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Risposte alle nostre preghiere - Matteo 18:19-20

filename: 40-18-e.doc di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org - 40-18-e.05f sermone sul Matt. 18:19-20 di Marco deFelice, revisionato da un sermone di 1997, usato a RO il 5 giugno, 2005

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vv. 1-18 ripasso

Chi di noi, davanti ad una difficoltà molto grande, non ha sentito la propria piccolezza? Credo che abbiamo tutti, in qualche momento di grande afflizione, pregato con quasi un senso di disperazione, ed avevamo anche dei dubbi che Dio ci stesse ascoltando.

Essendo un popolo bisognoso di Dio, come tutti gli uomini, non possiamo avere vera pace nel cuore se non sappiamo che Dio sta ascoltando sicuramente le nostre preghiere. Oggi, vogliamo considerare una promessa meravigliosa, che può darci grande gioia e pace nei momenti di afflizione più profonda. Vogliamo considerare la promessa fatta da Gesù Cristo che Dio ascolta ed esaudisce le nostre preghiere.

Il brano che vogliamo studiare oggi è Matteo 18:19,20. Come altri brani, bisogna considerarlo nel suo contesto per riuscire a capirlo bene. Nei versetti precedenti a questi, Gesù aveva spiegato cosa fare quando un fratello pecca contro di te. Abbiamo visto, nell’ultimo sermone, che lo scopo della riprensione deve essere quello di guadagnare il tuo fratello. Tutti i passi della disciplina hanno quel traguardo. Devi andare da lui da solo, per aiutarlo a vedere il suo peccato. Se rifiuta di ascoltarti, si porta uno o due testimoni, e anche loro cercano di aiutarlo a vedere il suo peccato. Se rifiuta di ascoltare anche loro, lo si porta davanti a tutta la chiesa. Se non ascolta tutta la chiesa, viene scomunicato. Si deve agire così, sia per tenere la chiesa pura, sia per aiutare la persona a vedere la gravità della sua condizione davanti a Dio.

Allora, nel contesto del brano di oggi, ci sono due o tre testimoni che hanno l’enorme responsabilità di dichiarare alla chiesa che quel fratello è realmente colpevole davanti a Dio. È una posizione difficile, e chi si trova in questa situazione dovrebbe sentire il peso della sua responsabilità.

Sentendo questo peso, è giusto che queste persone, questi testimoni, si uniscano a pregare Dio di guidare tutta la faccenda. Hanno bisogno di una conferma che Dio li ascolta. Anche noi, in momenti di grande peso, abbiamo bisogno di essere sicuri che Dio sta ascoltando le nostre preghiere.

Nel brano di oggi, Gesù ci dà una meravigliosa promessa, che ci permette di sapere come pregare in modo da avere la certezza che Dio ci ascolta. Prestiamo molta attenzione, perché questa è una promessa che può darci grande pace e sicurezza.

brano di oggi

Il brano che consideriamo oggi è Matteo 18:19,20. Leggiamo dal v.15.

15 «Se tuo fratello ha peccato contro di te, va’ e convincilo fra te e lui solo. Se ti ascolta, avrai guadagnato tuo fratello; 16 ma, se non ti ascolta, prendi con te ancora una o due persone, affinché ogni parola sia confermata per bocca di due o tre testimoni. 17 Se rifiuta d’ascoltarli, dillo alla chiesa; e, se rifiuta d’ascoltare anche la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano. 18 Io vi dico in verità che tutte le cose che legherete sulla terra, saranno legate nel cielo; e tutte le cose che scioglierete sulla terra, saranno sciolte nel cielo. 19 E in verità vi dico anche: se due di voi sulla terra si accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli. 20 Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».” (Mat 18:15-20 NRV)

Se due si accordano a domandare...

La verità descritta in questo brano è incredibile e meravigliosa. Quando ci accordiamo nella preghiera, Dio farà quello che chiediamo. Quando siamo riuniti nel nome di Gesù, Gesù stesso è presente con noi. Il Creatore di tutto risponderà alle nostre preghiere! Il Signore dei signori e il Re dei re sarà presente con noi. Queste sono due promesse meravigliose e di enorme incoraggiamento, se le comprendiamo bene. Perciò, consideriamo attentamente le due promesse che Gesù ci insegna qua. Sono troppo meravigliose da trascurare, e troppo grandi da non comprenderle a fondo.

la parola: si accordano

Leggiamo ancora il v. 19, e poi cerchiamo di meditarlo.

E in verità vi dico anche: se due di voi sulla terra si accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli.” (Mt 18:19 NRV)

Nel Greco, Gesù inizia questo brano con la parola “di nuovo” o “ancora”. Questa parola non è stata tradotta nella versione della Nuova Riveduta, mentre nella Nuova Diodati è tradotta con “ancora”. Gesù lega questo versetto all’insegnamento che aveva appena fatto, che spiegava le situazioni in cui la chiesa deve esercitare la disciplina. La promessa qui descritta vale anche nei momenti più pesanti e di grande responsabilità.

Gesù dice: se due di voi. Nel versetto 20 Gesù parla di quando due o tre credenti sono riuniti. Principalmente Gesù applica questo versetto alla situazione in cui i due o tre testimoni presentano il caso del fratello non ravveduto alla chiesa. Però, come vedremo oggi, le promesse descritte in questi due versetti sono valide per noi tutti i giorni.

Gesù dice: se due di voi sulla terra si accordano a domandare una cosa qualsiasi. Notiamo la parola “si accordano”. In Italiano, la parola “accordare” viene usata per descrivere l'azione di mettere tutte le note della chitarra o del pianoforte in armonia. Quando uno strumento musicale è accordato, le note non sono uguali, ma sono in armonia. Diciamo che due persone sono d’accordo quando hanno la stessa posizione, lo stesso traguardo.

La parola greca che viene tradotta con “si accordano” è la parola “sumphoneo”, che nella forma sostantiva, dà origine alla nostra parola “sinfonia”. In una sinfonia ci possono essere tante voci, ognuno con una nota, una tonalità e un timbro diversi l'una dall’altra, però queste voci sono tutte quante in armonia e suonano tutte la stessa musica. Questo è il senso della parola usata da Gesù, quando dice: “se due di voi sulla terra si accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli.”

Quando anche solo due credenti si accordano insieme, vuol dire che stanno cantando la stessa musica, anche se usano note diverse. In altre parole, vuol dire che sono veramente uniti nel cuore in quello che stanno chiedendo a Dio. Possono esprimersi in modi diversi, ma chiedono a Dio la stessa cosa.

Dobbiamo capire che per essere in armonia bisogna che non ci siano divisioni o scontri, nemmeno nascosti. Se io nascondo nel mio cuore anche un piccolo rancore nei confronti di mio fratello, non posso pregare in sintonia con lui, anche se stiamo dicendo le stesse parole.

Visto che Gesù ci promette che Dio risponderà alle richieste fatte da due o più credenti quando si accordano insieme nella preghiera, cosa dovremmo fare?

In base a questa meravigliosa promessa, è importante unirci con altri credenti per pregare.

Certamente, è fondamentale che ogni credente preghi molto spesso per conto suo. Però, è altrettanto importante che come credenti preghiamo insieme gli uni con gli altri, chiedendo a Dio le stesse cose, essendo accordati insieme.

La preghiera è un’arma potente per ottenere vittorie nella guerra spirituale in cui ci troviamo. Le preghiere di più credenti accordati sono ancora più potenti.

Quindi, impariamo a pregare di più insieme.

una cosa qualsiasi

Come ogni brano della Bibbia, è essenziale che comprendiamo questo brano correttamente. In questo versetto, Gesù dichiara che quando due credenti si accordano, Dio concederà a loro qualsiasi richiesta che fanno.

Questo versetto, letto da solo senza il suo contesto, potrebbe far pensare che due credenti possono pregare di non avere più malattie, possono pregare di avere successo economico, possono pregare di avere una vita facile, e Dio sicuramente risponderà a quelle preghiere.

Però, sarebbe un grave errore leggere quel versetto da solo, perché nel versetto subito dopo, Gesù spiega chiaramente la condizione che è necessaria per poter essere sicuri che Dio risponderà alle nostre preghiere.

Purtroppo, tante chiese insegnano il v.19 senza tener conto del v.20. Perciò, insegnano che basta pregare insieme e sicuramente un credente sarà guarito da ogni malattia, sarà benedetto economicamente, e avrà successo in ogni sua impresa terrena. Che messaggio falso!

Infatti la Bibbia, anziché promettere di toglierci ogni prova e ogni difficoltà, ci insegna che Dio permette, addirittura, che Dio manda le prove e le difficoltà perché fanno parte della Sua perfetta opera in noi per farci crescere nell’immagine di Gesù Cristo.

Quindi, questo versetto non insegna che possiamo pregare ogni cosa. Invece questo versetto deve essere letto insieme al v.20. Nel versetto 20, troviamo che c’è una condizione fondamentale che deve essere soddisfatta prima di poter avere la certezza che Dio risponderà alle nostre preghiere.

la condizione alle nostre preghiere

Leggiamo ancora il v.19, e poi il v.20, che spiega la condizione con la quale possiamo applicare il v.19.

19 E in verità vi dico anche: se due di voi sulla terra si accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli. 20 Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».

La parola “poiché”, all’inizio del v.20, lega quello che segue con il v.19. In altre parole, il v.20 spiega il v.19. Il v.20 ci dà la condizione necessaria per potere avere la risposta di Dio alle nostre richieste.

Quando due o tre credenti si riuniscono per domandare qualcosa a Dio, e sono accordati per ottenere una risposta da Dio devono essere riuniti nel nome di Gesù.

Voglio ripetere questo principio, perché è una verità che dobbiamo capire molto bene.

Una condizione fondamentale per poter avere risposte alle nostre preghiere è che siano fatte nel nome di Gesù. Questo vale sia per le nostre preghiere personali, sia per le preghiere che facciamo insieme ad altri.

Ripetutamente, Gesù ci insegna che dobbiamo pregare nel Suo nome. Vi leggo alcuni brani.

Giov 14:13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.

Giov 14:14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

Giov 15:16 Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia.

Giov 16:23 In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà.

Giov 16:24 Fino ad ora non avete chiesto nulla nel mio nome; chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia completa.

Giov 16:26 In quel giorno chiederete nel mio nome; e non vi dico che io pregherò il Padre per voi; poiché il Padre stesso vi ama, perché mi avete amato e avete creduto che sono proceduto da Dio.

Da questi versetti, è estremamente chiaro che le nostre preghiere devono essere fatte nel nome di Gesù.

Il senso di chiedere nel nome di Gesù

Allora, dobbiamo capire che cosa intende Gesù quando dice di pregare nel Suo nome affinché le nostre preghiere siano esaudite. È una formula magica, cioè, basta aggiungere la frase “nel nome di Gesù” alle nostre preghiere e saranno esaudite?

Chiaramente, non è una formula magica. Allora, come possiamo sapere cosa intende dire Gesù quando afferma che ogni preghiera, per essere esaudita, deve essere fatta nel Suo nome?

Ricordiamo il principio che la Bibbia è il miglior libro per spiegare la Bibbia. Infatti, se consideriamo altri brani, troviamo un elenco di condizioni che la Bibbia ci dà affinché le nostre preghiere siano esaudite. Queste condizioni ci spiegano cosa significa “pregare nel nome di Gesù”.

pregare con umiltà

Una condizione per avere risposte alle nostre preghiere, e quindi, un aspetto di “pregare nel nome di Gesù”, è di pregare con un cuore umile. Chi prega veramente nel nome di Gesù sa di non meritare da Dio ciò che domanda. Sa di non avere nulla da offrire a Dio. Non può pregare nel proprio nome. Quindi, deve avere un cuore umile. Tanti brani spiegano che dobbiamo avvicinarci a Dio con umiltà. Tra questi brani vene leggo tre.

2Cron. 7:14 se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e si converte dalle sue vie malvagie, io lo esaudirò dal cielo, gli perdonerò i suoi peccati, e guarirò il suo paese.

Isa 57:15 Infatti così parla Colui che è l’Alto, l’eccelso, che abita l’eternità, e che si chiama il Santo. «Io dimoro nel luogo eccelso e santo, ma sto vicino a chi è oppresso e umile di spirito per ravvivare lo spirito degli umili, per ravvivare il cuore degli oppressi.

Giacomo 4:10 Umiliatevi davanti al Signore, ed egli v’innalzerà.

Quindi, pregare nel nome di Gesù vuol dire pregare con cuore umile.

Con tutto il cuore

Un altro aspetto di pregare nel nome di Gesù è di pregare con tutto il nostro cuore. Se preghiamo per abitudine, se preghiamo come rito, se preghiamo con la bocca ma non con il cuore, allora, quella preghiera non è fatta nel nome di Gesù. Ogni volta che Gesù pregava il Padre, lo faceva con tutto il Suo cuore. Dio richiede la stessa cosa da noi. Vi leggo da Geremia.

Geremia 29:13 Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore;

La preghiera che Dio ascolta deve essere fatta con tutto il cuore. Vediamo questa verità anche nell’insegnamento di Gesù che ci esortava a perseverare nella preghiera.

la Fede

Un’altra condizione per le nostre preghiere è che siano fatte con fede. Vi leggo due versetti.

Marco 11:24 Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete.

Matteo 21:22 Tutte le cose che domanderete in preghiera, se avete fede, le otterrete».

Quindi quando preghiamo, dobbiamo avere fede in Dio. Per esempio, dobbiamo credere che Dio, che è infinitamente saggio, risponderà alla nostra preghiera con la cosa giusta, e non con ciò che potrebbe sembrare la risposta migliore dal nostro punto di vista. Dobbiamo avere fede che i tempi di Dio sono perfetti, anche se non sono quelli che vorremmo. Avere fede in Dio vuol dire anche credere che Dio è un buon Padre, che ci tratta con bontà, misericordia, e grazia.

Pregare con fede ci permette di avere la pace di Dio, anche quando la risposta non è come volevamo noi.

Pregare con fede quindi, vuol dire credere che Dio risponderà, nel modo giusto e al momento giusto. Pregare nel nome di Gesù vuol dire pregare con fede. E allora Dio risponderà alle nostre preghiere, nel modo e nel momento giusto.

con un Cuore Giusto

Un'altra condizione che serve a affinché le nostre preghiere siano esaudite è che bisogna pregare con un cuore giusto. Abbiamo un cuore giusto quando abbiamo confessatoogni peccato. Se abbiamo un peccato nascosto, o un peccato che rifiutiamo di confessare, il nostro cuore non è giusto, e Dio non risponderà alle nostre preghiere. Vi leggo due versetti.

Isaia 59:1,2 Ecco, la mano del SIGNORE non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire; 2 ma le vostre iniquità vi hanno separato dal vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere la faccia da voi, per non darvi più ascolto.

Giac 5:16 Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; la preghiera del giusto ha una grande efficacia.

La preghiera del giusto ha una grande efficacia. Gesù è il Giusto, e quindi chi prega nel nome di Gesù deve pregare con un cuore giusto.

una vita di ubbidienza

Un'altra condizione, legata al concetto di avere un cuore giusto, è che bisogna camminare in ubbidienza ai comandamenti di Dio. Vi leggo un brano che parla di questa verità.

1Giov 3:22 e qualunque cosa chiediamo la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo ciò che gli è gradito.

L’ubbidienza in ogni campo della vita è una condizione necessaria per avere risposte alle nostre preghiere.

Secondo la Sua volontà

Un aspetto importantissimo di pregare nel nome di Gesù Cristo è di pregare secondo la Sua volontà, come leggiamo in 1Giovanni 5:14

1Giov.5:14 Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce.

In altre parole, per avere risposte alle nostre preghiere, dobbiamo pregare in conformità alla volontà di Dio. La preghiera non serve per convincere Dio ad adempiere la nostra volontà, ma serve per aiutarci a desiderare la volontà di Dio.

Allora, dobbiamo pregare soprattutto per le cose che sappiamo di essere secondo la volontà di Dio.

Come possiamo conoscere la Sua volontà? Conosciamo la volontà di Dio per mezzo dei principi biblici. Quando preghiamo in base ai principi biblici, possiamo sapere con certezza che la nostra preghiera è secondo la volontà di Dio.

Pensiamo a quale sarebbe la volontà di Dio in alcune situazioni tipiche.

Se siamo tentati, possiamo pregare e chiedere a Dio la grazia di superare quella tentazione, perché sappiamo che la Sua volontà per noi è di camminare in santità.

Se soffriamo fisicamente o in qualche altro modo, possiamo pregare Dio per avere la fede di continuare a guardare a Dio.

Come mariti, possiamo pregare di amare di più le nostre mogli come Cristo ama la Chiesa, sapendo che questa è la volontà di Dio.

Voi mogli potete pregare di essere sottomesse ai vostri mariti, sapendo che questa è la volontà di Dio.

Quando qualcuno ci fa del male, possiamo pregare di non serbare rancore e di poter perdonare e sopportare, sapendo che questa è la volontà di Dio.

Quando siamo oppressi dai problemi del momento, possiamo pregare per avere la grazia di fissare i nostri occhi di nuovo su Gesù Cristo, fino a quando la prova durerà.

Questi sono alcuni esempi per aiutarci a capire che nella grande maggioranza dei casi, possiamo sapere qual'è la volontà di Dio, è così, possiamo pregare secondo la Sua volontà.

Quando non sappiamo la volontà di Dio

Anche se ci sono tantissimi casi in cui possiamo sapere qual'è la volontà di Dio conoscendo i principi di Dio dalla Bibbia, ci sono anche casi in cui non sappiamo quale sia la volontà specifica di Dio per quanto riguarda l’esito di una certa situazione. Allora, come dobbiamo pregare in questi casi? In questi casi, possiamo pregare basandoci su ciò che abbiamo sul nostro cuore ma, allo stesso tempo, dobbiamo affidare la situazione alla saggezza di Dio, come fece Cristo. Leggiamo la preghiera di Gesù nel giardino la notte che fu arrestato e poi crocifisso. Aveva davanti a Sé una grande sofferenza.

Matt 26:39 E, andato un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi».

Matt 26:42 Di nuovo, per la seconda volta, andò e pregò, dicendo: «Padre mio, se non è possibile che questo calice passi oltre da me, senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà».

Gesù pregava, se fosse stato possibile, di non dover passare quella prova, ma chiedeva che soprattutto fosse fatta la volontà di Dio. Cioè, sottometteva la Sua volontà alla volontà di Dio. Anche noi dobbiamo pregare così quando non sappiamo quale sia la volontà di Dio.

Ci sono tante situazioni di questo tipo nella vita. Per esempio, quando noi o qualcuno caro a noi ha una malattia, non sappiamo se è la volontà di Dio che ci sia la guarigione. Chiaramente, a nessuno piace soffrire. Ecco un esempio di come potremmo pregare, esprimendo quello che abbiamo sul cuore e, allo stesso tempo, sottomettendo la nostra volontà a quella di Dio, fidandoci della Sua perfetta saggezza.

Padre, grazie per la tua cura, anche in questo momento di grande sofferenza. Ti prego di fortificarmi, affinché io non possa venire meno nella mia fede. Aiutami a guardare a te, fino a quando Tu ritenga che questa sofferenza mi sia di beneficio. Aiutami ad imparare tutto quello che vuoi insegnarmi tramite questa sofferenza. Padre, dammi la grazia di sopportare questa prova con la tua gioia. Quando è il momento giusto, ti prego di levare questa sofferenza. Soprattutto, ti prego di fare tutto secondo la Tua volontà. Grazie che mi stai curando perfettamente, anche in questo momento. Nel nome di Gesù, amen.

Questo è un esempio di come pregare nei casi in cui non sappiamo quale sia la volontà specifica di Dio per l’esito di una data situazione. Quello che voglio farvi notare, che è estremamente importante, è che le nostre preghiere devono essere conformate alla volontà di Dio. Anche questa è una condizione necessaria per poter pregare nel nome di Gesù.

Collegare tutte le condizioni

Finora, abbiamo considerato brevemente un elenco di condizioni che ci spiegano cosa significa pregare nel nome di Gesù. Bisogna pregare con umiltà, con tutto il cuore, con fede, con un cuore giusto, cioè, avendo confessato i propri peccati, bisogna essere in una condizione di camminare in ubbidienza a Dio e bisogna pregare secondo la volontà di Dio.

A prima vista, potrebbe sembrare un lungo elenco, e perciò potrebbe sembrare gravoso. In realtà, se consideriamo queste condizioni, vediamo che non sono sei condizioni separate, ma veramente, sono sei aspetti della stessa condizione di cuore. Cioè, quello che Dio richiede prima di esaudire le nostre preghiere è molto semplice: un cuore umile e la fede. Tutte le altre condizioni sono manifestazioni del nostro cuore e della nostra fede. Per esempio, se io ho vera fede in Dio, e un cuore umile, allora, confesserò i miei peccati, e avrò un cuore giusto. Se ho vera fede in Dio, pregherò con tutto il mio cuore, perché so che solo Dio può rispondere alle mie preghiere. Se ho vera fede, ubbidirò a Dio, perché so che la Sua via è l’unica vera via. Se ho vera fede in Dio, pregherò secondo la Sua volontà, perché mi fido di Lui più di quanto mi fido di me stesso.

In realtà, avere risposte alle nostre preghiere è molto semplice. Per avere risposte serve lo stesso cuore che bisogna avere per entrare in cielo. Come Gesù aveva detto all’inizio di Matteo 18, è necessario essere come un piccolo bambino che, come abbiamo già visto, significa essere umili ed avere fede. Chi ha questo tipo di cuore, che si riconosce se manifesta le qualità che abbiamo visto oggi, quandoprega lo sta facendo nel nome di Gesù, e Dio risponderà alle sue preghiere. Poi, quando due o più credenti pregano insieme, c’è un intervento di Dio particolare.

Vi faccio una domanda importante: chi può pregare nel nome di Gesù? Chiaramente, solamente un vero credente, perché solo un vero credente è “in Cristo”. Però, non serve essere un grande studioso, né serve essere salvati da tanti anni. Il più giovane credente può pregare con fede e con umiltà, e può vedere le grandi risposte di Dio.

Sarà loro concessa dal Padre mio

Consideriamo di più l’incredibile risultato che ci sarà quando due o tre credenti si accordano insieme e pregano nel nome di Gesù. Quale risultato avremo quando preghiamo così?

Il risultato sarà meraviglioso: Dio stesso risponderà alle nostre preghiere. Il Creatore di tutto ci ascolterà, e risponderà. Inoltre, quando ci riuniamo in due o tre, Gesù stesso è in mezzo a noi. Consideriamo questi due benefici.

Dio stesso risponderà alle nostre preghiere. Nulla è impossibile a Dio. Dio ama glorificarSi.

Chiaramente, spesso, non preghiamo nel nome di Gesù. Preghiamo secondo la nostra volontà, e non secondo la volontà di Dio. Chiediamo una vita più facile, chiediamo a Dio di toglierci le prove e le difficoltà, anziché chiederGli di darci più fede e più costanza. Quindi, spesso non vediamo risultati perché preghiamo male.

Quando invece ci accordiamo a pregare secondo la volontà di Dio, Dio risponderà in modo potente.

Vediamo un buon esempio di questo in Atti 4. La Chiesa era appena nata a Gerusalemme. Pietro e Giovanni erano stati arrestati, e fu loro comandato di non predicare più il messaggio di Gesù. Quando furono rilasciati, si incontrarono subito con la chiesa per raccontare a tutti gli avvenimenti. Si accordarono insieme a pregare, non per chiedere che ci fosse meno persecuzione, ma affinché potessero avere coraggio di parlare francamente. Così facendo, stavano pregando secondo la volontà di Dio. Vi leggo l’ultima parte della preghiera. Notiamo inoltre come Dio rispose immediatamente e potentemente alla loro richiesta.

29 Adesso, Signore, considera le loro minacce, e concedi ai tuoi servi di annunziare la tua Parola in tutta franchezza, 30 stendendo la tua mano per guarire, perché si facciano segni e prodigi mediante il nome del tuo santo servitore Gesù». 31 Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti, tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunziavano la Parola di Dio con franchezza.” (Atti 4:24-31 NRV)

Avete notato poi la risposta di Dio? Furono riempiti dello Spirito Santo, che permise a loro di annunciare la Parola di Dio con franchezza. Dio ha esaudito la loro preghiera, potentemente.

Che gioia, che privilegio, avere il Creatore di tutto che ci ascolta e che risponde alle nostre preghiere! Questo sarà il risultato se ci accordiamo a pregare insieme, nel nome di Gesù Cristo.

Gesù con noi

C’è un altro beneficio meraviglioso quando ci accordiamo nella preghiera nel nome di Cristo Gesù. Gesù stesso sarà con noi.

Gesù, Colui che ha creato tutto l’universo, Colui che è venuto sulla terra duemila anni fa, e che è morto sulla croce e poi risuscitato, Gesù, che sta alla destra del Padre in cielo, Gesù Cristo stesso sarà con noi, letteralmente con noi, nel Suo spirito, ovunque ci troviamo nel mondo. Come Gesù è con noi, allo stesso tempo è con altri credenti, sparsi nel mondo. Gesù è onnipresente. Qui, vediamo la divinità di Gesù Cristo, perché solo Dio è onnipresente.

Che meravigliosa consolazione avere Gesù Cristo stesso con noi, letteralmente in mezzo a noi quando siamo uniti nella preghiera, nel Suo nome! Oh che possiamo comprendere più a fondo la benedizione di questa realtà!

conclusione

Allora, oggi, in questo brano, Cristo ci ha dato delle promesse meravigliose. Ci ha promesso che quando due o più credenti si mettono insieme, per accordarsi veramente nella preghiera, pregando secondo la volontà di Dio, Gesù Cristo stesso sarà con loro, e Dio risponderà alle loro preghiere. Perciò, quando preghiamo insieme, nel nome di Cristo, possiamo pregare con fede, sapendo che Cristo è con noi e che ci risponderà.

Allora, cosa facciamo? Come rispondiamo ad un insegnamento così meraviglioso? Noi, che ci troviamo in una battaglia spirituale, cosa dovremmo fare?

Cosa dovrebbe fare un soldato, che è nel bel mezzo di una battaglia accanitae scopre che ha un’arma potente, che il nemico non ha?

Chiaramente, a tutti i costi, dovrebbe utilizzare quell’arma potente. Similmente, noi abbiamo l’arma potente della preghiera, soprattutto la preghiera accordata di due o più persone che pregano nel nome di Cristo.

Avendo quest’arma, usiamola. Dedichiamoci a pregare di più insieme. Chiaramente, dobbiamo pregare nel nome di Cristo, che dipende non solo dal contenuto delle nostre preghiere, ma anche dalla condizione dei nostri cuori, cioè, che stiamo camminando in ubbidienza, avendo confessato i nostri peccati.

Viviamo santamente, e poi preghiamo, in modo che possiamo avere risposte alle nostre preghiere.

Che benedizione! Che privilegio! Grazie a Dio. Oh che possiamo avere più fede e più umiltà, e così, pregare sempre nel nome di Gesù, gioiendo nel vedere Dio che risponde, volta dopo volta, alle nostre preghiere.