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Efesini 2:10: Creati in Cristo per compiere buone opere

sermone di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per domenica, 19 luglio 2009 ---- cmd na -----
parole chiave: Salvezza, buone opere, glorificare Dio, qual è lo scopo della vita?

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Secondo il metro degli uomini, la vita che vale di più è una vita spesa per compiere qualcosa di più grande di loro stessi. Vediamo un esempio di questo nei soldati che conquistavano grandi imperi facendo parte di grandi eserciti, come l'esercito dell'impero romano, come quello di Alessandro Magno o, ancora, come quello di Napoleone. Chi partecipa a grandi opere in ambito scientifico come, per esempio, coloro che hanno lavorato al programma spaziale per portare l'uomo sulla luna o, più in generale, hanno consentito alla scienza di fare qualche grande passo, hanno trovato in questo un senso per la vita.

In realtà, siamo stati creati ad immagine di Dio e, quindi, con l'eternità nel nostro cuore. A causa di questo, le cose della terra non possono soddisfarci a fondo. Siamo stati creati per l'eternità. Ciò che soddisfa il nostro cuore è quando viviamo per l'eternità. Una vita vissuta per le cose terrene lascerà sempre insoddisfatta l'anima.

Per poter vivere per l'eternità, dobbiamo avere la vita eterna, ovvero essere salvati. Uno dei libri della Bibbia che spiega moltissimo della salvezza alla luce dell'eternità è Efesini. Con l'aiuto di Dio, stiamo considerando le ricchezze delle verità contenute in quest'epistola e, in essa, stiamo riconoscendo sempre di più che la nostra salvezza è un'opera di Dio, iniziata nell'eternità passata.

Nell'ultimo sermone abbiamo considerato Efesini 2:8,9, che dichiara categoricamente che la nostra salvezza è per grazia e non per opere e che la fede stessa è un dono di Dio. Oggi, Dio volendo, consideriamo il v.10, che parla delle buone opere e ci fa comprendere ancora di più che la salvezza è per grazia e che le buone opere sono un frutto della salvezza, non una causa. Più comprendiamo questa verità, più gioia avremo, più la nostra vita porterà gloria a Dio e avere valore in vista dell'eternità.

Perciò leggo Efesini 2:8-10 e, poi, consideriamo il solo v.10:

“8 Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, 9 non per opere, perché nessuno si glori. 10 Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le buone opere che Dio ha precedentemente preparato, perché le compiamo.” (Efesini 2:8-10 LND)

Siamo opera di Dio

Dopo aver dichiarato categoricamente dai versetti 8 e 9 che la nostra salvezza è per grazia, nel v. 10 Paolo dichiara che noi siamo opera di Dio. Leggo ancora l'inizio del v.10:

10 Noi infatti siamo opera sua,

Parlando ai credenti, Paolo dichiara che NOI, come persone salvate, siamo opera di Dio. La nostra salvezza è un'opera di Dio.

La parola “opera” qua è un sostantivo che viene dal verbo per operare o fare. Troviamo questo sostantivo solamente due volte e in entrambi i casi si parla di opere compiute da Dio stesso; oltre al caso qui citato ritroviamo dunque questo sostantivo anche in Romani 1:20, dove viene tradotto con “delle sue opere”. Vi leggo quel brano:

“Infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, essendo evidenti per mezzo delle sue opere fin dalla creazione del mondo, si vedono chiaramente, affinché siano inescusabili.” (Romani 1:20 LND)

È chiaro, in questo brano della Epistola ai Romani, che si tratta di qualcosa che Dio solo ha compiuto. Le opere di Dio nella creazione le ha compiute Dio solo, senza l'intervento di alcuno uomo.

Anche noi, come figli di Dio, siamo opera di Dio. La nostra salvezza è l'opera di Dio. Troviamo questa verità ripetutamente nelle Scritture. Per esempio, in Filippesi 1:6, Paolo dichiara:

“essendo convinto di questo, che colui che ha cominciato un’opera buona in voi, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.” (Filippesi 1:6 LND)

La nostra salvezza è una buona opera da parte di Dio. Egli ha iniziato quest'opera buona ed Egli stesso la porterà a compimento.

Anche quando la Bibbia ci esorta a crescere come se dipendesse da noi, dietro le quinte Dio è all'opera, proprio come leggiamo in Filippesi 2:12,13:

“12 Perciò, miei cari, come mi avete sempre ubbidito non solo quando ero presente, ma molto più ora che sono assente, compite la vostra salvezza con timore e tremore, 13 poiché Dio è colui che opera in voi il volere e l’operare, per il suo beneplacito.” (Filippesi 2:12-13 LND)

Nel Vangelo di Giovanni, al capitolo 1, la salvezza viene descritta come “nuova nascita”. Questa nascita non avviene per opera dell'uomo ma per opera di Dio. Vi leggo Giovanni 1:12,13:

“12 ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli (Gesù) ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, 13 i quali non sono nati da sangue né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma sono nati da Dio.” (Giovanni 1:12-13 LND)

La nascita come figlio di Dio è un'opera di Dio. In Efesini 1 abbiamo visto che, nell'eternità passata, Dio ha scelto di salvare certe persone e di adottarle come figli Suoi. Qua vediamo che l'adempimento di quella decisione, la nuova nascita, è un'opera di Dio.

Noi che siamo salvati, siamo salvati come opera di Dio! La nostra salvezza non è un'opera nostra, noi siamo opera di Dio.

Creati in Cristo per compiere buone opere

Il versetto 10 continua e rende ancora più chiaro che la nostra salvezza è un'opera di Dio. Leggo ancora la prima parte del versetto:

“Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesù....” (Efesini 2:10 LND)

Noi siamo opera di Dio, “creati in Cristo Gesù”.

Per capire questo, dobbiamo ricordare che la parola “creare” è usata per descrivere l'opera di Dio in cui Egli porta all'esistenza qualcosa che non esisteva prima.

Dio ha creato il mondo, ha creato tutte le cose dal nulla, proprio come leggiamo in Colossesi 1:16 dove si parla di Gesù Cristo come Creatore:

“poiché in lui sono state create tutte le cose, quelle che sono nei cieli e quelle che sono sulla terra, le cose visibili e quelle invisibili: troni, signorie, principati e potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui,” (Colossesi 1:16 LND)

Anche in Efesini Gesù Cristo viene dichiarato il Creatore di tutte le cose. Leggo Efesini 3:9:

“e di manifestare a tutti la partecipazione del mistero che dalle più antiche età è stato nascosto in Dio, il quale ha creato tutte le cose per mezzo di Gesù Cristo;” (Efesini 3:9 LND)

Questi versetti parlano della creazione di ogni cosa, sia spirituale che materiale.

Efesini 2:10 non sta parlando della creazione nel passato, quando Dio ha creato tutto. Sta parlando, piuttosto, della creazione che Dio compie ogni volta che salva una persona, creando una nuova creatura spirituale, facendo nascere una nuova creatura spirituale in Cristo, una nuova creatura che non esisteva prima.

Perciò quando il versetto dichiara che Dio ci ha creati in Cristo Gesù, si riferisce al fatto che Dio ci ha vivificato, come dichiara Efesini 2:1-3.

Ci sono altri due versetti che usano la parola “creare” e in cui si parla di persone che Dio salva. Leggo Efesini 2:15 e 4:24:

“avendo abolito nella sua carne l’inimicizia, la legge dei comandamenti fatta di prescrizioni, per creare in se stesso dei due un solo uomo nuovo, facendo la pace,” (Efesini 2:15 LND)
“e per essere rivestiti dell’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e santità della verità.” (Efesini 4:24 LND)

Anche questi due brani parlano di una creazione spirituale, la creazione di qualcosa che non esisteva prima.

Perciò, in Efesini 2:10, la creazione non è quella fisica, ma spirituale; Dio ci ha creati in Cristo, ha portato all'esistenza una vita spirituale che non esisteva prima. Quando Dio salva, crea una nuova creatura.

Leggiamo di questa nuova creatura in 2Corinzi 5:17:

“Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove.” (2Corinzi 5:17 LND)

Chi è in Cristo è una nuova creatura, una creatura che non esisteva prima, creata in Cristo Gesù.

Allora, parlando a voi che siete salvati, NOI siamo l'opera di Dio, siamo stati creati da Dio in Cristo Gesù! Nella salvezza, lo Spirito Santo ci battezza in Cristo, in modo che moriamo con Lui e siamo vivificati in Lui.

Ecco perché l'Apostolo Paolo dichiara, in Galati 2:20:

“Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.” (Galati 2:20 LND)

Siamo nuove creature in Cristo. In Cristo abbiamo una vita spirituale che non esisteva prima. Non è un miglioramento di quello che eravamo prima, bensì siamo nuove creature. Il vecchio uomo è morto, ora la nostra vita è nascosta in Gesù Cristo, come dichiara Colossesi 3.3:

“perché voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio.” (Colossesi 3:3 LND)

È chiaro che la nostra salvezza non è un'opera nostra, piuttosto noi siamo opera di Dio, creati in Cristo Gesù.

Che cosa sono le buone opere?

Avendo stabilito che siamo nuove creature, creati in Cristo Gesù, opera di Dio e, quindi, che la nostra salvezza è un'opera di Dio, Paolo continua e spiega il motivo per cui Dio ci ha creati in Cristo. Leggo di nuovo il v.10:

“Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le buone opere che Dio ha precedentemente preparato, perché le compiamo.” (Efesini 2:10 LND)

Siamo l'opera di Dio, creati in Cristo Gesù per le buone opere. Dio ci ha creati in Cristo per una vita di buone opere.

È buono iniziare capendo che cosa sono le buone opere. Le buone opere sono quelle opere che glorificano Dio.

È importante capire che le buone opere non sono uguali alle opere della legge. Paolo non chiama mai le opere della legge “buone opere”. Egli usa questo termine solamente parlando delle opere compiute da coloro che sono in Cristo Gesù.

Solo chi è in Cristo può compiere buone opere e ciò può avvenire con la potenza dello Spirito Santo, per la grazia che abbiamo in Cristo Gesù dopo che siamo salvati.

Ciò che rende un'opera buona è il fatto che essa porta gloria a Dio. Ripeto questo: un'opera buona glorifica Dio, proprio come Gesù dichiara in Matteo 5:16:

“Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli".” (Matteo 5:16 LND)

Noi siamo stati salvati, creati in Cristo Gesù per le buone opere, ovvero per glorificare Dio con la nostra vita. Questo è lo scopo centrale della nostra salvezza come abbiamo già visto in Efesini 1:11,12, che vi leggo:

“11 In lui siamo anche stati scelti per un’eredità, essendo predestinati secondo il proponimento di colui che opera tutte le cose secondo il consiglio della sua volontà, 12 affinché fossimo a lode della sua gloria, noi che prima abbiamo sperato in Cristo.” (Efesini 1:11-12 LND)

La nostra salvezza serve per portare gloria a Dio e questo succede quando abbiamo una vita piena di buone opere.

Spiegazione delle buone opere

Le buone opere sono strettamente legate ai doni spirituali che servono per l'edificazione del corpo di Cristo. Sono parole e opere che aiutano le persone a conoscere di più Dio. Quindi, come esempio, evangelizzare è una buona opera come lo è edificare altri credenti, come sono anche tali le opere pratiche come provvedere ad un bisogno materiale, in modo da aiutare gli altri a vedere la cura di Dio verso ogni credente. Compiere opere buone è anche legato al portare un frutto che dura, come leggiamo in Giovanni 15.

Le opere sono un frutto, non la causa della salvezza

Teniamo ben chiaro in mente che le buone opere sono un frutto della nostra salvezza, mai la causa di essa. Siamo stati creati in Cristo Gesù per le opere buone. In altre parole, le opere buone non portano alla salvezza, piuttosto, il fatto di essere creati in Cristo Gesù porta alle buone opere. Anche qua vediamo che siamo salvati per grazia e non per opere.

Quindi la vera salvezza produce il frutto di una vita dedicata a buone opere.

Dio ha precedentemente preparato le buone opere

È importante capire che, nello stesso modo che Dio ha stabilito di salvarci e di farci arrivare davanti a Sé santi ed immacolati, ha anche stabilito per noi di avere una vita dedicata a buone opere. Dio ha precedentemente preparato queste buone opere perché le compiamo. Cioè, prima di averci salvato, Dio aveva già prestabilito le buone opere che dovremo compiere. Leggo di nuovo Efesini 2:10:

“Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le buone opere che Dio ha precedentemente preparato, perché le compiamo.” (Efesini 2:10 LND)

Il termine “precedentemente preparato” vuol dire decidere qualcosa in anticipo e ordinare le cose affinché ciò avvenga. Quando Dio ha predestinato di salvarci ha deciso anche che dovremo camminare in santità, avendo una vita piena di buone opere durante questo pellegrinaggio in attesa di andare a stare con Lui per l'eternità.

La parola greca che qua viene tradotta con “precedentemente preparato” si trova solamente in un altro passo nel Nuovo Testamento, in Romani 9:23, che leggo, iniziando con il v.22 per aver chiaro il contesto in cui è inserita. La parola tradotta come “già preparato” è esattamente la stessa parola greca che nel nostro brano è tradotta “precedentemente preparato”:

“22 E che dire se Dio, volendo mostrare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con molta pazienza i vasi d’ira preparati per la perdizione? 23 E questo per far conoscere le ricchezze della sua gloria verso dei vasi di misericordia, che lui ha già preparato per la gloria,” (Romani 9:22-23 LND)

Dio ha già preparato i vasi di misericordia per la gloria. In altre parole, prima che fossimo nati, prima di aver creato il mondo, Dio aveva preparato coloro che avrebbe salvato per la gloria e gestisce gli avvenimenti per portare a termine questo suo piano.

È importante capire che Dio non salva mai una persona per poi abbandonare quella persona a se stessa. Piuttosto, nello stesso modo in cui ha preparato di salvare certe persone, ha preparato anche buone opere per quelle persone affinché queste ultime le compiano. Questa è la vita che Dio ha preparato per ognuno di noi che è salvato.

Fermatevi a pensare a questo: Dio ci ha salvato per le buone opere. Vivere una vita dedicata a buone opere non è facoltativa per un vero credente. Vivere una vita dedicata a buone opere fa parte della salvezza, nello stesso modo che avere figli non vuol dire solamente concepirli e partorirli, ma comprende anche allevarli ed educarli.

Camminare in esse

Leggo ancora il v.10:

“Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le buone opere che Dio ha precedentemente preparato, perché le compiamo.” (Efesini 2:10 LND)

Dio ha precedentemente preparato le buone opere perché le compiamo. Una traduzione più letteraria dal testo greco sarebbe la seguente: “Dio ha precedentemente preparato le buone opere affinché in esse camminiamo”. Camminare descrive il modo secondo il quale uno vive, non soltanto qualcosa che uno fa. Camminare riguarda come uno vive tutte le ore, non solamente quello che uno fa in certi momenti.

Sapendo questo, possiamo capire meglio l'immensa differenza fra la religione e la vera vita cristiana. Spesso le religioni parlano di quello che uno deve fare e non fare. Invece la vera vita in Cristo è un cammino, non è solamente qualcosa che uno fa. La vita in Cristo riguarda quello che uno è, riguarda ogni passo in questo lungo viaggio verso il cielo.

Quindi, quando Dio ha predestinato di salvarci, ha predestinato anche che la nostra vita da figli di Dio sarebbe dovuta essere una vita dedicata a buone opere, ovvero dedicata a vivere costantemente alla gloria di Dio.

Proviamo una simile dichiarazione in Romani 6:4 che vi leggo:

“Noi dunque siamo stati sepolti con lui per mezzo del battesimo nella morte affinché, come Cristo è risuscitato dai morti per la gloria del Padre, così anche noi similmente camminiamo in novità di vita.” (Romani 6:4 LND)

Questo brano parla del fatto che camminiamo in novità di vita. È novità di vita perché chi è in Cristo è una nuova creatura. La nostra nuova vita in Cristo è una vita, non è solo qualcosa che si fa. Riguarda chi siamo in ogni momento.

Per poter compiere buone opere e così portare gloria a Dio, dobbiamo essere vasi puri, riconoscendo e confessando i nostri peccati e camminando in santità. Solo allora saremo utili al servizio del nostro Signore Gesù Cristo, il nostro padrone. Leggo l'esortazione che troviamo in 2Timoteo 2:21:

“Se dunque uno si purifica da queste cose, sarà un vaso ad onore, santificato e utile al servizio del padrone, preparato per ogni buona opera.” (2Timoteo 2:21 LND)

Solo dimorando in Cristo possiamo compiere buone opere e portare vero frutto che durerà.

Alcuni brani che parlano di buone opere

È importante comprendere che le buone opere devono essere una parte centrale della nostra vita in Cristo se siamo veramente salvati. Brano dopo brano, la Bibbia parla dell'importanza delle buone opere.

Senza tante spiegazioni, voglio leggere alcuni di questi brani e vedrete quanto le buone opere sono importanti nella vita di un vero credente.

In 2Corinzi 9, Paolo sta parlando ai credenti di Corinto per quanto riguarda un'offerta per aiutare i credenti poveri a Gerusalemme. Vi leggo il v. 9:

“Ora Dio è potente di fare abbondare in voi ogni grazia affinché, avendo sempre il sufficiente in ogni cosa, voi abbondiate per ogni buona opera,” (2Corinzi 9:8 LND)

Avete notato che Dio fa abbondare la Sua grazia in un credente affinché quel credente abbondi in ogni buona opera? Quando abbondiamo in buone opere, produciamo il frutto di cui leggiamo nel v.12 di 2Corinzi 9.:

“Poiché l’adempimento di questo servizio sacro non solo supplisce alle necessità dei santi, ma produce anche abbondanza di ringraziamenti verso Dio,” (2Corinzi 9:12 LND)

Le buone opere producono abbondanti ringraziamenti verso Dio e così glorificano Dio.

In Colossesi 1:9-11 troviamo un brano in cui Paolo prega per i credenti, una preghiera che vale anche per noi. Notate quello che è un cammino degno del Signore. Leggo dal v.9 al 11:

“9 Perciò anche noi, dal giorno in cui abbiamo sentito questo, non cessiamo di pregare per voi e di chiedere che siate ripieni della conoscenza della sua volontà, in ogni sapienza ed intelligenza spirituale, 10 perché camminiate in modo degno del Signore, per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio, 11 fortificati con ogni forza, secondo la sua gloriosa potenza, per ogni perseveranza e pazienza, con gioia,” (Colossesi 1:9-11 LND)

Avete visto che la maniera di camminare in modo degno del Signore è di portare frutto in ogni opera buona e anche di crescere nella conoscenza di Dio? Una vita piena di buone opere è fondamentale per camminare in modo degno di Dio.

Anche quando Paolo pregava per i credenti di Tessalonica, pregava affinché potessero avere la grazia di essere confermati in ogni buona parola e opera. Vi leggo 2Tessalonicesi 2:16,17:

“16 Ora, il Signor nostro Gesù Cristo stesso e Dio nostro Padre, che ci ha amati e ci ha dato per grazia una consolazione eterna e una buona speranza, 17 consoli i vostri cuori e vi confermi in ogni buona parola ed opera.” (2Tessalonicesi 2:16-17 LND)

Anche noi dovremmo pregare che Dio consoli i cuori e confermi gli altri in ogni buona parola e opera. Un vero credente ha una vita piena di ogni buona opera e buona parola. Tu, vivi così? Edifichi le persone intorno a te ed anche altri? Stimoli le persone a dare gloria a Dio?

In 1Timoteo, Paolo spiega che Dio vuole che le donne non si vestano con trecce d'oro o di abiti costosi, ma di buone opere. Leggo 1Timoteo 2:9-10:

“9 Similmente le donne si vestano in modo decoroso, con verecondia e modestia e non di trecce o d’oro, o di perle o di abiti costosi 10 ma di buone opere, come conviene a donne che fanno professione di pietà.” (1Timoteo 2:8-10 LND)

Quindi, una donna di Dio cerca la sua bellezza in una vita ricca di buone opere. Voi, sorelle, cercate la vostra bellezza in questo modo?

In un altro brano di 1Timoteo, Paolo spiega quello che Timoteo deve ordinare ai ricchi nella Chiesa. Leggo 1Timoteo 6:17,18:

“17 Ordina ai ricchi di questo mondo di non essere orgogliosi, di non riporre la loro speranza nell’incertezza delle ricchezze, ma nel Dio vivente, il quale ci offre abbondantemente ogni cosa per goderne, 18 di fare del bene, di essere ricchi in buone opere, di essere generosi e di essere pronti a dare,” (1Timoteo 6:17-18 LND)

Anche qua vediamo quanto le buone opere sono fondamentali nella vita di un credente. I ricchi dovevano usare le loro ricchezze per compiere opere che portavano gloria a Dio.

Un altro passo che rende chiaro qual è la via che il Signore ha tracciato per noi è 2Timoteo 3:16,17, che spiega che le Scritture ci preparano a compiere ogni buona opera. Leggo 2Timoteo 3:16,17:

“16 Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia, 17 affinché l’uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera.” (2Timoteo 3:16-17 LND)

Lo scopo della vita di un credente è di vivere in modo da portare continuamente gloria a Dio e questo lo facciamo compiendo ogni buona opera.

Facendo riferimento a Tito 2, troviamo ancora che Gesù Cristo ci ha salvato affinché vivessimo una vita piena di buone opere. Leggo Tito 2:11-14:

“11 Infatti la grazia salvifica di Dio è apparsa a tutti gli uomini, 12 e ci insegna a rinunziare all’empietà e alle mondane concupiscenze, perché viviamo nella presente età saggiamente, giustamente e piamente, 13 aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo, 14 il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e purificare per sé un popolo speciale, zelante nelle buone opere.” (Tito 2:11-14 LND)

Cristo ha dato Se stesso per salvarci, affinché fossimo un popolo speciale Suo, zelante nelle buone opere. Ricordate che avere zelo vuol dire avere una forte passione per qualcosa, perciò essere zelante per le buone opere vuol dire avere una grande passione di compiere buone opere, ovvero avere una grande passione di vivere per la gloria di Dio.

Andando avanti nel libro di Tito, che è un'epistola in cui Paolo sta spiegando a Tito cosa serve per rendere la Chiesa matura, consideriamo assieme tre versetti tratti dal capitolo 3. Notate l'importanza di vivere una vita dedicata a buone opere. Leggo Tito 3:1,8,14:

“Ricorda loro di essere sottomessi ai magistrati e alle autorità, di essere ubbidienti, pronti ad ogni opera buona,” (Tito 3:1 LND)
“Sicura è questa parola, e voglio che tu affermi con forza queste cose, affinché quelli che hanno creduto in Dio abbiano cura di applicarsi a opere buone. Queste sono le cose buone e utili agli uomini.” (Tito 3:8 LND)
“Or imparino anche i nostri a dedicarsi a buone opere per i bisogni urgenti, affinché non siano senza frutto.” (Tito 3:14 LND)

Ripetutamente la parola di Dio ci fa capire che, quando Dio salva una persona, lo fa affinché la persona cammini in modo da avere una vita piena di buone opere, ovvero una vita che porti gloria a Dio giorno per giorno. La tua vita è così?

Per vivere così, abbiamo bisogno gli uni degli altri. Ebrei 10:24 ci esorta a stimolarci reciprocamente all'amore e al compiere buone opere:

“E consideriamo gli uni gli altri, per incitarci ad amore e a buone opere,” (Ebrei 10:24 LND)

Da tutti questi brani, è chiarissimo che Dio ci ha salvati per compiere le buone opere che Egli ha precedentemente preparato per noi. Una vita che non è dedicata alle buone opere è una vita che non mostra frutti della vera salvezza. Se siamo salvati, esistiamo come nuove creature per la gloria di Dio. Viviamo alla gloria di Dio!

Applicando tutto questo

Allora, se tu sei in Cristo Gesù, che vita hai? Perché esisti? Qual è lo scopo della tua vita?

Ricordati, come abbiamo visto ancora in questo brano, che, se tu sei salvato, sei salvato come opera di Dio. La tua salvezza è per grazia, non per le tue opere.

Il fatto che è Dio che salva non esclude che una persona deve ravvedersi e credere per essere salvata ma, come abbiamo visto nei versetti precedenti, anche la nostra fede è un dono di Dio, come lo è anche il nostro ravvedimento, concordemente a quanto vediamo in Atti 11:18.

Siamo stati creati come nuove creature in Cristo Gesù. Egli è la nostra vita, la nostra giustizia, la nostra santificazione, la nostra redenzione.

Ricordate poi che siamo stati salvati per le opere buone, non come qualcosa da fare solo ogni tanto, ma affinché la nostra vita ne sia piena. Dio ci ha salvati affinché vivessimo per la gloria di Dio, camminando nelle buone opere, riempendo la nostra vita con buone opere, opere che portano gloria a Dio.

Quindi, quando valuti la tua vita, quando decidi come investire la tua giornata o anche solamente quell'ora libera che hai, tieni ben presente che, come figlio di Dio, tu esisti per la gloria di Dio. Che questa sia la base di ogni nostra scelta e decisione.

Aggiungo anche una parola a voi che non siete salvati: vivere una vita che non è per la gloria di Dio è vivere una vita sprecata ed è una vita che porterà ad un'eternità sprecata, lontana dalla presenza di Dio, in un tormento eterno. Non sprecare la tua vita e la tua eternità, rivolgiti a Gesù Cristo per la salvezza! Scoprì la gioia di essere una nuova creatura in Cristo Gesù e di vivere per qualcosa di eterno, la gloria di Dio.

Che Dio ci aiuti a vivere per la Sua gloria, ora e sempre!