Aiuto Biblico

Atti 16:6-12 - Come Dio ci Guida

Sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org, per domenica, 10 novembre, 2013 -- cmd apb --
parole chiavi: guida di Dio, visioni, Spirito Santo, Paolo

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Hai mai pensato al fatto che il cammino della vita è sempre un cammino in cui stiamo percorrendo una strada che non abbiamo mai percorso prima? Cioè, mentre è vero che uno può imparare dal passato per avere più saggezza per il futuro, è anche vero che in realtà ogni stagione di vita è una nuova stagione. Passiamo ogni stagione e ogni età una volta sola. Ogni giorno abbiamo scelte da fare, grandi scelte e piccole scelte. Per poter scegliere bene, per poter vivere in modo da poter dare gloria a Dio, e non sprecare la nostra vita, per poter vivere in modo da non avere terribili rimpianti, abbiamo bisogno della guida di Dio.

Solamente con la guida di Dio possiamo capire la volontà di Dio, per vivere la vita per cui Dio ci ha creato.

Questo ci porta alla domanda: come ci guida Dio?

Dio ci guida in vari modi, il modo principale èla Parola di Dio. La Parola di Dio è il metro con il quale dobbiamo valutare ogni altra forma di guida e di insegnamento. La Parola di Dio è sicura, e non cambia. Qualunque forma di guida deve essere sottoposta totalmente alla Parola di Dio.

I principi della Parola di Dio ci guidano in ogni campo della vita. Però, ci sono decisioni in cui questi principi non ci indicano la strada da prendere. In questi casi, Dio ci guida con altri mezzi.

Oggi, vogliamo continuare il nostro studio del libro degli Atti, per capire alcuni modi in cui Dio guida i suoi servitori nel portare avanti la sua opera. Ci troviamo in Atti 16, e Paolo e Sila stanno viaggiando per confermare le chiese che Paolo e Barnaba avevano fondato nel primo viaggio, per evangelizzare nuove zone. A Listra, Paolo aveva scelto Timoteo come collaboratore. In quel caso, abbiamo visto che Dio guidò Timoteo a collaborare con Paolo tramite la richiesta di Paolo. Quindi un modo in cui Dio guida è mettere sul cuore di una persona che è già nel ministero di invitare qualcun altro a collaborare insieme a lui. Oggi, iniziamo con Atti 16:6, quando Paolo, Sila e Timoteo cercano di entrare in nuove regioni per evangelizzare, però, vengono impediti dallo Spirito Santo. Seguitemi mentre leggo i versetti 6 e 7.

“6 Mentre attraversavano la Frigia e la regione della Galazia, furono impediti dallo Spirito Santo di annunziare la parola in Asia. 7 Giunti ai confini della Misia, essi tentavano di andare in Bitinia, ma lo Spirito non lo permise loro.”

Paolo e gli altri volevano proclamare l'evangelo in una zona che veniva chiamata Asia, ma furono impediti dallo Spirito Santo. Quando cercarono di andare nella regione chiamata Bitinia, di nuovo lo Spirito non lo permise.

Come lo Spirito guida

Prima di tutto, consideriamo il fatto che è stato loro impedito di predicare nell'Asia. Lo Spirito Santo glielo ha impedito. Questa parola vuol dire vietare, vuol dire ostacolare, vuol dire opporsi, vuol dire non permettere. Spesso le circostanze non ci permettono di compiere una certa cosa, ovvero, siamo impediti dalle circostanze. Il fatto che Dio gestisce tutto, e ogni circostanza è sotto il suo controllo, vuol dire che in realtà, è Dio che guida tramite le circostanze.

Il fatto che questo brano dice solo che lo Spirito Santo impedì loro, non ci fa presumere che era qualcosa di miracoloso, né diretto. Dice semplicemente che Egli lo impedì loro. Quindi, molto probabilmente era per mezzo di circostanze, e essi capivano che era Dio che gestiva tutto.

Notate che il fatto che furono impediti vuol dire che Paolo e gli altri stavano cercando di entrare in quella zona. Cioè, non si può impedire uno che è fermo. Si può impedire solo se la persona sta tentando di fare qualcosa. E quindi è importante riconoscere che Paolo, Sila e Timoteo stavano cercando di entrare in una nuova zona per evangelizzare. Avevano ricevuto un mandato da Dio, e stavano tentando di ubbidire. Quanto è importante che noi ci impegniamo a vivere alla gloria di Dio. Certamente, dobbiamo seguire attentamente tutti i principi di Dio, e purtroppo questo spesso non viene fatto. Però, una volta che abbiamo accertato che siamo camminando secondo i principi di Dio, dobbiamo metterci a fare. Poi, sarà Dio ad impedirci tramite le circostanze.

Purtroppo, spesso non siamo attenti alla guida dello Spirito Santo. Ci mettiamo in testa di voler compiere una certa cosa, o fare qualcosa, e nonostante Dio ce lo impedisce, andiamo avanti a compiere quello che vogliamo noi. Quante volte ci troviamo fuori dalla volontà di Dio perché non abbiamo riconosciuto la sua guida, perché volevamo la nostra volontà, non la sua. Cercate la volontà di Dio!

Nel versetto 7, quando cercarono di andare in Bitinia, di nuovo lo Spirito Santo non lo permise. Il brano non dichiara in che modo, quindi, basta capire che in qualche modo, li ostacolava dall'entrare in Bitinia

Paolo e gli altri capivano che Dio li stava ostacolando dall'entrare in Bitinia, ma non sapevano ancora dove voleva che andassero. Spesso, Dio vuole la nostra ubbidienza in un passo, prima di rivelarci il suo prossimo passo per noi.

Paolo e gli altri ubbidirono, e, lasciando la Bitinia, andarono nella direzione opposto. Andarono a ovest, anziché a est, verso la costa.

La Visione di Paolo

Passiamo ai versetti 8 a 10. Leggo di nuovo i versetti 6 e 7 per il contesto.

“6 Mentre attraversavano la Frigia e la regione della Galazia, furono impediti dallo Spirito Santo di annunziare la parola in Asia. 7 Giunti ai confini della Misia, essi tentavano di andare in Bitinia, ma lo Spirito non lo permise loro. 7 Giunti ai confini della Misia, essi tentavano di andare in Bitinia, ma lo Spirito non lo permise loro. 8 Così, attraversata la Misia, discesero a Troas. 9 Durante la notte apparve a Paolo una visione. Gli stava davanti un uomo Macedone, che lo supplicava e diceva: "Passa in Macedonia e soccorrici". 10 Dopo che ebbe visto la visione, cercammo subito di passare in Macedonia, persuasi che il Signore ci aveva chiamati là per annunziare loro il vangelo.

Andarono a ovest, attraversando la Misia, e arrivarono a Troas, una città sulla costa. Là, durante la notte Paolo ebbe una visione di un uomo macedone, che lo supplicava di andare là per aiutarli. Quindi, in quest'occasione Dio guidò Paolo tramite una visione.

Consideriamo il fatto che Dio guidò Paolo con una visione. Che cosa vuol dire per noi questo? È normale avere visioni? È qualcosa che dobbiamo desiderare? Dobbiamo credere quando sentiamo persone che dicono di avere una visione da Dio?

Per capire la Bibbia correttamente, dobbiamo capire il contesto, e quando un avvenimento è qualcosa che Dio usa spesso, e quando invece è qualcosa che Dio usa raramente. Il fatto che Dio guidò Paolo con una visione qua non vuol dire che Dio usa questo mezzo con noi. Esaminiamo quello che il Nuovo Testamento insegna su questo argomento, per capire se è qualcosa di normale per un credente.

Prima di tutto, vedendo le visioni nel contesto biblico, è importante notare che nel Nuovo Testamento dopo l'ascensione di Cristo, le visioni sono estremamente rare, e sono sempre legate agli apostoli. Infatti, dopo la risurrezione di Gesù Cristo, ci sono solo cinque visioni nel Nuovo Testamento, escludendo Apocalisse, quando Dio rivelò all'Apostolo Giovanni il fine del mondo.

Vi elenco queste cinque visioni. In Atti 9, dopo che Cristo è apparso a Paolo vicino Damasco, Dio parlò ad Anania in visione comandandogli di andare da Paolo per imporgli le mani. In Atti 10 Pietro ebbe una visione in cui Dio gli insegnò che non doveva più considerare i gentili impuri. Poi abbiamo questa visione di Paolo in Atti 16. In Atti 18:9 Cristo apparve a Paolo in una visione per dirgli di non temere, perché aveva tante persone in quella città. Infine, in Atti 22:17 Paolo racconta di una visione che aveva avuto all'inizio del suo ministero, quando Cristo gli apparve dicendogli di lasciare Gerusalemme.

Quindi, le visioni sono estremamente rare, e sono sempre legate ad un apostolo. Oltre a questo, non troviamo alcun riferimento alle visioni nelle epistole, né alcun insegnamento. Quindi non ci sono né esempi, né insegnamenti che riguardano visioni per quanto riguarda le chiese e i credenti normali.

Da questo vediamo che Dio parlò tramite visioni in pochi casi. Quindi, non dobbiamo aspettare visioni da Dio. Noi abbiamo la Parola di Dio, e ci sono altri mezzi che Dio usa per guidarci.

Le cinque volte in cui troviamo delle visioni nella Bibbia erano tutti casi speciali. Paolo era l'Apostolo con il ministero più esteso di tutti, e Dio scelse di guidarlo tramite una visione, in quel momento, per mostrargli dove doveva andare per proclamare l'Evangelo. E infatti, doveva lasciare l'Asia e passare in Europa.

La Guida di Dio

Finora in questo brano, abbiamo visto Dio guidare Paolo e gli altri in due modi. Abbiamo appena visto che in questo caso, lo aveva guidato tramite una visione, che non è come Egli guida noi. Prima, avevamo visto come Dio lo guidò tramite le circostanze, che sono tutte gestite da Dio. Dio continua a guidare anche noi con le circostanze, aprendoci e chiudendoci le porte.

È importante capire che non ogni ostacolo è un impedimento da parte di Dio, infatti, a volte Dio permette ostacoli per insegnarci a perseverare e ad avere fede in lui. Cioè, a volte Dio ci mette davanti certi impedimenti per stimolarci ad avere più fede. Quindi, dobbiamo riconoscere se un impedimento è un modo in cui Dio che ci sta indicando che quella non è la via per noi, oppure se ci sta spronando ad avere più fede. È buono confrontare tutto con i principi della Parola di Dio, ed è anche buono cercare consigli da credenti maturi.

Similmente, non ogni porta aperta vuol dire che quella è la cosa da fare. A volte, abbiamo delle porte aperte che non sono la volontà di Dio, ma sono prove, per vedere se saremo fedeli ai principi di Dio.

Prego che avremo cuori sensibili ad ascoltare e anche a seguire la guida di Dio, in ogni decisione della vita.

Nulla Prende il Posto della Bibbia

È estremamente importante rendere chiaro che quando parliamo dei vari modi in cui Dio ci guida, nessuna guida di Dio può mai sostituire alcuna guida che abbiamo nella Bibbia. Infatti, nessuna guida è paragonabile alla Bibbia. Le circostanze possono mostrarci che una cera porta è aperta o è chiusa, ma non possono mostrarci se una porta è una porta giusta o sbagliata. Quello lo dobbiamo capire dai principi biblici. Solo dopo che abbiamo riconosciuto che una certa porta è pienamente conforme agli insegnamenti di Dio nella Bibbia possiamo considerare le circostanze, per vedere se quella porta è aperta o chiusa.

Infatti, nella Bibbia abbiamo tutto quello che serve per essere uomini completi, ovvero, uomini maturi in Cristo. Non serve alcun altro tipo di guida per essere uomini completi. In 2Timoteo 3:16,17 impariamo che la parola di Dio è ispirata da Dio, e ci rende completi. Ve lo leggo.

“16 Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia, 17 affinché l’uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera.” (2Timoteo 3:16-17 LND)

Tramite la parola di Dio l'uomo di Dio può essere completo, pienamente fornito per ogni buona opera. Quindi, per quanto riguarda le verità di Dio e gli insegnamenti di Dio, Dio ci guida solamente tramite le Bibbia.

Quando Dio ci guida tramite le circostanze, o quando Dio guida una persona, come Timoteo, a collaborare con Paolo tramite la richiesta di Paolo, questa guida non riguarda il capire le verità di Dio. Riguarda solamente delle decisioni pratiche, e se entrare in una certa porta o no.

Vi do un esempio pratico. Può darsi che un sabato hai varie possibilità di come investire il pomeriggio. Potresti andare ad incoraggiare un fratello, potresti studiare un libro della Bibbia più a fondo, o potresti aiutare tua moglie, che è molto presa dalle faccende di casa.

Tutte sono possibilità che sono conformi ai principi di Dio. Però prima di cercare una guida tramite le circostanze, dobbiamo considerare se c'è qualche principio di Dio che ci farebbe capire qual è la scelta migliore. Se no, allora, preghiamo di capire con l'intelligenza qual è la scelta che più glorifica Dio. A volte, Dio ci guiderà tramite le circostanze, e una porta aperta o una porta chiusa. Quando noi vogliamo fare la volontà di Dio, Egli ci guiderà.

Ubbidienza immediata

Tornando al brano, voglio farvi notare la reazione di Paolo e degli altri alla guida di Dio tramite la visione di Paolo. Leggo Atti 9:10.

9 Durante la notte apparve a Paolo una visione. Gli stava davanti un uomo Macedone, che lo supplicava e diceva: "Passa in Macedonia e soccorrici". 10 Dopo che ebbe visto la visione, cercammo subito di passare in Macedonia, persuasi che il Signore ci aveva chiamati là per annunziare loro il vangelo.

Notate che cercarono subito di passare in Macedonia. Erano persuasi che era il Signore che li aveva chiamati ad andare là per annunziare il Vangelo a quel popolo. E perciò, senza indugio, si diedero da fare per poter passare. Vediamo in questo i loro cuori pronti ad ubbidire totalmente e immediatamente. Questo è un esempio di cosa intende Cristo quando dichiara che le sue pecore ascoltano e seguono la sua voce. Quando Dio ci mostra qualcosa, principalmente tramite la parola di Dio, l'unica ubbidienza giusta è un'ubbidienza immediata e totale.

Ognuno di noi dovrebbe chiedersi come Dio risponde quando ci mostra una verità, o qualcosa che dovrebbe cambiare nella nostra vita. Magari ci mostra questo tramite la nostra lettura, oppure, tramite un insegnamento in chiesa, o tramite un fratello o una sorella.

Tu, che chiami Gesù il tuo Signore, sei pronto ad ubbidire immediatamente a Lui quando ti parla? Fratelli e sorelle, facciamo male solamente a noi stessi quando non ubbidiamo immediatamente a Dio. Impariamo a camminare veramente per fede, che in pratica vuol dire ubbidire a tutto quello che Dio ci mostra. L'apostolo Paolo viveva così. Seguiamo il suo esempio, come egli seguiva l'esempio di Cristo.

Luca, l'Autore di Atti

Voglio menzionare un piccolo dettaglio qui, che ci aiuta a capire qualcosa del libro degli Atti. Se avete notato, fino a questo punto, l'autore, Luca, parlava di Paolo e dei sui compagni sempre alla terza persona plurale. Parlava di loro, loro attraversarono la Frigia e la regione della Galazia. Loro discesero a Troas. Però, notate che dal versetto 10, Luca inizia a parlare alla prima persona plurale. Dice cercammo subito di passare in Macedonia, persuasi che il Signore ci aveva chiamati là per annunziare loro l'evangelo. Da questo, e dal fatto che in varie epistole Paolo menziona Luca come un suo compagno, comprendiamo che da Troas, Luca cominciò a viaggiare con Paolo. Più avanti, quando Paolo lascia Filippi, di nuovo Luca usa la terza persona, indicando che egli era rimasto a Filippi. Quindi, a volte vediamo che Luca viaggiava con Paolo, e in altri momenti Paolo lo lasciava o lo mandava in altri posti. Questo ci aiuta anche a capire perché la maggioranza del libro di Atti concentra sul ministero di Paolo. Dio aveva guidato Luca a viaggiare con Paolo, e poi a parlare dell'opera di Dio tramite Paolo. Ricordiamo però che l'opera era sempre di Dio.

Guida Tramite la Saggezza

Finora, abbiamo visto Dio guidare in vari modi. Ora, vogliamo notare un'ulteriore modo in cui Dio spesso ci guida. L'esempio che vediamo è come Paolo decise in quale città restare per predicare. Da quello che comprendiamo da questo brano, Dio guidò Paolo tramite il buon senno, e la saggezza che Dio ci dà quando camminiamo umilmente davanti a Lui. Leggiamo i versetti 11 e 12.

11 Perciò, salpando da Troas, ci dirigemmo a Samotracia, e il giorno seguente a Neapolis, 12 e di là a Filippi, che è la prima città di quella parte della Macedonia e una colonia romana; e restammo in quella città diversi giorni.

Paolo e gli altri sapevano di essere chiamati in Macedonia, però essa è una regione estesa. Da quello che il brano dice, Dio non aveva dato alcuna indicazione precisa su dove dovevano andare una volta giunti in Macedonia.

Allora, come potevano sapere in quale città predicare? In questo caso, e molto spesso nella nostra vita, Dio ci guida quando usiamo il buon senno per applicare i principi di Dio alle circostanze.

Per esempio, abbiamo visto nel primo viaggio missionario che Paolo e Barnaba andarono quasi sempre nelle sinagoghe per prima cosa, perché là trovavano persone timorate di Dio, che già studiavano le scritture, e perciò erano persone preparate che già aspettavano il Messia. In altre parole, Paolo e Barnaba avevano valutato e vedevano come saggio iniziare dalle sinagoghe quando era possibile.

Allora qua, vediamo che passarono due città, Samotracia e Neapolis, senza fermarsi ad evangelizzare, mentre quando arrivarono a Filippi, rimasero per diversi giorni. Perché saltarono le prime due città, ma invece fermarono a Filippi? Il brano ci aiuta a capire la motivazione. Notate che il brano dichiara che Filippi era la prima città di quella parte della Macedonia. Inoltre, era una colonia romana. Quindi, Filippi era una città importante, la più importante città in quella zona. In altre parole, era una decisione strategica.

In questo, vediamo un terzo modo in cui Dio ci guida. Ci guida quando valutiamo bene e usiamo la sapienza che viene da Dio. Leggendo Atti, vediamo che solitamente era abitudine di Paolo cercare le città più importante. In questo, vediamo che Paolo aveva una strategia ben pensata, anche se egli era sempre pronto a seguire qualunque guida diversa che Dio gli avrebbe dato.

In altre parole, Paolo non sceglieva per caso le città dove si impegnava di più. Egli cercava le città più strategiche, che solitamente erano le città più grandi o più importanti di una zona. Non è difficile capire il suo ragionamento. Se fosse andato in una piccola città, è molto improbabile che tante persone di altre posti ci sarebbero andate. Invece, se fosse andato in una grande città, la più importante di una zona, era quasi sicuro che ci sarebbero state tante persone provenienti dalle città più piccole. Perciò, evangelizzare una città grande e importante era un modo strategico per raggiungere anche altri posti intorno a quella città.

E quindi, è importante capire che spesso, Dio ci guida per mezzo di decisioni che prendiamo con buon senno e saggezza, sempre conformi alla Parola di Dio. Paolo stava usando la sua saggezza per scegliere la città migliore da evangelizzare. Certamente, in qualunque momento Dio avrebbe potuto impedirlo, o guidarlo altrove. Però, senza una guida specifica da parte di Dio, è buono seguire il ragionamento che è fondato sui principi di Dio e le verità che Dio ci ha permesso di capire.

In realtà, questo è uno dei modi principali in cui Dio ci guida. E perciò, è importante per noi valutare ogni nostra decisione attentamente. Non bisogna decidere le cose a caso, non bisogna scegliere quello che preferiamo. Piuttosto vogliamo cercare per primo il regno di Dio, e la sua giustizia, e perciò in ogni decisione vogliamo valutare attentamente l'opzione che abbiamo davanti a noi, per cercare di capire qual'è quella migliore.

Infatti, alcuni anni più tardi Paolo scrisse ai credenti che Dio aveva salvato a Filippi, nell'epistola ai Filippesi, e spiegò loro della sua preghiera perché loro avessero più sapienza per scegliere bene. Vi leggo una parte della sua preghiera per loro in Filippesi 1:9-11.

“9 E per questo prego che il vostro amore abbondi sempre di più in conoscenza e in ogni discernimento, 10 affinché discerniate le cose eccellenti e possiate essere puri e senza macchia per il giorno di Cristo 11 ripieni di frutti di giustizia che si hanno per mezzo di Gesù Cristo, alla gloria e lode di Dio.” (Filippesi 1:9-11 LND)

In questa preghiera, Paolo prega che Dio operi nei credenti affinché crescano in conoscenza e in ogni discernimento, questo affinché possano discernere, cioè riconoscere e scegliere, le cose eccellenti. In altre parole, spesso davanti a noi abbiamo più opzioni. Possono essere tutte buone, ma non tutte avranno lo stesso valore. È importante avere da Dio saggezza per poter riconoscere e discernere qual è la scelta migliore, la scelta eccellente. Se non scegliamo la via eccellente, vuol dire che il nostro impegno porterà meno frutto alla gloria di Dio, e il nostro tempo non sarà ben speso. E perciò Paolo prega specificamente questo per i credenti, e anche noi dobbiamo pregare per questo motivo per noi stessi e gli uni per gli altri.

E quindi il punto da notare è che Paolo e gli altri valutavano attentamente la situazione che avevano davanti, in modo da scegliere con saggezza quello che dovevano fare.

Noi dovremmo fare la stessa cosa in tutte le nostre decisioni. Dobbiamo considerare tutti i vari aspetti di ogni decisione, e quali possono essere i risultati di quella decisione. Nel mondo, spesso si guarda solo ai fattori immediati. Noi dobbiamo tener conto invece dei principi di Dio, e anche di dove una decisione potrebbe portarci.

Quindi, per esempio dobbiamo considerare come una data decisione può incidere sull'avere o non avere porte aperte per evangelizzare, e come potrebbe influenzare il nostro cammino cristiano.

Se per esempio una decisione mi impegna moltissimo, potrebbe ostacolarmi dall'aver ampio tempo per lo studio della Parola di Dio, e anche dall'aver tempo da dedicare a altri credenti, e tempo per evangelizzare. Quindi, anche se la decisione in sé potrebbe essere qualcosa di valido, vogliamo considerare qual effetto avrà sulla nostra crescita spirituale e sul nostro servizio per Dio.

Chiaramente, vogliamo scegliere quello che ci aiuterà a crescere in Cristo. Vogliamo valutare attentamente le decisioni in famiglia, per investire bene il tempo che abbiamo di influenzare gli uni gli altri e soprattutto i nostri figli. Vogliamo valutare bene con i principi di Dio ogni forma di divertimento, e come educare i nostri figli, e come investire il nostro tempo e spendere i nostri soldi.

Come Chiesa, vogliamo considerare i vari modi in cui potremo evangelizzare, e cercare di capire quelli utili per raggiungere più persone con l'evangelo. Chiaramente, dobbiamo essere sempre aperti alla guida dello Spirito Santo che potrebbe impedirci di andare avanti in una certa via. Ma dove Egli non ci dà una guida precisa, vogliamo crescere nel valutare attentamente per usare la saggezza che abbiamo da Dio nel decidere le cose.

Conclusione

In questi sette versetti che abbiamo considerato oggi, abbiamo visto Dio guidare Paolo e gli altri in tre modi diversi. Per primo, li guidava tramite le circostanze. Lo Spirito Santo impedi loro, e non permise loro di andare avanti in una certa direzione. È una benedizione quando Dio ci mostra la sua guida, aprendo o chiudendoci una porta. Chiaramente, non dobbiamo mai seguire una circostanza se ci fa andare contro qualsiasi verità della Parola di Dio. Però, in casi in cui ci sono più possibilità, spesso Dio ci guida con porte aperte o chiuse, ovvero, le circostanze.

In questo brano, abbiamo visto Dio guidare Paolo tramite una visione. Però, considerando le visioni alla luce di tutto il Nuovo Testamento, abbiamo visto che Dio non insegna che le visioni sono qualcosa per i credenti normali. Noi abbiamo tutta la Parola di Dio, che è completa e può renderci completi e maturi. Quindi, la visione non è come Dio ci guida. Piuttosto, noi abbiamo la Parola di Dio.

Poi, il terzo modo in cui Dio ci guida è tramite la nostra intelligenza e sapienza quando ci impegniamo ad applicare le verità che Dio ci ha dato tramite la sua Parola. Quindi, conoscendo il carattere di Dio, conoscendo gli insegnamenti di Dio e principi di Dio dalla Bibbia, valutiamo le decisioni davanti pregando per avere la saggezza di discernere la decisione migliore, quella eccellente. Molte delle decisioni che prendiamo di giorno in giorno sono di questo tipo. E perciò, come Paolo pregava per i credenti di Filippi, dobbiamo pregare gli uni per gli altri che possiamo crescere in conoscenza e discernimento.

Chiaramente, la guida di Dio vale ben poco se non siamo pronti a seguirla. Perciò, da una parte voglio incoraggiare tutti ad utilizzare i vari modi in cui Dio ci guida. Soprattutto dobbiamo crescere nel conoscere veramente la Parola di Dio. Però voglio anche incoraggiare ciascuno di noi ad essere ben pronto a seguire quello che ci dice il Signore, il nostro buon Pastore.

Ringrazio Dio che Paolo era attento a seguire Dio, perché tramite la sua obbedienza l'evangelo ha raggiunto l'Europa, e quindi noi. Noi siamo frutti dell'ubbidienza di Paolo in quel viaggio. Quando leggiamo la Bibbia, non manchiamo di notare come essa si applica alla nostra vita oggi.

O che possiamo essere un popolo che ascolta e veramente segue e il nostro Pastore, Gesù Cristo. Grazie a Dio per la sua guida.