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La Risurrezione di Cristo: Pasqua 9 - Matteo 27:62 – 28:10

sermoni di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per domenica, 4 aprile, 2010 ---- cmd fv -----
Parole chiave: pasqua, risurrezione, il sacrificio di Gesù

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Oggi è la Pasqua, la festa stabilita da Dio per celebrare la morte e la risurrezione di Gesù Cristo. Essendo abituati alla Pasqua da anni è facile non comprendere il suo vero significato.

Pensate con me. Ti trovi con una persona cara che è vicino alla morte, peggiora e poi muore. Stai là, lo vedi morto, ne senti il corpo senza vita.

Vai a casa per preparare le cose per il lavaggio e la preparazione del cadavere, però, quando torni non c'è più il cadavere e poi la persona si presenta a te, vivente!

Se dovesse succedere così a te saresti stupefatto! Un avvenimento tale è impossibile, eppure, è veramente successo alla persona di Gesù Cristo! Questo è quello che ricordiamo alla Pasqua!

Però la meraviglia della Pasqua non è solamente la resurrezione in sé, per quanto è qualcosa di strepitoso, ma il fatto che Gesù Cristo è risorto come Signore e Salvatore per noi!

Domenica scorsa, abbiamo considerato alcune delle sofferenze di Gesù mentre era sulla croce, soprattutto il fatto che Egli subì l'ira di Dio per i nostri peccati. Vi dico qualcosa, anche perché non riusciremo mai durante questa vita a comprendere a fondo tutto quello che Gesù ha sofferto per poter pagare la condanna dei nostri peccati! Però è buono ed è importante pensarci e meditarci spesso e a fondo.

Se ricordate, dopo che Gesù ebbe pagato il prezzo del peccato, Dio squarciò la cortina del Tempio! (Luca 23:45) Questo ci insegna che prima del sacrificio di Gesù sulla croce non c’era libero accesso a Dio. Dalla croce in poi, tramite Gesù e la sua opera sulla croce, c’è libero accesso presso Dio! Ogni vero credente ha questo libero accesso presso Dio, tutto per merito del sacrificio di Gesù.

Ricordiamo inoltre che appena dopo la morte di Gesù, ci fu un terremoto, le tombe di alcuni santi si aprirono e quei santi furono resuscitati, apparvero a tanti in Gerusalemme. (Matt 27:52) Queste persone erano la primizia della resurrezione che avverrà alla fine del mondo, di cui anche noi faremo parte se siamo salvati in Cristo.

Nel vangelo di Marco 15 si legge come il centurione che stava vicino alla croce riconobbe che Gesù era il figlio di Dio, nonostante egli avesse ricevuto molto meno rivelazione di quanta ne abbiamo ricevuta noi. L’evidenza per la divinità di Gesù è chiara. Oggi non c’è alcuna scusa per non credere in Gesù Cristo, però non basta solo credere intellettualmente, vogliamo camminare per fede giorno per giorno. Infatti, SAPERE le verità di Cristo non ci trasforma, è quando viviamo pensando alle verità di Dio che la nostra vita viene trasformata.

Appena dopo la morte di Gesù, Giuseppe d’Arimatea andò da Pilato per chiedergli il corpo di Gesù. Egli faceva parte del sinedrio e molto probabilmente questo atto gli costò la sua carriera come membro del sinedrio. Anche oggi, seguire veramente Gesù vuol dire perdere o abbandonare cose che prima erano importanti per noi. Però, seguire veramente Gesù vuol dire anche trovare in Gesù il nostro vero tesoro.

I Giudei cercano di ostacolare Dio

Riprendiamo il testo biblico da quel punto, leggendo Matteo 27:62-66.

“62 E il giorno seguente, che era quello successivo alla Preparazione, i capi dei sacerdoti e i farisei si riunirono presso Pilato, 63 dicendo: "Signore, ci siamo ricordati che quel seduttore, quando era ancora in vita, disse: "Dopo tre giorni io risusciterò". 64 Ordina dunque che il sepolcro sia ben custodito fino al terzo giorno, che talora non vengano i suoi discepoli di notte a rubare il corpo e poi dicano al popolo: "egli è risuscitato dai morti" così l’ultimo inganno sarebbe peggiore del primo". 65 Ma Pilato disse loro: "Voi avete un corpo di guardia; andate, e assicurate il sepolcro, come vi sembra meglio". 66 Essi dunque andarono e assicurarono il sepolcro e, oltre a mettere la guardia, sigillarono la pietra.” (Matteo 27:62-66 LND)

Questo avvenimento successe di sabato, perciò, i capi dei sacerdoti e i farisei non stavano rispettando la legge di Dio, eppure l’avevano loro stessi interpretata così, vietava loro di andare da Pilato il sabato però il loro odio per Gesù li spinse ad ignorare la legge. Infatti, nonostante l’apparenza di essere uomini religiosi, questi uomini non avevano alcun vero amore per Dio. C’è da notare anche che nonostante i sacerdoti e i farisei fossero nemici e si disprezzassero gli uni gli altri, in questa occasione si unirono per opporsi a Gesù Cristo.

Questi uomini chiamarono Gesù Cristo “quel seduttore”. Che ipocriti! Gesù era assolutamente onesto, anzi, Egli era ed è la verità stessa! Piuttosto questi uomini erano dei grandi falsi, mentre Gesù Cristo era assolutamente puro e veritiero. Qua vediamo una verità che la Bibbia ci insegna: gli uomini malvagi pensano che gli altri siano come loro. Per esempio, un bugiardo pensa che gli altri siano tutti bugiardi, così come un truffatore non si fida degli altri. Leggiamo di questa realtà in Tito 1:15:

“Certo, tutto è puro per i puri, ma niente è puro per i contaminati e gli increduli; anzi, sia la loro mente che la loro coscienza sono contaminate.” (Tito 1:15 LND)

Per gli increduli, per le persone che non credono veramente in Dio, niente è puro. Immaginano che le altre persone siano come loro. Questo è vero oggi com’era vero allora. Perciò, questi uomini malvagi e falsi, chiamavano Gesù un “seduttore”.

Capivano della risurrezione

Una cosa incredibile è che questi uomini avevano capito le dichiarazioni di Gesù secondo cui Egli sarebbe risuscitato dopo tre giorni, mentre i discepoli di Gesù non l’avevano capito nonostante Gesù avesse parlato apertamente con loro, ma solo in modo indiretto con i capi dei Giudei. Vi leggo le parole di Gesù ai discepoli in Marco 8 e 9:

“Poi cominciò a insegnare loro che era necessario che il Figlio dell’uomo soffrisse molte cose, fosse riprovato dagli anziani dai capi dei sacerdoti e dagli scribi e fosse ucciso, e dopo tre giorni risuscitasse.” (Marco 8:31 LND)
“31 Egli infatti ammaestrava i suoi discepoli e diceva loro: "Il Figlio dell’uomo sarà presto dato nelle mani degli uomini ed essi lo uccideranno; ma dopo essere stato ucciso, risusciterà il terzo giorno" 32 Essi però non comprendevano questo parlare e avevano timore di interrogarlo.” (Marco 9:31-32 LND)

Con i discepoli Gesù aveva parlato chiaramente. Leggiamo ora quello che aveva detto ai Farisei e ai sacerdoti e come era stato meno chiaro. Leggiamo in Matteo 12 e 16.

“Come egli entrò nella casa di Dio e mangiò i pani della presentazione, che non era lecito mangiare né a lui, né a quelli che erano con lui, ma solo ai sacerdoti?” (Matteo 12:4 LND)
“Una generazione malvagia ed adultera richiede un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno del profeta Giona," E, lasciatili, se ne andò.” (Matteo 16:4 LND)

Questi capi religiosi avevano visto i miracoli di Gesù, avevano sentito il suo insegnamento e capivano che egli aveva dichiarato che sarebbe risuscitato dopo tre giorni. Fu la poca fede dei discepoli ad ostacolarli dal capire le chiare parole di Gesù Cristo. Delle volte, anche noi abbiamo poca fede, e questo ci ostacola dal riconoscere le chiare promesse di Dio di prendersi cura perfettamente di noi. Quindi, dobbiamo pregare Dio di darci sempre più fede. Dio farà tutto quello che ha promesso di fare anche se a noi sembra impossibile.

Comunque, questi capi e i farisei volevano a tutti i costi ostacolare la resurrezione di Gesù, o almeno evitare che i discepoli rubassero il suo corpo dicendo che era risuscitato. Perciò, chiesero al governatore Pilato che il sepolcro fosse sicuramente custodito.

Pilato diede loro un corpo di guardia composto da soldati romani, inoltre misero un sigillo sulla grossa pietra che chiudeva il sepolcro. Quindi, per capire come erano le cose, tenete in mente che c’era una pietra grande davanti al sepolcro, c’erano i soldati romani come guardie e c’era il sigillo ufficiale affinché nessuno potesse aprire il sepolcro. I capi e i farisei credevano che facendo così Gesù non potesse risuscitare.

Fermiamoci qua a considerare quello che questi uomini stavano facendo. Stavano cercando di opporsi a Dio! Come risponde Dio quando gli uomini cercano di opporsi a Lui? Vi leggo le parole del Salmo 2:1-6

“1 Perché tumultuano le nazioni, e i popoli tramano cose vane? 2 I re della terra si ritrovano e i principi si consigliano insieme contro l’Eterno e contro il suo Unto, 3 dicendo: "Rompiamo i loro legami e sbarazziamoci delle loro funi". 4 Colui che siede nei cieli riderà, il Signore si farà beffe di loro. 5 Allora parlerà loro nella sua ira, e nel suo grande sdegno li spaventerà, 6 e dirà: "Ho insediato il mio re sopra Sion, il mio santo monte.” (Salmo 2:1-6 LND)

Questi uomini malvagi congiuravano insieme per cercare di ostacolare la risurrezione di Gesù Cristo. Che assurdità! Che stoltezza! Il Signore ride di queste cose, e poi parla nella sua ira, cioè, scatena la sua terribile ira contro chi si oppone a Lui. Gli uomini non potranno mai fermare la mano di Dio. Cercare di opporsi a Dio fa cadere in un giudizio molto severo. Ora, proseguiamo col brano.

La tomba vuota

Leggiamo ora Matteo 28:1-10. L’avvenimento descritto in questi versetti è così incredibile e potente che dovrebbe colpirci tantissimo. Invece, dato che conosciamo questo avvenimento tanto bene, spesso, non veniamo colpiti da quanto esso sia incredibile e stupendo. Insieme alla morte di Gesù, la sua risurrezione è l’avvenimento più grande della storia. Cerchiamo di leggere questo brano come se fosse la prima volta nella nostra vita. Se stessimo ascoltando la storia di Gesù per la prima volta, in questo momento, sembrerebbe che i malvagi avessero vinto, uccidendo Gesù. A questo punto, vediamo Gesù morto, il suo corpo nella tomba. Il nostro cuore ora sarebbe pesante, pensando alla morte di Gesù. Leggiamo questo brano considerandolo da quel punto di vista.

Ricordate che Giuseppe di Arimatea aveva posato il corpo di Gesù nella propria tomba. Le donne che credevano in Gesù, avevano seguito Giuseppe al sepolcro per vedere dov’era la tomba perché volevano tornare, dopo il sabato, per ungere il corpo di Gesù. Cioè, nella loro cultura, prima della sepoltura, il cadavere veniva coperto con tante spezie. Visto che Gesù era stato sepolto con fretta il venerdì, al tramonto e non era stato possibile fare questo lavoro prima che iniziasse il sabato. Perciò, presto, la domenica mattina, volevano compiere questa opera, dando a Gesù un sepoltura giusta. Questa è la scena che troviamo. Queste donne stavano andando per rendere l'ultimo atto di amore ed onore a Colui in cui avevano creduto, ma che ora era morto!

Ora, leggo quello che è successo, leggendo dal Matteo 28:1.

“1 Ora, alla fine dei sabati, all’alba del primo giorno dopo i sabati, Maria Maddalena e l’altra Maria, andarono a vedere il sepolcro. 2 Ed ecco, si fece un gran terremoto, perché un angelo del Signore, sceso dal cielo, venne e rotolò la pietra dall’apertura del sepolcro e si pose a sedere su di essa. 3 E il suo aspetto era come di folgore e il suo vestito bianco come la neve. 4 E, per lo spavento che ebbero di lui, le guardie tremarono e rimasero come morte; 5 ma l’angelo, rivolgendosi alle donne, disse loro: "Non temete, perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. 6 Egli non è qui, perché è risorto, come aveva detto; venite, vedete il luogo dove giaceva il Signore. 7 Presto, andate a dire ai suoi discepoli che egli è risorto dai morti; ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete; ecco, io ve l’ho detto". 8 Esse dunque si allontanarono in fretta dal sepolcro con spavento e con grande gioia; e corsero a darne la notizia ai suoi discepoli. 9 E mentre andavano per dirlo ai discepoli, ecco Gesù venne loro incontro e disse: "Salve!". Allora esse, accostatesi, gli strinsero i piedi e lo adorarono. 10 Quindi Gesù disse loro: "Non temete, andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e che là mi vedranno".” (Matteo 28:1-10 LND)

Questi avvenimenti accaddero la domenica, dopo la crocifissione di Gesù avvenuta il venerdì. Queste donne partirono per andare al sepolcro mentre era ancora molto buio. Nel Vangelo di Marco, leggiamo che esse si erano chieste come avrebbero spostato la pietra, perché era molto grande e pesante. Leggo da Marco 16.

“3 E dicevano fra di loro: "Chi ci rotolerà la pietra dall’entrata del sepolcro?". 4 Ma, alzando gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata, sebbene fosse molto grande.” (Marco 16:3-4 LND)

Un commento sugli angeli

Dio spostò la pietra per loro tramite un angelo, come abbiamo letto in Matteo, che ci spiega inoltre che Dio mandò un gran terremoto e un angelo del cielo che rotolò la pietra e vi si sedette sopra. Vorrei fare qualche commento sugli angeli. Spesso gli angeli vengono rappresentati come se fossero quasi identici agli uomini, o peggio ancora come se fossero simili a dei bambini paffuti con delle alette. Entrambi questi concetti sono sbagliati.

Nella Bibbia ci sono volte in cui gli angeli si presentano in forma di uomini, e in quei casi, assomigliano agli uomini, però in altri casi, come questo, si presentano nella loro potenza. In questo brano, l’aspetto dell’angelo era come di folgore e la sua veste era bianca come neve. In questo brano, come altre volte nella Bibbia, gli uomini reagiscono con grande timore.

Le guardie, pur essendo soldati romani, uomini forti e duri, ebbero tanto spavento che tremarono e rimasero come morti! Quindi, non dobbiamo mai immaginare gli angeli come dei bambini grassocci e alati.

Per quanto riguarda il ruolo degli angeli, sappiamo da tanti brani biblici che essi servono e adorano Dio. Inoltre, in Ebrei 1:14, dove si parla degli angeli, leggiamo:

“Non sono essi tutti spiriti servitori, mandati a servire per il bene di coloro che hanno da ereditare la salvezza?” (Ebrei 1:14 LND)

Gli angeli sono totalmente ubbidienti a Dio e vengono mandati da Dio per servire in favore dei figli di Dio. Notiamo con attenzione che nella Bibbia non sono mai i credenti che chiamano gli angeli, ma è Dio che li manda.

la tomba vuota

Torniamo agli avvenimenti del sepolcro. Ricordate che il sepolcro era stato chiuso con una grandissima pietra e poi era stato sigillato e infine era custodito dalle le guardie romane. Ora le donne trovarono il sigillo rotto, la pietra rotolata via e le guardie erano così spaventate da essere come morte! In un attimo, senza intervento umano, tutte le misure che gli uomini avevano preso per ostacolare Dio furono tolte di mezzo. Quando Dio decide di agire è impossibile ostacolarLo!

È importante notare che l’angelo non aprì la tomba per permettere a Gesù di uscire, ma piuttosto per permettere alle donne e poi più tardi ai discepoli di entrare, affinché potessero vedere che Gesù non era più sepolto lì, perché era già resuscitato.

Quando l’angelo parla con le donne, le riprende, pur con molta dolcezza e poi fortifica la loro fede, annunciando la strepitosa notizia che Gesù era risuscitato, e mostrando il luogo dove Egli giaceva prima. Leggiamo Matteo 28:5-7.

“5 ma l’angelo, rivolgendosi alle donne, disse loro: "Non temete, perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. 6 Egli non è qui, perché è risorto, come aveva detto; venite, vedete il luogo dove giaceva il Signore. 7 Presto, andate a dire ai suoi discepoli che egli è risorto dai morti; ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete; ecco, io ve l’ho detto".” (Matteo 28:5-7 LND)

L’angelo disse loro: “voi cercate Gesù, ma non è qui, perché è risorto come aveva annunciato.” In altre parole, le donne, come anche i discepoli, avrebbero dovuto sapere che Gesù sarebbe risuscitato, perché Egli lo aveva detto loro in precedenza e più volte! L’angelo ricordò alle donne questo fatto, ma poi annunciò la buona notizia: Gesù è risorto! Venite a vedere il sepolcro vuoto! E poi, andate presto ad annunciare questa incredibile e meravigliosa notizia ai suoi discepoli!

Una parola speciale per Pietro

Nel vangelo di Marco troviamo un altro dettaglio. Dalle informazioni che abbiamo, crediamo che Marco fosse l’assistente di Pietro e il suo Vangelo viene principalmente da Pietro. Allora, notiamo un dettaglio di quello che l’angelo dichiarò e che Marco aggiunge per noi. Leggo da Marco 16:6,7, in cui sono citate le parole dell’angelo alle donne.

“6 Ed egli disse loro: "Non vi spaventate! Voi cercate Gesù il Nazareno che è stato crocifisso; è risuscitato, non è qui, ecco il luogo dove l’avevano posto. 7 Ma andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea; là lo vedrete come vi ha detto".” (Marco 16:6-7 LND)

Marco aggiunge il dettaglio che l’angelo disse: “andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro”. Pietro avrebbe potuto pensare di non poter essere più un discepolo perché aveva negato di conoscere Gesù. Però quà vediamo che fu ristabilito come discepolo. Quanto grande è il perdono di Dio, quando uno si è veramente ravveduto!

Che questa verità sia un incoraggiamento per ciascuno di non rimanere nel peccato, ma di confessare il peccato, per poi godere del vero perdono di Dio e ritornare ad avere il privilegio d'essere utili a Cristo.

L'annuncio che Gesù incontrerebbe i discepoli

Le donne dovevano annunciare ai discepoli che Gesù li avrebbe preceduti in Galilea. Gesù stesso aveva annunciato questo ai discepoli, poco prima della sua crocifissione, come leggiamo in Matteo 26:32. Leggo dal v.30 per avere un po' di contesto.

“30 E, dopo aver cantato l’inno, se ne uscirono verso il monte degli Ulivi. 31 Allora Gesù disse loro: "Voi tutti questa notte sarete scandalizzati per causa mia, perché sta scritto: "Percuoterò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse". 32 Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea,"” (Matteo 26:30-32 LND)

Qui vediamo la tenera cura di Gesù e come tutto andava secondo il suo piano perfetto. Egli aveva annunciato ai discepoli la sua morte e il fatto che tutti loro sarebbero scappati, ma aveva anche annunciato la sua resurrezione e che si sarebbero ritrovati insieme a Lui in Galilea! In altre parole Gesù aveva annunciato loro che sarebbe venuta la notte delle difficoltà, quando Egli sarebbe stato crocifisso, ma aveva annunciato anche che dopo ci sarebbe stata la luce brillante dello stare di nuovo con Lui.

Applicazioni

Grazie a Dio Gesù ha fatto una dichiarazione simile a noi! Ci ha annunciato che ci saranno prove durante la nostra vita e che dovremo passare perfino per la valle della morte fisica. Però, dopo andremo nel luogo dove Gesù ci ha preceduto. Dopo la notte delle difficoltà di questa vita ci sarà il giorno in cui saremo insieme a Lui e quel giorno durerà per tutta l’eternità, Dio stesso sarà la nostra luce. La notte dei problemi può sembrare molto buia, però, noi che siamo in Cristo non dobbiamo mai dimenticare che è sicuro che arriverà la luce della mattina e resteremo in quella luce, con Cristo, per tutta l'eternità!

Com'è possibile questo? Su quale base può Gesù prometterci che dopo la notte delle prove ci curerà'? Come può Gesù promettere una cosa così meravigliosa? In altre parole, come può Cristo Gesù prometterci l'eternità in cielo, quando per ora la nostra vita è legata alla terra?

Gesù può promettere questo perché Gesù è il Signore Risorto! Egli vive e regna! Sulla croce ha pagato il prezzo della nostra condanna. Nella resurrezione ha compiuto la sua opera e ora regna, intercede per noi e al giorno stabilito ritornerà per raccogliere i suoi e per giudicare il mondo! Con la sua Resurrezione è stato manifestato che Egli è il Signore dei signori e il Re dei re. Ogni ginocchio si piegherà davanti a Lui!

Avendo Gesù Cristo come Sommo Sacerdote, abbiamo libero accesso a Dio, come leggiamo in Ebrei 4:14-16

“14 Avendo dunque un gran sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, riteniamo fermamente la nostra confessione di fede. 15 Infatti, noi non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con le nostre infermità, ma uno che è stato tentato in ogni cosa come noi, senza però commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia per ricevere aiuto al tempo opportuno.” (Ebrei 4:14-16 LND)

Tramite Gesù Cristo siamo sicuri e la nostra salvezza è certa.

Sì, Gesù è morto, morto come prezzo di riscatto per tutti coloro che verranno a Lui, ma non è rimasto nella tomba. Gesù è anche risorto! Gesù vive oggi ed è all'opera in tutti coloro che Lo accolgono come Signore e Salvatore!

Quindi, è importante che meditiamo, non solo sul sacrificio di Gesù, ma anche sulla risurrezione di Cristo, che è la sua vittoria. Nella resurrezione vediamo la conferma che il Padre ha accettato il suo sacrificio per il nostro peccato. Nella resurrezione Cristo ha ottenuto la nostra giustificazione. Per mezzo della morte e la risurrezione, abbiamo la vittoria!

Il messaggio del Vangelo non è solo la croce, è anche la resurrezione!

Il nemico più potente dell'uomo, la morte, è stato sconfitto da Gesù Cristo. In Cristo abbiamo vittoria sulla morte, sul peccato e siamo stati liberati dalla condanna eterna. La Resurrezione di Gesù Cristo è la conferma che abbiamo la vittoria in Lui.

Ricordate che nessuno può ostacolare l'opera di Dio in noi. Gli uomini più potenti di allora, le autorità religiose e la forza militare dell' Impero Romano hanno cercato di ostacolare la resurrezione, ma è stato del tutto inutile.

Nessuno può ostacolare Dio dal portare a compimento ogni dettaglio del suo piano. Questo era vero nella resurrezione di Cristo ed è anche vero nella nostra vita! Gli uomini non possono ostacolare quello che Dio sta compiendo in noi. Rallegriamoci in questa verità. Dio è sovranamente in controllo su tutto. La sua volontà sarà fatta. Possiamo riposarci in Lui. Possiamo avere fede in Dio Padre e in Gesù Cristo, il Signore. Chi cammina per fede in Cristo non sarà deluso.

Perciò, se tu hai veramente creduto in Gesù Cristo, allora hai un Signore vivente, un Signore che regna, un Salvatore sufficiente per ogni pericolo! Perciò, in Cristo sei sicuro, sicuro nelle mani di Cristo! Cristo è risorto, Egli vive, Egli regna ed Egli ritornerà per noi, proprio come ha promesso!

Avere Cristo non è una religione, è aggrapparsi al Signore vivente!

Quindi, oggi, celebriamo la vera Pasqua, celebriamo il fatto che abbiamo un Signore vivente!

Celebriamo la vittoria di Gesù, vittoria che ci provvede il perdono e la vita eterna! Questa è la Buona Pasqua!