Chi viaggia all'estero, e va in un paese dove vive un popolo con usi e costumi tutti differenti dai suoi, comprende cosa significhi non appartenere alla società in cui si trova. Questo è vero soprattutto se la vita in quel posto è piena di difficoltà e sofferenze. È pesante trovarsi in una situazione così. Per quanto ci possano essere cose belle da godere, c'è sempre il desiderio di tornare in patria, per ritrovarsi con la propria famiglia, e sentirsi veramente a casa.
Noi che siamo veri credenti, siamo forestieri, stranieri in un mondo che non è casa nostra. Siamo in viaggio avendo per meta la nostra vera casa e aspettando di stare nella presenza del nostro Padre celeste. In questo mondo ci sono sofferenze ed afflizioni. Eppure, possiamo gioire, anzi, possiamo esultare, se viviamo fissando i nostri pensieri sulle cose eterne, anziché sulle cose che ci circondano.
Nella sua prima Epistola, l'Apostolo Pietro ci ricorda che siamo stati eletti da Dio, che Dio ci ha fatto rinascere ad una speranza viva, un'eredità eterna che è conservata per noi in cielo. Non solo, ma noi stessi siamo custoditi dalla potenza di Dio. Quindi, è una cosa sicura che Dio ci porterà con Sé!
Avendo questa speranza viva, possiamo esultare, mentre camminiamo in questo mondo di sofferenze e di prove. Però, per poter avere gioia nel nostro cammino, dobbiamo camminare per fede, e dobbiamo capire lo scopo per cui Dio ci manda quelle prove.
Oggi, vogliamo continuare nel nostro studio della prima Epistola di Pietro, per scoprire perché ci servono le prove e le difficoltà che fanno parte di questa vita.
Il brano
Il brano che vogliamo considerare è 1Pietro 1:6-9. Leggiamo dal v.3, per riprendere il suo contesto.
“3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, 4 per una eredità incorruttibile, senza macchia e inalterabile. Essa è conservata in cielo per voi, 5 che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, per la salvezza che sta per essere rivelata negli ultimi tempi. 6 Perciò voi esultate anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove, 7 affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell’oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo. 8 Benché non l’abbiate visto, voi lo amate; credendo in lui, benché ora non lo vediate, voi esultate di gioia ineffabile e gloriosa, 9 ottenendo il fine della fede: la salvezza delle anime.” (1Pietro 1:3-9 NRV)
Questo brano ci ricorda che abbiamo una speranza viva, un'eredità incorruttibile conservata per noi, e che noi stessi siamo custoditi dalla potenza di Dio. Poi, ci dice che possiamo esultare, spiegandoci il motivo delle nostre prove.
Esultiamo mentre la fede viene provata
Il punto centrale di questi versetti è un paradosso: mentre siamo afflitti da svariate prove, possiamo esultare con grande gioia. Leggiamo ancora i vv.6,7.
“6 Perciò voi esultate anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove, 7 affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell’oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo.” (1Piet 1:6-7 NRV)
Il v.6 inizia con la parola ““perciò”. Questo “perciò” si riferisce alla speranza viva che abbiamo in Cristo, al fatto cioè che siamo eletti da Dio, che Dio ci ha fatto rinascere ad un'eredità eterna, e che siamo inoltre custoditi dalla potenza di Dio. Alla luce di queste verità, possiamo esultare, anche in mezzo alla prove più profonde.
Carissimi, l'unico modo per vivere la vita cristiana in modo vittorioso e con gioia è di viverla ricordando la nostra eredità. In altre parole, dobbiamo assolutamente tenere i nostri occhi rivolti in avanti, fissati sull'eredità che è conservata per noi, per poter superare le prove con gioia. Questa è la base che Pietro ci dà.
Quando viviamo pensando alla nostra eredità in Cristo, come possiamo vivere?
Possiamo esultare! In Italiano, usiamo questa parola così raramente che non è ben conosciuta. Infatti, poche persone esultano. Esultare è una parola ricchissima, che significa “gioire grandemente”. Deriva da un verbo che significa “saltare”. Dà l'idea di saltare di gioia. Esultare esprime una felicità che è molto più grande di una gioia normale. Descrive una gioia immensa, una gioia profonda, una gioia che supera ogni difficoltà ed ogni dolore. È una gioia che riempie totalmente il cuore, qualsiasi siano i problemi.
Oh carissimi, questa è la gioia che possiamo avere, se teniamo gli occhi fissati sulla nostra eredità in Cristo!
Ma come possiamo tenere i nostri occhi fissati sulla nostra eredità in Cristo, visto che è una cosa che gusteremo in modo tangibile(concreto) nel futuro, quando adesso ci ritroviamo in mezzo alle afflizioni di questa vita? Come possiamo esultare oggi, quando abbiamo delle prove che ci schiacciano?
Per poter veramente esultare, dobbiamo sapere e ricordare due verità fondamentali, che troviamo in questo brano. Prima di tutto, dobbiamo sempre ricordare che le prove di questa vita durano per un breve tempo. Poi, dobbiamo capire che le nostre prove servono per uno scopo meraviglioso ed eterno. Consideriamo queste due verità, affinchè anche noi possiamo esultare mentre aspettiamo Cristo.
Per breve tempo
Per poter esultare nella nostra eredità, dobbiamo ricordare che le svariate prove che dobbiamo subire durano per un breve tempo. Dobbiamo combattere i pensieri sbagliati, che vogliono farci credere che le prove durano a lungo. Ricordare che le prove durano solamente per un breve tempo è una delle battaglie più importanti della vita cristiana.
Certamente, a volte può sembrare che una prova non finisca mai. Ma non è così. In realtà, le prove durano solamente per un breve tempo.
“Breve” è un concetto che è riferito sempre ad un confronto con qualcos'altro che dura più a lungo. Per esempio, quando dici che hai avuto una lunga attesa in fila in qualche ufficio stai pensando a quanto tempo in meno avresti aspettato se non ci fosse stato nessuno, ma quell'attesa non è mai paragonabile ad una condanna all'ergastolo in carcere. In confronto con il carcere, qualunque attesa in un ufficio è molto breve.
Come Creatore, Dio ci ha dato tanti esempi nella natura, per aiutarci a considerare le sofferenze e le difficoltà rapportandole con l'eternità. Per esempio, per quanto le doglie possano essere dure e possano sembrare lunghe, se le consideriamo alla luce della vita intera in cui quella mamma può godere suo figlio, possiamo dire senza ombra di dubbio che quelle doglie durano ben poco, sono estremamente brevi.
Quando uno si rompe un osso nel braccio, il dottore che lo deve raddrizzare gli procurerà un dolore che a quella persona sembrerà di durare a lungo, ma alla luce degli anni in cui potrà vivere con il braccio a posto, quel dolore diventa molto breve.
E così, anche le nostre prove su questa terra durano poco, quando le consideriamo alla luce dell'eternità con Dio. Infatti, Pietro ci ha appena parlato della nostra eredità eterna. Alla luce dell'eternità, tutte le prove di questa vita sono veramente brevi. Anche se uno dovesse vivere ottanta o novanta anni con grandi sofferenze, se è salvato, quegli anni di sofferenza saranno veramente brevi alla luce della gioia ineffabile che dura nei secoli dei secoli.
Il problema è che troppo spesso anziché pensare alla nostra eternità, riempiamo i nostri pensieri con le cose di oggi, con tutto quello che ci sta circondando in questo momento, con le cose che vediamo e che riguardano questa vita. Quando i nostri pensieri sono fissati su queste cose terrene è naturale che le prove sembrino di non finire mai. Dobbiamo sempre ricordare che le prove durano solamente un attimo in confronto con l'eternità.
Paolo ci ricorda di questo in 2Corinzi 4:16-18.
“16 Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno. 17 Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria,” (2Co 4:16-17 NRV)
Alla luce dell'eternità, la nostra afflizione in questa vita è leggera, ed è momentanea, se la confrontiamo con lo smisurato peso eterno di gloria che ci aspetta nella presenza di Dio. Quanto è importante che consideriamo le prove di oggi alla luce dell'eternità con Dio!
La necessità delle prove svariate
Oltre al fatto che, in realtà, le nostre prove durano solamente per un breve tempo, queste prove hanno uno scopo importante e molto utile per noi. Leggiamo ancora i vv.6,7
“6 Perciò voi esultate anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove, 7 affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell’oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo.” (1Pietro 1:6-7 NRV)
In questi versetti, Dio ci dichiara che è necessario che siamo afflitti di svariate prove. La parola “affitti” è una parola Greca che solitamente viene tradotta con “rattristare” o “contristare”. Descrive uno stato di grande tristezza. Le prove producono grande tristezza, sono veramente dolorose. Non sono cose da poco.
Quando soffriamo, quando siamo rattristati, ricordiamoci che Gesù Cristo ci comprende a fondo! Gesù è stato tentato, ovvero provato, in ogni cosa, senza però mai peccare. Quindi, Gesù comprende a fondo ogni nostra sofferenza.
Però, possiamo esultare, anche in mezzo all'afflizione più profonda. E lo possiamo fare perché sappiamo che l'afflizione finirà, e anche perché possiamo sapere che le prove sono necessarie. Questo brano dichiara: “esultate, anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti di svariate prove.” È necessario che siamo afflitti di svariate prove. È necessario nel perfetto piano di Dio. Dio ha preordinato ogni cosa, in modo perfetto. Egli ha iniziato l'opera della nostra salvezza con l'elezione, poi con la chiamata e la rigenerazione, ed ora sta portando avanti la Sua opera di santificazione in noi per mezzo delle prove. Le prove sono necessarie.
Più volte, Gesù dichiarò che certe cose erano necessarie, ovvero, erano nel piano di Dio. Vi leggo alcuni brani in cui troviamo sempre la stessa parola Greca che in 1Pietro 1:6 viene tradotta con “è necessario”. Per esempio parlando con i discepoli della sua morte e risurrezione, Gesù dice:
“Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molte cose da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti, degli scribi, ed essere ucciso, e risuscitare il terzo giorno.” (Mat 16:21 NRV) Gesù doveva morire e risuscitare, era necessario.
Quando a dodici anni Gesù rimase nel Tempio a Gerusalemme, spiegò il perché a Giuseppe e Maria dicendo: “Ed egli disse loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io dovevo trovarmi nella casa del Padre mio?»” (Luca 2:49 NRV) Egli doveva stare là, era necessario. Faceva parte del piano di Dio per Lui.
In Luca 4, una folla voleva che Gesù rimanesse sempre con loro. Gesù spiegò loro che era necessario che predicasse in altre città. Vi leggo: “Ma egli disse loro: «Anche alle altre città bisogna che io annunzi la buona notizia del regno di Dio; poiché per questo sono stato mandato».” (Luca 4:43 NRV) Nel piano di Dio, Gesù doveva predicare ancora in altre città. Era necessario.
Parlando con i due discepoli, la domenica della risurrezione: “Non doveva il Cristo soffrire tutto ciò ed entrare nella sua gloria?»” (Lu 24:26 NRV) Era necessario che Gesù soffrisse la morte per poi risuscitare ed entrare nella sua gloria. Faceva parte del piano di Dio.
Nel piano perfetto di Dio, le nostre prove sono necessarie. Quindi, nessuna prova ci arriva per caso. Le ingiustizie, le malattie e le difficoltà che ci colpiscono sono sempre quelle giuste. Dio sta facendo un'opera in noi, e le nostre prove sono una parte necessaria della sua opera di conformarci all'immagine di Cristo.
Ricordando questa verità, possiamo avere pace, sapendo che nessuna prova sbagliata ci arriverà.
Lo scopo delle prove
Non solo sono le prove necessarie, ma le prove hanno uno scopo immenso e di valore eterno. Qual è questo scopo? Perché le nostre prove sono necessarie? Leggiamo ancora i vv. 6-7.
“6 Perciò voi esultate anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove, 7 affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell’oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo.” (1Piet 1:6-7 NRV)
È necessario che siamo afflitti da svariate prove, affinché la nostra fede sia provata, in modo da poter avere stupendi risultati eterni.
Per aiutarci a capire quello che Dio sta facendo in noi per mezzo delle prove, Pietro usa un esempio preso dal mondo naturale, l'oro. Consideriamolo.
Da tempi antichi, l'oro è stato considerato il metallo più prezioso. Tuttora è usato come esempio per descrivere la ricchezza economica di tanti nazioni e di tanti individui.
Essendo un metallo, l'oro viene provato con il fuoco. Viene messo in un crogiolo, e riscaldato ad una temperatura altissima. Questa prova serve per tre motivi:
Dimostra se è genuino
Uno, dimostra se l'oro è genuino. Gli uomini disonesti cercano di spacciare quello che non è oro come se fosse oro. Mettendolo nel fuoco, si capisce subito quello che è oro vero, e quello che non lo è. Il fuoco dimostra se l'oro è genuino.
Similmente, ci sono tante persone che sembrano avere fede in Gesù Cristo, che ahimè, non è sempre una fede vera. Infatti, per questo, Gesù dichiara che nel giorno di giudizio, molti diranno “Signore Signore”, e poi sentiranno Gesù dire “Non vi ho mai conosciuti!”. Per evitare questa brutta sorpresa, è necessario essere afflitti da svariate prove, per rendere chiaro quale fede sia genuina e quale sia finta.
Serve per purificare
Secondo, il fuoco è essenziale per purificare l'oro. Nella natura, l'oro è quasi sempre mischiato con qualche impurità. Ogni volta che l'oro attraversa il fuoco, più impurità vengono tolte via e più quell'oro diventa puro.
Similmente, anche la nostra fede inizia avendo tante impurità. Per esempio abbiamo orgoglio, egoismo, dubbi, concupiscenza, rancore, e tante altre cose che contaminano la nostra fede. Dio ci mette nel crogiolo delle prove, che tolgono via, man mano, le impurità dalla nostra fede. Così, la nostra fede diventa sempre più pura.
Il fuoco dimostra il valore
Terzo, il fuoco dimostra il valore dell'oro. Solamente l'oro puro può superare le temperature più alte. Similmente, il fuoco delle prove svariate dimostra il valore della nostra fede. Infatti, non si può capire la qualità della fede se non quando si attraversano delle prove. Più profonde sono le prove, e più si può capire quanto la fede è profonda, e qual è il suo vero valore.
Se è necessario provare l'oro con il fuoco per renderlo più prezioso, nonostante sia solamente una sostanza naturale che sarà distrutta alla fino del mondo insieme a tutto il resto, quanto di più è necessario provare la nostra fede con l'afflizione delle svariate prove. Così, diventa evidente quale fede è genuina, e quella fede genuina viene purificata e fortificata, affinchè si possa conoscere il suo vero valore. Così, quella fede provata avrà una meravigliosa ricompensa al ritorno di Cristo, che durerà per tutta l'eternità.
Come dice il brano, ci sono svariate prove. Esistono tanti tipi di prove. Dio dà la prove precisa che serve ad ogni persona, al momento giusto.
La ricompensa eterna
Quale sarà la ricompensa per una fede che è stata purificata e dimostrata genuina per mezzo delle prove? Troviamo la risposta nel v.7.
“affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell’oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo.” (1Pietro 1:7 NRV)
La fede che attraversa il crogiolo delle prove, sarà motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo. Questa lode, gloria e onore durerà per tutta l'eternità. Dio rende la nostra fede pura, e poi Dio ci dà anche una ricompensa eterna per quella fede.
Il valore di questa lode, gloria e onore è infinitamente più grande del peso delle prove.
Notiamo qualche esempio di come Dio darà la ricompensa di gloria, onore e lode a quelli che hanno una fede pura.
In 1Corinzi 4, Paolo parla del giudizio dei credenti, e dichiara quello che riceveranno da Dio:
“Perciò non giudicate nulla prima del tempo, finché sia venuto il Signore, il quale metterà in luce quello che è nascosto nelle tenebre e manifesterà i pensieri dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.” (1Cor 4:5 NRV)
Ciascuno avrà la sua lode da Dio. Quella lode sarà fonte di grande gioia. Accettiamo per fede le prove che Dio ha stabilito per noi, e poi riceveremo la lode da Dio!
Un altro esempio della ricompensa che possiamo ricevere è in 1Samuele, dove impariamo che Dio onora coloro che Lo onorano, come anche disprezza chi Lo disprezza.
“Perciò, così dice il SIGNORE, il Dio d’Israele: "Io avevo dichiarato che la tua casa e la casa di tuo padre sarebbero state al mio servizio per sempre"; ma ora il SIGNORE dice: "Lungi da me tale cosa! Poiché io onoro quelli che mi onorano, e quelli che mi disprezzano saranno disprezzati.” (1Sa 2:30 NRV)
Dio onora chi Lo onora. Il modo più grande di onorare Dio è di avere vera fede in Lui.
Anche in Giovanni 12, Gesù parla del fatto che il Padre onorerà chi cammina per fede, che qui viene descritto come servire Gesù.
“Se uno mi serve, mi segua; e là dove sono io, sarà anche il mio servitore; se uno mi serve, il Padre l’onorerà.” (Giov 12:26 NRV)
In Romani 2, Paolo parla del giudizio finale, e di come coloro che vivono per fede, adoperandosi per il bene, riceveranno gloria da Dio.
“9 Tribolazione e angoscia sopra ogni uomo che fa il male; sul Giudeo prima e poi sul Greco; 10 ma gloria, onore e pace a chiunque opera bene; al Giudeo prima e poi al Greco;” (Romani 2:9-10 NRV)
Ho già citato 2Corinzi 4:17, che parla della gloria che aspetta il vero credente quando queste brevi prove non ci saranno più. “Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria,” (2Corin 4:17 NRV)
Quando accettiamo le sofferenze che ci sono nella vita con fede, saremo glorificati con Cristo, come leggiamo in Romani 8: “Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui.” (Romani 8:17 NRV)
Tutta la gloria che un vero credente riceverà, sarà una corona che potrà porre ai piedi di Dio, perché a Lui sia tutta la gloria. Che immenso privilegio, ricevere gloria e onore, da Lui, e presentarli ai Suoi piedi! Vi leggo da 1Timoteo 1. A Dio tutta la gloria!
“Al Re eterno, immortale, invisibile, all’unico Dio, siano onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.” (1Timoteo 1:17 NRV)
Quindi, o carissimi, è necessario che la nostra fede sia provata con il fuoco delle svariate prove, affinché sia motivo di lode, di gloria, e di onore alla manifestazione di Cristo Gesù.
La manifestazione di Gesù Cristo
Notiamo che questo avverrà, non ora, ma alla manifestazione di Cristo Gesù. Cioè, ora, viviamo nel breve periodo in cui ci sono le afflizioni, che servono per provare la nostra fede, per renderla pura e più forte. Questo tempo di prove finirà appena Gesù Cristo sarà manifestato nella sua gloria, quando ritornerà per giudicare il mondo.
La pienezza della gloria di Cristo è ancora nascosta agli uomini. 2Corinzi 4.4, parla di quello che ha fatto Satana alle menti dei non credenti affinchè non vedano la gloria di Cristo.
“per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio.” (2Cor 4:4 NRV)
Satana ha accecato le menti degli uomini increduli, affinché non vedano la gloria di Cristo. Perciò, anche il fatto che siamo figli di Dio e che la nostra fede sarà motivo di lode e di gloria sono ancora nascosti al mondo. Però, saranno rivelati quando Cristo sarà manifestato, come leggiamo in 1Giovanni 3
“1 Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio! E tali siamo. Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. 2 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand’egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com’egli è.” (1Giov 3:1-2 NRV)
La manifestazione di Gesù Cristo sarà il momento in cui Gesù verrà per giudicare il mondo. La Bibbia parla tanto di questo giorno. Sarà un giorno di terrore per i non credente, e un giorno di immensa gioia per ogni vero credente. Vi leggo qualche brano che ne parla.
“Perciò, dopo aver predisposto la vostra mente all’azione, state sobri, e abbiate piena speranza nella grazia che vi sarà recata al momento della rivelazione di Gesù Cristo.” (1Piet 1:13 NRV)
“Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria.” (Col 3:4 NRV)
“6 Poiché è giusto da parte di Dio rendere a quelli che vi affliggono, afflizione; 7 e a voi che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, 8 in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al vangelo del nostro Signore Gesù. 9 Essi saranno puniti di eterna rovina, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza, 10 quando verrà per essere in quel giorno glorificato nei suoi santi e ammirato in tutti quelli che hanno creduto, perché è stata creduta la nostra testimonianza in mezzo a voi.” (2Tess 1:6-10 NRV)
“Ecco, egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà; lo vedranno anche quelli che lo trafissero, e tutte le tribù della terra faranno lamenti per lui. Sì, amen.” (Apo 1:7 NRV)
“Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo; e allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria.” (Mat 24:30 NRV)
Cari, Gesù Cristo sta per ritornare. Se guardiamo solo ad oggi, può sembrare che le prove durino tanto. Alziamo gli occhi, guardiamo a Cristo! Aspettiamo il suo ritorno, senza stancarci. Le prove passeranno per sempre, la gioia che avremo con Cristo durerà per tutta l'eternità! Teniamo gli occhi in avanti. Allora potremo esultare, in mezzo alle afflizioni più profonde!
Applicazione
Allora, alla luce di tutto queste verità, come dovremmo vivere?
Certamente ci sono prove ed afflizioni, ma avendo un'eredità con Cristo, possiamo esultare! Possiamo saltare di gioia. Certamente, abbiamo prove profonde, che producono afflizioni e tristezza. Però, sappiamo che queste prove sono di breve durata, alla luce dell'eternità. Non solo, ma sappiamo che sono necessarie. Dio non permette che ci arrivino le prove sbagliate. Le prove che abbiamo servono per provare la nostra fede, per renderla pura e forte, affinché sia motivo di lode e di gloria e di onore alla manifestazione di Gesù Cristo.
Perciò, non consideriamo le nostre prove come sbagli, come se Dio avesse dimenticato di pensare a noi. Invece, per fede, glorifichiamo Dio, sapendo che Egli sta facendo cooperare ogni cosa, per conformarci all'immagine di Cristo, in modo che possiamo goderLo per tutta l'eternità.
Perciò fissiamo il nostro sguardo sul ritorno di Cristo, ed esultiamo, anche in mezzo alle afflizioni brevi che questa vita può portare.
Esultate, rallegratevi nel Signore! Gioite in Lui!
Alleluia. La nostra eternità è con Gesù Cristo nella presenza del Padre.