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Il Favoritismo: un grave peccato - Giacomo 2:1-13

filename: 59-02a-a.doc di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org - sermone su Giacomo. Parte di una serie di Sermoni. Per Rovigo, 30/maggio/1999, di Marco deFelice

Introduzione

Nelle ultime settimane abbiamo visto la praticità degli insegnamenti del libro di Giacomo. Possiamo esaminare la nostra fede in base alle cose che Giacomo ci insegna, per essere sicuri che la nostra fede è una fede autentica.

Lo schema del libro che vi ho dato all’inizio di questi sermoni indicava diversi modi per provare la realtà della nostra fede. Oggi, arriviamo al capitolo 2. Sullo schema, la prima parte di questo capito era intitolata: l’esame della fede in base all’amore senza favoritismi.

In altre parole, questo brano ci spiega come il fatto di avere dei favoritismi dimostra che la nostra fede non è una fede sana, e continuare ad avere favoritismi indica che probabilmente, la nostra fede non è vera fede.

Allora, il discorso di oggi è molto importante. Vogliamo considerare questo brano, per capire quanto è grave il peccato di mostrare favoritismi.

Leggiamo Giacomo 2:1-13.

Il messaggio di questo brano è unico e chiaro: non abbiate favoritismi. Questo insegnamento è racchiuso nel comandamento di amare il nostro prossimo come noi stessi.

Uno Schema: Ho diviso questo brano così:

  1. il comandamento: non avere favoritismi

vv.2-4 esempio di favoritismo

vv.5-7 motivo razionale per cui è sbagliato

vv.8 l’ubbidienza è il motivo per cui non dobbiamo farlo.

vv.9-11 la gravità del peccato di avere favoritismi

vv.12,13 ci ricorda del nostro giudizio, poiché chi usa favoritismi non sarà salvato, in quanto è contrario all’amore per il prossimo.

v.1 il comandamento

Consideriamo per primo il comandamento in sé, che troviamo al v.1.

Giacomo 2:1 Fratelli miei, la vostra fede nel nostro Signore Gesù Cristo, il Signore della gloria, sia immune da favoritismi.

Qui, abbiamo il messaggio principale di questo brano. La nostra fede deve essere immune da favoritismi.

Prima di tutto, le parole “la nostra fede” indica non solo la fede, ma tutta la verità in cui crediamo. Rappresenta la nostra vita in Cristo. Notiamo Giuda 1:3

Carissimi, avendo un gran desiderio di scrivervi della nostra comune salvezza, mi sono trovato costretto a farlo per esortarvi a combattere strenuamente per la fede, che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre.

Quando Giuda dice di combattere per la fede, egli intende per la verità del vangelo, e la nostra vita in base alla fede in Cristo. Similmente, quando Giacomo dice: “la vostra fede nel nostro Signore Gesù Cristo”, egli intende questa fede, cioè, la nostra vita in Cristo. Allora, potremmo dire: la vostra vita in Cristo sia immune da favoritismi.

Cos’è il favoritismo?

Prima di considerare a fondo questo brano, dobbiamo capire bene cos’è il favoritismo. Per favoritismo, la Bibbia intende quel comportamento per cui si ha preferenza per una persona piuttosto che per un’altra, per poter avere qualcosa in cambio. Similmente, vuol dire dare preferenza ad uno piuttosto che un altro, invece di trattare tutti in base allo stesso metro. Questa distinzione viene fatta in base ad attribuiti esteriori. Per esempio, se un giudice dà più ascolto a un uomo ricco che a un uomo povero, e non lo fa perché l’uomo ricco è più onesto, ma perché è ricco, questo è favoritismo.

Favoritismo vuol dire preferire per avere qualche vantaggio. Il vantaggio può essere immediato, o potrebbe aversi dopo un certo tempo. Potrebbe trattarsi di un vantaggio economico, o di approvazione o apprezzamento, o qualcos’altro. Per esempio, in alcuni uffici pubblici, ci sono impiegati che si mettono più a disposizione verso una bella ragazza che verso una donna povera e umile. Il vantaggio che ne ricavano è il piacere di godere della bellezza della donna. Qualcun altro potrebbe mostrare favoritismi verso un personaggio famoso, piuttosto che a una persona semplice. Questo per il vantaggio di conservare dei contatti con quella persona influente. Ci sono tanti modi di mostrare favoritismi. La cosa importante da capire è che favoritismo vuol dire fare preferenze in base ad un vantaggio desiderato.

Avere favoritismi, o riguardi personali, è una cosa molto comune fra gli uomini, ma non fa parte del carattere di Dio. Per esempio, questo viene dichiarato espressamente in Atti 10:34, quando Pietro era in casa di Cornelio per ubbidire al comando di Dio di andare là per spiegare il vangelo.

Non è solo qui che vediamo che Dio non ha riguardi personali. Se consideriamo cos’è il favoritismo, possiamo capire che esso è totalmente contrario al carattere di Dio. Dio non fa nulla perché spera di ricevere qualcosa. Egli fa solamente quello che è giusto. Egli non ha bisogno di nessuno, perciò, non potrebbe mai fare qualcosa sperando di ottenere qualcosa in cambio dalle persone. Tutto quello che Dio fa, lo fa con giustizia. Non viene minimamente influenzato da ciò che una persona potrebbe offrirGli.

Se pensiamo a Gesù, quando è venuto sulla terra, scelse di nascere in una famiglia modesta. Scelse di vivere a Nazaret, un paese non tenuto in grande considerazione. Scelse come discepoli uomini semplici, non quelli che venivano esaltati dalla società. Leggiamo in 1 Corinzi che di solito Dio sceglie quelli che sono poveri e semplici, non i ricchi o i potenti che il mondo tiene in considerazione. Di solito, quando Dio salva qualcuno, non salva la persona più importante agli occhi del mondo. Si potrebbe pensare che Dio possa scegliere le persone più elevate, in modo che esse possano influenzare tante altre persone. Invece, spesso, Dio sceglie chi non è ritenuto di alcuna importanza agli occhi del mondo.

Allora, visto che Dio non ha riguardi personali, e non fa favoritismi, anche noi dobbiamo evitare completamente ogni favoritismo.

Il resto di questo brano ci mostra alcuni dei motivi per cui dobbiamo evitare questo odioso peccato.

vv.2-4 un esempio di favoritismo nella chiesa

Come al solito, nei versi da 2 a 4, Giacomo porta questo insegnamento subito al livello pratico. Finché un insegnamento rimane al livello teorico, serve a ben poco. Quando consideriamo gli insegnamenti biblici, dobbiamo capire come essi si applicano alla nostra vita di tutti i giorni. Giacomo dimostra come è facile per dei credenti avere favoritismi.

Leggiamo i vv.2-4

Fratelli miei, la vostra fede nel nostro Signore Gesù Cristo, il Signore della gloria, sia immune da favoritismi. 2 Infatti, se nella vostra adunanza entra un uomo con un anello d’oro, vestito splendidamente, e vi entra pure un povero vestito malamente, 3 e voi avete riguardo a quello che veste elegantemente e gli dite: «Tu, siedi qui al posto d’onore»; e al povero dite: «Tu, stattene là in piedi», o «siedi in terra accanto al mio sgabello», 4 non state forse usando un trattamento diverso e giudicando in base a ragionamenti ingiusti?

Qui, troviamo una situazione tipica. Il favoritismo può manifestarsi ovunque, anche ad un incontro di chiesa. La cosa importante non è dove succede, ma che succede. Nell’esempio citato, due uomini vanno ad un incontro di chiesa; uno è evidentemente ricco, l’altro è povero. Infatti, nella società di allora, un anello d’oro e certi tipi di vestiti erano segni molto evidenti di grande ricchezza. Allo stesso modo, dal modo di vestirsi dell’altro uomo era evidente che si trattava di un uomo veramente povero.

Dunque, entrambi entrano nella sala dove la chiesa è riunita. Come vengono accolti? Il brano dice: “voi avete riguardo a quello che veste elegantemente, e gli dite: Tu, siedi qui al posto d’onore. E al povero dite: Tu, stattene là in piede, o, siedi in terra accanto al mio sgabello. In altre parole, viene data preferenza al ricco, perché è un uomo ricco.

Questo comportamento è un favoritismo, ed è un grave peccato. Infatti, Giacomo continua: Non state forse usando un trattamento diverso e giudicando in base a ragionamenti ingiusti?

La base su cui viene fatta questa distinzione, cioè fra un ricco e un povero, o in qualsiasi altro caso di favoritismo, è una base del tutto sbagliata. Cioè, si giudica, si decide come comportarsi, in base a ragionamenti sbagliati.

Prima di considerare quali sono questi ragionamenti sbagliati, vorrei considerare quanto è facile avere favoritismi nei nostri comportamenti. Quanto spesso, abbiamo preferenza per qualcuno, per tanti motivi sbagliati.

Prima di andare avanti, vorrei dire una cosa importante. Ci sono certi rapporti nella vita in cui ci è comandato di avere cura di certe persone. Se un genitore si cura maggiormente del proprio figlio piuttosto che di qualche altro bimbo che abita nel suo palazzo, non è favoritismo. È il comportamento giusto per un genitore. È favoritismo quando mostriamo delle preferenze per qualcuno in base a certi attributi che quella persona possiede. In questi casi, si spera, in fondo, di ottenere qualche beneficio per quello che si fa.

Nell’esempio usato da Giacomo, le persone di quella chiesa sono tutte prese dalla ricchezza di quell’uomo. Prima di tutto, ciò dimostra che sono attirati dalla ricchezza, anziché dalle cose di Dio. Questo è ovvio. Se qualcuno viene da te con una motocicletta molto speciale, e a te non interessano affatto le moto, non sarai tentato di mostrare favoritismi verso quella persona. Invece, se sei amante delle moto, potrebbe essere una tentazione a mostrare favoritismi verso quella persona piuttosto che verso una persona con una moto brutta e messa male.

Mostrare favoritismi vuol dire valutare in base ad attributi esteriori. Dio guarda al cuore. Mostrare favoritismi vuol dire guardare solamente l’esterno. In realtà, questa è una forma di egoismo, perché quello che si fa viene fatto per interesse, non per amore. Perciò, è un peccato.

vv.5-7 motivo razionale per cui è sbagliato

Quando abbiamo favoritismi, oltre a commettere un peccato, stiamo sbagliando anche come ragionamento a livello umano. Leggiamo i vv.4-7.

non state forse usando un trattamento diverso e giudicando in base a ragionamenti ingiusti? Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto quelli che sono poveri secondo il mondo perché siano ricchi in fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano? Voi invece avete disprezzato il povero! Non sono forse i ricchi quelli che vi opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali? Non sono essi quelli che bestemmiano il buon nome che è stato invocato su di voi?

Dio benedice più spesso i poveri.

vv.5,6

Se vogliamo seguire l’esempio di Dio, ed è questo che dovremmo fare sempre, allora, notiamo che Dio ha scelto di benedire più spesso i poveri. Egli non lo fa perché c’è qualche merito particolare nei poveri. Nessun uomo ha qualche merito da far valere davanti a Dio. Però, nel piano di Dio, Egli ha scelto più spesso di benedire quelli che sono poveri nelle cose del mondo. Quelli che il mondo considera poveri, Dio li ha resi veramente ricchi nella fede, e li ha resi eredi del regno eterno! Altro che poveri! Allora, è del tutto sbagliato dare preferenza ai ricchi essendo affascinati dalla ricchezza.

v.6 il peccato di disprezzare i poveri.

Il v.6 ci spiega uno dei motivi per cui fare favoritismi è un peccato.

Giacomo 2:6 Voi invece avete disprezzato il povero! Non sono forse i ricchi quelli che vi opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali?

Allora, quando abbiamo favoritismi, stiamo diprezzando coloro per cui non abbiamo favoritismi. Infatti, mostrare favoritismo per uno, in questo caso un ricco, vuol dire sempre avere disprezzo per un altro, in questo esempio, il povero. Cioè, il fatto di mostrare un favoritismo è un modo di dimostrare forte disprezzo verso la persona che non riceve favoritismo. Disprezzare una persona, indipendentemente da chi essa sia, è un grave peccato. Dio ci insegna a tenere in onore e rispetto le persone. Nonostante chi sia la persona, quand’anche fosse un malvagio peccatore, non dobbiamo disprezzare le persone. Avere favoritismi per uno vuol dire considerare di poca importanza l’altra persona. Questo non dobbiamo farlo!

è assurdo avere favoritismi per i ricchi

Non solo è un grave peccato avere favoritismi, ma è anche una cosa assurda. Nell’esempio di questo brano, vediamo l’errore di fare favoritismi ai ricchi. Le persone ricche, di solito, sono quelle che creano più problemi ai credenti. Tristemente, spesso, nel mondo, per diventare ricco è necessario peccare più del solito. Il messaggio del giudizio di Dio è un messaggio che dà un fastidio particolare a queste persone. Gesù spiegò quanto sia difficile per un ricco essere salvato. Allora, tutto questo serve a mostrare che è assurdo mostrare favoritismi ai ricchi, sperando che in qualche modo possa giovarti. Prima di tutto, il più delle volte non ti gioverà. Poi, agire così vuol dire sperare nell’aiuto del ricco anziché nell’aiuto di Dio. Questa è un terribile offesa per Dio.

Essere interessati alla ricchezza di una persona, oppure, a qualsiasi altra cosa che potrebbe provocarci a fare favoritismi, è un enorme sbaglio, perché in fin dei conti, non ci darà nulla che abbia vero valore, e in più, ci farà perdere le benedizioni dall’unico che può veramente benedirci, Dio.

vv.8 l’ubbidienza è il motivo per cui non dobbiamo farlo.

C’è un altro motivo per cui non dobbiamo avere mai favoritismi. Leggiamo Giacomo 2:8

Certo, se adempite la legge come dice la Scrittura: «Ama il tuo prossimo come te stesso», fate bene;

Nel greco, questo versetto dichiara: “Certo, se adempite la legge regale come dice la Scrittura.” Il comandamento di amare il tuo prossimo come te stesso è chiamato “la legge regale” nella Bibbia. Troviamo questa legge come principio in tutta la Bibbia. In forma specifica, la troviamo in diversi brani. Per esempio, la troviamo in Levitico 19:8.

La troviamo ancora in Galati 5:13,14

Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un’occasione per vivere secondo la carne, ma per mezzo dell’amore servite gli uni agli altri; 14 poiché tutta la legge è adempiuta in quest’unica parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso».

Allora, per seguire Dio, è fondamentale che amiamo il nostro prossimo come noi stessi. È chiaro dall’insegnamento di Gesù che il nostro prossimo è chiunque incontriamo nella vita. Perciò, quando consideriamo che mostrare favoritismi per uno vuol dire disprezzare l’altro, è chiaro che mostrare favoritismi vuol dire NON amare il nostro prossimo. Ogni volta che mostriamo favoritismi, stiamo peccando, non amando la persona o le persone che non sono oggetti di quel favoritismo.

Ubbidire a Dio porta a godere delle benedizioni di Dio. Allora, amare il prossimo, ovvero, non avere favoritismi nei nostri rapporti, è un modo per godere di più le benedizioni di Dio.

Facciamo bene quando amiamo il nostro prossimo: bene a loro, bene a noi stessi, e bene come testimonianza.

vv.9-11 la gravità del peccato di favoritismo

Nei vv. da 9 a 11 Giacomo ci aiuta a capire più a fondo quanto grave è il peccato del favoritismo. Leggiamo questi versetti.

9 ma se avete riguardi personali, voi commettete un peccato e siete condannati dalla legge quali trasgressori. 10 Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma la trasgredisce in un punto solo, si rende colpevole su tutti i punti. 11 Poiché colui che ha detto: «Non commettere adulterio», ha detto anche: «Non uccidere». Quindi, se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge.

È facile parlare dei peccati degli altri. Anzi, è molto facile parlare dei peccati degli altri di cui non siamo colpevoli. Però, abbiamo la tendenza ad ignorare o a minimizzare i nostri peccati. Qui, Giacomo dà un duro colpo: avere riguardi personali è un peccato che ci rende trasgressori della legge di Dio. Non dobbiamo credere che il fatto che non commettiamo adulterio, o non ammazziamo, o non rubiamo, vuol dire che siamo meno peccatori. Avere riguardi personali ci rende trasgressori della legge di Dio, proprio come chi commette adulterio, e come chi uccide.

O che possiamo comprendere da questo quanto grave è il peccato di avere riguardi personali. Non è una cosa da poco. Agli occhi di Dio, peccare in una cosa è grave come peccare in un’altra cosa. Questo non perché ogni peccato è uguale, infatti, certi peccati producono più mali ad altre persone rispetto ad altri peccati. Invece, la cosa che rende tutti i peccati gravi è che ogni peccato è un peccato contro Dio, qualsiasi sia il danno che fa agli uomini.

Chi ha stabilito la legge per determinare cosa è peccato? Dio stesso. Allora, tutti i peccati sono trasgressioni della sua legge, e per questo, peccare in una cosa o in un’altra rende sempre il colpevole un trasgressore della legge di Dio.

Galati 3:10 esprime la stessa verità:

Infatti tutti quelli che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione; perché è scritto: «Maledetto chiunque non si attiene a tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica».

Avete sentito: “maledetto chiunque non si attiene a tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica”? Non possiamo scegliere noi a quali comandamenti vogliamo ubbidire. Peccare in qualsiasi punto della legge di Dio ci rende trasgressori.

Allora, questo brano ci mostra che peccato terribile è avere dei riguardi personali.

vv.12,13 il giudizio

I vv. 12 e 13 ci ricordano delle verità importanti, e con gravi conseguenze. Parlano prima del Giudizio dei credenti, poi, parlano della gravità del peccato di favoritismo.

Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo la legge di libertà. Perché il giudizio è senza misericordia contro chi non ha usato misericordia. La misericordia invece trionfa sul giudizio.

La prima cosa che notiamo in questi versetti è che dobbiamo vivere alla luce del giudizio. Cioè, anche chi è credente sarà giudicato, e non sarà un’esperienza bella per chi non si è sottomesso totalmente al Signore.

Infatti è giunto il tempo in cui il giudizio deve cominciare dalla casa di Dio; e se comincia prima da noi, quale sarà la fine di quelli che non ubbidiscono al vangelo di Dio? E se il giusto è salvato a stento, dove finiranno l’empio e il peccatore? Perciò anche quelli che soffrono secondo la volontà di Dio, affidino le anime loro al fedele Creatore, facendo il bene. 1 Pietro 4:17-19
Per questo ci sforziamo di essergli graditi, sia che abitiamo nel corpo, sia che ne partiamo. Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male. Consapevoli dunque del timore che si deve avere del Signore, cerchiamo di convincere gli uomini; e Dio ci conosce a fondo, e spero che nelle vostre coscienze anche voi ci conosciate. 2 Corinzi 5:9-11

La salvezza, in quanto al perdono dei peccati, è una realtà per chi veramente riceve Cristo Gesù. Comunque ci sarà un giudizio dei credenti, in cui saremo giudicati in base a come abbiamo vissuto la vita cristiana. Sarà un giudizio severo e imparziale. Come è scritto in 1 Pietro 4, il giusto è salvato a stento. In 2 Corinzi 5, abbiamo letto che siamo consapevoli del timore che si deve avere del Signore.

Che grave errore è vivere la vita cristiana con leggerezza. Questo versetto ci avverte dell’importanza di parlare e agire tenendo bene in mente che saremo giudicati secondo la legge della libertà. Cioè, non siamo più sotto la legge di Mosè. Siamo sotto la legge della Libertà, ovvero, la legge di Cristo, e saremo giudicati in base a quella legge. Perciò, dovremmo sempre tenere questo a mente in ogni nostro comportamento e conversazione.

Il versetto 13 è un forte avvertimento: Perché il giudizio è senza misericordia contro chi non ha usato misericordia. La misericordia invece trionfa sul giudizio.

Chi non avrà usato misericordia, non riceverà misericordia da Dio. Mostrare favoritismi, in effetti disprezzando chi non viene favorito, è un modo di non usare misericordia. Questo è il contesto di questo versetto. Chi agisce con favoritismo, o come dice questo versetto, chi non usa misericordia, non riceverà misericordia al giudizio finale, ovvero, non sarà salvato.

Questa verità è ripetuta più volte nella Bibbia. In effetti, la verità è questa: chi veramente si riconosce come peccatore, totalmente perduto, senza speranza, e si rivolge in tutta umiltà a Dio per la salvezza, sperando nella misericordia di Dio, ha misericordia per gli altri. Chi non usa misericordia, dimostra che non ha riconosciuto la sua condizione di peccatore, e non si è veramente rivolto a Dio con umiltà chiedendo la salvezza. Chi non usa misericordia, e agire con favoritismo ne è una dimostrazione, non è salvato.

Non ci sono modi per ammorbidire questo versetto. Usare misericordia non è solo un modo migliore per vivere la vita cristiana. È proprio un frutto essenziale della vera salvezza. Non usare misericordia vuol dire mostrare un frutto marcio, un frutto che non dimostra la vera salvezza.

Conclusione

Allora, qual è l’insegnamento di questo brano? Molto semplice ma molto importante: Dobbiamo evitare di parlare e agire in base a riguardi personali, cioè, non dobbiamo avere favoritismi nei nostri rapporti con gli altri. Quello del favoritismo è un peccato estremamente diffuso nella società, e molto raramente è considerato peccato. Però, è comunque un grave peccato, e chi ha favoritismi si rende trasgressore della legge di Dio. Questo peccato ti rende trasgressore proprio come chi commette adulterio o omicidio. Avere favoritismi vuol dire disprezzare quelli per cui non si mostrano favoritismi. Perciò, è il contrario di amare il nostro prossimo.

Noi abbiamo ricevuto la misericordia di Dio. Noi godiamo l’amore di Dio. Perciò, Dio ci chiama a vivere manifestando questi attributi verso gli altri.

Non usiamo favoritismi, ma camminiamo per fede, e impegniamoci ad amare veramente il nostro prossimo.