Aiuto Biblico

Atti 2:1-13 - il Giorno di Pentecoste

Sermone di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per domenica , 20 gennaio, 2013 ---- cmd apb -----
parole chiavi: parlare in lingue, miracoli, Spirito Santo, Atti.

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Quando guardiamo il mondo, facilmente potremmo pensare che il male sta vincendo. Invece, Dio sta portando avanti il suo piano, e nulla riesce ad ostacolarLo. La Bibbia ci rivela che questo è sempre vero. Stiamo studiando il libro degli Atti, che ci racconta della nascita della Chiesa. Nonostante ci fossero pochi credenti quando Gesù è andato in cielo, in Atti leggiamo di come Dio operava con potenza, per portare avanti il suo piano.

In Atti 1 abbiamo letto delle ultime istruzioni che Gesù Cristo ha lasciato ai suoi discepoli. Poi è salito in cielo, da dove ritornerà per giudicare il mondo.

Oggi, vogliamo iniziare a considerare Atti 2, che ci mostra che quello che Dio promette di fare, Egli lo fa. Gesù Cristo, Dio incarnato, aveva promesso di fondare la sua Chiesa, e di mandare lo Spirito Santo. E ha fatto proprio così. All'inizio di Atti 2, ci troviamo a Gerusalemme, 50 giorni dopo l'ascensione di Cristo. I discepoli stanno aspettando lo Spirito Santo, come era stato loro comandato.

Credenti Ubbidienti e Uniti

Leggo Atti 2:1-4. Questi erano i 120 credenti che abbiamo visto nel capitolo 1.

“Come giunse il giorno della Pentecoste, essi erano tutti riuniti con una sola mente nello stesso luogo. 2 E all’improvviso venne dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dove essi sedevano. 3 E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano, e andarono a posarsi su ciascuno di loro. 4 Così furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro di esprimersi.” (Atti 2:1-4)

Questi credenti si trovano a Gerusalemme, come Gesù aveva comandato loro, in attesa dell'arrivo dello Spirito Santo. Era la festa della Pentecoste. Ricordate che questi erano tutti Giudei, che avevano riconosciuto in Gesù Cristo il Messia che aspettavano.

La festa di Pentecoste era una delle varie feste che Dio aveva stabilito per i Giudei al tempo di Mosè. Dovevano celebrare le feste e seguire i riti esattamente come Dio aveva stabilito. Oggi invece,, da quando Gesù è morto e risuscitato, non dobbiamo più seguire le feste giudaiche, né praticare i loro riti, perché quello che simboleggiavano è stato adempiuto in Cristo.

Allora, uno potrebbe chiedersi: che senso ha studiare queste cose, se non dobbiamo praticarle più. Con questa mentalità, tanti credenti trovano poco beneficio nel leggere libri come Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio. Non ne capiscono il valore.

In realtà, come tutta la Bibbia, questi libri sono di grande valore. I libri dell'Antico Testamento sono essenziali per conoscere meglio Dio. Per esempio, in essi vediamo che Dio non accetta l'adorazione, se non viene fatta proprio come Egli ha stabilito. Gesù ripete questa verità in Giovanni 4, quando dichiara che Dio cerca adoratori che Lo adorano in spirito e in verità. Quindi, l'Antico Testamento ci fa conoscere Dio.

I sacrifici e le varie feste ci mostrano molto della persona e dell'opera di Gesù Cristo, e anche dello Spirito Santo. La festa di Pentecoste veniva 50 giorni dopo la Pasqua e inaugurava l'inizio della mietitura. E infatti, simboleggiava l'inizio della mietitura dei credenti che Dio avrebbe salvato e aggiunto alla Chiesa.

Quello che Dio aveva indicato circa 1500 anni prima, quando aveva stabilito queste feste, ora si stava adempiendo. Questo ci ricorda che Dio porta tutto a compimento, come ha dichiarato. Tutto quello che ha dichiarato nel passato, lo ha fatto, e così, possiamo essere certi che quello che ha dichiarato del futuro, Egli lo farà. Possiamo fidarci totalmente di Dio.

E perciò, in questo brano, ci troviamo nel giorno di Pentecoste. I credenti, e 120 di loro, si trovano tutti insieme, in ubbidienza a quello che Gesù aveva ordinato loro in Atti 1:4,5, quando Egli era apparso a loro dopo la risurrezione. Leggo Atti 1:4,5.

“4 E, ritrovandosi assieme a loro, comandò loro che non si allontanassero da Gerusalemme, ma che aspettassero la promessa del Padre: "che, Egli disse, voi avete udito da me. 5 Perché Giovanni battezzò con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo, fra non molti giorni".” (Atti 1:4-5 LND)

Qua, vediamo un principio molto importante. Per essere benedetti da Dio, dobbiamo essere nel posto o nel ruolo che ci ha comandato, ubbidendo fedelmente ai suoi comandamenti.

Quindi, per esempio, un marito deve vivere fedelmente il suo ruolo come capo famiglia, una moglie deve vivere il suo ruolo di moglie come Dio comanda, i membri di chiesa devono vivere secondo gli insegnamenti nella Bibbia, e così in ogni nostro rapporto. Così ci troviamo nel posto giusto per essere benedetti da Dio.

Oltre ad essere al posto giusto, in ubbidienza, questi credenti erano riuniti con una sola mente, come leggiamo in Atti 2:1

“Come giunse il giorno della Pentecoste, essi erano tutti riuniti con una sola mente nello stesso luogo.” (Atti 2:1 LND)

Quanto è importante essere uniti con una sola mente per essere usati da Dio. Dio opera nel suo popolo quando esso è unito in una sola mente, non quando ognuno cerca la propria gloria o il proprio vantaggio, ma quando ognuno cerca la gloria di Dio.

Ascoltate mentre vi leggo Filippesi 2:1,4, che ci comanda di vivere così, uniti in una sola mente.

“1 Se dunque vi è qualche consolazione in Cristo, qualche conforto d’amore, qualche comunione di spirito, qualche tenerezza e compassione, 2 rendete perfetta la mia gioia, avendo uno stesso modo di pensare, uno stesso amore, un solo accordo e una sola mente 3 non facendo nulla per rivalità o vanagloria, ma con umiltà, ciascuno di voi stimando gli altri più di se stesso. 4 Non cerchi ciascuno unicamente il proprio interesse, ma anche quello degli altri.” (Filippesi 2:1-4 LND)

Quando noi viviamo così, con una sola mente, Dio farà grandi cose tramite noi, per la sua gloria.

E così, questi credenti stavano dove Gesù aveva comandato loro di essere, e erano di una sola mente. Essendo così, erano pronti perchè Dio operasse tramite loro. Se noi seguiamo il loro esempio, anche noi saremo pronti perché Dio operi tramite noi. Andiamo avanti per vedere l'opera che Dio ha compiuto in loro.

La Venuta dello Spirito:

Leggiamo ancora Atti 2:1-4

“1 Come giunse il giorno della Pentecoste, essi erano tutti riuniti con una sola mente nello stesso luogo. 2 E all’improvviso venne dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dove essi sedevano. 3 E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano, e andarono a posarsi su ciascuno di loro. 4 Così furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro di esprimersi.” (Atti 2:1-4 LND)

Consideriamo con attenzione questo avvenimento importante, per capirlo correttamente.

Gesù aveva promesso loro qualcosa di nuovo, qualcosa che non era mai avvenuto. Qua, quello che Gesù aveva promesso viene adempiuto. Quello che stava succedendo era un'opera spirituale, che solitamente è invisibile. Però, ricordiamo che in vari momenti della storia nella Bibbia, Dio ha reso visibile qualcosa di spirituale che dopo non era più visibile.

Pensate a quando Dio ha liberato il Suo popolo dall'Egitto. Dio aveva promesso di essere con loro. Là nel deserto, Dio rendeva la sua presenza visibile, nella colonna di fuoco di notte e nella nuvola di giorno. Dopo, la presenza di Dio non era più visibile, anche se Dio era ugualmente con il suo popolo. Quindi, all'inizio, Dio rendeva visibile quello che dopo era invisibile.

Vediamo una cosa simile quando Dio ha fatto entrare il suo popolo nella terra promessa. Aveva promesso di combattere per dare loro la vittoria. Nella prima battaglia, contro la città di Gerico, Dio era con loro in modo visibile, facendo crollare miracolosamente le mura di Gerico. Mai più ha fatto una cosa del genere, però, l'ha fatto in quell'occasione per aiutare il suo popolo a capire che era Lui a combattere per loro, e a dare loro la vittoria.

Il punto importante da capire qua è che spesso, per venire incontro alla debolezza della fede dell'uomo, Dio inizia facendo qualcosa in modo più visibile, cosa che dopo non serve, perché ha già fatto capire che è egli all'opera. Più volte nella Bibbia vediamo Dio fare cose in modo visibile all'inizio, e poi, farle in modo non più visibile.

Teniamo questo in mente, mentre consideriamo quello che succede in questo avvenimento in Atti 2. Una domanda importante che bisogna fare è: quello che vediamo qua è normativo? Cioè, è il modo normale in cui Dio opera in tutto il resto del Nuovo Testamento, e nella storia della Chiesa e oggi, oppure, è qualcosa di particolare, come la presenza di Dio nel deserto nella colonna di fuoco e nella nuvola ?

Consideriamo attentamente questo avvenimento, e poi, cerchiamo di capire la risposta a questa domanda.

L'Arrivo dello Spirito Santo

Tornando all'avvenimento, tenete in mente che era qualcosa di veramente nuovo. I credenti non sapevano come sarebbe stato l'arrivo dello Spirito Santo, e come l'avrebbero riconosciuto. Per fede, stavano là a Gerusalemme aspettando, senza sapere quello che aspettavano.

Dio ha operato in modo visibile, come ha fatto più volte nella storia della Bibbia, in modo che potevano riconoscere che la promessa di Gesù che si stava adempiendo.

Solitamente, l'opera dello Spirito Santo è invisibile. Dio realizzò questa prima venuta dello Spirito Santo sui credenti in modo visibile.

Consideriamo quello che era successo quel giorno.

Prima di tutto, c'era un forte suono. Il versetto 2 dichiara che era un suono come un vento impetuoso che soffia. In Giovanni 3:8, Gesù aveva parlato con Nicodemo, descrivendo lo Spirito Santo come un vento. Però qua, veniva con grande potenza e un rumore molto forte, così forte che aveva attirato una grande folla, come dichiara Atti 2.6

“Quando si fece quel suono, la folla si radunò e fu confusa, perché ciascuno di loro li udiva parlare nella sua propria lingua.” (Atti 2:6 LND)

Questo rumore ha attirato migliaia di persone.

Non vediamo mai più questo suono nella Bibbia, e non è più una realtà oggi. Come faceva spesso, Dio stava mostrando in modo unico che questa era un'opera nuova e potente.

Non solo c'era questo suono fortissimo, ma c'era una manifestazione visibile dell'arrivo dello Spirito Santo. Leggo ancora il v.3

E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano, e andarono a posarsi su ciascuno di loro.

Qualcosa simile al fuoco è apparso a questi credenti, e vedevano qualcosa che era simile a lingue di fuoco posarsi su ognuno dei credenti. Quindi, anche qua, Dio stava rendendo molto visibile il fatto che Egli stava facendo un'opera spirituale potente e nuova.

Non era letteralmente fuoco, ma era come fuoco. Nell'Antico Testamento, il fuoco spesso rappresenta la presenza di Dio, soprattutto la sua santità, e la sua purezza, che consuma tutto quello che è impuro.

Vi leggo alcuni brani dall'Antico Testamento, che descrivono scene in cui Dio appare come un fuoco.

Prima leggo Esodo 3:2, che descrive quando Mosè si trovò davanti al roveto che bruciava senza essere consumato, era la presenza di Dio stesso.

“E l’angelo dell’Eterno gli apparve in una fiamma di fuoco, di mezzo a un roveto. Mosè guardò ed ecco il roveto bruciava col fuoco, ma il roveto non si consumava.” (Esodo 3:2 LND)

Leggo anche Esodo 13:21, che descrive la presenza di Dio con il popolo nel deserto, nella colonna di fuoco.

“E l’Eterno andava davanti a loro, di giorno in una colonna di nuvola per guidarli nella via, e di notte in una colonna di fuoco per far loro luce, affinché potessero camminare giorno e notte.” (Esodo 13:21 LND)

Quando Dio è apparso sul monte Sinai, era nel fuoco. Leggo Esodo 19:18.

“or il monte Sinai era tutto fumante, perché l’Eterno era disceso su di esso nel fuoco; il suo fumo saliva come il fumo di una fornace, e tutto il monte tremava forte.” (Esodo 19:18 LND)

Durante i quaranta anni nel deserto, l'Eterno era presente visibilmente, in un fuoco sopra il tabernacolo. Leggo Esodo 40:38.

“poiché la nuvola dell’Eterno stava sul tabernacolo durante il giorno, e di notte su di esso stava un fuoco, davanti agli occhi di tutta la casa d’Israele, durante tutti i loro spostamenti.” (Esodo 40:38 LND)

Questi credenti, tutti Giudei che conoscevano le Scritture, capivano da ciò che era come fuoco che Dio era realmente presente con loro.

Anche in questo caso, non vediamo mai più nella Bibbia lo Spirito Santo venire nella forma di una fiamma su tutti i credenti. Né lo vediamo oggi. Dio stava rendendo visibile un'opera spirituale che solitamente è invisibile.

Riempiti di Spirito Santo

È molto importante capire il risultato dell'arrivo dello Spirito Santo. Abbiamo letto che tutti furono ripieni di Spirito Santo. Essendo pieni dello Spirito Santo, cominciarono a parlare in altre lingue. È importante capire qual era lo scopo di questo miracolo.

Gesù aveva promesso la venuta dello Spirito Santo, e aveva dichiarato che avrebbero ricevuto potenza. Leggo alcuni versetti di Giovanni 14, 15, e 16, in cui Gesù promette l'arrivo dello Spirito Santo.

“ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto.” (Giov 14:26 LND)
“ma quando verrà il Consolatore, che vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre mio, egli testimonierà di me.” (Giov 15:26 LND)

In Atti 1:8, Gesù dichiara che avrebbero ricevuto potenza, per testimoniare di Lui.

“ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la giudea, in Samaria e fino all’estremità della terra".” (Atti 1:8 LND)

La venuta dello Spirito Santo serviva per dare potenza ai credenti, con lo scopo di testimoniare di Gesù Cristo in tutto il mondo, iniziando da Gerusalemme.

Lo scopo della venuta dello Spirito Santo era dare la potenza necessaria per proclamare Gesù Cristo agli altri.

Quel giorno a Gerusalemme, oltre ad arrivare in modo visibile, con il suono e le lingue di fuoco, c'era anche il miracolo del parlare in altre lingue.

Vogliamo considerare attentamente questo avvenimento. La prima cosa da notare è quello che stavano dicendo. Troviamo la risposta nel v.11, in cui leggiamo che parlavano delle grandi cose di Dio. In quel versetto le persone della folla esprimano quello che stavano sentendo da questi credenti.

“Cretesi ed Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue!".” (Atti 2:11 LND)

I credenti stavano parlando delle grandi cose di Dio. La pienezza dello Spirito Santo produce frutto spirituale che dà gloria a Dio.

Altre Lingue:

Lo Spirito Santo dava a loro di esprimersi in altre lingue. È molto importante considerare questo attentamente, perché c'è molto confusione per quanto riguarda il suo scopo e il suo significato. Grazie a Dio, se guardiamo con cura quello che è scritto, possiamo capire quello che Dio ha fatto.

Prima di tutto, leggendo tutto questo brano, soprattutto i versetti 5-12, è molto chiaro che le altre lingue che i credenti parlavano erano lingue umane, che le persone della folla conoscevano.

In altre parole, lo Spirito Santo ha dato a questi credenti il potere miracoloso di parlare in lingue che non avevano mai studiato o conosciuto prima.

Questo è chiaro. È importante capire lo scopo per cui lo Spirito Santo diede questo dono miracoloso in quell'occasione.

Vedremo lo scopo di questo miracolo quando arriviamo alla predicazione di Pietro, fra alcuni versetti. Ma prima, leggendo attentamente, possiamo capire quello che non era lo scopo delle lingue.

Coloro che ascoltavano

Per ora, consideriamo chi erano le persone che hanno sentito i discepoli parlare in lingue nuove. Questo ci permette di capire lo scopo di questo miracolo.

5 Or a Gerusalemme dimoravano dei Giudei, uomini pii, da ogni nazione sotto il cielo. 6 Quando si fece quel suono, la folla si radunò e fu confusa, perché ciascuno di loro li udiva parlare nella sua propria lingua.

Là a Gerusalemme dimoravano dei Giudei da ogni nazione. Consideriamo la parola “dimoravano”. In greco, esistono due parole che vengono tradotte come dimorare. Una delle parole solitamente vuol dire dimorare temporaneamente in un posto. L'altra parola vuol dire dimorare permanentemente. La parola usata qua è la parola che vuol dire dimorare permanentemente.

Questo ci aiuta a capire, perciò, che questi Giudei, uomini pii di ogni nazione, dimoravano a Gerusalemme. Erano nati e cresciuti all'estero, nei vari paesi che poi vengono elencati. Ma ora, vivevano a Gerusalemme.

Il fatto che vivevano a Gerusalemme, e poi che potevano capire Pietro quando predicava, ci fa capire che capivano la lingua del posto, l' Ebraico o l'Aramaico. Chiaramente, ognuno conosceva la lingua della sua nazione nativa, che vediamo elencate.

Capire questo ci permette di capire che queste persone capivano la lingua locale, e quindi, capivano Pietro quando egli predicava a tutti. Non avevano bisogno di sentire il Vangelo nelle loro lingue native per poter capirlo. Quindi, il miracolo delle lingue non serviva per fare capire il Vangelo a loro. Allora, a cosa serviva?

Il fatto che queste Giudei nati in tanti altri paesi sentivano questi uomini di Galilea parlare nelle loro lingue serviva per mostrare a tutti che c'era un'opera potente di Dio. Capivano che quello che avveniva era qualcosa di straordinario. Leggo ancora dal v.7-12.

7 E tutti stupivano e si meravigliavano, e si dicevano l’un l’altro: "Ecco, non sono Galilei tutti questi che parlano? 8 Come mai ciascuno di noi li ode parlare nella propria lingua natìa? 9 Noi Parti, Medi, Elamiti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia, 10 della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia che è di fronte a Cirene e noi residenti di passaggio da Roma, Giudei e proseliti, 11 Cretesi ed Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue!". 12 E tutti stupivano ed erano perplessi, e si dicevano l’un l’altro: "Che vuol dire questo?".

Notate il versetto 7: “tutti stupivano e si meravigliavano” E poi, notate il versetto 12. “E tutti stupivano ed erano perplessi, e si dicevano l’un l’altro: "Che vuol dire questo?” Capivano che era un miracolo. Però, non capivano il senso di questo miracolo. Per capire il senso del miracolo, avevano bisogno di sentire la predicazione di Pietro, che Dio volendo vedremo in un prossimo sermone.

Abbiamo letto nel versetto 12:

E tutti stupivano ed erano perplessi, e si dicevano l'un l'altro: “che vuol dire questo?” (Atti 2:12)

Dobbiamo stare attenti a non fondare la nostra dottrina su avvenimenti, che possono essere compresi in tanti modi. Piuttosto, dobbiamo fondare la nostra dottrina sui chiari insegnamenti, che troviamo soprattutto nelle Epistole.

Dio compie miracoli, sia nell'Antico che nel Nuovo Testamenti, ma non è il suo modo solito di operare. I miracoli sono avvenimenti che Dio usa per mostrare qualcosa di particolare. Sono gli insegnamenti che ci spiegano come Dio opera solitamente.

Quindi, ricordiamo che sono gli insegnamenti che ci fanno capire la volontà di Dio e le verità di Dio e come Dio opererà nella nostra vita, non i miracoli. Dio non opera sempre nello stesso modo.

Per esempio, nella Bibbia, leggiamo che Gesù è lo stesso ieri, oggi e per sempre. Però, questo non vuol dire che Gesù opera sempre nello stesso modo. Gesù può fare tutto, ma non fa sempre tutto. I miracoli di Gesù erano segni che servivano per manifestare il fatto che Gesù è il Cristo. Ma Gesù non faceva sempre gli stessi miracoli. Gesù moltiplicò il pane e i pesci due volte, ma non lo fece altre volte. Gesù risuscitò Lazzaro, la figlia di Iario, e il figlio della vedova di Nain, ma da quello che sappiamo, non lo fece in altre occasioni. Guariva tanti, ma non tutti.

Il fatto che Gesù è lo stesso e non cambia mai non vuol dire che fa sempre le stesse cose.

Vediamo anche che il modo in cui che Dio ha operato tramite gli Apostoli non era sempre lo stesso. Per esempio, in Atti 19, vediamo che Dio guariva chiunque stava male tramite Paolo. Leggo Atti 19:11,12

“11 E Dio faceva prodigi straordinari per le mani di Paolo, 12 al punto che si portavano sui malati degli asciugatoi e dei grembiuli che erano stati sul suo corpo, e le malattie si allontanavano da loro e gli spiriti maligni uscivano da loro.” (Atti 19:11-12 LND)

Questo all'inizio della Chiesa. In quel periodo Dio faceva tanti miracoli tramite gli Apostoli, per confermare che erano veramente stati mandati da Lui.

Anni più tardi, alla fine della vita di Paolo, vediamo che Paolo non aveva più questo potere di guarire chiunque, perché dovette lasciare un suo collaboratore ammalato. Leggo 2Timoteo 4:20, che è stato scritto alla fine della vita di Paolo, quando egli si trovava in carcere a Roma. Notate che Paolo aveva lasciato Trofimo infermo a Mileto.

“Erasto è rimasto a Corinto, ma ho lasciato Trofimo infermo a Mileto.” (2Timoteo 4:20 LND)

Quindi, gli Apostoli potevano compiere grandi miracoli all'inizio, ma non dopo. Come mai? Qual era lo scopo dei miracoli che gli Apostoli potevano compiere?

Troviamo il motivo per cui Dio faceva miracoli tramite gli Apostoli in Ebrei 2:1-4. I miracoli compiuti dagli Apostoli servivano come conferma da parte di Dio che gli Apostoli erano mandati da Dio con il vero messaggio del Vangelo. I miracoli confermavano che erano veri Apostoli. Leggo Ebrei 2.1-4.

“1 Perciò bisogna che ci atteniamo maggiormente alle cose udite, che talora non finiamo fuori strada. 2 Se infatti la parola pronunziata per mezzo degli angeli fu ferma e ogni trasgressione e disubbidienza ricevette una giusta retribuzione, 3 come scamperemo noi, se trascuriamo una così grande salvezza? questa, dopo essere stata inizialmente annunziata dal Signore, è stata confermata a noi da coloro che l’avevano udita, 4 mentre Dio ne rendeva testimonianza con segni e prodigi, con diverse potenti operazioni e con doni dello Spirito Ssanto distribuiti secondo la sua volontà.” (Ebrei 2:1-4 LND)

I miracoli compiuti dagli apostoli servivano per confermare che erano coloro che avevano ascoltato Gesù Cristo direttamente. Questo serviva all'inizio, ma non serviva quando il Vangelo era più diffuso.

Vediamo questo anche in 2Corinzi 12, in cui l'Apostolo Paolo sta mostrando ai Corinzi che egli era un vero Apostolo, a differenza dei cosiddetti “sommi apostoli”, uomini falsi, che stavano cercando di ingannare i Corinzi. Per aiutare i Corinzi a riconoscere che egli era un vero Apostolo, Paolo ricorda loro che aveva compiuto miracoli, segni e prodigi in mezzo a loro, erano i segni, ovvero la conferma, che essi erano veri apostoli, come leggiamo in 2Corinzi 12:12.

“ora i segni dell’apostolo sono stati messi in opera fra voi con grande pazienza, con segni e prodigi e con potenti operazioni.” (2Corinzi 12:12 LND)

I prodigi e segni, quello che noi chiamiamo miracoli, erano da Dio, e servivano per mostrare che gli apostoli erano veri apostoli, in quel antecedente al completamento del canone biblico. Non servano più tardi, e perciò, quando anni più tardi Paolo aveva un collega ammalato, non poteva più guarirlo, come abbiamo letto in 2Timoteo 4:20.

Tornando agli avvenimenti in Atti 2, lo scopo del miracolo delle lingue era mostrare che Dio stava facendo una grande opera, un 'opera che era stata anche profetizzata. Sentiremo di più di quest'opera quando arriviamo alla predicazione di Pietro alla folla.

Voglio farvi notare che quando questi credenti parlavano in varie lingue, in modo miracoloso, tanti erano stupiti, ma altri li schernivano. Ci sono sempre degli schernitori, uomini che non vogliono riconoscere la mano di Dio all'opera.

Nonostante questo fosse un miracolo grande e visibile, mai visto nella storia del mondo, c'erano delle persone che schernivano. Attribuivano questo miracolo all'ubriachezza. Leggo il v.13

13 Altri invece li schernivano e diceva no: "Sono ripieni di vin dolce!".

Anche oggi, ci sono tanti schernitori, che rifiutano di credere che Dio giudicherà il mondo. Noi dobbiamo proclamare l'Evangelo a tutti. Ci penserà Dio a giudicare gli schernitori.

Conclusione

Chiudendo, ricordiamo le verità che abbiamo visto in questo brano. Abbiamo visto:

--- l'importanza di essere nel posto giusto, in ubbidienza. Stai svolgendo il ruolo che Dio ti ha dato fedelmente?

--- l'importanza di essere di una sola mente: cercando la volontà di Dio, anziché ognuno la propria volontà. Quando siamo uniti, Dio si servirà di noi.

---- che Dio non opera sempre nello stesso modo. I miracoli più grandi della Bibbia non si ripetevano. Il fatto che una cosa succede, non vuol dire che succederà ancora. Lo Spirito Santo non viene più con suono e con qualcosa che sembra una fiamma.

----- che le lingue che i credenti potevano parlare miracolosamente erano lingue di varie nazioni. Erano lingue umane normali. Il miracolo era nel fatto che potevano parlare lingue che non avevano mai conosciuto prima.

---- che le lingue non servivano per comunicare con quei Giudei delle altre nazioni. Servivano per mostrare che Dio stava facendo un miracolo. Vedremo molto più di questo quando consideriamo il sermone di Pietro.

Grazie a Dio, non solo loro hanno ricevuto lo Spirito Santo. Egli viene oggi, in ogni vero credente. Anche noi abbiamo potenza per testimoniare di Gesù Cristo. Viviamo per la gloria di Cristo!