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Trionfare in Cristo - 2 Corinzi 2:14-17

sermoni di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per domenica, 21 febbraio, 2010 ---- cmd na -----
Parole chiave: vittoria in Cristo, evangelizzare, trionfare in Cristo, risultati del Vangelo.

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Qual è il ruolo e l'impegno più importante che si può avere nel mondo? Senza dubbio, fra tutti i ruoli importanti che l'uomo può avere, uno dei più importanti in assoluto è quello di annunciare il Vangelo di Gesù Cristo ad altri. Oggi, con l'aiuto di Dio, vogliamo esaminare 2Corinzi 2:14-17, un brano in cui l'apostolo Paolo descrive quest'opera divina, opera in cui Dio stesso parla tramite uomini e donne come noi.

Quindi trovate con me 2Corinzi 2:14-17, in cui Paolo sta parlando del suo ministero e descrive quello che succede quando parliamo del Vangelo di Cristo ad altri. Leggo 2Corinzi 2:14-17:

“14 Or sia ringraziato Dio il quale ci fa sempre trionfare in Cristo e attraverso noi manifesta in ogni luogo il profumo della sua conoscenza. 15 Perché noi siamo per Dio il buon odore di Cristo fra quelli che sono salvati, e fra quelli che periscono; 16 per questi un odore di morte a morte, ma per quelli un odore di vita a vita. E chi è sufficiente a queste cose? 17 Noi non falsifichiamo infatti la parola di Dio come molti altri, ma parliamo in sincerità come da parte di Dio, davanti a Dio in Cristo.” (2Corinzi 2:14-17 LND).

Sia ringraziato Dio

Paolo inizia questo brano ringraziando Dio. Poco prima, egli aveva parlato di quanto terribile fosse la sua afflizione mentre proclamava il Vangelo. Nonostante le tante prove e le difficoltà cui andava incontro, Paolo trovava sempre motivi concreti per ringraziare Dio. Egli sapeva che le sofferenze erano per un momento, mentre la gloria che ci aspetta sarà per l'eternità.

E tu trovi sempre motivo di ringraziare il Signore? O che possiamo essere un popolo che abbonda nel ringraziamento!

Dio ci fa sempre trionfare in Cristo

Andando avanti nel v.14, Paolo dichiara qualcosa di incredibile, qualcosa che Dio fa tramite noi in Cristo. Leggo il v.14:

“Or sia ringraziato Dio il quale ci fa sempre trionfare in Cristo e attraverso noi manifesta in ogni luogo il profumo della sua conoscenza.” (2Corinzi 2:14 LND).

Quando come Paolo viviamo per la gloria di Dio, Dio ci fa sempre trionfare in Cristo! Paolo sta parlando del fatto di proclamare il Vangelo e dice che Dio fa trionfare sempre coloro che proclamano il Vangelo di Gesù Cristo.

---- Che cosa significa trionfare?

Cosa vuol dire trionfare? Il termine era usato soprattutto per descrivere una vittoria di guerra. Il generale vittorioso tornava trionfante dopo la guerra e faceva una processione in città, mostrando a tutti il bottino di guerra! Troviamo la parola trionfare solo un'altra volta nel Nuovo Testamento, in Colossesi 2:15, parlando dell'opera di Gesù Cristo sulla croce e della Sua vittoria su Satana e sulle potestà delle tenebre, in una guerra spirituale. Leggo Colossesi 2:14,15:

“14 Egli ha annientato il documento fatto di ordinamenti, che era contro di noi e che ci era nemico, e l’ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce; 15 avendo quindi spogliato le potestà e i principati, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro in lui.” (Colossesi 2:14-15 LND).

Sulla croce e nella risurrezione, Gesù Cristo ha spogliato le potestà e i principati vincendo su di loro e di loro ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro! In altri termini, li ha sconfitti sonoramente.

Quindi trionfare è un termine che si riferisce ad una grande vittoria sopra i nemici in una guerra.

Quando perciò questo brano dichiara che Dio ci fa sempre trionfare in Cristo Gesù, vuol dire che facciamo parte di una grande vittoria di Dio. È la vittoria sul peccato e sulla morte ed è la vittoria su tutti quelli che si ribellano contro Dio. È la vittoria in Gesù Cristo!

--- La vittoria del mondo:

Quanto diversa è la vittoria in Cristo da qualsiasi altra vittoria che il mondo ci offre. Pensate alle vittorie legate a questo mondo. Qualunque vittoria legata a questo mondo passerà e i suoi benefici saranno persi per sempre. Tutto quello che si può vincere in questo mondo sarà perso alla morte, se non prima. Che importa riportare una vittoria se quello che uno vince sarà sicuramente perso? Che senso ha celebrare una processione trionfale se dopo il premio riportato diventerà il bottino di qualcun altro?

La vittoria del mondo è una vittoria con poco valore, anzi, è una vittoria vuota, perché sarà persa per sempre.

La vera vittoria non è legata alle cose di questo mondo, che comunque passeranno tutte. La vera vittoria è una vittoria che durerà eternamente! La vera vittoria è la vittoria in Gesù Cristo, quando noi vinciamo il nostro peccato, quando vinciamo il male che cerca di tenerci lontani da Dio, quando vinciamo il nostro orgoglio, la concupiscenza degli occhi e la concupiscenza della carne! La vera vittoria ci fa vincere la morte e ci dà la vita eterna con Dio. Questa vittoria ci porta a godere le vere benedizioni, quelle benedizioni che dureranno per tutta l'eternità.

Dio ci ha creati in modo che vogliamo vincere. In sé, voler vincere non è male. Ciò che importa è voler vincere per quello che vale la pena vincere. L'unica cosa per la quale vale la pena vincere è la vittoria che durerà nell'eternità, la vittoria che abbiamo in Cristo Gesù. In Cristo Gesù Dio ci fa sempre trionfare quando viviamo per la Sua gloria.

Trionfare nel proclamare il Vangelo

L'apostolo Paolo poteva dichiarare che Dio ci fa sempre trionfare in Cristo perché aveva una vita dedicata a vivere alla gloria di Dio. Egli trionfava sempre quando proclamava il Vangelo. Ma in che senso trionfava?

Paolo non cercava ricchezze terrene, Paolo non cercava l'approvazione degli uomini, non cercava gloria dagli uomini, non cercava i piaceri della vita. Paolo cercava una ed una sola cosa: conoscere sempre di più Gesù Cristo e far conoscere Gesù Cristo ad altri!

Avendo quest'unico traguardo, dedicandosi totalmente a questo, nonostante le difficoltà, nonostante la persecuzione, nonostante quanto egli soffriva per il Vangelo, Paolo aveva sempre la vittoria in Gesù Cristo, Dio lo faceva sempre trionfare in Cristo!

Egli aveva la vittoria perché, quando annunciava la Parola di Dio, la Parola portava sempre il frutto che Dio intendeva producesse. Chi si dedica a parlare con altri di Cristo, sarà trionfante in Cristo. La Parola di Dio non torna mai a vuoto senza prima aver compiuto l'opera per la quale Dio la manda anche tramite i Suoi servi. Essa libera dalla morte e dal peccato e glorifica Dio nel giudizio.

La vittoria è in Cristo Gesù

Quanto è importante per noi capire che la vera vittoria è solamente in Cristo Gesù! Non si può cercare la vittoria in Gesù cercando le cose di questo mondo. Gesù non è un talismano, non è un porta fortuna, Gesù non è il nostro servo celeste che ci serve per ottenere quello che vogliamo noi. Gesù è il Salvatore, è il Signore dei signori e la vera vittoria in Gesù Cristo arriva quando desideriamo, come l'apostolo Paolo, conoscere sempre di più Gesù Cristo e farLo conoscere ad altri!

Ricordati che è Dio che ci fa trionfare. Non possiamo noi ottenere la vera vittoria per conto nostro. Infatti, qualunque vittoria che noi possiamo ottenere per conto nostro, con il nostro impegno, sarà una vittoria il cui premio alla fine verrà perso.

Dio ci fa trionfare in Cristo, non in noi stessi. Quando viviamo per la Sua gloria, come dichiara 1Corinzi 10:31, allora conosceremo la vittoria sempre in Cristo Gesù. Vi leggo quel passo:

“Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio.” (1Corinzi 10:31 LND).

Paolo viveva per la gloria di Cristo, annunciando il Vangelo e così trionfava sempre in Cristo, anche nelle sofferenze. Tu vivi in ogni cosa per la gloria di Cristo?

Cristo è vittorioso

Il motivo per cui coloro che vivono per la gloria di Cristo saranno sempre trionfanti in Lui, è perché Cristo è sempre trionfante!

In Matteo 16:18, Gesù, parlando delle persone che Egli salverà per formare la Chiesa, dichiara:

“...sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa e le porte dell’inferno non la potranno vincere.” (Matteo 16:18 LND).

Cristo Gesù è totalmente trionfante nella Sua opera di edificazione della Sua Chiesa.

In Apocalisse 6:2, leggiamo di Cristo quando ritornerà sulla terra. Egli è trionfante, il Vincitore:

“E io vidi, ed ecco un cavallo bianco. E colui che lo cavalcava aveva un arco e gli fu data una corona, ed egli uscì fuori come vincitore e per vincere.” (Apocalisse 6:2 LND).

Quando Gesù Cristo ritornerà, si rivelerà come il Vincitore di tutto e di tutti. Egli vincerà su ogni nemico e sarà assolutamente ed eternamente trionfante!

La nostra vittoria è in Cristo, come leggiamo in 1Corinzi 15:57:

Abbiamo la vittoria in Cristo. (1Corinzi 15:57 LND).

In Gesù Cristo, noi abbiamo vittoria sul mondo. È la nostra fede in Gesù Cristo che ci dà la vittoria sul mondo. Leggo 1Giovanni 5:4,5:

“4 Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. 5 Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio?” (1Giovanni 5:4-5 LND).

Quello che è nato da Dio vince il mondo! In altre parole, coloro che Dio fa nascere spiritualmente come Suoi figli e che dunque hanno fede in Gesù Cristo, vincono il mondo per mezzo della loro fede in Gesù Cristo. Costoro ottengono la vera vittoria, sono veramente trionfanti in Gesù Cristo.

Allora ti chiedo: “tu quale vittoria stai cercando?”. Stai cercando una vittoria terrena, che alla fine perderai sicuramente, oppure stai cercando la vera vittoria, la vittoria in Cristo Gesù?

L'unico modo di trionfare sempre è di vivere nella gloria di Gesù Cristo dedicandoti totalmente alla Sua gloria in tutto quello che fai e con tutto quello che sei. Vivendo così, Dio ti farà trionfare sempre in Cristo Gesù.

Dio manifesta il profumo della Sua conoscenza tramite noi

Passiamo ora alla seconda parte del v.14, che parla di come Dio si serve di noi in modo incredibile. Leggo ancora il versetto:

“Or sia ringraziato Dio il quale ci fa sempre trionfare in Cristo e attraverso noi manifesta in ogni luogo il profumo della sua conoscenza.” (2Corinzi 2:14 LND)

Paolo dichiara che, attraverso noi, Dio manifesta in ogni luogo il profumo della Sua conoscenza. Consideriamo di chi Paolo sta parlando e poi che cosa vuol dire manifestare il profumo della conoscenza di Dio.

Prima di tutto, Paolo sta parlando di se stesso e degli altri che, insieme a lui, vivevano per proclamare Gesù Cristo ad altre persone. Paolo viveva per la gloria di Dio, proprio come dovrebbe vivere ogni vero credente. Paolo non viveva per se stesso, ma viveva per Dio. Quando noi viviamo per la gloria di Dio, quando il nostro tesoro è Gesù Cristo, quando il nostro desiderio è di conoscere di più Cristo e di farlo conoscere ad altri, allora Dio opererà in noi e attraverso noi manifesterà il profumo della Sua conoscenza ad altri.

Pensate al concetto di profumo. Finché è chiuso in una bottiglia, non lo senti. Quando però viene aperta la bottiglia, il profumo può riempire tutta la casa. Conosciamo tutti cosa vuol dire entrare in una stanza o in una casa e subito essere accolti da un bel profumo.

Leggiamo un esempio di questo nel Vangelo di Giovanni, al capitolo 12, quando una certa Maria, una donna cui Cristo aveva perdonato i suoi tanti peccati, unse i piedi di Gesù con un olio profumato di Nardo, poco prima che Gesù stesso andasse alla croce. Leggo Giovanni 12:3:

Maria allora prese una libbra di olio profumato di nardo autentico di gran prezzo, ne unse i piedi di Gesù e li asciugo con i suoi capelli; e la casa fu ripiena del profumo di quest’olio. (Giovanni 12:3).

Avete notato come la casa intera fu ripiena del profumo di quell'olio? Questa è la funzione di un profumo. Quando la bottiglia viene aperta, il profumo sprigiona la sua essenza e riempie la casa con il suo odore.

Nell'Antico Testamento, Dio stabilì che fossero portati nel tempio, come parte dell'adorazione, incensi con un profumo particolarmente ricco.

Nel Nuovo Testamento impariamo che le nostre preghiere e le nostre lodi sono un odore soave gradito a Dio. Il sacrificio di Gesù Cristo era un profumo di odore soave. Leggo Efesini 5:2:

e camminate nell’Amore, come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio come un profumo di odore soave. (Efesini 5:2).

In Filippesi 4:18, Paolo parla del fatto che la generosa offerta che i Filippesi gli avevano mandato era, agli occhi di Dio, un profumo di odore soave. Leggo quel brano:

Adesso ho ricevuto tutto ed abbondo, sono ricolmo, avendo ricevuto da Epafrodito ciò che mi è stato mandato da voi, che è un profumo di odor soave, un sacrificio accettevole, piacevole a Dio. (Filippesi 4:18).

Quindi, un profumo ci trasmette l'idea di un qualcosa di molto ricco e gradevole.

Perciò, il poter manifestare il profumo di Cristo agli altri è un immenso privilegio, un privilegio che supera qualsiasi privilegio terreno.

Che cosa vuol dire che, tramite noi, Dio manifesta il profumo della Sua conoscenza?

Vuol dire che Dio ha scelto di usare persone deboli come noi per far conoscere Gesù Cristo agli altri! Avrebbe potuto usare angeli o fare arrivare una voce direttamente dal cielo ma, nel Suo piano perfetto, usa uomini imperfetti e deboli come noi per tale fine.

La verità di Gesù Cristo deve essere conosciuta per essere creduta. E Dio ha scelto la predicazione, l'annuncio del Vangelo come strumento principale che Egli usa per far conoscere la verità di Gesù Cristo.

Quindi, come popolo di Dio, essendo stato salvato dalle tenebre, essendo stato salvato per Cristo eternamente, il nostro ruolo sulla terra è quello di annunciare Gesù Cristo, di proclamare il giudizio e la salvezza in Gesù Cristo.

E quindi, come Chiesa, il nostro incarico qui sulla terra è quello di annunciare le verità di Gesù Cristo agli altri. Questa è la nostra responsabilità, questo è il nostro privilegio. Non siamo responsabili per i risultati, ma siamo responsabili di spargere la verità a tutti.

Quando parliamo di Cristo, Dio è all'opera attraverso noi per manifestare in ogni luogo in cui parliamo il profumo della Sua conoscenza. Tramite noi, Dio farà conoscere Cristo alle persone.

Risultati

È un immenso privilegio proclamare Cristo. Però, il risultato non sarà sempre uguale. Infatti questo profumo può essere sia un odore di morte, che un odore di vita. Leggo i vv.14-16:

“14 Or sia ringraziato Dio il quale ci fa sempre trionfare in Cristo e attraverso noi manifesta in ogni luogo il profumo della sua conoscenza. 15 Perché noi siamo per Dio il buon odore di Cristo fra quelli che sono salvati, e fra quelli che periscono; 16 per questi un odore di morte a morte, ma per quelli un odore di vita a vita. E chi è sufficiente a queste cose?” (2Corinzi 2:14-16 LND).

Noi siamo per Dio il buon odore di Cristo! Noi, che siamo nati e cresciuti nel peccato e che Dio ha salvato, nonostante che continuiamo a cadere, per la grazia e per l'opera di Dio in noi, siamo per Dio il buon odore di Cristo! Noi siamo quest'odore, sia fra quelli che sono salvati, sia fra quelli che periscono. Dio si serve di noi per spargere questo profumo agli altri.

L'annuncio del Vangelo deve arrivare ad ogni uomo. Non spetta a noi cercare di capire a chi annunciare il vangelo, ma abbiamo l'ordine, da parte di Dio, di parlare di Cristo con tutti. Infatti, è impossibile per noi sapere in anticipo il risultato che l'annuncio della Parola avrà. Parleremo con alcune persone che saranno salvate e con altre che invece periranno.

--- odore di morte a morte

Per quelli che periscono, l'odore di Cristo, ovvero le verità di Gesù Cristo che vengono loro annunciate, è un odore di morte a morte. Visto che queste persone non si ravvedono, visto che amano il loro peccato più di quanto amano la luce, la conoscenza di Gesù Cristo per loro è morte, morte eterna!

Rifiutare la notizia dell'offerta di perdono in Cristo Gesù è cadere sotto una sentenza di morte! Perciò la conoscenza di Gesù per chi Lo rifiuta come il Salvatore, è un odore di morte, un odore da cui non c'è scampo, un odore che porta alla morte eterna, la separazione eterna da Dio nel tormento eterno del lago di fuoco. Ecco quello che è l'odore della conoscenza di Gesù Cristo per coloro che non si ravvedono e non pongono la loro fede in Lui.

---- odore di vita a vita

Quanto diversa è invece la situazione di coloro che si ravvedono e credono in Gesù Cristo! Essi credono perché, quando ascoltano, Dio apre i loro cuori. Per chi si ravvede e crede in Cristo, ovvero accoglie il Vangelo, questo odore è un odore di vita a vita. È la notizia della vera vita, quella notizia che produce la vera vita in loro.

Infatti Dio dà vita tramite la predicazione del Vangelo. Lo Spirito di Dio vivifica i morti tramite la predicazione del Vangelo. Il Vangelo, per coloro che Dio salva, è un odore di vita che porta a vita.

È incredibile che lo stesso profumo di Cristo, che per certi è un odore di morte che porta alla morte eterna, per altri è invece un odore di vita, che porta alla vita eterna.

Perciò, a voi che siete figli di Dio, dico di pregare affinché Dio vi faccia comprendere sempre di più l'immensità del privilegio e della responsabilità di annunciare il Vangelo ad altri. Dio salva solamente tramite il Vangelo e perciò bisogna che questo profumo sia sparso e che arrivi a tutti.

Leggiamo della necessità che il Vangelo arrivi a tutti in Romani 10:

“12 Poiché non c’è distinzione fra il Giudeo e il Greco, perché uno stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. 13 Infatti: "Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato". 14 Come dunque invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare? E come udiranno, se non c’è chi predichi? 15 E come predicheranno, se non sono mandati? Come sta scritto: "Quanto sono belli i piedi di coloro che annunziano la pace, che annunziano buone novelle!".” (Romani 10:12-15 LND).

Noi, nonostante le nostre debolezze, nonostante le nostre cadute, siamo gli strumenti scelti da Dio per spargere il profumo della conoscenza di Cristo a tutti.

Chi è sufficiente a queste cose?

O fratelli e sorelle, chi è sufficiente a queste cose? Chi è degno, chi è capace con la propria forza di compiere quest'opera di importanza eterna? L'apostolo Paolo capiva benissimo che era un'opera divina, un'opera che l'uomo mortale non potrebbe mai compiere da solo. Vi leggo ancora quello che Paolo dichiara nei versetti 15,16:

“15 Perché noi siamo per Dio il buon odore di Cristo fra quelli che sono salvati, e fra quelli che periscono; 16 per questi un odore di morte a morte, ma per quelli un odore di vita a vita. E chi è sufficiente a queste cose?” (2Corinzi 2:15-16 LND).

Chi è sufficiente a queste cose? La risposta semplice e chiara è che nessuno di noi, per conto nostro, è sufficiente. Nessuno di noi è sufficiente ad un incarico così grande. Infatti, solamente se dimoriamo in Gesù Cristo possiamo portare frutto in quest'opera, come in ogni altra opera spirituale. Infatti, Gesù dichiara in Giovanni 15:

“4 Dimorate in me e io dimorerò in voi; come il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, così neanche voi, se non dimorate in me. 5 Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla.” (Giovanni 15:4-5 LND).

È impossibile per noi portare frutto se non dimoriamo in Cristo perché solamente quando dimoriamo in Cristo, Egli opera in noi e tramite noi per produrre frutto. E perciò nessuno è sufficiente in sé ad essere il profumo di Cristo che porta alla morte o che porta alla vita.

Non siamo sufficienti in noi stessi, però siamo sufficienti in Cristo! Infatti, in 2Corinzi 3:5,6, Paolo stesso risponde alla domanda “chi è sufficiente per queste cose?”. Ve lo leggo:

“5 non già che da noi stessi siamo capaci di pensare alcuna cosa come proveniente da noi stessi, ma la nostra capacità viene da Dio, 6 il quale ci ha anche resi ministri idonei del nuovo patto, non della lettera, ma dello Spirito, poiché la lettera uccide, ma lo Spirito dà vita.” (2Corinzi 3:5-6 LND).

La nostra capacità viene da Dio, non da noi stessi. Quanto è importante che ricordiamo che siamo incapaci in noi stessi a compiere questo ministero importante. Dobbiamo sempre ricordarci di questo per evitare tanto lo scoraggiamento quanto l'orgoglio. Siamo sufficienti solo in Cristo.

Quindi, se ti senti inadeguato a proclamare il Vangelo, ricordati che è vero perché sei insufficiente. Tu sei insufficiente in te stesso, ma non devi restare in te stesso. Tu puoi proclamare il Vangelo con potenza quando dimori in Gesù Cristo.

Non guardare alla tua debolezza, non guardare alle tue capacità, guarda a Cristo, guarda a Colui che ha formato la tua bocca, guarda alla potenza dello Spirito Santo che opera in noi.

Parliamo con sincerità, non con falsità

Per concludere questo brano, guardiamo insieme il versetto 17 in cui Paolo dichiara che lui e gli altri non parlavano con falsità, ma con sincerità. Leggo il v.17:

“Noi non falsifichiamo infatti la parola di Dio come molti altri, ma parliamo in sincerità come da parte di Dio davanti a Dio in Cristo.” (2Corinzi 2:17 LND).

Paolo poteva dire che non falsificava la parola di Dio come fanno molti altri. Già in quella epoca c'erano molti falsi insegnanti, persone che falsificavano la Parola di Dio. Nulla è cambiato, anche oggi tanti predicano un Vangelo diverso da quello vero. Quanto sarà terribile il giorno del giudizio per coloro che avranno falsificato la Parola di Dio. Costoro saranno ritenuti colpevoli di aver sviato tanti credenti e sarà loro riservata una punizione veramente terribile.

Anziché falsificare la Parola di Dio, Paolo e gli altri che erano con lui parlavano in sincerità come da parte di Dio e davanti a Dio in Cristo.

Due punti importanti che emergono da questi versi sono i seguenti: prima di tutto, Paolo sapeva di parlare da parte di Dio. Egli riconosceva di essere una portavoce di Dio e, in realtà, ognuno di noi è un portavoce di Dio quando parla con sincerità delle cose di Dio. O che possiamo prendere seriamente questa immensa responsabilità di essere un portavoce del Dio vivente!

In secondo luogo, Paolo sapeva che parlava davanti a Dio in Cristo. Egli sapeva che Dio ascoltava tutto quello che diceva, sapeva che Dio era presente, che egli era responsabile davanti a Lui e avrebbe risposto a Dio per tutto quello che diceva. Perciò Paolo aveva un santo timore di Dio, timore che lo spingeva a stare molto attento a quello che diceva.

O carissimi, quanto è importante che non falsifichiamo mai la Parola di Dio. Ci sono due modi in cui possiamo falsificare la Parola di Dio. Prima di tutto, possiamo falsificarla appositamente, dicendo e spacciando per vero quello che sappiamo non essere vero.

Però, possiamo anche falsificare la Parola di Dio se parliamo senza essere sicuri che quello che diciamo rispecchia veramente e precisamente quello che Dio dichiara.

Anche se questo non è fatto con la stessa motivazione malvagia, porta lo stesso cattivo frutto. Infatti, quello che così si predica è a tutti gli effetti un vangelo falso. Vi esorto dunque nel nome di Cristo: “Non fate questo! Non dite qualcosa se non siete sicuri che è la verità. È molto, ma molto meglio non dire un qualcosa che non sapete con certezza essere la verità”.

Come faceva Paolo, parliamo anche noi sia con sincerità, sia con verità. Parliamo non per scopi nostri, non per essere visti bene, non per qualche vantaggio nostro, ma parliamo per glorificare il nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.

Ricordiamoci sempre che noi parliamo da parte di Dio, davanti a Dio, in Cristo. Prendiamo con grande serietà questo impegno sacro.

Conclusione

Avendo visto questi versetti, possiamo dire che essi contengono molte verità a noi preziose. Prima di tutto, come Paolo, impariamo ad abbondare sempre nel ringraziamento! Abbiamo sempre tanto per cui ringraziare Dio! La tua vita è piena di ringraziamento?

Poi, ricordiamoci che, quando viviamo per la gloria di Cristo, Dio ci fa sempre trionfare in Cristo! In Cristo, abbiamo la vera vittoria, una vittoria che il mondo non può mai rubare, una vittoria che durerà tutta la vita e tutta l'eternità! O che gioia riflettere e meditare sulla nostra vittoria in Cristo!

Dio ci fa trionfare quando proclamiamo il Vangelo di Cristo, perché, tramite noi, Egli manifesta il profumo della Sua conoscenza. Noi siamo l'odore di Cristo nel mondo.

Noi, assieme a quelli che Dio salva, siamo l'odore di Cristo che conduce da vita a vita. La conoscenza di Cristo che noi spargiamo arriverà nei loro cuori e Dio vivificherà loro tramite questa parola.

Invece, per coloro che periscono, la conoscenza di Cristo che spargiamo sarà l'odore che li condurrà da morte a morte. Essa rende ancora più chiara la loro colpa davanti a Dio e porta alla loro morte eterna.

Alla luce dell'immensa importanza di quest'opera, chi è sufficiente per essa? Nessuno di noi è sufficiente con le proprie forze. Però, in Cristo, troviamo la forza di compiere quest'opera divina.

Quindi impegniamoci a spargere la conoscenza di Cristo a tutti! Viviamo per questo! Spendiamoci per questo!

Inoltre, state in guardia dal falsificare la Parola di Dio. State attenti a parlarne con verità e sempre con sincerità.

Ringraziamo Dio che l'odore di Cristo è arrivato a noi e che abbiamo ora il privilegio di spargerlo ad altri.

E a chi non ha ancora Cristo come Salvatore e Signore, rivolgo questa esortazione: “non lasciare che le verità che senti siano un odore che ti condurrà da morte a morte. Ravvediti e credi in Gesù Cristo, affinché le verità di Cristo siano per te un odore che ti porti da vita a vita!”

Ringraziato sia Dio per il Suo piano perfetto!