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Umili per Poter Imparare – Atti 11

sermone di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per domenica, 8 settembre, 2013 --- cmd ap ---
parole chiavi: umiltà, dottrina, vero amore, cura per gli altri, Barnaba, Saulo, Antiochia, cristiani

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L'Umiltà di Cambiare

Nella vita, a volte, quello che crediamo non è come crediamo. Crediamo di avere capito bene, ma in realtà sbagliamo. La domanda importante è se siamo aperti a ascoltare veramente quando qualcuno presenta una posizione diversa da quella in cui abbiamo creduto finora. Tu hai l'umiltà di ascoltare di cuore, e valutare quello in cui hai creduto finora?

Se ricordate, in Atti 10 abbiamo letto della prima volta che l'evangelo è arrivato ai gentili. Dio mandò Pietro a casa di Cornelio, e salvò Cornelio e quelli di casa sua. Allora, diventò chiaro a Pietro che la salvezza in Gesù Cristo non era solamente per Giudei e samaritani, ma era anche per i gentili, per tutte le persone del mondo.

Come succede anche oggi, la notizia di quello che era successo in casa di Cornelio era arrivata a Gerusalemme prima di Pietro. E così quando Pietro tornò a Gerusalemme, si trovò con un grande problema.

Oggi vogliamo considerare Atti 11, che racconta quello che è successo quando i credenti Giudei a Gerusalemme hanno sentito la notizia che Dio aveva salvato gentili. La loro reazione fu negativa all'inizio. Però, erano umili e pronti ad ascoltare Pietro, con i cuori aperti, e grazie a questo, cambiarono posizione. Questo è un esempio importante per noi. Leggiamo Atti 11, iniziando con i versetti 1 a 3.

“1 Or gli apostoli e i fratelli che erano in Giudea vennero a sapere che anche i gentili avevano ricevuto la parola di Dio. 2 E, quando Pietro salì a Gerusalemme, quelli che erano circoncisi contendevano con lui 3 dicendo: "Tu sei entrato in casa di uomini incirconcisi e hai mangiato con loro!".

Appena Pietro tornò a Gerusalemme, certi credenti lo contestarono. Lo criticavano perché era entrato in casa di un gentile.

Chi erano questi credenti? Tutti i credenti di Gerusalemme erano giudei. Perciò, essendo denominati “quelli che erano circoncisi”, ciò probabilmente indica quei credenti che erano più attaccati ai riti giudaici. Pur credendo in Cristo, erano ancora molto attaccati ai riti e alle pratiche del giudaismo. Quindi, per loro, era sbagliato che Pietro era entrato in casa di un gentile.

Notate che non parlavano del fatto che Dio aveva salvato i gentili. Parlavano del fatto che Pietro era entrato in casa di un gentile. Quando noi ci concentriamo su un punto piccolo, ignorando una verità molto più grande, spesso questo è un segno che qualcosa non va nel nostro cuore.

Comunque, andiamo avanti nel brano, e vediamo come Pietro spiega a loro e a tutti ciò che Dio aveva fatto, aiutando tutti a capire che quello che era successo era opera di Dio, senza ombra di dubbio. Riprendo a leggere il brano dal versetto 4.

La maggioranza di quello che Pietro spiega qua lo abbiamo già letto nel capitolo 10. Però, c'è qualche dettaglio nuovo. Notate ancora che l'insieme degli avvenimenti rendeva chiaro che tutto era da Dio. Pietro inizia raccontando la visione che aveva avuto quel giorno a Ioppe, prima che gli uomini di Cornelio arrivassero da lui Leggo dal 4 a 10.

4 Ma Pietro cominciando dall’inizio, spiegò loro per ordine come si erano svolti i fatti dicendo: 5 "Io stavo pregando nella città di Ioppe, quando fui rapito in estasi ed ebbi una visione: un oggetto, simile a un gran lenzuolo tenuto per i quattro capi, scendeva come se fosse calato giù dal cielo e giunse fino a me. 6 Guardandovi attentamente dentro scorsi e vidi quadrupedi, fiere, rettili della terra e uccelli del cielo. 7 E udii una voce che mi diceva: "Pietro, alzati, ammazza e mangia". 8 Ma io dissi: "Niente affatto, Signore, poiché non mi è mai entrato in bocca nulla di impuro o di contaminato". 9 Ma la voce mi rispose per la seconda volta dal cielo: "Le cose che Dio ha purificato, non farle tu impure". 10 E ciò accadde per tre volte, poi ogni cosa fu di nuovo ritirata in cielo.

La visione e la voce erano chiare: Dio aveva purificato qualcosa che prima i Giudei consideravano impuro. Non dovevano più considerarlo impuro.

Poi, Pietro continua, raccontando come i tre uomini arrivarono, e lo Spirito Santo gli disse di andare con loro senza alcuna esitazione. Leggo dal versetto 11 al versetto 14

11 In quello stesso momento tre uomini, mandati a me da Cesarea, si presentarono alla casa dove mi trovavo. 12 E lo Spirito mi disse di andare con loro, senza avere alcuna esitazione. Or con me vennero anche questi sei fratelli, e così entrammo nella casa di quell’uomo. 13 Egli ci raccontò come aveva visto presentarsi un angelo in casa sua e dirgli: "Manda degli uomini a Ioppe e fa’ chiamare Simone, soprannominato Pietro. 14 Egli ti dirà parole, per mezzo delle quali sarai salvato tu e tutta la tua casa".

Non solo Pietro aveva avuto una visione, e lo Spirito di Dio gli aveva comandato di andare con quei gentili, ma poi aveva scoperto che un angelo era apparso a Cornelio, e gli aveva ordinato di mandare a chiamare Simone Pietro, dicendogli che Pietro gli avrebbe spiegato il messaggio che avrebbe salvato lui e la sua casa. Pietro andò, insieme ai sei credenti che erano là con lui.

Era chiarissimo, senza ombra di dubbio, che tutto era da Dio. Quindi, era chiaro che Dio aveva comandato a Pietro di predicare la Parola ai gentili e di stare in casa con loro.

Pietro continua e racconta quello che era successo, mentre spiegava l'Evangelo a questi gentili. Leggo i versetti 15-16.

15 Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo discese su di loro, come era sceso al principio su di noi. 16 Mi ricordai allora della parola del Signore che diceva: "Giovanni ha battezzato con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo".

Probabilmente erano passati alcuni anni dalla nascita della chiesa il giorno di Pentecoste, dopo che Cristo era tornato in cielo. Sia da questo brano che da altri, sappiamo che solamente quel giorno a Pentecoste, e poi, quando i primi Samaritani avevano creduto in Cristo lo Spirito Santo era sceso con il segno visibile delle lingue. Quindi, il fatto che questi gentili avessero glorificato Dio in altre lingue era straordinario.

Il fatto che lo Spirito Santo fosse disceso su quei gentili rendeva chiaro a Pietro e agli altri, e ora a coloro che lo ascoltavano, che Dio aveva salvato quei gentili per mezzo della fede in Gesù Cristo, senza che diventassero giudei.

Quando Pietro aveva visto quei gentili parlare in altre lingue e magnificare Dio, si era ricordato delle parole che Gesù Cristo aveva detto agli apostoli:

"Giovanni ha battezzato con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo".

Fino a quel momento in casa di Cornelio, Pietro non aveva mai capito il senso di quello che Cristo aveva detto. Ma là in casa di Cornelio, capì che il battesimo nello Spirito Santo era quello che Dio faceva quando salvava qualcuno. Per alcuni anni, Pietro non aveva capito il senso di quella dichiarazione di Gesù.

C'è una lezione importante per noi in questo. Non sempre comprendiamo le parole delle scritture. Se Pietro, un apostolo di Gesù Cristo, non aveva compreso il senso di quello che Gesù aveva detto agli apostoli, dobbiamo essere umili e riconoscere che anche noi possiamo non capire il senso di vari brani della scrittura. Dobbiamo presentarci davanti alla Parola di Dio con i cuori umili, chiedendo a Dio di aprirci gli occhi per riconoscere le sue verità. Se invece crediamo già di capire tutto, e non siamo aperti ad ascoltare gli altri per capire meglio, possiamo sbagliare tanto senza mai riconoscerlo. Prego che possiamo essere umili, e così man mano comprendere sempre più correttamente la parola di Dio.

Tornando a Pietro, la sua spiegazione rendeva chiaro che Dio aveva scelto di salvare i gentili, e che non dovevano essere più considerati impuri. Con questa conclusione così evidente, Pietro conclude il suo discorso con la dichiarazione del versetto 17:

17 Se dunque Dio ha dato loro lo stesso dono che abbiamo ricevuto noi, che abbiamo creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io da potermi opporre a Dio?".

In altre parole, visto che era chiaro che Dio aveva scelto di operare in modo diverso da quello che aveva fatto prima, e da quello che i Giudei credevano fosse possibile, non c'era scelta se non accettare umilmente e pienamente quello che Dio stava facendo. Questo è il senso della domanda di Pietro: chi ero io da potermi opporre a Dio?

Anche noi dobbiamo chiederci: chi siamo noi, semplici uomini, per opporci a quello che Dio decide di fare? Chi siamo noi, creature, per opporci a quello che vuole fare il Creatore? Lungi da noi innalzarci contro il Signore di tutto il mondo! Anche noi dobbiamo umilmente accettare quello che Dio ci rivela nella sua Parola.

La Reazione dei Credenti Giudei

Notiamo come questi uomini reagirono alla verità che Pietro rivelò, e poi consideriamo come noi rispondiamo quando scopriamo che una nostra posizione non è conforme alla verità di Dio. Leggo il v. 18.

18 Udite queste cose, essi si calmarono e glorificavano Dio, dicendo: "Dio dunque ha concesso il ravvedimento anche ai gentili per ottenere la vita!".

Che reazione esemplare! Poco tempo prima vari credenti erano molto turbati che Pietro era andato in casa di gentili. Contendevano con lui per questo fatto. Adesso, avendo umilmente ascoltato con cuore aperto quello che Pietro aveva raccontato, si calmarono e glorificavano Dio. Avevano gioia che Dio aveva scelto di salvare anche i gentili.

Notate i due verbi qua. Prima di tutto, si calmarono. Non erano più agitati, né turbati. Questa rivela un cuore umile. Quando una persona è turbata, al punto di contendere, e poi veramente si calma, dimostra un cuore umile e autocontrollo. Notate che non dice solamente che tacevano, ma piuttosto che si calmavano. Uno può restare turbato dentro e comunque tacere. Ma questi uomini si calmarono. Non erano più turbati. Questo succede solamente se uno ha un cuore umile ed è pronto a riconoscere che la sua posizione non è valida.

A ciascuno di voi chiedo: quando tu sei turbato, tu sei umile per ascoltare veramente la spiegazione dell'altra persona? Tu sei umile per calmarti? Ascolti veramente di cuore, in modo che se la persona ha ragione tu umilmente e veramente accetti la sua posizione? Questo è un frutto dell'essere ripieni di Spirito Santo e sotto il suo controllo. Questi credenti si calmarono.

Secondo, questi credenti glorificarono Dio. Mentre prima erano turbati, ora sono calmi e perfino glorificano Dio per la salvezza di questi gentili. Non era più un problema il fatto che Pietro era andato in casa dei gentili, piuttosto glorificavano Dio perché si era servito di Pietro per salvare quei gentili! Che immenso cambiamento di cuore!

Anche tu sei così? Anche tu sei pronto a cambiare veramente la tua posizione, al punto che tu glorifichi Dio per quello che prima criticavi?

Essere così è un frutto di essere davvero ripieni di Spirito Santo.

La Centralità del Ravvedimento

C'è un dettaglio importante da notare in questo versetto. Notate quello che dichiarano quando glorificano Dio. Dicono: "Dio dunque ha concesso il ravvedimento anche ai gentili per ottenere la vita!"

Descrivono la salvezza come Dio che concede il ravvedimento. Il ravvedimento è una parte centrale della vera salvezza, al punto che arrivare al ravvedimento è come dire essere salvato. Se ricordate, nel giorno di Pentecoste, quando le persone chiesero cosa dovevano fare, Pietro rispose a loro che dovevano ravvedersi. In 2Pietro 3:9 notate come viene descritta la salvezza, che Dio desidera per tutti. Ve lo leggo.

“Il Signore non ritarda l’adempimento della sua promessa, come alcuni credono che egli faccia, ma è paziente verso di noi non volendo che alcuno perisca, ma che tutti vengano a ravvedimento.” (2Pietro 3:9)

La salvezza viene descritta come arrivare al ravvedimento. Non c'è salvezza se non c'è ravvedimento. Quando proclamiamo la salvezza in Gesù Cristo, è importante che parliamo del ravvedimento. Ricordiamo questa verità, e quando parliamo della salvezza, mettiamo in primo piano il problema del peccato, e la necessità del ravvedimento.

Dio Salva Altri Gentili

Ora, la Chiesa di Gerusalemme aveva capito la grandissima notizia che Dio aveva iniziato a salvare i gentili. Che notizia strepitosa! Che notizia meravigliosa per i gentili! La salvezza è disponibile per le persone di tutto il mondo!

Nonostante Dio avesse salvato questi gentili, per un po' di tempo, i credenti che andavano in giro annunciavano la parola solamente ad altri Giudei. Possiamo presumere che andando in una nuova città, andavano nella sinagoga, e con le Scritture mostravano che Gesù è il Cristo profetizzato.

Leggendo i versetti 19 a 21, quando dice che annunziavano la parola sola ai Giudei, tenete conto che essendo zone in cui si parlava il greco, è molto probabile che questi Giudei parlavano greco. Poi, quando dice che ad Antiochia parlavano ai Greci, si tratta di gentili, che non era giudei. Tenendo questo in mente, leggiamo i versetti 19 a 21.

19 Or coloro che erano stati dispersi a motivo della persecuzione iniziata con Stefano, arrivarono fino alla Fenicia, a Cipro e ad Antiochia, annunziando la parola a nessun altro, se non ai soli Giudei. 20 Or alcuni di loro originari di Cipro e di Cirene, arrivati ad Antiochia, iniziarono a parlare ai Greci, annunziando il Signore Gesù. 21 E la mano del Signore era con loro; e un gran numero credette e si convertì al Signore.

A volte, pur sapendo che le cose sono cambiate, continuiamo ad agire per abitudine. E infatti, per un certo periodo i credenti, tutti Giudei, evangelizzavano solamente altri Giudei. Però arrivati ad Antiochia, alcuni credenti Giudei delle zone greche iniziarono a parlare ai greci, ovvero ai gentili. La mano del Signore era con loro, e un gran numero di gentili credette, e si convertì al Signore.

Quando Pietro era a casa di Cornelio solo un piccolo gruppetto fu salvato, mostrando alla Chiesa che Dio aveva scelto di salvare anche i gentili senza che diventassero prima Giudei.

Qua, ad Antiochia, Dio opera grandemente e per la prima volta salva un gran numero di gentili. La piccola goccia a casa di Cornelio qui inizia ad essere un grande fiume. Infatti, ben presto ci saranno più gentili nella Chiesa che Giudei. Questa è una bella notizia per tutti noi che siamo gentili. L'evangelo è per ogni popolo di tutto il mondo.

I Credenti di Gerusalemme Curano

Andando avanti, vediamo il cuore dei credenti di Gerusalemme. Tenete in mente che poco tempo prima, l'idea che Dio avrebbe salvato un gentile era molto negativa per loro. Quindi quello che fanno adesso dimostra quanto il loro cuore era stato cambiato. Leggo il versetto 22.

22 La notizia di questo pervenne agli orecchi della chiesa che era in Gerusalemme; ed essi inviarono Barnaba, perché andasse fino ad Antiochia.

Che grande amore avevano i credenti della chiesa di Gerusalemme. Quando sentirono che Dio aveva salvato tanti gentili ad Antiochia, inviarono subito Barnaba per andare ad incoraggiare quella giovane chiesa. Capirono che quei nuovi credenti, non conoscendo le scritture, avrebbero avuto bisogno di molto aiuto per essere ben fondati nella fede. Barnaba era già molto conosciuto come uno che sapeva incoraggiare nelle verità di Dio. E perciò, come frutto del loro amore fraterno, inviarono Barnaba a curare questi giovani credenti. Possiamo comprendere che Barnaba fu sostenuto per permettergli di dedicarsi a tempo pieno per aiutare questi credenti.

Prego che anche noi possiamo avere un amore come i credenti di Gerusalemme, cioè, che possiamo avere un cuore pronto a fare il necessario e anche di più per curare coloro che Dio salva. Che privilegio partecipare all'opera di Dio.

Andando avanti, leggiamo come andò quando Barnaba arrivò ad Antiochia. Leggo i versetti 23 e 24.

23 Quando egli giunse, vista la grazia di Dio, si rallegrò e esortava tutti a rimanere fedeli al Signore con fermo proponimento di cuore, 24 perché egli era un uomo dabbene, pieno di Spirito Santo e di fede. E un gran numero di persone fu aggiunto al Signore.

Prima di tutto, Barnaba vide la grazia di Dio vedendo che Dio aveva salvato tante persone. Dio aveva riversato la sua grazia su queste persone, perdonandole dai loro peccati per mezzo della fede in Gesù Cristo. Dio aveva concesso il ravvedimento a tanti gentili in Antiochia. Vedere queste persone salvate dava grande gioia a Barnaba.

Cosa dà grande gioia a te? Hai grande gioia quando l'opera di Dio va avanti? Oppure, cerchi la tua gioia in quello che serve direttamente a te? Prego che possiamo avere tutti un cuore come quello di Barnaba, che aveva gioia in quello che portava gloria a Dio e bene agli altri!

La seconda cosa che voglio farvi notare è che Barnaba esortava tutti a rimanere fedeli al Signore con fermo proponimento di cuore. Nella vita cristiana, è facile vacillare quando arrivano le prove e le difficoltà e le tentazioni. Abbiamo bisogno dell'esortazione gli uni degli altri per rimanere fedeli al Signore. Esortiamo a rimanere fedeli con verità alla Parola di Dio.

Barnaba faceva questo con questi nuovi credenti. Li incoraggiava loro a non vacillare, ma ad essere fermi con un forte proponimento di cuore.

La Bibbia ci esorta spesso a esortarci gli uni altri. Viviamo il comandamento di Colossesi 3:16.

“La parola di Cristo abiti in voi copiosamente, in ogni sapienza, istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri con salmi, inni e cantici spirituali, cantando con grazia nei vostri cuori al Signore.” (Colossesi 3:16 LND)

Viviamo così, esortandoci a vicenda. Seguiamo l'esempio di Barnaba.

Notate che si dichiara che Barnaba era un uomo dabbene. Era un buon uomo, con un grande cuore per gli altri. Non viveva per sé, ma pensava al bene degli altri. Inoltre, era pieno di Spirito Santo e di fede. Questo lo rendeva uno strumento utile all'opera di Dio. L'unico modo per essere utili al servizio di Dio è essere pieni di Spirito Santo. Solamente così possiamo essere usati per portare vero frutto per Dio.

Visto che Barnaba era un uomo buono e pieno di Spirito Santo, Dio lo usò grandemente, e un gran numero di persone fu aggiunto alla chiesa del Signore. C'erano già tanti nuovi credenti, e Dio salvò ancora tanti altri. Quindi la Chiesa di Antiochia crebbe moltissimo.

Vediamo ancora il cuore di Barnaba in quello che fece a quel punto. Leggo i versetti 25 e 26.

25 Poi Barnaba partì per andare a Tarso in cerca di Saulo e, trovatolo, lo condusse ad Antiochia. 26 E per un anno intero essi si radunarono con la chiesa e ammaestrarono un gran numero di gente; e, per la prima volta ad Antiochia, i discepoli furono chiamati Cristiani.

Ricordate che era Barnaba che aveva presentato Saulo alla chiesa di Gerusalemme, quando nessuno altro lo accettava, perché avevano paura di lui. Ora, vedendo che c'era bisogno di curare questi tanti nuovi credenti, Barnaba andò a Tarso, la città di Saulo, e quando lo trovò, lo condusse ad Antiochia. Barnaba si impegnava per il bene di questi credenti. Inoltre, sapeva che Cristo aveva chiamato Saulo a predicare ai gentili. E perciò, vedendo che Dio aveva salvato tanti gentili, prese Saulo per portarlo ad Antiochia.

Fino a Qua

Vedo un esempio in Barnaba che dovremmo seguire. È importante che incoraggiamo gli altri ad usare i loro dono spirituali. Io ringrazio Dio per quell' uomo che a tutti i costi volle che io fossi coinvolto nel ministero, quando io ancora non avevo minimamente considerato quella scelta per la mia vita. Impegniamoci ad incoraggiarci gli uni gli altri ad usare i doni spirituali che abbiamo.

Saulo e Barnaba rimasero un anno intero ad Antiochia, insegnando a un gran numero di persone. Si dedicarono a fortificare la fede di questi giovani credenti, provvedendo insegnamento e cura spirituale. Impegniamoci a curare tutti i nuovi credenti che Dio ci dà. Quando è possibile, è buono quando una Chiesa può avere almeno un anziano pastore a tempo pieno, che può dedicarsi alle tante ore necessarie per curare i credenti. Ad Antiochia, c'erano almeno questi due uomini, e forse altri.

Concludiamo questa parte notando che per la prima volta ad Antiochia i discepoli furono chiamati cristiani, che vuol dire, seguace di Cristo. Che immenso privilegio essere identificati con Cristo. Gesù Cristo è la nostra salvezza e la nostra vita. Siamo coperti con la giustizia di Cristo. Quindi, è un privilegio portare il nome di cristiano.

Però, non basta chiamarsi cristiano. Bisogna veramente essere in Cristo, veramente essere ravveduto e credere totalmente in Gesù Cristo per la propria salvezza. Non è una questione di chiamarsi cristiano, è importante essere un vero cristiano

Profezia della Carestia

Per chiudere Atti 11, Luca ci riporta la notizia di un avvenimento che dimostra l'amore concreto di questi giovani credenti verso i credenti di Gerusalemme. Ricordate che abbiamo visto l'amore della Chiesa di Gerusalemme verso questi giovani credenti di Antiochia nel fatto che essi avevano mandato Barnaba ad Antiochia per curare questi credenti. Adesso, vediamo l'amore di questi giovani credenti.

Leggo i versetti 27 a 30.

27 In quei giorni, alcuni profeti scesero da Gerusalemme ad Antiochia. 28 E uno di loro, di nome Agabo, si alzò e per lo Spirito predisse che ci sarebbe stata una grande carestia in tutto il mondo; e questa avvenne poi sotto Claudio Cesare. 29 Allora i discepoli, ciascuno secondo le proprie possibilità, decisero di mandare una sovvenzione ai fratelli che abitavano in Giudea. 30 E questo essi fecero, inviandola agli anziani per mezzo di Barnaba e di Saulo.”

Quando i credenti di ad Antiochia sentirono che ci sarebbe stata una carestia nel mondo, che avrebbe compreso anche loro, ebbero cuore per i credenti della Giudea. E perciò, decisero di mandare una sovvenzione ai fratelli che abitavano in Giudea. Ognuno dava secondo le proprie possibilità. Quindi, fu un'offerta che ognuno faceva di cuore, in base alle sue possibilità. Era un'amore concreto.

Un frutto della vera salvezza è amarsi davvero gli uni gli altri, non solo a parole, ma in modo tangibile. Aiutare chi è nel bisogno è un modo concreto di amare. Il vero amore prende l'iniziativa di fare del bene. Così, rispecchia l'amore di Dio per noi

Notate che i credenti di Antiochia inviarono questo dono ai credenti di Giuda per mezzo di Barnaba e Saulo. Così finisce il capitolo.

Lezione da questo capitolo

In questo capitolo, abbiamo visto l'importanza di avere l'umiltà di riconoscere che a volte la nostra posizione, per quanto possa essere una posizione forte, non è secondo la volontà di Dio. È importante che ascoltiamo quando un uomo di Dio ci spiega quello che ha capito dalla Parola di Dio. Certamente dobbiamo avere discernimento, per non essere sviati da ogni vento di dottrina. Allo stesso tempo, è anche importante ascoltare di cuore quando un uomo che riconosciamo essere un uomo di Dio presenta una posizione diversa di quella in cui abbiamo sempre creduto. Se egli ci mostra chiaramente con le scritture che abbiamo capito male, dobbiamo essere pronti a cambiare posizione. I credenti Giudei di Gerusalemme avevano quest'umiltà, e quindi capirono dalla spiegazione dell'apostolo Pietro che quello che avevano sempre creduto non era più valido. Capivano che il piano di Dio era salvare anche i gentili. Il loro cuore era così umile che trovavano gioia in questa nuova verità. Se ci fosse più di quest'umiltà oggi, ci sarebbero molto meno divisioni nella Chiesa.

Abbiamo anche visto che Dio continuava a portare avanti la sua opera. Aveva iniziato a salvare i primi gentili con un gruppetto di gentili a casa di Cornelio. Ora, ad Antiochia iniziò a salvare tanti gentili. Nulla può ostacolare Gesù Cristo dall'edificare la sua Chiesa. Egli continua la sua opera oggi. Rallegriamoci in questo, e impegniamoci ad essere strumenti nelle sue mani per salvare altre anime.

Abbiamo visto il cuore dei credenti di Gerusalemme che volevano subito mandare Barnaba per fortificare la fede di questi giovani credenti. Prego che anche noi possiamo avere un cuore pronto a curare coloro che Dio salva, e che possiamo essere pronti anche a proclamare l'evangelo ad altri. Prego anche che possiamo avere un cuore come quello di Barnaba, pronti ad incoraggiare ed esortarci gli uni gli altri a rimanere fedeli al Signore.

Infine, prego che possiamo seguire l'esempio di questi giovani credenti di Antiochia. Appena avevano sentito che i credenti della Giudea avrebbero avuto delle difficoltà, nonostante anche loro avrebbero avuto difficoltà, si diedero da fare per mandare una sovvenzione ai credenti della Giudea. Quanto è bello quando c'è questo tipo di amore pratico nella Chiesa di Gesù Cristo.

Ringrazio Dio che Gesù Cristo continua la sua opera. Ringrazio Dio che l'evangelo di Gesù Cristo ha raggiunto anche noi. Prego che tramite noi raggiungerà tanti altri. Preghiamo.