Aiuto Biblico

Efesini 6:17-24 – Armatura e Preghiera

sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per domenica, 21 agosto 2016, – cmd ag –
parole chiave: armatura, Parola di Dio, preghiera, pregare costantemente, perseverare nella preghiera

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Oggi, arriviamo alla fine di uno studio ricchissimo dell'epistola agli Efesini, in cui Dio ci ha mostrato tante meravigliose e preziose verità. Ci ha rivelato che la nostra salvezza è un'opera sovrana di Dio. Ci ha insegnato che Dio ci ha portato dalla morte alla vita, e ci ha parlato dell'amore di Dio per noi. Poi, in essa Dio ci insegna come vivere mentre aspettiamo Cristo. Infine, Dio ci insegna come combattere contro le insidie di Satana. Nell'ultimo sermone, abbiamo iniziato a considerare l'intera armatura di Dio. Oggi, riprendiamo il nostro studio iniziando con Efesini 6:17. Trovatelo con me.

L’Elmo della Salvezza

Qua nel versetto 17, leggiamo dell’elmo della salvezza e della spada dello Spirito. Leggo Efesini 6:17.

17 Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la Parola di Dio, (Efesini 6:17)

Consideriamo il senso di prendere l’elmo della salvezza.

Prima di tutto, la parola tradotta qui con“prendere” non è la stessa parola che viene tradotta con “prendere” nei versetti 13 e 16. La parola usata qui viene tradotta altrove come “ricevere”. Quindi, io traduco questo versetto così:

“ricevete anche l’elmo della salvezza...”

Dobbiamo ricevere la salvezza da Dio. Dobbiamo riconoscere che è un dono, tutto per grazia. Più riconosciamo che la salvezza è un’opera di Dio più siamo sicuri contro le insidie di Satana.

In un certo senso, tocca a noi prendere il resto dell’armatura di Dio. Però, dobbiamo ricevere la salvezza da Dio, ricordando sempre che è un dono di grazia. La riceviamo ogni giorno.

Vi leggo 1Tessalonicesi 5:8, che è un comandamento simile. Lo leggo come è scritto nel greco, senza le parole aggiunte in Italiano.

“Ma noi, poiché siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell’amore, e l’elmo, la speranza della salvezza.” (1Tessalonicesi 5:8 LND)

In Efesini l’elmo è chiamato la salvezza, in 1Tessalonicesi è chiamato la speranza della salvezza. Dobbiamo riceverla da Dio, cioè, ogni giorno abbiamo bisogno di aprire il nostro cuore e la nostra mente a credere nella speranza della salvezza che Dio ci dà per mezzo di Cristo.

Una forte speranza nella salvezza di Dio ci difende contro le insidie di Satana. Una delle tattiche più potenti di Satana è di farci dubitare la salvezza. Quando un credente dubita la salvezza, diventa debole, perde totalmente la gioia, non ha più pace, e diventa difficile per lui di vivere per la gloria di Dio.

Quando invece riceviamo da Dio la speranza della salvezza, e copriamo la nostra testa, ovvero i nostri pensieri, con questa speranza, sapendo perciò che siamo salvati per grazia, abbiamo una forte difesa contro questo tipo di attacco di Satana. La speranza della salvezza è il fatto di ricordare che siamo salvati per l’opera di Cristo. La speranza della salvezza è ricordare che Dio porterà a compimento la sua opera in noi! La speranza della salvezza è aggrapparci alla verità che dove il peccato abbonda, la grazia sovrabbonda. È anche ricordare che Dio è fedele, e che se noi confessiamo i nostri peccati Dio ci perdonerà e ci purificherà da ogni iniquità.

Quando noi riceviamo con mani aperti l'elmo della salvezza, cioè le verità della salvezza che Dio ci dichiara nella Bibbia, quando guardiamo a Gesù Cristo, come autore e compitore della nostra fede, allora, saremo protetti contro tantissime delle insidie di Satana. Quando ci aggrappiamo alla speranza della salvezza, il peccato non ci attirerà.

Allora, alla luce di questo, chiedo a ciascuno: tu pensi spesso alla tua salvezza? Prendi tempo ogni giorno per meditare su questo dono ineffabile? La salvezza è un dono che dura per tutta l'eternità. Invece, i problemi di questa vita sono solo momentanei, alla luce dell'eternità. I pesi di questa vita sono leggeri in confronto con il peso eterno della gloria che ci aspetta con Cristo. Quindi, se noi riceviamo ogni giorno la speranza della salvezza che abbiamo in Gesù Cristo, una speranza sicura, una speranza certa, allora, saremo forti contro le insidie del diavolo.

Spada dello Spirito

Passiamo ora ad un altro aspetto della natura di Dio, questa volta, un'arma offensiva. Come ogni parte dell'armatura di Dio, questa è un'arma essenziale, infatti, è estremamente importante. Sto parlando della spada dello Spirito, che è la Parola di Dio. Leggo di nuovo il versetto 17.

17 Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la Parola di Dio, (Efesini 6:17)

Grazie a Dio, abbiamo quest'arma preziosa e potente, potente contro le insidie del diavolo, e potente contro il nostro proprio peccato.

Perché la Parola di Dio viene chiamata “la spada dello Spirito”? È importante riconoscere e ricordare che la Parola di Dio non è qualcosa che origina dalla mente degli uomini che l'hanno scritta, ma origina da Dio, dallo Spirito Santo. In 2Timoteo 3:16 leggiamo:

“Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a educare nella giustizia.”(2Timoteo 3:16 LND).

Tutta la Scrittura origina da Dio. È divinamente ispirata. Troviamo questa verità anche in 2Pietro 1:19-21. Ve lo leggo.

“19 Noi abbiamo anche la parola profetica più ferma a cui fate bene a porgere attenzione, come a una lampada che splende in un luogo oscuro, finché spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori, 20 sapendo prima questo: che nessuna profezia della Scrittura è soggetta a particolare interpretazione. 21 Nessuna profezia infatti è mai proceduta da volontà d’uomo, ma i santi uomini di Dio hanno parlato, perché spinti dallo Spirito Santo.” (2Pietro 1:19-21)

Tutta la Bibbia è ispirata dallo Spirito Santo. Quindi, è la spada dello Spirito. È totalmente affidabile, ed è potente. Infatti, la Parola di Dio è potente da rendere manifesto l'inganno di Satana quando egli ci tenta. Abbiamo visto questo quando abbiamo considerato la tentazione di Gesù Cristo, e come Gesù usò la Parola di Dio per vincere ogni tentazione di Satana.

Dobbiamo prendere la spada dello Spirito, che è la Parola di Dio, non solo per poter riconoscere l'inganno di Satana, ma per riconoscere e confessare anche il nostro peccato. Ricordate che il nostro peccato è il nostro nemico più terribile. Grazie a Dio, la Parola di Dio ci rivela il nostro peccato, come leggiamo in Ebrei 4:12.

“La Parola di Dio infatti è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a due tagli; e penetra fino alla divisione dell’anima e dello Spirito, delle giunture e delle midolla, ed è in grado di giudicare i pensieri e le intenzioni del cuore.” (Ebrei 4:12 LND).

Quindi, nel combattimento contro il peccato, la Parola di Dio è l'arma che ci serve per combattere sia il proprio peccato che anche le insidie del diavolo.

In Apocalisse 1, l'apostolo Giovanni vede Gesù Cristo nella sua gloria. Notate come descrive Cristo. Vi leggo Apocalisse 1:16.

“Egli aveva nella sua mano destra sette stelle e dalla sua bocca usciva una spada a due tagli, acuta, e il suo aspetto era come il sole che risplende nella sua forza.” (Apocalisse 1:16 LND).

La spada che usciva dalla bocca di Cristo è la Parola di Dio, ovvero è la Sua parola autorevole e divina. Ed è potente, potente da distruggere, potente da salvare, potente da guidare, potente da illuminare. Quanto è importante che sappiamo usare la Parola di Dio!

E infatti, tenete conto che quando Gesù combatteva le tentazioni di Satana, sapeva rispondere con la Scrittura giusta per ogni tentazione.

Perciò, per combattere e vincere nella battaglia in cui ci troviamo, dobbiamo leggere la Parola di Dio. Dobbiamo studiare la Parola di Dio per capirla sempre meglio. Tanti credenti conoscono versetti qua e là, conoscono varie storie dalla Bibbia, ma in realtà, non sono ben fondati nella Parola. Non riescono a vedere i collegamenti fra gli insegnamenti. Non sanno tener conto del contesto di ogni brano, tenendo conto anche dei brani paralleli. Per questo, tanti credenti e purtroppo anche tanti chiese, non hanno un concetto chiaro e corretto della Parola di Dio. La usano male, e perciò, non sanno difendersi dalle insidie del diavolo.

Quindi, dobbiamo studiare la Bibbia con cura ed impegno. Dobbiamo anche essere ripieni dello Spirito Santo, perché solamente se lo Spirito ci guida possiamo comprenderLa correttamente. Per essere ripieni dello Spirito dobbiamo camminare in umiltà, confessando i nostri peccati.

È anche importante memorizzare la Scrittura. Quando Gesù è stato tentato, poteva citare a memoria i brani che servivano per difendersi dalle tentazioni di Satana. Quindi, voglio incoraggiare ciascuno ad avere un impegno per tutta la vita ad imparare sempre più la Scrittura a memoria. Molto spesso, siamo tentati proprio in quei momenti in cui è impossibile andare in cerca della Bibbia per trovare una difesa. In quei momenti, ciò che ci aiuta è ciò che abbiamo nascosto nel nostro cuore.

Benefici dalla Parola

Quando sappiamo usare beni la spada dello Spirito, la Parola di Dio, questa conoscenza ci dà tanti meravigliosi e preziosi benefici. Per primo, ci mostra il nostro peccato, che ci permette di confessarlo per essere perdonati e purificati, e così avere la vittoria sul peccato.

La Parola di Dio ci mostra l'inganno di Satana, in modo che possiamo riconoscerlo per evitarlo.

La Parola di Dio ci insegna le meravigliose e preziose promesse di Dio, che ci danno tanto conforto e coraggio. La Parola di Dio ci mostra la potenza di Gesù Cristo, in modo che possiamo riposarci in Lui, sapendo che Cristo è sovrano su ogni nostra difficoltà. Inoltre, ci mostra i meravigliosi benefici che abbiamo in Gesù Cristo, mostrandoci che abbiamo ogni benedizione spirituale in Cristo Gesù nei luoghi celesti. Ci mostra la nostra eredità eterna, ci mostra il perdono che abbiamo in Cristo.

La Parola di Dio ci insegna i comandamenti di Dio, affinché possiamo camminare in santità per poter dimorare in Cristo.

Non possiamo sopravvalutare quanto sia preziosa e importante e potente la Parola di Dio! Ci serve sapere usare bene la Parola.

Due Tendenze Sbagliate

Parlando della Parola di Dio, vedo una forte tendenza in tanti credenti di cadere in una di due direzioni. Prima di tutto, tanti credenti hanno poco impegno di meditare la Parola di Dio. Magari, cercano di leggere qualcosa ogni giorno, ma la leggono come dovere, poi, non ci pensano più per il resto della giornata. Non si impegnano a capire bene ciò che leggono. Anche dopo tanti anni nella fede, un credente così non sa ancora bene maneggiare la Parola di Dio per combattere il suo peccato e le insidie di Satana. Spesso, non è capace di usare correttamente la Parola nel combattimento spirituale, e perciò, spesso, cade inutilmente nel peccato. È spesso sconfitto, anziché vittorioso.

Poi, c'è un altro errore abbastanza diffuso e molto pericoloso. Ci sono credenti che si dedicano a mettere in evidenza gli errori di false dottrine. Stanno spesso parlando contro questa o quell'altra falsa dottrina. A volte il contenuto di ciò che dicono è giusto, altre volte no. Però, la loro enfasi è di parlare di ciò che va male nelle chiese.

Il fatto è che impegnandosi così tanto in questo, in realtà non stanno crescendo nella Parola di Dio. E perciò, concentrando nel mettere in evidenza gli errori degli altri, non riconoscono il loro proprio peccato. Non sanno applicare bene la Parola di Dio a loro stessi. E perciò, la Parola porta poco frutto nella loro vita.

E perciò, vorrei incoraggiare ciascuno di voi a valutare la propria vita per riconoscere se in realtà state crescendo sempre di più nel conoscere bene la Parola di Dio. Stai focalizzando su Cristo, e sulle verità della Parola di Dio? Stai focalizzando sulla Parola, oppure, ti sta lasciando trascinare dagli impegni della vita e dai problemi, oppure con ciò che il mondo offre?

Oppure, pensi di essere impegnato per il regno di Dio, ma in realtà, sei più focalizzato sul riconoscere errori degli altri piuttosto che crescere nella Parola di Dio per te stesso e proclamarlo agli altri?

Chiudo questo punto esortando ciascuno di noi a crescere nell'essere ben preparati ad usare la Parola di Dio, prima di tutto nel riconoscere i nostri peccati, e poi per riconoscere le insidie di Satana.

la Preghiera

Ora, arriviamo ad un aspetto essenziale e fondamentale della vita cristiana: la preghiera. Leggo Efesini 6:18.

18 pregando in ogni tempo con ogni sorta di preghiera e di supplica nello Spirito, vegliando a questo scopo con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi, (Efesini 6:18)

Nella vera preghiera, noi riconosciamo i nostri bisogni di Dio e focalizziamo i nostri occhi su di Lui come l'Unico che può rispondere. Nella vera preghiera, ci umiliamo davanti a Dio per aspettare da Lui ciò di cui abbiamo bisogno. La vera preghiera, la preghiera che Dio ascolta, è sempre fatta con umiltà, e anche con fede. Leggiamo di questa verità in Ebrei 11:6. Ve lo leggo:

“Ora senza fede è impossibile piacergli, perché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che egli è il rimuneratore di quelli che lo cercano.” (Ebrei 11:6)

Dobbiamo pregare con fede, non fede che Dio farà ciò che vogliamo noi, ma fede che Dio risponderà secondo la sua saggezza e bontà. E questo vuol dire pregare con umiltà. Dio ascolta gli umili. Leggo due versetti che ci ricordano di questo: Salmo 10:17, e poi Salmo 138:6. Ve li leggo.

“O Eterno, tu dai ascolto al desiderio degli umili; tu rafforzi il loro cuore, le tue orecchie sono attente,” (Salmo 10:17 LND)
“Anche se l’Eterno è eccelso, egli ha riguardo degli umili, ma il superbo lo conosce da lontano.” (Salmo 138:6 LND)

Prego che queste parole possano arrivare al nostro cuore. L'Eterno è eccelso, è glorioso e maestoso al di sopra ad ogni nostro concetto che abbiamo di Lui. Eppure, ha riguardo degli umili. Il glorioso Dio ha riguardo di chi è umile e si presenta a Lui con fede.

L'Eterno dà ascolto al desiderio degli umili. Certamente, tante volte noi non sappiamo come pregare. Secondo il nostro giudizio, una certa risposta sarebbe la cosa migliore. Ma visto che non possiamo vedere il futuro, e non comprendiamo molto di ciò che Dio sta facendo, spesso, in realtà non sappiamo la cosa migliore. Grazie a Dio, lo Spirito Santo sovviene alle nostre debolezze. Vi leggo di questa meravigliosa verità in Romani 8:26,27.

“26 Nello stesso modo anche lo Spirito sovviene alle nostre debolezze, perché non sappiamo ciò che dobbiamo chiedere in preghiera, come si conviene; ma lo Spirito stesso intercede per noi con sospiri ineffabili.
27 E colui che investiga i cuori conosce quale sia la mente dello Spirito, poiché egli intercede per i santi, secondo Dio.” (Romani 8:26-27 LND).

Grazie a Dio, lo Spirito Santo intercede per noi, non secondo ciò che noi pensiamo nella nostra debolezza, ma secondo Dio, secondo la saggezza perfetta di Dio. E quindi, anche quando noi chiediamo la cosa sbagliata, lo Spirito Santo prende le nostre richieste sbagliate e le trasforma in richieste giuste per Dio. Così, Dio risponde in modo perfetto e al momento giusto in base a ciò che lo Spirito ha pregato per noi. Questa verità dovrebbe stimolarci a continuare a pregare, sapendo che anche quando siamo deboli, abbiamo lo Spirito Santo che prega per noi. Perciò, non smettiamo a pregare, ma perseveriamo sempre nella preghiera. Egli trasformerà le nostre preghiere in quelle giuste.

Pregare con Costanza

Infatti, tornando al nostro versetto, un punto centrale di questo versetto è la necessità di pregare con costanza, sempre, in ogni tempo, con perseveranza. Leggo di nuovo Efesini 6:18.

18 pregando in ogni tempo con ogni sorta di preghiera e di supplica nello Spirito, vegliando a questo scopo con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi, (Efesini 6:18)

Il punto centrale qua è semplicemente che dobbiamo pregare costantemente. Dobbiamo pregare con ogni sorta di preghiera e di supplica, il che significa che dobbiamo pregare per ogni tipo di richiesta. E dobbiamo pregare nello Spirito. Questo vuol dire guidati dallo Spirito Santo, secondo le verità che troviamo nella Parola di Dio, che è la spada dello Spirito. Dobbiamo vegliare a questo scopo. Certamente possiamo dormire la notte, anzi, chi guarda a Dio con fede può dormire con tranquillità anche in mezzo alle difficoltà più grandi. Ma vegliare a questo scopo vuol dire che resteremo in atteggiamento di preghiera in ogni parte della giornata, e in ogni situazione.

Per rendere ancora più chiaro questa verità Paolo conclude dicendo: vegliando a questo scopo con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi. Dobbiamo pregare in ogni tempo, dobbiamo vegliare a questo scopo, e dobbiamo farlo con perseveranza.

Perciò, la preghiera è fondamentale per poter vivere la vita cristiana. Quindi, chiedo a ciascuno: Tu, porti ogni situazione a Dio nella preghiera? Guardi a Dio con fede, e con umiltà, portando ogni peso a Lui? Solamente così possiamo camminare vittoriosamente nella guerra spirituale in cui ci troviamo.

Il Contenuto delle nostre preghiere

Consideriamo ciò che questo versetto dichiara per quanto riguarda il contenuto delle nostre preghiere. Paolo dice di pregare in ogni tempo con ogni sorta di preghiera e di supplica nello Spirito, e poi dice con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi.

Le nostre preghiere non devono essere principalmente per i nostri bisogni. Prima di tutto, seguendo l'esempio del Padre Nostro, dobbiamo pregare che il nome di Dio sia santificato, ovvero glorificato. Dobbiamo pregare per l'espansione del suo regno. Dobbiamo pregare per la protezione spirituale di noi stessi e di altri credenti.

Seguendo l'esempio di tante preghiere che troviamo nella Bibbia, soprattutto le preghiere del Nuovo Testamento, dobbiamo pregare affinché l'amore dei santi possa crescere in conoscenza e discernimento, affinché possano scegliere le cose migliori, e avere una vita che dia piacere a Dio e porti frutto. Dobbiamo pregare che gli altri credenti intorno a noi possano conoscere meglio la ricchezza della nostra eredità, e la potenza di Dio che opera in noi, e che possano conoscere di più l'immensità dell'amore di Dio per noi.

Dobbiamo pregare che l'Evangelo possa spandersi per essere glorificato con la salvezza di nuove persone. Dobbiamo pregare per porte aperte.

Questo è un esempio di pregare con ogni sorta di preghiera. Questo va molto oltre a pregare principalmente per noi stessi, per i nostri problemi pratici, economici e di salute. Certamente, possiamo pregare anche per quelle cose. Però, vogliamo crescere nel pregare le cose più importanti, cercando per primo il regno di Dio, usando le preghiere che troviamo nella Bibbia, affinché possiamo pregare con ogni sorta di preghiera e di supplica nello Spirito.

Quando noi preghiamo seguendo l'esempio delle preghiere nella Bibbia, stiamo pregando nello Spirito, visto che Egli è Colui che ha ispirato quelle preghiere.

Paolo ci esorta in questo brano a pregare per tutti i santi. Visto che il secondo comandamento è di amare gli altri come noi stessi, pregare principalmente per noi stessi e la nostra famiglia è mancare nell’amore. Dobbiamo avere amore anche per gli altri, e questo vuol dire pregare per loro, secondo le preghiere nella Bibbia.

Paolo chiede preghiera

Dopo aver detto di pregare per gli altri, nei versetti 19 e 20 Paolo chiede preghiera per se stesso.

È buono quando chiediamo ad altri di pregare per noi. Fare così è riconoscere il nostro bisogno. Fare così ci aiuta a combattere l'orgoglio di voler sembrare forte davanti gli altri. Questo dà agli altri il privilegio di partecipare all'opera di Dio in noi, in modo che quando Dio opera, possano anche rallegrarsi e ringraziare Dio per le risposte alle loro preghiere.

Perciò, Paolo chiede preghiera per se stesso. Allora, che cosa chiede? Prima di tutto, ricordate che quando Paolo scrisse questa lettera, si trovava in prigionia a Roma. Dopo due anni di prigione a Cesarea, Paolo fu mandato a Roma per presentarsi davanti a Cesare. Nel libro degli Atti, che racconta di questo avvenimento, impariamo che Paolo visse per due anni in una casa, guardato a vista da un soldato, ma libero di accogliere le persone. Vi leggo di questo avvenimento in Atti 28:16, 30,31.

“Quando giungemmo a Roma, il centurione consegnò i prigionieri al capitano della guardia, ma a Paolo fu concesso di abitare per conto suo con un soldato di guardia.” (Atti 28:16 LND)
“30 E Paolo rimase due anni interi nella casa che aveva presa in affitto e accoglieva tutti coloro che venivano da lui, 31 predicando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo con tutta franchezza senza alcun impedimento.” (Atti 28:30-31 LND).

Quindi, Paolo scrisse questa epistola agli Efesini come prigioniero a Roma. E che cosa chiese loro di pregare per lui? Egli è un esempio per noi in questo. Leggo i versetti 19:20.

(pregato ...per tutti i santi)19e anche per me affinché, quando apro la mia bocca, mi sia dato di esprimermi con franchezza per far conoscere il mistero dell’Evangelo 20 per il quale sono ambasciatore in catene, affinché lo possa annunziare con franchezza, come è mio dovere fare.” (Efesini 6:19,20 LND)

Paolo chiese preghiera per avere le parole giuste per poter parlare in modo giusto dell’Evangelo. Chiese preghiera per franchezza, ovvero coraggio, da poter proclamare l'Evangelo. Nonostante che Paolo fosse prigioniero, pregava di poter annunciare l'Evangelo con franchezza, riconoscendo che era un suo dovere farlo.

In una tale situazione, tanti di noi avremmo chiesto preghiera di poter essere liberati dall’essere ingiustamente tenuti prigionieri. Ma il desiderio di Paolo era che il nome di Cristo Gesù fosse proclamato. E perciò, non chiese preghiera di essere liberato, ma di avere coraggio e parole giuste per poter annunciare in modo giusto l’Evangelo.

Non fu solo il dovere di Paolo di annunciare Cristo, ma ogni vero credente ha l'incarico di annunciare Gesù Cristo agli altri. Perciò, chiedo a ciascuno di voi: tu stai chiedendo a Dio di darti porte aperte e coraggio e le parole giuste da poter annunciare Gesù Cristo? Questo è il tuo profondo desiderio?

Dio ci ha dato questa richiesta da parte dell'apostolo Paolo come esempio per noi. Beato quell'uomo che prega questo! Beato quell'uomo che ha questo desiderio! Prego che ciascuno di noi avremo un cuore come quello di Paolo.

L’Importanza di Pensare agli Altri

Prima di concludere, Paolo spiega perché aveva mandato il suo collaboratore Tichico ai credenti di Efeso. Seguite mentre leggo i versetti 21 e 22.

21 Ora, affinché anche voi sappiate come sto e ciò che faccio, Tichico, il caro fratello e fedele ministro nel Signore, vi informerà di tutto; 22 ve l’ho mandato proprio a questo scopo, affinché veniate a conoscenza del nostro stato e consoli i vostri cuori. (Efesini 6:21,22)

Faccio qualche commento qui. Prima di tutto, notate che Paolo descrive Tichico come un caro fratello e fedele ministro del Signore. Paolo sta dando una raccomandazione di Tichico a loro. Quando uno è fedele, è buono far conoscere questa sua fedeltà agli altri, in modo che sapranno di potersi fidare di quella persona.

Infatti, vediamo nelle epistole che Paolo era ben pronto a parlare bene di altri. Tu hai la pratica di parlare di chi è fedele e impegnato per Dio? Tu consideri gli altri come cari, come Paolo descriveva Tichico come un caro fratello? In greco, la parola tradotta con "caro" è la parola "amato". Quindi, in realtà Paolo stava dicendo: l’amato fratello. Tu parli così?

Notate come in questi due versetti Paolo riteneva importante far sapere ai credenti come stava e ciò che faceva. Paolo sapeva che questo era importante, cioè che loro conoscessero la sua condizione, sia per consolare i loro cuori, sia per aiutarli ad avere una visione per l’opera di Dio.

Come credenti, è molto importante che non viviamo in un piccolo guscio, pensando soprattutto alle nostre cose. Visto l'importanza dell'amore cristiano, è importante che ci informiamo della situazione degli altri. Se ci focalizziamo principalmente sui nostri problemi e sulle nostre circostanze, ci porta ad essere egoisti. Quando invece ci impegniamo ad essere informati degli altri, ci aiuta a vedere di più l'opera di Dio, e ad avere più amore per gli altri. In più, quando Dio opera in loro, ci dà motivo di ringraziarLo e di lodarLo. Quindi, è importante anche informare gli altri della nostra situazione, e impegnarci a sapere delle loro circostanze.

Ultime Parole

A questo punto, Paolo ha concluso la sua epistola, e perciò, chiude con le parole che usa per chiudere varie epistole, che sono una forma di preghiera. Leggo i versetti 23 e 24. Quanto è bello quando anche noi preghiamo così gli uni per gli altri!

23 Pace ai fratelli e amore con fede da Dio Padre e dal Signore Gesù Cristo. 24 La grazia sia con tutti quelli che amano il Signor nostro Gesù Cristo con amore incorruttibile. Amen.” (Efesini 6:23,24 LND)

Paolo prega che possiamo avere pace e amore con fede, il tutto che origina da Dio Padre e dal Signore Gesù Cristo. Poi, prega che la grazia sia con tutti quelli che amano il Signore Gesù Cristo con amore incorruttibile. Questo è un altro modo di descrivere i veri credenti. La parola qui tradotta con "incorruttibile" è la stessa parola che troviamo in 1Corinzi 15:42. Vi leggo quel brano.

“Così sarà pure la risurrezione dei morti; il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile.” (1Corinzi 15:42 LND).

E quindi, il senso è di amare Cristo con un amore puro, un amore non macchiato dal peccato. Come possiamo avere un amore puro? Se noi confessiamo ogni peccato, Dio è fedele, non solo da perdonarci, ma anche da purificarci da ogni iniquità. E perciò, quando camminiamo in santità, confessando i nostri falli ogni volta che cadiamo nel peccato, siamo puri davanti a Dio, e il nostro amore sarà un amore puro, un amore incorruttibile. Questo è un frutto di chi è un vero credente. E perciò, Paolo prega che la grazia sia con tutti i veri credenti, ovvero con coloro che amano il Signore nostro Gesù Cristo con un amore puro.

Veramente amare gli altri è desiderare e pregare per loro che abbiano da Dio pace e amore, con fede e grazia. Prego che anche noi avremo un cuore che desidera queste cose per gli altri.

E così chiudiamo questa epistola di Paolo agli Efesini, e per mezzo dello Spirito Santo, anche a noi. Quante sono le verità meravigliose che Dio ci ha mostrato in essa! Quanto saremo benedetti se ci aggrappiamo alle verità in questa lettera, e camminiamo secondo i comandamenti in essa! Quanta gioia possiamo avere se comprendiamo la nostra salvezza in base a ciò che Dio ci rivela in essa. E perciò, chiudo, ringraziando Dio per l'epistola agli Efesini.