Aiuto Biblico

Le Qualifiche degli Anziani - 4°

filename: chiesa10.odt di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org, per RO, 27 novembre, 2005, revisionato molto dalla versione originale 1999 >
Parole chiave: qualifiche di anziano: governi bene la propria famiglia; rapporto con la moglie; figli fedeli, sottomessi e rispettosi; come prendere le decisioni.

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Per un bambino, che immensa benedizione avere genitori che si dedicano alla sua cura, con saggezza e con grande impegno. Un bambino ha bisogno di cura, e dei buoni genitori sicuramente provvederanno a dargli questa cura, perché lo amano.

Quanto di più Gesù Cristo ama e cura la sua chiesa! Se tu sei un figlio o una figlia di Dio, allora, Gesù Cristo ti cura, perché tu fai parte della sua chiesa.

In che modo Gesù cura la sua chiesa, cioè i credenti che Egli ha salvato? Pensiamo alla famiglia. Il Signore ha scelto di provvedere la cura principale di un bambino tramite i suoi genitori. Certamente ci sono altri che possono avere qualche ruolo, ma i genitori sono le persone che Dio usa principalmente per curare un bambino e per aiutarlo a crescere. Similmente, Gesù cura i credenti principalmente tramite la chiesa locale, e nella chiesa, principalmente tramite gli anziani. Quindi, il ruolo degli anziani è estremamente importante per la crescita di ogni credente.

Visto che il ruolo degli anziani è così importante, Gesù non permette che l'incarico di anziano venga svolto da chiunque lo voglia fare. Nel Nuovo Testamento, Cristo ci ha fornito un elenco di qualifiche che un uomo deve avere prima di poter diventare un anziano.

Siamo nel mezzo di una serie di sermoni sulla chiesa, e negli ultimi sermoni stiamo considerando le qualifiche che un uomo deve avere prima di poter svolgere l’incarico di anziano. Ricordate che, eccetto la capacità di insegnare, ogni credente dovrebbe avere tutte queste qualità. Perciò, mentre le consideriamo, invito ciascuno di voi a valutare se stesso, per riconoscere dove ha bisogno di crescere.

Allora, riprendiamo l’elenco delle qualità che un uomo deve avere per poter diventare un anziano. Siamo in 1Timoteo 3.

governi bene la propria famiglia

Arriviamo ora ad una qualità molto importante, che ha ostacolato tanti uomini da essere qualificati come anziani, anche se avevano le altre qualità.

La prossima qualità che descrive un uomo irreprensibile è che deve: “governare bene la propria famiglia”. Leggiamo in 1Timoteo 3:4,5 4 che governi bene la propria famiglia e tenga i figli sottomessi e pienamente rispettosi 5 se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio?),

È essenziale che l’anziano sia in grado di governare bene la propria famiglia. Certamente, è difficile governare veramente bene la famiglia, ma proprio per questo è un modo chiaro per capire se un uomo è capace di curare bene la chiesa. Per poter governare veramente bene la famiglia, un uomo deve essere un uomo irreprensibile, deve avere le qualità che servono per svolgere l’incarico di anziano. Se un uomo non riesce a governare la propria famiglia, che vede tutti i giorni e che ha tante possibilità di guidarla e di influenzarla, non sarà in grado di curare la chiesa.

Governare bene la famiglia dipende molto più da quello che un uomo è piuttosto che da quello che egli riesce a fare. Ecco perché ci sono credenti che sono bravi a gestire un ufficio o una ditta o un’azienda, o possono essere ufficiali militari con ottimi risultati, o pezzi grossi nella politica, però, non riescono a governare bene la propria famiglia. Se non sono in grado di governare la propria famiglia significa che non sono in grado di curare la chiesa, perché il ruolo degli anziani nella chiesa è molto simile al ruolo di un marito e padre. Un marito e padre non è chiamato a fare delle cose tanto quanto l'aiutare ogni membro della famiglia a crescere e a maturare. Il suo rapporto con loro è un rapporto di amore. Un anziano di chiesa deve avere questo tipo di rapporto con i membri. La chiesa è una famiglia, e credenti sono membri gli uni degli altri. I rapporti nella chiesa sono fondati nell’amore. Quindi, osservando come un uomo governa la propria famiglia, si può capire che tipo di anziano potrebbe essere. E infatti, questo è uno dei modi che Dio ci dà per capire chi può essere qualificato per svolgere l’incarico di anziano e chi non lo è.

il rapporto con la moglie

Chiaramente, governare bene la famiglia riguarda moltissimo il rapporto che un marito ha con sua moglie. Un marito che governa bene la famiglia sa curare teneramente sua moglie, la onora, non sparla di lei, la cura come cura se stesso. Egli aiuta la moglie a crescere, aiutandola ad avere il tempo di leggere e di conoscere sempre meglio la Parola di Dio. Il modo che quel marito parla in casa aiuta la propria moglie a conoscere e ad amare Dio di più. È veramente “uomo di una donna”, e inoltre sa anche incoraggiare e apprezzare sua moglie, in modo che lei sa senza ombra di dubbio che suo marito le è fedele totalmente.

il ruolo con i figli

Quando Dio ha benedetto una famiglia con figli, governare bene la propria famiglia riguarda anche come un uomo svolge il ruolo di padre. Per aiutarci a capire questo aspetto di questa qualifica, Paolo aggiunge un dettaglio importante. Dichiara: “che governi bene la propria famiglia e tenga i figli sottomessi e pienamente rispettosi”.

Mentre consideriamo questo aspetto, ricordiamoci che ogni padre che è credente deve avere queste qualità. Allora, notiamo in questo versetto che il padre deve tenere i figli sottomessi e pienamente rispettosi. La responsabilità resta principalmente del padre, e non del figlio.

Spesso si sentono dei genitori lamentarsi che i figli non sono rispettosi. Però, questo è sbagliato, perché sono i genitori, e specificatamente i padri, che devono tenere i figli rispettosi e sottomessi. Di natura, i figli non sono così, e non lo saranno se il padre non li governa in modo giusto. I figli non diventano rispettosi e sottomessi senza un grande impegno, conforme ai principi di Dio, e senza tanta perseveranza da parte del padre. Troppo padri trascurano questa importantissima responsabilità.

Notiamo poi che un figlio deve essere sia rispettoso che sottomesso. Se un padre è duro e cattivo con un figlio, forse il figlio sarà anche sottomesso, per paura del padre, ma non avrà vero rispetto per lui, anzi, potrebbe perfino odiarlo. Per avere figli che sono sia sottomessi che rispettosi, un padre deve essere coerente e deve evitare di irritare i suoi figli.

Leggiamo in Efesini 6:3

E voi, padri, non irritate i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell’istruzione del Signore.” (Efe 6:4 NRV)

Se un padre irrita i suoi figli, questi non avranno rispetto per lui, e perciò, egli dimostra di non sapere governare bene la famiglia. Un padre irrita i figli se non è giusto ed equo, se non è coerente, se pretende dai figli qualcosa che lui stesso non fa. Per esempio, se un padre pretende che i figli onorino la madre, ma lui non la onora, quei figli saranno irritati, vedendo la sua incoerenza. Se egli non riesce a controllarsi, e si arrabbia con loro, se lui non dimostra loro vero amore, ma li considera come mezzi per ottenere i suoi traguardi, allora, quei figli non avranno rispetto per lui. Un padre non deve vantarsi, ma deve umilmente allevarli.

Se un padre insiste che i figli evitino la compagnia sbagliata, ma poi lui guarda dei film che per lui sono una compagnia peggiore di quella che ha vietato ai figli, i figli vedranno che egli è ipocrita.

Quindi, il padre deve essere d’esempio in tutto quello che pretende dai figli. Deve sempre mantenere la parola. Deve sapere quando è il momento di disciplinare, e deve farlo in modo che i figli riconoscono che egli è giusto ed equo quando applica la disciplina, e che non lo fa per rabbia o per sfogarsi con loro. e riconoscono che, avendo disubbidito, è giusto che il padre li disciplini.

Notiamo poi che il padre deve tenere i figli pienamente rispettosi.

Che cos’è il “pieno rispetto”? Riguarda sia il comportamento del figlio, sia il suo atteggiamento. Se un genitore dice ad un figlio di smettere di fare una certa cosa, e il figlio continua a farla fino a quando il genitore non alza la voce di più, quel figlio non rispetta il genitore, e il padre non governa bene la sua famiglia. Oppure, se il figlio smette di farlo ma comincia a discutere con il genitore brontolando o piagnucolando, quel figlio non è pienamente sottomesso né rispettoso. Chiaramente, un figlio dovrebbe poter essere autorizzato a poter richiedere al padre di rivalutare una decisione, se quella richiesta viene fatta con rispetto.

Se un padre è così cattivo che un figlio ha terrore di lui, e gli ubbidisce subito, ma dentro di sé non vede l’ora di essere grande abbastanza per poter andare via di casa, quel padre sta peccando gravemente, e il figlio non è pienamente rispettoso, anzi, non rispetta il padre, ma ha solamente paura di lui.

A vere un vero rispetto vuol dire, fra l’altro, che il figlio onora il padre, lo stima e gli ubbidisce. Per avere un figlio che sia pienamente rispettoso, il padre deve meritare quel rispetto. Si può forzare un figlio ad ubbidire, ma il rispetto è qualcosa che un padre deve guadagnare, con il suo modo di allevarlo.

È il padre che ha la responsabilità di allevare i figli in modo che siano ubbidienti e pienamente rispettosi. Quindi, se un figlio non è veramente sottomesso e pienamente rispettoso, questo frutto amaro è principalmente colpa del padre.

Certamente essere un padre che ha figli ubbidienti e rispettosi richiede un grandissimo impegno, tanta costanza e perseveranza, e molto autocontrollo, richiede molta preghiera e anche grande umiltà. E sono proprio queste le qualità che servono ad un uomo per poter svolgere bene l’incarico di anziano. Perciò, un uomo deve governare bene la propria famiglia per poter essere qualificato a svolgere l'incarico di anziano.

figli fedeli

In Tito 1:6, Paolo usa un altro termine per descrivere che cosa vuol dire governare bene la famiglia. Dice che un anziano deve essere un uomo: “che abbia figli fedeli, che non siano accusati di dissolutezza né insubordinati.” (Tito 1:6 NRV)

Per poter diventare un anziano, un uomo deve avere figli fedeli. Il termine “figli fedeli” può avere due sensi in Greco. Può significare che i figli siano della fede, in altre parole, che siano credenti. Oppure, può significare che siano fedeli ai genitori, nel senso di ubbidienti e rispettosi. Il Greco può indicare sia l’uno sia l’altro significato. Che Dio ci dia saggezza nel capire quello che Egli intende!

Considerando che la salvezza è un’opera di Dio, che nessun uomo può produrre in un altro, e nemmeno in se stesso, non credo che Dio esiga che un uomo debba avere figli che siano tutti credenti, proprio perché la salvezza del figlio, in sé, non è qualcosa che dipende dal padre. Inoltre, un figlio può essere pienamente rispettoso e sottomesso, senza essere un credente, anzi, è necessario che il padre tenga ogni figlio così, sia che il figlio sia credente oppure non lo sia.

Certamente, anche se un padre non può fare diventare suo figlio credente, può ostacolarlo da essere credente. Per esempio, se i figli vedono che lui si comporta in un certo modo davanti agli altri, ma in un altro modo a casa, quindi, se vedono che il padre è ipocrita, questo può indurire i figli al punto che non vogliono più sentire di Dio. Se un padre parla in chiesa di quanto Dio è all’opera in lui e nella famiglia, ma i figli vedono che a casa, lui pecca spesso senza chiedere perdono, questo suo atteggiamento li indurisce contro il vangelo.

Se un padre esaspera suo figlio, o non è di parola con lui, o lo disciplina in modo ingiusto, ma poi gli parla di Dio, e del suo bisogno della salvezza, tutto questo può rendere il cuore del figlio chiuso al Vangelo. Quindi, un padre può ostacolare un figlio da credere in Cristo.

Però, dall’altra parte, anche se un padre fa un ottimo lavoro, ed è molto coerente, comunque non può salvare suo figlio.

Quindi, non credo che questo versetto voglia dire che un uomo deve avere figli già salvati prima di poter diventare un anziano. Credo che questa frase significa che i figli debbano essere fedeli ai genitori, che è un altro modo di dire pienamente rispettosi e sottomessi. Quindi, Paolo sta dicendo la stessa cosa in 1Timoteo e in Tito, quando elenca queste qualifiche.

Però, per quanto riguarda la condizione spirituale di un figlio, c’è da dire che se un uomo ha un figlio che è lontano dal Signore, anche se questa scelta del figlio non sembra essere stata causata da una mancanza del padre, solitamente, sarebbe meglio che quel padre non diventasse un anziano, visto che svolgere l’incarico di anziano richiede molto tempo e impegno, affinché egli si possa dedicare ancora di più a curare quel figlio.

E nel caso in cui un uomo è già anziano, e suo figlio non credente diventa molto duro verso Dio, e pur essendo rispettoso, non vuole più sentire parlare di Dio, potrebbe essere saggio per il padre di ritirarsi dal ruolo di anziano, per potersi dedicare di più al figlio, e per poterlo influenzare spiritualmente di più. Sarebbe una decisione che gli anziani dovrebbero valutare caso per caso.

non dissoluti né insubordinati

Però, sia che i figli siano salvati oppure no, essi devono essere pienamente rispettosi e sottomessi, e non devono essere accusati di dissolutezza, né insubordinati. Consideriamo questi termini, che ci aiutano a capire meglio il senso di “pienamente rispettosi e sottomessi”.

Dissolutezza vuol dire vivere in modo di cercare di soddisfare la carne. Viviamo in un mondo in cui questo è molto normale, soprattutto fra i giovani. I genitori, e soprattutto il padre, devono aiutare i figli, che siano credenti o meno, a capire che questo modo di vivere è stoltezza e porta alla rovina. Un padre che ha un figlio dissoluto non è qualificato per essere un anziano. Solitamente, qualsiasi genitore che ha un figlio così non ha fatto un buon lavoro nell'allevare quel figlio. Quel figlio non è fedele ai genitori, non è rispettoso e sottomesso. Un uomo che ha un figlio così non governa bene la sua famiglia.

Inoltre, un figlio non deve essere accusato di essere insubordinato. Insubordinato vuol dire semplicemente che non è sottomesso e ubbidiente. Quindi, questo è un modo per dire la stessa cosa che abbiamo già visto in 1Timoteo. Anche in questo caso, se un figlio è così, significa che il padre non ha fatto un buon lavoro nell'allevare il figlio, è perciò, non è qualificato per essere un anziano.

Quindi, un grandissimo aspetto di governare bene la famiglia riguarda come un uomo svolge il ruolo di marito e di padre.

gestire bene i soldi

Chiaramente, riguarda molto più di solo questo aspetto. Governare bene la famiglia riguarda anche come un uomo gestisce i suoi soldi. Per esempio, il modo con cui un uomo gestisce i suoi soldi ci aiuta a capire se ha autocontrollo ed è prudente nel prendere le sue decisioni. Se uno ha debiti, escludendo il mutuo sulla casa che è più che altro un investimento, ed escludendo le prove che chiaramente non dipendono da lui, quel credente dimostra che non sa gestire bene le sue cose, e quindi, non governa bene la sua famiglia, e perciò non è qualificato per essere un anziano. Se un uomo ritiene che è colpa della moglie se hanno problemi economici, solitamente vuol dire che egli è orgoglioso perché, anziché assumersi la propria responsabilità, dà la colpa alla moglie. Inoltre, dimostra che egli non sa aiutarla a crescere nel capire l’inganno delle cose materiali, e non sa aiutarla a crescere in come si gestiscono bene i soldi.. Inoltre, se dà la colpa alla moglie, è chiaro che egli non la cura con tenerezza, e non le dà l’onore che dovrebbe darle. Anzi, potrebbe essere proprio per questo motivo che la moglie cerca soddisfazione nelle cose materiali, perché non riceve la cura che dovrebbe ricevere dal marito.

Quindi, se ci sono problemi economici in famiglia, solitamente questo dimostra che in qualche modo il marito non sa governare bene la sua famiglia.

come prende le decisioni

Un altro aspetto importante che è legato a governare bene la famiglia è quello di essere sobrio e prudente nel prendere le decisioni. Le decisioni determinano la direzione della famiglia, e se un uomo non sa prendere buone decisioni, non sa governare bene la famiglia. Chiaramente, è essenziale che anche gli anziani siano in grado di saper prendere decisioni sagge.

In realtà, l’aspetto di prendere decisioni è uno degli aspetti più grandi di chi guida una famiglia, come lo è di chi guida la chiesa. Quindi, il modo con cui un uomo prende le sue decisioni è una parte centrale di come governa la sua famiglia.

Un uomo può sbagliare nel prendere le sue decisioni cadendo in una di due direzioni opposte.

Da una parte, ci sono uomini che hanno grande difficoltà di prendere decisioni. Sono molto indecisi. Un uomo così valuta ogni decisione moltissimo, cerca di considerare ogni possibilità, ma visto che ci sono sempre fattori che non si possono conoscere, un uomo così ha paura di prendere una decisione. Così, resta indeciso per molto tempo, anche se avrebbe già dovuto decidere. Quando poi finalmente prende una decisione, dopo non è tranquillo, continua a pensare che forse l’altra decisione sarebbe stata quella migliore. Un uomo così crea un'atmosfera di incertezza e di tensione in casa, che è molto negativa, e sarebbe molto negativo che lui fosse un anziano. Quindi, un uomo così non sa guidare, né la famiglia, e chiaramente, neanche la chiesa. In realtà, un uomo così manca fede in Dio.

Dall’altro lato, ci sono uomini che prendono decisioni con troppa fretta, senza informarsi. Uno può decidere così quasi sempre, o solamente in alcune occasioni. Si può decidere frettolosamente spesse volte oppure poche. Se un uomo è impulsivo, può essere frettoloso nel prendere quasi tutte le decisioni, visto che non valuta seriamente i vari fattori. Per esempio vediamo questo in un uomo che dice che il figlio non può fare una certa cosa, senza aver valutato tutti i vari aspetti di quella decisione. Mi ricordo di un padre che mi disse che non aveva mai permesso a suo figlio di andare a dormire la notte a casa degli amici, nemmeno gli amici di chiesa. In realtà, quell'uomo non aveva valutato tutti gli aspetti di questa decisione. Grazie a Dio, ho potuto aiutarlo a capire che in realtà, non aveva considerato i benefici di quella decisione, e peggio ancora, egli permetteva al figlio di fare altre cose che erano molto più pericolose spiritualmente. Quindi, quel padre era stato impulsivo nel dire “no” al figlio, senza essersi veramente informato, magari anche chiedendo consiglio a chi aveva più esperienza. Quel padre non sapeva prendere decisioni con saggezza.

Certi uomini hanno la tendenza di non informarsi, non tanto su quello che decidono di fare, ma piuttosto su quello che decidono di non fare. Cioè, quando un uomo di questo tipo decide di fare qualcosa, per esempio, cambiare auto, è molto attento a valutare tutto attentamente. Si informa bene, e così, solitamente, usa molta saggezza nel prendere le sue decisioni.

Ma l'aspetto dove manca saggezza, e dove non governa bene la famiglia, è che ci sono le volte che scarta una possibilità senza averla veramente valutata.

Questo modo di fare è legato all’orgoglio, perché quell'uomo è troppo sicuro di sé. Egli ritiene che una certa possibilità non sia valida, senza però avere una vera base per prendere questa posizione. Perciò, fidandosi troppo sul proprio discernimento, che però non è fondato sui fatti, egli scarta proprio quella che potrebbe essere la soluzione da Dio.

Dobbiamo ricordarci che Dio non è minimamente limitato ad operare nel modo che a noi sembra il migliore. Spesso, un’idea che a primo impatto potrebbe sembrare essere da scartare, se viene valutata con mente aperta, potrebbe risultare l’idea migliore, e proprio quella da Dio.

Quindi, un uomo così non governa bene la famiglia, perché mancherà delle buone opportunità che sono da Dio, privando così la sua famiglia di poter fare delle esperienze che sarebbero state di benedizione, e mancando di conseguenza di dare gloria a Dio.

Di esempi così ce ne sono tanti. Una persona così vede subito che una certa idea non è valida, quando invece con un po’ di fantasia, potrebbe essere molto valida.

Uno potrebbe ribattere che non tutti hanno la fantasia. Certamente! Però, un uomo che governa bene la famiglia è un uomo sobrio, e conosce se stesso. Perciò, se manca la fantasia, è umile abbastanza da riconoscerlo, e così, quando una nuova idea gli viene presentata, per esempio dalla moglie o da uno dei figli, non scarta l’idea subito solo perché a lui non sembra buona. Invece, con umiltà, chiede alla moglie o al figlio di spiegargliela meglio. Così, la fantasia dell’altra persona lo aiuta a prendere una decisione migliore. Invece, se è un orgoglioso, non avendo fantasia, non pensa nemmeno che qualcun altro potrebbe vedere le cose che egli non vede, e così scarta l’idea subito.

Nessuno di noi vede tutto. Perciò, dobbiamo tutti essere umili abbastanza di riconoscere che qualcosa che a noi può sembrare impossibile o non fattibile, potrebbe essere un’ottima idea, per dei motivi che noi non vediamo. Chiaramente, è ancora più importante che il marito sia umile perché, essendo la guida della famiglia, è lui che deve prendere le decisioni. Ed è molto importante che ogni anziano abbia questa umiltà, perché nella chiesa, come anche nella famiglia, un aspetto centrale di guidare è proprio quello di prendere le decisioni.

Parlando di decisioni, un aspetto importante di governare bene la famiglia è di sapere assegnare e delegare con saggezza le varie responsabilità della famiglia alla moglie e, se ci sono, ai figli.

Per esempio, se un marito delega alla moglie, o ad un figlio, una responsabilità che è troppo pesante per la moglie o per il figlio, questo peso porterà lei o lui ad essere frustrato o scoraggiato. Se un marito al contrario delega troppo poco, e vuole controllare tutto lui, per la moglie o il figlio quella situazione diventa comunque frustrante, perché non hanno la possibilità di esprimere la propria personalità. In entrambi i casi, la famiglia non viene governata bene. Applicando questo principio alla chiesa, se gli anziani non sanno delegare bene, o la chiesa farà troppo poco, o ci sarà molta confusione. Quindi, occorre anche avere la sapienza di saper delegare bene.

Quindi, è proprio nel governare la famiglia che possiamo riconoscere se un uomo ha o non ha tante delle qualità che servono per diventare un anziano. Per governare bene la sua famiglia, un uomo deve essere un buon marito, deve guidare i figli in modo che essi siano pienamente sottomessi e rispettosi, e deve essere saggio ed equilibrato in tutte le decisioni che servono per portare avanti una famiglia, compreso saper delegare bene.

Moglie

Visto che stiamo parlando del fatto che un uomo deve governare bene la propria famiglia, è importante menzionare che l’andazzo della famiglia dipende molto dalla maturità della moglie. La moglie è la collaboratrice di suo marito nel gestire la famiglia. Se una moglie non si impegna ad appoggiare il marito, rende molto difficile per lui il compito di governare bene la famiglia.

Chiaramente, è anche vero che se una moglie non è un buon aiuto per il marito, ma è piuttosto un ostacolo, è molto probabile che significa che il marito non la sta curando bene. Un buon marito si impegnerà ad aiutare la moglie a crescere, l'aiuterà a trovare la sua gioia nel Signore anziché essere attirata dalle cose del mondo. Aiuterà la moglie a capire i principi biblici su come allevare i figli bene. Darà molti apprezzamenti e onore alla moglie, affinché lei possa facilmente trovare gioia nel svolgere bene il suo ruolo di moglie.

In altre parole, un marito che ha una moglie che non lo appoggia, anziché lamentarsi di lei, dovrebbe impegnarsi ancora di più ad incoraggiarla, a onorarla, e ad aiutarla a crescere. Se un marito non ha una moglie matura, probabilmente è perché egli non la sa curare.

Vorrei dire una parola a voi mogli: avete una responsabilità molto grande di aiutare vostro marito a governare bene la famiglia. Per esempio, se la moglie contrasta il marito quando disciplina un figlio, quella moglie può ostacolare suo figlio a diventare rispettoso. Dall’altra parte, se il marito disciplina un figlio in modo sbagliato, o irrita i figli, la moglie può aiutarlo a riconoscere il suo peccato, per aiutarlo a migliorare. Quindi, il ruolo della moglie è molto importante.

Faccio un altro commento per quanto riguarda la moglie. In Tito 2:5, parlando di come dovrebbero essere le mogli, leggiamo:

a essere sagge, caste, diligenti nei lavori domestici, buone, sottomesse ai loro mariti, perché la parola di Dio non sia disprezzata.” (Tito 2:5 NRV)

La frase “diligenti nei lavori domestici” vuol dire letteralmente “la guardia della casa” ovvero “la guardiana della casa”. In altre parole, Dio chiama la moglie a curare la casa, che va molto oltre alla casa stessa. Questo è un impegno importantissimo e di grande onore. Quando una moglie svolge bene questo ministero, il ministero del marito sarà molto più utile a tutta la chiesa a causa della moglie. Se poi lui è un anziano, la sua cura della chiesa sarà molto più efficace e utile.

Allora mogli, ricordate che il ruolo che Dio vi ha dato di appoggiare ed assistere i vostri mariti è un ruolo importantissimo. Ogni moglie dovrebbe esaminare se stessa, per essere sicura di non essere un ostacolo ad un eventuale ministero che Dio vorrebbe per suo marito. Beata la famiglia in cui sia il marito che la moglie si impegnano insieme per la gloria di Dio, e non per i propri interessi!

E ad ogni marito dico: la responsabilità davanti a Dio di governare bene la famiglia sta sulle tue spalle! Se tua moglie non è come dovrebbe essere, o i tuoi figli non hanno il rispetto che dovrebbero avere, non peggiorare la tua colpa criticandoli! Piuttosto, renditi conto che hai bisogno di migliorare nel tuo ruolo di marito e di padre. Chiedi aiuto a Dio, impegnati, fai più sacrifici, umiliati, chiedi consigli a quelli più maturi. Impara a governare bene la tua famiglia, per il loro bene, e per la gloria di Dio! Sia te che loro avrete grande benefici!

Quindi, per poter diventare un anziano, un uomo deve saper governare bene la propria famiglia.

Conclusione

E così, abbiamo considerato un’altra qualità che un uomo deve avere per poter diventare un anziano. Le qualifiche per chi può essere un anziano sono qualifiche che ci aiutano a capire quanto un uomo è imitatore di Gesù Cristo, e quanto la sua vita è conformata a Cristo, pur avendo ancora da crescere.

Oggi, abbiamo considerato una qualifica, quella di governare bene la propria famiglia. Governare bene la propria famiglia dipende proprio da essere un uomo irreprensibile, un uomo maturo, che ha le altre qualifiche che abbiamo già considerato. Per governare bene la propria famiglia, un uomo deve essere uomo di una donna sola. Deve essere prudente, deve essere ospitale, per aiutare la famiglia a non essere egoista. Deve essere dignitoso e non dedito a vino. Non può essere violento, ma deve essere mite. Non può essere litigioso, e non può essere attaccato al denaro, perché lo porterebbe a trascurare la famiglia.

Quindi, se osserviamo attentamente come un uomo governa la propria famiglia possiamo capire se ha le altre qualifiche che abbiamo già studiato.

Oh che possiamo comprendere quanto grande è la cura di Cristo Gesù, il Buon Pastore, per noi che siamo le sue pecore! Tutte queste qualifiche servono per provvedere al gregge un'ottima cura. Gesù cura coloro che ha acquistato con il prezzo del suo sangue versato sulla croce. Ogni credente è prezioso a Gesù Cristo!

Ricordiamo anche che se qualsiasi uomo NON governa bene la propria famiglia, significa che non sta seguendo bene Dio. OGNI uomo credente è chiamato a governare bene. Governare non vuol dire regnare, ma significa piuttosto curare, con amore e premura, le persone che Dio gli ha affidato. Similmente, un anziano deve curare, con amore e premura, le persone della chiesa che Dio gli ha affidato, per aiutarli a crescere in Cristo. Le persone non servono per aiutare gli anziani a raggiungere i loro traguardi, le persone SONO il traguardo degli anziani,proprio perché il traguardo di ogni anziano è quello di aiutare i credenti a maturare, o come abbiamo letto in Efesini 4, per il loro perfezionamento.

Quindi, ringraziamo Cristo Gesù, giorno per giorno, per la sua cura di noi, cura che vediamo anche tramite queste qualifiche.

Inoltre chiedo ad ogni marito di valutare attentamente come sta governando la propria famiglia, in modo di riconoscere e confessare qualsiasi peccato in questo campo, e di non stancarsi in quello che già sta facendo bene.

Chiedo ad ogni moglie di valutare se sta aiutando il marito a governare bene. Tu, moglie, stai aiutando tuo marito o lo stai ostacolando? Stai pregando per lui? Lo stai aiutando a vedere i suoi peccati? Che stupendo quando il marito e la moglie hanno lo stesso traguardo!

E chiedo a voi figli ancora in casa: certamente sono i genitori che hanno la responsabilità di allevarvi. Però, sarete voi a pagare le conseguenze per i vostri peccati! Quindi, prego che ogni figlio possa capire i propri peccati.

E a voi singles, non avete ancora una famiglia, ma vi state preparando? State crescendo in Cristo, in modo che se Dio vi provvederà un marito o una moglie, ed eventuali figli, sarete pronti a vivere secondo i principi di Dio? Meglio imparare ora, che dopo, dove ogni sbaglio porterà più dolore.

Infine, prego che avremo tanti uomini che governino bene le loro famiglie, e che fra questi potremo avere anziani veramente qualificati, affinché possano curare e guidare bene la chiesa.