Aiuto Biblico

Salmo 37:1-4 – Come Avere Pace Quando Gli Altri ti Trattano Male

Descrizione: quando i malvagi sembrano avere la vita più bella, è difficile avere pace. Questo studio ti aiuta a capire la chiave per stare bene quando è difficile.
sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica 5 luglio 2015, – cmd ag –
parole chiave: ingiustizia, situazioni difficili, invidia, come avere pace quando è difficile averla.

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Per grazia, la vita è piena di benedizioni. Quanto è importante che riconosciamo le benedizioni nella nostra vita, e che abbondiamo nel ringraziamento per esse! Però, è anche vero che finché siamo qua sulla terra, la vita è anche piena di difficoltà e di prove. Oggi, vogliamo considerare un insegnamento in cui Dio ci spiega come stare bene in mezzo alle ingiustizie e alle prove, soprattutto quelle prove causate dai peccati degli altri.

La maggioranza dei nostri problemi e delle nostre difficoltà hanno origine dai peccati di altre persone. Spesso, queste persone sono coloro che Dio chiama “malvagi”.

È importante capire che agli occhi di Dio, esistono solo due categorie di persone. Ci sono i giusti, e ci sono i malvagi. Per merito nostro, siamo tutti malvagi, perché di natura, nasciamo tutti peccatori. La Bibbia dichiara che non c'è nessuno giusto, neppure uno.

Quando Dio salva una persona, perdona e giustificata quella persona con la giustizia di Cristo Gesù. A quel punto, la Bibbia considera quella persona come “un giusto”, sempre e solo per il merito di Cristo.

Quindi, i malvagi sono quelle persone intorno a noi che non hanno Cristo. Agli occhi del mondo possono essere buone persone, ma visto che non hanno timore di Dio e non si sono ravvedute, agli occhi di Dio sono malvagie. Non temono Dio, amano le cose del mondo anziché Dio, e non sono aggravate dal loro peccato.

Spesso, i peccati di queste persone ci creano prove e difficoltà e sofferenze. La domanda importantissima da farci è: Come reagiamo davanti a queste difficoltà?

Tu, come stai reagendo difronte alle difficoltà nella tua vita? Come reagisci davanti alla realtà delle persone intorno a te che ti causano problemi e difficoltà?

Certamente i problemi possono essere pesanti, o possono durare tanto tempo. In situazioni così è facile che ci affliggiamo o che nutriamo persino invidia. Possiamo essere stanchi e scoraggiati. Possiamo perdere speranza, e perfino dubitare la cura di Dio.

Come dobbiamo agire in situazioni come queste? Qual è la soluzione che Dio ci provvede per non cadere nel peccato di affliggerci? Come possiamo avere un cuore tranquillo in situazioni difficili e ingiuste?

Il nostro Padre celeste ha cura di noi sia nelle situazioni in cui ci troviamo attualmente, che in ogni altra prova che verrà. Dio ci dà degli insegnamenti nella Sua Parola per permetterci di superare queste tentazioni e godere della gioia del Signore, in ogni prova e situazione difficile.

Oggi vogliamo considerare la parte iniziale del Salmo 37, che spiega come avere pace in Dio anche in mezzo alle situazioni difficili. Questo Salmo ci ricorda che la vita di un vero cristiano è un cammino di fede. È un cammino in cui dobbiamo fissare lo sguardo su ciò che non vediamo anziché su ciò che vediamo.

Infatti, se fissiamo lo sguardo su ciò che è visibile intorno a noi, sulle ingiustizie, sulle difficoltà, sulle cose che vanno male, sarà impossibile avere una vita di gioia, piuttosto, avremo una vita piena di preoccupazioni, di pesi e un cuore turbato.

Quindi, umiliamoci, e ascoltiamo ciò che Dio ha guidato Davide a scrivere nel Salmo 37. Probabilmente Davide lo scrisse quando era ormai vecchio. Ricordate che Davide aveva passato delle prove estremamente difficili: quando era giovane, per vari anni, il re Saul aveva cercato di ucciderlo, nonostante che Davide fosse stato sempre fedele a Saul. Anni più tardi, uno dei figli di Davide, Absalom, insieme ad alcuni uomini che prima erano stati fra quelli più vicini a Davide, aveva ordito una congiura contro Davide e questi dovette fuggire da Gerusalemme per salvarsi la vita. Perciò Davide aveva vissuto in prima persona le verità di cui scriveva. Guidato dallo Spirito Santo, Davide scrisse parole che servono tanto a noi. Consideriamo attentamente il Salmo 37.

Prima di tutto, leggiamo il brano che ci interessa, cioè il Salmo 37:1-4:

“1 «Salmo di Davide» Non affliggerti a motivo dei malvagi; non portare invidia a quelli che operano perversamente. 2 perché saranno presto falciati come il fieno e appassiranno come l’erba verde.
3 Confida nell’Eterno e fa’ il bene, abita il paese e coltiva la fedeltà. 4 Prendi il tuo diletto nell’Eterno ed egli ti darà i desideri del tuo cuore.” (Salmo 37:1-4 LND).

Due Categorie di Persone

Notate che troviamo due categorie di persone in questi versetti. Quali sono? La prima sono “i malvagi”. L'altra categoria è formata da coloro che NON sono malvagi, coloro che sono stati giustificati, coloro che camminano per fede. È ad essi che Davide scrive.

Quindi, questo Salmo è scritto a noi che abbiamo fede in Gesù Cristo, e ci insegna il modo in cui reagire quando i peccati degli altri ci creano problemi e pesi e difficoltà.

Non Avere Invidia dei Malvagi

Leggiamo ancora il v.1:

“Non affliggerti a motivo dei malvagi; non portare invidia a quelli che operano perversamente.” (Salmo 37:1 LND).

Prima di tutto, questo brano prende per scontato che ci saranno situazioni nella vita in cui i peccati degli altri ci porteranno problemi e dolori. Queste afflizioni sono qui date come una cosa scontata. Perciò, quando queste cose ti succedono, non devi sorprenderti, ma devi capire che fa parte del piano di Dio per la tua vita. La cosa importante è come reagiamo a queste difficoltà ingiuste. In questo brano Dio ci comanda di non affliggerci, e di non portar invidia alle persone che ci creano problemi.

Questo versetto ci comanda di non essere afflitti. I versetti successivi ci mostrano come poter riuscire a non essere afflitti, e come poter riuscire a non portare invidia.

Quando siamo afflitti, o quando portiamo invidia, rivela qualcosa del nostro cuore. Rivela che noi non stiamo cercando il nostro tesoro in Gesù Cristo. Mi spiego meglio. Quando Gesù Cristo è il mio tesoro, nessuna situazione terrena può ostacolarmi da Cristo. Pensate a quando l'apostolo Paolo e Sila si trovavano in carcere ingiustamente, essendo stati flagellati. Questa sofferenza ingiusta non li ostacolava da cantare inni di lode a Dio. Le circostanze, le ingiustizie, le persecuzioni, non possono ostacolarci da Dio. È quando togliamo gli occhi da Dio che siamo afflitti e non abbiamo pace. Perciò, quando siamo afflitti, o se portiamo invidia, rivela che non stiamo guardando a Gesù Cristo.

Se abbiamo invidia, questo stato di cuore (che è peccato) dimostra che in realtà, desideriamo quello che ha l'altra persona. Cioè, io non posso avere invidia per ciò che non mi è importante. Se ho invidia, dimostra che voglio ciò che ha l'altra persona. Se ho invidia per i malvagi, vuol dire che io voglio ciò che è il loro tesoro.

Quindi, affliggerci o portare invidia rivela che Gesù Cristo non è il nostro tesoro. Inoltre, dimostra che non abbiamo una prospettiva eterna, come vedremo nel resto di questo Salmo. Il punto da ricordare è che quando siamo afflitti, significa che qualcosa non va bene nel nostro cuore. E questo Salmo serve per aiutarci a capire come indirizzarci bene, in modo da avere pace in mezzo alle ingiustizie causateci dai peccati delle persone intorno a noi.

Il motivo per cui non agire così

Il versetto 2 ci dichiara un motivo importante per cui non dobbiamo affliggerci né avere invidia dei malvagi. Questo sarà il tema principale di questo Salmo. È fondamentale che ricordiamo la verità che troviamo in queste Scritture, per poter avere pace in mezzo alle difficoltà di questa vita. Leggo i versetti 1 e 2 insieme, e vi incoraggio a tenere questa verità sempre in mente.

““Non affliggerti a motivo dei malvagi; non portare invidia a quelli che operano perversamente,perché saranno presto falciati come il fieno e appassiranno come l’erba verde.” (Salmo 37:2 LND)

Dobbiamo ricordare che i malvagi saranno presto falciati come il fieno e appassiranno come l’erba verde. In altre parole, dobbiamo ricordare sempre il giudizio finale e il tormento eterno che seguirà chi non ha il perdono in Gesù Cristo.

Dobbiamo ricordare che ciò che vediamo oggi non è tutto. Infatti, questa è la piccola parte, la grande parte verrà dopo. Le azioni di oggi avranno conseguenze eterne. Ciò che fanno gli uomini senza Cristo porteranno conseguenze eterne.

Questa è la dichiarazione che troviamo ripetutamente nella Bibbia, cioè, che ciò che l'uomo semina mieterà. Davide parla del fieno e dell'erba verde, perché erano esempi facili da notare in quella società.

Pensiamo a come il fieno veniva falciato. La falce era sempre mantenuta molto affilata. Poi, con una mossa sola, il fieno veniva tagliato subito. Il fieno non riusciva a resistere minimamente alla forza della falce. Un giorno il fieno stava bene, in piedi, pieno di forza, godendo il sole. Senza preavviso arrivò il padrone del campo e, in un attimo, il fieno fu tagliato, la sua vita finita.

Similmente, l’erba verde appassisce in poco tempo nel deserto di Giuda. Per un po’ di tempo, nella stagione delle piogge, resta verde. Poi il suolo brucia per la calura prodotta dal sole e per la mancanza di acqua, sicché l'erba, in poco tempo, passa dal colore verde a quello marrone e si secca senza rimedio alcuno. La breve stagione in cui essa era verdeggiante è finita, ormai l'erba è destinata irreversibilmente ad essere bruciata in un forno.

Oh cari, è importante capire il punto fondamentale di questo discorso! Tutto ciò che vediamo intorno a noi è solo temporaneo! Tutti gli uomini hanno davanti a sé il giudizio! Coloro che non hanno la salvezza in Gesù Cristo, i malvagi di questo brano, hanno davanti a sé il tormento eterno.

Se consideriamo l'eternità che i malvagi hanno davanti a sé, avere invidia di loro è assurdo!

Tutto ciò che i malvagi hanno di bello o di presunto bello in questa vita, lo stanno per perdere per sempre e, al posto di quelle cose, avranno un tormento eterno.

Come si può avere invidia di qualcuno che ha un tesoro che non può soddisfare veramente e che, comunque, perderà per sempre e che lo porterà ad avere un tormento eterno? È assurdo avere invidia per qualcuno che ha un falso tesoro!

Come possiamo essere afflitti se ricordiamo che il male che subiamo oggi è momentaneo e leggero in confronto con il peso eterno di gloria che ci aspetta nella presenza di Cristo? È assurdo essere afflitto per qualcosa che passerà, e che sarà sostituito con un'immensa ed eterna benedizione in Cristo! Questo brano, infatti tutto questo Salmo, ci ricorda, volta dopo volta, della realtà eterna. L'unico modo per avere pace nelle prove è di tenere in mente non solo la nostra situazione attuale, ma l'eternità.

Il motivo per cui Dio ci ha dato questo Salmo, e tantissimi altri insegnamenti simili, è perché la nostra tendenza è di focalizzare i nostri pensieri sulle nostre circostanze attuali. Questo è assurdo, perché le circostanze attuali passeranno.

Nonostante quanto ciò sia assurdo, se siamo onesti, dobbiamo riconoscere che ognuno di noi a volte cade in questo peccato. Ognuno di noi ha dei momenti in cui, con grande stoltezza, dimentica la ricchezza delle benedizioni che abbiamo in Cristo e invece, è afflitto per le difficoltà che ha a causa dei malvagi. A volte, nutriamo invidia per qualche cosa che i malvagi hanno.

Come Superare Questo

Non dobbiamo vivere così! Dio qui ci comanda di NON affliggerci per i malvagi, e per i problemi che essi ci creano. Come sempre, la Bibbia non solo ci insegna le cose da togliere nella nostra vita, ma ci indica anche il bene da fare con cui poter sostituire il male. Così qui, tramite Davide, Dio ci spiega come possiamo vivere, invece di affliggerci e di avere invidia. Leggiamo il v.3:

“Confida nell’Eterno e fa’ il bene, abita il paese e coltiva la fedeltà.” (Salmo 37:3 LND).

Ci sono due parti di questo comandamento: la prima riguarda il cuore che bisogna avere mentre la seconda riguarda come possiamo vivere con quel cuore in pratica. Il cuore da avere è di confidare nell'Eterno, ovvero, vivere per fede, guardando all'Eterno con gli occhi della fede e non a ciò che vediamo con i nostri occhi fisici.

Bisogna poi vivere questo in pratica, facendo il bene e coltivando la fedeltà, abitando il paese che l'Eterno ci ha dato, ovvero, essendo fedeli in quelle situazioni di vita che Dio ci ha posto dinanzi.

Consideriamo l’esortazione di confidare nell'Eterno. Volta dopo volta dopo volta, nelle pagine delle Scritture, Dio ci comanda di confidare nell'Eterno, ovvero, di camminare per fede, guardando a LUI.

Confidare in Dio è la base della vera salvezza.

Che cosa vuol dire confidare? In che cosa confidate giorno per giorno?

Si confida in ciò su cui si fissano gli occhi, ovvero, i pensieri. Per esempio, se uno fissa i suoi pensieri sulle ricchezze, allora costui confida nelle ricchezze. Se fissa gli occhi su quello che gli altri pensano, allora confida nell'approvazione degli altri. Se fissa gli occhi sul divertimento, allora confida nel divertimento. Se fissa gli occhi su quanto riesce a compiere e a costruire con il proprio impegno, confida nella propria forza.

Se uno fissa gli occhi e i pensieri su quanto sarebbe bello avere meno problemi e una vita più tranquilla, allora, confida in una vita tranquilla esternamente.

In contrasto a tutto questo, un vero credente confida in Dio perché sa che solo Dio può dare la vita eterna e che solo Dio è la fonte di ogni benedizione. Confida in Dio perché più di ogni altra cosa, desidera Dio.

Confidare in Dio vuol dire guardare a DIO per ogni benedizione. Vuol dire credere che DIO sia l’unica fonte da cui attingere ogni benedizione. Vuol dire desiderare Dio più di qualsiasi altra cosa. Vuol dire accettare le difficoltà, perché il nostro tesoro è Dio.

Considerando i vv 1-3, vediamo che è possibile confidare in una delle due cose: o confidiamo nelle benedizioni terrene, che in realtà durano poco, e, in quel caso, avremo invidia per i malvagi che hanno più di noi, oppure confidiamo in Dio e nelle cose eterne. In altre parole, o fissiamo i nostri occhi su ciò che possiamo vedere, su quelle cose che questo mondo ci offre, oppure, con gli occhi della fede, fissiamo lo sguardo su ciò che vediamo solo per fede.

Se confidiamo nell'Eterno, allora non ci preoccuperemo del comportamento dei malvagi perché sapremo che ci penserà Dio. Non ci preoccuperemo di coloro che hanno molto più di noi, perché sapremo che noi abbiamo Dio e che staremo nella Sua presenza per sempre. Non saremo aggravati per il successo terreno che hanno i malvagi perché sapremo che ciò che hanno non solo non è di vero valore ma dura pure per pochissimo tempo. I problemi che gli altri ci causano non ci affliggeranno, perché sapremo che Dio renderà giustizia, e che le difficoltà passeranno per sempre.

Perciò, confidare nell'Eterno vuol dire avere pace guardando a Dio e alle promesse di Dio.

Fare del bene

Il versetto continua e dice: “Confida nell'Eterno e fa’ il bene”.

Una vera fede nell'Eterno ci porta a fare del bene, anziché vivere cercando i tesori che il mondo offre. Nel Nuovo Testamento questo viene espresso con la frase “fare delle opere buone!”. Le opere buone sono il frutto della vera salvezza e, quindi, sono veramente importanti nella vita di chiunque dice di confidare veramente nell'Eterno.

La Bibbia ci dà tanti esempi di cosa vuol dire una vita in cui si fa' del bene. Per esempio, fare del bene vuol dire non frodare mai gli altri. Vuol dire usare pesi giusti e pagare sempre con prontezza. Fare del bene comprende aiutare le vedove, gli orfani e gli stranieri, ovvero le persone deboli e i bisognosi. Fare del bene vuol dire lavorare onestamente per il tuo padrone. Poi, fare del bene vuol dire impegnarti ad aiutare altri a conoscere Gesù Cristo. Fare del bene vuol dire portare i pesi gli uni degli altri, e gioire con chi gioisce e piangere con chi piange.

Per non avere invidia dei malvagi bisogna impegnarsi nel fare del bene. E questo perché la vera fede produce una vita dedicata a fare del bene e una vita impegnata nel fare del bene riempie il cuore in modo da non affliggersi né invidiare i malvagi perché, avendo fede, gli occhi sono fissati sul vero tesoro in Gesù Cristo.

Se confidiamo veramente nell'Eterno, che è porre la nostra fede in Lui, allora, ci impegneremo a fare del bene.

Non vivere facendo del bene è un modo di fare egoista e pigro, e dimostra di non vivere per fede. Quando ti trovi a vivere così, devi confessare il tuo peccato, e riprendere la via di confidare nell'Eterno facendo del bene.

Abitare il paese (cfr vv.27, 29)

Il versetto continua. Lo leggo di nuovo:

“Confida nell’Eterno e fa’ il bene, abita il paese e coltiva la fedeltà.” (Salmo 37:3 LND).

Guardiamo alla frase “abita il paese”. In Italiano, questa frase è espressa con un imperativo però, in Ebraico, essa può essere anche una promessa.

Dal contesto sembra che sia una promessa per chi adempie alla prima parte del versetto, ovvero, per chi confida nell'Eterno e fa del bene, che è un frutto della vera fede. Quella persona, o quel popolo, dimorerà nella terra promessa e sarà curata da Dio in questo modo.

Ricordate che Dio aveva promesso ad Abrahamo di dare la terra promessa ai suoi discendenti. Poi, al tempo di Mosè, Dio spiegò loro che, se fossero stati fedeli, avrebbero potuto restare nella terra promessa mentre, se non lo fossero stati, Egli li avrebbe mandati in esilio. Quindi il privilegio di abitare nel paese dipendeva dal fatto di confidare nell'Eterno e fare del bene.

Infatti la Bibbia racconta che prima il regno a nord, Israele, e poi il regno a sud, Giuda, furono entrambi mandati in esilio dall'Eterno a causa della loro disubbidienza nel tempo. Quindi, non confidando nell'Eterno e non facendo il bene, a loro non fu permesso di continuare ad abitare nel paese.

Noi non abbiamo una terra in senso geografico ma abbiamo la cura di Dio da godere o non godere. Applicando questo principio a noi, Dio ci offre la Sua presenza e anche la Sua pace, la Sua gioia, e poi, eternamente, la terra promessa del cielo. Però, come il popolo d'Israele, dobbiamo confidare nell'Eterno, ovvero, vivere per fede e questo produce una vita in cui ci diamo da fare per compiere il bene, non per meritare qualcosa da Dio, ma perché riconosciamo la cura di Dio e le promesse di Dio.

Vivere per fede, aspettando l'eternità con Dio, vuol dire che non avremo invidia per i malvagi perché sapremo che quello che essi hanno sono tesori che non durano.

Confidare nell'Eterno vuol dire sapere che le prove e le difficoltà passeranno. Cioè, vuol dire avere una prospettiva eterna delle difficoltà della vita, ricordando che per quanto possano essere dolorose, finiranno, e che poi noi che siamo in Cristo ci troveremo sicuramente nella gioia eterna nella presenza di Dio.

Vivere per fede vuol dire ricordarci del giudizio che sta per arrivare e ricordare che chi non ha Cristo si troverà condannato ad un tormento eterno. Non c'è niente da invidiare in una persona che ha il tormento eterno davanti a sé.

Quindi, anziché affliggerci per le difficoltà della vita, dobbiamo confidare in Dio, e metterci da fare facendo il bene, in attesa di arrivare nella presenza di Dio per sempre.

Ricordate: i comandamenti di Dio non sono gravosi. Il peso dei nostri problemi e delle nostre difficoltà sembra grande, ma in realtà, se guardiamo a Dio, e all'eternità, a confronto con il peso eterno di gloria che ci aspetta in Cristo, il peso delle afflizioni che abbiamo qua è leggero, ed è solo momentaneo.

Quindi, a ciascuno chiedo: Tu, o credente, stai vivendo così? Stai confidando in Dio, oppure, stai focalizzando sui tuoi problemi? Stai abitando nelle situazione che Dio ti ha dato, confidando in Lui?

v.4 Trova il tuo Diletto nell'Eterno

Andiamo avanti a leggere il v.4 che è un comandamento meraviglioso. Dio comanda ad ogni vero credente di prendere, ovvero di cercare, il suo diletto, ossia la sua gioia, nell'Eterno. Vi leggo questo verso:

“Prendi il tuo diletto nell’Eterno ed egli ti darà i desideri del tuo cuore.” (Salmo 37:4 LND).

Se notate, in questo Salmo c’è stata una progressione. Prima di tutto Esso ci comanda di non affliggerci. Poi ci comanda di confidare nell'Eterno, e poi di fare del bene. Adesso, con questo verso, facciamo un passo ancora più in avanti: Esso ci comanda di trovare il nostro diletto, ovvero, la nostra gioia, nell'Eterno.

Di natura gli uomini cercano il loro diletto nelle cose del mondo. Però, in realtà, visto che Dio ci ha creato per Sé, le cose del mondo non possono mai veramente soddisfare il cuore. Inoltre, le cose del mondo passeranno ben presto. Quindi, è una ricerca di qualcosa che non può mai soddisfare a fondo, e inganna la persona.

Dobbiamo capire che cercare il diletto nelle cose del mondo comprende il cercare il nostro diletto nell'avere meno problemi. Anche questo può essere un tesoro terreno. Quindi, se un tuo desiderio o preghiera è di avere meno problemi, tu stai cercando il tuo diletto nelle cose del mondo, anziché in Dio.

Sono i malvagi che cercano il proprio diletto nelle cose del mondo. A volte, ottengono le cose che cercano, ma non trovano mai la vera gioia. E comunque, qualunque tesoro terreno sarà perso.

Che stoltezza da parte nostra invidiare i malvagi, che cercano il loro diletto nelle cose del mondo, quando noi possiamo trovare il nostro diletto nell'Eterno stesso, il sovrano Creatore di tutto! Solo Egli può soddisfare a fondo i nostri cuori e chi trova il suo diletto nell'Eterno, avrà la Sua gioia sia in questa vita, anche in mezzo alle prove, sia per tutta l’eternità. Quindi, anziché invidiare gli uomini che cercano la gioia nelle cose del mondo, dovremmo avere pietà di loro per la loro misera condizione.

Prendete, ovvero cercate, il vostro diletto nell'Eterno. Che comandamento meraviglioso!

Non esiste alcuna cosa che è minimamente paragonabile a Dio. Perché cercare gioia in ciò che non può soddisfare? Cerchiamo la nostra gioia nell'Eterno stesso e, chi la cerca in Lui, la troverà in Lui!

Oh cari fratelli e sorelle, prego che possiamo comprendere che trovare il nostro diletto in Dio trasforma la nostra vita. Ci innalza sopra i desideri terreni che fanno parte della nostra natura. Ci innalza sopra i problemi e le difficoltà che fanno parte di questa vita.

Quando troviamo il nostro diletto nell'Eterno, non è solo dolcezza all'anima nostra, ma ci cambia, ci trasforma.

Quando noi troviamo il nostro diletto in Dio, Egli trasforma il nostro cuore ad essere come il suo cuore, in modo che i suoi desideri diventano i nostri desideri.

Quando camminiamo nella carne, anziché cercare per primo Dio e fidarci del fatto che Lui ci provvederà le cose giuste al tempo giusto, cerchiamo per conto nostro di soddisfare il nostro cuore con qualcosa che la carne vuole. Poi, ci impegniamo ad ottenere quella cosa, quel rapporto, quella situazione. Diventa così il nostro tesoro, ciò in cui cerchiamo la nostra soddisfazione. Vivendo così, il nostro cuore non sarà mai soddisfatto, e infatti, ci allontanerà da Dio.

Se invece cerchiamo il nostro diletto in Dio, allora sarà Dio a provvederci tutte le cose buone che Egli ha preparato per noi, al momento giusto.

Quindi, anziché impegnarci a cercare la gioia in posti in cui non esiste vera gioia, impegniamoci a cercare il nostro diletto nell'Eterno.

Spesso, quando ci troviamo in mezzo alle difficoltà pesanti, avere meno problemi sembra una cosa stupenda, ma in realtà non è quello che ci darà gioia. Quello che ci darà gioia è quando troviamo il nostro diletto in Dio.

Cercate Dio, più di qualsiasi altra cosa! E ricordate che quando Dio ci permette le delusioni, e permette le ingiustizie, in realtà esse sono strumenti per portarci più vicini a Dio. Quindi, servono per farci avere più gioia in Lui. Anche le delusioni e le prove e le situazioni ingiuste sono strumenti nelle mani di Dio che Egli usa per modellarci sempre più all'immagine di Cristo, affinché possiamo godere una comunione più stretta con Dio, ora e per l'eternità.

La Promessa

La seconda parte del versetto è una promessa meravigliosa. Per chi prende il suo diletto nell'Eterno, c’è la promessa che Dio gli darà secondo i desideri del suo cuore. Leggo ancora il versetto.

“Prendi il tuo diletto nell’Eterno ed egli ti darà i desideri del tuo cuore.” (Salmo 37:4 LND).

Fermiamoci a capire qualcosa della profondità di questa promessa.

Se tu prendi il tuo diletto, ovvero la tua gioia, nell'Eterno, Egli ti darà secondo i desideri del tuo cuore! E così avrai un cuore che traboccherà di gioia. Sarai pienamente soddisfatto.

Attenzione però! Non dobbiamo pensare che questo vuol dire che avremo quello che desideriamo adesso: una vita senza problemi, senza malattie e senza persecuzioni, né una vita in cui avremo tutti i beni materiali che potrebbero farci piacere. Non sarà così, perché chi trova il suo diletto nell'Eterno, non ha più gli stessi desideri di prima.

Infatti, quando troviamo veramente il nostro diletto nell'Eterno, i desideri del nostro cuore cambiano radicalmente.

Quando l'Eterno è il nostro diletto, le richieste nella preghiera del “Padre Nostro” diventeranno vere per noi. Esse saranno il nostro desiderio. Ricordate quali sono quelle richieste?

Prima di tutto, desidereremo che il nome di Dio sia santificato, ovvero, desidereremo che Dio sia glorificato. Questo sarà il nostro profondo desiderio. Vorremo che in ogni situazione della nostra vita, il nome di Dio sia santificato.

Inoltre, desidereremo che la SUA volontà sia fatta e che il SUO regno venga. La nostra gioia sarà legata alla Sua gloria. Quindi, in ogni circostanza della nostra vita, il nostro desiderio sarà di fare la volontà di Dio, e che il suo regno venga tramite noi. Vorremo quello che porta gloria a Dio.

Quindi, quando troviamo il nostro diletto nell'Eterno, non vorremo più gloria per noi stessi. Non avremo più il desiderio di una vita facile, piuttosto vorremo una vita in cui Cristo Gesù viene glorificato in noi. Quando siamo ammalati o qualcuno caro a noi è ammalato, il nostro desiderio sarà che Dio Sia glorificato nella situazione. Quando siamo afflitti a causa di difficoltà o persecuzioni, il nostro desiderio sarà di avere una forte fede in Dio, una fede che non vacilla.

Trovando il nostro diletto nell'Eterno, vedremo che Egli ci darà secondo i desideri dei nostri cuori, però questi saranno desideri diversi da quelli di prima. Saranno desideri che portano gloria al nostro Dio e Signore, e che portano vere benedizioni a noi. Questa è una vita benedetta e gioiosa, ed è la vita che Dio ci promette di avere se il nostro diletto è nell'Eterno.

Conclusione

Per il momento dobbiamo fermarci qua! Abbiamo solo iniziato a meditare su questo Salmo e già abbiamo trovato grandi ricchezze.

Abbiamo visto che non dobbiamo affliggerci a causa dei malvagi e quanto dobbiamo assolutamente evitare di avere invidia per loro. Che assurdità avere invidia per persone che non hanno alcun vero tesoro, mentre noi abbiamo l’eredità eterna con Cristo in cielo!

Anziché affliggerci per i malvagi, e per i problemi che ci causano, dobbiamo confidare nell'Eterno. Dobbiamo porre la nostra fede in Dio. Dobbiamo ricordare che Dio è in controllo delle nostre situazioni.

Se noi speriamo in una situazione diversa, saremo delusi. Piuttosto, dobbiamo confidare nell'Eterno, e in ciò che Egli ci darà.

Confidiamo nell'Eterno. Solo Egli è Dio, solo Egli non ci deluderà! Confidiamo totalmente in Lui, giorno per giorno, in ogni decisione.

Se abbiamo vera fede in Dio, allora viviamo facendo il bene. La vera fede si manifesta, fra l’altro, in una vita dedicata alle buone opere. I malvagi vivono per i tesori che, per breve tempo, possono accumulare sulla terra mentre uno che ha vera fede in Dio vive per portare gloria a Dio per l'eternità!

Se abbiamo vera fede in Dio, allora troviamo il nostro diletto, ovvero la nostra gioia, in Dio! Non cerchiamo la nostra gioia nelle cose del mondo, cioè in quelle cose che ben presto passeranno. Non cerchiamo la nostra gioia nell’approvazione degli uomini. Non cerchiamo la nostra gioia nel consumismo. Non cerchiamo la nostra gioia in una vita con meno problemi.

Piuttosto, cerchiamo e troviamo la nostra gioia nell'Eterno e viviamo per la Sua gloria. Quando facciamo così, Dio appagherà i desideri del nostro cuore. Che vita benedetta per chi vive in questo modo! Questo è ciò che ci fa star veramente bene.

Prego che possiamo vivere secondo questo Salmo. Grazie a Dio per la Sua Parola, per lo Spirito Santo e per le Sue promesse. Il “sì” di ogni promessa di Dio è in Cristo Gesù, il nostro Signore.

Quindi, non affliggerti per i malvagi, per quelle persone che ti creano problemi. Ricordati che ben presto, saranno falciati, ben presto saranno tolti via e giudicati. Tutto il male passerà, staremo nella presenza di Cristo.

Non posso chiudere senza fare una avvertimento per chi non ha veramente Gesù Cristo nella sua vita. Come insegna questo brano, e tutto il resto della Bibbia, sta per arrivare il giudizio. Sarà troppo tardi per chi aspetta fino a quel punto. Quindi, oggi è il giorno della salvezza, oggi è il giorno di salvezza!

Amen.

Preghiera: Grazie per la verità che Tu sei in controllo. Grazie che ci dai il giusto, per portare avanti la tua opera in noi. Grazie per la promessa del giudizio finale, quando giudicherai tutti. Grazie per Gesù Cristo. A Te la gloria, o Padre.