cuore e con la bocca, questo modo di fare non lascerà più tanto spazio nel nostro cuore per il peccato. In altre parole, il nostro cuore è sempre ripieno di qualcosa: se non lo riempiamo con il bene, allora si riempirà automaticamente con il male. Invece, se riempiamo il cuore con il bene, ringraziamento, buone opere, lode a Dio, e altre cose simili, non ci sarà più tanto spazio per il peccato. Invece, quando il nostro cuore è abbastanza vuoto, e non ci impegniamo a riempirlo con le cose che Dio ci comanda, di natura si riempirà con il male, con il peccato.
Gesù Cristo
Finora, non ho detto la cosa più importante, per quanto riguarda il superare il peccato.
Qual è la cosa più importante per poter superare il nostro peccato? Qual è l'arma più potente?
Ciò che importa più di ogni altra cosa è di guardare di più a Cristo!
Se guardiamo a noi stessi, cadremo. Se guardiamo al peccato, saremo abbattuti. Se guardiamo ai mezzi che dobbiamo usare, non avremo la fede che ci serve.
Dobbiamo guardare a Cristo! Dobbiamo vedere di più di Cristo come Salvatore, Colui che è morto e risorto per noi. Dobbiamo vedere di più Cristo come la nostra Giustizia! Dobbiamo vedere di più Cristo come il nostro Avvocato, e il nostro Mediatore, che sta alla destra di Dio per noi. Dobbiamo vedere di più Cristo come Colui che prega ed intercede per noi. Dobbiamo vedere Gesù come Colui che è stato tentato in ogni cosa, senza però peccare, e perciò Egli ci comprende a fondo. Dobbiamo vedere Gesù come l'amico che ci sta vicino.
Dobbiamo vedere Gesù come l'Unico che può veramente soddisfare il nostro cuore, in contrasto con il peccato che ci inganna.
In altre parole, più di ogni altra cosa, per superare il peccato, dobbiamo vedere di più di Cristo Gesù, il nostro Salvatore e Signore.
Per vedere più di Cristo, dobbiamo leggere la Parola, ma non solo, dobbiamo meditare su quello che abbiamo letto.
È di grande aiuto quando possiamo parlare di Cristo con altri. È un aiuto quando cantiamo, durante il giorno, canti che ci aiutano a pensare di Cristo. È un aiuto quando parliamo noi con altri di Cristo, anche quando non è facile, perché questo ci unisce più a Lui.
Dobbiamo ricordare che non seguiamo una dottrina, non seguiamo una Chiesa, non seguiamo un movimento. Seguiamo un Signore e Salvatore, Gesù Cristo, che ha pagato la nostra condanna, e che verrà per prenderci!
Avere il cuore più focalizzato su Cristo è l'aspetto più importante di tutti per poter avere vera vittoria sui nostri peccati.
Conclusione
E allora, la mia preghiera è che abbiamo capito meglio come combattere i nostri peccati, nella forza di Dio, per poter godere la vittoria che Gesù Cristo ci ha comprato sulla croce.
Ricordiamo, perciò, che dobbiamo pregare. Dobbiamo riconoscere che non possiamo farcela con la nostra forza, affinché la gloria vada a Dio, e non a noi.
Dobbiamo veramente confessare ogni peccato, a Dio, e quando è contro una persona, anche a quella persona.
Dobbiamo umiliarci, e combattere il nostro orgoglio. Dobbiamo sostituire il male con il bene. Dobbiamo riconoscere situazioni che ci tentano, e per quanto sia possibile, cambiarle. Dobbiamo non solo cercare di non peccare, ma ancora di più, dobbiamo riempire la vita con cose buone, che prendono il posto del peccato. Dobbiamo sostituire la cattiva compagnia con la buona compagnia. Infine, dobbiamo abbondare nel ringraziamento. E sopra tutte queste cose, dobbiamo guardare molto di più a Gesù Cristo.
Quando noi viviamo così, conosceremo la vittoria sui nostri peccati. Questa vittoria ci è già stata comprata. Viviamo in modo da goderla, alla gloria di Dio!
Preghiera: O Padre, umiliaci, facci vedere il valore di Cristo, e l'inganno del peccato!