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Santificatevi - 1 Tessalonicesi 4:1-8

filename: 52-0401.doc di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org - sermone su 1 Tess 4:1-8, per RO, 09-09-2001, predicato prima volta 13/8/1995

la necessità di progredire sempre di più

La nascita spirituale è simile alla nascita fisica. La nascita fisica è un momento di grande gioia. Il bimbo che nasce è pienamente figlio dal momento della nascita. È pienamente parte della famiglia. Però, è essenziale che quel bimbo cominci subito a crescere.

Similmente, quando uno nasce spiritualmente, è da subito pienamente parte della famiglia di Dio. La condanna per i suoi peccati è pagata. Ha lo Spirito Santo che lo guida e opera in lui. La crescita è essenziale, se c’è vera vita. Infatti, come per un bimbo è impossibile vivere senza crescere, così è impossibile per chi è realmente nato di nuovo non crescere.

Oggi, vogliamo riprendere lo studio di 1 Tessalonicesi. Finora nella lettera, Paolo ha spiegato varie verità spirituali. Ha ringraziato Dio per i buoni frutti nella vita di questi credenti. Qui al capitolo 4, Paolo inizia a esortarli a continuare a camminare secondo le verità di Cristo. Leggiamo 1 Tess 4:1.

Del resto, fratelli, avete imparato da noi il modo in cui dovete comportarvi e piacere a Dio ed è già così che vi comportate. Vi preghiamo e vi esortiamo nel Signore Gesù a progredire sempre di più. (1 Tessalonicesi 4:1)

Questi credenti avevano iniziato la loro vita in Cristo molto bene. Paolo menziona che già si comportavano in modo da piacere a Dio. Qui, egli li prega e li esorta a progredire sempre di più in questo.

Nella vita in Cristo, c’è sempre da crescere. Fisicamente, si arriva a un punto di maturità, e oltre quel punto, non si cresce più, si diventa solamente vecchi.

Invece spiritualmente parlando, c’è sempre più da maturare. Nessuno arriva alla perfezione in questa vita.

Paolo aveva già menzionato a questi credenti il suo desiderio di visitarli, per poter colmare le lacune della loro fede. In Filippesi 3:12,13, Paolo dichiara che lui stesso non era arrivato alla perfezione, ma continuava a correre in avanti, verso questo traguardo.

Ci sono due aspetti della crescita spirituale: Prima, bisogna conoscere le verità di Dio. Paolo dichiara a questi credenti: “avete imparato da noi il modo in cui dovete comportarvi e piacere a Dio". Avevano cominciato a conoscere le verità di Dio. Però, oltre a conoscere le verità, bisogna comportarsi, cioè, vivere secondo quelle verità.

Notiamo qui le parole “e piacere a Dio". Per natura, siamo egoisti. Cerchiamo di piacere a noi stessi. Oppure, cerchiamo anche di piacere agli altri, perché vogliamo la loro approvazione.

Quando diventiamo figli di Dio, Dio ci dà un nuovo cuore che vuole piacere a Lui. Però abbiamo ancora la nostra carne, che continua ad avere la tendenza a peccare. Ma ora in Cristo, POSSIAMO piacere a Dio, cosa che era impossibile prima. Il privilegio più grande che abbiamo come credenti è quello di poter avere comunione con Dio. Nulla può soddisfare il nostro cuore come stare nella presenza di Dio. Quando cerchiamo di piacere a noi stessi, ovvero, quando pecchiamo, la nostra comunione con Dio viene interrotta. Invece, quando viviamo per piacere a Dio, allora, abbiamo la preziosa comunione con Dio. Perciò, Paolo ci esorta a comportarci in modo da piacere a Dio. Questo significa dire “sì” a Dio e “no” al peccato.

Quindi, Paolo poteva ringraziare Dio per la crescita di questi credenti, però allo stesso tempo, li esortava a continuare a crescere sempre di più. Quasiasi sia il punto in cui siamo arrivati, abbiamo bisogno di crescere ancora. Possiamo dire che è evidente la crescita in noi?

b) l’autorità dell’insegnamento: viene da Cristo

A questo punto, prima di parlare di un aspetto importante della crescita, Paolo gli ricorda della fonte del suo insegnamento. Visto che oggi, come allora, ci sono tante voci che parlano nel nome di Dio, è importante che confrontiamo ogni voce con le Scritture, per essere sicuri che la fonte è realmente Dio.

Leggiamo il v.2, in cui Paolo ci ricorda la fonte del suo insegnamento.

Infatti sapete quali istruzioni vi abbiamo date nel nome del Signore Gesù. (1 Tess 4:2 NRV)

Paolo qui ci ricorda nuovamente che il suo insegnamento ha avuto origine in Cristo Gesù. Tutto l’insegnamento degli Apostoli è provenuto direttamente da Cristo. Perciò, trascurare gli insegnamenti che abbiamo nella Bibbia vuol dire trascurare Dio stesso. Paolo ci ricorda questa verità, affinché possiamo prendere seriamente quello che egli ci insegna in questo brano.

2) La volontà di Dio: la nostra santificazione

Ora, arrivamo al cuore di questo brano. Dal versetto 3 al versetto 8, abbiamo un importante insegnamento su come dobbiamo vivere. Prima c'è un principio basilare, e poi alcune applicazioni di questo principio. Questo principio è così importante che viene insegnato ripetutamente nella Bibbia.

Leggiamo i vv.3-8.

Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione, 4 che ciascuno di voi sappia possedere il proprio corpo in santità e onore, 5 senza abbandonarsi a passioni disordinate come fanno gli stranieri che non conoscono Dio; 6 che nessuno opprima il fratello né lo sfrutti negli affari; perché il Signore è un vendicatore in tutte queste cose, come già vi abbiamo detto e dichiarato prima. 7 Infatti Dio ci ha chiamati non a impurità, ma a santificazione. 8 Chi dunque disprezza questi precetti, non disprezza un uomo, ma quel Dio che vi fa anche dono del suo Santo Spirito.

Il principio è: che vi santifichiate. Un aspetto centrale della vita cristiana è che ci impegniamo totalmente nella santificazione. Dio è un Dio santo, e la santità è essenziale per chiunque appartiene veramente a Dio.

La parola santificare vuol dire: “separare da cose profane per dedicare a Dio; purificare; mettere da parte per Dio; separare da tutto ciò che è impuro per l’uso esclusivo di Dio”. In altre parole, santificarsi vuol dire separarsi da ogni peccato; tenersi puro per Dio. È un po’ come una coniuge che si serba solamente per l’altro coniuge.

Separarsi dal peccato significa separarsi da qualunque tipo di peccato. Cioè, la volontà di Dio per chi è stato salvato è che quella persona cammini in santità, abbandonando ogni peccato. In questo brano, l’esortazione di Paolo ha a che fare specificamente con i peccati che riguardano qualsiasi tipo d’impurità sessuale.

L’impurità sessuale, che comprende sia azioni che pensieri e desideri del cuore, è uno dei peccati più diffusi. Per questo, la Bibbia parla molto dell’importanza per un figlio di Dio di tenersi veramente puro in questo campo.

Quindi, la volontà di Dio è che ci santifichiamo, cioè, che ci separiamo da tutto ciò è impuro. Consideriamo i tre esempi che Paolo ci dà di come possiamo santificarci. Questo elenco non è completo, ma ci aiuta a capire meglio la volontà di Dio in questo campo.

I tre aspetti della santificazione nel campo della purezza sono:

1) astenersi dalla fornicazione2) ognuno possieda il proprio vaso in santità e onore3) nessuno sfrutti il fratello in queste cose

Consideriamo questi tre aspetti della santificazione.

Astenersi dalla fornicazione. v.3 b

Per capire il comandamento di astenerci dalla fornicazione, dobbiamo capire cos’è la fornicazione secondo la Bibbia. La fornicazione è qualunque tipo di attività sessuale, rapporti parziali o completi, fuori del matrimonio, compresi i rapporti tra persone non sposate, tra persone sposate con altre persone, omosessualità, e qualunque altra forma di sesso fuori dal matrimonio.

Però, la fornicazione va molto oltre il solo atto sessuale: ascoltiamo le parole di Gesù in Matt. 5:27,28

Voi avete udito che fu detto: “Non commettere adulterio”. Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.

Lo stesso metro vale sia per la fornicazione che per l’adulterio. Quindi, la fornicazione non è solo l’atto sessuale in sé, è anche guardare e desiderare un’altra persona, o farsi desiderare da altri.

Usando questo metro, il metro che Dio ci dà, consideriamo la società di oggi, e poi consideriamo come astenerci totalmente da questo peccato.

Se consideriamo che la fornicazione comprende anche solo il desiderare un’altra persona, oltre al coniuge, o anche vestirsi per essere desiderati, allora, la fornicazione è estremamente comune nella società. La vita è piena di immagine di donne vestite in modo da attirare l’attenzione sui loro corpi. Però, il fatto che sia normale desiderare non rende meno grave questo peccato.

La fornicazione come atto, di rapporti parziali o completi, è anche molto comune. La ragione per cui tante coppie non hanno fretta di sposarsi è perché stanno già commettendo fornicazione. Ormai, non è considerato uno scandalo. Quello che due persone fanno da sole è considerato lecito da quasi tutti. Però, non è considerato lecito da Dio.

Per capire come Dio ci chiama a vivere, ricordiamo che la Bibbia comanda agli uomini di non guardare una donna con desiderio, e comanda alle donne di vestirsi in modo modesto.

1 Tim. 2:9 “le donne si vestano in modo decoroso, con pudore e modestia: non di trecce e d’oro o di perle o di vesti lussuose, ma di opere buone, come si addice a donne che fanno professione di pietà”.

Dio comanda alle donne di vestirsi con pudore e modestia, ovvero, in modo da non attirare attenzione sul proprio corpo. Che contrasto con la società di oggi! La maggioranza dei vestiti per donne oggi sono fatti proprio per attirare attenzione sul corpo della donna. È normale per una donna vestirsi in modo da essere “desiderata” dagli uomini, anche se lei non si rende conto di questo, perché sta solo seguendo la moda. È anche normale per un uomo desiderare tante donne ogni giorno, anche solo per alcuni momenti. Però, questi modi di comportarsi sono abominevoli per un Dio santo. Ogni donna che è salvata dovrebbe sempre vestirsi in modo modesto, evitando che di mettere in mostra il proprio corpo, e ogni uomo che è salvato dovrebbe evitare di guardare con desiderio qualsiasi donna, tranne la propria moglie, se ne ha una.

Astenerci veramente dalla fornicazione, sia a livello di atti, sia a livello di pensieri e di modo di vestirsi, vuol dire vivere una vita molto diversa da quella considerata normale dalla società. Per esempio, considerando che molto di quello che viene presentato in televisione è fatto appositamente per suscitare desideri impuri, è bene evitare da guardarla. Visto che molto di quello che va di moda è stato creato per attirare l’attenzione sul corpo, una donna di Dio non può seguire tali mode. Astenersi dalla fornicazione vuol dire controllare i propri pensieri, i propri occhi, e il proprio comportamento. Vuol dire misurare tutto con il metro di Dio, non con quello della società in cui viviamo.

Astenersi dalla fornicazione è un aspetto centrale di ciò che vuol dire santificarsi veramente come figli dell’Iddio Santo, per poter avere un rapporto più vicino a Lui.

2) Ognuno possieda il proprio vaso in santità e onore

I vv. 4 e 5 ci spiegano un altro aspetto della santificazione. Leggiamo i v.4,5

che ciascuno di voi sappia possedere il proprio corpo in santità e onore, senza abbandonarsi a passioni disordinate come fanno gli stranieri che non conoscono Dio; (1 Tessalonicesi 4:5)

Questa traduzione Italiana dal Greco non è la migliore. La parola qui tradotta “possedere” viene tradotta altrove nella Bibbia come acquistare, o ottenere, o procurare. E la parola qui tradotta come “corpo” letteralmente vuol dire “vaso”, non corpo. La nota a piè di pagina lo spiega. Allora, qual è il senso della parola “vaso” usata qui? Alcuni pensano che Paolo intenda “corpo”. Altri invece credono che intenda “moglie”. In 1 Pietro 3:7, è scritto:

Anche voi, mariti, vivete insieme alle vostre mogli con il riguardo dovuto alla donna, come a un vaso più delicato. (1 Pietro 3:7)

Entrambi i sensi vanno bene. Io credo che qui la parola “vaso” voglia significare “moglie”.

Allora, forse una traduzione migliore di questo brano sarebbe: ognuno sappia “possedere” (ovvero, ottenere, procurare) la propria moglie in santità e onore senza abbandonarsi a passioni disordinate. In linea generale, è il piano di Dio che ogni uomo abbia una moglie, per poi vivere con lei in santità e onore. Questo insegnamento è quasi identico a 1 Cor. 7:1,2: per evitare la fornicazione, ogni uomo abbia la propria moglie. Chiaramente, la Bibbia insegna che certi uomini hanno il dono di essere celibi, che tra l’altro vuol dire che riescono a conservarsi puri pur senza avere un moglie. Insegna anche molto chiaramente che un credente può sposarsi solamente con una donna credente. Quindi, bisogna ricordare questi due punti per capire correttamente questo brano.

Il punto qui è che Dio ci ha creati come creature dotate di sessualità, la quale è un dono da Dio riservato esclusivamente per la coppia sposata. Nell’ambiente del matrimonio, è una grande benedizione. Fuori da quell’ambiente, in qualsiasi forma, sia di desiderio che di azione parziale o completa, è un peccato.

Quindi il concetto di questo brano è: per poter vivere una vita santa, specificamente per quanto riguarda la purezza sessuale, ogni uomo sappia trovare, prendere e tenere una moglie in santità e in onore. In santità vuol dire che si vive con la moglie in piena purezza e fedeltà. In onore vuol dire che si vive in modo da onorare il proprio coniuge, riconoscendo che il matrimonio è stato stabilito da Dio stesso, e rispecchia il rapporto che i credenti hanno con Cristo. Perciò, è importante agire nel matrimonio con reverenza e onore.

Il versetto continua e dichiara: “Senza abbondarsi alle passioni disordinate:” Oggi, la società considera normali tante passioni che Dio considera disordinate, ovvero, non secondo gli ordini di Dio. Chi è un figlio di Dio non deve, in alcun modo, abbandonarsi a passioni fuori da quelli ordinate da Dio, ovvero, deve limitarsi esclusivamente alle passione entro i limiti del matrimonio. Solamente allora la sessualità è un dono. Fuori del matrimonio, in qualsiasi forma, è il peccato della fornicazione.

c) che nessuno opprima né sfrutti il fratello in queste cose;

Il terzo punto, che parla sempre di un aspetto dello stesso soggetto, dichiara che nessuno dovrebbe opprimere o sfruttare il proprio fratello in queste cose.

La parola greca tradotto con “negli affari” è meglio tradotta con “queste cose”, infatti, non viene mai usata nella Bibbia col significato di “affari”, nel senso economico, ma piuttosto viene sempre usata per indicare “cose”.

Matt.18:19; Luca 1:1; Atti 5:4; Rom.16:2; 1 Cor.6:1; 2 Cor.7:11; Ebrei 6:18; Ebrei 10:1; Ebrei 11:1; Giac.3:16

Perciò, il senso del versetto è: nessuno opprima né sfrutti il fratello in queste cose, cioè, per quanto riguarda la fornicazione e l’impurità. Chiaramente, quando un matrimonio non è onorato, quando c’è adulterio, il coniuge tradito viene sfruttato. Però anche nel caso di una ragazza o donna non sposata, agli occhi di Dio, quella donna è sotto la protezione del padre o di chi ha preso il ruolo del padre nella sua vita. Se un uomo solo desidera quella donna, o commette qualche atto sessuale con lei, sfrutta il padre. Dio dichiara, che nessuno dovrebbe opprimere né sfruttare il fratello in questo. Questo vuol dire sia nel senso di commettere adulterio o fornicazione, sia l’idea di desiderare la moglie o la figlia di un altro uomo. Da parte della donna, vuol dire non solo non commettere adulterio, ma neppure vestirsi in modo da attrarre gli sguardi degli uomini per essere desiderata.

perché Dio è Vendicatore in tutte queste cose

Nel versetto 6b. Paolo spiega una delle ragioni per questo: perché il Signore è un vendicatore in tutte queste cose, come già vi abbiamo detto e dichiarato prima. Dio è un vendicatore. Cosa vuol dire? Vuol dire che Dio punirà con ira chi fa queste cose. Per esempio, leggiamo Efe. 5:5,6:

Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore o impuro o avaro (che è un idolatra) ha eredità nel regno di Cristo e di Dio. Nessuno vi seduca con vani ragionamenti; infatti è per queste cose che l’ira di Dio viene sugli uomini ribelli.

Un altro passo molto chiaro: 1 Cor. 6:9-11:

9 Non sapete che gl’ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, 10 né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. 11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.

Anche Ebrei 13:4 ci aiuta a capire questo brano:

Il matrimonio sia tenuto in onore da tutti e il letto coniugale non sia macchiato da infedeltà; poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri.

Secondo il piano di Dio, il matrimonio dovrebbe essere tenuto in onore da tutti: sia dai coniugi stessi, sia dagli altri. Ad esempio, secondo il piano di Dio, quando una coppia si sposa, i genitori dovrebbero onorare e rispettare quel matrimonio. Un marito non dovrebbe mai disprezzare o sparlare di sua moglie. Una moglie non dovrebbe mai disprezzare o sparlare di suo marito. Un uomo non dovrebbe mai desiderare una donna che non è sua moglie, e una donna non dovrebbe mai vestirsi in modo da essere desiderata da alcun uomo all’infuori di suo marito.

Dio è un vendicatore verso chi non ubbisce in queste cose. In altre parole, Egli punisce con la sua ira. Perciò, è chiaro che chiunque è un fornicatore, sia con le azioni, sia con i pensieri, non sarà salvato. Non andrà in cielo, ma sarà punito eternamente nel lago di fuoco. Tantissime delle persone della società di oggi saranno eternamente perdute a causa dei questi peccati. Il fatto che è considerato così normale oggi non lo rende meno grave. Grazie a Dio, chi si ravvede di cuore e abbandona il suo peccato, questo e qualsiasi altro peccato, e crede in Gesù Cristo può essere perdonato. Ma non si può rimanere nella fornicazione ed essere salvati.

Dio ci chiama ad astenerci completamente da tutte queste cose, per vivere una vita di santità.

v.7 la nostra chiamata

Il versetto 7 ci ricorda della nostra chiamata: Infatti Dio ci ha chiamati non a impurità, ma a santificazione.

La chiamata che Dio ha rivolto a noi non è stata solamente una chiamata alla salvezza, ma anche ad una vita di purezza e di santificazione. Perciò, ogni vero figlio di Dio dovrebbe vivere secondo la chiamata alla santificazione.

Ricordiamo il nostro privilegio di essere figli di Dio, di aver ricevuto questa santa chiamata.

v.8 perché accettare questi precetti

Nel v.8, Paolo spiega, molto chiaramente, perché è importante accettare e ubbidire a questi precetti. Non seguire questi concetti vuol dire disprezzarli. Leggiamo.

Chi dunque disprezza questi precetti, non disprezza un uomo, ma quel Dio che vi fa anche dono del suo Santo Spirito.

Tante persone disprezzano Dio, perché disprezzano la Parola di Dio. Non accettano quello che Dio dichiara nella sua Parola. Considerano la sua Parola fuori moda, antica, e non più valida. Oppure, dicono di credere sua parola, ma non la seguono, e perciò, in realtà la disprezzano, che in realtà vuol dire disprezzare Dio.

È terribilmente pericoloso disprezzare Dio. Dio non è un uomo. Non si può vincere in una lotta con Dio. Chi disprezza Dio e non si ravvede e non crede in Cristo sarà punito con una punizione eterna, giorno e notte nei secoli dei secoli.

il dono del suo Santo Spirito

Dio ci ha fatto dono dello Spirito Santo al momento che abbiamo ricevuto la salvezza, quando Dio ci ha fatto diventare suoi figli. Ricordiamo due verità che riguardano lo Spirito Santo.

1) Egli è lo Spirito Santo!! Perciò, è estremamente importante vivere in santità, considerando che lo Spirito Santo dimora in noi. Come potremmo continuare a vivere nell’impurità quando lo Spirito Santo dimora in noi?

2) Dobbiamo riconoscere e ricordare che lo Spirito Santo è in noi e opera in noi, e che con la Sua presenza e potenza, possiamo ubbidire a tutti i comandamenti di Dio. Sarebbe impossibile per una persona ubbidire veramente a Dio solo con le proprie forze. Ma lo Spirito Santo dimora in ogni vero figlio di Dio, e con la sua forza, possiamo avere vittoria su ogni peccato, e possiamo seguire Dio. È importante, però, camminare per fede e seguire Dio in ogni cosa in cui Egli ci guida.

Conclusione

O fratelli e sorelle: viviamo in una società che per quanto riguarda la santificazione nel campo della purezza sessuale è incredibilmente lontana dalla volontà di Dio. I peccati della fornicazione fanno parte della vita di ogni giorno. La maggior parte della moda femminile è fatta per attirare attenzione sul corpo per creare desiderio. Sia questo modo di vestirsi, sia il desiderio che esso produce, sono peccati da evitare completamente, per non parlare proprio degli atti fisici della fornicazione. Ciò che è spesso normale nella società è un grave peccato agli occhi di Dio.

Dio ci chiama a non seguire l’andazzo di questo mondo. Ci chiama a santificarci, astenendoci completamente dalla fornicazione. Per la maggioranza dei credenti, ciò vuol dire sposarsi. Chiaramente, si è chiamati ad essere totalmente puri anche prima di sposarsi. Chi è sposato è chiamato a vivere una vita di totale purezza, e ad onorare il suo matrimonio.

Dio ci chiama a evitare completamente le passioni disordinate, ovvero, le passioni fuori del matrimonio, che sono così normali nella nostra società.

Dobbiamo evitare di opprimerci l’un l’altro in queste cose. In altre parole, non dobbiamo desiderare quello che non è nostro. Uomini, non dobbiamo desiderare qualsiasi donna che non è nostra moglie, e donne, non dovete vestirvi o comportarvi in modo da attirare il desiderio di alcun uomo all’infuori dei vostri mariti.

In tutto questo, ricordiamo che Dio è un terribile Vendicatore verso coloro che peccano in queste cose. Però, Dio ci ha chiamati alla santificazione. Seguiamo la nostra chiamata.

Oggi, se posso lasciarvi con una parola, dobbiamo valutarci spesso, per essere sicuri che ci stiamo santificando, e che ci stiamo astenendo da ogni forma di fornicazione e impurità. Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi. Stiamo in guardia, per non arrivare a valutarci secondo il metro del mondo. Abbiamo bisogno di essere strettamente attaccati a Dio e alla sua parola. Dobbiamo avere a cuore un forte desiderio di tenerci puri per il nostro Santo Padre celeste.

Dobbiamo ricordare che lo Spirito Santo dimora in noi, e che possiamo superare qualunque tentazione con il suo aiuto. Non dobbiamo mai dubitare di Dio, ma ricordiamo che Dio non permette che siamo tentati oltre le nostre forze.

Anche quando l’ubbidienza ci costa, ubbidiamo pienamente, ricordandoci che Gesù Cristo ha pagato il prezzo completo della nostra salvezza. Come potremmo non essere disposti a pagare qualunque prezzo per camminare in santità e ubbidienza, per ringraziare Dio per la nostra salvezza?