Non c'è nulla nella vita più grande della salvezza di un peccatore. Ogni beneficio terreno passerà. Invece, la salvezza porta i benefici più grandi della vita, ma ancora di più, porta la benedizione di passare l'eternità alla presenza di Dio anziché nel tormento eterno.
Riprendiamo gli avvenimenti descritti in Atti 3, che abbiamo iniziato nell'ultimo sermone. In questo brano, vediamo Dio all'opera, portando altre persone alla salvezza. Questo brano ci aiuta a capire come predicare l'Evangelo, e come a volte possiamo aiutare coloro che hanno una fede debole.
Qua in Atti 3, ci troviamo a Gerusalemme, un po' di tempo dopo il miracolo del giorno di Pentecoste. Quindi, c'erano varie migliaia di credenti. In Atti 2:42,43, 46 leggiamo come vivevano:
“42 essi erano perseveranti nel seguire l’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere. 43 ed erano tutti presi da timore; e molti segni e miracoli si facevano per mano degli apostoli.” (Atti 2:42-43 LND)
“E perseveravano con una sola mente tutti i giorni nel tempio e rompendo il pane di casa in casa, prendevano il cibo insieme con gioia e semplicità di cuore,” (Atti 2:46 LND)
Notate che molti prodigi e segni si facevano per mano degli apostoli. Qua, nel capitolo 3, Luca descrive nel dettaglio uno di questi miracoli.
Il capitolo 3 inizia con il fatto che Pietro e Giovanni che vanno al tempio. Sappiamo da Atti 2:46 che i credenti ci andavano tutti i giorni., continuavano ad andare al tempio per le preghiere. Quando leggiamo di questo, è importante ricordare che il tempio dei Giudei era stato costituito da Dio. Non ci sono più templi oggi.
Quando leggiamo del tempio di Gerusalemme in quel tempo, ricordate che dove entrava il pubblico non era il tempio vero e proprio, in cui solo i sacerdoti potevano entrare, ma era lo spazio davanti al tempio, una specie di cortile, e solo i Giudei senza difetti potevano entrare per pregare e adorare. Perciò, l'uomo zoppo non poteva entrare in quella zona, perché era zoppo. Egli stava fuori, e chiedeva l'elemosina.
Abbiamo visto nell'ultimo sermone che Pietro e Giovanni stavano entrando nel tempio quando hanno visto questo uomo zoppo che chiedeva l'elemosina. Leggiamo ancora quello che è successo. Leggo Atti 3:1-6.
“1 Or Pietro e Giovanni salivano insieme al tempio verso l’ora nona, l’ora della preghiera. 2 E vi era un uomo zoppo fin dalla nascita, che veniva ogni giorno portato e deposto presso la porta del tempio, detta bella, per chiedere l’elemosina a coloro che entravano nel tempio. 3 Costui, avendo visto Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, chiese loro l’elemosina. 4 Allora Pietro, con Giovanni, fissando gli occhi su di lui, disse: "guarda noi". 5 Ed egli li guardava attentamente, sperando di ricevere qualche cosa da loro. 6 Ma Pietro disse: "io non ho né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, alzati, e cammina!".” (Atti 3:1-6)
Come abbiamo visto nell'ultimo sermone, Pietro e Giovanni fissano gli occhi su questo uomo, e gli dicono di guardare a loro. Quando Dio opera nella nostra vita, solitamente prima di operare attira la nostra attenzione. Lo scopo principale dell'opera di Dio non è il bene che compie, ma è soprattutto di fortificare la nostra fede. Perciò, era importante che questo uomo fissasse la sua attenzione su di loro, in modo da ascoltare attentamente quello che stavano per dire. Anche noi dobbiamo ascoltare Dio attentamente.
Perciò, mentre egli guardava attentamente a loro, Pietro dichiara: io non ho né argento né oro, ma quello che ho te lo do, nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, alzati, e cammina!
Quest'uomo voleva aiuto economico. Invece, Dio ha compiuto un miracolo in lui, per mezzo di Pietro e Giovanni, in cui egli ha ricevuto qualcosa di molto più prezioso. Il dono più grande che questo uomo ha ricevuto quel giorno non era la guarigione. Sì, ha ricevuto la guarigione, ma ha ricevuto un dono ancora più grande, ha ricevuto la fede in Gesù Cristo! Vediamo come si è svolto questo miracolo.
Pietro aiuta la sua debole fede
Dio stava per fare un grande miracolo tramite Pietro e Giovanni. Gli apostoli avevano fede che Dio poteva fare questo. Però, questo uomo zoppo non aveva la stessa fede che avevano loro. Perciò, Pietro aiutò la sua piccola fede. Leggo il v.7 e 8.
“7 E presolo per la mano destra, lo sollevò; e in quell’istante i suoi piedi e le caviglie si rafforzarono. 8 E con un balzo si rizzò in piedi e si mise a camminare; ed entrò con loro nel tempio, camminando, saltando e lodando Dio.” (Atti 3:7-8)
Notate che Pietro aiutò la sua fede, prendendolo per la mano e sollevandolo. Qua vediamo un principio importante. A volte, uno può avere una piccola fede, e qualcuno con più fede può fortificare quella fede. Infatti, nella vita cristiana questo è un ruolo importante che possiamo avere gli uni con gli altri. Molto spesso dubitiamo, molto spesso la nostra fede è debole. In quei momenti, uno con una fede più forte può incoraggiare e stimolare l'altro che ha una fede debole, in modo che la fede debole diventi più forte.
Se ricordate, quando Gesù aveva guarito la suocera di Pietro, avvenimento che troviamo in Marco 1:31, aveva fatto la stessa cosa. Leggo quel versetto.
“29 appena furono usciti dalla sinagoga, vennero nella casa di Simone e di Andrea, con Giacomo e Giovanni. 30 or la suocera di Simone giaceva a letto con la febbre ed essi subito gli parlarono di lei. 31 Allora egli si avvicinò, la prese per la mano e l’alzò, e immediatamente la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli.” (Marco 1:29-31 LND)
Gesù aveva fortificato la fede della suocera di Pietro. Poi, quando Gesù camminò sull'acqua, e aveva incoraggiato Pietro a venire da lui, Pietro iniziò bene, ma poi dubitò, e perciò, Gesù lo aiutò, prendendolo per la mano. Vi leggo Matteo 14:28-32.
“28 E Pietro, rispondendogli disse: "Signore, se sei tu, comandami di venire da te sulle acque". 29 Egli disse: "vieni!" E Pietro, sceso dalla barca, camminò sulle acque, per venire da Gesù. 30 Ma, vedendo il vento forte, ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò dicendo: "Signore, salvami!". 31 E subito Gesù stese la mano, lo prese e gli disse: "O uomo di poca fede, perché hai dubitato?". 32 Poi, quando salirono in barca, il vento si acquetò.” (Matteo 14:28-32 LND)
Quanto è importante aiutarsi gli uni gli altri ad avere più fede. Abbiamo tutti momenti in cui la nostra fede è debole. In quei casi, è un immenso aiuto quando uno ci viene accanto e ci aiuta. E così fece Pietro quel giorno nel tempio con l'uomo zoppo. Prese la mano di quello zoppo, e lo sollevò, e così, quell'uomo fu fortificato, e ebbe fede.
Il risultato è che per la fede in Gesù Cristo, i suoi piedi e le caviglie si rafforzarono. Quell'uomo che era zoppo dalla nascita si rizzò con un balzo in piedi, e si mise a camminare.
Per la prima volta nella sua vita, entrò nel tempio! Egli camminava, saltava e lodava Dio nel tempio. Lodava Dio, perché lui aveva creduto in Gesù come il Cristo! Era stato guarito, ed era una grande cosa, ma lui aveva fede in Gesù Cristo! E lodava Dio, perché era venuto il Cristo, e lo aveva salvato, e lo aveva anche guarito! Non parlava di Pietro e Giovanni, glorificava solo Dio!
Quando Dio opera, quando usiamo i doni spirituali che abbiamo, come Pietro usava il suo, il risultato è che gli uomini glorificano Dio! Dio fa tutto per la sua gloria. Dio ci comanda di fare tutto per la sua gloria. Ricordate che Pietro avevo guarito lo zoppo nel nome di Gesù Cristo.
9-12 parlare con il popolo di Cristo
Nei vv.9-12, vediamo che le persone erano piene di stupore. Vediamo che Pietro usò questo stupore del popolo per poter parlare con loro di Gesù Cristo. Lo scopo dei miracoli era di attestare Pietro e Giovanni come uomini di Dio, in modo che potessero proclamare Gesù Cristo.
Infatti, vediamo volta dopo volta, sia negli Evangeli, sia in Atti, che prima Gesù, e in Atti gli Apostoli gli altri discepoli, usarono ogni opportunità possibile per proclamare l'Evangelo di Gesù Cristo.
Anche noi dobbiamo avere gli occhi aperti per cercare opportunità per parlare di Dio. Cioè, dobbiamo parlare nei momenti favorevoli e sfavorevoli. Quando Dio ci dà un momento favorevole, dobbiamo proclamare l'Evangelo con grande zelo. Leggo il versetti 8-12.
“8 E con un balzo si rizzò in piedi e si mise a camminare; ed entrò con loro nel tempio, camminando, saltando e lodando Dio. 9 E tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio, 10 e lo riconobbero per quel tale che sedeva alla porta bella del tempio chiedere l’elemosina, e furono ripieni di sbigottimento e di stupore per ciò che gli era accaduto. 11 Ora, mentre quello zoppo che era stato guarito si teneva stretto a Pietro e a Giovanni, tutto il popolo attònito accorse verso loro al portico, detto di Salomone. 12 E Pietro, vedendo ciò, parlò al popolo dicendo: "uomini d’Israele, perché vi meravigliate di questo? O perché fissate su di noi gli occhi come se per la nostra propria potenza o pietà avessimo fatto camminare costui?” (Atti 3:8-12 LND)
Come abbiamo visto in Atti 2 a Gerusalemme, dove il miracolo delle lingue attirò una grande folla, anche questo miracolo attirò una grande folla. Le persone rimasero meravigliate vedendo questo uomo saltare e lodare Dio, perché lo conoscevano bene. Capirono che c'era stato un miracolo.
Quando Pietro vide la folla, subito riconobbe la porta aperta da Dio, e iniziò a proclamare il messaggio dell'Evangelo.
Prima di tutto, Pietro dichiara che il merito di questo miracolo non era di lui e di Giovanni. Poi, subito inizia a predicare Gesù Cristo.
Quanto è importante che anche noi non prendiamo mai la gloria per noi stessi, ma innalziamo sempre Dio in Gesù Cristo.
Il Messaggio Predicato da Pietro
Consideriamo il messaggio che Pietro ha predicato, perché è lo stesso messaggio che dobbiamo predicare noi. Leggo dal versetto 12 a 18.
“12 E Pietro, vedendo ciò, parlò al popolo dicendo: "uomini d’Israele, perché vi meravigliate di questo? O perché fissate su di noi gli occhi come se per la nostra propria potenza o pietà avessimo fatto camminare costui? 13 Il Dio di Abrahamo, di Isacco e di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo figlio Gesù che voi consegnaste nelle mani di Pilato e rinnegaste davanti a lui, nonostante egli avesse deciso di liberarlo. 14 Ma voi rinnegaste il santo, il giusto, e chiedeste che vi fosse dato un assassino 15 e uccideste l’autore della vita, che Dio ha risuscitato dai morti e del quale noi siamo testimoni! 16 E per la fede nel nome di Gesù, quest’uomo che voi vedete e conoscete è stato fortificato dal suo nome; e la fede, che si ha per mezzo suo, gli ha dato la completa guarigione delle membra, in presenza di tutti voi. 17 Ma ora, fratelli, io so che lo avete fatto per ignoranza, come hanno fatto pure i vostri capi. 18 Ma Dio ha così adempiuto le cose che egli aveva predetto per bocca di tutti i suoi profeti, e cioè, che il suo Cristo avrebbe sofferto.” (Atti 3:12-18 LND)
Il messaggio che Pietro predicò in questa occasione è simile a quello che aveva predicato il giorno delle Pentecoste. È un esempio di come anche noi dovremmo spiegare l'Evangelo. Prima di tutto, Pietro mostra la loro colpa. Ogni uomo è colpevole davanti a Dio. Queste persone erano colpevoli di aver consegnato Gesù per essere messo a morte.
Notate che Pietro parla loro in modo schietto del loro peccato.
“12 E Pietro, vedendo ciò, parlò al popolo dicendo: "Uomini d’Israele, perché vi meravigliate di questo? O perché fissate su di noi gli occhi come se per la nostra propria potenza o pietà avessimo fatto camminare costui? 13 Il Dio di Abrahamo, di Isacco e di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo Figlio Gesù che voi consegnaste nelle mani di Pilato e rinnegaste davanti a lui, nonostante egli avesse deciso di liberarlo. 14 Ma voi rinnegaste il Santo, il Giusto, e chiedeste che vi fosse dato un assassino 15 e uccideste l’autore della vita, che Dio ha risuscitato dai morti e del quale noi siamo testimoni!” (Atti 3:12-15)
Pietro mette molto in evidenza il loro peccato, per aiutare loro a capire il loro bisogno di Gesù Cristo come Salvatore. Vediamo questo ripetutamente nella Bibbia. Per esempio, in Giovanni 3, Gesù spiega a Nicodemo, un uomo religioso molto in vista, che egli doveva diventare come un bambino, che per lui significava una grande umiliazione, visto che egli apparteneva al sinedrio, il consiglio nazionale.
In Giovanni 4, Gesù mette in evidenza l'immoralità della donna samaritana. Altrove, Gesù mette in evidenza quanto il giovane ricco era attaccato ai soldi.
La salvezza è il perdono dei peccati, e quindi, per cercare la salvezza, uno deve prima riconoscersi un peccatore. E perciò, una parte centrale per spiegare l'Evangelo è rendere chiaro quanto i nostri ascoltatori, come noi, sono peccatori. Ed è questo quello che Pietro fa qua.
Poi, Pietro dimostra che Gesù è il Cristo, ed è anche Dio, che vuol dire che è Colui che può salvarci dalla condanna dei nostri peccati. Dimostra che Gesù è Dio nel modo in cui descrive Gesù nei versetti 14,15. Rileggiamo questi versetti. Notate che Gesù Cristo viene chiamato l'autore della vita. Questo è molto importante. Ogni persona riceve la vita da un altro. Nessun uomo ha la vita in sé, la vita si trasmette da una vita ad un altra vita. Dio è l'origine di ogni vita, ovvero, Dio è l'autore della vita. Tenete questo in mente, mentre leggo il v.14,15.
Ma voi rinnegaste il Santo, il giusto, e chiedeste che vi fosse dato un assassino 15 e uccideste l’autore della vita.
Nella Bibbia, impariamo che solo Dio è il Santo e il Giusto. Inoltre, solo Dio è l'autore della vita. Solo Dio ha la vita in Sé, come Creatore, in contrasto con noi creature, che riceviamo la vita. Troviamo questa verità in vari brani, il che rende chiaro che Gesù è Dio, in quanto è l'autore della vita, e ha vita in Sé.
Per esempio, in Giovanni 1:4 e poi Giovanni 5:26, leggiamo che Gesù ha la vita in Sé, e ciò dimostra la sua divinità. Leggo.
“in lui era la vita e la vita era la luce degli uomini.” (Giovanni 1:4 LND)
“poiché, come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso;” (Giovanni 5:26 LND)
Solo Dio ha vita in se stesso. Il fatto che il Figlio ha vita in se stesso mostra che anche il Figlio è Dio. In 1Giovanni 5:11, leggiamo che la vita eterna è in Gesù Cristo.
“E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel suo Figlio.” (1Giovanni 5:11)
Anche in 1Corinzi 15:45 leggiamo che Gesù Cristo dà la vita. Gesù è chiamato l'ultimo Adamo, e dà la vera vita. Leggo.
“così sta anche scritto: "il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente" ma l’ultimo Adamo è Spirito che dà la vita.” (1Corinzi 15:45 LND)
Mettendo questi concetti insieme, vediamo che Gesù ha vita in Sé, Gesù dà la vita, Gesù ha la vita eterna, e Gesù è l'autore della vita. Questi sono tutti attributi di Dio solo, come lo sono i titoli “il Santo e il Giusto”. Queste verità dimostrano che Gesù Cristo è Dio.
Quindi, quando parliamo con le persone di Gesù Cristo, è importante spiegare che Gesù è il Cristo, ed è Dio. Le persone devono capire che Gesù Cristo è il loro Creatore, la fonte della loro vita, ed è anche il loro Giudice. Egli soltanto può essere il loro Salvatore.
v.16 il nome di Gesù
Tornando al nostro brano, Pietro dichiara che il miracolo è avvenuto per il nome di Gesù. Dà tutta la gloria a Cristo, perché il suo scopo è stimolare le persone a ravvedersi e a credere in Gesù come Cristo e Signore. Leggo il versetto 16. Notate come Pietro mette enfasi sul nome di Gesù Cristo, e sul fatto che la fede è per mezzo di Lui.
“E per la fede nel nome di Gesù, quest’uomo che voi vedete e conoscete è stato fortificato dal suo nome; e la fede, che si ha per mezzo suo, gli ha dato la completa guarigione delle membra, in presenza di tutti voi.” (Atti 3:16 LND)
Abbiamo visto nell'ultimo sermone che fare qualcosa nel nome di Gesù Cristo vuol dire fare quella cosa per il potere di Gesù, e per la gloria di Gesù, e secondo la volontà di Gesù Cristo. Quindi, dichiarando che questo miracolo era per il nome di Gesù, Pietro conferma che Gesù è il Cristo e il Signore.
vv.17-18 La Croce era il Piano di Dio
Leggo il versetti 17, 18, che dimostrano che tutto era successo secondo il piano di Dio, compreso la morte di Gesù sulla croce.
“17 ma ora, fratelli, io so che lo avete fatto per ignoranza, come hanno fatto pure i vostri capi. 18 Ma Dio ha così adempiuto le cose che Egli aveva predetto per bocca di tutti i suoi profeti, e cioè, che il suo Cristo avrebbe sofferto.” (Atti 3:17-18 LND)
Per mostrare che Gesù è il Cristo, Pietro dichiara che le sofferenze d Gesù sulla croce erano necessarie per compiere la salvezza. Gli avvenimenti della morte di Gesù erano tutti profetizzati dai profeti, ed erano necessari per provvedere il perdono del peccato.
In questi versetti, Pietro mette enfasi di nuovo sul loro peccato, anche se lo avevano fatto per ignoranza. Erano gravemente colpevoli.
Spesso, viviamo così lontani dalla volontà di Dio che pecchiamo senza renderci conto che stiamo peccando. Comunque è sempre peccato. Nell'Antico Testamento, in Levitico 4 leggiamo che anche se una persona dovesse peccare per ignoranza, ciò comunque richiedeva un sacrificio di sangue. Anche il peccato fatto per ignoranza ci separa da Dio e porta alla condanna, se non otteniamo il perdono.
Quindi, Pietro mette in evidenza il loro peccato, e mostra che Gesù è il Cristo, dichiarando anche che le sue sofferenze fanno parte del piano prestabilito da Dio.
v.19 Il Comandamento di Ravvedersi
Avendo mostrato che Gesù è il Cristo e il Signore, e che queste persone erano colpevoli davanti a Dio, Pietro arriva al comandamento che costituisce il cuore dell'Evangelo.
L'Evangelo non è un'offerta che Dio dà agli uomini, che uno può accettare o lasciare. Piuttosto, l'Evangelo è un comandamento, e non ubbidire a questo comandamento è un grave peccato, che porta all'inferno. Ascoltate le parole di Pietro in Atti 3:19.
“Ravvedetevi dunque e convertitevi, affinché i vostri peccati siano cancellati, e perché vengano dei tempi di refrigerio dalla presenza del Signore,” (Atti 3:19)
Pietro, nel nome di Dio, comanda alle persone di ravvedersi e di convertirsi a Cristo Gesù.
Quando parliamo con le persone dell'Evangelo, è molto importante ricordare che non stiamo facendo un'offerta a loro. Dio non chiede a nessuno di ricevere il perdono. Piuttosto, Dio comanda, tramite noi, agli uomini di ravvedersi. Dio dichiara che chi ubbidisce a questo comandamento sarà perdonato, e sarà riconciliato con Dio.
Il comandamento di ravvedersi e convertirsi vuol dire riconoscere il fatto di essere un peccatore, colpevole davanti a Dio, e cambiare totalmente posizione per quanto riguarda Gesù Cristo, vedendo in Lui il Cristo e il Salvatore e il Signore della vita.
Gesù Ritornerà
Nei versetti 19-21, Pietro parla del fatto che Gesù Cristo deve ritornare. Leggiamo questi versetti.
“19 Ravvedetevi dunque e convertitevi, affinché i vostri peccati siano cancellati, e perché vengano dei tempi di refrigerio dalla presenza del Signore, 20 ed Egli mandi Gesù Cristo che è stato predicato prima a voi, 21 che il cielo deve ritenere fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose, dei quali Dio ha parlato per bocca di tutti i suoi santi profeti fin dal principio del mondo.” (Atti 3:19-21 LND)
Dio Padre manderà Gesù Cristo, per giudicare il mondo. Però, al momento, il cielo deve ritenerLo, fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose.
Dio ha annunciato queste cose attraverso tutti i santi profeti. Da secoli, Dio ha annunciato che ci sarà il giudizio alla fine del mondo. Sarà il Cristo che verrà per giudicare tutti.
Quando parliamo con le persone, è fondamentale che parliamo del ritorno di Cristo che verrà a giudicare il mondo. Dobbiamo annunciare Gesù come il Cristo che può salvare, ma anche come Colui che ritornerà per giudicare. Leggo anche i versetti 22-26.
“22 Mosè stesso infatti disse ai padri: "il Signore dio vostro susciterà per voi un profeta come me in mezzo ai vostri fratelli; ascoltatelo in tutte le cose che egli vi dirà. 23 E avverrà che chiunque non ascolterà quel profeta, sarà distrutto tra il popolo. 24 E parimenti tutti i profeti, tutti quelli che hanno parlato da Samuele in poi; hanno in realtà annunziato questi giorni. 25 Voi siete i figli dei profeti e del patto che Dio stabilì con i nostri padri, dicendo ad Abrahamo: "E nella tua progenie tutte le nazioni della terra saranno benedette". 26 A voi per primi Dio, dopo aver risuscitato il suo figlio Gesù, lo ha mandato per benedirvi, allontanando ciascuno di voi dalle sue iniquità".” (Atti 3:21-26 LND)
Oggi, Gesù si presenta come Colui che può salvare dalla condanna eterna, Colui che porta benedizione a tutti le nazioni, a chiunque si ravvede e crede veramente in Lui. Dobbiamo annunciare che tutti devono ravvedersi e convertirsi, credendo in Gesù Cristo come Signore e Salvatore.
Quando il versetto 21 dichiara che il cielo deve ritenere Cristo fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose, parla del ritorno di Cristo.
Dio ha parlato di questo per mezzo di tutti i profeti: cioè, del giudizio finale, e della salvezza disponibile in Gesù Cristo.
Pietro menziona Mosè, che nell'Antico Testamento era il più grande profeta. Tramite lui abbiamo i primi cinque libri della Bibbia. Mosè è stato usato da Dio per trasmettere la legge, per guidare il popolo di Dio.
È stato usato per compiere grande miracoli. Egli parlava faccia a faccia con Dio, perciò era un TIPO Cristo Gesù.
Nel versetto 24, quando Pietro dichiara che i profeti hanno annunciato “questi giorni”, indica il tempo dopo la morte e la risurrezione di Gesù Cristo, quando il perdono e la salvezza sarebbero stati annunciati. Quindi, anche noi siamo in “questi giorni”.
Nei versetti 25 e 26, impariamo che la salvezza fu annunciata prima ai giudei. Infatti, in questi primi capitoli di Atti, vediamo che il messaggio dell'Evangelo fu annunciato solo ai Giudei. Ben presto, il messaggio sarebbe stato annunciato a tutti gli uomini, anche ai gentili. La salvezza per mezzo di Gesù Cristo è per tutto il mondo, anche per noi!
Dobbiamo Predicare Questo Messaggio
Anche noi dobbiamo predicare il messaggio che tutti sono colpevoli, e che Dio comanda a tutti di ravvedersi e di credere in Gesù Cristo per ricevere il perdono dei peccati. Infatti, prima di tornare in cielo, Gesù aveva comandato, in Marco 16:15,16
“15...andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo a ogni creatura; 16 chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato.” (Marco 16:15-16 LND)
Il messaggio dell'Evangelo è per ogni persona. Come Pietro e Giovanni, dobbiamo usare ogni porta possibile per proclamare Cristo. Dobbiamo dare tutta la gloria a Dio, e non cercare gloria per noi stessi. Dobbiamo cercare di proclamare l'Evangelo a tutti. Non dobbiamo aspettare che gli altri ci chiedano qualcosa, perché siamo incaricati da Dio di proclamare questa buona notizia.
Oggi, abbiamo visto che Pietro ha fortificato la debole fede dell'uomo zoppo, come Gesù aveva fortificato la sua fede. È importante cercare di fortificare la fede di chi ne ha poca. Ci sono tanti modi per fare questo. Per esempio, possiamo aiutare quella persona a vedere più di Cristo, e più della grandezza di Dio, e della potenza di Dio, e della fedeltà di Dio. Possiamo raccontare della fedeltà di Dio nella nostra vita. Quando stiamo evangelizzando, possiamo raccontare come Dio ha perdonato e cancellato totalmente il nostro peccato, caricandolo su Gesù Cristo.
Il fatto che uno ha una fede piccola non è un motivo per presumere che non crederà. Con un aiuto e un appoggio, quella persona può superare tanti dubbi, e avere una fede forte.
Grazie a Dio che abbiamo il messaggio dell'Evangelo. Grazie a Dio che abbiamo un Signore e Salvatore, che ha preso il nostro peccato, dandoci il perdono, e riconciliandoci con Dio. Grazie a Dio che non c'è alcuna condanna per noi che siamo in Cristo Gesù. Grazie a Dio che questo messaggio, che dobbiamo proclamare, è prima di tutto il messaggio di quello che Dio ha fatto in noi!
E quindi, impegniamoci a proclamare l'Evangelo, pregando che come Dio ha aperto i nostri occhi e i nostri cuori, cosi apra il cuore di tanti altri.
Amen.
Preghiera: grazie, chiedere di glorificarTi salvando altri.