Aiuto Biblico

Efesini 4:11a - Gesù cura la Chiesa: Apostoli e profeti

sermoni di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per domenica, 17 gennaio, 2010
parole chiave: apostoli, profeti, profetizzare, doni di Dio, la cura di Cristo per la Chiesa, dottrina

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Tu hai bisogna di cura? In verità ne abbiamo tutti di bisogno e tanto, ma tanto più di quanto ci rendiamo effettivamente conto.

La Bibbia descrive i veri credenti come pecore. Chi conosce le pecore, sa che sono animali che non riescono a sopravvivere senza la cura da parte del pastore. Non sono capaci di difendersi da sole, non sono capaci a trovare pascolo e acqua da sole, si perdono da sole, sono fatte per essere curate. Spesso i pericoli per loro giungono prima che se ne accorgano. Se arriva un leone o un lupo, una pecora si nasconde affinché l'animale feroce non giunga in mezzo a loro. Le pecore hanno tanto bisogno della cura del buon pastore.

Similmente anche noi, come pecore spirituali, abbiamo tanto bisogno di cura. Qualche volta, come un bambino che crede di farcela da solo, vogliamo credere che possiamo farcela da soli. Spesso non ci rendiamo conto del pericolo in cui ci troviamo. Però Gesù Cristo, il nostro Buon Pastore, ci cura in modo perfetto, anche quando non ci rendiamo conto di come ci sta curando.

Tuttavia è importante conoscere la cura di Cristo perché essa ci permette di avere più pace nelle prove e ci aiuta a non trascurare la cura stessa che Egli ci dà. Infatti, se non conosciamo la cura di Cristo, è molto facile non avvalerci di essa e, in quei casi, cadiamo nell'errore, soffrendo inutilmente.

Onde evitare questo, oggi vogliamo considerare un aspetto importante della cura che Cristo ha per noi.

Nella Bibbia impariamo che, nei secoli, Dio ha curato il Suo popolo tramite uomini da Lui scelti. Vediamo questo con uomini come Mosè, i Giudici, i re di Giuda, Neemia ed Esdra e nei profeti.

Dio continua a curare il Suo popolo tramite uomini che Lui sceglie. Questo perché è Cristo che Edifica la Sua Chiesa. In Matteo 16:18, Gesù dichiara:

“Ed io altresì ti dico, che tu sei Pietro, e sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa e le porte dell’inferno non la potranno vincere.” (Matteo 16:18 LND).

Gesù Cristo, Dio incarnato, sta edificando la Chiesa. L'opera è Sua. Una parte importante di come Cristo edifica la Sua Chiesa è tramite degli uomini, scelti da Lui, che portano avanti la Sua opera come Egli ha stabilito, con la Sua forza che Lui stesso dà a loro. Noi siamo i beneficiari di questa cura da parte di Cristo.

Per capire meglio questa cura, oggi vogliamo riprendere il nostro studio dell'Epistola agli Efesini, un'Epistola che spiega molto dell'opera nascosta di Dio riguardo alla nostra salvezza.

Il capitolo 1 ci dichiara che Dio ha scelto di salvarci prima della creazione del mondo. Il capitolo 2 racconta di come eravamo morti nei nostri peccati e che Dio ci ha vivificati, per il Suo grande amore e la Sua immensa misericordia. Nel capitolo 3 abbiamo imparato qualcosa dell'amore infinito di Dio per noi, amore che supera ogni conoscenza.

Ci troviamo nel capitolo 4 e finora abbiamo letto del fatto che siamo uniti insieme, noi singolarmente con tutti i credenti, perché condividiamo la stessa salvezza. Nell'ultimo sermone su Efesini, abbiamo letto di come Gesù Cristo è disceso sulla terra per compiere la nostra salvezza ed ha distribuito doni agli uomini. Noi siamo i beneficiari di quei doni, doni che portano frutto per tutta l'eternità. Però, in quel brano, non abbiamo visto quali sono questi doni.

Nel brano di oggi, Efesini 4:11, iniziamo a vedere quali sono questi doni, doni tramite i quali Cristo Gesù ci cura perfettamente. Vogliamo conoscere questa cura per trovare gioia in essa, per essere più riconoscenti e per avvalerci pienamente della cura che Cristo ha per noi.

I doni che Egli ha dato

Nell'ultimo sermone, considerando Efesini 4:7-10, abbiamo letto che Cristo ha elargito doni agli uomini. Leggo di nuovo quel passo. Notate che Cristo ha dato a a ciascun credente una misura di grazia e nel v.8 leggiamo che Egli ha dato pure doni agli uomini. Sarà il v.11 quello su cui si incentra il nostro sermone di oggi e tale verso spiega che cosa sono questi doni. Ricordiamo che anche NOI siamo i beneficiari di questi doni! Non stiamo leggendo un vecchio fatto, bensì stiamo leggendo un qualcosa di attuale e che riguarda la cura che Cristo ha per noi:

“7 Ma a ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. 8 Per la qual cosa la Scrittura dice: "Essendo salito in alto, egli ha condotto prigioniera la prigionia e ha dato dei doni agli uomini". 9 Or questo: "E’ salito" che cosa vuol dire se non che prima era pure disceso nelle parti più basse della terra? 10 Colui che è disceso è lo stesso che è anche salito al di sopra di tutti i cieli per riempire tutte le cose. (Efesini 4:7-11 LND).

Cristo ha distribuito doni agli uomini. Arrivando al v.11, impariamo quali sono questi doni che Cristo ha dato agli uomini. Leggo il v.11:

11 Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, (Efesini 4:11 LND).

Gesù Cristo ha elargito doni alla Sua Chiesa e questi doni sono uomini, uomini incaricati di essere Apostoli, profeti, evangelisti, pastori e dottori.

Gesù cura la Sua Chiesa tramite questi uomini, la Chiesa universale di cui anche noi che siamo salvati facciamo parte. Quanto è importante comprendere questa cura che Cristo ha per noi, per riconoscerla, per apprezzarla e per avvalerci pienamente di essa.

Quando pensiamo agli uomini che ci curano, ricordiamo che essi sono doni elargiti da Cristo e quindi è Cristo che ci cura tramite loro. Poi, per chi si trova in uno di questi ruolo (e, come vedremo, i ruoli che ci sono oggi sono quello di evangelista e di pastore-dottore), deve ricordare che la Chiesa appartiene a Cristo e il nostro ruolo è un ruolo delegato, non un ruolo che appartiene a noi. La gloria va e deve andare solo a Cristo Gesù nostro Signore!

Teniamo questo in mente mentre consideriamo le quattro categorie di uomini elencati in questo brano. Dico quattro perché, nel Greco, l'articolo viene usato quattro volte, cioè davanti ad Apostoli, davanti a profeti, davanti ad Evangelisti e, poi, una volta davanti a pastori e dottori insieme. Questo modo di scrivere indica che i pastori e i dottori sono ruoli assegnati agli stessi uomini. Perciò consideriamo le quattro categorie di uomini che Cristo usa per edificare e curare la sua Chiesa di cui noi facciamo parte.

Apostoli e profeti: il fondamento

Oggi consideriamo gli apostoli e gli evangelisti. Iniziamo leggendo ancora il v.11:

“Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori,” (Efesini 4:11 LND).

Prima di tutto, notiamo che Cristo ha dato alcuni come apostoli ed altri come profeti. Come vedremo, questi uomini, gli apostoli e i profeti, sono stati usati da Cristo proprio in quel primo periodo per porre fondamento alla Chiesa, la Chiesa da cui noi abbiamo udito e ricevuto il Vangelo, ovvero la Chiesa di cui siamo stati fatti parte.

Vediamo che essi sono il fondamento della Chiesa chiaramente in Efesini 2:20, in cui gli apostoli e i profeti vengono menzionati come tale fondamento, sopra il quale noi credenti siamo edificati. Leggo questo versetto, ricordando che Paolo sta scrivendo a dei credenti gentili e quindi a noi che siamo stati salvati:

“(siete) edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Gesù Cristo stesso la pietra angolare,” (Efesini 2:20 LND).

Gli apostoli e i profeti sono il fondamento, con Cristo Gesù la pietra angolare.

Ricordate che quando si edifica un edificio, si pone il fondamento solamente una volta. Dopo aver posto il fondamento una volta, ci si può edificare sopra per anni e, in senso spirituale, per secoli, ma si pone il fondamento solamente all'inizio. Il fondamento non cambia mai! Cristo ha usato gli apostoli e i profeti come fondamento della Chiesa di cui Egli stesso è la pietra angolare.

Quindi gli apostoli e i profeti sono stati usati all'inizio da Cristo per stabilire la Chiesa. Oggi siamo edificati su quel fondamento ed esso rimane fermo e stabile.

L'Apostolo Paolo dichiara la stessa verità con diverse modalità in 1Corinzi 3:10-11, parlando del fatto che, essendo egli uno degli apostoli, era stato usato da Cristo per porre il fondamento. Leggiamo 1Corinzi 3:10-11, notando che il fondamento viene posto una volta per sempre:

“10 Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come savio architetto io ho posto il fondamento, ed altri vi costruisce sopra; ora ciascuno stia attento come vi costruisce sopra 11 perché nessuno può porre altro fondamento diverso da quello che è stato posto, cioè Gesù Cristo.” (1Corinzi 3:10-11 LND).

Cristo ha scelto gli apostoli e lo Spirito Santo dei profeti che poi sono stati usati da Dio per fondare la Chiesa, ponendo l'unico fondamento, quello che non cambierà mai. Ora che la Chiesa è già fondata, non occorre porre un altro fondamento. Piuttosto, come dichiara Paolo, altri costruiscono sopra il fondamento posto da Lui e gli altri apostoli. Questo ci aiuta a capire che il ruolo di questi uomini è già stato completato.

Gli Apostoli

Consideriamo ora altri aspetti del ruolo degli Apostoli, uomini che sono stati usati per la nostra salvezza e crescita. Ricordate che non saremmo salvati se non ciò non fosse avvenuto per mezzo di questi uomini che Cristo ha dato come dono per il bene di tutti i credenti nei secoli, in tutto il mondo. Questo perché noi siamo stati salvati per mezzo del Vangelo che Cristo ha trasmesso alla Chiesa attraverso di loro e perché è stato tramite loro, nella potenza dello Spirito Santo, che Cristo ha fondato la Chiesa in cui siamo entrati con la salvezza.

La parola Apostolo vuol dire: uno mandato. Gli apostoli erano gli uomini, scelti direttamente da Gesù Cristo stesso, che avevano ricevuto il loro insegnamento direttamente da Cristo e, poi, dovevano essere testimoni oculari di Cristo risuscitato, in modo da poter essere testimoni della Sua risurrezione.

Vediamo questo, per esempio, in Atti 1, a Gerusalemme, quando gli undici apostoli dovevano riconoscere chi Dio aveva scelto di prendere il posto di Giuda Iscariota che era morto. Notiamo come Pietro spiega le qualifiche necessarie che doveva possedere chi poteva essere riconosciuto come apostolo, la scelta del quale era lasciata a Dio con la sorte. Leggo Atti 1:21,22:

“21 Bisogna dunque che tra gli uomini che sono stati in nostra compagnia per tutto il tempo in cui il Signor Gesù è andato e venuto tra noi, 22 cominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui egli fu portato in cielo da mezzo a noi, uno di questi diventi testimone con noi della sua risurrezione".” (Atti 1:21-22 LND).

Quindi, solo chi era testimone della risurrezione di Cristo poteva essere un apostolo. Questi doveva inoltre essere scelto da Cristo e doveva pure aver ricevuto il suo insegnamento direttamente da Cristo.

Sappiamo che anche Paolo era un Apostolo. Egli è stato scelto direttamente da Gesù Cristo e ha visto Gesù risorto, quando Gesù è apparso a Lui. Il suo insegnamento Paolo lo ha ricevuto direttamente da Cristo. Leggiamo le sue parole in 1Corinzi 15:3-8, in cui egli parla del fatto che Cristo Gesù è apparso anche a Lui, come agli altri Apostoli:

“3 Infatti vi ho prima di tutto trasmesso ciò che ho anch’io ricevuto, e cioè che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, 4 che fu sepolto e risuscitò a il terzo giorno secondo le Scritture, 5 e che apparve a Cefa e poi ai dodici. 6 In seguito apparve in una sola volta a più di cinquecento fratelli, la maggior parte dei quali è ancora in vita, mentre alcuni dormono già. 7 Successivamente apparve a Giacomo e poi a tutti gli apostoli insieme. 8 Infine, ultimo di tutti, apparve anche a me come all’aborto.” (1Corinzi 15:3-8 LND).

In Galati 1, Paolo parla del fatto che è stato scelto da Cristo:

“Paolo, apostolo (non da parte di uomini, né per mezzo di uomo, ma tramite Gesù Cristo e Dio Padre, che lo ha risuscitato dai morti),” (Galati 1:1 LND).

Anche in 1Corinzi 9 Paolo parla del fatto che aveva visto Cristo. Questa è una delle qualifiche per poter essere un apostolo:

“Non sono io apostolo? Non sono io libero? Non ho io veduto Gesù Cristo, il nostro Signore? Non siete voi la mia opera nel Signore?” (1Corinzi 9:1 LND).

In Atti 26:12-18, Paolo descrive la prima volta che Cristo è apparso a Lui per costituirlo come apostolo. Quindi, come gli altri apostoli, il suo mandato procedeva direttamente dalla bocca di Cristo. Leggo da Atti 26:12-18. Queste sono le parole di Paolo:

“12 Mentre ero impegnato in questo e stavo andando a Damasco con l’autorizzazione e i pieni poteri dei capi dei sacerdoti, 13 a mezzogiorno, o re, sulla strada io vidi una luce dal cielo più splendente del sole, sfolgorare intorno a me e a quelli che viaggiavano con me. 14 Essendo noi tutti caduti a terra, udii una voce che mi parlava e mi disse in lingua ebraica: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Ti è duro recalcitrare contro i pungoli". 15 Io dissi: "Chi sei tu, Signore?". Egli disse: "Io sono Gesù, che tu perseguiti. 16 Ma alzati e stà in piedi, perché per questo ti sono apparso: per costituirti ministro e testimone delle cose che tu hai visto e di quelle per le quali io ti apparirò, 17 liberandoti dal popolo e dai gentili, ai quali ora ti mando, 18 per aprir loro gli occhi e convertirli dalle tenebre alla luce e dalla potestà di Satana a Dio, affinché ricevano mediante la fede in me il perdono dei peccati e un’eredità tra i santificati” (Atti 26:12-18 LND).

Il chiaro punto di questo brano è che, per essere Apostolo, un uomo doveva essere testimone oculare di Cristo risorto. E doveva aver ricevuto il Suo insegnamento direttamente da Cristo. Solo così si poteva essere un Apostolo e solo così si poteva essere usati da Cristo come fondamento della Chiesa.

Capendo questo, diventa chiaro che, dopo i primi apostoli, non ce n'erano altri. Nessun altro nei secoli ha visto Cristo risuscitato, in modo da poter essere testimone della Sua risurrezione e nessun altro ha ricevuto il Suo insegnamento direttamente da Cristo. E' però pure importante sottolineare che non serve più avere apostoli perché abbiamo sia la loro testimonianza, sia il loro insegnamento, interamente contenuto nel Nuovo Testamento. Quindi è importante capire che gli apostoli servivano solamente per quella prima generazione e che quello di apostolo era un ruolo che Cristo ha usato all'inizio per fondare la Chiesa. Ma adesso di apostoli non ve ne sono più in quanto la Chiesa già esiste, il Nuovo Testamento è già stato scritto e quindi Cristo ha completato la Sua opera tramite gli apostoli.

Gli Apostoli sono stati usati da Cristo per fondare la Chiesa, non solo qualche chiesa locale, ma la Chiesa in sé, la Chiesa universale.

Un brano che ci aiuta a capire che gli apostoli avevano il ruolo del fondare la Chiesa in mezzo a tutti gli uomini è Atti 1:8 e poi pure il resto del libro degli Atti.

In Atti 1:8, che racconta un avvenimento dopo la risurrezione e prima della Sua ascensione in cielo, Cristo fece una dichiarazione importante agli Apostoli in cui parlava del fatto che sarebbero stati loro a portare il messaggio del Vangelo al mondo. Questo non vuol dire che hanno portato letteralmente tale messaggio in ogni posto, ma sono stati loro a portare il Vangelo e a fondare la Chiesa nei quattro luoghi che Cristo menziona. Leggo Atti 1:8:

“Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all’estremità della terra".” (Atti 1:8 LND).

Gesù ha detto che gli Apostoli sarebbero stati testimoni di Lui in Gerusalemme, in tutta la Giudea, in Samaria e nel mondo. E infatti Dio ha guidato gli avvenimenti in modo che la Chiesa è nata in ognuno di questi luoghi tramite gli Apostoli.

Tutti gli Apostoli predicavano a Gerusalemme e nella Giudea. Pietro e Giovanni sono andati a testimoniare in Samaria e Pietro ha portato il Vangelo ai Gentili, che rappresentano il mondo, facendo questo per la prima volta a Cesarea, in casa di Cornelio (Atti 10).

Quindi gli Apostoli avevano un ruolo fondamentale nel fondare le prime chiese e curare i credenti. Sono stati loro per primi a trasmettere le dottrine di Cristo alla Chiesa. Leggo Atti 3:42, dove si parla dei primi credenti. Notiamo in che cosa essi erano perseveranti:

“Essi erano perseveranti nel seguire l’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere.” (Atti 2:42 LND).

Insieme ai profeti, abbiamo tutto l'insegnamento che Cristo ha per noi e che è stato scritto per noi in quello che chiamiamo il Nuovo Testamento. Anche noi dobbiamo essere perseveranti nel seguire l'insegnamento degli apostoli.

Ora andiamo avanti a considerare i profeti e poi consideriamo l'importanza per noi di questi uomini oggi.

I Profeti

I profeti, insieme agli apostoli, sono stati usati da Cristo come fondamento della Chiesa.

Questi profeti avevano un ruolo importante nella Chiesa primitiva, ovvero nella Chiesa prima che fosse scritto il Nuovo Testamento. È chiaro che il loro ruolo era secondario a quello degli apostoli, tuttavia era un ruolo importante e, insieme agli apostoli, Cristo ha fondato la Chiesa sul loro ministero.

È importante capire che, nella Bibbia, troviamo vari tipi di profeti. Al tempo dell'Antico Testamento, c'erano profeti che venivano da Dio e falsi profeti. I profeti che venivano da Dio annunciavano gli oracoli di Dio. Alcuni dei profeti più conosciuti sono Isaia, Geremia, Osea e Malachia. Anche Mosè era un profeta molto importante.

Al tempo del ministerio di Gesù sulla terra, Giovanni Battista era un profeta, eppure il suo ruolo era diverso da quello di Isaia o degli altri profeti dell'Antico Testamento. Giovanni Battista non parlava del futuro tranne per qualche sporadica dichiarazione. Piuttosto egli annunciava l'arrivo di Cristo e esortava le persone a ravvedersi. Poi c'erano i profeti di cui questo brano parla e che erano elencati insieme agli apostoli; essi furono usati per fondare la Chiesa e guidati da Dio a darci le verità che abbiamo oggi nel Nuovo Testamento. Avevano quindi un ruolo importante nel fondare la Chiesa.

Per capire meglio il ruolo del profeta, consideriamo la definizione di profeta contrapponendola a quella di dottore, in Greco “didaskalos”, cioè di colui assegnato alla didattica. L'insegnante è uno che insegna in modo logico, cioè seguendo un appropriato filo logico, per aiutare a conoscere e capire le verità di Dio. In contrasto a tale figura, il profeta è piuttosto uno che non solo insegna, ma esorta in modo da edificare e spronare gli ascoltatori. Notiamo in 1Corinzi 12:14 che la profezia serve per l'edificazione in modo molto forte. Quindi la profezia è spiegare le cose di Dio con la potenza dello Spirito Santo, in modo che i credenti vengano edificati e stimolati ai cambiamenti necessari per la crescita. Nel tempo degli apostoli, prima che il Nuovo Testamento fosse stato scritto, i profeti sono stati usati da Dio anche per edificare e stabilire la Chiesa ed erano parte del fondamento, come abbiamo letto in Efesini 2:20.

Tenete in mente che il ruolo principale di questi profeti era quella di esortare e confermare i credenti. Proprio all'inizio della Chiesa, i profeti vengono menzionati, insieme agli insegnanti, ovvero ai dottori, per esempio in Atti 13:1. Non vediamo invece la stessa cosa più tardi. Leggiamo dunque assieme Atti 13:1:

“Or, nella chiesa di Antiochia, vi erano profeti e dottori: Barnaba, Simeone chiamato Niger, Lucio di Cirene, Manaen, allevato assieme a Erode il tetrarca, e Saulo.” (Atti 13:1 LND).

In Atti 15:32 vediamo che i profeti avevano il ruolo di esortare e confermare i credenti nella fede. Leggo Atti 15:32:

“Or Giuda e Sila, essendo anch’essi profeti, con molte parole esortarono i fratelli e li confermarono.” (Atti 15:32 LND)

I profeti sono menzionati in 1Corinzi 12:28,29, subito dopo gli apostoli, dicendo che essi sono stati posti da Dio in secondo luogo. Leggo:

“28 E Dio ne ha costituiti alcuni nella chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come dottori; poi ha ordinato le potenti operazioni; quindi i doni di guarigione i doni di assistenza e di governo e la diversità di lingue. 29 Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti dottori?” (1Corinzi 12:28-29 LND)

Troviamo dei profeti elencati insieme agli apostoli anche in Efesini 2:20, che abbiamo anche letto prima:

(siete) “edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Gesù Cristo stesso la pietra angolare,” (Efesini 2:20 LND).

In Efesini 3:4,5, Paolo descrive il mezzo attraverso il quale Cristo ha dato il Vangelo alla Chiesa. In questi versi, Paolo chiama il Vangelo “il mistero di Cristo”. Ve lo leggo:

“4 Nel leggere questo, voi potete capire quale sia la mia intelligenza del mistero di Cristo, 5 che non fu fatto conoscere nelle altre età ai figli degli uomini, come ora è stato rivelato ai santi apostoli e ai suoi profeti per mezzo dello Spirito,” (Efesini 3:4-5 LND).

Il mistero di Cristo, ovvero il Vangelo, fu dato alla Chiesa per mezzo della rivelazione agli apostoli e ai profeti. È a loro che Cristo ha rivelato le verità del Vangelo, quel Vangelo che noi abbiamo oggi nel Nuovo Testamento, quel Vangelo che Dio ha usato per salvare anche noi Gentili e darci la vita eterna in Gesù Cristo.

Quindi, anche in questo, vediamo che questi profeti avevano un ruolo importante nel fondare la Chiesa, insieme agli apostoli.

Vediamo i profeti menzionati subito dopo gli apostoli anche nel nostro brano, Efesini 4:11.

Un'altra indicazione che il ruolo di profeti, come quello di apostoli, era solo per la chiesa iniziale è fornito dal fatto che, nelle Epistole, ci sono saluti agli anziani e ai diaconi delle chiese e ci sono le qualifiche che uno deve avere per essere riconosciuto come anziano o diacono, così come ci sono le responsabilità degli evangelisti, mentre non ci sono saluti ai profeti o agli apostoli. Nelle Epistole questi profeti vengono menzionati solamente in 1Corinzi e qui in Efesini.

L'insieme di tutti questi fattori ci aiutano a capire che gli apostoli e i profeti servivano in quei primi anni della Chiesa. Gesù Cristo ha operato tramite loro per fondare la Chiesa e per darci il Nuovo Testamento. Quindi essi sono il fondamento della Chiesa e gli apostoli hanno posto il fondamento della Chiesa, predicando il Vangelo di Gesù Cristo per la prima volta.

Possiamo anche notare che già alla fine del periodo del Nuovo Testamento, il ruolo dei profeti stava scomparendo. Vediamo questo per esempio in 2Pietro 2:1, che fu scritto vari anni dopo 1Corinzi ed Efesini. Da come scrive Pietro, comprendiamo che, a quel tempo, c'erano dottori, ovvero insegnanti, al posto dei profeti. Leggo 2Pietro 2:1, iniziando con il versetto precedente, 2Pietro 1:21. Egli parla dei profeti dell'Antico Testamento e poi parla della situazione attuale in cui ci sono dottori, ovvero insegnanti, al posti dei profeti. Leggo:

“Nessuna profezia infatti è mai proceduta da volontà d’uomo, ma i santi uomini di Dio hanno parlato, perché spinti dallo Spirito Santo. Or vi furono anche dei falsi profeti fra il popolo, come pure vi saranno fra voi dei falsi dottori che introdurranno di nascosto eresie di perdizione e, rinnegando il Padrone che li ha comprati, si attireranno addosso una fulminea distruzione.” (2Pietro 1:21;2:1 LND).

In questo brano è chiaro che Pietro parla dei profeti come appartenenti ad un tempo precedente. Al loro posto oggi ci sono dei dottori. Nello stesso modo che nell'Antico Testamento c'erano profeti veri e falsi profeti, oggi ci sono dottori veri e ci sono falsi dottori. Anche qua vediamo che il ruolo di profeta serviva all'inizio della Chiesa, insieme agli Apostoli. Oggi abbiamo dottori che esortano e insegnano. Il fondamento è già posto, il Vangelo è già stato messo giù per iscritto nel Nuovo Testamento.

Applicazione a noi

Avendo capito di più del ruolo degli apostoli e dei profeti, è da domandarci: cosa questi ruoli c'entrano con noi? Che cosa abbiamo noi a che fare con uomini morti quasi duemila anni fa?

Abbiamo a che fare tantissimo! infatti, se siamo salvati, siamo salvati eternamente tramite quello che Gesù ha fondato in loro e tramite il Vangelo che ci ha trasmesso per mezzo di loro.

Tramite gli apostoli e i profeti esiste la Chiesa di cui facciamo parte e abbiamo il Nuovo Testamento che contiene il loro insegnamento che è l'insegnamento di Cristo per noi.

Quindi, quando consideriamo i grandi doni che Gesù Cristo ci ha dato, riconosciamo che gli apostoli e i profeti sono un dono immenso che abbiamo da Cristo. È come se un uomo prepara un casa per ognuno dei suoi nipoti prima ancora che essi nascano. Forse non lo conosceranno di persona, ma possono di certo essergli immensamente grati e trarre grande beneficio dal suo impegno per loro.

Quindi, o credente, riconosci che Gesù Cristo ti sta curando tramite questi uomini, anche se essi sono morti. Quello che Egli ha fatto tramite loro va avanti tuttora, perché tramite loro Egli ha fondato la Chiesa di Gesù Cristo. Tramite loro Egli ci ha lasciato la Sua verità, verità che noi abbiamo ora nel Nuovo Testamento. Il Nuovo Testamento, insieme all'Antico Testamento, è la luce che illumina il nostro sentiero per farci camminare senza cadere.

Infatti, tutta la verità di Cristo che noi abbiamo, la verità sulla quale è fondata la nostra fede, la verità che Dio ha usato per portarci dalle tenebre alla luce, la abbiamo tramite gli apostoli e i profeti. Infatti, l'unica dottrina vera e giusta è l'insegnamento degli apostoli. Qualsiasi insegnamento che non è edificato sulla dottrina degli apostoli è una falsa dottrina. Leggo ancora Atti 2:42, che parla dei primi credenti a Gerusalemme che Dio salvò quel giorno di Pentecoste, quando la Chiesa nacque. Notate in che cosa i credenti erano perseveranti:

“Essi erano perseveranti nel seguire l’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere.” (Atti 2:42 LND).

I credenti erano perseveranti nel seguire l'insegnamento degli apostoli. Dio si è servito dei santi profeti nei tempi antichi per darci l'Antico Testamento e si è servito degli apostoli per darci il Nuovo Testamento.

L'apostolo Pietro parla di questo in 2Pietro 3:2:

“affinché vi ricordiate delle parole già dette dai santi profeti e del comandamento dello stesso Signore e Salvatore trasmessovi da noi apostoli,” (2Pietro 3:2 LND).

Sono gli apostoli che ci hanno trasmesso le verità di Cristo e la Chiesa è fondata su queste verità. Qualunque persona che insegna una dottrina diversa non è da Dio.

La Chiesa che Cristo ha edificato sul loro ministero è così stabile che va avanti tuttora. Questa è la Chiesa che Cristo sta edificando e nulla può distruggere la Chiesa di Gesù Cristo, fondata sugli apostoli e i profeti, con Gesù Cristo stesso la pietra angolare di Essa.

Quindi abbiamo grande motivo di ringraziare Dio per loro e di stare in guardia in modo tale che edifichiamo solamente sopra il vero fondamento, ovvero sul loro insegnamento, che è l'insegnamento di Gesù Cristo.

NOI siamo salvati per mezzo della Chiesa che Cristo ha stabilito tramite questi uomini. NOI abbiamo il Nuovo Testamento tramite loro. Quindi gli immensi benefici che abbiamo in Cristo, li abbiamo tramite il loro ministero.

Non abbiamo finito questo brano e, Dio volendo, nel prossimo sermone, vogliamo continuare a studiarlo, per capire chi sono gli altri uomini che Cristo ci ha dato come doni, come una parte della Sua cura per noi.

Quello che vogliamo riconoscere e ricordare è che Gesù Cristo HA cura di noi. La Sua cura comprende quello che ha fatto per far arrivare il Vangelo a noi, ciò che ha fatto tramite gli apostoli e i profeti e quello che ha fatto per fondare la Sua Chiesa, di cui siamo stati fatti parte al momento che ci ha salvati.

O credente, renditi conto che Cristo ha cura di te in modi cui spesso non pensi nemmeno. Perciò renditi conto che Cristo ha stabilito una cura perfetta per te. Come un bambino non sa tutto quello che un genitore ha fatto per provvedere a lui ogni cosa, anche noi non siamo in grado di riconoscere tutto quello che Cristo ha fatto per noi per arrivare alla salvezza e affinché possiamo arrivare davanti al Suo trono per tutta l'eternità. Oggi abbiamo visto un po' di più della perfetta cura di Cristo per noi che siamo una parte della Sua Chiesa.

Se non avessimo questi uomini, saremmo perduti in un mare di dottrine diverse, senza modo alcuno di sapere quale sia quella vera. Sarebbe il parere di uno contro il parere dell'altro. Invece, grazie a questo dono di Cristo, abbiamo la verità di Cristo in modo certo e permanente. Quando tu leggi e studi la Bibbia, puoi avere sicurezza nel fatto che stai leggendo la Parola di Dio come cosa certa perché Gesù Cristo ha dato la Sua parola tramite uomini che Egli ci ha donato, gli apostoli e i profeti. Grazie a Dio per questa cura perfetta. E grazie a Dio pure per gli altri doni che, Dio volendo, vedremo la prossimo volta. La cura di Cristo per noi va avanti da duemila anni. Gloria a Dio per tutto quello che Egli fa per noi per curarci!