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Atti 2:14-36 - Gesù è Cristo e Signore

Sermone di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per domenica ---- cmd apb -----
parole chiavi: Gesù Cristo Signore, risurrezione, Pentecoste, Spirito Santo, Pietro

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La Predicazione di Pietro

La vita cristiana è una vita di fede, ma non una fede cieca o senza base. La base è quanto conosciamo Dio. Per avere sempre più fede, dobbiamo conoscere sempre di più Dio, ciò è possibile soprattutto tramite la Parola di Dio. Perciò, per aiutarci a conoscere di più Dio , vogliamo continuare il nostro studio del libro di Atti.

Nell'ultimo sermone su Atti abbiamo considerato i primi 13 versetti del capitolo 2, e abbiamo visto l'arrivo dello Spirito Santo. Gesù aveva comandato ai discepoli di aspettare a Gerusalemme l'arrivo dello Spirito. Non sapevano quello che dovevano aspettare. Lo Spirito Santo arrivò in modo visibile e potente, e così capirono che era Lui. Arrivò con un grande rumore che attirò una grande folla. Riempì tutti i discepoli, in modo che cominciarono a parlare in altre lingue, lingue delle tante persone che erano a Gerusalemme e che si erano radunate a causa del suono che prodotto dallarrivo dello Spirito Santo.

Quando le persone della folla sentirono che queste persone di Galilea parlavano le loro tante lingue, capirono che era un grande miracolo. Abbiamo visto che lo scopo del miracolo delle lingue non era rendere l'Evangelo comprensibile, perché quelle persone capivano anche la lingua locale, parlata da Pietro quanto egli spiegò l'Evangelo in seguito Lo scopo del miracolo delle lingue non era rendere l'Evangelo comprensibile, era piuttosto mostrare che era un miracolo da Dio, un miracolo che adempiva una profezia che poi Pietro spiegò nella sua predicazione.

Quindi, oggi vogliamo continuare con questo brano, considerando attentamente la predicazione di Pietro, che era la prima predicazione dell'Evangelo. Pietro era pieno di Spirito Santo, guidato da Dio, e perciò la sua predicazione è utile per noi per capire meglio come proclamare Cristo.

Inizio leggendo Atti 2:1-15. Questo sermone inizia con il versetto 14, ma per ricordare meglio il contesto leggo la parte precedente. Trovate Atti 2:1. Leggo dall'inizio.

“1 Come giunse il giorno della Pentecoste, essi erano tutti riuniti con una sola mente nello stesso luogo. 2 E all’improvviso venne dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dove essi sedevano. 3 E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano, e andarono a posarsi su ciascuno di loro. 4 così furono tutti ripieni di Spirito santo e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro di esprimersi. 5 or a Gerusalemme dimoravano dei Giudei, uomini pii, da ogni nazione sotto il cielo. 6 quando si fece quel suono, la folla si radunò e fu confusa, perché ciascuno di loro li udiva parlare nella sua propria lingua. 7 E tutti stupivano e si meravigliavano, e si dicevano l’un l’altro: "ecco, non sono Galilei tutti questi che parlano? 8 come mai ciascuno di noi li ode parlare nella propria lingua natìa? 9 noi parti, Medi, Elamiti e abitanti della Mesopotamia, della giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia, 10 della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia che è di fronte a Cirene e noi residenti di passaggio da Roma, Giudei e proseliti, 11 Cretesi ed Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue!". 12 E tutti stupivano ed erano perplessi, e si dicevano l’un l’altro: "che vuol dire questo?". 13 Altri invece li schernivano e diceva no: "sono ripieni di vin dolce!". 14 Ma Pietro si alzò in piedi con gli undici e ad alta voce parlò loro: "Giudei e voi tutti che abitate in Gerusalemme, vi sia noto questo e prestate attenzione alle mie parole. 15 Costoro non sono ubriachi, come voi ritenete, poiché è solo la terza ora del giorno.” (Atti 2:1-15 LND)

Vogliamo considerare il sermone di Pietro, che inizia dal v.14, quindi, leggo ancora i versetti 14,15.

“14 ma Pietro si alzò in piedi con gli undici e ad alta voce parlò loro: "Giudei e voi tutti che abitate in Gerusalemme, vi sia noto questo e prestate attenzione alle mie parole. 15 Costoro non sono ubriachi, come voi ritenete, poiché è solo la terza ora del giorno.” (Atti 2:14-15 LND)

Notate che Pietro si alza in piedi insieme agli undici. In altre parole, tutti i dodici apostoli si alzano in piedi insieme. Era importante che ci fossero dodici apostoli. Infatti, in Atti 1 abbiamo visto che quando si erano riuniti, hanno scelto qualcuno perché prendesse il posto di Giuda Iscariota. Leggo le parole di Pietro a proposito da Atti 1:21-26.

“21 bisogna dunque che tra gli uomini che sono stati in nostra compagnia per tutto il tempo in cui il Signor Gesù è andato e venuto tra noi, 22 cominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui egli fu portato in cielo da mezzo a noi, uno di questi diventi testimone con noi della sua risurrezione". 23 Or ne furono presentati due: Giuseppe, detto Barsaba, che era soprannominato giusto, e Mattia. 24 E pregando, dissero: "tu, Signore, che conosci i cuori di tutti, mostra quale di questi due hai scelto, 25 per ricevere la sorte di questo ministero e apostolato, dal quale Giuda si è sviato per andare al suo luogo". 26 Così tirarono a sorte, e la sorte cadde su Mattia; ed egli fu aggiunto agli undici apostoli.” (Atti 1:21-26 LND)

Notate che lo scopo di avere dodici apostoli era testimoniare della risurrezione di Gesù Cristo. Noi abbiamo la tendenza di mettere molta enfasi sulla croce, che è estremamente importante, ma è assolutamente essenziale proclamare anche la risurrezione di Gesù Cristo. La risurrezione è una prova fondamentale che Gesù è il Cristo.

E quindi, tornando ad Atti 2, notiamo che dopo che si era radunata questa grande folla a causa del forte suono che accompagnava l'arrivo dello Spirito Santo, non solo Pietro, ma tutti i 12 apostoli si alzarono in piedi, come testimoni della risurrezione di Gesù. Pietro predica, ma con gli altri undici intorno a lui come testimoni dei fatti che egli dichiarava.

Pietro inizia dichiarando: Giudei e voi tutti che abitate in Gerusalemme. Il messaggio era per tutti, non solo per una parte del gruppo.

La parola “abitate” è la stessa parola greca che troviamo tradotta con “dimoravano” nel versetto 5, che dichiara che a Gerusalemme dimoravano dei Giudei. Nella folla c'erano Giudei che venivano da tutto il mondo e che vivevano a Gerusalemme. Pietro parla a tutti loro, e li chiama a prestare attenzione alle sue parole. Quelle persone non sapevano quanto era importante il messaggio che Pietro stava per proclamare, ma lui lo sapeva, e per questo li esortò ad ascoltare attentamente.

Anche noi dovremmo fare lo stesso, quando proclamiamo Gesù Cristo agli altri, perché non sanno l'importanza del messaggio che abbiamo per loro. E perciò è giusto anche per noi incoraggiare gli altri ad ascoltare attentamente.

Alcuni schernitori della folla avevano detto che coloro che parlavano in altre lingue erano ubriachi. Pietro inizia negando quell'accusa falsa, menzionando che era solamente la terzo ora del giorno, ovvero le nove di mattina. Era evidente che un gruppo così grande non poteva essere ubriaco a quell'ora. Piuttosto la folla aveva visto un grande miracolo di Dio, che era un parziale adempimento di una profezia trasmessa dal profeta Gioele. Pietro inizia la sua predicazione citando quella profezia, e spiegando che quello che avevano appena visto era l'adempimento di una parte di quello che Gioele aveva detto. Il pieno adempimento della profezie avverrà quando Cristo ritornerà. Però, avevano appena visto, nel miracolo delle lingue, l'inizio dell'adempimento della profezia che Dio aveva annunciato tramite il profeta Gioele.

Leggo ancora dai versetti 16-21.

“16 ma questo è ciò che fu detto dal profeta Gioele: 17 E avverrà negli ultimi giorni, dice Dio, che spanderò del mio Spirito sopra ogni carne; e i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno delle visioni e i vostri vecchi sogneranno dei sogni. 18 In quei giorni spanderò del mio Spirito sopra i miei servi e sopra le mie serve, e profetizzeranno. 19 E farò prodigi su nel cielo e segni giù sulla terra: sangue, fuoco e vapore di fumo. 20 il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore. 21 E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato".” (Atti 2:16-21 LND)

Pietro collega direttamente il fatto che questi credenti avevano parlato in altre lingue per proclamare le grandi cose di Dio con quello che era stato predetto dal profeta Gioele. Poi Pietro spiega l'adempimento.

Per capire questo brano, dobbiamo capire che nella Bibbia il termine "gli ultimi giorni" si riferisce al periodo dall'ascensione di Gesù in cielo fino al ritorno di Gesù. Perciò, noi siamo negli ultimi giorni. Ricordate che i Giudei vedevano la storia divisa in vari periodi, il tempo dei patriarchi, era il tempo in cui vissero Abramo, Isacco e Giacobbe. Poi c'era il tempo dei giudici, e poi quello dei re e dei profeti. Quindi, i Giudei capivano che gli ultimi giorni erano i giorni del Messia. Gli avvenimenti che accadevano quel giorno a Gerusalemme erano l'inizio degli ultimi giorni. Perciò, quando Pietro parla degli ultimi giorni, i Giudei capivano che si riferiva al tempo del Cristo, il Messia.

Tenete in mente perciò che gli ultimi giorni è un lungo periodo, che iniziò quel giorno di Pentecoste, e continua finché Gesù non ritornerà per giudicare il mondo. Questa profezia fu adempiuta parzialmente quel giorno, e sarà adempiuta in pieno quando Cristo ritornerà.

È scritto che Dio avrebbe sparso il suo Spirito sopra ogni carne. Ai tempi dell'Antico Testamento, lo Spirito solitamente veniva sopra un profeta alla volta. Questa profezia descrive un tempo in cui lo Spirito sarebbe arrivato su ogni tipo di persona. L'espressione "ogni carne" non vuol dire ogni singolo individuo, ma ogni categoria di persona, che la profezia descrive subito dopo come figli e figlie, giovani e vecchi.

Notate che la profezia dichiarava che i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno. Ancora nel versetto 18, leggiamo che i servi e le serve profetizzeranno. Notiamo quello che persone della folla dichiarano nel versetto 11:

"Li udiamo parlare delle grande cose di Dio nelle nostre lingue!"

Il senso di profetizzare è proprio quello di proclamare le grandi cose di Dio. Questi credenti avevano appena fatto quello, parlando delle grandi cose di Dio in tante lingue diverse, e così stavano adempiendo una parte di questa profezia. La profezia comprende anche i tempi futuri, quando Gesù Cristo ritornerà sulla terra. Allora ci saranno prodigi nel cielo e segni sulla terra.

Notate l'importante dichiarazione alla fine della profezia, che diventa una parte centrale nella predicazione di Pietro. La profezia parla del giorno del Signore! E poi dichiara che avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato. Tenete in mente questa dichiarazione che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato. Bisogna invocare il nome del Signore per essere salvati. Avendo quest'affermazione come base, Pietro inizia a mostrare che Gesù, il Nazareno, è il Signore.

Pietro Dimostra che Gesù è il Cristo, il Signore

Infatti, dal versetto 22 a 36, Pietro dimostra che Gesù è il Cristo, colui che può salvare. Questo è il messaggio di Pietro, e Dio ha mandato il miracolo delle lingue come adempimento di quella profezia per dimostrare che Gesù è il Cristo. Leggiamo quello che Pietro dichiara ora, nei versetti 22-36.

“22 Uomini d’Israele, ascoltate queste parole: Gesù il Nazareno, uomo accreditato da Dio tra di voi per mezzo di potenti operazioni, prodigi e segni che Dio fece tra di voi per mezzo di lui, come anche voi sapete, 23 egli, dico, secondo il determinato consiglio e prescienza di Dio, vi fu dato nelle mani e voi lo prendeste, e per mani di iniqui lo inchiodaste alla croce e lo uccideste, 24 ma Dio lo ha risuscitato, avendolo sciolto dalle angosce della morte, poiché non era possibile che fosse da essa trattenuto. 25 Infatti Davide dice di lui: "io ho avuto del continuo il Signore davanti a me, perché egli è alla mia destra, affinché io non sia smosso. 26 Per questo si è rallegrato il cuore mio e ha giubilato la mia lingua, e anche la mia carne dimorerà nella speranza. 27 poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades e non permetterai che il tuo santo veda la corruzione. 28 Tu mi hai fatto conoscere le vie della vita, tu mi riempirai di gioia alla tua presenza". 29 Fratelli, si può ben liberamente dire intorno al patriarca Davide che egli morì e fu sepolto; e il suo sepolcro si trova tra di noi fino al giorno d’oggi. 30 Egli dunque, essendo profeta, sapeva che Dio gli aveva con giuramento promesso che dal frutto dei suoi lombi, secondo la carne, avrebbe suscitato il Cristo per farlo sedere sul suo trono; 31 e, prevedendo le cose a venire, parlò della risurrezione di Cristo, dicendo che l’anima sua non sarebbe stata lasciata nell’Ades e che la sua carne non avrebbe visto la corruzione. 32 Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato; e di questo noi tutti siamo testimoni. 33 Egli dunque, essendo stato innalzato alla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre la promessa dello Spirito santo, ha sparso quello che ora voi vedete e udite. 34 Poiché Davide non è salito in cielo anzi egli stesso dice: "il Signore ha detto al mio Signore: siedi alla mia destra, 35 finché io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi 36 Sappia dunque con certezza tutta la casa d’Israele che quel Gesù che voi avete crocifisso, Dio lo ha fatto Signore e Cristo,"” (Atti 2:22-36 LND)

Di nuovo, nel v.22, Pietro richiama l'attenzione dei suoi ascoltatori. Aveva dichiarato che il miracolo che avevano appena visto era l'inizio dell'adempimento della profezia di Gioele. Ora, dimostra che Gesù è il Signore descritto in quella profezia, ed è il Cristo.

Notate che Pietro inizia parlando di Gesù il Nazareno. Descrive Gesù come l'uomo accreditato da Dio. Tutti sapevano dei miracoli di Gesù, che erano miracoli che nessun uomo poteva fare da solo. Ricordate le parole di Nicodemo nell'evangelo di Giovanni 3:

“maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio, perché nessuno può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui".” (Giovanni 3:1-2 LND)

I miracoli di Gesù, qua chiamati potenti operazioni, prodigi e segni, erano una chiara prova per tutti che Gesù veniva da Dio. Tutti lo sapevano, anche se tanti non lo accettavano per durezza di cuore. Pietro stabilisce questo come base. Poi prosegue, nel versetto 23, spiegando quello che era successo a Gesù. Leggo ancora il versetto 23.

“Egli, dico, secondo il determinato consiglio e prescienza di Dio, vi fu dato nelle mani e poi lo prendesse, e per mani di iniqui inchiodasse alla croce e lo uccideste,”

Tutti sapevano della crocifissione di Gesù. Qua, Pietro dichiara che la crocifissione di Gesù era il piano di Dio. Era tutto secondo il determinato consiglio e la prescienza di Dio. Anziché essere una sconfitta per Gesù, era il piano di Dio per lui. Notate poi che Pietro dimostra che la morte di Gesù era avvenuta per colpa loro. Come popolo, erano loro che avevano avuto l'opportunità di ricevere Gesù come il loro Cristo, ma invece lo avevano consegnato ai Romani per essere crocifisso. Quindi, erano colpevoli della morte di Gesù.

Pietro prosegue con l'incredibile verità mostrata nel versetto 24. Ve lo leggo.

Ma Dio lo ha risuscitato, avendolo sciolto dalle angosce della morte, poiché non era possibile che fosse da essa trattenuto.

Questa è una dichiarazione incredibile. Pietro dichiara che Gesù era stato risuscitato. Si sa che quando una persona muore, muore. Ma Dio ha risuscitato Gesù, perché essendo il Cristo, non era possibile per lui essere trattenuto dalla morte. Pietro sta dichiarando una verità così incredibile da non essere possibile, se non fosse che Gesù era più che un uomo. E infatti, subito Pietro continua, e dimostra usando un0 altra profezia che Gesù non era un semplice uomo. Leggo quello che Pietro dice di Gesù nei versetti 25-28, citando una profezia di Davide che troviamo nel Salmo 16:8-11.

“25 infatti Davide dice di lui: "io ho avuto del continuo il Signore davanti a me, perché egli è alla mia destra, affinché io non sia smosso. 26 Per questo si è rallegrato il cuore mio e ha giubilato la mia lingua, e anche la mia carne dimorerà nella speranza. 27 Poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades e non permetterai che il tuo santo veda la corruzione. 28 Tu mi hai fatto conoscere le vie della vita, tu mi riempirai di gioia alla tua presenza".” (Atti 2:25-28 LND)

Questa è una profezia scritta da Davide, in cui egli riporta le parole del Cristo, che morirà, ma poi, tornerà in vita. Questo è il senso nel versetto 27: poiché tu non lascerai l'anima mia nell'Ades e non permetterai che il tuo santo vede la corruzione.

Era evidente che la profezia non riguardava Davide, perché come tutti sapevano, Davide era morto. Il suo corpo era rimasto nella tomba, aveva visto la corruzione. Pietro usa questo fatto per aiutare gli ascoltatori a riconoscere che la profezia riguardava il Cristo. Pietro spiega la profezia iniziando nel versetto 29.

“29 Fratelli, si può ben liberamente dire intorno al patriarca Davide che egli morì e fu sepolto; e il suo sepolcro si trova tra di noi fino al giorno d’oggi. 30 Egli dunque, essendo profeta, sapeva che Dio gli aveva con giuramento promesso che dal frutto dei suoi lombi, secondo la carne, avrebbe suscitato il Cristo per farlo sedere sul suo trono; 31 e, prevedendo le cose a venire, parlò della risurrezione di Cristo, dicendo che l’anima sua non sarebbe stata lasciata nell’Ades e che la sua carne non avrebbe visto la corruzione.” (Atti 2:29-31 LND)

Qua, Pietro spiega che la profezia riguarda il Cristo, e ben due volte parla della risurrezione di Cristo dalla morte.

È importante per noi capire il filo logico seguito da Pietro. Il miracolo delle lingue era un adempimento della profezia di Dio trasmessa da Gioele. In quella profezia, impariamo che chiunque invoca il nome del Signore sarà salvato. Quindi bisogna capire chi è il Signore. Poi Pietro inizia a parlare di Gesù, ricordando alle persone che Gesù era stato mandato palesemente da Dio, che questo si vedeva dai suoi miracoli.

Poi Pietro passa alla profezia di di Davide, in cui Davide aveva profetizzato che il Cristo sarebbe risuscitato. Pietro metteva molta enfasi sul fatto che il Cristo sarebbe risuscitato. Questo dimostra che era veramente il Cristo.

Avendo dimostrato questi fatti, Pietro arriva al punto centrale della sua predicazione, dichiarando con forza che Gesù, l'uomo accreditato da Dio per mezzo dei suoi miracoli, questo Gesù, è stato risuscitato! Di questo tutti i dodici apostoli in piedi là davanti alla folla erano testimoni. Leggo il versetto 32.

Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato., E di questo noi tutti siamo testimoni.

I dodici Apostoli erano là in piedi davanti alla folla, come testimoni della risurrezione di Gesù.

Dio aveva stabilito 12 tribù in Israele, e Gesù aveva scelto 12 apostoli. Così la loro testimonianza, accompagnata da miracoli, era una cosa certa e sicura. Le profezie dichiarano che il Cristo sarebbe risuscitato. Questo Gesù, uomo accreditato da Dio, che voi avete ucciso, Dio lo ha risuscitato! Di questo noi dodici siamo testimoni.

Pietro ha usato le profezie per mostrare che il Cristo sarebbe risuscitato, e ora, dichiara che Gesù è stato risuscitato, e perciò, egli è il Cristo. Ora, è pronto a dichiarare che il Cristo è anche il Signore. Leggiamo i versetti 33 a 35.

“33 egli dunque, essendo stato innalzato alla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre la promessa dello Spirito Santo, ha sparso quello che ora voi vedete e udite. 34 Poiché Davide non è salito in cielo anzi egli stesso dice: "il Signore ha detto al mio Signore: siedi alla mia destra, 35 finché io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi” (Atti 2:33-35 LND)

In questi versetti, sempre con una profezia, Pietro rende chiaro che Gesù è Dio, cioè un essere divino. È stato innalzato alla destra di Dio. È stato Gesù a spargere lo Spirito Santo sulle persone che avevano parlato in altre lingue. Pietro conferma che Gesù è il Signore con la dichiarazione del versetto 34, in cui cita il Salmo 110.1.

Gesù stesso aveva citato quel Salmo ai farisei, in Matteo 22:42-46. In quel brano, Gesù mostra che quella profezia parla del Cristo, che era il Signore, e perciò, divino. Leggo le parole di Gesù in Matteo 22:42-46

“42 "che ve ne pare del Cristo? Di chi è figlio?". Essi gli dissero: "di Davide". 43 Egli disse loro: "come mai dunque Davide, per lo Spirito, lo chiama Signore, dicendo: 44 il Signore ha detto al mio Signore: "siedi alla mia destra, finché io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi"? 45 Se dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo figlio?". 46 Ma nessuno era in grado di rispondergli; e, da quel giorno, nessuno osò più interrogarlo.” (Matteo 22:42-46 LND)

Qua, Gesù dichiara chiaramente che quel Salmo di Davide si riferisce al Cristo. Il Cristo non era un semplice uomo di cui Davide era un antenato, perché in quel caso Davide sarebbe stato superiore a lui. Invece, Davide lo chiama Signore, e perciò non è semplicemente un discendente umano di Davide, ma è Dio, venuto come uomo. Gesù aveva usato quel Salmo per mostrare che il Cristo è anche il Signore, Dio incarnato. Perciò, in questa predicazione, Pietro, avendo stabilito che Gesù è il Cristo, usa quel Salmo per mostrare che è Egli anche il Signore.

A questo punto, Pietro aveva reso estremamente chiaro il punto, dimostrando con chiara evidenza attraverso la Parola di Dio , e attraverso il miracolo che avevano appena visto, l'identità di Gesù il Nazareno che queste persone avevano fatto crocifiggere. Leggiamo il versetto 36, in cui Pietro conclude questa parte della sua predicazione.

Sappia dunque con certezza tutta la casa d'Israele che quel Gesù che voi avete crocefisso, Dio lo ha fatto Signore e Cristo!

Il punto principale di Pietro e il punto centrale della storia del mondo è che la risurrezione di Gesù dimostra, in base alle chiare profezie, che Gesù è il Signore, e le profezie dimostrano che egli è il Cristo. Gesù è il Cristo, e da ora in poi sarà chiamato Gesù Cristo. Egli è il Signore, non solo un uomo, ma soprattutto Dio che si è incarnato.

Notate che Pietro dichiara: “quel Gesù che voi avete crocefisso”! Come aveva fatto nel v.23, stava di nuovo mettendo enfasi sul loro peccato. Solo chi riconosce il proprio peccato può credere in Gesù Cristo per il perdono.

Riassunto della Predicazione

E con questo, vediamo il contenuto della prima predicazione dell'Evangelo. Dio volendo, dobbiamo ancora sentire l'ultima parte, e vedere come lo Spirito Santo operò potentemente.

Ma per ora, vorrei ripassare i punti principali dell'insegnamento di Pietro, perché sono le stesse verità che dobbiamo predicare anche noi.

Prima di tutto, dobbiamo capire alcune cose diverse di allora rispetto ad oggi. Pietro non aveva ancora il Nuovo Testamento. Perciò, erano gli Apostoli stessi, là in piedi , che attestavano che Gesù è il Cristo. Era anche il miracolo delle lingue che attestava l'adempimento di una profezia che riguardava il Cristo.

Oggi, abbiamo la Bibbia, e gli apostoli non ci sono più, e non servono. Non servono i miracoli. Abbiamo la Parola di Dio.

Il modo di confermare il messaggio è cambiato, ma il messaggio è lo stesso. Siamo peccatori. Quanto è importante stabilire il peccato di ogni uomo. La salvezza arriva quando invochiamo il nome del Signore. Gesù è il Cristo ed è il Signore.

Queste sono le verità centrali dell'Evangelo. Questo è quello che Pietro predicò quel giorno, ed è quello che anche noi dobbiamo predicare.

Dio volendo, nel prossimo sermone andremo avanti a capire l'ultima parte del sermone di Pietro. Per ora, prego che ognuno possa vedere il proprio peccato, e Gesù Cristo come Signore e Salvatore. In Gesù Cristo c'è perdono, e salvezza.