Aiuto Biblico

Amatevi intensamente - 1Pietro 4:7-8

23° sermone nella serie su 1Pietro

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parole chiave: sobrio, vigilante, preghiera, amore, amare intensamente, odiare

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intro: c'è poco tempo che rimane

Se tu dovessi vivere su un'isola nell'oceano Pacifico, e giunge la notizia che un enorme uragano sta per arrivare e che potrebbe coprire tutta l'isola di acqua, e l'unica soluzione per poterti salvare è di preparare una barca e di procurarti abbastanza acqua e cibo per affrontare un lungo viaggio che ti porterà in un posto più sicuro, a che cosa penseresti? Continueresti come niente fosse ad organizzare i divertimenti per i prossimi giorni? Penseresti a tanti dettagli del momento? Oppure, penseresti al modo migliore di prepararti per l'arrivo dell'uragano, e a come procurarti tutto quello che ti potrebbe servire per il viaggio e per dopo?

Noi tutti siamo in viaggio, e questo viaggio sta per finire. Nella Bibbia, Dio ci rivela che ha stabilito un giorno in cui Gesù Cristo ritornerà sulla terra, per giudicare il mondo. Coloro che non avranno ricevuto la salvezza saranno condannati al tormento eterno. Chi è stato salvato sarà giudicato in base alle opere che ha compiuto dopo la sua salvezza.

Alla luce dell'eternità, il tempo che ci rimane sulla terra è poco, ed è da investire, pensando all'eternità.

L'epistola di 1Pietro ci ricorda che ormai siamo stranieri in questo mondo, e stiamo aspettando la nostra eredità eterna. Ci insegna anche il modo in cui vivere, nel tempo che ci rimane su questa terra.

Siamo arrivati a 1Pietro 4. Nella prima parte di questo capitolo, che abbiamo considerato nell'ultimo sermone, tramite Pietro, Dio ci comanda di non vivere più come vivevamo prima della salvezza, cercando di soddisfare la nostra carne, ma ci esorta a vivere secondo la volontà di Dio.

Oggi, vogliamo continuare in 1Pietro 4, e vogliamo iniziare a capire cosa significa “vivere secondo la volontà di Dio”.

Leggiamo 1Pietro 4:1-11

“1 Poiché dunque Cristo ha sofferto per noi nella carne, armatevi anche voi del medesimo pensiero, perché chi ha sofferto nella carne ha smesso di peccare, 2 per vivere il tempo che resta nella carne non più nelle passioni degli uomini, ma secondo la volontà di Dio. 3 Basta a noi infatti il tempo della vita che abbiamo trascorso a soddisfare le cose desiderate dai gentili, quando camminavamo nelle dissolutezze, nelle passioni, nelle ubriachezze, nelle gozzoviglie, nelle baldorie e nelle abominevoli idolatrie. 4 Per questo trovano strano che voi non corriate con loro agli stessi eccessi di dissolutezza e parlano male di voi. 5 Essi renderanno conto a colui che è pronto a giudicare i vivi e i morti. 6 Per questo infatti è stato predicato l’evangelo anche ai morti, affinché fossero giudicati nella carne secondo gli uomini, ma vivessero nello spirito secondo Dio. 7 Or la fine di tutte le cose è vicina; siate dunque sobri e vigilanti per dedicarvi alle preghiere, 8 avendo prima di tutto un intenso amore gli uni per gli altri, perché "l’amore coprirà una moltitudine di peccati". 9 Siate ospitali gli uni verso gli altri senza mormorare. 10 Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio. 11 Chi parla, lo faccia come se annunciasse gli oracoli di Dio; chi fa un servizio, lo faccia nella forza che gli è fornita da Dio, affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, a cui appartiene la gloria e il dominio per i secoli dei secoli. Amen.” (1Pi 4:1-11 LND)

Nell'ultimo sermone, abbiamo considerato che dobbiamo abbandonare totalmente il vecchio modo peccaminoso da vivere, per vivere secondo la volontà di Dio.

Notiamo che questo brano ci spiega, iniziando con il v.7, in che modo dobbiamo vivere secondo la volontà di Dio.

Quindi, ricordiamoci proprio le parole “la volontà di Dio!” Non possiamo scegliere noi il modo in cui vivere, perché poi sarebbe la nostra volontà! Dobbiamo impegnarci a capire quello che DIO vuole, e poi impegnarci a vivere così! Oggi, vogliamo capire, a livello pratico, alcuni aspetti fondamentali di come vivere una vita secondo la volontà di Dio.

Motivo: la fine di tutte le cose è vicina

Per vivere secondo la volontà di Dio, dobbiamo ricordarci che la fine di tutte le cose è vicina. Cioè, per poter vivere come Dio vuole, dobbiamo tenere sempre in mente la verità che tutto su questa terra sta per finire, perchè Gesù Cristo sta per ritornare per giudicare il mondo.

Leggo ancora il v.7 “Or la fine di tutte le cose è vicina; siate dunque sobri e vigilanti per dedicarvi alle preghiere,” (1Pi 4:7 LND)

La fine di tutte le cose che ci circondano è vicina!

A vedere le cose, non sembra così! Infatti, la Bibbia ci rivela che la fine arriverà come un ladro. Tutto andrà avanti come sempre, e poi, arriverà Cristo.

In Matteo 24, parlando con i discepoli del suo ritorno, Gesù disse:

“Quanto poi a quel giorno e a quell'ora, nessuno li conosce, neppure gli angeli dei cieli, ma soltanto il Padre mio.” (Mat 24.36 LND)

Anche in Luca, Gesù ci avverte di essere pronti.

“Anche voi dunque siate pronti perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate.” (Lu 12:40)

L'Apostolo Paolo scrisse di questo ai Tessalonicesi:

“poiché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte.” 1Tess 5:2

La fine è vicina, e arriverà di sorpresa! Perciò, per vivere secondo la volontà di Dio, dobbiamo sempre ricordarcelo. Dobbiamo tenere in mente che in qualunque momento, potremmo essere sorpresi dall'arrivo di Cristo. Viviamo in modo da essere sempre pronti.

È difficile ricordarci sempre dell'imminente arrivo di Cristo, perchè siamo circondati dal mondo. Però, è necessario. Perciò, dobbiamo impegnarci, ed aiutarci reciprocamente, a tenere sempre in mente che tutto sta per finire.

Sapendo che tutto sta per finire, non dobbiamo vivere come se tutto fosse qui sulla terra, anzi, dobbiamo vivere per l'eternità. Dobbiamo sempre ricordarci che dovremo apparire davanti a Cristo per essere giudicati per quello che abbiamo fatto mentre eravamo nella carne, come leggiamo in 2Corinzi 5.

“6 Noi dunque abbiamo sempre fiducia e sappiamo che mentre dimoriamo nel corpo, siamo lontani dal Signore. 7 Camminiamo infatti per fede, e non per visione. 8 Ma siamo fiduciosi e abbiamo molto più caro di partire dal corpo e andare ad abitare con il Signore. 9 Perciò ci studiamo di essergli graditi, sia che abitiamo nel corpo, sia che partiamo da esso. 10 Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione delle cose fatte nel corpo in base a ciò che ha fatto, sia in bene che in male.” (2Cor 5:6-10 LND)

Dobbiamo vivere sempre coscienti del fatto che dovremo comparire davanti al tribunale di Cristo. Come uno studente che deve ricordarsi dell'esame mentre studia, così noi dobbiamo sempre ricordarci che ben presto, dovremo presentarci a Cristo per renderGli conto di ogni nostra azione su questa terra.

La fine di tutte le cose

Ricordiamoci che la fine di tutte le cose è vicina. Perciò, la fine di tutti i piaceri e di tutte le cose belle che il mondo ci offre è vicina, perché il mondo sarà totalmente distrutto.

Non solo, ma la fine di tutte le nostre prove e delle nostre afflizioni è vicina. In 1Pietro 1, parlando della nostra eredità eterna, Pietro scrisse:

“A motivo di questo voi gioite anche se al presente, per un po' di tempo, dovete essere afflitti da varie prove,” (1Pi 1:6 LND)

Le afflizioni sono per un po' di tempo. Durano poco. Possiamo gioire, sapendo che finiranno ben presto.

Ben presto, finirà anche l'attesa. Vedremo Cristo Gesù, il nostro Signore e Salvatore, in tutta la sua gloria! Il nostro cuore sarà soddisfatto, in Cristo, per tutta l'eternità!

Quindi, la base per poter vivere secondo la volontà di Dio è di tenere sempre presente nella nostra mente che la fine di tutte le cose di questo mondo è vicina.

Siate sobri e vigilanti

Alla luce del fatto che il mondo sarà distrutto, e saremo giudicati per la nostra ricompensa eterna, come dobbiamo vivere?

Il versetto 7 dichiara:

“Or la fine di tutte le cose è vicina; siate dunque sobri e vigilanti per dedicarvi alle preghiere,” (1Pi 4:7 LND)

Dobbiamo essere sobri e vigilanti.

La parola “sobrio” è una parola che significa “una mente sana”, significa “tenere i pensieri sotto controllo”. Significa non lasciare mai correre i nostri pensieri.

“Essere vigilante” significa essere sempre in guardia, sempre attento, sempre cosciente dei pericoli spirituali, sempre spiritualmente sveglio.

Un padre, se fosse costretto a portare i suoi figli piccoli attraverso una giungla piena di gravi pericoli, come serpenti velenosi, buchi profondi, e animali pericolosi, sarebbe sia sobrio, che vigilante. Non si lascerebbe mai distrarre in modo da non notare eventuali pericoli!

Similmente, Dio ci comanda di vivere così, sempre attenti, sempre prendendo ogni decisione in modo da onorare Dio, sempre attenti a riconoscere e a confessare ogni peccato.

Non vivevamo così prima della salvezza, per quanto riguarda le cose eterne! Questo modo di vivere è un grande contrasto con i peccati elencati nel v.3. Oggi, è molto normale vivere una vita in cui si cerca di non dover pensare. C'è la tendenza di voler sfogarsi, o rilassarsi, o divertirsi, e non dover pensare alle conseguenze. Vivere così vuol dire ignorare il ritorno di Cristo e il giudizio. Si ignorano le conseguenze, e ci si concentra sui piaceri del momento.

Prima della salvezza, vivevamo tutti così! Pensavamo solamente a quello che potevamo ottenere in questa vita. Ognuno di noi aveva un suo tesoro in qualcosa di questo mondo, senza tener conto che quel tesoro lo avremmo perso per tutta l'eternità.

Ora, essendo stati salvati, essendo stati rigenerati, avendo ricevuto una speranza viva, un'eredità eterna che è riservata per noi in cielo, possiamo e dobbiamo prendere ogni decisione alla luce dell'eternità. Dobbiamo essere attenti ai pericoli spirituali!

Dobbiamo essere sempre sobri e vigilanti! Questo è essenziale per vivere secondo la volontà di Dio.

Per dedicarvi alle preghiere

Quando siamo sobri e vigilanti, saremo dedicati alle preghiere. Leggo ancora il v. 7.

“Or la fine di tutte le cose è vicina; siate dunque sobri e vigilanti per dedicarvi alle preghiere,” (1Pi 4:7 LND)

Una parte centrale di essere sobri e vigilanti è di essere dedicati alle preghiere.

“Essere dedicati alle preghiere” significa tenere sempre in mente che siamo in una guerra, e abbiamo costantemente bisogno di Dio.

Notiamo che il brano dice: dedicati alle preghiere. Abbiamo bisogno di fare ogni tipo di preghiera. Non solo suppliche e richieste, ma anche adorazioni e ringraziamenti. Come Gesù ci insegna nel Padre Nostro, dobbiamo non solo pregare per noi stessi, ma anche per gli altri.

L'essere dedicati alla preghiera parla di un impegno costante e profondo. La preghiera è una parte fondamentale della vita di chi vive secondo la volontà di Dio.

Prima di tutto: l'amore intenso

Perciò, alla luce del fatto che la fine di tutto è vicina, e che dobbiamo perciò vivere in modo sobrio e vigliante, Pietro parla ora di un aspetto centrale di come dobbiamo vivere mentre aspettiamo Cristo Gesù. Il comandamento che troviamo nel v.8 è un aspetto centrale di come vivere secondo la volontà di Dio.

“7 Or la fine di tutte le cose è vicina; siate dunque sobri e vigilanti per dedicarvi alle preghiere, 8 avendo prima di tutto un intenso amore gli uni per gli altri, perché "l’amore coprirà una moltitudine di peccati".” (1Piet 4:7-8 LND)

Come credenti, mentre aspettiamo il ritorno di Cristo, prima di tutto, dobbiamo avere un amore intenso gli uni per gli altri.

La frase “prima di tutto” si riferisce non tanto al tempo, ma alla sua importanza.

Avere un amore intenso gli uni per gli altri è un aspetto fondamentale della vita cristiana. Non possiamo crescere come credenti, non possiamo crescere nel nostro amore di Dio, se non abbiamo un amore intenso gli uni per gli altri.

“20 Se uno dice: "Io amo Dio," e odia il proprio fratello, è bugiardo; chi non ama infatti il proprio fratello che vede, come può amare Dio che non vede? 21 E questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: chi ama Dio, ami anche il proprio fratello.” (1Gv 4:20-21 LND)

Un credente che non ha un intenso amore per gli altri, non può avere un intenso amore per Dio. È ipocrisia dire di amare Dio, se non hai un vero amore per i tuoi fratelli e le tue sorelle.

Però, prima di dire che hai un amore intenso per gli altri, è importante capire che cos'è questo amore. La parola Greca usata qua è la parola “agape”, che descrive un amore molto più profondo di una simpatia o di un sentimento. Questo è l'amore che Dio ha per coloro che salva, ed questo amore si manifesta in un grandissimo impegno di procurare il bene di quella persona. Quindi, l'amore di cui parla la Bibbia è un amore che non si può separare da un impegno. Dire di avere amore per qualcuno, se non c'è un impegno per procurare il bene di quella persona, è dire il falso.

Quindi, Dio ci comanda di avere un amore intenso, e quindi, un grande, costante impegno di procurare il vero bene, gli uni verso gli altri.

Si tratta, quindi, di una vita in cui ci dedichiamo a vivere per il bene degli altri. Questo impegno deve essere la base dei nostri rapporti. Questo deve essere la base per le nostre preghiere gli uni per gli altri. Questo deve essere la base per le decisioni che prendiamo giorno per giorno.

Un amore intenso trasformerà il modo con cui siamo gli uni con gli altri. Un brano che descrive il comportamento che arriva da un amore intenso è Colossesi 3:12-14. Ve lo leggo.

“12 Vestitevi dunque come eletti di Dio santi e diletti, di viscere di misericordia, di benignità, di umiltà, di mansuetudine e di pazienza, 13 sopportandovi gli uni gli altri e perdonandovi, se uno ha qualche lamentela contro un altro, e come Cristo vi ha perdonato, così fate pure voi. 14 E sopra tutte queste cose, rivestitevi dell’amore, che è il vincolo della perfezione.” (Col 3:12-14 LND)

Un amore intenso, che qua è descritto come il vincolo della perfezione, ci porta ad avere misericordia, e benignità e umiltà e mansuetudine e pazienza gli uni con gli altri, essendo pronti a perdonarci e a sopportarci. Se un credente non è così, non ha un amore intenso, non vive secondo la volontà di Dio, ed è nel peccato.

Un amore intenso non lascia alcun spazio all'egoismo, come leggiamo in Filippesi 2

“1 Se dunque vi è qualche consolazione in Cristo, qualche conforto d’amore, qualche comunione di Spirito, qualche tenerezza e compassione, 2 rendete perfetta la mia gioia, avendo uno stesso modo di pensare, uno stesso amore, un solo accordo e una sola mente 3 non facendo nulla per rivalità o vanagloria, ma con umiltà, ciascuno di voi stimando gli altri più di se stesso. 4 Non cerchi ciascuno unicamente il proprio interesse, ma anche quello degli altri.” (Fil 2:1-4 LND)

Chi ha un amore intenso, si dedica ad impegnarsi per il bene degli altri.

Quindi, alla luce della salvezza che abbiamo ricevuto, alla luce del poco tempo che ci rimane da vivere su questa terra, dobbiamo amarci gli uni gli altri intensamente. In altre parole, dobbiamo impegnarci intensamente a procurare il vero bene degli altri. Questo è fondamentale per poter vivere secondo la volontà di Dio.

L'amore coprirà una moltitudine di peccati

Il versetto non solo ci comanda di avere un intenso amore gli uni per gli altri, ma ci spiega come sarà la nostra vita se abbiamo questo amore. Chi ha un amore intenso, sarà attento a non fissare i suoi pensieri sul male che nota negli altri, ma piuttosto si fissa sul bene. Leggo ancora il v.8

Per aiutarci a capire se abbiamo veramente un amore intenso, il versetto ci descrive un frutto che sarà sicuramente presente se abbiamo realmente un amore intenso. Leggo il v.8 ancora.

“avendo prima di tutto un intenso amore gli uni per gli altri, perché "l’amore coprirà una moltitudine di peccati".” (1Pi 4:8 LND)

Se abbiamo l'amore intenso che dobbiamo avere gli uni per gli altri, questo amore coprirà una moltitudine di peccati. Se il nostro amore non copre una moltitudine di peccati, quello non è l'amore intenso che Dio ci comanda di avere.

È estremamente importante comprendere il senso di “coprire una moltitudine di peccati”, per poter viver come Dio ci comanda. Se non abbiamo l'amore intenso che Dio ci comanda di avere, tutto il nostro impegno per Dio è inutile. Quindi, consideriamo attentamente questo versetto.

In che senso l'amore copre una moltitudine di peccati? Un altro brano che ci aiuta a capire è Romani 4:6,7, che usa una forma di questo stesso verbo “coprire”, in un contesto simile. Ve lo leggo.

“6 Davide stesso proclama la beatitudine dell’uomo a cui Dio imputa la giustizia senza opere, dicendo: 7 "Beati coloro le cui iniquità sono perdonate e i cui peccati sono coperti.” (Rom 4:6-7 LND)

I nostri peccati sono coperti agli occhi di Dio, ovvero, sono nascosti. Certamente, Dio sa tutto, e conosce i nostri peccati. Però, quando ci guarda, Dio sceglie di non vedere i nostri peccati, ma piuttosto la giustizia di Cristo che ci copre.

L'amore intenso che dobbiamo avere gli uni per gli altri, è un amore che ci spinge a scegliere di non fissare il nostro sguardo sui peccati degli altri, né sulle loro mancanze.

La frase “l'amore coprirà una moltitudine di peccati” è una traduzione dell'Ebraico in Proverbi 10:12, che ci aiuta a capire il senso corretto di questa dichiarazione. Vi leggo quel versetto, sia dalla LND, sia dalla NRV.

“L’odio provoca liti, ma l’amore copre tutte le colpe.” (Pr 10:12 LND)
“L’odio provoca liti, ma l’amore copre ogni colpa.” (Pr 10:12 NRV)

Questo versetto fa un contrasto fra l'odio e l'amore. L'odia provoca, ovvero, porta, a delle liti. La parola tradotta con “liti” può essere anche tradotta con “scontri”. Al contrario, l'amore copre, nasconde, le colpe, ovvero, i peccati.

Quando uno sceglie di focalizzare sui peccati e sulle mancanze di un altro, quell'uomo dimostra che ha odio nel suo cuore. Il uso odio porterà a tanti scontri o liti, perché lui sceglierà di guardare al male. In altre parole, chi ha odio nel suo cuore sceglierà di notare i peccati dell'altra persona, e riempirà i suoi pensieri di quei peccati o mancanze. Questa persona sceglierà di vedere il male, non il bene. Una persona così non ha un amore intenso, ed è in ribellione contro Dio e pieno di orgoglio.

Al contrario, quando uno ha l'amore intenso che Dio ci comanda di avere, quell'amore farà sì che lui sceglierà di non guardare ai peccati e alle mancanze degli altri. Il vero amore coprirà una moltitudine di peccati. Quel credente che ha un amore intenso si ricorderà che anche lui cade nel peccato tutti i giorni, e quindi, sarà estremamente paziente con gli altri. Sceglierà di pensare al bene che c'è in loro.

In 1Corinzi 13, il capitolo che descrive il vero amore, il v.4 dichiara:

“(l'amore...) tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.” (1Co 13:7 LND)

L'amore crede ogni cosa e spera ogni cosa, in altre parole, crede il bene, e spera il bene. Non fissa lo sguardo sul peccato, ma piuttosto, sceglie di pensare alle cose buone per le quali si può ringraziare Dio.

L'esempio di Noè

In Genesi 9, troviamo un esempio molto chiaro, e in questo caso, anche letterale, di quello che significa “coprire il peccato”. Questo brano descrive un avvenimento nella vita di Noè, dopo il diluvio. Dopo che Noè e i suoi figli avevano lasciato l'arca e iniziato una nuova vita, Noè piantò una vigna e fece del vino. Poi, si ubriacò, e rimase nudo per terra nella sua tenda.

Vi leggo questo brano. Notate specificatamente la differenza fra come il figlio minore, Cam, reagì quando scoprì il peccato del padre, e come i due figli maggiori reagirono. Vi leggo, Genesi 9:20-23.

“20 Poi Noè, che era agricoltore, cominciò a piantare una vigna; 21 e bevve del vino e si ubriacò, e si scoperse in mezzo alla sua tenda. 22 E Cam, padre di Canaan, vide la nudità di suo padre e andò a dirlo ai suoi due fratelli di fuori. 23 Ma Sem e Jafet presero un mantello, se lo misero sulle loro spalle e, camminando all’indietro coprirono la nudità del loro padre; e, siccome avevano le loro facce rivolte dalla parte opposta, non videro la nudità del loro padre.” (Ge 9:20-23 LND)

Notiamo la differenza fra questi figli. Tutti i tre sapevano del peccato di Noè. Però, Cam scelse di pensare a quel peccato, e perfino, di andare a parlare con i suoi fratelli di quel peccato. Egli non ebbe un amore intenso per il suo padre, anzi, ebbe una forma di odio.

Contrariamente, quando Sem e Jafet scoprirono il peccato del loro padre, che si era ubriacato ed era rimasto nudo per terra, anziché focalizzarsi su questo peccato, scelsero di coprirlo. Non giustificarono il suo peccato. Lo coprirono, evitando di farlo diventare l'oggetto dei loro pensieri.

Il vero amore coprirà una moltitudine di peccati. Questo non significa che non ci sarà più l'ammonimento. Non significa che la chiesa accetterà i peccati.

Però, significa che nei nostri rapporti avremo la pratica di scegliere di non porre i nostri pensieri sui peccati degli altri. Piuttosto, ci impegneremo a fare loro del bene, e guardare ai nostri peccati. Se è proprio necessario parlare con qualcuno del suo peccato, comunque non penseremo maggiormente al suo peccato quando pensiamo a lui. Invece, vedremo il bene, e la grazia di Dio che abbonda in lui.

Vivremo così quando ubbidiamo al comandamento di avere un amore intenso gli uni per gli altri.

Prima di tutto

Ricordiamoci che Dio ci comanda che prima di tutto dobbiamo avere un amore intenso gli uni per gli altri, quell'amore che copre una moltitudine di peccati. Se non abbiamo questo tipo di amore per gli altri, non possiamo vivere per Dio negli altri campi della vita.

Avere un amore intenso per gli altri è un tipo di fondamento nella vita cristiana.

Nello stesso modo che non si può costruire una casa, finché non hai posto il fondamento, così, non si può edificare una vita cristiana, senza il fondamento di un amore intenso gli uni per gli altri. Mancare in questo, vuol dire non avere vero amore per Dio, perché come abbiamo visto, chi non ama il suo fratello che ha visto, non può amare Dio che non ha visto. A quel punto, tutto il nostro impegno per Dio è inutile. Dobbiamo porre il fondamento.

Applicazione

Visto che questo comandamento è così fondamentale, consideriamolo di più nel senso pratico.

Il peccato è come un tumore. Se non sappiamo riconoscerne i sintomi, potremmo avere un tumore molto avanzato senza rendercene conto, fino a quando è troppo tardi. Perciò, dobbiamo riconoscere i sintomi del grave peccato di non amare intensamente, per riconoscerlo finché c'è tempo.

Allora, in base a quello che dichiara questo brano, come potresti riconoscere se stai peccando in questo? Arriviamo a capire questo principio a livello pratico.

Se i tuoi pensieri nei riguardi di una certa persona sono fissati principalmente sulle cose sbagliate che tu vedi in quella persona, allora, questo è il primo sintomo che non hai un intenso amore per quella persona, e sei gravemente nel peccato.

Se non hai l'amore intenso che Dio ti comanda di avere, non importa quanto grande sia il tuo impegno per il Signore in altri campi, o con altre persone. A quel punto, il tuo impegno è come l'impegno dei Farisei. È ipocrisia. TU hai stabilito un TUO metro di che cos'è una vita di santità, anziché sottometterti ai comandamenti di Dio. Quindi, sei in ribellione contro Dio, e sei un ipocrita, perché credi di fare quello che fai per la gloria di Dio, quando invece sei nel peccato.

È tanto facile cadere in questo terribile peccato. È tanto facile, e tanto pericoloso, arrivare a riempire i tuoi pensieri con quello che vedi di male in un altro. Spesso, chi pecca così, si giustifica, dicendo che è necessario farlo per aiutare l'altra persona ad uscire dal suo peccato. Però, le nostre giustificazioni non possono nascondere il nostro peccato a Dio.

Se i tuoi pensieri che riguardano un'altra persona si focalizzano sui peccati di quella persona, non hai un amore intenso, e quindi, stai in ribellione contro Dio. Questa ribellione è più grave come peccato dei peccati o delle mancanze che pensi di vedere nell'altra persona.

Solitamente, chi pecca in questo campo lo fa nei riguardi di qualcuno che è vicino a lui nella sua vita. Soprattutto, è facile cadere in questo peccato nel matrimonio, fissando lo sguardo su qualche peccato o mancanza del coniuge. È facile per i figli, soprattutto di una certa età, peccare così nei confronti dei genitori, e anche per genitori nei confronti dei figli. È facile cadere in questo peccato nella chiesa, solitamente nei confronti della guida di chiesa.

È facile cadere in questo peccato, ma è estremamente pericoloso. Chi pecca così, focalizzandosi sui peccati, non può crescere, perché non amando il proprio fratello in realtà non si ama Dio. Quindi, diventa un tumore spirituale nella vita di quel credente, e un tumore per tutta la chiesa.

Perciò, voglio esortarvi: esaminatevi attentamente, per vedere se c'è questo peccato in voi. Ricordatevi, però, che spesso, non riconosciamo questo peccato in noi stessi, perché diventa così radicato che ci sembrerà normale. Perciò, oltre ad esaminarvi, chiedete agli altri se riconoscono questo peccato in voi.

Quando scopri che, anziché avere un amore intenso che copre una moltitudine di peccati, hai la tendenza di focalizzarti sul peccato di altri, renditi conto che hai una tumore spirituale molto grave.

In quel caso, hai bisogno di correre dal medico del cuore, Gesù Cristo. Confessa il tuo peccato, senza cercare di giustificarti minimamente! Poi, vai dalla persona contro cui hai avuto questo modo di pensare, e chiedi il suo perdono. Non sei tu in grado di preoccuparti dei peccati dell'altra persona! Hai una trave enorme nel tuo occhio! Non è la stagione di vita per te di cercare di fare vedere agli altri le loro pagliuzze! Hai bisogno di imparare ad amare intensamente!

Applicazione generale

Oh che possiamo crescere sempre di più nell'amare gli uni gli altri intensamente, proprio perché Dio ci ama intensamente.

Il nostro tempo rimasto in questo mondo è molto breve. Dedichiamoci a vivere secondo la volontà di Dio in ogni aspetto della nostra vita.

Per fare questo, dobbiamo essere sempre sobri e vigilanti, sapendo che possiamo cadere nel peccato molto facilmente. Dobbiamo sempre essere in guardia, per non cadere, sapendo che il tempo prima della fine è corto.

Sapendo dei pericoli che ci circondano, e consci di quanto poco tempo c'è per poter compiere opere buone alla gloria di Dio, dobbiamo essere dedicati alla preghiera. Lasciati da soli, cadremmo subito. Da soli, non potremmo compiere nulla di valore eterno. Perciò, dedichiamoci alla preghiera, per non peccare, e per portare frutto che dura in eterno.

Infine, come abbiamo visto, impegniamoci ad amarci intensamente, di vero cuore! Ricordiamoci che questo non è principalmente un sentimento, ma un vero impegno per il bene degli altri. Dedichiamoci perciò a promuovere il bene degli altri.

Chi si dedica al bene degli altri non ha tempo di focalizzare sui loro peccati. Chi si focalizza sui peccati o sugli sbagli degli altri, non ha tempo di dedicarsi a promuovere il bene degli altri, e perciò, non ama intensamente.

Oh che possiamo essere un popolo che ama intensamente, in modo che possiamo essere riempiti dallo Spirito Santo, per spendere bene il tempo che ci rimane prima che Cristo ritorni!

Che possiamo rispecchiare sempre di più Gesù Cristo!